ITFI20060194A1

ITFI20060194A1 - Dispositivo di infusione per la preparazione di bevande da capsule monodose

Info

Publication number: ITFI20060194A1
Application number: IT000194A
Authority: IT
Inventors: Giuseppe Fin
Original assignee: Saeco Ipr Ltd
Priority date: 2006-08-04
Filing date: 2006-08-04
Publication date: 2008-02-05
Also published as: AU2007280799B2; RU2009107685A; AU2007280799A1; MX2009001298A; JP2009545412A; TW200824624A; KR20090035738A; EP2046170A1; RU2407420C2; ES2353919T3; BRPI0714775B1; EP2046170B2; BRPI0714775A2; JP5208940B2; ATE484986T1; HK1134764A1; WO2008014830A1; ES2353919T5; EP2046170B1; CN101500458A

Description

"DISPOSITIVO DI INFUSIONE PER LA PREPARAZIONE DI BEVANDE DA CAPSULE MONODOSE"

DESCRIZIONE

Campo Tecnico

La presente invenzione riguarda un dispositivo di infusione per la preparazione di bevande od altri prodotti alimentari da capsule, in specie capsule monodose.

Più in particolare, ma non esclusivamente, la presente invenzione riguarda un dispositivo di infusione per la preparazione di caffè od altre bevande calde tramite l'estrazione o la diluizione di sostanze contenute in capsule monodose.

Stato della Tecnica

Per la preparazione di bevande calde ed altri prodotti alimentari sono utilizzate frequentemente macchine che impiegano confezioni cioè capsule monodose, all'interno delle quali è contenuta la sostanza che viene disciolta in acqua o dalla quale vengono estratti aromi per mezzo del passaggio di acqua calda. Macchine di questo tipo vengono usualmente impiegate per la preparazione di caffè.

Nell'ambito della presente descrizione e delle allegate rivendicazioni per capsula si intende un qualunque tipo di confezione, usualmente monodose, idonea all'impiego in questo tipo di macchine. Le capsule possono essere sigillate, da perforare con un idoneo perforatore, od anche corredate di una parete pervia, cioè permeabile all'acqua, tale da non richiedere la perforazione. Rientra nel termine di capsula anche una confezione realizzata ad esempio in non-tessuto od altro materiale permeabile, denominata tecnicamente anche cialda.

Uno dei problemi che si presentano nella realizzazione di dispositivi di estrazione di bevande od altri prodotti alimentari da capsule monodose è costituito dalla necessità di posizionare la capsula fra due parti o porzio-ni di un gruppo di infusione, le quali devono chiudersi per trattenere al proprio interno la capsula, definendo una camera di infusione attraverso la quale viene fatta fluire l'acqua calda e dalla quale viene erogato il prodotto alimentare.

In EP-A-1444932 è descritto un dispositivo di infusione per la preparazione di bevande calde da cialde o capsule, in cui viene prevista una camera di infusione costituita da due porzioni mobili l’una rispetto all’altra tramite un movimento di traslazione. Fra le due porzioni della camera di infusione è disposto un organo di ritegno temporaneo delle capsule che vengono introdotte fra le porzioni aperte della camera di infusione con un movimento sostanzialmente ortogonale all’asse della camera di infusione. Questo dispositivo risulta particolarmente complesso e quindi costoso.

In EP-A-1495702 è descritto un analogo dispositivo di infusione con una camera di infusione in due porzioni mobili l'una rispetto all'altra lungo una direzione sostanzialmente orizzontale, parallelamente all’asse della camera di infusione. Fra le due porzioni della camera di infusione in assetto aperto viene inserita, per caduta per gravità, una capsula che è trattenuta poi in una posizione provvisoria. L’avvicinamento delle porzioni definenti la camera di infusione provoca l'inserimento della capsula nella camera nella posizione destinata all'infusione e la chiusura della camera stessa,li movimento di chiusura delle due porzioni della camera di infu-sione provoca anche il posizionamento della capsula in assetto idoneo al suo successivo scarico dopo l’erogazione della bevanda.

In US-A-5755149 è descritto un dispositivo di infusione con due porzioni definenti una camera di infusione, una delle quali è realizzata solidale ad una caldaia. Fra le due porzioni, che sono mobili runa rispetto all’altra in una direzione orizzontale, viene inserita la capsula monodose tramite una guida verticale. Mezzi di supporto inferiori trattengono la capsula nella posizione corretta per consentire la chiusura delle porzioni definenti la camera di infusione.

In EP-A-1219217 è descritto un ulteriore dispositivo di infusione con una camera formata da due porzioni tra loro mobili l’una rispetto all'altra lungo un asse orizzontale. Una guida verticale consente l'inserimento per gravità delle singole capsule nello spazio aperto fra le due porzioni della camera di infusione. La capsula viene alloggiata in una sede che assume un assetto inclinato.

In US-A-5776527 è descritto un ulteriore gruppo di infusione con una camera di infusione in due porzioni mobili l'una rispetto all'altra lungo una direzione orizzontale. Quando le due porzioni sono tra loro distanziate, fra esse viene inserita una capsula monodose che viene trattenuta tramite due elementi di guida e di appoggio fino a che le due porzioni della camera di infusione vengono chiuse per effettuare l'erogazione dell'acqua calda.

Scopo e sommario dell'invenzione

Uno scopo della presente invenzione è la realizzazione di un nuovo dispositivo di infusione con una camera di infusione definita da due porzioni mobili l’una rispetto all’altra e un sistema di introduzione delle capsule tra le due porzioni della camera in assetto aperto, che risulti particolarmente semplice e di economica costruzione.

Scopo di una particolare forma di realizzazione dell'invenzione è ottenere un dispositivo di infusione di semplice manutenzione ed elevata affidabilità.

Secondo un primo aspetto, l’invenzione riguarda un dispositivo di infusione per la preparazione di un prodotto alimentare, in specie una bevanda, da capsule, comprendente: una prima porzione di una camera di infusione ed una seconda porzione di una camera di infusione, mobili runa rispetto all'altra secondo una direzione di apertura e chiusura; un primo condotto per alimentare un fluido di infusione in detta camera di infusione; un secondo condotto per l'uscita del prodotto alimentare dalla camera di infusione; una coppia di canali di guida per inserire una capsula in uno spazio fra detta prima porzione della camera di infusione e detta seconda porzione della camera di infusione, quando la prima e la seconda porzione sono in posizione aperta; in cui: i canali di guida sono realizzati ciascuno su un rispettivo elemento mobile; gli elementi mobili sono disposti tra loro sostanzialmente contrapposti e divaricabili per rilasciare la capsula nella camera di infusione; e ciascuno di detti elementi mobili è corredato di un organo estrattore per impegnare la capsula ed estrarla dalla camera di infusione dopo l’erogazione del prodotto alimentare.

Secondo una vantaggiosa forma di realizzazione dell'invenzione, i primi canali di guida e gli organi estrattori sono disposti in sequenza lungo detta direzione di apertura e chiusura.

In una pratica forma di realizzazione gli elementi mobili possono presentare un movimento di divaricazione in un piano parallelo alla direzione del movimento di apertura e chiusura della prima e della seconda porzione della camera di infusione.

In una possibile forma di attuazione dell'invenzione gli elementi mobili sono vincolati alla prima porzione della camera di infusione e il movimento di divaricazione di detti elementi mobili è comandato dall'interazione di detti elementi mobili con la seconda porzione della camera di infusione.

Vantaggiosamente, gli elementi mobili possono essere disposti ai lati della prima porzione della camera di infusione, la quale trasla insieme ad essi lungo la direzione di apertura e chiusura.

Per provocare il movimento di divaricazione degli elementi mobili e quindi io svincolo della capsula all’atto della chiusura della camera di infusione, vantaggiosamente si può prevedere che la seconda porzione della camera di infusione presenti profili di spinta, ad esempio in forma di contrapposte superfici inclinate rispetto alla direzione del movimento di apertura e chiusura della camera di infusione, cooperanti con corrispondenti profili di spinta degli elementi mobili per provocare la divaricazione reciproca di detti elementi mobili.

In pratica, i primi canali di guida possono essere associati ad una battuta inferiore, che definisce una posizione di ritegno della capsula nello spazio fra la prima porzione della camera di infusione e la seconda porzione della camera di infusione. La battuta inferiore può essere costituita dalla stessa estremità finale del canale, pur non escludendosi la possibilità di disporre una battuta esterna, separata dal canale ed eventualmente dotata di un proprio movimento di divaricazione comandato in modo opportuno.

Preferibilmente, secondo una vantaggiosa forma di attuazione deH'invenzione i canali di guida sono disposti e configurati in modo tale che nella posizione di ritegno, prima della chiusura della camera di infusione, la capsula viene tenuta con il proprio asse sostanzialmente coincidente con l’asse della camera di infusione.

In generale gli organi estrattori possono presentare qualunque forma idonea. Essi possono ad esempio avere la forma di ganci od uncini che impegnano la flangia della capsula. In una vantaggiosa forma di attuazione dell’invenzione, tali organi estrattori comprendono ciascuno un rispettivo secondo canale di guida, detti secondi canali di guida definendo inferiormente un'apertura di scarico della capsula. I primi e i secondi canali di guida sono vantaggiosamente circa paralleli e disposti tra loro affiancati lungo la direzione di apertura e chiusura della prima e della seconda porzione della camera di infusione.

Per consentire un semplice inserimento per gravità ed uno scarico per gravità della capsula, secondo una forma di attuazione preferita dell’invenzione, la prima porzione della camera di infusione e la seconda porzione della camera di infusione sono mobili secondo una direzione sostanzialmente orizzontale, e i primi canali di guida sono sostanzialmente verticali. Preferibilmente, gli elementi mobili sono dotati di un movimento di divaricazione in un piano sostanzialmente orizzontale.

In una possibile forma di attuazione dell’invenzione, la seconda porzione della camera di infusione definisce una sede di introduzione della capsula, con un'imboccatura rivolta verso la prima porzione della camera di infusione, circondata da una prima superficie di pressione cooperante con una flangia di detta capsula, e la prima porzione della camera di infusione presenta una seconda superficie di pressione contrapposta alla prima superficie di pressione. In condizioni di chiusura della camera di infusione la flangia della capsula viene compressa a tenuta fra detta prima e detta seconda superficie di pressione.

Per ottenere l'apertura e la chiusura della camera di infusione è sufficiente un movimento relativo tra le due porzioni che la compongono. Si può prevedere che entrambe le porzioni siano dotate di un movimento rispetto ad una struttura fìssa. Preferibilmente, per semplicità costruttiva, tuttavia, è opportuno che una porzione sia fissa e l’altra mobile rispetto ad una struttura portante. Ad esempio, si può prevedere che la prima porzione della camera di infusione sia mobile insieme agli elementi divaricabili che trattengono la capsula, e che la seconda porzione della camera di infusione sia fissa rispetto ad una struttura portante.

L’apertura e chiusura della camera di infusione così come l'inserimento della capsula nei canali di guida possono avvenire in maniera manuale o automatica, con l’ausilio di opportuni attuatori. Secondo una possibile forma di realizzazione particolarmente economica dell’invenzione, viene previsto un leverismo per il comando manuale dell'apertura e chiusura della camera di infusione e la capsula può essere insenta manualmente nei canali di guida.

Gli elementi mobili e divaricabili possono essere rigidi e montati oscillanti con un elemento elastico che li sollecita a mantenere la posizione non divaricata. Alternativamente, si può prevedere che l’organo elastico li solleciti in posizione divaricata e che su di essi agisca un profilo di contrasto che ne provoca ravvicinamento reciproco nella zona in cui essi devono tratenere la capsula. Tuttavia, preferibilmente gli elementi divaricabili sono comandati a divaricarsi da profili di spinta realizzati su una delle due porzioni della camera di infusione e secondo una vantaggiosa e preferita forma di realizzazione sono deformabili elasticamente per effetto delle proprietà elastiche del materiale in cui sono realizzati, ad esempio un materiale plastico e/o per effeto della loro conformazione.

Forma oggetto della presente invenzione anche un dispositivo di infusione per la preparazione di un prodoto alimentare, in specie una bevanda, da capsule, comprendente: una prima porzione di una camera di infusione ed una seconda porzione di una camera di infusione, mobili l'una rispetto all'altra secondo una direzione di apertura e chiusura; un primo condotto per alimentare un fluido di infusione in deta camera di infusione; un secondo condoto per l'uscita del prodoto alimentare dalla camera di infusione; una coppia di elementi di guida della capsula tra la prima e la seconda porzione della camera di infusione, comprendenti elementi di ritegno della capsula, disattivabili quando deta prima e deta seconda porzione della camera di infusione si chiudono, per rilasciare la capsula in detta camera di infusione, ed elementi estrattori per estrarre la capsula dalla camera di infusione che si ativano impegnando la capsula quando deta prima e deta seconda porzione della camera di infusione si aprono dopo l’erogazione del prodoto alimentare.

Forma oggeto della presente invenzione anche una macchina per la preparazione di un prodoto alimentare da capsule, in specie una macchina per la produzione di caffè, comprendente un dispositivo sopra descritto.

Ulteriori vantaggiose forme di realizzazione dell’invenzione sono descrite nel seguito con riferimento ad alcuni esempi illustrativi e non limitativi di atuazione dell’invenzione e sono indicate nelle allegate rivendicazioni.

Breve descrizione dei disegni

L'invenzione verrà meglio compresa seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra pratiche forme di realizzazione non limitative dell'invenzione. Più in particolare, nel disegno mostrano: la

Fig. 1 una vista laterale in assetto aperto del dispositivo di infusione secondo l'invenzione in una prima forma di realizzazione; la

Fig.2 una sezione longitudinale secondo IMI di Fig.1; la

Fig.3 una vista secondo lll-lll di Fig.1; la

Fig .4 una vista secondo IV-IV di Fig.3; la

Fig.5 una sezione secondo V-V di Fig.3; le

Figg.6, 7, 8 e 9 viste e sezioni analoghe alle viste e sezioni delle Figg.1 a 4 rispetivamente con il gruppo di infusione in asseto compietamente chiuso; le

Figg.10 e 11 sezioni longitudinali analoghe alle sezioni delle Figg.2 e 7 in due successivi istanti del movimento di chiusura del gruppo di infusione; la

Fig.12 una sezione analoga alle sezioni delle Figg.10 e 11 in una successiva fase di apertura del gruppo di infusione con impegno della capsula per la sua estrazione dalla camera di infusione; la

Fig.13 una sezione secondo XIII-XIII di Fig.12; e la

Fig.14 una sezione longitudinale con parti asportate di un gruppo di infusione modificato a cui può essere applicata la presente invenzione. Descrizione dettagliata di forma di attuazione dell'invenzione

Nel disegno allegato è illustrato un dispositivo secondo l’invenzione limitatamente agli elementi necessari alla comprensione dell’invenzione stessa, essendo inteso che tale dispositivo può essere inserito all’interno di una macchina più complessa, ad esempio una macchina da caffè corredata di ulteriori elementi di per sé noti e non mostrati, quali una caldaia, una pompa di alimentazione dell’acqua calda, un beccuccio di erogazione del caffè, etc..

Con iniziale riferimento alle Figg.1 a 5, con 1 è genericamente e complessivamente indicato il dispositivo di infusione, che comprende una prima porzione 3 ed una seconda porzione 5 di una camera di infusione. Le due porzioni 3 e 5 sono mobili l'una rispetto all'altra secondo una direzione sostanzialmente parallela all'asse A-A delia camera di infusione. Nell'esempio illustrato l'asse A-A ha un orientamento sostanzialmente orizzontale.

Il movimento reciproco di avvicinamento ed allontanamento delle porzioni 3 e 5 della camera di infusione viene ottenuto con un leverismo 7, 9. Le aste 7 del leverismo sono fulcrate tramite un perno 11 alla porzione 3 della camera di infusione, mentre gli elementi 9 sono fulcrati tramite un perno 13 alla porzione 5 della camera di infusione.

Alla prima porzione della camera di infusione è associato un organo di guida per le capsule, complessivamente indicato con C, il quale comprende due elementi 15 mobili l'uno rispetto all’altro con un movimento di divaricazione reciproca, come verrà chiarito in seguito con riferimento alle successive figure che mostrano il funzionamento del dispositivo. Gli elementi 15 hanno uno sviluppo piano o laminare e sono vincolati al perno 11 a cui è vincolata la porzione 3 della camera di infusione. In prossimità dell'estremità distale, cioè l'estremità più distante rispetto al perno 11, ciascuno degli elementi 15 presenta un primo canale 17 ed un secondo canale 19. La forma dei canali 17 e 19 è visibile in particolare nelle sezioni delle Figg.5 e 13. Come si osserva in particolare in Fig.5, i canali 17 dei due elementi 15 formanti l’organo di guida hanno uno sviluppo sostanzialmente verticale fino al di sotto dell'asse A-A della camera di infusione, dove i canali 17 terminano con una battuta 17A contro cui va ad appoggiare la capsula C che viene inserita nello spazio fra le porzioni 3, 5 della camera di infusione quando questa è in posizione aperta (cioè nell'assetto delle Figg.1 a 4) per ricevere una nuova capsula. Viceversa, i canali 19 (vedasi Fig,13) sono aperti verso il basso per consentire lo scarico per gravità delle capsule C dopo l'infusione, come verrà chiarito in maggiore dettaglio nel seguito. I canali 19 sono superiormente chiusi a un risalto che forma uno smusso 17B di invito all’ingresso della capsula nell'adiacente canale 17.

Adiacentemente ai canali 19 ciascuno degli elementi 15 presenta superfici inclinate 21, destinate a cooperare con corrispondenti smussi o superfici inclinate 23 realizzate sulla seconda porzione 5 della camera di infusione. L’orientamento delle superfici inclinate 21 e 23 è tale per cui l'avvicinamento reciproco delle porzioni 3, 5 della camera di infusione nel movimento di chiusura di quest'ultima provoca un movimento di divaricazione reciproca degli elementi 15 di guida della capsula. L’elasticità degli elementi 15 fa sì che all’atto dell'apertura della camera di infusione essi tornino nella posizione originaria mostrata nelle Figg.1 a 4, cioè circa paralleli tra loro.

Questo movimento di divaricazione serve, come apparirà chiaro in seguito, a rilasciare la capsula all'interno della camera di infusione quando questa viene chiusa e ad estrarre la capsula dopo l'infusione per provocarne lo scarico verso il basso.

Nell’esempio illustrato la seconda porzione 5 della camera di infusione definisce una sede o vano 25 di forma sostanzialmente troncoconica nell'esempio illustrato, all'interno della quale si inserisce la capsula C. Nel fondo del vano 25 è disposto un perforatore 27 con un condotto o canale 29 di uscita del caffè od altra bevanda alla cui preparazione è destinata la capsula C. Il perforatore 27 è quindi in collegamento con un condotto 31 per l'erogazione della bevanda a sua volta in collegamento di fluido con un beccuccio erogatore (non mostrato).

L'imboccatura del vano o sede 25 è circondata da una superficie di battuta o di pressione di forma anulare 33. Quest’ultima è conformata e disposta per cooperare con una flangia anulare F della capsula C quando la camera di infusione formata dalle porzioni 3, 5 viene chiusa. La flangia F della capsula C viene premuta contro la superficie anulare 33 da una contrapposta superficie anulare 35 realizzata sulla porzione 3 della camera di infusione.

La porzione 3 della camera dì infusione presenta sostanzialmente un equipaggio mobile 37 all'interno del quale è alloggiato scorrevolmente un cursore 39 sollecitato elasticamente da una molla 41 verso una posizione di riposo illustrata nelle Figg.2 e 4. Il cursore 39 è scorrevole in una direzione parallela all'asse A-A della camera di infusione e presenta un foro centrale 43 attraverso cui può sporgere un perforatore 45 in collegamento di fluido, attraverso un canale 47, con un condotto 49 di alimentazione di acqua in pressione proveniente da una caldaia non mostrata.

Il dispositivo sin qui descritto opera come segue. Quando si desidera preparare una bevanda, la capsula C contenente la materia prima per la preparazione della bevanda stessa, tipicamente caffè, viene inserita nel dispositivo dall'alto secondo la freccia fC (Fig.4). L'inserimento può avvenire in modo manuale o anche automatico o semiautomatico ad esempio da un magazzino o da un caricatore sovrastante, non mostrato. La capsula C viene inserita in modo tale che la sua flangia F venga guidata all'interno dei contrapposti canali 17 realizzati negli elementi mobili 15 dell'organo di guida. Gli smussi ad invito 17B facilitano l'inserimento della capsula.

Poiché i canali 17 presentano battute inferiori 17A di arresto della capsula, quest'ultima viene guidata lungo i canali 17 fino ad assumere la posizione di attesa illustrata nelle Figg.1 a 5. La capsula si dispone con il proprio corpo sostanzialmente troncoconico (nell'esempio illustrato) di fronte alla sede o vano 25 di forma complementare realizzato nella porzione 5 della camera di infusione.

Per eseguire l'infusione la camera 3, 5 viene chiusa avvicinando reciprocamente Cuna all'altra le due porzioni 3, 5. In pratica la porzione 5 può essere fissa su una struttura portante, mentre la porzione 3 è mobile per mezzo del leverismo 7, 9.

Le Figg.6 a 9 mostrano, in viste e sezioni equivalenti a quelle delle Figg.1 a 4 l'assetto di camera di infusione 3, 5 chiusa. In questo assetto la capsula C è integralmente inserita nella sede o vano 25 della porzione fissa 5 della camera di infusione, ed a tal fine gli elementi mobili 15 dell'organo di guida sono stati divaricati per rilasciare la flangia anulare F della capsula C. La capsula viene pertanto trattenuta dagli elementi 15 fino a che essa si è inserita per una parte del proprio sviluppo assiale nella sede o vano 25 e quindi viene rilasciata per effetto della divaricazione reciproca dei due elementi 15 in un piano sostanzialmente orizzontale contenente l’asse A-A della camera di infusione per effeto della spinta esercitata dalle superfici inclinate 23 sulle superfici inclinate 21.

Con il movimento di chiusura della camera di infusione 3, 5 si otiene anche la perforazione della capsula C tramite i perforatori 27 e 43. Più in particolare il perforatore 27 perfora il fondo della capsula e il perforatore 45 perfora la superficie frontale circondata dalla flangia F. Il perforatore 45 viene estratto atraverso il foro 43 del cursore 39 durante il movimento di chiusura della camera di infusione per effeto della compressione della molla 41 provocata dalla spinta della capsula che appoggia con le proprie pareti esterne alle pareti interne della sede 25.

Il meccanismo di rilascio della capsula C durante la chiusura della camera di infusione può essere facilmente compreso esaminando la sequenza operativa illustrata nelle Figg.2, 10, 11 e 7. In Fig.2, come detto, la camera di infusione è completamente aperta e la capsula C si trova in posizione di attesa con la flangia F impegnata nei canali 17 degli elementi mobili 15. Avvicinando reciprocamente le porzioni 3, 5 della camera di infusione le superfici inclinate 21 degli elementi mobili 15 vanno a contatto con le superficie inclinate 23 realizzate sull’esterno della porzione 5. L'inclinazione è tale per cui l'avvicinamento reciproco delle porzioni 3, 5 provoca una gradualmente divaricazione degli elementi 15, come si osserva nelle Figg.10, 11. Via via che le due porzioni 3, 5 si avvicinano, gli elementi 15 si divaricano e rilasciano la flangia F della capsula quando quest'ultima è stata già impegnata con il suo corpo conico all'interno della sede o vano 25 realizzato nella porzione 5 della camera di infusione.

La Fig.12 mostra, viceversa, cosa accade quando, terminata l’erogazione della bevanda, le porzioni 3, 5 della camera di infusione si aprono nuovamente. Il cursore 39 sollecitato elasticamente dalla molla 41 spinge la capsula C mantenendola all’interno della sede o vano 25 mentre la porzione 3 della camera di infusione si allontana dalla porzione 5. Questo fa si che la capsula C si disimpegna dal perforatore 45 che arretra all'interno del foro 43 del cursore 39. La capsula rimane all'interno del vano 25 e, proseguendo l'allontanamento reciproco delle porzioni 3, 5 della camera di infusione la flangia F della capsula C viene impegnata dai canali 19 degli elementi mobili 15 che si trovano fra i canali 17 e le superfici inclinate 21. In sostanza i canali 19 agiscono come ganci di impegno in due punti sostanzialmente diametralmente opposti della flangia F per sfilare quest'ultima dal vano 25 quando la porzione 3 della camera di infusione ritorna nella sua posizione di massima distanza rispetto alla porzione 5 (Fig-2).

Poiché i canali 19 sono aperti verso il basso, come mostrato in Fig.13, una volta che la capsula C è stata completamente sfilata dal vano 25, essa cade per gravità liberando il dispositivo e consentendo l'inserimento di una capsula nuova.

Si deve comprendere che la configurazione delle due porzioni della camera di infusione, dei mezzi perforatori, dei dispositivi di apertura e chiusura della camera di infusione possono variare rispetto a quanto sopra illustrato. In via del tutto esemplificativa, la Fig.14 mostra una diversa forma di realizzazione delle porzioni 3, 5 della camera di infusione con una diversa conformazione del perforatore della superficie frontale della capsula. In Fig.14 sono omessi per semplicità di disegno i canali di guida e di estrazione della capsula e quest'ultima è mostrata in due distinte posizioni corrispondenti alle posizioni di inserimento della capsula con camera di infusione aperta e di capsula inserita nella porzione 5 della camera di infusione. La Fig.14 mostra anche una forma di realizzazione modificata del leverismo per la chiusura della camera di infusione.

Il concetto alla base dell'invenzione può essere impiegato anche con capsule o cialde di altra conformazione, ad esempio che non richiedono una perforazione delle pareti o di almeno una delle due contrapposte pareti, bensì che sono per esempio già pre-perforate o che possono essere perforate per effetto della pressione dell'acqua che viene erogata nella camera di infusione.

E' inteso che ii disegno non mostra che una esemplificazione data solo quale disposizione pratica del trovato, potendo esso trovato variare nelle forme e disposizione senza peraltro uscire dall'ambito del concetto che informa il trovato stesso. L'eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni accluse ha lo scopo di facilitare la lettura delle rivendicazioni con riferimento alla descrizione ed al disegno, e non limita l'ambito della protezione rappresentata dalle rivendicazioni.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Un dispositivo di infusione per la preparazione di un prodotto alimentare, in specie una bevanda, da capsule, comprendente: una prima porzione di una camera di infusione ed una seconda porzione di una camera di infusione, mobili l'una rispetto all'altra secondo una direzione di apertura e chiusura; un primo condotto per alimentare un fluido di infusione in detta camera di infusione; un secondo condotto per l'uscita del prodotto alimentare dalla camera di infusione; una coppia di canali di guida per inserire una capsula in uno spazio fra detta prima porzione della camera di infusione e detta seconda porzione della camera di infusione, quando detta prima e detta seconda porzione sono in posizione aperta; caratterizzato dal fatto: che detti canali di guida sono realizzati ciascuno su un rispettivo elemento mobile; che detti elementi mobili sono disposti tra loro sostanzialmente contrapposti e divaricabili per rilasciare la capsula nella camera di infusione; e che ciascuno di detti elementi mobili è corredato di un organo estrattore per impegnare la capsula ed estrarla dalla camera di infusione dopo l'erogazione del prodotto alimentare.
2. Dispositivo come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti primi canali di guida e detti organi estrattori sono disposti in sequenza lungo detta direzione di apertura e chiusura.
3. Dispositivo come da rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che gli elementi mobili hanno un movimento di divaricazione in un piano parallelo alla direzione del movimento di apertura e chiusura della prima e della seconda porzione della camera di infusione.
4. Dispositivo come da rivendicazione 1 o 2 o 3, caratterizzato dal fatto: che detti elementi mobili sono vincolati alla prima porzione della camera di infusione; e che il movimento di divaricazione di detti elementi mobili è comandato dall'interazione di detti elementi mobili con la seconda porzione della camera di infusione.
5. Dispositivo come da rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti elementi mobili sono disposti ai lati della prima porzione della camera di infusione.
6. Dispositivo come da rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto che detta seconda porzione della camera di infusione presenta profili di spinta cooperanti con corrispondenti profili di spinta di detti elementi mobili per provocare la divaricazione reciproca di detti elementi mobili.
7. Dispositivo come da rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta seconda porzione della camera di infusione presenta contrapposte superfici esterne inclinate rispetto alla direzione di apertura e chiusura della camera di infusione, formanti detti profili di spinta.
8. Dispositivo come da rivendicazione 6 o 7, caratterizzato dal fatto che i profili di spinta degli elementi mobili sono formati da superfici inclinate rispetto alla direzione di apertura e chiusura della camera di infusione.
9. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti primi canali di guida sono associati ad una battuta inferiore che definisce una posizione di ritegno della capsula nello spazio fra la prima porzione della camera di infusione e la seconda porzione della camera di infusione.
10. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti primi canali di guida termina con una battuta inferiore, dette battute definendo una posizione di ritegno della capsula nello spazio fra la prima porzione della camera di infusione e la seconda porzione della camera di infusione.
11. Dispositivo come da rivendicazione 9 o 10, caratterizzato dal fatto che detti primi canali di guida sono disposti e configurati in modo tale che in detta posizione di ritegno la capsula viene tenuta con il proprio asse sostanzialmente coincidente con l’asse della camera di infusione.
12. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti organi estrattori comprende un rispettivo secondo canale di guida, detti secondi canali di guida definendo inferiormente un'apertura di scarico della capsula, detti primi e detti secondi canali di guida essendo sostanzialmente paralleli e disposti tra loro affiancati lungo la direzione di apertura e chiusura della prima e della seconda porzione della camera di infusione.
13. Dispositivo come da rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che al di sopra di detti secondi canali sono disposte superfici di invito per facilitare l'inserimento delia flangia della capsula nei primi canali.
14. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta prima porzione della camera di infusione e detta seconda porzione della camera di infusione sono mobili secondo una direzione sostanzialmente orizzontale, detti primi canali di guida sono sostanzialmente verticali e detti elementi mobili sono dotati di un movimento di divaricazione in un piano sostanziaimente orizzontale.
15. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta seconda porzione della camera di infusione definisce una sede di introduzione di detta capsula, con un'imboccatura rivolta verso la prima porzione della camera di infusione, circondata da una prima superfìcie di pressione cooperante con una flangia di detta capsula, la prima porzione della camera di infusione presentando una seconda superficie di pressione contrapposta a detta prima superficie di pressione, in condizioni di chiusura la flangia della capsula essendo compressa a tenuta fra detta prima e detta seconda superficie di pressione.
16. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta prima porzione della camera di infusione è mobile e detta seconda porzione della camera di infusione è fissa rispetto ad una struttura portante.
17. Dispositivo come da una o più delie rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un leverismo per il comando manuale dell'apertura e chiusura della camera di infusione.
18. Dispositivo come da rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che detta prima porzione della camera di infusione e detti elementi mobili sono vincolati ad un supporto comune.
19. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti elementi mobili sono deformabili elasticamente.
20. Dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti elementi mobili sono di forma sostanzialmente laminare.
21. Un dispositivo di infusione per la preparazione di un prodotto alimentare, in specie una bevanda, da capsule, comprendente: una prima porzione di una camera di infusione ed una seconda porzione di una camera di infusione, mobili l'una rispetto all'altra secondo una direzione di apertura e chiusura; un primo condotto per alimentare un fluido di infusione in detta camera di infusione; un secondo condotto per l’uscita del prodotto alimentare dalla camera di infusione; una coppia di elementi di guida della capsula tra la prima e la seconda porzione della camera di infusione, comprendenti elementi di ritegno della capsula, disattivabili quando detta prima e detta seconda porzione della camera di infusione si chiudono, per rilasciare la capsula in detta camera di infusione, ed elementi estrattori per estrarre la capsula dalla camera di infusione che si attivano impegnando la capsula quando detta prima e detta seconda porzione della camera di infusione si aprono dopo l'erogazione del prodotto alimentare.
22. Dispositivo come da rivendicazione 21, in cui detti elementi di guida sono elasticamente divaricabili per provocare il rilascio della capsula durante la chiusura della camera di infusione e impegnare la capsula durante l’apertura della camera di infusione.
23. Dispositivo come da rivendicazione 22, in cui detti elementi di guida sono vincolati ad una di dette porzioni della camera di infusione e cooperano con superaci di contrasto solidali all’altra di dette porzioni della camera di infusione per provocare la divaricazione degli elementi di guida durante la chiusura della camera di infusione.
24. Una macchina per la preparazione di un prodotto alimentare da capsule, comprendente un dispositivo come da una o più delle rivendicazioni precedenti.
25. Macchina come da rivendicazione 24, per la produzione di caffè.