ITBO990391A1 - Testa per la disossatura di tagli di carne quali prosciutti e simili . - Google Patents

Testa per la disossatura di tagli di carne quali prosciutti e simili . Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
TESTA PER LA DISOSSATURA DI TAG CARNE QUALI PROSCIUTTI E SIMILI.
La presente invenzione concerne una testa per la disossatura di tagli di carne quali prosciutti, spalle e simili.
Per l'attuazione in modo industriale della disossatura di tagli di carne, quali prosciutti, spalle e simili di suini, bovini, ecc, sono attualmente noti due diversi metodi.
Il primo prevede l'estrazione dell'osso dalla carne facendo passare il taglio di carne attraverso una apertura a luce variabile che opera sostanzialmente una trafilatura sul taglio di carne nel senso di scalzarla dall'osso stesso.
È evidente che l'osso, una volta estratto, risulta non perfettamente spolpato della carne che lo ricopriva, nel senso che gran parte di questa rimane ancora attaccata in quanto il dispositivo in 61.C3861.12.JT.1 Ing. focati dardi EB/LF 505BM
se non riesce a seguire correttamente il profilo dell'osso stesso.
Il secondo metodo prevede invece l’impiego di una pluralità di coltelli rotanti attorno all'osso e mossi lungo lo stesso per avvilupparlo e ripulirlo dalla carne secondo un profilo predeterminato.
Nel Brevetto Italiano n. 858 009 viene descritto un apparato dotato di una pluralità di lame portate da una testa rotante e di mezzi per ii sostegno ed il sollevamento del taglio di carne rispetto alle lame.
La testa è realizzata in due parti cilindriche o tronco-coniche assialmente cave, coassiali ed inserite l'una nell'altra ed indipendentemente motorizzate, l’una direttamente e l'altra attraverso un elemento a frizione o mediante un rotismo differenziale.
Le lame sono articolate con le loro opposte estremità alle due parti che compongono la testa, in modo che una rotazione relativa di queste provochi un allontanamento od un avvicinamento uguale e contemporaneo di tutte le lame aliasse di rotazione della testa.
Su ciascuna lama è solitamente ricavato un intaglio avente la funzione di tranciare i tendini presenti nel taglio di carne.
Le due parti della testa vengono normalmente motorizzate con velocità angolari diverse in modo che le lame vengano avvicinate al detto asse di rotazione e, quindi mantenute a contatto con la superficie esterna dell'osso.
La presenza dell'elemento a frizione assicura ii controllo della forza esercitata dalle lame sull'osso stesso, in quanto un aumento della sezione di quest'ultimo provoca un aumento della sua coppia di reazione sulle lame con conseguente slittamento della frizione e conseguente diminuzione di velocità della parte esterna con successivo allargamento delle lame. Qualora invece la sezione dell'osso subisca una diminuzione, la diversa velocità di rotazione delle due parti della testa riporta le lame a contatto contro quest'ultimo.
Analogamente al comando a frizione, l'utilizzo di un rotismo differenziale per la movimentazione di una delle due parti che compongono la testa, permette di migliorare il movimento relativo delle lame rispetto all ’osso avvicinando o allontanando le lame a seconda delle dimensioni della sezione dell'osso.
Questo apparato consente di seguire più fedelmente la conformazione della superficie deN’osso ma presenta anch'esso diversi inconvenienti dovuti alle irregolarità di dimensioni e forma dell'osso stesso.
Una variante di tale tipo di apparati dotati di lame rotanti è descritta nel Brevetto Italiano n. 1 220 408 nel quale ciascuna lama della testa è comandata nel suo moto rispetto all’osso da un cilindretto pneumatico attivato da un rispettivo impianto pneumatico comprendente un condotto ed una sorgente di gas in pressione.
Dispositivi pneumatici sono utilizzati anche nel comando del rotismo differenziale, tale comando è infatti attuato da un apparato che esercita un controllo in retroazione della forza esercitata dalle lame sull’osso.
Inconvenienti comuni ai dispositivi dotati di teste rotanti munite di lame sono sostanzialmente da attribuire alla forma delle lame stesse; il profilo di taglio di tali lame non è infatti tale da adattarsi alle diverse e variabili dimensioni dell'esso da lavorare, causando spesso sia un inefficace distacco della carne daN’osso, con evidente spreco di carne sia, dal lato opposto, una tornitura dell’osso il cui effetto è quello di compromettere l'affilatura delle lame stesse nonché la produzione di indesiderate schegge e polveri d’osso in prossimità del taglio di carne;
Un ulteriore inconveniente è da imputare all’angolo di inclinazione del citato intaglio taglia-tendini: esso è frequentemente origine di scalpellature e scheggiature dell’osso. La presenza di schegge d’osso nella carne compromette la buona riuscita del prodotto e in conseguenza di ciò si è obbligati ad eseguire il completamento manuale della disossatura del taglio di carne cui segue un inevitabile innalzamento di costi e tempi di produzione.
È evidente come al giusto funzionamento della testa contribuisca un posizionamento corretto del taglio di carne che poi deve essere lavorato dalla testa stessa.
II taglio di carne viene agganciato manualmente ai citati mezzi per il sostegno ed il movimento del taglio stesso rispetto alle lame, i quali esercitano azione di trazione dell’osso da scarnificare attraverso le lame della testa rotante.
L’operazione di aggancio del taglio di carne ai citati mezzi di sostegno viene eseguita manualmente dall’operatore il quale conBrevetti Nazionali Segnalazione di documenti mancanti
DESCRIZIONE
MANCANTE le e una retta che approssima il profilo interno della lama in prossimità della discontinuità del profilo stesso causata da detto intaglio, risulta sempre sostanzialmente tangente a qualsiasi circonferenza che risulti inscrivibile all'interno della superficie delimitata dal profilo interno delle lame, detta superficie essendo variabile nella sua estensione in funzione della rotazione relativa delle due parti cilindriche coassiali.
Ulteriore scopo della presente invenzione e fornire dei mezzi idonei a permettere in maniera semplice, efficace e precisa il posizionamento del taglio di carne da parte dell’operatore in corrispondenza della stazione di lavorazione con un dispositivo sollevatore dei tagli di carne comprendente un attuatore pneumatico dotato di un cilindro e di un relativo stelo mobile all’estremità del quale è presente un piattello dotato di un sensore di carico atto a rilevare la presenza di un taglio di carne per attivare il detto stelo mobile tra una prima posizione estrema di carico ed una seconda posizione estrema di trasferimento e rilascio del taglio di carne ai rispettivi mezzi di trattenimento.
L’operazione di posizionamento viene quindi facilitata dall'elemento di sollevamento e l’operatore deve solo procedere al fissaggio del taglio di carne ai citati mezzi di sostegno senza doversi occupare del mantenimento in posizione del taglio stesso.
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
la figura 1 illustra, schematicamente, una porzione di una macchina per la disossatura di tagli di carne;
la figura 2 illustra una vista assiale dal basso di un particolare dell'apparecchiatura di figura 1 e, più esattamente, una testa rotante porta-lame con alcune parti asportate per meglio comprenderne altre;
- la figura 3 illustra una vista di un particolare di figura 2;
la figura 4 illustra, schematicamente, varie posizioni assunte in uso dal particolare di figura 3.
la figura 5 illustra una vista frontale di un particolare di figura 2;
- la figura 6 illustra una vista laterale schematica, di un particolare di figura 1.
Conformemente alle figure dei disegni allegati, in figura 1, con 1 viene indicata nel suo complesso una porzione di una macchina 30 per disossare dei tagli 2 di carne quali prosciutti e simili. In particolare la macchina 30 comprende una stazione 3 di disossatura comprendente a sua volta una testa 4 del tipo dotato di una pluralità di lame 5 e rotante attorno ad un suo asse di rotazione A per distaccare un osso 6 dal citato taglio 2 di carne.
Dei mezzi 7 di trattenimento, di tipo noto, di una estremità dell'osso 6 sono portati da un carrello 8 mobile verticalmente lungo una struttura portante 9 dotata, ad esempio, di una coppia di colonne verticali 10 lungo le quali viene mosso il carrello 8 per mezzo di un cilindro fluidodinamico non riportato in figura.
La testa 4 è sostenuta dalla struttura portante 9 al disotto ed in allineamento verticale con i mezzi 7 di trattenimento ed è assialmente cava per l'attraversamento dell'osso 6 che viene trattenuto superiormente dai mezzi 7 stessi in modo pendulo.
Secondo quanto illustrato in figura 1, la macchina 30 è anche dotata di un dispositivo 11 sollevatore per trasferire i tagli 2 di carne da una stazione 12 di alimentazione del taglio 2 di carne alla macchina ad una posizione in corrispondenza della testa 4 in cui i mezzi 7 di trattenimento agganciano in un punto prestabilito il taglio 2 stesso e lo muovono lungo l'asse A per opera del citato carrello 8 mobile.
II dispositivo 11 sollevatore comprende un attuatore 31 pneumatico a doppia azione costituito sostanzialmente da un cilindro 32, da uno stelo 33 mobile e da una sorgente 34 di gas in pressione; ad una estremità dello stelo 33 è posto un piattello 35 per accogliere un taglio 2 di carne al quale piattello 35 è connesso un sensore 36 di carico a sua volta collegato ad una unità 37 di controllo e comando agente su un gruppo 38 valvolare.
Quando il taglio 2 di carne viene appoggiato sul piattello 35, il sensore 36 di carico, sensibile al peso del taglio 2, invia un segnale all"unità 37 di controllo e comando la quale unità 37 attiva il gruppo 38 valvolare per inviare gas in pressione al cilindro 32 e far estendere lo stelo 33 mobile; tale estensione provoca il sollevamento del taglio 2 di carne posto sul piattello 35. Durante questa fase l'operatore provvede all’aggancio del taglio 2 ai mezzi 7 di trattenimento del taglio 2 stesso e appena effettuato tale aggancio scosta orizzontalmente il taglio 2 dal piattello 35 il quale si viene così a trovare scarico; il sensore 36 rileva la condizione di scarico del piattello 35 ed invia un segnale all'unità 37 la quale attiva il gruppo 38 per invertire l'afflusso di gas al cilindro 32 al fine di far ritornare lo stelo 33 mobile nella posizione di attesa, riportata in figura 1, nella quale il piattello 35 è posto in prossimità della stazione 12 di alimentazione.
La figura 2 riporta, in vista dal basso, una testa 4 per la disossatura dei tagli 2 di carne, comprendente una prima parte 13 tubolare interna avente asse di rotazione A e una seconda parte 14 tubolare esterna coassiale alla citata prima parte 13.
Le parti tubolari 13 e 14 sono sostanzialmente cilindriche, assialmente cave per risultare attraversabili liberamente da un osso 6 rimosso da detti tagli 2 di carne; le succitate parti 13 e 14 sono inoltre rotabili sia unitamente ché relativamente tra loro.
La testa 4 supporta una pluralità di lame 5, in numero di quattro nella preferita forma realizzativa riportata nelle figure allegate, di distacco della carne dall’osso 6 e ciascuna di dette lame 5 è infulcrata con una sua prima estremità 15 sulla seconda parte 14 tubolare e con una sua seconda estremità 16 su una manovella 17 a sua volta infulcrata sulla parte 13 tubolare.
I succitati punti in cui la lama 5 e la manovella 17 risultano infulcrati definiscono altrettanti punti di cerniera ove le rotazioni avvengono attorno a rispettivi assi paralleli all'asse A di rotazione delia testa 4. Un asse B definisce la rotazione relativa tra la lama 5 e la parte 14 tubolare, un asse C definisce la rotazione relativa tra la lama 5 e la manovella 17, mentre un asse D definisce la rotazione relativa fra la manovella 17 e la parte 13 tubolare.
Mezzi 40 motori (vedi la figura 6) provvedono alla rotazione della testa 4 nel suo complesso, cioè con sincronia di rotazione delle parti 13 e 14 e un rotismo differenziale 41 provvede a diversificare le velocità istantanee di rotazione delle due parti 13 e 14 al fine di avvicinare o allontanare, secondo un principio di funzionamento noto, le lame 5, ed in particolare una loro zona 18 attiva, dall'asse A di rotazione della testa 4. Da tale movimento delle lame 5 rispetto all’asse A si origina una apertura e una chiusura a diaframma delle stesse tale da garantire la ottima aderenza della zona attiva 18 delle lame 5 al profilo dell’osso 6. È infatti importante che durante la lavorazione del taglio 2 le lame 5 siano in contatto con l’osso 6 per non perdere della carne lasciandola attaccata all’osso 6 stesso con evidente spreco di materia prima; fino a quando le lame 5 non si trovano a contatto con il profilo dell’osso 6, il rotismo differenziale interposto tra i mezzi motori e la testa 4 provoca una rotazione maggiore della parte 13 interna rispetto alla parte 14 esterna, secondo il senso di rotazione riportato in figura 2, tale da determinare un movimento di chiusura a diaframma delle lame 5 comprese nella testa 4. Nel momento in cui le lame 5 raggiungono l’osso 6, la resistenza che ne deriva per il movimento di chiusura delle lame 5, provoca il disattivamento del rotismo differenziale e la conseguente prosecuzione sincrona della rotazione delle due parti tubolari 13 e 14; le lame 5, portate in rotazione dalle parti 13 e 14, seguono dunque il profilo dell'osso 6 durante tale rotazione.
I mezzi 7 di trattenimento, una volta agganciato il taglio 2 di carne, impediscono allo stesso la rotazione attorno all'asse A per cui, nell’attraversare la testa 4 cava rotante, il taglio 2 non è trascinato in rotazione dalla testa 4 stessa.
Come illustrato in particolare in figura 3, ciascuna lama 5 presenta un intaglio 19 taglia-tendini posto in prossimità della seconda estremità 16 della lama 5 stessa, il quale intaglio 19 definisce una discontinuità nel profilo 20 interno della zona 18 attiva della lama 5.
In uso, funzione di tale intaglio 19 è quella di afferrare i tendini presenti nel taglio 2 di carne e di reciderli strappandoli dall’osso 6 durante la rotazione delle lame 5 rispetto all’osso 6 stesso secondo il senso di rotazione riportato in figura 2.
L’intaglio 19 risulta delimitato lateralmente da due pareti 21 longitudinali piane e reciprocamente parallele e tali che la loro traccia su un qualsiasi piano perpendicolare all'esse A formi un angolo di circa 65° con una retta R appartenente a tale piano e intersecante gli assi B e D.
La figura 4 riporta, parzialmente sovrapposte e segnate a tratto discontinuo alcune possibili posizioni assunte da una deile lame 5 durante il suo movimento di chiusura o apertura a diaframma.
Le circonferenze concentriche riportate in figura rappresentano i profili di differenti sezioni di osso 6 durante la lavorazione de) taglio 2 di carne.
La retta P che approssima il profilo 20 interno della lama 5 in prossimità della discontinuità del profilo 20 stesso causata dall’intaglio 19, risulta sempre sostanzialmente tangente al profilo dell’osso 6 per le differenti sezioni comprese nell'intervallo fra la massima e la minima apertura possibili in uso delle lame 5.
In figura 5 è riportata una lama 5 unitamente alla rispettiva manovella 17; il collegamento fra la lama 5 e la manovella 17, che dà luogo all’articolazione avente per asse di rotazione l’asse D, è realizzato mediante la ribaditura a caldo di un perno realizzato in prossimità della seconda estremità 16 della lama 5 stessa.
Dalla figura 5 è evidente come lo spessore S, della lama 5, sostanzialmente costante nel tratto di zona 18 attiva compreso tra l’asse B e l’intaglio 19, sia minore dello spessore S2 della stessa lama 5 in prossimità della sua seconda estremità 16. Motivo della maggiorazione dello spessore della lama 5 in prossimità della seconda estremità 16 della lama 5 stessa è da ricercarsi nelle elevate sollecitazioni meccaniche cui è sottoposta tale porzione della lama 5 durante l’uso.
La figura 6 illustra, in una vista laterale, una parte della stazione 3 di disossatura della macchina 30 di figura 1.
Dei mezzi motori 40, un rotismo 41 differenziale ed una testa 4 sono associati ad una struttura 42 di sostegno. Delle cinghie 43 elastiche trasmettono il moto rotatorio dai mezzi motori al rotismo 41 differenziale e ad una delle due parti tubolari 13 e 14, e dal rotismo 41 differenziale all’altra delle due parti 13 e 14. Come già spiegato in precedenza, la funzione del rotismo 41 differenziale è quella di realizzare un moto rotatorio relativo tra le due parti 13 e 14 tubolari che compongono la testa 4 per provocare lo spostamento delle lame 5 da e verso l'asse di rotazione A della testa stessa. Tale spostamento ha lo scopo di far seguire alle lame 5 stesse il profilo dell’osso 6 durante la lavorazione del taglio 2 di carne.
II trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo. Inoltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Testa (4) per la disossatura di tagli (2) di carne quali prosciutti e simili, del tipo comprendente: una prima parte (13) tubolare interna dotata di un asse (A) di rotazione, una seconda parte (14) tubolare esterna coassiale a detta prima parte (13), dette parti (13, 14) tubolari essendo assialmente cave, attraversabili liberamente da un osso (6) rimosso da detti tagli (2) di carne e rotabili sia unitamente ché relativamente tra loro, una pluralità di lame (5) di distacco della carne dall’osso (6) ciascuna di dette lame (5) essendo infulcrata con una sua prima estremità (15) su l'una delle due dette parti tubolari (13, 14) e con una sua seconda estremità (16) su un manovella (17) a sua volta infulcrata sull’altra delle due dette parti tubolari (13, 14), ciascuna di dette lame (5) presentando un profilo (20) interno ed un intaglio (19) per recidere dei tendini in detto taglio (2) di carne, detto intaglio (19) determinando una discontinuità in detto profilo (20) interno, caratterizzata dal fatto che le pareti (21) longitudinali che delimitano detto intaglio (19) sono piane e reciprocamente parallele e una retta (P) che approssima il profilo (20) interno della lama (5) in prossimità della discontinuità del profilo (20) stesso causata da detto intaglio (19), risulta sempre sostanzialmente tangente a qualsiasi circonferenza che risulti inscrivibile all’interno della superficie delimitata dal profilo (20) interno delle lame (5), detta superficie essendo variabile nella sua estensione in funzione della rotazione relativa delle due parti (13, 14) tubolari coassiali.
  2. 2. Testa secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che le pareti (21) longitudinali piane e reciprocamente parallele delimitanti lateralmente l’intaglio (19) presentano una traccia su un qualsiasi piano perpendicolare all’asse (A), detta traccia formando un angolo di circa 65° con una retta (R) appartenente a tale piano e intersecante due assi (B) e (D) di rotazione della lama (5) rispettivamente rispetto alla parte tubolare (13, 14) cui la lama è infulcrata e rispetto alla manovella (17).
  3. 3. Testa secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che lo spessore (S,) della lama (5) nel tratto di zona (18) attiva compreso tra l’asse (B) e l'intaglio (19), sostanzialmente costante lungo tale tratto, è minore dello spessore (S2) della stessa lama (5) in prossimità della sua seconda estremità (16).
  4. 4. Testa secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto di comprendere altresì dei mezzi per imprimere la rotazione relativa di uno dei corpi tubolari (13, 14) rispetto all’altro.
  5. 5. Testa secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detti mezzi comprendono un rotismo (41) differenziale.
  6. 6. Macchina del tipo comprendente una testa per la disossatura di tagli di carne secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che le lame di detta testa sono realizzate secondo le rivendicazioni da 1 a 3.
  7. 7. Macchina secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto di comprendere un dispositivo (11) sollevatore dei detti tagli (2) di carne, detto dispositivo (11) comprendendo una sorgente (34) di gas in pressione, un attuatore (31) pneumatico dotato di un cilindro (32) e di un relativo stelo (33) mobile all’estremità del quale è presente un piattello (35) dotato di un sensore (36) di carico atto a rilevare la presenza di un taglio (2) di carne per attivare il detto stelo (33) mobile tra una prima posizione estrema di carico ed una seconda posizione estrema di trasferimento e rilascio del taglio (2) di carne ai rispettivi mezzi (7) di trattenimento.
  8. 8. Macchina secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detto sensore (36) è collegato ad una unità (37) di controllo e comando per attivare il detto attuatore (31) pneumatico a mezzo di un gruppo (38) valvolare.
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