ITBO990346A1 - Dispositivo di movimentazione di rulli in macchine automatiche . - Google Patents

Dispositivo di movimentazione di rulli in macchine automatiche . Download PDF

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ITBO990346A1 IT1999BO000346A ITBO990346A ITBO990346A1 IT BO990346 A1 ITBO990346 A1 IT BO990346A1 IT 1999BO000346 A IT1999BO000346 A IT 1999BO000346A IT BO990346 A ITBO990346 A IT BO990346A IT BO990346 A1 ITBO990346 A1 IT BO990346A1
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Mario Spatafora
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    • H02GENERATION; CONVERSION OR DISTRIBUTION OF ELECTRIC POWER
    • H02KDYNAMO-ELECTRIC MACHINES
    • H02K7/00Arrangements for handling mechanical energy structurally associated with dynamo-electric machines, e.g. structural association with mechanical driving motors or auxiliary dynamo-electric machines
    • H02K7/10Structural association with clutches, brakes, gears, pulleys or mechanical starters
    • H02K7/1004Structural association with clutches, brakes, gears, pulleys or mechanical starters with pulleys
    • H02K7/1012Machine arranged inside the pulley
    • H02K7/1016Machine of the outer rotor type
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A24TOBACCO; CIGARS; CIGARETTES; SIMULATED SMOKING DEVICES; SMOKERS' REQUISITES
    • A24CMACHINES FOR MAKING CIGARS OR CIGARETTES
    • A24C5/00Making cigarettes; Making tipping materials for, or attaching filters or mouthpieces to, cigars or cigarettes
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Description

D E S C R I Z I O N E
La presente invenzione è relativa ad un dispositivo di movimentazione di rulli in macchine automatiche.
In particolare la presente invenzione è relativa ad un dispositivo di movimentazione dei rulli di una macchina automatica atta a realizzare delle sigarette con filtro e solitamente indicata con il termine mettifiltro, cui la presente descrizione farà esplicito riferimento senza per questo perdere in generalità. Tuttavia la presente invenzione potrebbe trovare valida applicazione, per esempio, nella movimentazione con moto rotatorio continuo di torrette di confezionamento di macchine impacchettatrici .
E noto realizzare delle sigarette con il filtro in una macchina mettifiltro, lungo una porzione della quale ciascuno spezzone di una prima successione di spezzoni di sigaretta, distribuiti con un passo determinato, viene collegato, al 1 ' -interno di una stazione di rullatura e tramite un elemento di giunzione in foglio, ad un corrispondente spezzone di una seconda successione di spezzoni di sigaretta per formare un articolo da fumo che nel seguito del la descrizione sarà indicato con i l termine di "sigaretta doppia". Ciascuna sigaretta doppia è costituita da due spezzoni di sigaretta fra loro separati da un fi ltro doppio reso solidale ai due spezzoni stessi tramite il citato elemento di giunzione costituito da una fascetta d1 materiale cartaceo ottenuta per taglio trasversale di un nastro svolto da una rispettiva bobina, una cui parte centrale della fascetta riveste il filtro doppio, e le cui parti di estremità rivestono, ciascuna, una estremità di un rispettivo spezzone di sigaretta. Una volta formate, le sigarette doppie vengono avanzate in successione attraverso una stazione di tagl io, in corrispondenza della quale le sigarette doppie stesse vengono tagliate trasversalmente a metà per ottenere due successioni di sigarette semplici ad orientamenti contrapposti con i loro filtri affacciati l 'uno al l 'altro e sostanzialmente a contatto reciproco. Le due successioni di sigarette vengono quindi avanzate fino ad una stazione di ribaltamento, in corrispondenza del la quale le sigarette di una successione vengono ribaltate sulle sigarette dell 'altra successione in modo da ottenere una unica successione di sigarette equiorlentate, che vengono alimentate ad una uscita della macchina mettifiltro e, quindi , all ' ingresso di una macchina impacchettatrice.
In generale, le macchine mettif litro note del tipo sopra descritto comprendono un treno di rulli di avanzamento rotanti su assi fra loro paralleli , e definenti le sopra citate stazioni operative. Tali rull i presentano ciascuno una pluralità di sedi aspiranti , uniformemente distribuite sul la periferia esterna del rullo stesso e atte ad accogliere e ad avanzare, ciascuna, un rispettivo spezzone di un articolo da fumo 1n una direzione trasversale ad un suo asse longitudinale.
Ciascun rullo, del tipo sopra brevemente descritto, comprende un albero, mosso da una ruota dentata accoppiata ad una estremità dell ' albero stesso, ed un primo corpo tubolare interno coassiale all 'albero e collegato rigidamente, con una sua estremità longitudinale, ad una parete del basamento della macchina. Sul primo corpo tubolare è calzato, mediante l ' Interposizione di rispettivi cuscinetti di rotolamento, almeno un secondo corpo cil indrico esterno coassiale al primo corpo tubolare interno e rigidamente collegato al citato albero, dal quale è condotto in rotazione attorno ad un asse di rotazione comune ad entrambi i corpi tubolari .
Ciascun rullo è inoltre dotato di un condotto di aspirazione il quale, attraverso una rispettiva cavità longitudinale real izzata al l ' Interno del citato primo corpo ci lindrico e una pluralità di rispettivi fori , di cui è dotato il secondo corpo cilindrico esterno, raggiunge le citate sedi aspiranti distribuite sulla periferia del corpo cilindrico esterno in modo tale che le sedi stesse siano in grado di trattenere per aspirazione il rispettivo citato spezzone di articolo da fumo per un tempo desiderato, nonostante che, durante il funzionamento della porzione della macchina mettifiltro stessa, le azioni dovute sia alla forza di gravità, sia al la notevole forza centrifuga che si genera a causa dell 'elevato regime di rotazione di ciascun rullo, tendano a far distaccare ciascun citato spezzone di articolo da fumo dal la rispettiva sede che lo accoglie.
Generalmente, ciascun singolo rul lo risulta montato a sbalzo su un rispettivo albero il cui supporto è posizionato in una sede ricavata su una parete verticale della macchina stessa. Il momento torcente necessario alla rotazione del rullo viene normalmente trasmesso al l 'albero da una ruota dentata montata rigidamente ad esso in corrispondenza di una estremità del l 'albero disposta da banda opposta del la parete rispetto al rullo stesso.
Oltre ai rulli di avanzamento per i citati spezzoni di articol i da fumo sopra descritti , in una macchina mettifiltro sono presenti altri tipi di rul li rotanti , costituiti , ad esempio da una serie di rulli utilizzata per l ' avanzamento e l 'applicazione del la citata fascetta di giunzione che riveste il fi ltro. Anche per tali rulli sono previsti rispettivi alberi dotati di rispettive ruote dentate posizionate alle estremità degl i alberi stessi disposte da banda opposta della parete verticale del la macchina, rispetto ai rull i stessi .
Da quanto sopra descritto si deduce che, la parete verticale sopra citata oltre a costituire una parete di supporto dei rulli , funge da divisorio: da un lato si trovano i rull i , e dal l 'altro le rispettive ruote dentate racchiuse all ' interno di uno o più carter e collegate sostanzialmente 1n cascata, In modo da garantire il necessario sincronismo alle rotazioni dei vari rul li .
Dato che la elevata capacità produttiva del le moderne macchine mettifiltro è assodata ai sempre più elevati regimi di rotazione degli elementi che le compongono, grande importanza riveste la funzione di lubrificazione, dalla cui efficienza dipende il corretto funzionamento della macchina nel suo Insieme. Su ciascun macchina è prevista, pertanto, una complessa rete di tubature per i l trasporto del liquido lubrificante, generalmente real izzata nel la parte posteriore della macchina stessa, ed in grado di lubrificare localmente ciascuna ruota dentata. Inoltre, all ' interno della macchina devono essere previste delle pompe idraul iche collegate alla rete di tubature per generare una lubrificazione forzata delle citate ruote dentate e delle rispettive vasche di accumulo del lubrificante.
Uno dei principali inconvenienti legati al la citata fase di lubrificazione è dato dal fatto che, la lubrificazione del le numerose parti in movimento richiede per ciascun rul lo un complesso sistema di guarnizioni di tenuta, nonché il periodico monitoraggio delle stesse e la loro eventuale sostituzione al fine di mantenerle sempre efficienti , in quanto a seguito di eventuali usure o accidental i danneggiamenti della loro integrità il l iquido lubrificante potrebbe trafilare verso i rulli stessi e raggiungere le sedi di accoglimento dei citati spezzoni di articoli da fumo i quali verrebbero inevitabilmente imbrattati di sostanze lubrificanti, con conseguente scarto di una relativa alta quantità di articoli da fumo, per ogni ciclo operativo della macchina stessa.
Al fine di evitare tale inconveniente si è tentato di sostituire, come del resto è avvenuto in molti altri settori del la tecnica, la cascata di ingranaggi di movimentazione dei rull i , collegando a ciascun rullo un proprio motore elettrico in sostituzione del la ruota dentata. Ciò ha el iminato l ' Inconveniente relativo alla fase di lubrificazione ma ha introdotto il problema del l ' ingombro di tal i motori elettrici , i quali devono essere col legati con il proprio albero a ciascun rispettivo albero di ciascun rul lo, e devono essere disposti a sbalzo rispetto alla citata parete di separazione e sporgenti da essa.
Ulteriori Inconvenienti legati all 'uso di un rispettivo motore elettrico che viene collegato a ciascun albero di ciascun rullo, sono dati sia dalle notevol i difficoltà di regolazione dei motori stessi al fine di ottenere il perfetto sincronismo fra i rull i che compongono il citato treno di rulli per permettere il regolare avanzamento dei citati spezzoni di articoli da fumo in lavorazione da una stazione all 'altra e la corretta esecuzione delle varie fasi di lavorazioni sugli spezzoni stessi , sia dall 'elevato costo di ciascuno dei motori stessi che, dovendo essere in numero uguale all 'elevato numero dei rul li presenti nella macchina, aggravebbero in maniera determinante il costo complessivo della macchina stessa.
Scopo della presente invenzione è fornire un dispositivo di movimentazione per rulli di macchine automatiche che presenti un relativo ridotto ingombro, sia esente dalle problematiche relative alla citata fase di lubrificazione, e risulti semplice e poco costoso. Secondo la presente invenzione viene real izzato un dispositivo di movimentazione di rulli di macchine automatiche, ciascun rullo comprendendo almeno un primo corpo tubolare sol idale alla macchina, un secondo corpo tubolare, calzato coassialmente sul detto primo corpo tubolare e libero di ruotare rispetto al primo corpo tubolare stesso attorno ad un asse comune di rotazione, caratterizzato dal fatto di comprendere per ciascun rullo rispettivi mezzi motori elettrici comprendenti almeno un induttore solidale ad uno del detti primo o secondo corpo tubolare ed almeno un rispettivo indotto sol idale all 'altro del detti primo o secondo corpo tubolare.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi , che ne illustrano alcuni esempi di realizzazione puramente esemplificativi e non limitativi , in cui :
- la figura 1 è una vista prospettica schematica, con alcune parti asportate, di una preferita forma di attuazione di una porzione di una macchina mettifiltro in cui ciascun rullo è dotato di un rispettivo dispositivo d1 movimentazione realizzato secondo la presente invenzione;
- le figure 2 e 3 i llustrano una sezione longitudinale schematica e, rispettivamente, una vista laterale schematica 1n scala ingradita, con alcune parti asportate, di una preferita forma di realizzazione di due generici rulli facenti parte del la serie di rull i illustrati in figura 1; - la figura 4 i l lustra, una sezione schematica in scala ingradita, con alcune parti asportate, di una forma alternativa di real izzazione di un generico rullo facente parte della serie di rul li illustrati in figura 1;
- la figura 5 i llustra schematicamente, in scala ingrandita, un particolare del le figure 2 e 3; e
- la figura 6 illustra schematicamente, in scala ingradita, un particolare di figura 4.
Con riferimento al la figura 1, con 1 è indicata nel suo complesso una porzione di una macchina per la produzione di articol i da fumo quali sigarette e simi l i , e costituita, 1n particolare, da una porzione di una macchina mettiti ltro, la quale è supportata da una parete verticale 2, fissa facente parte di un basamento non il lustrato, e comprende una pluralità di rulli, ciascuno dei quali è indicato genericamente con 11 numero 3, tra loro cooperanti , paralleli e sostanzialmente tangenti uno di seguto al l 'altro ed atti a traferire una o più successioni di spezzoni 4 di articol i da fumo dall 'uscita di un gruppo di confezionamento degli spezzoni 4, di tipo noto ed illustrato schematicamente con un blocco 5, verso l ' ingresso di un gruppo di impacchettamento degl i spezzoni 4 stessi , anch'esso di tipo noto ed i llustrato schematicamente con un blocco 6.
A proposito di quanto sopra esposto è opportuno specificare che nel seguito della presente descrizione con il termine "spezzone di articolo da fumo" si intende indicare, indifferentemente, e a seconda della posizioni che occupano lungo la porzione 1 della macchina mettifiltro, tutti 1 vari tipi di spezzoni di articol i da fumo che transitano lungo la porzione 1 della macchina mettifiltro stessa, i quali possono essere costituiti da uno spezzone di sigaretta, un rispettivo spezzone di filtro doppio, una rispettiva sigaretta doppia o una sigaretta semplice già formata. Ciascuno dei vari tipi di spezzoni di articoli da fumo verranno successivamente indicati con rispettivi numeri di riferimento.
Analogamente, ciascun rullo 3 verrà successivamente indicato con un proprio numero di riferimento.
La porzione 1 della macchina mettiti ltro presenta una stazione 7 di ingresso comprendente un primo rul lo 8 provvisto di una pluralità di sedi aspiranti 26 (figura 2) e al quale viene alimentata, tramite due rulli 9 e 10 di trasferimento, una successione di sigarette doppie 11 comprendenti , ciascuna, due spezzoni 12 e 13 di sigaretta tra loro collegati da un fi ltro doppio 14. Le sigarette doppie 11 vengono avanzate dal rullo 8, girevole in senso orario nella figura 1, attraverso una stazione 15 di tagl io di per sé nota, in corrispondenza della quale le sigarette doppie 11 vengono tagliate a metà per formare due successioni 16 e 17 di sigarette 18, rispettivamente indicate con 18a e 18b, affiancate e contrapposte, ossia disposte con i loro fi ltri 19 affacciati e sostanzialmente a contatto fra loro.
Le successioni 16 e 17 vengono trasferite dal rullo 8 ad una unità 20 di ribaltamento, la quale comprende due rul li 21 e 22 affiancati, i l primo dei qual i è disposto in posizione tangente al rullo 8, e presenta una lunghezza assiale sostanzialmente doppia di quella del rullo 22.
Secondo quanto illustrato nelle figure 1 e 3, il rullo 21 è girevole attorno ad un proprio asse 23 In senso antiorario nella figura 1, ed è provvisto di una pluralità di sedi 24 aspiranti (figura 3) uniformemente distribuite sulla periferia esterna del rullo 21 stesso ed atte ad accogl iere ed a trattenere, ciascuna, una relativa sigaretta 18a ed una relativa sigaretta 18b disposte affacciate, a contatto, e fra loro contrapposte.
Il rullo 22 è sol idalmente col legato al rullo 21 in posizione coassiale al rullo 21 stesso, e dalla stessa parte del la successione 17, tramite un albero 25 di collegamento presentante una lunghezza determinata, ed è anch' esso provvisto di una pluralità di sedi 26 aspiranti (figura 3) periferiche, ciascuna delle quali si estende in posizione al lineata e coassiale ad una corrispondente sede 24.
Durante il loro avanzamento lungo il rullo 21, le sigarette 18a della successione 16 pervengono ad una stazione 27 di prelievo, in corrispondenza della quale le sigarette 18a stesse vengono prelevate in successione da un gruppo 28 ribaltatore a rulli conici costituente parte dell 'unità 20, e vengono trasferite, con contemporaneo ribaltamento di 180 , all ' Interno del le citate sedi 26 del rullo 22. In questo modo, ciascuna sigaretta 18a del la successione 16 disposta all ' interno del la relativa sede 24 viene ribaltata da banda opposta della successione 17, e disposta in posizione allineata ed equi-orientata con una corrispondente sigaretta 18b.
Nel particolare esempio illustrato in figura 1, il gruppo 28 ribaltatore è del tipo descritto ed illustrato nel brevetto EP 6271175 che viene qui richiamato integralmente per completezza di descrizione, e comprende due rulli 29 e 30 conici, ad assi ortogonali e complanari fra loro e all'asse 23, del quali il rullo 29 è tangente al rullo 21 in corrispondenza della stazione 27 ed è atto a prelevare le sigarette 18a. Il rullo 30 è tangente al rullo 29 in corrispondenza di una stazione 31 di trasferimento in cui riceve le sigarette 18a dal rullo 29. Il rullo 30 è inoltre tangente al rullo 22 in corrispondenza di una stazione di cessione (non illustrata 1n figura 1) In cui cede le sigarette 18a al rullo 22 stesso.
I successivi rul li 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39 e 40 illustrati nella figura 1 provvedono ad avanzare le due successioni 16 e 17 di sigarette 18 verso una stazione 41 di uscita del la porzione 1 di macchina mettifiltro alimentando le due successioni 16 e 17 verso il citata gruppo 6 di impacchettamento delle sigarette 18 stesse.
Secondo quanto illustrato nelle figure 2 e 3, le quali mostrano, in particolare e al solo scopo esemplificativo, il citato primo rullo 8 e, rispettivamente, i citati rulli 21 e 22, ciascuno dei rulli 3 mostrati in figura 1 comprende un primo corpo tubolare 42 fisso, il quale è collegato a tenuta, con una sua prima estremità 43 aperta, all ' interno di un rispettivo foro 44 di alloggiamento ricavato sulla parete 2 della porzione 1 della macchina mettifiltro, e da un secondo corpo tubolare 45, calzato coassialmente sul corpo tubolare 42 mediante l ' interposizione di due cuscinetti 46 (uno solo del quali è parzialmente visibile in figura 3) volventi che permettono al secondo corpo tubolare 45 stesso di poter liberamente ruotare rispetto al primo corpo tubolare 42, attorno ad un asse 23 comune di rotazione. E' uti le sottolineare che per quanto concerne l ' asse di rotazione, siccome tutti i rulli 3 presentano un rispettivo asse di rotazione, quest'ultimo è stato indicato per ciascun rul lo 3 con il medesimo numero 23. Inoltre è Importante sottolineare che per i rulli 21 e 22 il lustrati in figura 3 il secondo corpo tubolare è stato indicato per entrambi con il numero 45.
Secondo quanto illustrato 1n particolare in figura 2, il primo corpo tubolare 42 presenta, in corrispondenza del la sua prima estremità 43 aperta, un colletto anulare 47 esterno che definisce una flangia di battuta contro la parete 2 e permette di fissare rigidamente il corpo tubolare 42 sulla parete 2 stessa, ed una seconda estremità 48 chiusa in corrispondenza della quale è previsto un perno 49 sul quale è calettato uno dei due cuscinetti 46. Il cuscinetto supporta radialmente una flangia 50 la quale è col legata rigidamente e clrconferenziaìmente ad una delle due estremità longitudinali del secondo corpo tubolare 45, e precisamente all'estremità 51 rivolta verso l ‘esterno della parete 2. La flangia 50 ed il rispettivo cuscinetto 46 sono fissati assialmente sul perno 49 tramite una ghiera 52 filettata avvitata al l 'estremità filettata del perno 49 stesso.
Il primo corpo tubolare 42 è inoltre dotato, a partire dalla sua prima estremità 43 aperta, di una cavità 53 longitudinale Interna e di una apertura 54 laterale tra loro comunicanti ed atte a col legare un settore 55 laterale del primo corpo 42 stesso con un primo condotto 56 di gas in depressione, disposto da banda opposta del la parete 2 rispetto al citato colletto 47, e col legato ad una sorgente di aspirazione indicata schematicamente con 57.
Secondo quanto illustrato nella figura 2, e con riferimento oltre che al rullo 8 anche al rul lo 21, il secondo corpo tubolare 45 è provvisto perifericamente di una pluralità di sedi 26 destinate ad accogliere le sigarette doppie 11. Ciascuna sede 26 dei rulli 8 e 22 e ciascuna sede 24 del rul lo 21 è dotata di rispettivi fori passanti 58 realizzati radialmente sul secondo corpo tubolare 45 e atti a porre ciclicamente in comunicazione, in corrispondenza del settore 55, durante la rotazione del secondo corpo tubolare 45 stesso attorno all'asse 23 comune di rotazione e rispetto al primo corpo tubolare 42, le sedi 24 e 26 stesse con il condotto 56 di gas in depressione. Secondo quanto illustrato in particolare nel la figura 2, ciascun rullo 3 comprende un terzo corpo tubolare 59 fisso intermedio, il quale è sol idale e coassiale al primo corpo tubolare 42 ed è Interposto fra il primo corpo 42 stesso ed il secondo corpo 45 mobile. Il terzo corpo tubolare 59 è dotato di una rispettiva apertura 60 laterale coassiale e coincidente con la citata apertura 54 ricavata lateralmente sul primo corpo 42, e di un collettore 61 angolarmente distanziato dall ' apertura 60 lungo la parete laterale del terzo corpo tubolare 59 e dotato di una pluralità di rispettivi fori 62 sfocianti sulla periferia del terzo corpo tubolare 59. Il collettore 61 è collegato ad un secondo condotto 63 ricavato longitudinalmente sul primo corpo tubolare 42 e collegato ad una sorgente di gas in pressione indicata con 64.
In uso, durante la rotazione di ciascun secondo corpo tubolare 45 rispetto al primo corpo tubolare 42 di ciascun rul lo 3, i fori 58 di ciascun sede 26 o 24 che accoglie una sigaretta il doppia o, rispettivamente, una sigaretta 18 sempl ice, entrano cicl icamente in comunicazione, attraverso le aperture 60 e 54, la cavità 53 ed i l primo condotto 56, con la sorgente 57 di aspirazione la quale permette di trattenere stabilmente le sigarette doppie 11 o le sigarette 18 semplici all interno delle rispettive sedi 26 o 24, nel corso del loro trasferimento sul rullo 3 considerato. Una volta che il secondo corpo tubolare 45,durante la sua rotazione, si trova di fronte al collettore 61, i fori 58 di ciascuna sede 24 o 26 si dispongono in corrispondenza dei fori 62 del collettore 61 stesso e ciascuna sede 24 o 26 viene messa in comunicazione, attraverso il secondo condotto 63,con la sorgente 64 di gas in pressione la quale, soffiando del gas in pressione all'interno dei fori 58, permette d1 agevolare il distacco delle sigaretta doppie 11 o delle sigarette 18 semplici dal secondo corpo tubolare 45 del generico rullo 3, in corrispondenza di una stazione di rilascio delle sigarette stesse ad un rullo 3 successivo. Con riferimento alle figure da 2 a 6, ed in accordo con la presente invenzione,ciascun rullo 3 comprende dei rispettivi mezzi motori elettrici Indicati genericamente e nel loro insieme con 65 ed atti a porre in rotazione il citato secondo corpo tubolare 45 attorno all'asse 23 comune di rotazione rispetto al primo corpo tubolare 42 fisso.
Secondo quanto illustrato nelle figure 2 e 3, i citati mezzi 65 motori elettrici comprendono almeno un induttore 66 ed un indotto 67.
L'induttore 66 consta di un nucleo magnetico 68 definente uno statore 69 anulare il quale è reso solidale al primo corpo tubolare 42 ed è disposto in una rispettiva prima sede anulare 70 di accoglimento la quale è ricavata coassialmente sul primo corpo tubolare fisso 42 e, precisamente, in corrispondenza del citato colletto 47 anulare. Secondo quanto illustrato anche in particolare nella figura 5, lungo la periferia interna del nucleo magnetico 68 sono ricavate una pluralità di cave 71 semichiuse le quali sono destinate ad accogliere gli avvolgimenti 72 elettrici che costituiscono la parte elettrica dello statore 69. L' indotto 67 consta di un supporto 73 anulare, realizzato in materiale metallico omogeneo quale ad esemplo rame o alluminio o una lega metallica conduttrice, e definente un rotore 74 reso solidale al secondo corpo tubolare 45 mobile. Il rotore 74 risulta coassiale allo statore 69 ed è disposto in una rispettiva seconda sede 75 anulare ricavata coassialmente sul secondo corpo tubolare 45 e, precisamente, in corrispondenza della sua estremità 76 opposta alla citata estremità 51 e contraffacciata alla parete 2. In particolare lo statore 69 ed il rotore 74 giacciono su un piano 77 comune mediano di giacitura il quale è trasversale al citato asse 23 di rotazione e presentano la relativa parete 78 perimentrale esterna e, rispettivamente, la relativa parete 79 perimetrale interna contraffacciate e definenti fra di loro un traferro 80 di induzione elettromagnetica. Secondo la forma d1 attuazione illustrata nelle figure 2, 3 e 5, lo statore 69 ed il rotore 74 costituiscono il primario 81 e, rispettivamente, il secondarlo 82 di un motore 83 elettrico lineare in cui i rispettivi avvolgimenti 72 elettrici vengono alimentati da un gruppo 84 di potenza il quale, secondo quanto illustrato in figura 1, è atto ad alimentare ciascun avvolgimento 72 elettrico di ciascun rullo 3.
In uso, nel momento stesso in cui il gruppo 84 di potenza alimenta con una determinata corrente gli avvolgimenti 72 dello statore, si genera nel traferro 80 un campo magnetico migrante che, nel caso particolare, scorre circonferenzialmente lungo il traferro 80 stesso.
Contemporaneamente nel rotore 74 e, precisamente, sul relativo supporto 73 anulare si genera una corrente indotta e perpendicolarmente ad essa, per la legge di Lenz, si avrà una forza F diretta in un senso che dipende dal senso di circolazione della corrente ed indicata in figura 5 in senso orarlo che trascina in rotazione il rotore 74 che, a sua volta, essendo solidale al secondo corpo tubolare 45 lo pone in rotazione attorno all ' asse 23 rispetto al primo corpo tubolare 42. Ovviamente la direzione della forza F dipende dal la direzione di circolazione della corrente lungo gli avvolgimenti 72 dello statore.
A questo punto è indispensabile notare che il supporto 73 anulare che costituisce i l rotore 74 è un supporto chiuso su se stesso e realizzato, come sopra descritto, in materiale metallico omogeneo conduttrice. Da ciò ne deriva che lo statore 69 ed il rotore 74 potrebbero costituire un motore elettrico asincrono o, rispettivamente, sincrono, in cui il rotore 74 è definito dal supporto 73 anulare che costituisce un indotto 67 in corto circuito. In tale particolare forma di attuazione lo statore 69, opportunamente alimentato, produrrebbe un campo magnetico rotante in grado di indurre nel supporto 73 anulare delle forze elettromotrici indotte per le note leggi del l ' Induzione elettromagnetica. Tal i forze elettromagnetiche indotte darebbero origine sull ' indotto 67, che è chiuso in corto circuito, a del le correnti che circolerebbero al l ' interno del supporto anulare 73 lungo dei percorsi estendentesi sia lungo le sue pareti laterali circolari ed in un senso attorno all 'asse 23 e, rispettivamente, sia trasversalmente al suo spessore in un senso parallelo all 'asse 23 stesso. Tal i correnti andrebbero ad interagire con il campo rotante dando luogo a delle forze che tenderebbero a far ruotare l ' indotto 67 stesso attorno all 'asse 23.
Secondo la forma alternativa di attuazione illustrata nelle figure 4 e 6, l ' induttore 66 è costituito da almeno una scarpa o espansore polare 85 che costituisce anche in questo caso il nucleo magnetico 68 di uno statore 69 disposto in un punto determinato della citata prima sede 70, e l ' indotto 67 è conformato a corona circolare 86 piatta che risulta coassiale al primo e secondo corpo tubolare 42, 45, è soli-dale al secondo corpo 45 ed è disposta lungo la seconda sede 75 anulare.
In questo caso l'espansore polare 85 giace su un rispettivo primo piano 87 di giacitura trasversale al citato asse 23 di rotazione e la citata corona circolare 86 giace su un secondo piano 88 di giacitura parallelo al primo piano 87 e anch'esso trasversale all 'asse 23 di rotazione. L'espansore polare 85 è dotato di un rispettivo avvolgimento elettrico 72 ed è contraffacciato ad una parete 89 laterale piana del la corona circolare 86 la quale, come nel caso il lustrato nelle figure 2 e 3, è costituita da un supporto 73 anulare, real izzato in materiale metallico omogeneo quale ad esemplo rame o alluminio o una lega metallica conduttrice, e definisce un rotore 74 reso solidale al secondo corpo tubolare 45 mobi le.
E<1 >evidente che la forma di attuazione I llustrata nel le figure 4 e 6 potrebbe presentare una plural ità di espansori polari 85 disposti , angolarmente distribuiti lungo la citata prima sede 70 anulare ricavata coassialmente sul citato primo corpo tubolare 42 di ciascun rullo 3.
Analogamente al la forma di attuazione illustrata nel le figure 2 e 3, tra lo statore 69 ed il rotore 74 si definisce un traferro 80 ed entrambi costituiscono il primario 81 e, rispettivamente, i l secondario 82 di un motore 83 elettrico lineare in cui i rispettivi avvolgimenti 72 elettrici dell 'espansore polare 85 vengono alimentati da un gruppo 84 di potenza il quale, secondo quanto i llustrato in figura 1, è atto ad alimentare ciascun avvolgimento 72 elettrico di ciascun rullo 3.
Risulta indispensabile, a questo punto, sottolineare il fatto che, per tutte le forme di realizzazione sopra descritte, la velocità di rotazione del rotore 74, e quindi del secondo corpo tubolare 45 rispetto al primo corpo 42, dipende dal fenometo di induzione elettromagnetica che si stabilisce tra lo statore 69 ed il rotore 74 generando il citato campo magnetico migrante la cui forza elettromagnetica F indotta dipende dai parametri elettrici dinamici di al imentazione. Infatti la velocità del rotore dipende dal valore della corrente e, quindi , dal valore della tensione di al imentazione dei rispettivi avvolgimenti elettrici 72 da parte del gruppo 84 e dal la frequenza di alimentazione stessa.
A tale proposito ciascun rullo 3 è dotato di un rispettivo trasduttore 90 di misura fisso il quale è rigidamente associato alla parete 2 ed è operativamente collegato con il secondo corpo tubolare 45 rotante. Il trasduttore 90 di misura è atto a determinare, istante per istante, i parametri dinamici relativi al lo spostamento angolare del secondo corpo tubolare 45 attorno all ' asse 23 di rotazione e alla sua posizione relativa rispetto al primo corpo tubolare 42 fisso, ed è atto ad inviare in uscita un segnale determinato e proporzionale ai detti parametri dinamici ri levati ad una unità 91 di controllo. In altre parole nell 'ambito di un giro effettuato dal secondo corpo tubolare 45 rispetto al primo corpo 42, il trasduttore 90 stabilisce una determinata relazione fra posizione angolare e velocità di rotazione del secondo corpo tubolare 45, e il suo segnale di uscita. In particolare l 'unità 91 di controllo e comando è collegata al gruppo 84 di potenza in modo da stabilire un controllo in retroazione tra i vari trasduttori 90 ed i l gruppo 84 di potenza stesso.
Secondo quanto i llustrato in figura 1, ciascun trasduttore 90 (non illustrato in figura 1) di ciascun rullo 3 è in grado di inviare, durante un ciclo produttivo della porzione 1 della macchina mettlflltro, un segnale proporzionale alla posizione angolare Istantanea di ciascun secondo corpo tubolare 45 in rotazione e la sua relativa velocità di rotazione, in modo da permettere un controllo continuo ed in tempo reale delle rispettive posizioni angolari di ciasun rullo 3 e le rispettive velocità di rotazione. Ne consegue che a ciascun rullo 3 viene imposto una relazione di fase determinata rispetto agli altri rulli 3 che compongono la serie di rulli 3 della macchina 1 stessa, e tale fase determinata viene mantenuta per tutto i l tempo di durata del ciclo operativo stesso.
In uso, quindi, durante lo svolgimento di un ciclo produttivo della porzione 1 della macchina mettifiltro, ciascun trasduttore 90 è programmato per controllare la velocità angolare di ciascun secondo corpo tubolare 45 rotante di ciascun rullo 3, la quale è impostata 1n funzione delle dimensioni diametrali di ciascun rullo 3 che differiscono fra di loro e Impongono velocità periferiche diverse tra di essi. In questo modo la velocità di rotazione periferica di ciascun corpo tubolare 45 viene continuamente controllata in modo da permettere una perfetta fase di lavoro fra tutti i rulli 3 della porzione 1 del la macchia mettifiltro.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo di movimentazione di rulli di macchine automatiche, ciascun rullo (3) comprendendo almeno un primo corpo (42) tubolare fisso solidale ad una parete (2) della detta macchina (1), un secondo corpo (45) tubolare calzato coassialmente sul detto primo corpo (42) tubolare e libero di ruotare rispetto al primo corpo (42) tubolare stesso attorno ad un asse (23) comune di rotazione, caratterizzato dal fatto di comprendere, per ciascun rullo (3) , rlspettivi mezzi (65) motori elettrici comprendenti almeno un induttore (66) solidale ad uno dei detti primo o secondo corpo (42,45) tubolare ed almeno un rispettivo indotto (67) solidale all 'altro dei detti primo o secondo corpo (42,45) tubolare.
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il detto induttore (66) comprende uno statore (69) anulare disposto in una rispettiva prima sede (70) anulare ricavata coassialmente sul detto primo corpo (42) tubolare; detto indotto (67) comprendendo un rotore (74) anulare coassiale al detto statore (69) anulare e disposto in una rispettiva seconda sede (75) anulare ricavata coassialmente sul detto secondo corpo (45) tubolare.
  3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il detto induttore (66) ed il detto indotto (67) giacciono su un piano (77) comune mediano di giacitura trasversale al detto asse (23) comune di rotazione, il detto induttore (66) presentando una parete (78) perimetrale esterna anulare contraffacciata ad una parete (79) perimetrale interna anulare di detto indotto (67) anulare definenti fra di loro un traferro (80) d1 induzione.
  4. 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto induttore (66) comprende almeno un espansore polare (85) disposto in una rispettiva prima sede (70) ricavata sul detto primo corpo (42) tubolare; il detto indotto (67) comprendendo un rotore (74) conformato a corona (86) circolare piatta coassiale al detto primo e secondo corpo (42,45) tubolare e disposto in una rispettiva seconda sede (75) anulare ricavata coassialmente sul detto secondo corpo (45) tubolare.
  5. 5) Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto almeno un espansore polare (85) giace su un primo plano (87) di giacitura trasversale al detto asse (23) comune di rotazione ed il detto indotto (67) giace su un secondo piano (88) di giacitura trasversale al detto asse (23) comune di rotazione e parallelo al detto primo piano (87) di giacitura; il detto espansore polare (85) essendo contraffacciato alla superficie laterale (89) del detto rotore (74) conformato a corona (86) circolare piatta.
  6. 6) Dispositivo secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto che il detto induttore (66) comprende una pluralità di espansori polari (85) disposti, angolarmente distribuiti, in una rispettiva prima sede (70) anulare ricavata coassialmente sul detto primo corpo (42) tubolare.
  7. 7) Dispositivo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto che il detto Induttore (66) ed il detto indotto (67) costituiscono il primario (81) e, rispettivamente, il secondario (82) di un motore (83) elettrico lineare.
  8. 8) Dispositivo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto che il detto induttore (66) ed il detto indotto (67) costituiscono i l primario (81) e, rispettivamente, il secondario (82) di un motore elettrico sincrono o asincrono.
  9. 9) Dispositivo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzato dal fatto che il detto induttore (66) comprende rispettivi avvolgimenti elettrici (72) disposti al l ' interno di relative cave (71) ricavate sull ' Induttore (66) stesso.
  10. 10) Dispositivo secondo una del le precedenti rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzato dal fatto che il detto Indotto (67) è realizzato 1n materiale metallico omogeneo conducibile.
  11. 11) Dispositivo secondo una delle precedenti rivendicazioni da 1 a 10, caratterizzato dal fatto che ciascun rullo (3) comprende almeno un mezzo (90) trasduttore di misura fisso e operativamente collegato con il detto secondo corpo (45) tubolare rotante attorno al detto asse (23) comune di rotazione rispetto al primo corpo (42) tubolare fisso.
  12. 12) Dispositivo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detto mezzo (90) trasduttore di misura è atto a determinare istante per istante i parametri dinamici relativi allo spostamento angolare del detto secondo corpo (45) tubolare attorno al detto asse (23) comune di rotazione ed alla sua posizione relativa rispetto al detto primo corpo (42) tubolare e ad inviare in uscita un segnale determinato indicativo dei detti parametri dinamici rilevati .
  13. 13) Dispositivo secondo una delle precedenti rivendicazione da 1 a 12, caratterizzato dal fatto che il detto primo corpo (42) tubolare comprende una cavità (53) longitudinale Interna ed una apertura (54) laterale, le qual i sono col legate ad un primo condotto (56) di gas in depressione collegato ad una sorgente (57) di aspirazione; il detto secondo corpo (45) cilindrico presentando una pluralità di sedi (24,26) periferiche atte ad accogliere, ciascuna, un rispettivo spezzone (4) di articolo da fumo, ciascuna detta sede (24,26) periferica essendo dotata di fori (58) passanti realizzati radialmente sul detto secondo corpo (45) tubolare e atti a porre dette sedi (24,26) in comunicazione con la detta apertura (54) laterale del detto primo corpo (42) tubolare 1n modo da trattenere per depressione 1 detti spezzoni (4) di articoli da fumo.
  14. 14) Dispositivo secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che ciascun rullo (3) comprende un terzo corpo (59) tubolare interposto coassialmente tra i detti primo e secondo corpo (42,45) tubolare e calzato rigidamente sul detto primo corpo (42) tubolare; il detto terzo corpo (59) tubolare presentando una rispettiva apertura (60) laterale coincidente con l 'apertura (54) laterale del detto secondo corpo (45) tubolare ed un collettore (61) dotato di una pluralità di rispettivi fori (62) passanti radiali atti a posizionarsi , ciclicamente e durante la rotazione del detto secondo corpo (45) tubolare attorno al detto asse (23) comune di rotazione, 1n posizione coassiale ai detti fori (58) passanti realizzati sul detto secondo corpo (45) tubolare; il collettore (61) essendo collegato ad un secondo condotto (63) di un gas in pressione il quale è collegato ad una rispettiva sorgente (64) di gas in pressione.
  15. 15) Macchina automatica per la real izzazione di articoli (4) da fumo con filtro (19) , comprendente un treno di rulli (3) di avanzamento presentanti rispettive plural ità di sedi (24,26) periferlferiche atte ad accogliere, ciascuna, un rispettivo detto spezzone (4) di articolo da fumo e ad avanzarlo 1n una direzione determinata da un gruppo (5) di confezionamento verso un gruppo (6) di impacchettamento, la detta macchina (1) essendo caratterizzata dal fatto che ciascun rullo (3) è realizzato in accordo con una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni da 1 a 14.
  16. 16) Macchina secondo la rivendicazione 15, caratterizzata dal fatto di comprendere un gruppo (84) di potenza per alimentare ciascun detto induttore (66) di ciascun mezzo (65) motore elettrico di ciascun rullo (3) e una unità (91) di controllo e comando collegata in ingresso a ciascun detto mezzo (90) trasduttore di misura di ciascun rullo (3) ed in uscita a detto gruppo (84) di potenza; la detta unità (91) di controllo e comando essendo atta a controllare istante per istante la potenza di alimentazione del detto gruppo (84) di potenza in funzione dei segnali ricevuti dai detti mezzi (90) trasduttori di misura in modo da imporre a ciascun rullo (3) una relazione di fase determinata rispetto agli altri rulli (3) che compongono il detto treno di rulli (3) ed a mantenere nel tempo tale fase determinata per ciascun ciclo di produzione della detta macchina (1) .
  17. 17) Dispositivo di movimentazione di rulli di macchine automatiche, sostanzialmente come descritto con riferimento ad una qualsiasi delle figure dei disegni annessi.
  18. 18) Macchina automatica per la realizzazione di articoli da fumo con filtro, sostanzialmente come descritta con riferimento ad una qualsiasi delle figure dei disegni annessi.
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