ITBO20010463A1 - Dispositivo erogatore di sostanze fluide - Google Patents

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ITBO20010463A1
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IT2001BO000463A
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Inventor
Andrea Berti
Antoni Migliorati Narciso De
Stefano Grassi
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Azionaria Costruzioni Acma Spa
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Description

D E S C R I Z I O N E
dell'invenzione industriale dal titolo:
"Dispositivo erogatore di sostanze fluide."
La presente invenzione è relativa ad un dispositivo erogatore di sostanze fluide.
In particolare, la presente invenzione viene vantaggiosamente impiegata nelle macchine riempitrici automatiche dotate di una giostra che supporta una pluralità di dispositivi erogatori per il riempimento di contenitori con sostanze fluide.
Ciascuno dei dispositivi erogatori è atto ad introdurre per caduta una quantità prestabilita di fluido entro un relativo contenitore disposto al di sotto del dispositivo erogatore.
Va rilevato che, in considerazione del fatto che i fluidi erogati possono essere di diversa natura ed avere diversa viscosità, nel seguito si parlerà genericamente di sostanze fluide proprio per evidenziarne la generalità del campo di applicazione della presente invenzione.
Come è noto, i dispositivi erogatori sono generalmente costituiti da un corpo cilindrico terminante con un foro di erogazione del fluido. All’interno del corpo cilindrico è disposto un otturatore che ha il duplice compito di occludere il foro di uscita per impedirne l’erogazione del fluido e di liberare il foro per consentirne il passaggio di tale fluido.
Vantaggiosamente, la geometria dell’otturatore e del foro sono scelti in funzione del fluido e della portata richiesta.
In dettaglio, l’otturatore viene movimentato mediante comandi meccanici o pneumatici posti al di fuori del corpo cilindrico, i quali sono operativamente collegati all’otturatore mediante aste o leve di manovra. Tali aste entrano dalla camera in cui è contenuto il fluido mediante un foro ricavato sulla sommità o sul fianco del corpo cilindrico. In questa situazione, è necessario dotare il foro di una guarnizione di tenuta per impedire l’uscita di fluido o l’entrata di agenti contaminanti all’interno del corpo cilindrico.
Tuttavia, un grosso inconveniente di tali dispositivi è dato dall’inefficienza della guarnizione di tenuta, la quale, durante il movimento assiale o rotatorio delle aste/leve di collegamento, si usura e non garantisce la tenuta nel tempo. Risulta quindi impossibile impedire in maniera assoluta qualsiasi tipo di infiltrazione da parte del fluido e, conseguentemente, si rischia che il lubrificante delle parti meccaniche in movimento venga a contatto con il fluido medesimo.
Inoltre, l’usura delle guarnizioni di tenuta genera recessi di spessore molto ridotto in cui il fluido va a depositarsi creando residui di fluido difficilmente rimovibili in fase di pulizia del dispositivo. Pertanto, non viene effettuata una completa pulizia e sterilizzazione del dispositivo.
Per risolvere questi inconvenienti, sono stati sviluppati dispositivi erogatori in cui l’otturatore viene movimentato da organi magnetici e non viene richiesta la presenza di organi di tenuta.
In particolare, secondo quanto descritto ad esempio nella pubblicazione EP 0 436 214, questi dispositivi sono costituiti da una prima serie di magneti permanenti vincolati sulla superfìcie dell’ otturatore ed affacciati ad una seconda serie di magneti permanenti. La seconda serie di magneti permanenti è disposta su un manicotto montato sulla superficie esterna del corpo cilindrico e costituisce con la prima serie di magneti permanenti un giunto magnetico.
Per alzare l’otturatore e permettere quindi il passaggio del fluido, il manicotto viene movimentato pneumaticamente lungo lo sviluppo longitudinale del corpo cilindrico. Analogamente, per chiudere il foro, il manicotto viene spinto verso il basso tramite una uguale movimentazione di tipo pneumatico. In questo modo, gli organi di tipo pneumatico e meccanico non risultano mai a contatto con il fluido.
Anche questa soluzione presenta, però, degli inconvenienti.
Infatti, un primo inconveniente è dato dal fatto che la distanza tra la prima e la seconda serie di magneti permanenti deve essere molto piccola per garantire un efficace vincolo magnetico, e quindi l’ottratore deve scorrere a streto contato con la superficie interna del corpo cilindrico. Di conseguenza, risulta particolarmente difficile la pulizia nell’ intercapedine formata tra otturatore e corpo cilindrico. Inoltre, tale intercapedine costituisce una sezione di passaggio del fluido molto piccola e spesso non permete un correto passaggio di fluido, specie nel caso di fluidi aventi elevata viscosità. Un altro inconveniente è dovuto dalla complessità struturale di tali dispositivi, i quali richiedono sia una movimentazione meccanica e/o pneumatica, sia un giunto magnetico. Tale complessità struturale risulta essere particolarmente problematica in termini di costi di realizzazione.
Va rilevato infati che i magneti permanenti sono soggetti a corrosione, e quindi devono essere precedentemente trattati e rivestiti con materiale inossidabile, con il conseguente aumento dei costi di produzione.
Inoltre, la complessità strutturale di tali dispositivi risulta essere particolarmente sentita anche nelle fasi di manutenzione del dispositivo.
Infine, un ultimo inconveniente è dato dal sistema di chiusura che, ad esempio, nel caso di assenza di pressione nel circuito pneumatico non garantisce un serraggio sufficientemente ermetico dell’otturatore, con conseguente fuoriuscita del fluido dall’erogatore.
Scopo della presente invenzione è fornire un dispositivo erogatore di fluidi i cui organi di movimentazione dell’otturatore non risultino ingombranti né rendano difficoltosa, a causa della loro complessità e del loro posizionamento, la pulizia e la manutenzione del dispositivo stesso.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo erogatore di sostanze fluide avente particolare semplicità costruttiva e, conseguentemente, bassi costi di realizzazione.
Infine, un altro scopo dell’ invenzione è mettere a disposizione un dispositivo erogatore di sostanze fluide efficiente in termini di sicurezza anche in caso di mancanza di efficienza da parte dei dispositivi di azionamento.
Secondo la presente invenzione viene realizzato un dispositivo erogatore di fluidi comprendente un corpo tubolare presentante una apertura di immissione per immettere almeno un fluido in detto corpo tubolare ed una bocca per erogare il fluido contenuto nel corpo tubolare; un otturatore posto in detto corpo tubolare e mobile tra una prima posizione in cui chiude detta bocca per erogare ed una seconda posizione in cui libera la bocca; e mezzi magnetici di movimentazione di detto otturatore disposti sulla superficie esterna del corpo tubolare per movimentare l’otturatore da detta prima a detta seconda posizione; detti mezzi magnetici comprendendo un elemento induttore estendentesi coassialmente attorno al corpo tubolare; detto otturatore essendo realizzato in materiale magnetizzabile.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
- la figura 1 illustra una vista schematica in elevazione laterale, con alcune parti in sezione ed altre asportate per chiarezza, di un dispositivo erogatore di fluidi in accordo con la presente invenzione;
- la figura 2 è una sezione secondo la linea II-II della figura 1.
Con riferimento alla figura 1, con 1 è indicato un dispositivo erogatore di sostanze fluide atto ad essere montato su di una giostra facente parte di una macchina riempitrice automatica di tipo noto e non illustrata, per il riempimento di contenitori, anch’essi non illustrati.
Il dispositivo 1 comprende un corpo tubolare 2 ad asse A verticale avente ad una estremità superiore una apertura 3 di immissione da cui viene introdotto un fluido nel corpo tubolare 2 stesso.
Preferibilmente, ma non necessariamente, l’apertura 3 è collegata tramite un condotto 3 a, coassiale al corpo tubolare 2, ad un serbatoio di tipo noto e non illustrato in figura 1 facente parte della macchina riempitrice automatica.
In posizione opposta alla citata apertura 3, rispetto al corpo tubolare 2, è ricavata una bocca 4 per erogare il fluido contenuto nel corpo tubolare 2 medesimo. La bocca 4 comprende un inserto anulare 4a coassialmente associabile al corpo tubolare 2 in corrispondenza della bocca 4 per definire la sezione di passaggio del fluido e adattare l’erogatore a diverse tipologie di contenitori da riempire. Più in particolare, il corpo tubolare 2 è costituito da una prima ed una seconda porzione tubolare 5, 6 coassialmente collegate tra loro e ciascuna delle quali presentante una prima estremità 5 a, 6a disposta in corrispondenza della rispettiva apertura 3 e bocca 4, ed una seconda estremità 5b, 6b, opposta alla prima estremità 5 a, 6a. Le seconde estremità 5b, 6b delle rispettive porzioni tubolari 5, 6, sono coassialmente associate tra di loro per mezzo di un elemento di connessione meccanica 7. Vantaggiosamente, l’elemento di connessione meccanica 7 può essere costituito da un accoppiamento a vite oppure da qualsiasi altro accoppiamento di tipo noto che garantisca una buona tenuta tra le due porzioni tubolari 5, 6.
All’interno del corpo tubolare 2 è disposto un otturatore 8 mobile lungo il citato asse A, tra una prima posizione abbassata (non illustrata) in cui chiude la bocca 4 ed una seconda posizione sollevata, visibile in figura 1, in cui libera la bocca 4 medesima e consente l’erogazione della sostanza fluida.
L’otturatore 8 definisce in cooperazione con la superficie interna del corpo tubolare 2 un condotto anulare interno 2a atto a far scorrere il fluido dall’apertura 3 alla bocca 4.
In maggiore dettaglio, l’otturatore 8 è realizzato in materiale magnetizzabile e comprende un corpo cilindrico 9 avente una prima estremità 9a disposta in corrispondenza dell’apertura 3 ed una seconda estremità 9b, disposta in corrispondenza della bocca 4. Il corpo cilindrico 9 si estende lungo lo sviluppo longitudinale del corpo tubolare 2 e presenta sezione trasversale costante almeno lungo un tratto determinato del corpo 2 tubolare stesso.
Vantaggiosamente, l’otturatore 8 può essere realizzato in materiale ferromagnetico come ad esempio ferro, acciaio dolce, o altri tipi di acciaio ed è rivestito superficialmente da uno strato 8a di materiale adatto a venire a contatto con le sostanze erogate.
Entrambe le estremità 9a, 9b presentano conformazione ogivale, ed in particolare la seconda estremità 9b, risulta essere associabile all’ interno dell’inserto anulare 4a in modo tale da occludere la bocca 4 quando l’otturatore 8 è nella corrispondente prima posizione abbassata di chiusura.
L’otturatore 8 comprende, inoltre, dei mezzi distanziatori 10 vincolati sulla superficie esterna del corpo cilindrico 9 ed atti a mantenere il corpo cilindrico 9 in posizione coassiale con il corpo tubolare 2.
In dettaglio, i mezzi distanziatori 10 sono costituiti da una pluralità di alette 11 estendentisi radialmente dal corpo cilindrico ed attestabili sulla superficie interna del corpo tubolare 2. Secondo quanto illustrato in figura 2, le alette 11 sono disposte angolarmente equidistanziate attorno all’otturatore 8 e nell’esempio illustrato sono in numero di tre.
Come visibile in figura 1, le alette 11 si sviluppano longitudinalmente a partire dalla estremità 9a superiore del corpo cilindrico 9 fino a raggiungere un punto in prossimità della estremità 9b inferiore senza però interessarla.
Secondo quanto illustrato in figura 1, i tratti delle alette 11 disposti in corrispondenza della prima estremità 9a sono controsagomati rispetto alla superficie interna della prima estremità 5a della prima porzione tubolare 5. In questo modo, quando l’otturatore 8 è disposto nella sua seconda posizione sollevata, tali alette 1 1 risultano essere a contatto della superficie interna dell’estremità 5 a. Il dispositivo 1 comprende inoltre mezzi magnetici 12 di movimentazione dell’otturatore 8 i quali sono disposti sulla superficie esterna del corpo tubolare 2 e sono atti a movimentare l’otturatore 8 da della prima alla seconda posizione.
I mezzi magnetici 12 sono costituiti da un elemento induttore 13 che si sviluppa attorno al corpo tubolare 2. L’elemento induttore 13 è atto ad indurre un campo magnetico all’ interno del corpo tubolare 2 ed è commutabile tra una condizione di non funzionamento in cui consente all’otturatore 8 di cadere per gravità nella prima posizione, e quindi di occludere la bocca 4; ed una seconda condizione di funzionamento in cui viene fornita la corrente nell’elemento induttore 13 stesso per produrre il campo magnetico atto a sollevare l’otturatore 8 e posizionarlo nella corrispondente seconda posizione. In dettaglio, l’elemento induttore 13 è costituito da un solenoide 14 sviluppantesi attorno al corpo tubolare 2 e posizionato sostanzialmente in prossimità della sua mezzeria.
A tale proposito è utile precisare che il corpo cilindrico 9, il quale si estende lungo lo sviluppo longitudinale del corpo tubolare 2, presenta sezione trasversale costante almeno lungo il tratto del corpo 2 cilindrico interessato dal solenoide 14.
II solenoide 14 è realizzato in materiale conduttore e presenta due cavi elettrici di estremità, indicati rispettivamente con 14a e 14b, atti ad essere connessi con una unità centrale di controllo, comando e regolazione, indicata con un blocco 2 1 , a sua volta collegata ad una linea elettrica di alimentazione non illustrata.
Il solenoide 14 viene quindi alimentato con una corrente di eccitazione in modo tale da creare delle linee di campo magnetico all’ interno del solenoide 14 dirette verso l’apertura 3.
Preferibilmente il solenoide 14 è contenuto in un involucro anulare 15 realizzato in materiale elettricamente e termicamente isolante ed i citati mezzi magnetici di movimentazione 12 comprendono un supporto anulare 16 disposto coassialmente attorno al corpo tubolare 2. Il supporto anulare 16 è vantaggiosamente realizzato in materiale ferromagnetico e presenta una camera anulare 17 sviluppantesi coassialmente a detto corpo tubolare 2 e predisposta a contenere l’elemento induttore 13.
Il supporto anulare 16 comprende inoltre un condotto di entrata 18 estendentesi radialmente da detta camera anulare 17 per mettere in comunicazione di fluido una sorgente di aria esterna, di tipo noto e pertanto non ulteriormente descritto ed illustrato, con la camera anulare stessa 17.
Dalla parte opposta del citato condotto di entrata 18 si sviluppa un condotto di uscita 19, anch’esso estendentesi radialmente da detta camera anulare 17 per mettere in comunicazione di fluido tale camera anulare 17 con l’esterno. In questa situazione, il condotto di entrata 18 consente di convogliare un flusso di aria in corrispondenza della camera anulare 17 per raffreddare l’elemento induttore 13 durante la condizione di funzionamento. Tale flusso, viene fatto fuoriuscire aH’estemo tramite il condotto di uscita 19. In uso, facendo riferimento alla condizione di chiusura del dispositivo erogatore 1, vale a dire la condizione in cui l’otturatore 8 occlude la bocca 4 (prima posizione), viene fornita una corrente di eccitazione nell’elemento induttore 13 per portarlo nella corrispondente condizione di funzionamento. Per effetto del passaggio di corrente nell’elemento induttore 13, si crea un campo magnetico all’interno del solenoide 14 ed all’ interno del corpo tubolare 2.
In questa situazione l’otturatore 8 subisce l’azione del campo magnetico magnetizzandosi e viene movimentato verso l’apertura di immissione 3 liberando la bocca 4 (seconda posizione).
L’otturatore 8 viene quindi movimentato verso l’alto fino a quando il tratto delle alette 11 disposte in corrispondenza della prima estremità 9a del corpo cilindrico 9, non vengono attestate contro la superfìcie interna della prima estremità 5 a della prima porzione tubolare 5. In questo modo il fluido contenuto nel corpo tubolare 2 viene erogato attraverso la bocca 4.
Vantaggiosamente, in corrispondenza dell’apertura di immissione 3 viene previsto un sensore di rilevamento 20 atto a rilevare la presenza delle alette 11 disposte nella prima estremità 9a per definire la seconda posizione dell’otturatore 8. Tale sensore 20 è operativamente associato alla citata unità centrale di controllo, comando e regolazione 21, la quale regola il valore di corrente di eccitazione fornita al solenoide 14.
In questa situazione, quando il sensore 20 rileva che l’otturatore 8 è nella citata seconda posizione sollevata, viene inviato un segnale all’unità centrale di controllo, comando e regolazione 21 la quale abbassa il valore di corrente fino a raggiungere un campo magnetico sufficiente a mantenere l’otturatore 8 nella seconda posizione.
Alternativamente, in una seconda variante realizzativa non illustrata in figura, il sensore 20 può essere sostituito da un dispositivo temporizzatore schematicamente illustrato in figura 1 con un blocco 22. In questo caso l’unità 21 è comandata dallo stesso dispositivo temporizzatore 22 il quale ad un tempo predeterminato invia un segnale all’unità 21 stessa che in maniera del tutto analoga al precedente caso, provvede ad abbassare il valore di corrente. Tale tempo predeterminato corrisponde al tempo in cui l’otturatore 8 si porta dalla prima alla seconda posizione.
Vantaggiosamente, viene risparmiata la corrente erogata, in quanto il valore di campo magnetico necessario per alzare l’otturatore risulta essere maggiore del campo magnetico sufficiente a mantenere l’otturatore 8 fermo in una predefinita posizione.
La presenza del supporto anulare 16 permette inoltre di diminuire la riluttanza magnetica e quindi di diminuire il valore di corrente necessaria per ottenere un campo magnetico ottimale, risparmiando ulteriormente l’energia elettrica necessaria a tale movimentazione con il vantaggio di una notevole economizzazione dei costi.
Quando l’otturatore 8 deve essere disposto nella prima posizione per interrompere l’erogazione di fluido, l’elemento induttore 13 viene commutato nella corrispondente condizione di non funzionamento in cui non c’è passaggio di corrente nel solenoide 14 e quindi viene eliminato il campo magnetico. Di conseguenza l’otturatore 8 cade per gravità verso la bocca 4 chiudendola. Vantaggiosamente, la chiusura della bocca 4 per gravità è garantita anche nel caso di mancanza di energia elettrica.
Si noti che l’otturatore 8 risulta essere sufficientemente pesante da garantire una buona tenuta di chiusura della bocca 4.
Inoltre, l’elemento induttore 13 che nella condizione di funzionamento tende a riscaldarsi per effetto Joule, viene raffreddato mediante l’erogazione del flusso di aria attraverso il condotto di entrata 18, ed il fluido contenuto nel corpo tubolare 2 non rischia di essere riscaldato dall’elemento induttore 13 grazie all’effetto termoisolante dell’involucro 15.
È importante osservare che l’assenza di elementi disposti tra otturatore 8 e superficie interna del corpo tubolare 2 permette di ottenere un condotto anulare interno 2a particolarmente grande senza che la distanza tra otturatore 8 e mezzi magnetici 12 influiscano sulla movimentazione dell’otturatore 8 stesso. Questo è dovuto dal fatto che i mezzi di magnetici 12 operano direttamente sull’otturatore 8 e quindi il corpo cilindrico 9 può essere dimensionato in base alla grandezza del condotto anulare interno 2a che si vuole ottenere. In questo modo, la dimensione del condotto anulare 2 consente una maggiore facilità nelle operazioni di pulizia del dispositivo con conseguenti vantaggi in termini di igiene.
Si noti inoltre che la sezione di passaggio del fluido nel condotto anulare interno 2a è sempre costante lungo lo sviluppo longitudinale del condotto anulare 2a stesso. Pertanto, il fluido non è sottoposto a vortici che si creerebbero se tale sezione di passaggio si allargasse ad un tratto del condotto anulare 2a. Può essere previsto che tale sezione di passaggio del condotto anulare 2a si restringa in corrispondenza della bocca 4 accelerando così il flusso del fluido. Inoltre, è possibile posizionare le alette 1 1 ad elica in modo tale da ruotare l’otturatore 8 lungo il suo sviluppo longitudinale durante il flusso del fluido. In questo modo le alette 11 vanno a strisciare su tutta la superficie interna dell’elemento tubolare rimuovendo anche residui di fluido depositati nel corpo tubolare 2.
Un ulteriore vantaggio è dato la possibilità di separare la prima e la seconda porzione tubolare 5, 6 in modo tale da sfilare facilmente l’otturatore 8 e di intervenire nelle operazioni di pulizia all’ interno del corpo tubolare 2.
Infine, è da notare la semplicità strutturale del dispositivo erogatore 1, il quale non prevede l’utilizzo di alcun mezzo meccanico per la movimentazione dell’otturatore 8. L’assenza di mezzi meccanici non richiede quindi manutenzioni del dispositivo 1, in quanto l’unica parte in movimento è l’otturatore e non vi sono né molle né guarnizioni di tenuta.

Claims (13)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Dispositivo erogatore di sostanze fluide, comprendente un corpo tubolare (2) presentante una apertura (3) di immissione per immettere almeno una sostanza fluida in detto corpo tubolare (2) ed una bocca (4) per erogare il fluido contenuto nel corpo tubolare (2); un otturatore (8) alloggiato in detto corpo tubolare (2) e mobile tra una prima posizione in cui chiude detta bocca (4) per erogare ed una seconda posizione in cui libera la bocca (4), detto corpo tubolare (2) presentando un condotto anulare interno (2a) definito tra l’otturatore (8) e la superficie interna del corpo tubolare (2) stesso; mezzi magnetici (12) di movimentazione di detto otturatore (8) disposti sulla superficie esterna del corpo tubolare (2) per movimentare l’otturatore (8) da detta prima a detta seconda posizione; detti mezzi magnetici (12) comprendendo un elemento induttore (13) estendentesi coassialmente attorno al corpo tubolare (2), detto otturatore (8) essendo realizzato in materiale magnetizzabile.
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento induttore (13) è commutabile tra una condizione di non funzionamento in cui l’otturatore (8) cade per gravità in detta prima posizione ed una condizione di funzionamento in cui viene fornita una corrente nell’elemento induttore (13) stesso per alzare l’otturatore (8) in detta seconda posizione.
  3. 3) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento induttore (13) comprende un solenoide (14) estendentesi lungo lo sviluppo longitudinale del corpo tubolare (2), detto solenoide (14) essendo realizzato in materiale conduttore.
  4. 4) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi magnetici (12) di movimentazione comprendono inoltre un supporto anulare (16) coassialmente associato alla superficie esterna del corpo tubolare (2), detto supporto anulare (16) presentando una camera anulare (17) coassiale al supporto anulare (17) stesso per contenere detto elemento induttore (13).
  5. 5) Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto supporto anulare (16) comprende inoltre almeno un condotto di entrata (18) per mettere in comunicazione di fluido la camera anulare (17) con una sorgente di aria, ed almeno un condotto di uscita (19) per mettere in comunicazione di fluido la camera anulare (17) con l’esterno.
  6. 6) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto corpo tubolare (2) comprende una prima porzione tubolare (5) avente una prima estremità (5 a) posta in corrispondenza dell’apertura (3) di immissione ed una seconda estremità (5b) opposta alla prima (5a); una seconda porzione tubolare (6) presentante una prima estremità (6a) posta in corrispondenza della bocca (4) ed una seconda estremità (6b) opposta alla prima (6a); ed un elemento di connessione meccanica (7) disposto nelle rispettive seconde estremità (5b, 6b) delle porzioni tubolari (5, 6) per impegnare coassialmente dette seconde estremità (5b, 6b).
  7. 7) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto otturatore (8) comprende un corpo cilindrico (9) avente una prima estremità (9a) disposta in corrispondenza dell’apertura di immissione (3) ed una seconda estremità (9b) opposta alla prima (9a), disposta in corrispondenza della bocca (4); detta prima e seconda estremità (9a, 9b) avendo conformazione sostanzialmente ogivale; e mezzi distanziatori (10) vincolati sulla superficie esterna del corpo cilindrico (9) ed attestabili alla superficie interna del corpo tubolare (2) per mantenere il corpo cilindrico (9) coassiale con il corpo tubolare (2).
  8. 8) Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto corpo cilindrico (9) si sviluppa lungo tutto lo sviluppo longitudinale del corpo tubolare (2) e presenta un diametro in sezione trasversale costante.
  9. 9) Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detti mezzi distanziatori (10) comprendono almeno una aletta (11) estendentesi radialmente da detto corpo cilindrico (9), detta aletta avendo una ampiezza in sviluppo planare minore della grandezza in sezione trasversale del condotto anulare interno (2a).
  10. 10) Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che i mezzi distanziatori (10) comprendono una pluralità di alette (11) radialmente disposte in corrispondenza della prima estremità (9a) del corpo cilindrico (9).
  11. 11) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 10, caratterizzato dal fatto che il detto elemento induttore (13) è collegato ad una unità (21) di controllo, comando e regolazione della corrente fornita a detto elemento induttore (13); ed un sensore (20) di rilevamento operativamente associato a detta -unità (21), detto sensore (2) essendo disposto in prossimità dell’ apertura (3) di immissione per rilevare la posizione dell’otturatore (8).
  12. 12) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazione precedenti da 1 a 11, caratterizzato dal fatto che il detto elemento induttore (13) è collegato ad una unità (21) di controllo, comando e regolazione della corrente fornita a detto elemento induttore (13); detta unità (21) essendo asservita ad un dispositivo (22) temporizzatore in grado di inviare un segnale a detta unità (21) dopo un tempo determinato dipendente dal tempo che occorre al detto otturatore (8) per portarsi dalla prima posizione alla seconda posizione; detta unità (21) provvedendo, al ricevimento di detto segnale da parte di detto dispositivo (22) temporizzatore ad abbassare il valore di corrente di alimentazione dell’induttore (13).
  13. 13) Dispositivo erogatore di sostanze fluide, sostanzialmente come descritto con riferimento alle figure dei disegni annessi.
IT2001BO000463A 2001-07-19 2001-07-19 Dispositivo erogatore di sostanze fluide ITBO20010463A1 (it)

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