ITMI20131851A1 - Apparato per l'erogazione di acqua - Google Patents

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ITMI20131851A1
ITMI20131851A1 IT001851A ITMI20131851A ITMI20131851A1 IT MI20131851 A1 ITMI20131851 A1 IT MI20131851A1 IT 001851 A IT001851 A IT 001851A IT MI20131851 A ITMI20131851 A IT MI20131851A IT MI20131851 A1 ITMI20131851 A1 IT MI20131851A1
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safety device
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Roberto Fornara
Daniel Magitsro
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Description

Descrizione
"Apparato per l’erogazione di acqua”
Campo tecnico dell’invenzione
La presente invenzione riguarda un apparato per l’erogazione di acqua o in generale di un liquido, in particolare un apparato appartenente al gruppo degli accessori da doccia o da rubinetteria, quali ad esempio soffioni doccia, rubinetti erogatori, o simili.
Tecnica nota
Con riferimento ad esempio ai soffioni doccia (nelle figure 1a e 1b è illustrato un soffione doccia 100 secondo la tecnica nota), essi comprendono in generale un corpo principale 101 provvisto di una pluralità di ugelli 102 per l’erogazione dell’acqua e un’apertura 103 per l’alimentazione dell’acqua da parte di una sorgente, normalmente tramite un tubo o un condotto non illustrato. Nel corpo principale 101 è ricavata una camera di espansione 104, all’interno della quale scorre l’acqua proveniente dalla sorgente che deve essere erogata dal soffione doccia tramite gli ugelli 102.
Per effetto dell’uso, capita frequentemente che gli ugelli 102 si occludano del tutto o in parte a causa di impurità, sporcizia, detriti, o calcare. Questo comporta quindi, durante l’utilizzo, un aumento di pressione dell’acqua all’interno della camera di espansione 104 nonché all’interno del tubo, cosicché questi ultimi possono subire deformazioni permanenti o addirittura rompersi. La figura 1a mostra il soffione doccia 100 in condizioni normali e la figura 1b mostra il medesimo soffione doccia in condizione di ugelli ostruiti, deformato per effetto della eccessiva pressione che viene esercitata dall’acqua all’interno della camera di espansione 104.
Al fine di ovviare a questo problema, sono stati proposti dei sistemi che facilitano la pulizia degli ugelli. In particolare, è noto equipaggiare gli ugelli con inserti o membrane 105 di materiale flessibile che fuoriescono dagli ugelli stessi e all’interno dei quali si accumulano impurità, sporcizia, detriti, o calcare. La loro pulizia risulta semplificata poiché è sufficiente per l’utente agire meccanicamente su di essi con semplici azioni ripetute di flessione.
Tuttavia, se gli ugelli così conformati non vengono comunque regolarmente puliti, il problema descritto permane e pertanto possono ugualmente verificarsi rotture o deformazioni del soffione doccia e/o del tubo ad esso connesso.
Sommario dell’invenzione
Scopo della presente invenzione è pertanto quello di rendere disponibile un apparato per l’erogazione di acqua che consenta di prevenire danni legati alla cattiva o insufficiente manutenzione degli ugelli da parte dell’utente.
Questo ed altri scopi vengono raggiunti da un apparato per l’erogazione di acqua secondo la rivendicazione 1.
Le rivendicazioni dipendenti definiscono possibili vantaggiose forme di realizzazione dell’invenzione.
Breve descrizione delle figure
Per meglio comprendere l’invenzione ed apprezzarne i vantaggi, verranno di seguito descritte alcune sue forme di realizzazione esemplificative non limitative, facendo riferimento alle annesse figure, in cui:
le figure 1a e 1b sono viste in sezione di un soffione doccia secondo la tecnica nota in due dif ferenti condizioni di pressione;
le figure 2a e 2b sono due viste in prospettiva, rispettivamente in condizione di assemblaggio e in esploso, di un soffione doccia secondo una prima forma di realizzazione dell’invenzione;
le figure 2c e 2d sono due viste in sezione di un particolare del soffione doccia delle figure 2a e 2b, rispettivamente in due differenti condizioni di pressione;
le figure 3a e 3b sono due viste in prospettiva, rispettivamente in condizione di assemblaggio e in esploso, di un soffione doccia in accordo con una seconda forma di realizzazione dell’invenzione;
le figure 3c e 3d sono due viste in sezione di un particolare del soffione doccia delle figure 3a e 3b, rispettivamente in due differenti condizioni di pressione;
le figure 4a e 4b sono due viste in prospettiva, rispettivamente in condizione di assemblaggio e in esploso, di un soffione doccia secondo una terza forma di realizzazione dell’invenzione;
le figure 4c e 4d sono due viste in sezione di un particolare del soffione doccia delle figure 4a e 4b, rispettivamente in due differenti condizioni di pressione.
Descrizione dettagliata dell’invenzione
Con riferimento alle forme di realizzazione illustrate nelle annesse figure 2-4, un apparato per l’erogazione di acqua è indicato con il numero 1. Nella presente descrizione ci si riferirà a titolo puramente esemplificativo ad un soffione doccia, ma resta inteso che l’apparato 1 può essere di differente natura. Ad esempio, l’apparato 1 può essere un accessorio sanitario, di rubinetteria o di doccia, quale un rubinetto, una doccia a mano, o similari. Inoltre, sebbene l’apparato 1 sia primariamente destinato all’erogazione di acqua, esso è in generale altresì idoneo all’erogazione di liquidi di differente natura.
Con riferimento dunque al soffione doccia 1 riportato nelle figure 2-4, esso comprende un corpo principale 2 che può essere collegato ad una sorgente di acqua (non mostrata nelle figure), direttamente o tramite un condotto o un tubo, anch’esso non mostrato.
Il soffione doccia 1 comprende un’apertura 3 per l’alimentazione al soffione doccia stesso dell’acqua dalla sorgente. Se previsto, il precedentemente citato condotto o tubo può essere collegato al soffione 1 in corrispondenza dell’apertura di alimentazione 3. Nel caso di apparato di erogazione di differente natura rispetto ad un soffione doccia, o di differenti tipi di soffioni doccia, le apertura di alimentazione 3 possono eventualmente essere in numero superiore a uno.
Il soffione doccia 1 comprende inoltre una pluralità di aperture 4 per l’erogazione dell’acqua, preferibilmente conformate come ugelli. L’acqua proveniente dalla sorgente viene erogata dal soffione doccia tramite detti ugelli 4. Questi ultimi sono preferibilmente provvisti di inserti o membrane, ad esempio del tipo precedentemente descritto con riferimento alla tecnica nota, che rendono possibile una semplice manutenzione degli ugelli stessi al fine di una loro pulizia da impurità, sporcizia o calcare.
Naturalmente, in caso di apparato di differente natura, le aperture di erogazione 4 possono essere di differente numero o di differente conformazione. Ad esempio, nel caso di un rubinetto si avrà un’unica apertura di erogazione con un ampiezza maggiore rispetto a quello degli ugelli del soffione doccia.
Il soffione 1 comprende, delimitata all’interno del corpo principale 2 una camera di espansione 6 che pone in comunicazione tra loro l’apertura di alimentazione 3 e gli ugelli 4. Nel caso in cui il soffione doccia sia collegato alla sorgente mediante un condotto o tubo, la camera di espansione 6 è globalmente delimitata dal corpo principale 2 e dal condotto o tubo stesso. Le condizioni di pressione dell’acqua all’interno della camera di espansione 6 sono in questo caso, a meno di perdite di carico lungo il percorso, sostanzialmente uguali all’interno del corpo principale e del tubo o condotto in condizione di flusso dell’acqua.
Se alcuni o tutti gli ugelli 4 sono totalmente o parzialmente ostruiti, ad esempio perché l’utilizzatore non ne ha curato la dovuta manutenzione, in caso di alimentazione continuativa dell’acqua da parte della sorgente, la pressione all’interno della camera di espansione 6 tende a salire.
Al fine di evitare deformazioni o rotture del corpo principale 2 e/o del tubo o condotto dovute a questo incremento di pressione, il soffione doccia 1 comprende un dispositivo di sicurezza 7 idoneo a porre in comunicazione la camera di espansione 6 con l’ambiente esterno al soffione doccia. In particolare tale dispositivo di sicurezza 7 configurato in modo tale da:
- mantenersi in un configurazione chiusa, evitando in questo modo travasi di acqua tra la camera di espansione 6 e l’ambiente esterno (ad eccezione naturalmente dei travasi dell’acqua che fuoriesce tramite le aperure di erogazione 4), quando la pressione nella camera di espansione 6 è minore o uguale ad un valore di soglia predefinito. Regolando opportunamente il valore soglia della pressione, si può fare in modo che il dispositivo di sicurezza 7 si mantenga chiuso quando non ci sono anomalie nel funzionamento, quindi quando gli ugelli 4 sono libero o sufficientemente liberi, dunque nel caso in cui l’eventuale innalzamento di pressione sia basso e non tale da arrecare danni;
- portarsi in una configurazione aperta, consentendo quindi il travaso dell’acqua dalla camera di espansione 6 all’ambiente esterno, quando la pressione nella camera di espansione 6 è superiore a tale valore di soglia predefinito. Pertanto, in caso di elevata ostruzione degli ugelli 4, il dispositivo di sicurezza 7 interviene, aprendosi, per evitare che la pressione dell’acqua superi il valore di soglia predefinito. Per effetto della sua apertura, l’acqua all’interno della camera di espansione 6 può defluire esternamente al soffione doccia senza che questo e/o il tubo o condotto subiscano danni. Quando il dispositivo di sicurezza 7 inizia ad attivarsi aprendosi, è richiesta la pulizia degli ugelli 4 per ripristinare il corretto funzionamento del soffione doccia.
Il valore di soglia di pressione è vantaggiosamente scelto più basso del valore di pressione minimo che può provocare deformazioni permanenti o rotture del corpo principale e/o del tubo o condotto. Tale valore viene quindi scelto in funzione della natura e delle dimensioni dell’apparato.
Nel caso del soffione doccia il dispositivo di sicurezza 7 è preferibilmente associato al soffione stesso, in particolare al suo corpo principale 2. Tuttavia, in generale, il dispositivo di sicurezza 7 può essere associato, anziché al dispositivo erogatore dell’apparato (quale è il soffione doccia), al tubo o condotto poiché, come visto, le condizioni di pressione all’interno del tubo o condotto e all’interno del dispositivo erogatore sono sostanzialmente simili. Eventualmente possono essere previsti più dispositivi di sicurezza, associati sia al dispositivo erogatore, sia al tubo o condotto.
Con riferimento alle figure 2-4 verranno ora descritti possibili esempi di apparati provvisti di dispositivi di sicurezza in accordo con alcune forme di realizzazione. Negli esempi riportati i dispositivi di sicurezza sono sempre associati ad un soffione doccia, ma resta inteso che essi possono essere associati ad apparati di erogazione di diversa natura.
Prima forma di realizzazione (figure 2a-2b) Con riferimento alla forma di realizzazione illustrata nelle figure 2a-2d, in essa il dispositivo di sicurezza 7 comprende una valvola di sicurezza 8 normalmente chiusa idonea ad aprirsi quando la pressione nella camera di espansione 6 è maggiore del valore di soglia predefinito di pressione.
In particolare, la valvola di sicurezza 8 comprende un pistone di chiusura 9 atto ad occludere un’apertura di sfiato 10 del soffione doccia, ad esempio realizzata ina porzione superiore del suo corpo principale 2. Tale apertura di sfiato 10 mette in comunicazione la camera di espansione 6 e l’ambiente esterno al soffione doccia. Mezzi elastici opportunamente precaricati, ad esempio una molla 11, sollecitano il pistone di chiusura 9 in una posizione di chiusura dell’apertura di sfiato 10. La valvola di sicurezza 8 comprende preferibilmente un corpo di valvola 12 fissato al corpo principale 2 del soffione doccia, ad esempio tramite un elemento di raccordo 14 filettato, avvitabile nell’apertura di sfiato 10, anch’essa filettata, e provvisto di una o più aperture di sfiato laterali 13. Il corpo di valvola 12 può ad esempio a sua volta essere avvitato sull’elemento di raccordo 14. Al pistone di chiusura 9 è vantaggiosamente associato un elemento di tenuta, ad esempio una guarnizione 15, che mantiene isolati la camera di espansione 6 e l’ambiente esterno quando il pistone di chiusura 9 è nella posizione di chiusura. La molla 11 agisce tra una parete superiore 16 del corpo di valvola 12 ed una testa 17 del pistone di chiusura 9. Quest’ultimo è inoltre scorrevole in una guida realizzata in tale parete superiore 16 del corpo di valvola 12.
Quando la pressione nella camera di espansione 6 è inferiore al valore di soglia (figura 2c), il pistone di chiusura 9 si mantiene in posizione di chiusura evitando la fuoriuscita di acqua dalla camera di espansione 6 verso l’ambiente esterno.
Quando invece la pressione nella camera di espansione 6 supera il valore di soglia predefinito (figura 2d), il pistone di chiusura 9, spinto dalla pressione dell’acqua stessa esercitata attraverso l’apertura di sfiato 10 sulla testa 17, vince il precarico della molla 11 e si porta in una posizione di apertura, sollevata. L’acqua è quindi libera di scorrere all’interno del corpo di valvola 12 e di fuoriuscire attraverso le aperture di sfiato laterali 13. In questo modo si impedisce che la pressione nella camera di espansione 6 cresca eccessivamente e che quindi il corpo principale 2 del soffione doccia possa subire deformazioni o danni.
Quando la pressione nella camera di espansione ritorna al di sotto del valore predefinito, il pistone di chiusura 9 si riporta in posizione di chiusura.
Seconda forma di realizzazione (figure 3a-3b) Con riferimento alla forma di realizzazione illustrata nelle figure 3a-3d, in essa il dispositivo di sicurezza 7 comprende un corpo di chiusura rigido 18 atto a mantenere chiusa l’apertura di sfiato 10 del soffione doccia. Il corpo di chiusura 18 è conformato in modo tale da rompersi quando la pressione dell’acqua nella camera di espansione 6 è maggiore del valore di soglia predefinito.
In particolare, il corpo di chiusura 18 occlude l’apertura di sfiato 10 del soffione doccia ed è associato al corpo principale 2 preferibilmente tramite un elemento di raccordo 19 filettato inserito nell’apertura di sfiato 10, anch’essa filettata, che comprende inoltre preferibilmente una sede anulare 20 che accoglie un elemento di tenuta, in particolare una guarnizione 21, preferibilmente anch’essa anulare, che mantiene isolati la camera di espansione 6 e l’ambiente esterno. Un corpo di contenimento 22, a sua volta avvitabile sull’elemento di raccordo 19, accoglie al suo interno quest’ultimo, nonché il corpo di chiusura 18 e la guarnizione 21. Il corpo di contenimento 22 comprende un’apertura superiore 24 di dimensioni inferiori rispetto al corpo di chiusura 18, che viene pressato contro la guarnizione 21 dal corpo di contenimento 22 stesso quando fissato sull’elemento di raccordo 19.
Vantaggiosamente, il corpo di chiusura 18 comprende un corpo discoidale provvisto di una o più incisioni 23, tali da realizzare zone di indebolimento locale del corpo discoidale stesso dovuto alla ridotto spessore in corrispondenza delle incisioni. Nell’esempio in figura sono previste due in cisioni 23 di uguale lunghezza poste tra loro incrociate e a 90°, il cui punto di intersezione coincide con il centro del corpo discoidale stesso. Naturalmente, possono essere previste incisioni in numero, forma, e posizionamento reciproci differenti da quelli illustrati.
Quando la pressione nella camera di espansione 6 è inferiore al valore di soglia (figura 3c), il corpo di chiusura 18 si mantiene integro, evitando la fuoriuscita di acqua dalla camera di espansione 6 verso l’ambiente esterno.
Quando invece la pressione nella camera di espansione 6 supera il valore di soglia predefinito (figura 3d), il corpo di chiusura 18, spinto dalla pressione dell’acqua stessa esercitata attraverso l’apertura di sfiato 10, cede in corrispondenza delle incisioni 23, aprendosi con una deformazione controllata dovuta proprio alla conformazione delle incisioni 23. L’acqua è quindi libera di scorrere all’interno del corpo di contenimento 22 e di fuoriuscire attraverso la sua apertura superiore 24. In questo modo si impedisce che la pressione nella camera di espansione 6 cresca eccessivamente e che quindi il corpo principale 2 del soffione doccia possa subire deformazioni o danni.
Il dispositivo di sicurezza 7 secondo questa forma di realizzazione richiede la sostituzione del corpo di chiusura 18 già apertosi con uno nuovo e integro prima di poter nuovamente utilizzare il soffione doccia.
Terza forma di realizzazione (figure 4a-4b) Con riferimento alla forma di realizzazione illustrata nelle figure 4a-4d, in essa il dispositivo di sicurezza 7 comprende un corpo di chiusura 20 almeno parzialmente flessibile atto a mantenere chiusa l’apertura di sfiato 10. Il corpo di chiusura 20 è conformato in modo tale da deformarsi e conseguentemente fuoriuscire dall’apertura di sfiato 10, lasciando quest’ultima libera, quando la pressione nella camera di espansione 6 è maggiore del valore di soglia predefinito.
In particolare, preferibilmente, il corpo di chiusura 18 è interamente realizzato in materiale flessibile (ad esempio in gomma), e presenta una scanalatura laterale 26 che si sviluppa circonferenzialmente lungo il suo contorno, all’interno della quale va ad inserirsi un bordo 27 del corpo principale 2 che delimita l’apertura di sfiato 10, così da bloccare il corpo di chiusura 25 all’interno dell’apertura di sfiato 10 stessa.
Quando la pressione nella camera di espansione 6 è inferiore al valore di soglia (figura 4c), il corpo di chiusura 25 si mantiene stabilmente nell’apertura di sfiato 10, evitando la fuoriuscita di acqua verso l’ambiente esterno.
Quando invece la pressione nella camera di espansione 6 supera il valore di soglia predefinito (figura 4d), il corpo di chiusura 25, spinto dalla pressione dell’acqua stessa esercitata attraverso l’apertura di sfiato 10, si deforma elasticamente incurvandosi verso l’esterno fintantoché il bordo 27 dell’apertura di sfiato 10 disimpegna la scanalatura laterale 26. Il corpo di chiusura 20 fuoriesce quindi dall’apertura di sfiato 10, lasciandola aperta, e pertanto l’acqua è libera di fuoriuscire attraverso quest’ultima. In questo modo si impedisce che la pressione nella camera di espansione 6 cresca eccessivamente e che quindi il corpo principale 2 del soffione doccia possa subire deformazioni o danni.
Una volta eseguita la manutenzione degli ugelli del soffione doccia è sufficiente riposizionare il corpo di chiusura 25 nell’apertura di sfiato 10 per poter riprendere ad utilizzare normalmente il soffione doccia. Il corpo di chiusura 25 agisce quindi come un tappo di sicurezza.
Dalla descrizione sopra fornita la persona esperta potrà apprezzare come l’apparato per l’erogazione di acqua secondo l’invenzione, grazie alla presenza del dispositivo di sicurezza, presenti bassi rischi di rotture o deformazioni dovute alla mancanza di manutenzione da parte dell’utilizzatore. Il dispositivo di sicurezza, infatti, è in grado di contrastare picchi di pressione dovuti proprio alla scarsa manutenzione, evitando le sopra citate rotture o deformazioni. L’utilizzatore, per poter ripristinare le normali condizioni d’uso dell’apparato, dovrà eseguire la necessaria manutenzione, così da far venire meno le condizioni che provocano l’attivazione del dispositivo di sicurezza.
Alle forma di realizzazione descritte dell’apparato per l’erogazione di acqua secondo l’invenzione la persona esperta, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti specifiche, potrà apportare numerose aggiunte, modifiche, o sostituzioni di elementi con altri funzionalmente equivalenti, senza tuttavia uscire dall’ambito delle annesse rivendicazioni.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato (1) per l’erogazione di acqua comprendente: - una o più aperture (4) per l’erogazione dell’acqua; - almeno un’apertura (3) per l’alimentazione dell’acqua da parte di una sorgente d’acqua; - una camera di espansione (6) che pone in comunicazione dette una o più aperture di erogazione (4) e detta almeno un’apertura di alimentazione (3), caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo di sicurezza (7) atto a porre in comunicazione detta camera di espansione (6) con l’ambiente esterno all’apparato (1), configurato in modo tale da mantenersi in un configurazione chiusa quando la pressione nella camera di espansione (6) è minore o uguale ad un valore di soglia predefinito, e di portarsi in una configurazione aperta quando la pressione nella camera di espansione (6) è superiore a detto valore di soglia predefinito.
  2. 2. Apparato (1) secondo la rivendicazione 1, comprendente un dispositivo erogatore collegabile alla sorgente mediante un condotto, detto dispositivo di sicurezza (7) essendo associato al dispositivo erogatore.
  3. 3. Apparato (1) secondo la rivendicazione 1, comprendente un condotto collegabile alla sorgente d’acqua e ad un dispositivo erogatore dell’acqua, detto dispositivo di sicurezza (7) essendo associato al condotto.
  4. 4. Apparato (1) secondo la rivendicazione 1, comprendente un dispositivo erogatore ed un condotto collegabile alla sorgente d’acqua, detto dispositivo di sicurezza (7) essendo associato al dispositivo erogatore e/o al condotto.
  5. 5. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, scelto nel gruppo composto da accessori da rubinetteria o da doccia.
  6. 6. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un soffione doccia che realizza un dispositivo erogatore dell’apparato (1).
  7. 7. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui detto dispositivo di sicurezza (7) comprende una valvola di sicurezza (8) normalmente chiusa idonea ad aprirsi quando la pressione nella camera di espansione (6) è maggiore di detto valore di soglia predefinito.
  8. 8. Apparato (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detta valvola di sicurezza (8) comprende un pistone di chiusura (9) atto ad occludere un’apertura di sfiato (10) dell’apparato che mette in comunicazione la camera di espansione (6) e l’ambiente esterno, e mezzi elastici (11) configurati in modo tale da sollecitare detto pistone di chiusura (9) in una posizione di chiusura dell’apertura di sfiato (10).
  9. 9. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui detto dispositivo di sicurezza (7) comprende un corpo di chiusura (18) rigido atto a mantenere chiusa un’apertura di sfiato (10) dell’apparato (1) che mette in comunicazione la camera di espansione (6) e l’ambiente esterno, detto corpo di chiusura (18) essendo conformato in modo tale da rompersi quando la pressione dell’acqua nella camera di espansione (6) è maggiore di detto valore di soglia predefinito.
  10. 10. Apparato (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto corpo di chiusura (18) comprende un corpo discoidale provvisto di una o più incisioni (23) di indebolimento locale.
  11. 11. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui detto dispositivo di sicurezza (7) comprende un corpo di chiusura (25) almeno parzialmente flessibile atto a mantenere chiusa un’apertura di sfiato (10) dell’apparato (1) che mette in comunicazione la camera di espansione (6) e l’ambiente esterno, detto corpo di chiusura (25) essendo conformato in modo tale da deformarsi e conseguentemente fuoriuscire dall’apertura di sfiato (10), lasciando quest’ultima libera, quando la pressione nella camera di espansione (6) è maggiore di detto valore di soglia predefinito.
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