ITTO20110936A1 - Organo dosatore per macchina riempitrice - Google Patents

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ITTO20110936A1
ITTO20110936A1 IT000936A ITTO20110936A ITTO20110936A1 IT TO20110936 A1 ITTO20110936 A1 IT TO20110936A1 IT 000936 A IT000936 A IT 000936A IT TO20110936 A ITTO20110936 A IT TO20110936A IT TO20110936 A1 ITTO20110936 A1 IT TO20110936A1
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IT
Italy
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shutter body
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IT000936A
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Filippo Bandini
Fabrizio Vaia
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Sidel Spa Con Socio Unico
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Description

DESCRIZIONE
“ORGANO DOSATORE PER MACCHINA RIEMPITRICEâ€
La presente invenzione à ̈ relativa ad un organo dosatore.
In particolare, l’invenzione si riferisce ad un organo dosatore per una macchina riempitrice ed atto a dosare un prodotto versabile del tipo comprendente particelle solide sospese in una fase liquida, con il quale viene riempito un contenitore.
STATO DELL’ARTE ANTERIORE
Nell’industria alimentare, al fine di prevenire il deterioramento e la degradazione per contaminazione microbica dei prodotti e di prolungarne i tempi massimi di conservazione, si ha spesso l’esigenza di impiegare, per riempire i contenitori, stazioni di riempimento che operano in condizioni asettiche o cosiddette “ultra-clean†.
In generale, una tale stazione di riempimento à ̈ alimentata, in ingresso, con contenitori asettici o ultraclean (per esempio precedentemente sterilizzati) ed à ̈ atta a fornire, in uscita, contenitori riempiti, in condizioni asettiche o ultra-clean, con un prodotto sterilizzato.
Comunemente, una stazione di riempimento comprende essenzialmente una giostra girevole intorno ad un asse di rotazione, un serbatoio contenente il prodotto, ed una pluralità di organi dosatori fluidicamente collegati con il serbatoio e supportati dalla giostra in posizione radialmente esterna rispetto all’asse di rotazione della giostra stessa.
Ciascun organo dosatore comprende essenzialmente una porzione di fissaggio alla giostra definente una camera di riempimento fluidicamente collegata con il serbatoio, ed una testa di riempimento disposta lungo una relativa direzione parallela all’asse di rotazione della giostra stessa.
In particolare, à ̈ necessario progettare l’organo dosatore in modo da permettere, in ogni istante, di preservare l’ambiente entro il quale viene fatto avanzare il prodotto versabile da possibili forme di contaminazione.
Inoltre, poiché prima di realizzare le operazioni di riempimento vere e proprie, i condotti che debbono essere percorsi dal prodotto versabile vengono tipicamente sterilizzati mediante l’invio di un flusso di vapore o acqua calda, l’organo dosatore deve, tipicamente, essere compatibile con questo tipo di condizioni operative.
La testa di riempimento di un organo dosatore di portata comprende generalmente un otturatore mobile entro la relativa camera di riempimento, tra una configurazione di chiusura, in cui l’otturatore impedisce al prodotto di raggiungere la bocca del relativo contenitore da riempire, ed una configurazione di apertura, in cui vengono messe in comunicazione fluidica la camera e la bocca del contenitore, consentendo così al prodotto di riempire il contenitore stesso.
Sono noti organi dosatori comprendenti otturatori di varie geometrie (per esempio a sfera, a farfalla, eccetera) associati ai relativi mezzi attuatori che possono essere di vario tipo. L’idoneità di tali organi dosatori agli specifici impieghi à ̈, in generale, funzione del tipo di prodotto e delle condizioni operative effettive.
Esistono, in particolare, situazioni nelle quali organi dosatori di tipo convenzionale si dimostrano non del tutto soddisfacenti dal punto di vista operativo. Ciò si verifica, per esempio, quando si ha la necessità di riempire un contenitore con un prodotto versabile bifasico, ovvero un prodotto comprendente una fase liquida nella quale sono contenute, in sospensione, particelle solide.
È il caso, per esempio, di prodotti versabili quali succhi di frutta contenenti fibre o pezzi di frutta, oppure prodotti a base latte con aggiunta di frutta. Tipicamente, si tratta di prodotti comprendenti una fase liquida a base acquosa e contenenti particelle solide aventi dimensione media compresa tra 0,1 e 10 mm, per esempio costituite da pezzi di frutta.
Le particelle solide sospese nei prodotti versabili bifasici possono facilmente intasare i condotti definiti internamente dagli organi dosatori provvisti di otturatori aventi geometria convenzionale.
L’ostruzione, anche solo parziale, di tali condotti determina un indesiderato aumento locale delle perdite di carico ed altera, di conseguenza, la precisione di regolazione del flusso di prodotto versabile alimentato in ingresso al contenitore da riempire. In generale, quindi, nel caso di prodotti bifasici si complica il funzionamento degli organi regolatori di portata convenzionali che possono avere efficienza ridotta.
Inoltre, in vista dell’elevata probabilità di ostruzione dei condotti e delle relative indesiderabili conseguenze, diventa necessario sottoporre spesso a operazioni di pulizia e manutenzione gli organi dosatori. Questo non solo si traduce in costi aggiuntivi, ma impone con frequenza maggiore fermi macchina che riducono la produttività complessiva.
In passato, per realizzare il riempimento di contenitori con un prodotto versabile bifasico in condizioni asettiche, à ̈ stato proposto di alimentare la fase liquida e la fase solida (particelle) lungo rispettivi condotti separati, per esempio disposti coassialmente uno all’interno dell’altro.
In questo modo, diventa più agevole fare avanzare ciascuna fase verso il contenitore perché ciascuna di esse percorre, in sostanza, un condotto dedicato e perché, regolando i flussi delle due fasi in modo indipendente, si riesce a ridurre la frequenza degli intasamenti.
Per contro, occorre controllare con precisione le singole portate dei due distinti flussi, in modo da poter garantire che il rapporto tra le due fasi, all’interno dei contenitori riempiti, si mantenga al valore nominale desiderato. Inoltre, anche garantire le condizioni asettiche richieste dal processo, risulta più complesso e dispendioso perché occorre mantenerle, di fatto, lungo due circuiti idraulici per buona parte indipendenti tra loro, di conseguenza anche i cicli di sterilizzazione dei condotti risultano, in sostanza, raddoppiati.
Si avverte, pertanto, nel settore, l’esigenza di fornire un organo dosatore che consenta di realizzare efficacemente il riempimento di contenitori con un prodotto versabile del tipo comprendente particelle solide sospese in una fase liquida, in condizioni asettiche o ultra-clean, limitando l’occorrenza di ostruzioni dei condotti entro i quali viene fatto avanzare il prodotto stesso.
Inoltre, à ̈ sentita nel settore l’esigenza di fornire un tale organo dosatore che consenta di ridurre i costi di manutenzione e limitare la frequenza dei fermi macchina.
Almeno una delle suddette esigenze à ̈ soddisfatta in modo semplice ed economico dalla presente invenzione, in quanto essa à ̈ relativa ad un organo dosatore secondo quanto definito nella rivendicazione 1.
Inoltre, secondo l’invenzione vengono forniti una macchina riempitrice secondo la rivendicazione 7.
Infine, secondo l’invenzione viene fornito un otturatore per un organo dosatore secondo la rivendicazione 8.
Per una migliore comprensione della presente invenzione, ne viene descritta nel seguito una preferita forma di attuazione, a puro titolo di esempi non limitativi e con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
- la Figura 1 una vista schematica in sezione di un organo dosatore secondo l’invenzione in una configurazione di chiusura;
- la Figura 2 illustra una vista schematica sezione dell’organo dosatore di Figura 1 in una configurazione di apertura; e
- la Figura 3 illustra una vista prospettica in scala ingrandita del corpo di otturazione dell’organo dosatore delle Figure 1 e 2.
Nelle Figure 1 e 2 con il numero 1 Ã ̈ indicato nel suo complesso un organo dosatore atto ad essere incorporato in una stazione di riempimento in condizioni asettiche o ultra-clean (non illustrata) di una macchina riempitrice per il riempimento di contenitori con un prodotto versabile.
In particolare, l’organo dosatore 1 qui descritto à ̈ idoneo per la realizzazione di operazioni di riempimento che coinvolgono un prodotto versabile del tipo comprendente particelle solide sospese in una fase liquida, come per esempio succhi di frutta contenenti fibre e pezzi di frutta, o bevande a base latte che contengono pezzi di frutta o simili. Tipicamente, si tratta di prodotti comprendenti una fase liquida a base acquosa, nella quale sono sospese particelle di dimensione media dell’ordine di 0,1ï‚ ̧10 mm.
Tale stazione di riempimento à ̈ tipicamente alimentata in ingresso con contenitori vuoti sterilizzati e riempie tali contenitori con il prodotto versabile in condizioni asettiche. A tale scopo, la stazione di riempimento comprende tipicamente un serbatoio contenente il prodotto; una giostra girevole intorno ad un asse verticale e portante a sbalzo una pluralità di dosatori 1 e di elementi di supporto di rispettivi contenitori.
L’organo dosatore 1 comprende:
- un corpo principale 11 atto ad essere fissato alla giostra della stazione di riempimento; e
- un corpo di otturazione 12 alloggiato all’interno del corpo principale 11 mobile tra una relativa posizione di chiusura (si veda la Figura 1) ed una relativa posizione di apertura massima (si veda la Figura 2).
Inoltre, l’organo dosatore 1 comprende mezzi 50 di attuazione del corpo 12 di otturazione. Vantaggiosamente, tali mezzi 50 di attuazione sono completamente esterni al corpo principale 11.
In maggiore dettaglio, il corpo principale 11 si estende da una prima estremità 13 collegabile al serbatoio ad una seconda estremità 14 definente una bocca 15 per il riempimento di un contenitore. Tra le due estremità 13 e 14, il corpo principale 11 comprende un tratto 16 tubolare di asse A e diametro interno D1 e definente al suo interno una cavità 17 fluidicamente collegata con il serbatoio 3.
Inoltre, il corpo 11 comprende, a valle del tratto 16 tubolare rispetto ad una direzione di avanzamento del prodotto, una porzione 18 a sezione ristretta, avente diametro D2 inferiore al diametro D1 del tratto 16 cilindrico.
In questo modo, il corpo principale 11 definisce al suo interno una sede 19 per il corpo 12 di otturazione in corrispondenza della quale, come verrà descritto in maggiore dettaglio nel seguito, si realizza tra corpo principale 11 e corpo 12 di otturazione la condizione di chiusura (si veda la Figura 1) del condotto percorribile dal prodotto.
Vantaggiosamente, i mezzi 50 di attuazione ed il corpo 12 di otturazione sono accoppiati magneticamente.
In particolare, il corpo 12 di otturazione comprende, vantaggiosamente, una coppia di magneti permanenti 127 e 127’, disposti adiacenti tra loro con i poli magnetici identici affacciati assialmente.
Inoltre, i mezzi 50 di attuazione del corpo 12 di otturazione comprendono vantaggiosamente almeno una coppia di magneti permanenti 52 e 52’ disposti adiacenti tra loro con i poli magnetici identici affacciati assialmente, e orientati, rispetto ai magneti permanenti 127, 127’ della coppia di magneti del corpo 12 di otturazione, con i poli magnetici differenti reciprocamente affacciati radialmente.
In altre parole, ad un polo S (N) di un magnete permanente 127, 127’ si affaccia radialmente un polo N (S) di un magnete permanente 52, 52’.
In questo contesto, con l’espressione “poli magnetici reciprocamente affacciati radialmente†si intende che i poli sono, rispetto alla direzione assiale, sostanzialmente allineati tra loro, benché essi siano materialmente separati, nella direzione radiale, almeno dalla parete del tratto tubolare 16 del corpo principale 11.
In pratica, i magneti permanenti 52, 52’ risultano disposti in rispettive posizioni radialmente esterne rispetto al corpo principale 12. Più in particolare, i magneti permanenti 52 e 52’ sono disposti ad una distanza radiale rispetto all’asse A tale da esercitare, attraverso le pareti del corpo principale 11, un’attrazione magnetica sul corpo 12 di otturazione tale da poter convenientemente trascinare quest’ultimo in un loro moto traslatorio parallelo all’asse A stesso.
Come à ̈ noto, quando poli differenti (N e S) di due magneti vengono portati a contatto tra loro, i poli magnetici in corrispondenza delle loro superfici affacciate si elidono.
Al contrario, se poli differenti (N e S) di due magneti vengono portati prossimi l’uno all’altro, ma non in contatto diretto tra loro, si genera un flusso magnetico dal polo N di un magnete verso il polo S dell’altro magnete. Tuttavia, tale flusso magnetico à ̈ debole e, in tali circostanze, la forza di attrazione tra il polo N di tale primo magnete ed il polo S di un terzo magnete che venga ad esso affacciato à ̈ debole.
Se, invece, magneti adiacenti vengono affacciati tra loro con la medesima polarità, si generano flussi magnetici di maggiore entità.
Da due poli identici affacciati in una prima coppia di magneti - per esempio i due poli N della coppia 127, 127’ del corpo 12 di otturazione - si generano, allora, flussi magnetici di entità sensibilmente maggiore diretti verso i poli di segno opposto di una seconda coppia di magneti affacciata alla prima - per esempio di due poli S della almeno una coppia di magneti 52, 52’ esterni al corpo principale 11.
Il corpo 12 di otturazione (si veda anche la Figura 2) comprende, vantaggiosamente:
- uno stelo 121 avente diametro DSinferiore al diametro interno D1 del tratto cilindrico 16, coassiale con il corpo principale 11 ed estendentesi lungo l’asse A per un tratto di lunghezza inferiore allo sviluppo longitudinale complessivo della cavità 17 definita internamente dal corpo principale 11; e
- una pluralità di alette di guida 122, le quali sporgono radialmente dallo stelo 121 e che sono atte a guidare il corpo di otturazione 12 allo scorrimento entro il corpo principale 11.
In questo modo, tra lo stelo 121 del corpo 12 di otturazione e la parete interna del corpo principale 11 risulta vantaggiosamente definito un condotto anulare 124 atto a consentire il flusso di un prodotto versabile comprendente particelle solide sospese.
In virtù dell’accoppiamento magnetico ad intensità accresciuta suddescritto, gli inventori hanno infatti sorprendentemente trovato che à ̈ possibile allontanare tra loro le coppie di magneti 127, 127’; 52, 52’ in modo da poter consentire agevolmente il passaggio di un fluido bifasico contenente particelle di una data dimensione media, senza che l’accoppiamento magnetico tra mezzi attuatori 50 e corpo 12 di otturazione perda di efficacia.
Nella fattispecie illustrata, il corpo 12 di otturazione comprende, inoltre, una porzione di ringrosso 123 avente diametro compreso tra il diametro Dsdello stelo 121 ed il diametro interno D1 del tratto tubolare 16, ed atta a cooperare a tenuta con la sede 19 nella posizione di chiusura.
Ciascuna aletta 122 si estende radialmente per una lunghezza sostanzialmente pari a (D1-Ds)/2.
Preferibilmente, il diametro Dsdello stelo 121 Ã ̈ compreso tra 10 e 50 mm ed il rapporto (D1-Ds)/2 Ã ̈ compreso tra 1 e 20 mm.
Più preferibilmente, il diametro Dsdello stelo 121 à ̈ compreso tra 15 e 40 mm ed il rapporto (D1-Ds)/2 à ̈ compreso tra 3 e 15 mm. Ancora più preferibilmente, il diametro Dsdello stelo 121 à ̈ compreso tra 20 e 30 mm ed il rapporto (D1-Ds)/2 à ̈ compreso tra 5 e 10 mm.
Preferibilmente, le alette di guida 122 sono disposte equidistanziate angolarmente intorno all’asse A dello stelo 121. Preferibilmente, il corpo 12 di otturazione comprende almeno due alette di guida 122.
Nella fattispecie illustrata, le alette di guida 122 si estendono in senso longitudinale parallelamente all’asse A per una lunghezza complessiva inferiore alla lunghezza complessiva dello stelo 121. Preferibilmente, il corpo 12 di otturazione comprende prime e seconde alette 122, 122’ disposte secondo la medesima distribuzione angolare intorno all’asse A. In questo modo, la stabilità del corpo 12 di otturazione entro il corpo principale 11 risulta vantaggiosamente accresciuta.
Preferibilmente, come illustrato nella Figura 3, ciascuna aletta 122, 122’ presenta sezione retta sostanzialmente esagonale allungata nella direzione assiale, in modo da presentare al flusso di prodotto bifasico che percorre il condotto 124 due facce inclinate, di modo che il prodotto bifasico stessa venga convenientemente deviato a fluire intorno alle alette 122 stesse. Altre geometrie delle alette 122 (per esempio una sezione ogivale) possono essere analogamente vantaggiose.
Vantaggiosamente, lo stelo 121 del corpo 12 di otturazione comprende (si vedano le Figure 1 e 2) una porzione tubolare 125 definente internamente una cavità 126 a sviluppo sostanzialmente cilindrico, nella quale à ̈ alloggiata la coppia di magneti permanenti 127 e 127’, disposti adiacenti tra loro con i poli magnetici identici affacciati assialmente.
Vantaggiosamente, lo stelo 121 comprende inoltre una porzione di estremità di monte 121M, per esempio avente sviluppo conico o troncoconico, e fissabile, preferibilmente in modo rilasciabile (per esempio mediante una opportuna filettatura, non illustrata in dettaglio), alla porzione tubolare 125 in modo da contenere stabilmente, entro la cavità 126, la coppia di magneti permanenti 127 e 127’.
Preferibilmente, lo stelo 121 comprende anche una porzione di estremità di valle 121V atta a cooperare, nella posizione di chiusura di Figura 1, con la bocca di riempimento 15 del corpo principale 11.
Nella fattispecie illustrata nelle Figure 1 e 2, la porzione di estremità di valle 121V si estende dalla porzione di ringrosso 123 affacciandosi verso la bocca 15 stessa e comprende una porzione sostanzialmente troncoconica 126 avente diametro crescente dalla porzione di ringrosso 123 verso la bocca 15 ed una porzione sostanzialmente conica 128 con il vertice affacciato verso la bocca 15. In pratica, nella fattispecie illustrata, à ̈ la porzione conica 129 a cooperare in chiusura con la bocca 15 stessa (Figura 1).
Il corpo 12 di otturazione à ̈ alloggiato scorrevole all’interno della cavità 17 del corpo principale 11 ed à ̈ in particolare mobile, entro la cavità 17 stessa, tra una relativa posizione di chiusura (si veda la Figura 1), nella quale il corpo 12 di otturazione coopera, almeno in corrispondenza della relativa porzione di ringrosso 123, con la sede 19 definita dal corpo principale 11; ed una relativa posizione di apertura massima (si veda la Figura 2), nella quale il corpo 12 di otturazione lascia massimamente libero per il prodotto versabile il passaggio entro il corpo principale 11 in corrispondenza della sede 19.
Preferibilmente, nella posizione di chiusura di Figura 1, il corpo 12 di otturazione coopera con il corpo principale 11 anche in corrispondenza della bocca 15 per mezzo della porzione di estremità di valle 121V.
In maggiore dettaglio, i mezzi 50 di attuazione del corpo 12 di otturazione comprendono:
- un attuatore (non illustrato qui per semplicità, ma del tipo descritto, per esempio, nella co-pendente domanda di brevetto a nome della medesima Richiedente, dal titolo “Organo selettore di portata ad azionamento magnetico, organo regolatore di portata e macchina riempitrice†), per esempio di tipo pneumatico e comprendente un pistone scorrevole entro una cavità definita internamente da un corpo fisso rispetto al corpo principale 11, il pistone essendo mobile tra relative posizioni di fine corsa di monte e di valle corrispondenti alle posizioni di chiusura ed apertura massima dell’organo dosatore asettico 1; e
- un corpo tubolare 51 esterno al, coassiale con e scorrevole lungo il corpo principale 11.
Il corpo tubolare esterno 51 à ̈ mobile in modo solidale con l’attuatore ed à ̈, pertanto, anch’esso mobile tra relative posizioni di fine corsa di monte (si veda la Figura 2) e di valle (si veda la Figura 1), le quali posizioni corrispondono alle posizioni di chiusura ed apertura massima dell’organo dosatore asettico 1.
Inoltre, entro il corpo tubolare esterno 51 à ̈ vantaggiosamente alloggiata la almeno una coppia di magneti permanenti 52 e 52’ disposti adiacenti tra loro con i poli magnetici identici affacciati assialmente, i magneti permanenti 52 e 52’ essendo accoppiati magneticamente con il corpo 12 di otturazione (ovvero con i magneti permanenti 127 e 127’). Più in particolare, i magneti permanenti 52 e 52’ della almeno una coppia di magneti del corpo tubolare esterno 52 sono disposti, rispetto ai magneti permanenti 127, 127’ della coppia di magneti interni allo stelo 121, con i poli magnetici differenti reciprocamente affacciati radialmente.
In altre parole, ad un polo S (N) di un magnete permanente 127, 127’ si affaccia, radialmente, un polo N (S) di un magnete permanente 52, 52’.
Come detto in precedenza, questa specifica disposizione reciproca determina una forza di attrazione tra corpo 12 di otturazione e corpo tubolare esterno 51 sensibilmente accresciuta, al punto che à ̈ possibile frapporre tra la coppia di magneti 127, 127’ e la almeno una coppia di magneti 52, 52’ una distanza data, oltre che dalla parete del tratto tubolare 16, dallo sviluppo radiale delle alette 122, senza che l’accoppiamento magnetico tra mezzi di attuazione 50 e corpo 12 di otturazione venga meno.
Secondo una variante, come illustrato nel particolare di Figura 1 con specifico riferimento ad una coppia di magneti 52, 52’, i magneti permanenti possono essere vantaggiosamente costituiti da gruppi di magneti di dimensioni inferiori impilati, in modo che, in ciascun gruppo, si abbia comunque un orientamento complessivo delle polarità equivalente a quello di un singolo magnete di dimensioni maggiori. Si comprenderà che tale soluzione alternativa può essere vantaggiosamente estesa a qualsiasi coppia di magneti nell’organo dosatore 1, compresa quella di magneti 127, 127’ interni allo stelo 121 del corpo 12 di otturazione.
Analogamente allo stelo 121, inoltre, nella fattispecie illustrata, anche l’elemento tubolare esterno 51 definisce al suo interno almeno una cavità 53 atta ad alloggiare una corrispondente coppia di magneti 52, 52’, e comprende una porzione principale ed una porzione di copertura fissabile alla porzione principale, preferibilmente in modo rilasciabile, in modo da contenere stabilmente, entro la almeno una cavità 53, la corrispondente almeno una coppia di magneti permanenti 52, 52’. Preferibilmente, l’elemento tubolare esterno 51 definisce al suo interno almeno una pluralità di cavità 53 entro le quali à ̈ alloggiata una corrispondente pluralità di coppie di magneti permanenti 52, 52’, disposte preferibilmente equidistanziate angolarmente intorno all’asse A.
Per effetto dell’accoppiamento magnetico tra mezzi attuatori 50 e corpo 12 di otturazione, l’attuazione (per esempio pneumatica) dei mezzi attuatori – ovvero, per esempio, il risultante moto traslatorio del succitato pistone entro la relativa cavità - determina convenientemente un corrispondente moto traslatorio diretto assialmente del corpo 12 di otturazione entro il corpo principale 11.
A tale scopo, l’organo dosatore 1 può essere convenientemente inserito in una stazione di riempimento comprendente, vantaggiosamente, anche mezzi di controllo (non illustrati) atti ad azionare l’organo dosatore 1 secondo la procedura di riempimento desiderata.
Inoltre, l’organo dosatore 1 può essere utilizzato anche per implementare una procedura di riempimento che preveda fasi di riempimento veloce e lento, in corrispondenza delle quali il grado di apertura dell’organo regolatore 1 (ovvero la posizione del corpo 12 di otturazione) può essere opportunamente regolato prevedendo una configurazione di apertura parziale, corrispondente al riempimento lento, nella quale il corpo di otturazione 12 viene portato convenientemente in una posizione intermedia tra quella di chiusura (Figura 1) e quella di apertura massima (Figura 2) che corrisponde al riempimento veloce.
In particolare, controllando in modo opportuno i mezzi attuatori 50 – per esempio in risposta ad un segnale predeterminato il quale sia funzione del grado di riempimento del contenitore – à ̈ possibile commutare con elevata rapidità di risposta e garantendo in ogni istante l’asetticità dell’ambiente entro il quale avanza il prodotto versabile l’organo dosatore 1 tra le rispettive configurazioni di apertura massima (Figura 2) chiusura totale (Figura 1).
Da un esame delle caratteristiche dell’organo dosatore 1 secondo la presente invenzione sono evidenti i vantaggi che esso consente di ottenere.
In particolare, l’organo dosatore 1 consente di eseguire il riempimento di un contenitore con un prodotto versabile bifasico secondo le esigenze tipiche del settore delle macchine riempitrici per il settore alimentare, garantendo le desiderate condizioni di asetticità e tempi di risposta molto brevi per realizzare la commutazione tra vari gradi di apertura/chiusura dell’organo regolatore stesso.
In particolare, in corrispondenza degli intervalli di valori preferiti individuati per il diametro dello stelo DSe per il rapporto (D1-DS)/2, sono stati ottenuti risultati particolarmente soddisfacenti per quanto concerne la risposta dell’organo dosatore 1 ad un relativo segnale di attuazione inviato dall’unità di controllo, accompagnati ad una ottima funzionalità nel caso del dosaggio di succhi di frutta contenenti fibre e polpa di frutta (per esempio succhi d’arancia).
Al tempo stesso, l’organo dosatore 1 consente di riempire agevolmente contenitori con un prodotto versabile bifasico rendendo disponibile, a tale scopo, un condotto di passaggio di dimensioni convenientemente compatibili con quella delle particelle contenute nel prodotto versabile che avanza lungo il condotto stesso. In questo modo, l’organo dosatore secondo l’invenzione consente di ridurre sensibilmente l’occorrenza di ostruzioni, anche solo parziali, limitando in maniera conseguente la necessità di interventi di manutenzione e, conseguentemente, dei fermi macchina.
Risulta, infine, chiaro che all’organo dosatore descritto ed illustrato possono essere apportate modifiche e varianti che non escono dall'ambito di protezione delle rivendicazioni indipendenti.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1.- Organo dosatore (1) comprendente: - un corpo principale (11) definente almeno parzialmente un condotto di alimentazione per un prodotto versabile; - un corpo (12) di otturazione mobile, entro il detto corpo principale (11), tra una relativa posizione di chiusura, nella quale il detto corpo (12) di otturazione impegna a tenuta una sezione (19) di passaggio del detto condotto di alimentazione, ed una relativa posizione di apertura massima nella quale il detto corpo (12) lascia massimamente libero la detta sezione (19) di passaggio; e - mezzi (50) di attuazione del detto corpo di otturazione (12); caratterizzato dal fatto che i detti mezzi (50) di attuazione comprendono almeno una prima coppia di magneti (52, 52’) esterni al detto corpo principale (11), disposti adiacenti tra loro con i poli magnetici identici affacciati assialmente e movimentabili in direzione assiale; il detto corpo (12) di otturazione comprendendo una seconda coppia di magneti (127, 127’) disposti adiacenti tra loro con i poli magnetici identici affacciati assialmente, accoppiati magneticamente con detta almeno prima coppia di magneti (52, 52’) per spostarsi in direzione assiale congiuntamente ad essa e disposti, rispetto ad essa, con i poli magnetici differenti reciprocamente affacciati radialmente; e dal fatto che il detto corpo (12) di otturazione comprende uno stelo (121) ed una pluralità di alette (122, 122’) sporgenti radialmente dal detto stelo (121) ed atte a guidare allo scorrimento il detto corpo di otturazione (121) entro il detto corpo principale (11); tra il detto stelo (121) e la parete interna del detto corpo principale (11) essendo definito un condotto anulare (124) atto a consentire il flusso di un prodotto versabile comprendente particelle solide sospese. 2.- Organo dosatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il detto corpo principale (11) comprende un tratto (16) tubolare entro il quale à ̈ scorrevole il detto corpo (12) di otturazione, il diametro (Ds) del detto stelo (121) essendo minore del diametro interno (D1) di detto tratto (16) tubolare, il detto diametro (Ds) dello stelo essendo compreso nell’intervallo da 10 a 50 mm, il rapporto (D1-DS)/2 essendo compreso nell’intervallo da 1 a 20. 3.- Organo dosatore secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il detto corpo di otturazione (12) comprende una porzione di ringrosso (123) avente diametro compreso tra il diametro (Ds) del detto stelo (121) ed il diametro interno (D1) del detto tratto tubolare (16), ed atta a cooperare a tenuta con la detta sezione (19) di passaggio quando il corpo di otturazione (12) si trova nella relativa posizione di chiusura. 4.- Organo dosatore secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il detto stelo (121) comprende una porzione di estremità di valle (121V) che si estende dalla detta porzione di ringrosso (123) affacciandosi verso una bocca (15) di riempimento del detto corpo principale (11) ed à ̈ atta a cooperare con la detta bocca (15) di riempimento quando il corpo di otturazione (12) si trova nella relativa posizione di chiusura. 5.- Organo dosatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le dette alette (122, 122’) sono almeno due e sono disposte equidistanziate angolarmente intorno all’asse (A) del detto stelo (121). 6.- Organo dosatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette alette (122, 122’) ha sezione retta esagonale allungata nella direzione assiale. 7.- Macchina riempitrice comprendente un organo regolatore di portata (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6. 8.- Corpo (12) di otturazione per un organo dosatore (1) caratterizzato dal fatto di comprendere una prima coppia di magneti (127, 127’) disposti adiacenti tra loro con i poli magnetici identici affacciati assialmente, accoppiabili magneticamente con almeno una seconda coppia di magneti (52, 52’) per essere spostati entro il detto organo dosatore (1) tra una posizione di chiusura ed una posizione di apertura massima del detto organo dosatore (1), e disposti, rispetto alla detta seconda coppia, con i poli magnetici differenti reciprocamente affacciati radialmente; e dal fatto di comprendere uno stelo (121) ed una pluralità di alette (122, 122’) sporgenti radialmente dal detto stelo (121) ed atte a guidare allo scorrimento il detto corpo di otturazione (121) entro il detto organo dosatore (1); tra il detto stelo (121) e la parete interna del detto organo dosatore (1) essendo definito un condotto anulare (124) atto a consentire il flusso di un prodotto versabile comprendente particelle solide sospese. 9.- Corpo di otturazione secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che il diametro (Ds) del detto stelo (121) à ̈ minore di un diametro interno (D1) del detto organo dosatore (1), il detto diametro (Ds) dello stelo essendo compreso nell’intervallo da 10 a 50 mm, il rapporto (D1-DS)/2 essendo compreso nell’intervallo da 1 a 20.
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