IT9020999A1 - Materiale fotografico agli alogenuri d'argento con ridotta colorazione residua da colorante sensibilizzatore. - Google Patents

Materiale fotografico agli alogenuri d'argento con ridotta colorazione residua da colorante sensibilizzatore. Download PDF

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Description

CAMPO DELL'INVENZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un materiale fotografico agli alogenuri di argento fotosensibile, avente una ridotta colorazione dovuta al colorante sensibilizzatore, e, in particolare, ad un materiale fotografico agli alogenuri di argento fotosensibile comprendente granuli tabulari di alogenuro di argento.
STATO DELLA TECNICA
Il potere coprente di un'emulsione agli alogenuri di argento è un parametro di grande importanza per i fabbricanti di emulsioni, poiché la quantità di argento richiesta per mantenere una certa densità ottica può essere diminuita usando un emulsione con un alto potere coprente. Nei brevetti statunitensi No. 4.411.986, 4.434.226, 4.413.053, 4.414.306, 4.435.501 è descritto che il potere coprente dell’argento sviluppato può essere grandemente incrementato dall'usare emulsioni a granuli tabulari aventi un alto rapporto di forma (cioè il rapporto tra diametro e spessore) e uno spessore ridotto dei granuli.
E' noto che l'uso di granuli tabulari di una emulsione altamente sensibile avente un ridotto spessore medio dei granuli fornisce un alto potere coprente per l'argento, relativamente al potere coprente di emulsioni che hanno un grande diametro medio e un grosso spessore medio.
Inoltre, l'uso di emulsioni di granuli tabulari con un alto (maggiore di 8:1) ed intermedio (da 5:1 a 8:1) rapporto di forma può produrre un aumento della nitidezza dell'immagine, e migliori rapporti tra sensibilità e grana. Negli elementi radiografici con stese di emulsione su ciascuna delle due facce opposte del supporto, sono state osservate delle marcate riduzioni del cross-over usando emulsioni a granuli tabulari con un alto ed intermedio rapporto di forma.
Uno svantaggio che è stato scoperto con l'uso di emulsioni tabulari agli alogenuri di argento sensibilizzate spettralmente è correlato ad una brutta tonalità di colore dell'argento sviluppato dai granuli dell'emulsione. La tonalità di colore dell'argento sviluppato dai granuli dell'emulsione dipende dalla misura e dallo spessore del granulo. La tonalità dei granuli tabulari è giallastra, e dà all 'osservatore una sgradevole impressione dell'immagine risultante. Questo aspetto giallastro è causato dall'intensa luce giallastra prodotta dall'incremento dello "scattering” della luce blu dovuto alla diminuzione di spessore e misura dei granuli. Per risolvere questo problema, è generalmente usato un agente regolatore di tono. A questo proposito può essere usato, per esempio, un certo tipo di composto mercaptanico. L'applicazione di tale composto mercaptanico convenzionalmente noto causa comunque una grave desensibilizzazione, e perciò, una tale emulsione non può essere utilizzata nella pratica.
La domanda di brevetto giapponese No.
158.436/1985 descrive una tecnica per migliorare la tonalità di colore di una immagine di argento, includendo uno sbiancante ottico fluorescente in un materiale sensibile comprendente un emulsione di granuli di alogenuro di argento tabulari aventi un diametro 5 o più volte maggiore dello spessore.
Il brevetto statunitense No. 4.818.675 descrive una tecnica per migliorare la nerezza di una immagine di argento per mezzo dell’inclusione di un colorante, avente la lunghezza d'onda del massimo di assorbimento compresa tra 520 e 580 nm, in un materiale sensibile comprendente un'emulsione di granuli di alogenuro di argento tabulari con uno spessore di 0,4 ym o inferiore.
Un altro svantaggio consiste nella formazione di una tinta di colore causata dal colorante sensibilizzatore spettrale residuo che rimane nell’elemento fotografico alla fine del trattamento. Tale tinta di colore può essere indesiderabile nell 'alterare la tonalità dell'immagine. Variazioni della tonalità dell'immagine sono particolarmente indesiderabili in radiografia, poiché ciò può alterare la corretta interpretazione dell'immagine radiografica. Inoltre, tale tinta di colore residuo è altamente sgradevole in quanto essa non altera in pari misura tutte le lunghezze d'onda.
Il brevetto statunitense No. 4.520.098 descrive una tecnica per migliorare la tinta di colore di una immagine di argento includendo, in prossimità dei granuli tabulari sensibilizzati spettralmente, dei granuli tabulari di alogenuro di argento ad alto contenuto di iodio relativamente fini, capaci di essere dissolti durante il fissaggio.
RIASSUNTO DELL'INVENZIONE
La presente invenzione si riferisce a un materiale fotografico agli alogenuri di argento avente almeno uno strato di emulsione fotosensibile agli alogenuri di argento su almeno una faccia del supporto, in cui detto strato di emulsione 'agli alogenuri di argento comprende granuli di alogenuro di argento tabulari aventi uno spessore del granulo di 0,3 μm o inferiore e in quantità di almeno il 50% dell'area proiettiva totale, in cui un pigmento blu avente una lunghezza d'onda del massimo di assorbimento compresa tra 570 e 630 nm è presente in detto strato di emulsione agli alogenuri di argento e/o in un altro strato idrofilo di detto materiale.
E' stato trovato che l'introduzione di detto pigmento in detto strato di emulsione agli alogenuri di argento e/o in un altro strato idrofilo riduce drasticamente la tinta di colore nel materiale fotografico contenente granuli tabulari di alogenuro di argento.
Il brevetto US No. 3.705.807 descrive un materiale radiografico che può essere maneggiato in luce di sicurezza ad alta intensità, senza correre il rischio di una esposizione non voluta, per mezzo dell'uso di un colorante filtro blu. In questo brevetto non è descritto niente a riguardo dello specifico problema della tinta di colore residuo in materiali radiografici contenenti granuli di alogenuri di argento tabulari così come a riguardo dell'uso di un tale pigmento blu per risolvere questo problema.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL'INVENZIONE
In conformità, la presente invenzione si riferisce a un materiale fotografico agli alogenuri di argento avente almeno uno strato di emulsione fotosensibile agli alogenuri di argento su almeno una faccia del supporto, in cui detto strato di emulsione agli alogenuri di argento comprende granuli di alogenuro di argento tabulari aventi uno spessore del granulo di 0,3 μπι o inferiore e in quantità di almeno il 50% dell'area proiettiva totale, in cui un pigmento blu avente una lunghezza d'onda del massimo di assorbimento compresa tra 570 e 630 nm è presente in detto strato di emulsione agli alogenuri di argento e/o in un altro strato idrofilo di detto materiale.
In una particolare realizzazione della presente invenzione, detto pigmento blu ha una lunghezza d'onda del massimo di assorbimento compresa tra 580 e 620 nm, più preferibilmente tra 590 e 610 nm.
I pigmenti utili nella pratica della presente invenzione sono pigmenti che rimangono nello strato a cui sono aggiunti, dopo il trattamento di sviluppo, (cioè detti pigmenti sono relativamente inalterati dal trattamento di esposizione e di sviluppo, volendo intendere per relativamente inalterati che la densità ottica dello strato contenente il pigmento si altera per meno del 20%, preferibilmente per meno del 10%). Come noto nell'arte, i pigmenti sono composti colorati insolubili organici od inorganici. Teoricamente, il termine "insolubili" è riferito a qualsiasi solvente. In pratica, "insolubili" è almeno riferito all'acqua e ai solventi in cui i pigmenti devono essere usati. Essi sono sempre incorporati nei materiali da colorare per mezzo di dispersioni. In una particolare realizzazione detti pigmenti sono composti colorati insolubili organici. Poiché devono essere insolubili in acqua e in solventi organici, devono aver un alto peso molecolare ed essere privi di gruppi solubilizzanti. Gruppi solubilizzanti sono gruppi come il gruppo carbossilico, il gruppo solfonico, gruppi salini, il gruppo idrossilico, e cosi via. Caratteristiche più dettagliate dei pigmenti sono descritte, per esempio, in "The Chemistry of Synthetic Dyes", K. Venkateraman, Volume V, Capitolo VI. Altri riferimenti bibliografici possono essere trovati in "Color Index", The Society of Dyers and Colourists, Volume 2, Pigmenti. In una realizzazione preferita della presente invenzione, tali pigmenti possono essere scelti dal gruppo dei pigmenti ftalocianinici della seguente formula:
in cui R può essere indipendentemente H o qualsiasi gruppo insolubilizzante; esempi di gruppi insolubilizzanti possono essere scelti tra alchili lineari o ramificati, come metile, etile, isopropile, butile, ecc., alchili ciclici, come ciclopentile, cicloesile, ecc., arili, come fenile, naftile, ecc., alcossidi, come metossile, etossile, butossile, ecc., arilossidi, come fenossile, ecc., arilalchili, arilalcossidi, alchilarili, ognuno di essi sostituito o non sostituito, gruppo estereo, alogenuri, -NO2, -SO3Ba1⁄2 e cosi via.
In una realizzazione più preferita tali pigmenti possono essere scelti tra i pigmenti metallo ftalocianinici della seguente formula:
in cui R è lo stesso definito precedentemente, e Me è un atomo di metallo divalente. Esempi di atomi di metallo divalente sono Cu, Co, Mn, Sn, Pb, Ni, Zn, Fe, Mg e così via.
Pigmenti specifici usati nella presente invenzione sono mostrati qui di seguito. Comunque, la presente invenzione non è limitata a questi pigmenti. Altri pigmenti utili possono essere trovati in "Colour Index", The Society of Dyers and Colourists, Volume 2, Pigmenti, "Phthalocyanine Compounds", F.H.Moser, A.L.Thomas, Reinhold Publishing Corporation, "The Chemistry of Synthetic Dyes and Pigments", H.A.Lubs, Reinhold Publishing Corporation, e "Chemistry and Physics of Organic Pigments", L.S.Pratt, John Wiley & Sons, Ine.
(i)
(II)
(III)
Il pigmento da utilizzare nella presente invenzione può essere disperso in uno strato di emulsione agli alogenuri di argento e/o in altri strati idrofili (per esempio, uno strato intermedio, uno strato protettivo, uno strato antialo, uno strato filtro e così via) per mezzo di (1) disperdere direttamente il pigmento finemente diviso nello strato di emulsione agli alogenuri di argento o in altri strati di colloide idrofilo, o (2) disperdere il pigmento in acqua o in un solvente organico e quindi introdurre la dispersione nello strato di emulsione o nello strato idrofilo. Il secondo metodo è preferito. In particolare è preferito l'uso di dispersioni di pigmenti o paste realizzate e vendute sotto nomi commerciali da vari fabbricanti, per esempio, Sun Chemical Co., Hoechst Chemical Co., Sandoz Ltd., Imperiai Chemical Industries Ltd., BASF A.G., Imperiai Color Chemical & Paper Co., IG Farbenindustrie A.G., E.I. DuPont de Nemours & Co. Ine., ecc. Esempi di detti nomi commerciali delle paste sono Monastral, Predisol, Hostaperm, Sandorin, Monarch, Colanyl, Heliogen, Sunfast. Tuttavia, qualsiasi metodo utile noto nell'arte può essere usato per disperdere i pigmenti. Riferimenti bibliografici possono essere trovati in "Phthalocyanine Compounds" , F.H.Moser, A.L.Thomas, Reinhold Rublishing Corporation, "The Chemistry of Synthetic Dyes and Pigments", H.A.Lubs, Reinhold Publishing Corporation, e "Chemistry and Physics of Organic Pigments", L.S.Pratt, John Wiley & Sons, Ine.
La quantità di pigmento da aggiungere è compresa fra 0,001 e 0,5 g/m<2>, preferibilmente fra 0,005 e 0,1 g/m<2>, più preferibilmente fra 0,005 e 0,05 g/m<2 >benché la quantità dipende dal tipo di pigmento e dalla sua assorbanza. In ogni caso la quantità di pigmento blu usata nella presente invenzione è tale che la densità ottica dello strato contenente detto pigmento, misurata a 632 nm, è compresa nell'intervallo tra 0,01 e 0,1, preferibilmente tra 0,02 e 0,05 dopo il trattamento di sviluppo.
Il materiale fotografico agli alogenuri d'argento fotosensibile di questa invenzione può essere tanto un materiale fotografico a colori, come un film negativo a colori, un film invertibile a colori, una carta colore, ecc., quanto un materiale fotografico in bianco e nero, come un materiale fotosensibile radiografico, una carta da stampa fotografica in bianco e nero, un film negativo in bianco e nero, ecc.
In una realizzazione preferita il materiale fotografico della presente invenzione può essere un materiale fotosensibile radiografico che comprende un supporto polimerico del tipo comunemente usato in radiografia, per esempio un supporto poliestere, in particolare un supporto di polietilene tereftalato.
Sopra almeno una faccia, preferibilmente su entrambe le facce del supporto è steso uno strato di emulsione agli alogenuri di argento in un colloide idrofilo. Le emulsioni stese sulle due facce possono esser anche differenti e comprendono emulsioni comunemente usate negli elementi fotografici, come emulsioni di cloruro di argento, di ioduro di argento, di clorobromuro di argento, di clorobromoioduro di argento, di bromuro di argento, di bromoioduro di argento, le emulsioni di bromoioduro di argento essendo particolarmente utili per gli elementi radiografici. I cristalli di alogenuro di argento possono avere forme differenti, per esempio, forma cubica, ottaedrica, sferica, tabulare, e possono avere crescita epitassiale. Nella pratica della presente invenzione il materiale fotografico contiene almeno uno strato di emulsione fotosensibile agli alogenuri di argento che comprende granuli di alogenuro di argento tabulari aventi uno spessore di 0,3 μιη o inferiore e in quantità di almeno il 50% dell'area proiettiva totale dei granuli di alogenuro di argento presenti nell'emulsione.
Le emulsioni sono stese sul supporto con una copertura di argento totale compresa nell'intervallo da circa 2 a 6 g/m<2 >, preferibilmente da 3 a 5 g/m<2>. Il materiale usato come legante per gli alogenuri di argento è un colloide idrofilo permeabile all'acqua, il quale è preferibilmente gelatina, ma altri colloidi idrofili possono essere usati, come derivati della gelatina, albumina, alcol polivinilico, alginati, esteri idrolizzati della cellulosa, polimeri polivinilici idrofili, destrani, poliacrilamidi, copolimeri idrofili di acrilamide e alchilacrilati, da soli o in combinazione con la gelatina.
Emulsioni agli alogenuri di argento contenenti granuli di alogenuri di argento tabulari possono essere preparati con svariati processi noti nella tecnologia convenzionale per la preparazione di materiali fotografici. Emulsioni agli alogenuri di argento possono essere preparate per mezzo del processo acido, del processo neutro o del processo ammoniacale. Nella fase di preparazione, un sale solubile di argento e un sale di alogenuro possono essere fatti reagire secondo il processo ad alimentazione singola, il processo a doppia alimentazione, il processo di miscelazione invertita o secondo un processo combinato regolando le condizioni di formazione del grano, come il pH, il pAg, la temperatura, la forma e la dimensione del recipiente di reazione, ed il metodo di reazione. Un solvente dell 'alogenuro di argento, come ammoniaca, tioeteri, tiouree, ecc., può essere usato, se desiderato, per controllare la dimensione del granulo, la forma dei granuli, la distribuzione delle dimensioni delle particelle dei granuli, e la velocità di crescita del granulo.
La preparazione di emulsioni agli alogenuri di argento contenenti granuli di alogenuro di argento tabulari è descritta, per esempio, in de Cugnac and Chateau, "Evolution of thè Morphology of Silver Bromide Crystals During Physical Ripening", Science and Industries Photographiques , Voi. 33, No.2 (1962), pp. 121-125, in Gutoff, "Nucleation and Growth Rates During thè Precipitation of Silver Halide Photographic Emulsione", Photographic Science and Engineering, Voi. 14, No. 4 (1970), pp. 248-257, in Berry et al., "Effects of Environment on thè Growth of Silver Bromide Microcrystals", Voi.5, No.6 (1961), pp. 332-336, nei brevetti statunitensi No.
4.063.951, 4.0?7.739, 4.184.878, 4.434.226, 4.414.310, 4.386.156, 4.414.306, nella domanda di brevetto europea No. 263.508 e nella "Research Disclosure" , Paragrafo 22534, Gennaio 1983.
Nel preparare emulsioni agli alogenuri di argento contenenti granuli di alogenuro di argento tabulari, può essere impiegata una vasta serie di agenti disperdenti idrofili per gli alogenuri di argento. Gelatina è la preferita, benché altri materiali colloidali, come derivati della gelatina, albumina colloidale, derivati della cellulosa o polimeri idrofili sintetici possono essere usati come descritto precedentemente.
Le emulsioni agli alogenuri di argento contenenti granuli di alogenuro di argento tabulari usate nella presente invenzione possono essere sensibilizzate otticamente e chimicamente con metodi ben noti nell'arte. Lo strato di emulsione agli alogenuri di argento contenenti i granuli di alogenuro di argento tabulari di questa invenzione può contenere altri costituenti generalmente usati in tali prodotti, quali leganti, indurenti, tensioattivi, agenti promotori di sensibilità, plastificanti, sensibilizzatori ottici, coloranti, assorbenti UV, ecc., e un riferimento bibliografico può essere fatto, per esempio, alla "Research Disclosure", Vol. 176 (Dicembre 1978), pp. 22-28. Granuli di alogenuro di argento ordinari possono essere incorporati nello strato di emulsione contenente i granuli di alogenuro di argento tabulari così come in altri strati di emulsione agli alogenuri di argento del materiale fotografico agli alogenuri di argento fotosensibile di questa invenzione. Tali granuli possono essere preparati con processi ben noti nell'arte fotografica.
Granuli di alogenuro di argento tabulari sono definiti come quelli aventi le due facce cristalline maggiori sostanzialmente parallele. Il termine emulsioni di granuli tabulari è definito in modo da richiedere che i granuli di alogenuro di argento tabulari aventi uno spessore di 0,3 μπι o inferiore ammontino per almeno il 50% dell'area proiettiva totale dei granuli di alogenuro di argento presenti nell'emulsione.
Emulsioni di granuli tabulari preferite sono le emulsioni di granuli tabulari con un alto e intermedio rapporto di forma. Cosi come viene applicato a emulsioni di granuli tabulari, il termine "alto rapporto di forma" è definito in modo da richiedere che i granuli di alagenuro di argento aventi uno spessore di 0,3 μm o inferiore e un diametro di almeno 0,6 μm abbiano un rapporto di forma medio di almeno 8:1 e ammontino per almeno il 50% dell'area proiettiva totale dei granuli di alogenuro di argento presenti nell'emulsione. Il termine è perciò definito in conformità con il termine usato nei brevetti relativi alle emulsioni di granuli tabulari citati precedentemente.
Il termine "rapporto di forma intermedio" così come viene applicato a emulsioni di granuli tabulari, è definito in modo da richiedere che i granuli di alogenuro di argento tabulari aventi uno spessore di 0,3 μm o inferiore e un diametro di almeno 0,6 μm abbiano un rapporto di forma medio compreso nell'intervallo tre 5:1 e 8:1 e ammontino per almeno il 50% dell'area proiettiva totale dei granuli di alogenuro di argento presenti nell'emulsione. Il termine "rapporto di forma intermedio fine" è definito in modo simile, eccetto che lo spessore di riferimento di 0,3 ym è sostituito da uno spessore di riferimento di 0,2 μm.
Le suddette caratteristiche dei granuli di alogenuro di argento tabulari possono essere prontamente determinate per mezzo di procedure ben note al tecnico del ramo. Il termine "diametro" è definito come il diametro di un cerchio avente un area uguale all'area proiettiva del granulo. Il termine "spessore" significa la distanza tra i due piani principali sostanzialmente paralleli costituenti i granuli di alogenuro di argento tabulari. Dalla misura di diametro e spessore di ogni granulo può essere calcolato il rapporto diametro: spessore di ogni granulo, e i rapporti diametro:spessore di tutti i granuli possono essere mediati per ottenere il rapporto medio diametro: spessore. Secondo questa definizione il rapporto medio diametro:spessore è la media del rapporto diametro:spessore di ogni singolo grano tabulare. In pratica è più semplice ottenere una media dei diametri e una media degli spessori dei granuli tabulari e calcolare il rapporto medio diametro:spessore come il rapporto di queste due medie. Qualunque sia il metodo usato, i rapporti medi diametro:spessore ottenuto non differiscono in modo significativo.
Secondo la presente invenzione nello strato di emulsione agli alogenuri di argento contenente granuli di alogenuro di argento tabulari, almeno il 50% dei granuli di alogenuro di argento sono granuli tabulari aventi uno spessore di 0,3 μm o inferiore e un rapporto medio diametro:spessore di almeno 5:1. Più preferibilmente, almeno il 70% dei granuli di alogenuro di argento sono granuli tabulari aventi uno spessore di 0,3 μπι o inferiore e un rapporto medio diametro:spessore non inferiore a 5:1. Ognuna delle suddette percentuali, "50%" e "70%" significa la percentuale dell'area proiettiva totale dei granuli tabulari aventi un rapporto diametrospessore di almeno 5:1 rispetto all'area proiettiva di tutti i granuli di alogenuro di argento nello strato. Altri granuli di alogenuro di argento con struttura convenzionale come la cubica, l'ortorombica, la tetraedrica, ecc. possono costituire la rimanenza dei granuli.
I coloranti sensibilizzatori spettrali preferiti per elementi radiografici sono scelti in modo da esibire, nel loro stato assorbito, normalmente nella banda J, uno "shift" del picco di assorbimento verso una regione dello spettro corrispondente alla lunghezza d'onda della radiazione elettromagnetica alla quale si intende esporre a guisa di immagine l'elemento. La radiazione elettromagnetica che produce l'esposizione a guisa di immagine è emessa tipicamente da fosfori di schermi di rinforzo. Uno schermo di rinforzo separato espone ciascune delle due unità di immagine situate sulle facce opposte del supporto. Lo schermo di rinforzo può emettere luce nella porzione rossa, verde, blu o ultravioletta dello spettro, a seconda dello specifico fosforo incorporato in esso. In una forma specificatamente preferita vengono scelti fosfori che emettono nella regione verde dello spettro.
E' noto nell'arte dei materiali fotografici per radiografia che l'intensità della netta banda di assorbimento (banda J) mostrata dal colorante sensibilizzatore spettrale assorbito sulla superficie dei granuli di alogenuro di argento fotosensibili varierà con la quantità dello specifico colorante scelto così come con la taglia e la composizione chimica dei granuli. La massima intensità della banda J è stata ottenuta con granuli di alogenuro di argento aventi la taglia e la composizione chimica descritte sopra, su cui erano stati assorbiti coloranti sensibilizzatori spettrali a banda J in concentrazione tale da avere una copertura come monostrato dal 25 al 100% o più di tutta l'area superficiale disponibile di detti granuli di alogenuro di argento. Livelli di concentrazione ottimali possono essere scelti nell'intervallo tra 0,5 e 20 millimoli per mole di alogenuro di argento, preferibilmente nell'intervallo tra 2 e 10 millimoli.
I coloranti sensibilizzatori spettrali a banda J sono preferibilmente aggiunti alle emulsioni di alogenuro di argento in presenza di un sale di ioduro o bromuro solubile in acqua. La banda J esibita da detti coloranti assorbiti su detti granuli è incrementata dalla presenza di detti sali, incrementando la forte colorazione dell'elemento prima del trattamento e, di conseguenza, riducendo il cross-over delle radiazioni di esposizione con l'aggiunta di una quantità inferiore di colorante. Detti sali sono aggiunti in modo più vantaggioso alla emulsione di alogenuro di argento prima della maturazione in presenza di colorante, cioè nella pausa che segue l'aggiunta del colorante; tale pausa è preferibilmente realizzata ad una temperatura da 40 a 60°C per 50-150 minuti circa.
Sali solubili in acqua tipici comprendono ioduri e bromuri di metalli alcalini, metalli alcalino terrosi e ammonio, come ioduri e bromuri di ammonio, potassio, litio, sodio, cadmio e stronzio. La quantità di detti sali di ioduro e bromuro solubili in acqua è vantaggiosamente nell'intervallo da 50 a 5.000 mg per mole di argento, e preferibilmente da 100 a 1.000 mg per mole di argento. Si è sorprendentemente trovato che l'uso del pigmento blu della presente invenzione riduce la quantità necessaria di detti sali per ottenere lo stesso effetto mostrato da un elemento radiografico senza detto pigmento blu.
I coloranti sensibilizzatori spettrali che danno origine ad aggregati J sono ben conosciuti nell'arte, come illustrato da F.M. Hamer, Cyanine Dyes and Related Compounds, John Wiley & Sons, 1964, Capitolo XVII e da T.H. James, The Theory of thè Photographic Process. 4th edition, Macmillan, 1977, Capitolo 8.
In una forma preferita, i coloranti che esibiscono una banda J sono coloranti cianinici. Tali coloranti comprendono due nuclei eterociclici di base uniti da un legame di gruppi metinici. I nuclei eterociclici comprendono preferibilmente anelli benzenici fusi per esaltare la aggregazione J. I nuclei eterociclici sono preferibilmente sali quaternari di chinolina, benzossazolo, benzotiazolo, benzoselenazolo, benzimidazolo, naftossazolo, naftotiazolo e naftoselenazolo.
E' noto nella tecnica fotografica che la sensibilità fotografica ottenibile dai granuli di alogenuro di argento aumenta con l'aumentare della concentrazione del colorante sensibilizzatore fino ad un massimo di sensibilità ottenuta con una concentrazione ottimale di colorante, dopo di che, un ulteriore aumento della concentrazione di colorante causa una diminuzione della sensibilità ottenibile. La quantità ottimale di colorante sensibilizzatore impiegata può variare tanto a seconda dello specifico colorante sensibilizzatore, quanto a seconda della taglia e dell'aspetto dei granuli.
Oltre alle caratteristiche specificatamente descritte sopra, gli elementi fotografici di questa invenzione, negli strati di emulsioni agli alogenuri di argento fotosensibili o in altri strati, possono comprendere aggiunte di additivi di natura convenzionale, come stabilizzatori, antivelo, brillantanti, materiali assorbenti, induritori, adiuvanti di stesa, plasticizzanti , lubrificanti, agenti mattanti, agenti antipiegamento, agenti antistatici, e così via, come descritto in Research Disclosure, Articolo 17643, Dicembre 1978 e in Research Disclosure, Articolo 18431, Agosto 1979. Research Disclosure è pubblicata da Kennet Mason Pubblication, Ltd., The Old Harbourmaster 's, 8 North Street, Emsworth, Hampshire, Inghilterra.
Elementi radiografici preferiti sono del tipo descritto nel brevetto BE 757.815, nei brevetti US 3.705.858, 4.425.425, 4.425.426, e 4.413.053, cioè elementi in cui almeno uno strato di emulsione agli alogenuri di argento fotosensibili è steso su entrambe le facce di un supporto trasparente, essendo la copertura di argento totale per unità di superficie minore di circa 6 g/m<2 >, preferibilmente di 5 g/m<2>. Tali supporti sono preferibilmente supporti a base di pellicole di poliestere, come pellicole di polietilene tereftalato. Generalmente tali supporti per l'uso in radiografia medica sono colorati in blu. Coloranti preferiti sono di tipo antrachinonico, come quelli descritti nei brevetti US 3.488.195, 3.849.139, 3.918.976, 3.933.502, 3.948.664 e nei brevetti UK 1.250.983 e 1.372.668.
Gli elementi radiografici esposti possono essere trattati per mezzo di qualsiasi tecnica di trattamento convenzionale. Tali tecniche di trattamento sono illustrate per esempio in Research Disclosure, Articolo 17643, sopra citata. Il trattamento mediante trasporto a rulli è particolarmente preferito, come illustrato nei brevetti US 3.025.779, 3.515.556, 3.545.971 e 3.647.459 e nel brevetto UK. 1.269.268. Può essere intrapreso uno sviluppo indurente, come illustrato nel brevetto US 3.232.761.
Per quanto riguarda i processi per la preparazione di emulsioni di alogenuro di argento e l'uso di particolari costituenti nella emulsione e nell'elemento fotosensibile, riferimento è fatto alla Research Disclosure, 18431 pubblicata in Agosto del 1979, in cui i seguenti capitoli sono trattati in maggiore dettaglio:
IA Metodi di preparazione, purificazione e concentrazione per emulsioni di alogenuro di argento .
IB Tipi di emulsione.
IC Drogaggio e sensibilizzazione chimica del cristallo.
II Stabilizzatori, antivelo e agenti antipiegamento.
H A Stabilizzatori e/o antivelo.
IIB Stabilizzazione di emulsioni chimicamente sensibilizzate con composti di oro.
IIC Stabilizzazione di emulsioni contenenti ossidi poliaossilchileni o plasticizzanti.
IID Velo causato da contaminanti metallici.
IIE Stabilizzazione di materiali contenenti agenti per aumentare il potere coprente.
IIF Antivelo per il velo dicroico.
IIG Antivelo per induritori e sviluppatori contenenti induritori.
IIH Additivi per minimizzare la desensibilizzazione dovuta a piegatura.
Ili Antivelo per emulsioni stese su basi di poliestere.
IIJ Metodi per stabilizzare le emulsioni alla luce di sicurezza.
IIK Metodi per stabilizzare materiali radiografici usati ad alte temperature. "Rapid Access", trattamento di trasporto mediante processore a rulli .
Ili Composti e strati antistatici.
IV Strati protettivi.
V Materiali positivi diretti.
VI Materiali per trattamento a luce ambiente. VII Materiali radiografici a colori.
VIII Fosfori e schermi di rinforzo.
IX Sensibilizzazione spettrale.
X Materiali sensibili ai raggi UV.
XII Supporti.
e alla Research Disclosure, Articolo 308119, Dicembre 1989, in cui i seguenti capitoli sono trattati in maggiore dettaglio:
I Preparazione di emulsioni e tipi.
II Lavaggio di emulsioni.
Ili Sensibilizzazione chimica.
IV Sensibilizzazione e desensibilizzazione spettrale.
V Brillantanti.
VI Antivelo e stabilizzatori.
Vili Materiale assorbente e riflettente.
IX Veicolanti ed eccipienti.
X Induritori.
XI Adiuvanti di stesa.
XII Plasticizzanti e lubrificanti.
XIII Strati antistatici.
XIV Metodi di addizione.
XV Procedure di stesa e di essicamento.
XVI Agenti mattanti.
XVII Supporti .
XIX Trattamenti .
La presente invenzione è ora illustrata con riferimento al seguente esempio.
ESEMPIO
Una emulsione di bromuro di argento a granuli tabulari (con un rapporto medio diametro:spessore di circa 8:1) è stata chimicamente sensibilizzata con paratoluensolfinato di sodio, tiosolfato di sodio pentaidrato, cloropalladito di sodio, spettralmente sensibilizzato con idrossido di anidro-5,5'-dicloro-9-etil-3 ,3'-di(3-solfopropil)-ossacarbocianina e stabilizzata con 5-metil-7-idrossi-l,3,4-triazaindolizina.
Alla fine l'emulsione venne divisa in due porzioni. La prima porzione venne maturata con 400 mg di KI per mole di Ag (emulsione A), la seconda porzione venne maturata con 350 mg di KI per mole di Ag (emulsion B). Tre differenti quantità di Colanyl Blue AR , fabbricato dalla Hoechst Chemical Co., e contenente una dispersione in acqua di circa il 40% del composto (V) sopra descritto vennero aggiunte a tre differenti porzioni di emulsione A e B (em. Al, A2, A3, e Bl, B2, B3).
Quindi ciascuna emulsione venne stesa su entrambe le facce di due basi di supporta di tereftalato di polietilene (A e B) colorate in blu con un colorante antrachinonico (la base di supporto A con una densità ottica, misurata a 632 nm, di 0,313, la base di supporto B con una densità ottica, misurata a 632 nm di 0,284), ad una copertura di argento totale di 4 g/m2, e indurita. Ognuno dei film ottenuti venne lasciato per 15h a 50°C, quindi esposto a luce rossa, verde e blu, e ai raggi X con uno schermo di rinforzo 3M TRIMAX™ T8, e trattata in un processore automatico 3M TRIMATIC™ XP515 usando uno sviluppatore 3M XAD/2 e un fissante 3M XAF/2.
In tavola 1 sono mostrati i dettagli della preparazione delle emulsioni (A0 rappresenta il controllo) . I valori di densità ottica sono riferiti allo strato di emulsione contenente detto Colanyl Blue AR™ dopo il trattamento di sviluppo. Nelle tavole 2 e 3 sono mostrati i risultati sensitometrici dei film ottenuti dalle due basi di supporto.
La misura della banda J è realizzata con riferimento alla curva spettrofotometrica di ogni film nella regione tra 400 e 700 nm misurando l’assorbanza a 549 nm, che corrisponde al picco di assorbanza a banda J del colorante.
La tinta di colore residuo venne misurata con uno spettrofotometro DIANO fabbricato dalla DIANO Co. che fornisce le coordinate C.I.E. (1976) L, a*, b*. Le principali caratteristiche di questo spettrofotometro sono illuminazione D65, due gradi di osservatorio e esclusione della componente speculare. I risultati di tutte le pellicole sono mostrati nella tabella 4 e 5 in confronto con una pellicola radiografica convenzionale 3M XD/A costituita da una emulsione cubica di AgBrI, con un diametro medio di 0,7 um, chimicamente e spettralmente sensibilizzata secondo il brevetto US 4.777.125, stesa a 4,3 g/m<2 >e contenente 36 mg/m<2 >di sensibilizzatore spettrale. Nelle seguenti tabelle L si riferisce alla luminosità, a* si riferisce al tono del verde e b* si riferisce al tono del blu. Valori minori di a* e b* significano un risultato migliore relativamente alla tinta di colore residuo.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Un materiale fotografico agli alogenuri di argento avente almeno uno strato di emulsione fotosensibile agli alogenuri di argento su almeno una faccia'del supporto, in cui detto strato di emulsione agli alogenuri di argento comprende granuli di alogenuro di argento tabulari aventi uno spessore del granulo di 0,3 μm o inferiore e in quantità di almeno il 50% dell'area proiettiva totale, caratterizzato dal fatto che un pigmento blu avente una lunghezza d'onda di assorbimento massimo compresa tra 570 e 630 nm è presente in detto strato di emulsione agli alogenuri di argento e/o in un altro strato idrofilo di detto materiale fotografico.
  2. 2) Un materiale fotografico agli alogenuri di argento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto pigmento blu ha una lunghezza d'onda di assorbimento massimo compresa tra 580 e 620 nm.
  3. 3) Un materiale fotografico agli alogenuri di argento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto pigmento blu ha una lunghezza d'onda di assorbimento massimo compresa tra 590 e 610 nm.
  4. 4) Un materiale fotografico agli alogenuri di argento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto pigmento blu è scelto dal gruppo dei pigmenti ftalocianinici.
  5. 5) Un materiale fotografico agli alogenuri di argento secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto pigmento blu ha la seguente formula:
    in cui R può essere indipendentemente H o qualsiasi gruppo insolubilizzante.
  6. 6) Un materiale fotografico agli alogenuri di argento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto pigmento blu è scelto dal gruppo dei pigmenti metallo ftalocianinici.
  7. 7) Un materiale fotografico agli alogenuri di argento secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto pigmento blu ha la seguente formula:
    in cui R può essere indipendentemente H o qualsiasi gruppo insolubilizzante e Me è un atomo metallico divalente.
  8. 8) Un materiale fotografico agli alogenuri di argento secondo le rivendicazioni 5 o 7 caratteriz~ zato dal fatto che detto gruppo insolubilizzante è scelto tra alchili lineari o ramificati, alchili ciclici, arili, alcossidi, arilossidi, arilalchili, arilalcossidi, alchilarili, ognuno di essi sostituito o non sostituito, gruppo estereo, alogenuri, -NO2,-SO3Ba1⁄2 · 9) Un materiale fotografico agli alogenuri di argento secondo la rivendicazione 7 caratterizzato dal fatto che detto atomo di metallo divalente è scelto tra Cu, Co, Mn, Sn, Pb, Ni, Zn, Fe, Mg. 10) Un materiale fotografico agli alogenuri di argento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto pigmento blu è aggiunto ad uno strato di emulsione fotosensibile agli alogenuri di argento. 11) Un materiale fotografico agli alogenuri di argento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto pigmento blu è aggiunto ad uno strato di colloide idrofilo. 12) Un materiale fotografico agli alogenuri di argento secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detto strato di colloide idrofilo è uno strato protettivo. 13) Un materiale fotografico agli alogenuri di argento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto pigmento blu è aggiunto in una quantità tra 0,001 e 0,5 g/m<2>. 14) Un materiale fotografico agli alogenuri di argento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto pigmento blu è aggiunto in una quantità tale che la densità ottica dello strato contenente detto pigmento, misurata a 632 nm, è compresa nell'intervallo tra 0,01 e 0,1, dopo il trattamento di sviluppo. 15) Un materiale fotografico agli alogenuri di argento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto pigmento blu è aggiunto in una quantità tale che la densità ottica dello strato contenente detto pigmento, misurata a 632 nm, è compresa nell'intervallo tra 0,02 e 0,05, dopo il trattamento di sviluppo. 16) Un materiale fotografico agli alogenuri di argento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il rapporto diametro:spessore medio di detti granuli di alogenuro di argento tabulari è tra 5 e 50.
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