IT202100016283A1 - Macchina da sollevamento con sistema di stabilizzazione ottimizzato. - Google Patents

Macchina da sollevamento con sistema di stabilizzazione ottimizzato. Download PDF

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axis
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Paolo Soressi
Cristian Falceri
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Manitex Valla S R L
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    • B66FHOISTING, LIFTING, HAULING OR PUSHING, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR, e.g. DEVICES WHICH APPLY A LIFTING OR PUSHING FORCE DIRECTLY TO THE SURFACE OF A LOAD
    • B66F9/00Devices for lifting or lowering bulky or heavy goods for loading or unloading purposes
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    • B66F9/075Constructional features or details
    • B66F9/07559Stabilizing means

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Description

?MACCHINA DA SOLLEVAMENTO CON SISTEMA DI STABILIZZAZIONE OTTIMIZZATO?.
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto una macchina da sollevamento con sistema di stabilizzazione ottimizzato.
Nell'ambito delle macchine da sollevamento sono note, in particolare, le cosiddette gru industriali che consistono essenzialmente di un telaio in appoggio su ruote e dotato di un braccio telescopico per la movimentazione di carichi, che possono essere motorizzate o trainate e con o senza operatore a bordo.
Tali macchine sono generalmente dotate di un sistema di stabilizzazione posizionato nella parte anteriore, che viene attivato a macchina ferma durante la movimentazione dei carichi e consiste in uno o pi? elementi aggiuntivi di appoggio al suolo che sono mobili tra una configurazione di riposo, in cui sono sollevati dal suolo in modo da consentire il trasferimento della macchina, e una configurazione operativa, in cui sono posizionati in appoggio al suolo.
Tali elementi di appoggio in configurazione operativa vengono generalmente a contatto con il suolo anteriormente all'elemento di protezione frontale del telaio, cosiddetto scudo.
In una prima soluzione di tipo noto sono generalmente previsti due elementi di appoggio consistenti in rispettivi piedini telescopici supportati da bracci articolati al telaio della macchina in prossimit? o in corrispondenza dell'assale anteriore, in modo da poter oscillare tra una configurazione di riposo in cui i piedini sono posizionati all'interno della sagoma della macchina e sono sollevati da terra e una configurazione operativa in cui i piedini sono posizionati fuori dalla sagoma della macchina, generalmente davanti allo scudo, e possono essere estesi per assumere la configurazione operativa. Tali soluzioni, in alcuni casi, comportano la necessit? di disporre di uno spazio di manovra intorno alla macchina per consentire la rotazione dei bracci per posizionare i piedini fuori dalla sagoma della macchina stessa. Inoltre il sistema manuale di rotazione dei bracci pu? risultare poco agevole, soprattutto per macchine ad alta capacit? di sollevamento.
In alternativa sono note soluzioni in cui i piedini telescopici sono montati all'esterno dello scudo e sono azionati tra le configurazioni di riposo e operativa. In questo caso i piedini possono essere collegati al telaio, tra lo scudo e le ruote anteriori, oppure esternamente allo scudo, direttamente o tramite traverse estensibili posizionate anteriormente allo scudo stesso.
Tuttavia tali soluzioni note comportano un aumento dell'ingombro in sagoma della macchina, che ne penalizza la funzionalit? sia durante i trasferimenti, che in fase di stazionamento. Inoltre, in caso siano presenti le traverse estensibili anche la complessit? strutturale della macchina risulta penalizzata.
In ogni caso l'utilizzo di piedini telescopici, generalmente azionati tramite attuatori oleodinamici indipendenti, comporta anche una complicazione del circuito oleodinamico da allestire sulle macchine da sollevamento.
Per ovviare, almeno parzialmente, agli inconvenienti sopra indicati, sono note soluzioni che prevedono un unico elemento di stabilizzazione costituito da una barra montata esternamente allo scudo e incernierata al telaio della macchina stessa. Tale barra stabilizzatrice ? mobile in rotazione tra una configurazione di riposo in cui ? sollevata da terra e accostata allo scudo ed una configurazione operativa in cui ? sporgente davanti allo scudo anteriore per appoggiarsi al suolo.
Tuttavia anche questa soluzione non ? scevra di inconvenienti tra cui va annoverato il fatto che la presenza di scudo e barra stabilizzatrice incrementa l'ingombro in sagoma della macchina da sollevamento, riducendone la capacit? di sollevamento a parit? di dimensioni in pianta ovvero aumentandone le dimensioni in pianta a parit? di capacit? di sollevamento
Inoltre tale soluzione comporta la necessit? di sagomare lo scudo anteriore interrompendolo in corrispondenza della mezzeria per consentire la movimentazione della barra stabilizzatrice.
Compito precipuo del presente trovato ? quello di eliminare gli inconvenienti sopra lamentati della tecnica nota escogitando una macchina da sollevamento con sistema di stabilizzazione ottimizzato che consenta di ridurre gli ingombri della macchina stessa, in modo da ottimizzarne la capacit? di carico a parit? di dimensioni in pianta.
Nell?ambito di tale compito tecnico, altro scopo del presente trovato ? quello di risultare compatto anche con il sistema di stabilizzazione a riposo, in modo da agevolare le fasi di trasferimento delle macchine da sollevamento.
Altro scopo del presente trovato ? quello di semplificare la struttura della macchina da sollevamento in cui viene inserito e ridurne il numero di componenti.
Non ultimo scopo del presente trovato ? quello di presentare una struttura semplice, di relativamente facile attuazione pratica, di sicuro impiego ed efficace funzionamento, nonch? di costo relativamente contenuto.
Questo compito e questi scopi vengono tutti raggiunti dalla presente macchina da sollevamento con sistema di stabilizzazione ottimizzato secondo quanto indicato nella rivendicazione 1 che segue e opzionalmente dotata di una o pi? delle caratteristiche recitate nelle rivendicazioni dipendenti.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di dettaglio di alcune forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, di una macchina da sollevamento con sistema di stabilizzazione ottimizzato illustrate a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 ? una rappresentazione schematica in pianta dall'alto di una porzione di una macchina da sollevamento con sistema di stabilizzazione ottimizzato secondo il trovato in una prima forma di attuazione, con il gruppo di appoggio ausiliario in configurazione di riposo;
la figura 1a ? una vista in sezione secondo il piano longitudinale di figura 1;
la figura 1b ? una vista come la figura 1a in cui ? illustrata una variante del gruppo di appoggio ausiliario;
la figura 2 ? una rappresentazione schematica in pianta dall'alto di una porzione di una macchina da sollevamento di figura 1, con il gruppo di appoggio ausiliario in configurazione operativa; la figura 2a ? una vista in sezione secondo il piano longitudinale di figura 2;
la figura 2b ? una vista come la figura 2a in cui ? illustrata una variante del gruppo di appoggio ausiliario;
la figura 3 ? una rappresentazione schematica in pianta dall'alto di una porzione di una macchina da sollevamento con sistema di stabilizzazione ottimizzato secondo il trovato in una seconda forma di attuazione, con il gruppo di appoggio ausiliario in configurazione di riposo;
la figura 3a ? una vista in sezione secondo il piano longitudinale di figura 3;
la figura 3b ? una vista come la figura 3a in cui ? illustrata una variante del gruppo di appoggio ausiliario;
la figura 4 ? una rappresentazione schematica in pianta dall'alto di una porzione di una macchina da sollevamento di figura 3, con il gruppo di appoggio ausiliario in configurazione operativa; la figura 4a ? una vista in sezione secondo il piano longitudinale di figura 4;
la figura 4b ? una vista come la figura 4a in cui ? illustrata una variante del gruppo di appoggio ausiliario;
la figura 5 ? una vista assonometrica di un telaio associato ad un gruppo di stabilizzazione per una macchina da sollevamento secondo il trovato, con il gruppo di appoggio ausiliario in configurazione di riposo;
la figura 6 ? una vista in sezione secondo il piano longitudinale di figura 5;
la figura 7 ? una vista in pianta dall'alto di figura 5;
la figura 8 ? una vista in alzato frontale di figura 5;
la figura 9 ? una vista assonometrica del telaio associato ad un gruppo di stabilizzazione di figura 5, con il gruppo di appoggio ausiliario in configurazione operativa;
la figura 10 ? una vista in sezione secondo il piano longitudinale di figura 9;
la figura 11 ? una vista in pianta dall'alto di figura 9;
la figura 12 ? una vista in alzato frontale di figura 9;
la figura 13 ? una vista in alzato laterale di una macchina da sollevamento secondo il trovato.
Con particolare riferimento a tali figure, si ? indicata globalmente con 1 una macchina da sollevamento con sistema di stabilizzazione ottimizzato.
La macchina 1 comprende un telaio 2 sviluppantesi lungo un piano longitudinale (indicato dalla linea di traccia P nelle figure) e trasversalmente ad esso, almeno una coppia di organi di locomozione 3 che sono atti a contattare la superficie di appoggio S della macchina stessa e sono associati al telaio 2 da parti opposte del piano longitudinale P, un elemento di protezione 4 associato al telaio 2 in corrispondenza di una delle estremit? lungo il piano longitudinale P.
Il piano longitudinale P ? sostanzialmente verticale e si estende lungo la direzione di avanzamento (indicata dalla freccia A nelle figure) della macchina 1 ovvero di marcia in avanti.
Con il termine ?sostanzialmente? nella presente descrizione si intende a meno delle usuali tolleranze di lavorazione e di montaggio delle parti componenti.
Il telaio 2 pu? presentare differenti conformazioni e dimensioni in base alla tipologia e alla taglia della macchina 1. Il telaio 2 si compone di diversi elementi tra loro assemblati e sagomati per il montaggio dei vari gruppi componenti e presenta generalmente una coppia di ali 8 disposte da parti opposte del piano longitudinale P, che si sviluppano sostanzialmente parallele ad esso.
Il telaio 2 pu? essere conformato a definire una postazione per l'operatore a bordo della macchina 1. In alternativa l'operatore pu? manovrare la macchina 1 da terra.
Il telaio 2 pu? essere del tipo cosiddetto a passo fisso o a passo estensibile.
Inoltre, la macchina 1 pu? essere semovente ed essere dotata di convenzionali mezzi motori propri di azionamento degli organi di locomozione 3 ovvero essere destinata ad essere trainata da una macchina motrice.
La macchina 1 ? dotata di un convenzionale gruppo per la movimentazione 9 di carichi, che ? supportato dal telaio 2 e pu? consistere, ad esempio, in un braccio telescopico 10 dotato di gancio 11 di sollevamento (figura 13). Non si esclude, comunque, che il gruppo per la movimentazione 9 possa essere diversamente configurato.
Gli organi di locomozione 3 possono essere del tipo di convenzionali ruote dotate di pneumatici; in questo caso sono previste almeno due coppie di ruote di cui una anteriore ed una posteriore.
Non si esclude, tuttavia, che gli organi di locomozione 3 possano essere del tipo di cingoli o simili.
Nelle figure la macchina 1 ? rappresentata con organi di locomozione 3 costituiti da convenzionali ruote gemellate, di cui due anteriori e due posteriori.
L'elemento di protezione 4 ? generalmente disposto in corrispondenza dell'estremit? anteriore del telaio 2 rispetto alla direzione di avanzamento A della macchina 1 e consiste nel cosiddetto scudo di protezione.
Non si esclude, comunque, che l'elemento di protezione 4 possa essere posizionato in corrispondenza dell'estremit? posteriore del telaio 2.
L'elemento di protezione 4 generalmente si sviluppa lungo tutta l'estensione della macchina 1 in senso trasversale al piano longitudinale P.
La macchina 1, inoltre, ? provvista di un sistema di stabilizzazione 5 che comprende un gruppo di appoggio 6 ausiliario che ? alternativamente mobile tra una configurazione di riposo, in cui ? sollevato dalla superficie di appoggio S, e una configurazione operativa, in cui ? posizionato a contatto con la superficie di appoggio stessa, e mezzi di azionamento 7 del gruppo di appoggio 6 tra le configurazioni di riposo e operativa, che sono interposti tra il telaio 2 e il gruppo stesso.
In funzione dell'entit? del carico da movimentare e/o sollevare la macchina 1 pu? essere utilizzata con il gruppo di appoggio 6, alternativamente, in configurazione di riposo o in configurazione operativa. La funzione del gruppo di appoggio 6 in configurazione operativa ?, essenzialmente, quella di aumentare la capacit? di carico della macchina 1.
Secondo il trovato, il gruppo di appoggio 6 ausiliario comprende l'elemento di protezione 4 e i mezzi di azionamento 7 sono associati al telaio 2 tra l'almeno una coppia di organi di locomozione 3. L'elemento di protezione 4 ?, quindi, associato a al telaio 2 mobile tra le configurazioni di riposo e operativa.
Preferibilmente i mezzi di azionamento 7 sono disposti tra le ruote 3 anteriori della macchina 1. In particolare i mezzi di azionamento 7 possono essere alloggiati tra le ali 8 nella parte inferiore del telaio 2.
Vantaggiosamente i mezzi di azionamento 7 comprendono un attuatore lineare 12 dotato di una prima e di una seconda estremit? tra loro contrapposte e mobili in avvicinamento e allontanamento una dall'altra, di cui la prima estremit? ? associata al telaio 2 articolata attorno ad un primo asse A1 sostanzialmente orizzontale e trasversale al piano longitudinale P e la seconda estremit? ? associata all'elemento di protezione 4.
L'attuatore lineare 12 giace in corrispondenza del piano longitudinale P.
L'attuatore lineare 12 ?, preferibilmente, di tipo a mezzo fluido e, ancor pi? preferibilmente, di tipo oleodinamico, ma non si esclude che possa essere tipo pneumatico, elettrico o simile.
Tale attuatore lineare 12 pu? essere inserito in un circuito di servizio in cui ? presente un fluido di lavoro (del tipo di olio idraulico) convenzionalmente previsto a bordo della macchina 1 e, pertanto, non descritto nel dettaglio.
L'attuatore lineare 12 pu?, quindi, essere del tipo di un convenzionale cilindro a doppio effetto. Nelle figure l'attuatore lineare 12 ? rappresentato con il fondello della relativa camicia definente la prima estremit? incernierata al telaio 2 attorno al primo asse A1 e con lo stelo mobile solidale al relativo stantuffo definente la seconda estremit? associata all'elemento di protezione 4, ma non si esclude che possa essere posizionato al contrario.
L'attuatore lineare 12 si trova in configurazione estesa, ovvero con la prima e la seconda estremit? posizionate alla massima distanza, quando l'elemento di protezione 4 ? nella configurazione operativa. L'attuatore lineare 12 si trova in configurazione retratta, ovvero con la prima e la seconda estremit? posizionate alla minima distanza, quando l'elemento di protezione 4 ? nella configurazione di riposo.
Inoltre l'elemento di protezione 4 ? associato al telaio 2 articolato attorno ad un terzo asse A3 sostanzialmente orizzontale e trasversale al piano longitudinale P. In questo modo l'elemento di protezione 4 ruota attorno al terzo asse A3 rispetto al telaio 2 tra le configurazioni di riposo e operativa. Tra le configurazioni di riposo e operativa l'elemento di protezione 4 ruota attorno al terzo asse A3 di un angolo dell'ordine di grandezza di 90?.
Utilmente il terzo asse A3 ? disposto in corrispondenza del margine inferiore dell'elemento di protezione 4 nella configurazione di riposo.
L'elemento di protezione 4 funge, quindi, da convenzionale scudo in configurazione di riposo e da elemento di appoggio ausiliario in configurazione operativa. In questo modo un unico componente svolge entrambe le funzioni di protezione e di stabilizzazione, semplificando la struttura della macchina 1 e riducendone gli ingombri.
In una prima forma di attuazione (figure 1 e 2) la seconda estremit? dell'attuatore lineare 12 ? direttamente associata all'elemento di protezione 4. In questo caso l'elemento di protezione 4 e la seconda estremit? dell'attuatore lineare 12 sono tra loro articolati attorno ad un secondo asse A2 sostanzialmente orizzontale e trasversale al piano longitudinale P.
In una seconda forma di attuazione (figure 3 e 4) i mezzi di movimentazione 7 comprendono una coppia di bielle 13 e 14 interposte tra l'attuatore lineare 12 e l'elemento di protezione 4. Pi? in dettaglio, la seconda estremit? dell'attuatore lineare 12 ? associata all'elemento di protezione 4 per interposizione di due bielle 13 e 14, ciascuna delle quali avente un'estremit? associata alla seconda estremit? dell'attuatore lineare 12 articolata attorno ad un secondo asse A2 sostanzialmente orizzontale e trasversale al piano longitudinale P. Inoltre, una delle bielle 13 presenta l'estremit? contrapposta associata al telaio 2 articolata attorno ad un quarto asse A4 sostanzialmente orizzontale e trasversale al piano longitudinale P, mentre l'altra biella 14 presenta l'estremit? contrapposta associata all'elemento di protezione 4 articolata attorno ad un quinto asse A5 sostanzialmente orizzontale e trasversale al piano longitudinale P.
Anche le bielle 13 e 14 giacciono in corrispondenza del piano longitudinale P.
Inoltre, l'elemento di protezione 4 comprende una porzione di connessione 15 sviluppantesi in corrispondenza del piano longitudinale P tra le due ali 8 contrapposte del telaio 2, che ? associata alla seconda estremit? dell'attuatore lineare 12, direttamente o tramite le bielle 13 e 14, ed un corpo principale 16 sviluppantesi trasversalmente al piano longitudinale P ed associato alla porzione di connessione 15, nella configurazione operativa il corpo principale 16 essendo atto a contattare la superficie di appoggio S.
Il corpo principale 16 si sviluppa sostanzialmente in senso orizzontale. Il corpo principale 16 ? posizionato esternamente al telaio 2 e nella configurazione di riposo ? accostato ad esso. Il corpo principale 16 si sviluppa sostanzialmente per tutta l'estensione della macchina 1 in senso trasversale al piano longitudinale P.
Il corpo principale 16 presenta la superficie esterna destinata a contattare la superficie di appoggio S nella configurazione operativa dotata di almeno una porzione spianata 17.
In una possibile forma di realizzazione (figure 1a,2a,3a,4a) la porzione di connessione 15 e il corpo principale 16 sono associati tra loro in modo rigido. La porzione di connessione 15 e il corpo principale 16 possono, quindi, essere realizzati in un pezzo unico.
In un'alternativa forma di attuazione (figure 1b,2b,3b,4b) il corpo principale 16 ? associato alla porzione di connessione 15 in modo articolato attorno ad un sesto asse A6 sostanzialmente orizzontale e trasversale al piano longitudinale P. Nella configurazione operativa il corpo principale 16 pu? ruotare attorno al sesto asse A6 rispetto alla porzione di connessione 15 per potersi adattare alla giacitura della superficie di appoggio S, qualora non sia perfettamente orizzontale.
Preferibilmente, qualora siano previste le bielle 13 e 14, il quinto asse A5 e il sesto asse A6 coincidono, per cui la biella 14, la porzione di connessione 15 e il corpo principale sono incernierati attorno ad un unico perno.
Nelle figure 5-12 ? rappresentato un telaio 2 con relativi mezzi di stabilizzazione 5 per una macchina 1 secondo il trovato. I mezzi di stabilizzazione 5 prevedono l'elemento di protezione 4 dotato di porzione di connessione 15 e corpo principale 16 collegati in modo rigido e mezzi di movimentazione 7 comprendenti le bielle 13 e 14.
In figura 12 ? rappresentata a titolo esemplificativo una possibile forma di realizzazione di una macchina 1 che incorpora il sistema di stabilizzazione 5 secondo il trovato, con l'elemento di protezione 4 dotato di porzione di connessione 15 e corpo principale 16 collegati in modo rigido e mezzi di movimentazione 7 comprendenti le bielle 13 e 14.
Si ? in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti ed in particolare si sottolinea il fatto che la macchina secondo il trovato risulta compatta in modo da poter ridurre gli ingombri a parit? di capacit? di carico o aumentare la capacit? di carico a parit? di ingombri.
Inoltre, la macchina secondo il trovato comporta una struttura semplice e un ridotto numero di componenti.
Non ultimo, la macchina secondo il trovato risulta pratica e sicura da utilizzare e da manovrare.
Il trovato cos? concepito ? suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell?ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica i materiali impiegati, nonch? le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall?ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI
1) Macchina (1) da sollevamento con sistema di stabilizzazione ottimizzato comprendente un telaio (2) portante un gruppo per la movimentazione (9) di carichi e sviluppantesi lungo un piano longitudinale (P) e trasversalmente ad esso di supporto, almeno una coppia di organi di locomozione (3) che sono atti a contattare la superficie di appoggio (S) della macchina stessa e sono associati a detto telaio (2) da parti opposte di detto piano longitudinale (P), un elemento di protezione (4) associato a detto telaio (2) in corrispondenza di una delle estremit? lungo detto piano longitudinale (P), un sistema di stabilizzazione (5) che comprende un gruppo di appoggio (6) ausiliario che ? alternativamente mobile tra una configurazione di riposo in cui ? sollevato da detta superficie di appoggio (S) e una configurazione operativa in cui ? posizionato a contatto con detta superficie di appoggio (S) e mezzi di azionamento (7) di detto gruppo di appoggio (6) tra le configurazioni di riposo e operativa che sono interposti tra detto telaio (2) e il gruppo stesso, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di appoggio (6) ausiliario comprende detto elemento di protezione (4) e che detti mezzi di azionamento (7) sono associati a detto telaio (2) tra detta almeno una coppia di organi di locomozione (3), l'elemento di protezione (4) essendo associato a detto telaio (2) mobile tra le configurazioni di riposo e operativa.
2) Macchina (1), secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di azionamento (7) comprendono un attuatore lineare (12) dotato di una prima e di una seconda estremit? tra loro contrapposte e mobili in avvicinamento e allontanamento una dall'altra, di cui la prima estremit? ? associata a detto telaio (2) articolata attorno ad un primo asse (A1) sostanzialmente orizzontale e trasversale a detto piano longitudinale (P) e la seconda estremit? ? associata a detto elemento di protezione (4).
3) Macchina (1), secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto elemento di protezione (4) ? associato a detto telaio (2) articolato attorno ad un terzo asse (A3) sostanzialmente orizzontale e trasversale a detto piano longitudinale (P), l'elemento di protezione (4) essendo atto a ruotare attorno al terzo asse (A3) tra le configurazioni di riposo e operativa.
4) Macchina (1), secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che la seconda estremit? di detto attuatore lineare (12) ? direttamente associata a detto elemento di protezione (4), l'elemento di protezione (4) e la seconda estremit? dell'attuatore lineare (12) essendo tra loro articolati attorno ad un secondo asse (A2) sostanzialmente orizzontale e trasversale a detto piano longitudinale (P).
5) Macchina (1), secondo una o pi? delle rivendicazioni 1-3, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di movimentazione (7) comprendono una coppia di bielle (13,14) interposte tra detto attuatore lineare (12) e detto elemento di protezione (4), ciascuna delle quali avente un'estremit? associata alla seconda estremit? dell'attuatore lineare (12) articolata attorno ad un secondo asse (A2) e un'estremit? contrapposta associata articolata, rispettivamente a detto telaio (2) attorno ad un quarto asse (A4) e a detto elemento di protezione (4) attorno ad un quinto asse (A5), il secondo, il quarto e il quinto asse (A2,A4,A5) essendo sostanzialmente orizzontali e trasversali a detto piano longitudinale (P).
6) Macchina (1), secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto elemento di protezione (4) comprende una porzione di connessione (15) sviluppantesi in corrispondenza di detto piano longitudinale (P) ed associata alla seconda estremit? di detto attuatore lineare (12) ed un corpo principale (16) sviluppantesi trasversalmente a detto piano longitudinale (P) ed associato a detta porzione di connessione (15), nella configurazione operativa il corpo principale (16) essendo atto a contattare la superficie di appoggio (S).
7) Macchina (1), secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detta porzione di connessione (15) e detto corpo principale (16) sono associati tra loro in modo rigido.
8) Macchina (1), secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detto corpo principale (16) ? associato a detta porzione di connessione (15) in modo articolato attorno ad un sesto asse (A6) sostanzialmente orizzontale e trasversale a detto piano longitudinale (P), nella configurazione operativa il corpo principale (16) essendo atto a ruotare attorno al sesto asse (A6) in funzione della giacitura della superficie di appoggio (S).
9) Macchina (1), secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto elemento di protezione (4) ? disposto in corrispondenza dell'estremit? anteriore di detto telaio (2) rispetto alla direzione di avanzamento (D) della macchina stessa.
10) Macchina (1), secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto elemento di protezione (4) ? disposto in corrispondenza dell'estremit? posteriore di detto telaio (2) rispetto alla direzione di avanzamento (D) della macchina stessa.
IT102021000016283A 2021-06-22 2021-06-22 Macchina da sollevamento con sistema di stabilizzazione ottimizzato. IT202100016283A1 (it)

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