IT202000013828A1 - Apparecchiatura e procedimento per piegare prodotti tubolari. - Google Patents

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Description

"APPARECCHIATURA E PROCEDIMENTO PER PIEGARE PRODOTTI TUBOLARI?
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce a un?apparecchiatura e al relativo procedimento per piegare prodotti tubolari, preferibilmente cannucce, ancora pi? preferibilmente cannucce di carta, cartoncino o altri materiali similari, da utilizzare per bere un liquido, o semiliquido. Di solito, tali contenitori sono di piccole dimensioni e sono provvisti di una zona perforabile.
Nello specifico, l?apparecchiatura e il procedimento secondo il presente trovato sono atti a piegare in due parti ciascuna cannuccia, per ridurne l?ingombro in lunghezza prima del suo confezionamento, e poi per consentire a un utilizzatore di piegarla a piacere, anche in modo ripetibile, senza danneggiarla e mantenendone la funzionalit?.
STATO DELLA TECNICA
L?uso delle cannucce per bere risale a migliaia di anni fa, anche se la loro diffusione ? diventata massiccia a partire dal secolo scorso, grazie all?utilizzo della paglia e dell?industrializzazione della loro produzione.
Prima dell?avvento e dell?enorme utilizzo delle materie plastiche, con cui sono tuttora prodotte anche le cannucce per bere, c?? stato un periodo in cui le cannucce sono state prodotte con la carta, sebbene la produzione con quest?ultimo materiale creasse problemi di costo, di consistenza, di rigidit?, di sgualcitura, o di collasso delle cannucce.
Per cercare di ridurre l?inquinamento ambientale, molti paesi hanno l?obiettivo di limitare, se non addirittura eliminare, dove possibile, l?utilizzo di materiali plastici, per cui attualmente ? molto sentita la necessit? di ritornare a produrre cannucce, comprese quelle per bere, utilizzando la carta come materia prima. Un settore particolare delle cannucce per bere ? quello delle piccole cannucce da associare singolarmente ai contenitori di bevande, come i succhi di frutta, o altro, chiusi ermeticamente, noti anche con il termine ?brick?, che normalmente sono di piccole dimensioni, con capacit? dell?ordine di 100-200 ml, provvisti ognuno di una zona perforabile per agevolare l?inserimento della cannuccia.
Ognuna di tali cannucce ? normalmente provvista di un?estremit? appuntita, per esempio con un taglio obliquo rispetto al suo asse longitudinale, per facilitare il suo inserimento nella suddetta zona perforabile del contenitore chiuso.
Tali particolari cannucce sono normalmente provviste di una zona flessibile, ad esempio a soffietto, che permette di piegare in due, anche in modo ripetibile, la cannuccia stessa senza danneggiarla. Esempi di tali cannucce sono descritti nelle domande di brevetto IT102019000003245 e IT102019000006310 depositate dalla Richiedente.
Inoltre, per l?igiene e la sicurezza alimentare, ognuna di tali cannucce per bere, ? normalmente inserita in un proprio involucro sigillato.
Sono gi? note macchine e procedimenti per la produzione automatizzata di prodotti tubolari utilizzando la carta come materia prima, da cui ricavare cannucce per bere. Esempi di tali macchine sono descritti nelle domande di brevetto IT102019000014883 e IT102019000023580 depositate dalla Richiedente.
Le macchine note e i relativi procedimenti per produrre le particolari cannucce di carta per bere, che siano anche provviste di una zona flessibile, hanno per? tutte l?inconveniente di essere molto costose e ingombranti, tant?? che a volte sono lunghe alcune decine di metri, perch? eseguono le varie fasi di lavorazione separatamente; inoltre hanno l?inconveniente di avere una capacit? produttiva oraria relativamente bassa, per cui il singolo pezzo prodotto ? alquanto costoso. In particolare, una delle operazioni pi? critiche durante la produzione delle cannucce ? quella relativa alla piegatura della parte terminale delle cannucce, perch? la carta ? un materiale molto deformabile, e il rischio di danneggiare i corpi tubolari delle cannucce in modo irreversibile ? elevato. Infatti, una piegatura eccessiva potrebbe rendere inservibile la cannuccia, ad esempio ostruendone il canale di passaggio interno, mentre una piegatura poco accentuata potrebbe rendere la cannuccia molto ingombrante e quindi difficilmente confezionabile.
Attualmente, le apparecchiature note per la piegatura di cannucce prevedono una disposizione dei componenti sostanzialmente in linea, e le cannucce sono fatte avanzate linearmente ad esempio su un nastro. Durante il movimento di avanzamento, un perno di contrasto intercetta le cannucce in corrispondenza di una loro porzione flessibile e determina la piegatura delle cannucce in cooperazione con l?azione di opposti elementi di contrasto fissi agenti sulle due porzioni di estremit? da ripiegare delle cannucce.
Esiste pertanto la necessit? di perfezionare un?apparecchiatura per piegare prodotti tubolari che possa ovviare agli inconvenienti della tecnica nota.
Uno scopo del presente trovato ? quello di realizzare un?apparecchiatura per piegare prodotti tubolari, preferibilmente cannucce, ancora pi? preferibilmente di carta, che sia in grado di realizzare la piegatura della parte terminale del prodotto tubolare in modo rapido e preciso, e contemporaneamente senza danneggiarlo. Un ulteriore scopo del presente trovato ? quello di realizzare un?apparecchiatura per piegare prodotti tubolari, che consenta un?elevata produttivit?, intesa come numero di prodotti tubolari piegati nell?unit? di tempo, ad esempio di oltre 1.000 al minuto.
Un ulteriore scopo del presente trovato ? quello di realizzare un?apparecchiatura per piegare prodotti tubolari che sia particolarmente compatta semplice da realizzare e poco costosa.
? pure uno scopo del presente trovato mettere a punto un procedimento per piegare prodotti tubolari che sia rapido, ripetibile e consenta un?elevata produttivit?.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi e ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato ? espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell?idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, forme di realizzazione si riferiscono a un?apparecchiatura per piegare prodotti tubolari, preferibilmente cannucce, ancora pi? preferibilmente di carta.
L?apparecchiatura per piegare prodotti tubolari pu? essere idonea a essere inserita in una macchina, o linea, per la produzione automatizzata di cannucce. Nella presente descrizione, l?apparecchiatura e il procedimento secondo il presente trovato saranno descritti con riferimento alla piegatura di un prodotto tubolare configurato come una cannuccia, alla quale ci si riferir? nel seguito in maniera esemplificativa e non limitativa.
S?intende che gli insegnamenti del presente trovato divulgano un?apparecchiatura e un procedimento idonei a piegare anche altri tipi di prodotti tubolari, anche diversi dalle cannucce, per lavorare i quali il tecnico esperto del settore ? perfettamente in grado di adattare gli insegnamenti del presente trovato al caso specifico di applicazione.
Ciascun prodotto tubolare pu?, quindi, essere configurato come una cannuccia avente una porzione flessibile configurata per consentire una piegatura, una sull?altra, di due porzioni terminali della cannuccia.
L?apparecchiatura comprende:
- almeno un organo di supporto configurato per supportare, almeno temporaneamente, uno o pi? di detti prodotti tubolari;
- mezzi di posizionamento, associati all?organo di supporto per tenere almeno temporaneamente ciascuno di detti prodotti tubolari in una determinata posizione rispetto all?organo di supporto;
- mezzi di piegatura, anch?essi associati all?organo di supporto e cooperanti con i mezzi di posizionamento per effettuare almeno una piegatura di detti prodotti tubolari, preferibilmente in corrispondenza della porzione flessibile.
Tale soluzione consente di limitare gli ingombri dell?apparecchiatura di piegatura e contemporaneamente di aumentare la produttivit? oraria della stessa. Inoltre, la conformazione dei mezzi di supporto consente di eseguire una piegatura molto precisa senza danneggiare il corpo del prodotto tubolare.
In accordo con forme di realizzazione, ? previsto un procedimento per piegare prodotti tubolari, preferibilmente cannucce, ancora pi? preferibilmente di carta, eseguito con l?apparecchiatura di piegatura di prodotti tubolari in accordo con il presente trovato. Il procedimento prevede che siano effettuate, preferibilmente in modo continuo, le seguenti fasi:
- una fase di fornitura, in cui i mezzi di posizionamento, associati all?organo di supporto, rotante attorno al proprio asse di rotazione, ricevono e trattengono almeno temporaneamente uno o pi? elementi tubolari in una determinata posizione rispetto all?organo di supporto,
- una fase di piegatura, in cui i mezzi di piegatura effettuano ciascuno almeno una piegatura di un rispettivo prodotto tubolare, preferibilmente in corrispondenza di detta porzione flessibile,
- una fase di consegna, in cui gli elementi tubolari gi? piegati vengono svincolati dai mezzi di posizionamento per essere consegnati all?esterno dell?organo di supporto.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Questi e altri aspetti, caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno chiari dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fornite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui: - la fig. 1 ? una vista prospettica di un?apparecchiatura per piegare prodotti tubolari qui configurati come cannucce, preferibilmente di carta, in accordo con forme di realizzazione qui descritte;
- la fig.2 ? un particolare ingrandito di fig. 1;
- la fig. 3 ? una vista schematica in cui si illustra il funzionamento degli organi di azionamento che attuano i mezzi di piegatura;
- la fig.3a ? una vista prospettica di alcuni componenti ingranditi di fig. 3;
- la fig. 4 illustra un particolare ingrandito di fig. 1 in cui sono rappresentati mezzi di estrazione delle cannucce.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
Si precisa che nella presente descrizione e nelle rivendicazioni i termini verticale, orizzontale, inferiore, superiore, destra, sinistra, alto, basso, anteriore e posteriore, con le loro declinazioni, hanno la sola funzione di illustrare meglio il presente trovato con riferimento alle figure dei disegni e non devono essere in alcun modo utilizzati per limitare la portata del trovato stesso, o l?ambito di protezione definito dalle rivendicazioni allegate. Ad esempio, con il termine verticale si vuole indicare un asse, o un piano, che pu? essere sia perpendicolare alla linea dell?orizzonte, sia inclinato, anche di diversi gradi, ad esempio fino a 20?, rispetto a tale posizione perpendicolare.
Inoltre, le persone esperte del ramo, riconosceranno che certe dimensioni, o caratteristiche, nelle figure possono essere state ingrandite, deformate, o mostrate in un modo non convenzionale, o non proporzionale per fornire una versione di pi? facile comprensione del presente trovato. Quando nella descrizione che segue sono specificati dimensioni e/o valori, le dimensioni e/o i valori sono forniti solamente per scopi illustrativi e non devono intendersi limitativi dell?ambito di protezione del presente trovato, a meno che tali dimensioni e/o i valori siano presenti nelle rivendicazioni allegate.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Si far? ora riferimento nel dettaglio alle possibili forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o pi? esempi sono illustrati nelle figure allegate. Ciascun esempio ? fornito a titolo di illustrazione del trovato e non ? inteso come una limitazione dello stesso. Ad esempio, una o pi? caratteristiche illustrate o descritte, in quanto facenti parte di una forma di realizzazione, potranno essere variate o adottate su, o in associazione con, altre forme di realizzazione per produrre ulteriori forme di realizzazione. Resta inteso che il presente trovato sar? comprensivo di tali possibili modifiche e varianti.
Prima di descrivere le forme di realizzazione, si chiarisce, inoltre, che la presente descrizione non ? limitata nella sua applicazione ai dettagli costruttivi e di disposizione dei componenti come descritti nella seguente descrizione utilizzando le figure allegate. La presente descrizione pu? prevedere altre forme di realizzazione ed essere realizzata o messa in pratica in altri svariati modi. Inoltre, si chiarisce che la fraseologia e terminologia qui utilizzata ? a fini descrittivi e non deve essere considerata come limitante.
Forme di realizzazione descritte con riferimento alle figure dalla 1 alla 4 mostrano un?apparecchiatura 10 per piegare prodotti tubolari 100, preferibilmente cannucce, ancora pi? preferibilmente cannucce di carta, che saranno definiti in seguito nei dettagli.
I prodotti tubolari 100, meglio visibili in fig. 2, possono avere ognuno, ad esempio, la forma di una cannuccia per bere, avente una forma sostanzialmente cilindrica oblunga e avente un proprio asse longitudinale.
Nell?esempio qui fornito la cannuccia 100 ha un?estremit? 114 che pu? essere vantaggiosamente appuntita, o tagliata obliquamente, per facilitare il suo eventuale inserimento in una zona perforabile di un contenitore di bevande.
La cannuccia 100 comprende una porzione flessibile 111, interposta fra due porzioni terminali 112, 113, una pi? lunga dell?altra. La porzione flessibile 111 ? configurata per consentire una piegatura, vantaggiosamente fino a circa 180?, in modo che una porzione terminale 113 della cannuccia 100 diventi parallela all?altra porzione terminale 112 di maggior lunghezza della cannuccia 100 stessa, in modo da ridurre l?ingombro in lunghezza di quest?ultima.
La porzione flessibile 111 ? definita da una successione di creste e gole anulari coassiali all?asse longitudinale della cannuccia 100.
La cannuccia 100 pu? essere realizzata in materiale cartaceo, e in particolare pu? essere realizzata avvolgendo in modo elicoidale uno o pi? elementi nastriformi attorno ad un organo di formatura.
La cannuccia 100 pu? essere realizzata anche in altri materiali, ad esempio in materiale plastico o in una combinazione fra un materiale plastico e un materiale cartaceo, o altro.
In una possibile applicazione, l?apparecchiatura 10 pu? essere inserita in una macchina per la produzione automatizzata di speciali cannucce 100 per il settore alimentare dei contenitori di bevande, come i succhi di frutta, o altro. Tali contenitori sono chiusi ermeticamente, sono solitamente di piccole dimensioni, e provvisti di una zona perforabile. Evidentemente, l?apparecchiatura 10, come sar? meglio descritta nel seguito, pu? funzionare anche in modo autonomo ricevendo in ingresso cannucce 100 aventi uno sviluppo rettilineo, e fornendo in uscita cannucce 100 provviste di una piegatura e pronte al confezionamento. In accordo con la forma di realizzazione illustrata in fig. 1, l?apparecchiatura 10 comprende un organo di supporto 11 sostanzialmente cilindrico, rotante attorno ad un proprio asse di rotazione X e provvisto di una superficie periferica 12 coassiale all?asse di rotazione X, e di due superfici laterali 25 e 26 (fig. 1 e fig.
3) perpendicolari all?asse di rotazione X.
L?apparecchiatura 10 comprende, inoltre, un elemento circolare 14 a forma di ghiera, fissato sulla superficie laterale 26 dell?organo di supporto 11 in modo da essere coassiale all?asse di rotazione X e opportunamente sagomato in modo da definire mezzi di posizionamento 19 configurati per supportare e mantenere temporaneamente in posizione le cannucce 100, come sar? pi? avanti descritto in dettaglio.
In particolare, l?elemento circolare 14 ? suddiviso in una pluralit? di settori angolari, ad esempio in numero di trenta, angolarmente equidistanti ognuno da quello adiacente, per esempio di un definito passo angolare, in ognuno dei quali ? adatta a essere disposta una cannuccia 100, in modo che ciascuna di queste ultime sia parallela all?asse di rotazione X.
I mezzi di posizionamento 19 comprendono, per ciascuno dei suddetti settori angolari, una prima scanalatura longitudinale 15, una seconda scanalatura longitudinale 16 e un elemento di contrasto 17 disposto fra queste ultime.
In particolare, la prima scanalatura longitudinale 15 ? configurata per supportare la porzione terminale 112 pi? lunga della cannuccia 100 mentre la seconda scanalatura longitudinale 16 ? configurata per supportare la porzione terminale 113 pi? corta della cannuccia 100, quando quest?ultima ? piegata attorno all?elemento di contrasto 17.
L?apparecchiatura 10 comprende, inoltre, mezzi di piegatura 18 fissati sulla superficie periferica 12 in modo che ciascuno sia configurato per effettuare una piegatura di una rispettiva cannuccia 100, preferibilmente in corrispondenza della porzione flessibile 111.
Nell?esempio qui descritto, la superficie periferica 12 ? vantaggiosamente suddivisa in una pluralit? di porzioni di supporto 24, meglio visibili in fig. 2, ad esempio in numero di trenta, angolarmente equidistanti ognuna da quella adiacente, per esempio dello stesso passo angolare caratteristico dei suddetti settori angolari, su ognuna delle quali ? adatto ad essere fissato un mezzo di piegatura 18 in modo che possa cooperare con un rispettivo elemento di contrasto 17 per piegare la cannuccia 100.
I mezzi di piegatura 18 comprendono, per ciascuna porzione di supporto 24, un corpo centrale 36 e una leva piegatrice 20 girevolmente associata al corpo centrale 36 per effettuare la piegatura della cannuccia 100.
La movimentazione delle leve piegatrici 20 ? consentita da organi di azionamento 22, associati all?organo di supporto 11 e mobili rispetto a esso, i quali possono comprendere meccanismi di movimentazione di per s? noti, ad esempio meccanismi a camma e a cremagliera (fig. 3).
Nell?esempio qui descritto, le porzioni di supporto 24 sono realizzate incavate nel corpo dell?organo di supporto 11 e sono reciprocamente inclinate a definire un profilo perimetrale cosiddetto a dente di sega, noto agli esperti del ramo.
In particolare, le porzioni di supporto 24 possono giacere su piani inclinati rispetto alla superfice periferica 12 in modo da definire superfici di supporto alternativamente disposte a quote radiali diverse, configurando cos? un profilo perimetrale a gradini.
Vantaggiosamente, le porzioni di supporto 24 sono sostanzialmente piane in modo da semplificare le traiettorie operative delle leve piegatrici 20 dei mezzi di piegatura 18.
Le porzioni di supporto 24 possono avere una estensione in direzione dell?asse di rotazione X almeno tale da consentire il posizionamento, su di esse, e il funzionamento, dei mezzi di piegatura 18 senza provocare interferenze reciproca fra le parti, mobili e/o fisse.
A tale scopo, ciascuna porzione di supporto 24 pu? presentare una rientranza sagomata 34, fig. 2, definita in modo tale da consentire una escursione angolare maggiore delle leve piegatrici 20.
Ciascuna porzione di supporto 24 comprende una sede 13, fig. 3, avente uno sviluppo sostanzialmente radiale e all?interno della quale ? alloggiato il corpo centrale 36 di un rispettivo mezzo di piegatura 18, come verr? pi? in dettaglio descritto nel seguito.
L?organo di supporto 11 ? provvisto di una pluralit? di canali di movimentazione 31 (figg. 2-3) che si sviluppano assialmente dalla superficie laterale 26 verso una cavit? di alloggiamento 27 (fig. 3) definita all?interno dell?organo di supporto 11.
I canali di movimentazione 31 si sviluppano ad una quota radiale minore rispetto a quella della superficie periferica 12, e ciascuno comunica con almeno una rispettiva sede 13 disposta superiormente.
In particolare, la cavit? di alloggiamento 27 e i canali di movimentazione 31 sono atti ad alloggiare gli organi di azionamento 22 dei mezzi di piegatura 18, come verr? meglio descritto nel seguito.
Nella forma di realizzazione qui descritta, la seconda scanalatura longitudinale 16 ? sostanzialmente parallela alla prima scanalatura longitudinale 15 in modo da consentire un posizionamento reciproco delle porzioni terminali 112, 113 della cannuccia 100, una parallela all?altra, nel caso in cui si voglia realizzare una piegatura di circa 180? (fig.2).
In questo caso, la prima scanalatura longitudinale 15 e la seconda scanalatura longitudinale 16 sono disposte sostanzialmente parallele all?asse di rotazione X. Nel caso, invece, sia richiesta la realizzazione di una piegatura diversa da un angolo di circa 180?, ? possibile prevedere una diversa inclinazione reciproca della seconda scanalatura longitudinale 16 rispetto alla prima scanalatura longitudinale 15.
In ogni caso, la prima scanalatura longitudinale 15 e la seconda scanalatura longitudinale 16 sono disposte almeno in parte a sbalzo sopra la superficie periferica 12, ad una quota radiale maggiore rispetto a quella di quest?ultima. La prima scanalatura longitudinale 15 e la seconda scanalatura longitudinale 16 possono essere ciascuna interrotta da uno spazio circonferenziale 32 (fig. 2 e fig. 4), anch?esso compreso nel suddetto elemento circolare 14, in modo che ciascuna scanalatura di alloggiamento 15 e 16 sia suddivisa in due o pi? parti separate e contigue.
Lo spazio circonferenziale 32 si sviluppa lungo la superficie laterale dell?elemento circolare 14 ed ? configurato per consentire l?inserimento di mezzi di estrazione 33, i quali sono configurati per consentire il disimpegno di ciascuna cannuccia 100 al momento della sua consegna (fig. 4).
La presenza dello spazio circonferenziale 32 suddivide la prima scanalatura longitudinale 15 in due prime porzioni di appoggio 15a, 15b, e la seconda scanalatura longitudinale 16 in due seconde porzioni di appoggio 16a, 16b (fig.
2).
Fra la prima scanalatura longitudinale 15 e la seconda scanalatura longitudinale 16 ? disposta una parete centrale 35, su un?estremit? terminale della quale ? presente l?elemento di contrasto 17.
L?elemento di contrasto 17 pu? avere una forma arrotondata tale da determinare un idoneo raggio di piegatura della porzione flessibile 111 della cannuccia 100. In particolare, il centro del raggio di piegatura dell?elemento di contrasto 17 ? allineato con il centro di rotazione della leva piegatrice 20 del rispettivo mezzo di piegatura 18.
Anche la parete centrale 35 ha una discontinuit? in corrispondenza del suddetto spazio circonferenziale 32, e delimita da un lato la prima scanalatura longitudinale 15 e dal lato opposto la seconda scanalatura longitudinale 16.
Con particolare riferimento alla fig. 2 e alla fig. 3, la leva piegatrice 20 di ciascun mezzo di piegatura 18 ? mobile tra una posizione disimpegnata, in cui ? distante dalla cannuccia 100, e una posizione di ingaggio, in cui va in contatto con la cannuccia 100 per determinare, in uso, la piegatura della porzione flessibile 111 sul rispettivo elemento di contrasto 17.
La leva piegatrice 20 ? provvista di una estremit? di accoppiamento 20a associata al corpo centrale 36, e di una contrapposta estremit? di piegatura 20b (fig. 3a) configurata per ingaggiare la cannuccia 100 per determinarne la piegatura.
L?estremit? di piegatura 20b pu? essere equipaggiata con un elemento di piegatura sagomato 37, ad esempio a profilo svasato, atto a contattare la porzione terminale 113 pi? corta della cannuccia 100. Durante la piegatura, la porzione flessibile 111, che si trova frapposta fra la leva piegatrice 20 e l?elemento di contrasto 17, viene fatta aderire a quest?ultimo (fig. 2).
L?elemento di piegatura sagomato 37 pu? essere fisso oppure associato alla leva piegatrice 20 in modo folle, ad esempio in modo tale da limitare l?attrito per strisciamento con il corpo della cannuccia 100.
Con particolare riferimento alla fig. 3a, il corpo centrale 36 presenta una parte fissa 36a ed un perno 36b, disposto centralmente, al quale ? associata l?estremit? di accoppiamento 20a della leva piegatrice 20.
La parte fissa 36a ? solidale all?organo di supporto 11 mentre il perno 36b ? ruotabile all?interno della parte fissa 36a, lungo un asse di rotazione sostanzialmente ortogonale alla rispettiva porzione di supporto 24 sulla quale ? installato il corpo centrale 36.
Il perno 36b presenta una porzione terminale 38 dentellata la quale ? disposta, almeno in parte, in comunicazione con almeno un canale di movimentazione 31, in posizione tale da cooperare con gli organi di azionamento 22.
Gli organi di azionamento 22 sono configurati per azionare le leve piegatrici 20 dei mezzi di piegatura 18 per determinare il loro passaggio dalla posizione disimpegnata alla posizione di ingaggio e vice versa (figg. 2-3).
Gli organi di azionamento 22 qui descritti comprendono esemplificativamente un meccanismo a camma ed un meccanismo a cremagliera. Evidentemente ? possibile realizzare, o utilizzare, altri meccanismi di per s? noti per trasmettere il moto alle leve piegatrici 20.
Nell?esempio realizzativo qui descritto, gli organi di azionamento 22 comprendono una pluralit? di aste 40, inserite in modo scorrevole in rispettivi canali di movimentazione 31 dell?organo di supporto 11, e un corpo sagomato 39, disposto all?interno della cavit? di alloggiamento 27 dell?organo di supporto 11 e provvisto di una superficie periferica sagomata sulla quale sono scorrevoli le suddette aste 40 in modo tale da trasformare il loro moto rotatorio, lungo la suddetta superficie periferica sagomata, in un moto alternato, lungo rispettive direzioni parallele all?asse di rotazione X, all?interno dei canali di movimentazione 31.
Il corpo sagomato 39 ha una forma sostanzialmente cilindrica ed ? fisso rispetto all?organo di supporto 11, il quale invece pu? ruotare attorno all?asse di rotazione X grazie ad un albero di rotazione 28 (fig. 3). Quando l?organo di supporto 11 viene messo in rotazione, esso trascina con s? anche le aste 40 che possono quindi scorrere, sulla superficie periferica sagomata del corpo sagomato 39, rimanendo sempre parallele all?asse di rotazione X e complessivamente all?interno dei canali di movimentazione 31.
Ciascuna asta 40 ha un?estremit? mobile 41 configurata per scorrere sulla superficie periferica sagomata del corpo sagomato 39 seguendo una traiettoria curva periferico-assiale.
Qui e nel seguito, per traiettoria curva periferico-assiale si vuole definire il moto di un punto sulla superficie periferica di un cilindro che presenta sia una componente circonferenziale che una componente assiale.
La traiettoria curva periferico-assiale prevede un tratto di piegatura 43a e un tratto di disimpegno 43b, in cui il tratto di piegatura 43a ? disposto pi? lontano dalla seconda superficie laterale 26 rispetto al tratto di disimpegno 43b. In questo modo, quando l?estremit? mobile 41 dell?asta 40 scorre lungo la traiettoria curva periferico-assiale passando dal tratto di disimpegno 43b al tratto di piegatura 43a, l?asta 40 si allontana dalla superficie laterale 26 per mettere in rotazione il perno 36b in un verso tale da movimentare la leva piegatrice 20 dalla posizione disimpegnata alla posizione di ingaggio.
Tale traiettoria curva periferico-assiale consente, quindi, all?asta 40 di scorrere all?interno del rispettivo canale di movimentazione 31 con un movimento alternato, opportunamente previsto per consentire la rotazione del perno 36b per l?azionamento della leva piegatrice 20 dalla posizione disimpegnata alla posizione di ingaggio e viceversa.
Ciascuna asta 40 ? delimitata assialmente dalla suddetta estremit? mobile 41 e da una contrapposta estremit? libera la quale pu? sporgere dalla superficie laterale 26 dell?organo di supporto 11, ad esempio quando le leve piegatrici 20 sono in posizione disimpegnata.
Ciascuna asta 40 ha una porzione intermedia dentata 44 configurata per accoppiarsi alla porzione terminale 38 dentellata del perno 36b per determinarne la rotazione (figg. 3-3a). Tale accoppiamento definisce un meccanismo cosiddetto ?a cremagliera?, in cui il movimento traslatorio dell?asta 40 ? trasformato in un movimento rotatorio del perno 36b.
L?estremit? mobile 41 di ciascuna asta 40 pu? essere vantaggiosamente equipaggiata con mezzi di rotolamento 42. A solo titolo esemplificativo e non limitativo, i mezzi di rotolamento 42 possono essere rotelle, sfere, o qualsiasi elemento che consenta un rotolamento relativo.
Il corpo sagomato 39 ? provvisto di una scanalatura di scorrimento 43 definita perifericamente sulla superficie laterale del corpo sagomato 39. La scanalatura di scorrimento 43 ? incavata nel corpo sagomato 39 ed ha il profilo della suddetta traiettoria curva periferico-assiale.
L?apparecchiatura 10 comprende, inoltre, mezzi di estrazione 33 disposti in posizione fissa rispetto all?organo di supporto 11, e perifericamente rispetto a quest?ultimo, in corrispondenza della posizione angolare di consegna delle cannucce 100 (fig. 4).
I mezzi di estrazione 33 sono configurati per consentire il disimpegno delle cannucce 100 dalle prime scanalature longitudinali 15 e seconde scanalature longitudinali 16 nelle quali sono posizionate (fig. 4).
Nell?esempio realizzativo qui descritto, i mezzi di estrazione sono configurati come una coppia rebbi 33, un primo dei quali ? configurato per cooperare con lo spazio circonferenziale 32, in modo da sollevare sia la porzione terminale 112 pi? lunga della cannuccia 100 sia la porzione terminale 113 pi? corta della cannuccia 100 da consegnare. Un secondo rebbio 33 ? assialmente distanziato dal primo rebbio 33 in modo da consentire solamente il sollevamento della porzione terminale 112 pi? lunga della cannuccia 100, vantaggiosamente in corrispondenza di una zona limitrofa all?estremit? inferiore 114 della cannuccia 100 (fig. 4).
In particolare, quando l?organo di supporto 11 viene portato in rotazione, si determina un movimento di disimpegno e sollevamento delle cannucce 100 che, ad esempio una alla volta, vengono svincolate dalle prime e seconde scanalature longitudinali 15, 16.
Il funzionamento dell?apparecchiatura 10 fin qui descritta, che corrisponde anche al procedimento per la piegatura automatizzata di prodotti tubolari 100, preferibilmente di carta, secondo il presente trovato, ? il seguente. Il procedimento prevede che vengano effettuate, preferibilmente in modo continuo, le seguenti fasi:
- una fase di fornitura, in cui i mezzi di posizionamento 19, associati all?organo di supporto 11 ricevono e trattengono almeno temporaneamente uno o pi? elementi tubolari 100 in una determinata posizione rispetto all?organo di supporto 11,
- una fase di piegatura, in cui i mezzi di piegatura 18 effettuano ciascuno almeno una piegatura di un rispettivo di detti elementi tubolari 100, preferibilmente in corrispondenza di una porzione flessibile 111 di detto prodotto tubolare 100,
- una fase di consegna, in cui detti elementi tubolari 100 piegati vengono svincolati dai mezzi di posizionamento 19 per essere consegnati all?esterno dell?organo di supporto 11.
In particolare, l?organo di supporto 11, durante la sua rotazione attorno all?asse di rotazione X, riceve da un dispositivo di ingresso (non rappresentato), in corrispondenza di una posizione angolare di fornitura, una o pi? cannucce 100 gi? formate e portate a misura, eventualmente anche con le estremit? inferiori 114 appuntite, e consegna, in corrispondenza di una posizione angolare di consegna, le cannucce 100 piegate ad un dispositivo di uscita (non rappresentato).
Tra la posizione angolare di fornitura e la posizione angolare di prelievo ? prevista una posizione angolare di fine piegatura in corrispondenza della quale la piegatura delle cannucce 100 ? sostanzialmente terminata.
Durante il movimento di rotazione dell?organo di supporto 11, attorno all?asse di rotazione X, esso porta in rotazione con s? anche le aste 40 degli organi di azionamento 22.
Le estremit? mobili 41 delle aste 40 scorrono, quindi, nella scanalatura di scorrimento 43 del corpo sagomato 39 che ? fisso rispetto all?organo di supporto 11.
Il moto delle estremit? mobili 41, che seguono la traiettoria curva perifericoassiale, determina una traslazione delle rispettive aste 40 lungo rispettive direzioni parallele all?asse di rotazione X, all?interno dei rispettivi canali di movimentazione 31. Durante tale traslazione, le porzioni intermedie dentate 44 delle aste 40, le quali sono accoppiate ai rispettivi perni 36b in corrispondenza di rispettive porzioni terminali 38 dentellate, determinano l?opportuna e voluta rotazione di questi ultimi, e quindi delle leve piegatrici 20.
Al termine della fase di piegatura, le cannucce 100 sono stabilmente posizionate nelle prime e seconde scanalature longitudinali 15, 16 e l?organo di supporto 11, ruotando attorno all?asse di rotazione X, le porta fino alla posizione angolare di consegna in corrispondenza della quale i mezzi di estrazione 33 svincolano le cannucce 100 dalle prime e seconde scanalature longitudinali 15, 16 per consegnarle al dispositivo di uscita (non rappresentato).
? chiaro che all?apparecchiatura 10 e al relativo procedimento di piegatura fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti e/o fasi, senza per questo uscire dall?ambito del presente trovato come definito dalle rivendicazioni.
? anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potr? senz?altro realizzare molte altre forme equivalenti di apparecchiature e procedimenti per piegare prodotti tubolari, preferibilmente cannucce, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell?ambito di protezione da esse definito.
Nelle rivendicazioni che seguono, i numeri ed i simboli di riferimento tra parentesi hanno il solo scopo di facilitare la lettura delle stesse e non devono essere considerati come fattori limitativi dell?ambito di protezione da esse definito.

Claims (14)

RIVENDICAZIONI
1. Apparecchiatura (10) per piegare prodotti tubolari (100), in cui ciascuno di detti prodotti tubolari (100) ? preferibilmente provvisto di una porzione flessibile (111) configurata per consentire una piegatura del corrispondente prodotto tubolare (100), caratterizzata dal fatto che detta apparecchiatura (10) comprende:
- almeno un organo di supporto (11) configurato per supportare, almeno temporaneamente, uno o pi? di detti prodotti tubolari (100);
- mezzi di posizionamento (19), associati a detto organo di supporto (11) per tenere almeno temporaneamente ciascuno di detti prodotti tubolari (100) in una determinata posizione rispetto a detto organo di supporto (11); e
- mezzi di piegatura (18) anch?essi associati a detto organo di supporto (11) e cooperanti con detti mezzi di posizionamento (19) per effettuare almeno una piegatura di detti prodotti tubolari (100), preferibilmente in corrispondenza di detta porzione flessibile (111).
2. Apparecchiatura come nella rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto organo di supporto (11) ha forma sostanzialmente cilindrica, ? rotante attorno ad un asse di rotazione (X) ed ? provvisto di una superficie periferica (12) coassiale a detto asse di rotazione (X) sulla quale sono montati detti mezzi di piegatura (18).
3. Apparecchiatura come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di posizionamento (19) comprendono una pluralit? di coppie di scanalature longitudinali (15, 16), sostanzialmente parallele fra loro, fra le quali ? disposto un elemento di contrasto (17), attorno al quale ? adatto ad essere piegato uno di detti prodotti tubolari (100), e che una prima scanalatura longitudinale (15) di ciascuna coppia di dette scanalature longitudinali (15, 16) ? configurata per supportare una prima porzione terminale (112) di detto prodotto tubolare (100) e una seconda scanalatura longitudinale (16) di ciascuna coppia di dette scanalature longitudinali (15, 16) ? configurata per supportare una seconda porzione terminale (113) dello stesso prodotto tubolare (100), in cui detta prima porzione terminale (112) ? preferibilmente pi? lunga di detta seconda porzione terminale (113).
4. Apparecchiatura come nella rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che comprende, inoltre, un elemento circolare (14), coassiale a detto asse di rotazione (X) e fissato su una superficie laterale (26) di detto organo di supporto (11), e che detto elemento circolare (14) ? suddiviso in una pluralit? di settori angolari angolarmente equidistanti ognuno da quello adiacente, su ciascuno dei quali ? ricavata una di dette coppie di scanalature longitudinali (15, 16) e l?associato elemento di contrasto (17).
5. Apparecchiatura come nella rivendicazione 3 o 4, caratterizzata dal fatto che, in ciascuna coppia di dette scanalature longitudinali (15, 16), detta seconda scanalatura longitudinale (16) ? parallela a detta prima scanalatura longitudinale (15) in modo da consentire un posizionamento reciproco di dette prime e seconde porzioni terminali (112, 113) di uno di detti prodotti tubolari (100), una parallela all?altra.
6. Apparecchiatura come nella rivendicazione 2, o in una qualsiasi rivendicazioni precedente dipendente dalla rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detta prima scanalatura longitudinale (15) e detta seconda scanalatura longitudinale (16) sono interrotte da uno spazio circonferenziale (32), in modo da essere suddivise in due o pi? parti separate e contigue, in cui detto spazio circonferenziale (32) ? configurato per consentire l?inserimento di mezzi di estrazione (33) per il disimpegno di detti elementi tubolari (100) da dette prime e seconde scanalature longitudinali (15, 16).
7. Apparecchiatura come nella rivendicazione 2, o in una qualsiasi rivendicazioni precedenti dipendente dalla rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di posizionamento (19) comprendono, inoltre, una parete centrale (35), disposta fra detta prima scanalatura longitudinale (15) e detta seconda scanalatura longitudinale (16), e su una estremit? terminale della quale ? presente detto elemento di contrasto (17).
8. Apparecchiatura come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che ciascuno di detti mezzi di piegatura (18) comprende un corpo centrale (36) ed una leva piegatrice (20) girevolmente associata a detto corpo centrale (36) per effettuare la piegatura di un rispettivo di detti prodotto tubolare (100), e che detta leva piegatrice (20) ? mobile tra una posizione disimpegnata, in cui detta leva piegatrice (20) ? distante da detto prodotto tubolare (100), e una posizione di ingaggio, in cui detta leva piegatrice (20) ? in contatto con detto prodotto tubolare (100) per determinare la piegatura di detto prodotto tubolare (100).
9. Apparecchiatura come nella rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detto corpo centrale (36) ? provvisto di un perno (36b) al quale ? girevolmente associata detta leva piegatrice (20), e che detto perno (36b) comprende inferiormente una porzione terminale (38) dentellata configurata per cooperare con organi di azionamento (22) di detti mezzi di piegatura (18).
10. Apparecchiatura come nella rivendicazione 2, o in una qualsiasi rivendicazioni precedenti dipendente dalla rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detta superficie periferica (12) ? suddivisa in una pluralit? di porzioni di supporto (24) angolarmente equidistanti ognuna da quella adiacente e reciprocamente inclinate a definire un profilo perimetrale a dente di sega, e che su ciascuna di dette porzioni di supporto (24) ? fissato uno di detti mezzi di piegatura (18).
11. Apparecchiatura come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 8, caratterizzata dal fatto che comprende, inoltre, organi di azionamento (22) configurati per provocare una rotazione di dette leve piegatrici (20), e che detti organi di azionamento (22) comprendono almeno uno fra un meccanismo a camma ed un meccanismo a cremagliera per la movimentazione di dette leve piegatrici (20).
12. Apparecchiatura come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende, inoltre, mezzi di estrazione (33) disposti in posizione fissa rispetto a detto organo di supporto (11) e perifericamente rispetto a detto organo di supporto (11), in corrispondenza di una posizione angolare di consegna di detti prodotti tubolari (100), in cui detti mezzi di estrazione (33) sono configurati per consentire il disimpegno di detti prodotti tubolari (100) dalle rispettive prime e seconde scanalature longitudinali (15, 16) nelle quali detti prodotti tubolari (100) sono posizionati.
13. Procedimento per piegare prodotti tubolari (100) in cui ciascuno di detti prodotti tubolari (100) ? preferibilmente provvisto di una porzione flessibile (111) configurata per consentire una piegatura del corrispondente prodotto tubolare (100), caratterizzato dal fatto che detto metodo prevede che vengano effettuate, preferibilmente in modo continuo, almeno le seguenti fasi:
- una fase di fornitura, in cui mezzi di posizionamento (19) associati ad un organo di supporto (11) ricevono e trattengono almeno temporaneamente uno o pi? elementi tubolari (100) in una determinata posizione rispetto a detto organo di supporto (11),
- una fase di piegatura, in cui mezzi di piegatura (18) effettuano ciascuno almeno una piegatura di un rispettivo di detti elementi tubolari (100), preferibilmente in corrispondenza di detta porzione flessibile (111),
- una fase di consegna, in cui detti elementi tubolari 100 gi? piegati vengono svincolati da detti mezzi di posizionamento (19) per essere consegnati all?esterno di detto organo di supporto (11).
14. Procedimento come nella rivendicazione 13, in cui detto organo di supporto (11) ha una forma sostanzialmente cilindrica ed ? girevole attorno ad un asse di rotazione (X), caratterizzato dal fatto che durante dette fasi di fornitura, piegatura e consegna, detto organo di supporto (11) ruota attorno a detto asse di rotazione (X).
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