IT202000013831A1 - Apparecchiatura e procedimento per sagomare prodotti tubolari. - Google Patents

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tubular
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    • B31F1/20Corrugating; Corrugating combined with laminating to other layers
    • B31F1/205Corrugating tubes

Description

"APPARECCHIATURA E PROCEDIMENTO PER SAGOMARE PRODOTTI TUBOLARI "
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce a un?apparecchiatura e a un procedimento per sagomare prodotti tubolari, o elementi tubolari, che nella presente descrizione sono usati come sinonimi, preferibilmente di carta, cartoncino o altri materiali similari dotati di un?adeguata flessibilit? che ne consenta la deformazione.
In particolare, l?apparecchiatura e il procedimento secondo il presente trovato sono idonei a sagomare elementi tubolari da cui ricavare cannucce, ad esempio da utilizzare per bere un liquido, o semiliquido. Nello specifico, l?apparecchiatura e il procedimento secondo il presente trovato sono atti a sagomare ciascun elemento tubolare, da cui ricavare poi una cannuccia, per realizzare su di essa, almeno una porzione sagomata flessibile, che permetta di piegare in due la cannuccia, per ridurne l?ingombro in lunghezza prima del suo confezionamento, e poi, anche in modo ripetibile, di piegarla a piacere da parte dell?utilizzatore, senza danneggiarla e mantenendone la funzionalit?.
STATO DELLA TECNICA
Sono note cannucce in plastica o in carta, tipicamente impiegate in ambito alimentare, con lo scopo di sorbire bibite o bevande in generale da contenitori, quali bicchieri, bottiglie, confezioni cartonate, ad esempio a forma di parallelepipedo, anche note come ?brick?.
? inoltre noto che alcune tipologie di cannucce sono di tipo pieghevole, avendo una porzione sagomata flessibile, che permette di piegare in due, anche in modo ripetibile, la cannuccia stessa senza danneggiarla e mantenendone la funzionalit?. Tipicamente, tale porzione sagomata flessibile ? del tipo ?a soffietto?, definita da una successione di creste e gole anulari coassiali all?asse longitudinale della cannuccia, e formate ad esempio da scanalature, indentazioni, variazioni di spessore, idonee a consentirne la piegatura.
Tali cannucce pieghevoli sono spesso abbinate, singolarmente, ai contenitori di bevande, come i succhi di frutta, o altro, chiusi ermeticamente, che normalmente sono di piccole dimensioni, con capacit? dell?ordine di 100-200 ml, e sono provvisti ognuno di una zona perforabile per agevolare l?inserimento della cannuccia.
Apparecchiature e procedimenti per realizzare cannucce provviste di tale porzione sagomata flessibile sono descritti, ad esempio, nel documento brevettuale statunitense US-A-2.985.077.
Queste soluzioni note prevedono organi meccanici deformatori che agiscono sulla cannuccia mantenuta in rotazione per realizzare le suddette gole anulari in opportune posizioni, tali per cui ciascuna gola risulti interposta fra due creste consecutive.
In alcune soluzioni note, come ad esempio in quella descritta nel sopra citato US-A-2.985.077, gli organi meccanici deformatori sono posti su un organo girevole attorno ad un asse di rotazione parallelo a quello della cannuccia in lavorazione, per cui la loro azione porta in rotazione anche la cannuccia stessa durante la realizzazione delle gole.
Tali soluzioni note presentano diversi inconvenienti, in particolare quando sono impiegate per realizzare la porzione sagomata flessibile di cannucce realizzate in carta. Infatti, mentre i materiali plastici - in virt? delle loro propriet? intrinseche -consentono di realizzare con relativa facilit? le gole e le creste della porzione sagomata flessibile, questo non vale per le cannucce di carta. Infatti, a causa delle propriet? intrinseche del materiale, la carta presenta una resistenza meccanica alla deformazione permanente che ? molto superiore rispetto a quella dei materiali plastici, seguendo un comportamento elasto-plastico. In altre parole, la carta ? dotata di una significativa componente elastica che fa s? che il materiale tenda ad assumere nuovamente la propria forma originaria, al cessare dell?azione degli organi meccanici deformatori.
Inoltre, un altro inconveniente delle soluzioni note nella tecnica ? dato dal fatto che gli organi meccanici deformatori agiscono sulla cannuccia, e la contattano per deformarla, soltanto per un periodo di tempo molto breve, ad esempio pari al tempo che la cannuccia impiega per compiere una rotazione, o alcune rotazioni, su s? stessa.
? evidente che in tale limitato periodo di tempo gli organi meccanici deformatori non sono in grado di eseguire un?azione di compressione/deformazione della carta tale da realizzare gole e creste aventi poi una forma stabile e duratura nel tempo.
Di conseguenza, un inconveniente delle soluzioni note, ? che queste ultime non consentono di sagomare in maniera permanente le cannucce di carta, poich? la porzione sagomata flessibile potrebbe distendersi gi? subito dopo la deformazione subita, e perdere cos?, almeno in misura significativa, le gole e le creste precedentemente formate.
Un altro inconveniente delle soluzioni note, sempre legato alle propriet? intrinseche della carta, ? dato dal fatto che esse non sono in grado di sagomare le cannucce in modo da ottenere una struttura a soffietto provvista di pieghe nette e definite, per formare le gole e le creste. Ci? fa s? che tali cannucce non siano agevoli da piegare nella zona del soffietto e che risultino anche scomode da utilizzare.
Un ulteriore inconveniente di alcune delle apparecchiature e dei procedimenti noti nella tecnica ? che permettono di realizzare porzioni sagomate flessibili che consentono di piegare s? una parte terminale della cannuccia, ma soltanto con ampi raggi di curvatura. Di conseguenza, tali soluzioni impediscono una piegatura della cannuccia sostanzialmente su s? stessa, ossia con un angolo di piegatura fino a 180?, a meno di non prevedere una porzione sagomata flessibile molto lunga e quindi non compatibile con le necessit? pratiche ed industriali del campo di applicazione sopra esposto, ad esempio per cannucce per bere, di ridotte dimensioni, come le cannucce per i piccoli contenitori portatili per bevande, ad esempio quelli di tipo ?brick?.
Un altro inconveniente di alcune soluzioni note ? che, a causa della loro complessit? strutturale, esse necessitano di lunghe e laboriose operazioni di messa a punto e di manutenzione.
Un ulteriore inconveniente di talune soluzioni note ? dato dal fatto che esse non sono in grado di raggiungere gli elevati valori di produttivit? richiesti in settori industriali di beni di largo consumo dal basso valore economico unitario, come quello delle cannucce, il che rende anti-economico l?impiego di tali apparecchiature e procedimenti noti nella tecnica.
Uno scopo del presente trovato ? quello di rendere disponibile un?apparecchiatura, e mettere a punto un procedimento, per sagomare prodotti tubolari, o elementi tubolari, preferibilmente di carta o simili, da cui ricavare preferibilmente cannucce, in modo da realizzare su di essi almeno una porzione sagomata flessibile.
Un altro scopo del presente trovato ? quello di rendere disponibile un?apparecchiatura, e mettere a punto un procedimento, in grado di raggiungere elevate o elevatissime produttivit?, intese come numero di elementi tubolari sagomati nell?unit? di tempo, anche superiore ad un migliaio al minuto.
Un altro scopo del presente trovato ? quello di rendere disponibile un?apparecchiatura, e mettere a punto un procedimento, affidabile ed efficace, in grado di realizzare porzioni sagomate formate da una successione di creste e gole anulari coassiali ad un asse longitudinale degli elementi tubolari, definite sostanzialmente da pieghe nette e permanenti, e aventi una forma stabile che si mantiene indefinitamente nel tempo.
Un altro scopo del presente trovato ? quello di rendere disponibile un?apparecchiatura, e mettere a punto un procedimento, che siano molto flessibili e che consentano di sagomare prodotti tubolari aventi una lunghezza longitudinale complessiva compresa entro un intervallo di valori molto ampio, nonch? di effettuare un cambio formato in modo semplice e rapido, che non richieda lunghi tempi di fermo-macchina e laboriosi interventi di operatori specializzati.
Un altro scopo del presente trovato ? quello di rendere disponibile un?apparecchiatura, e mettere a punto un procedimento, che siano idonei ad essere integrati in una macchina pi? complessa, preferibilmente automatizzata, in grado di effettuare tutte le lavorazioni necessarie sui suddetti elementi tubolari, per esempio per trasformarli in cannucce finite, nonch? di confezionare ciascuna di queste ultime in una corrispondente confezione idonea a preservarla igienicamente fino al suo utilizzo.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato ? espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell?idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, secondo il trovato ? resa disponibile un?apparecchiatura per sagomare prodotti, o elementi tubolari, preferibilmente di carta, preferibilmente per realizzare cannucce, e realizzare su di essi una porzione sagomata flessibile definita da una successione di creste e gole anulari coassiali ad un primo asse longitudinale dei prodotti tubolari.
Qui e per tutta la presente descrizione con i termini ?creste? e ?gole? ci si riferisce, rispettivamente, a rilievi ed avvallamenti definiti ad esempio come scanalature, o indentazioni, o pieghe, o variazioni di spessore che permettono di piegare significativamente la porzione sagomata flessibile per poi poter ripiegare una porzione terminale degli elementi tubolari sull?altra porzione, di solito di maggior lunghezza, degli elementi tubolari stessi.
Nella presente descrizione, l?apparecchiatura ed il procedimento secondo il presente trovato saranno descritti con riferimento alla lavorazione di un prodotto tubolare configurato come un elemento tubolare, al quale ci si riferir? nel seguito in maniera esemplificativa e non limitativa. Si intende che gli insegnamenti del presente trovato divulgano un?apparecchiatura ed un procedimento idonei a sagomare anche altri tipi di prodotti tubolari, per lavorare i quali il tecnico esperto del ramo ? perfettamente in grado di adattare gli insegnamenti del presente trovato al caso specifico di applicazione.
Secondo forme di realizzazione qui previste, l?apparecchiatura comprende mezzi di supporto che supportano una pluralit? di organi di presa configurati ciascuno per trattenere temporaneamente uno di detti prodotti tubolari in una posizione di lavorazione.
Secondo forme di realizzazione qui previste, l?apparecchiatura comprende mezzi di formatura esterni configurati per sagomare localmente ciascun prodotto tubolare agendo su una superficie esterna di questi ultimi.
Secondo un aspetto del presente trovato, l?apparecchiatura comprende, inoltre, mezzi di formatura interni, configurati per sagomare localmente ciascun prodotto tubolare, agendo su una superficie interna di quest?ultimo, in associazione con i suddetti mezzi di formatura esterni.
In accordo con forme di realizzazione qui previste, i mezzi di formatura interni comprendono una pluralit? di spine di formatura configurate per essere, prima inserite selettivamente all?interno dei prodotti tubolari durante la formatura della porzione sagomata flessibile, e poi estratte selettivamente da tali prodotti tubolari a formatura completata.
In accordo con forme di realizzazione del presente trovato, ciascuna spina di formatura comprende organi di formatura interni configurati per sagomare una superficie interna di ciascun prodotto tubolare, per realizzare la suddetta porzione sagomata flessibile in cooperazione con i mezzi di formatura esterni.
Con l?espressione ?organi di formatura interni?, qui e per tutta la presente descrizione si intende connotare tali organi in base alla loro funzione, che ? quella di sagomare la superficie interna della cannuccia, agendo dall?interno di quest?ultima.
Secondo forme di realizzazione del presente trovato, gli organi di formatura interni sono sagomati come una porzione corrugata, avente un profilo formato da una successione di creste e gole anulari.
Secondo forme di realizzazione del presente trovato, i mezzi di formatura esterni comprendono almeno una pluralit? di corrugazioni che definisce una successione di creste e gole, la cui forma ? correlata, preferibilmente coniugata, pi? preferibilmente in maniera sfalsata, alla forma del profilo dei suddetti organi di formatura interni delle spine di formatura cosicch? le creste anulari degli organi di formatura interni siano allineate con le gole della pluralit? di corrugazioni dei mezzi di formatura esterni quando le suddette spine di formatura sono inserite all?interno dei prodotti tubolari.
Preferibilmente, gli organi di formatura interni e la pluralit? di corrugazioni dei mezzi di formatura esterni presentano un?estensione, misurata in una direzione parallela ad un secondo asse longitudinale dei mezzi di supporto, pari ad almeno l?estensione nominale della porzione sagomata flessibile dei prodotti tubolari lungo il primo asse longitudinale.
Secondo forme di realizzazione, tale pluralit? di corrugazioni comprende una prima pluralit? di corrugazioni presenti su un organo rotante, ed una seconda pluralit? di corrugazioni presente su un organo fisso. La prima e la seconda pluralit? di corrugazioni sono contrapposte fra loro con in mezzo una zona di passaggio per ricevere selettivamente i prodotti tubolari con all?interno i suddetti mezzi di formatura interni.
Secondo forme di realizzazione, i mezzi di supporto comprendono un organo di supporto rotante attorno ad un tamburo fisso, coassialmente al secondo asse longitudinale.
In accordo con forme di realizzazione, gli organi di presa sono disposti in sequenza l?uno dopo l?altro, preferibilmente angolarmente equi-distanziati, sulla periferia dell?organo di supporto. Si noti che gli organi di presa sono disposti, rispetto al suddetto organo di supporto, in modo da trattenere i prodotti tubolari orientati con il loro primo asse longitudinale sostanzialmente parallelo al suddetto secondo asse longitudinale.
I mezzi di formatura esterni comprendono il suddetto organo rotante, girevole attorno ad un proprio asse di rotazione, disposto parallelo al secondo asse longitudinale, ma sfalsato rispetto a quest?ultimo, in modo da determinare una rotazione disassata dell?organo rotante rispetto all?organo di supporto.
In forme di realizzazione qui previste, l?organo rotante ? configurato come un disco avente un diametro esterno che ? inferiore al diametro esterno dell?organo di supporto, ed ? disposto in una posizione tale da risultare inscritto entro il diametro di quest?ultimo. Si noti che, preferibilmente, la disposizione e le dimensioni dell?organo rotante sono tali da far s? che la prima pluralit? di corrugazioni sia disposta in prossimit? della suddetta zona di passaggio, cosicch? i prodotti tubolari, attraversando tale zona di passaggio, possano interagire gradualmente sia con la prima pluralit? di corrugazioni presenti sull?organo rotante, sia con la seconda pluralit? di corrugazioni presenti sull?organo fisso.
Secondo forme di realizzazione, l?organo fisso ha una superficie di forma convessa, e rivolta verso il suddetto organo rotante, e l?organo fisso ? conformato in modo tale per cui la seconda pluralit? di corrugazioni si estende per un arco di circonferenza avente un determinato angolo al centro.
Secondo un altro aspetto del presente trovato, sono previsti, inoltre, mezzi di compressione dei prodotti tubolari, ciascuno mobile in maniera coordinata con gli organi di presa per comprimere la porzione sagomata flessibile appena formata sui prodotti tubolari, con una determinata forza di compressione, sostanzialmente orientata secondo una direzione parallela al secondo asse longitudinale, premendo cos? le une sulle altre le creste e le gole anulari della porzione sagomata flessibile.
Secondo forme di realizzazione, l?apparecchiatura comprende, inoltre, un?unit? di controllo e comando programmabile configurata per comandare il movimento degli organi di presa, dei mezzi di formatura interni, e dei mezzi di compressione in maniera reciprocamente coordinata. Qualora l?apparecchiatura sia integrata in una macchina per la lavorazione dei prodotti tubolari, ? evidente che la suddetta unit? di controllo e comando programmabile pu? essere l?unit? di comando dell?intera macchina. In alternativa, qualora ogni unit? di lavorazione compresa nella macchina sia comandata da una rispettiva unit? di controllo e comando, la suddetta unit? di controllo e comando programmabile ? in grado di interfacciarsi con le altre unit? di controllo e comando che governano il funzionamento delle unit? di lavorazione disposte immediatamente a monte e a valle dell?apparecchiatura secondo il presente trovato, per garantire il corretto funzionamento della macchina.
In forme di realizzazione del presente trovato, l?apparecchiatura comprende una pluralit? di organi di comando, configurati come elementi a camma chiusi ad anello, realizzati su una superficie periferica del tamburo fisso, per comandare, grazie alla rotazione dell?organo di supporto, il movimento degli organi di presa, dei mezzi di formatura interni, e dei suddetti mezzi di compressione.
Secondo forme realizzative qui previste, l?apparecchiatura comprende mezzi di regolazione configurati per consentire di modificare la posizione di, ed eventualmente di smontare, almeno l?organo fisso, e ? preferibilmente - anche l?organo rotante, per modificare la loro posizione lungo il suddetto secondo asse longitudinale, ed eventualmente anche rispetto alla direzione radiale, in avvicinamento/allontanamento rispetto ai mezzi di supporto.
Secondo un altro aspetto del presente trovato, ? reso disponibile un procedimento per sagomare prodotti o elementi tubolari, preferibilmente realizzati in carta, e realizzare su di essi almeno una porzione sagomata flessibile definita da una successione di creste e gole anulari, sostanzialmente coassiali ad un primo asse longitudinale dei prodotti tubolari, ed ottenere cos? da ciascun prodotto tubolare una rispettiva una cannuccia.
Tale procedimento prevede di trattenere temporaneamente, in una posizione di lavorazione, i prodotti tubolari mediante organi di presa supportati dai mezzi di supporto.
Secondo un aspetto caratteristico del presente trovato, il procedimento prevede una fase di formatura, durante la quale all?interno di ciascun prodotto tubolare, mentre quest?ultimo ? trattenuto temporaneamente dagli organi di presa, sono inseriti selettivamente mezzi di formatura interni, configurati per sagomare localmente ciascuno dei suddetti prodotti tubolari, agendo su una superficie interna di quest?ultimo, in associazione con mezzi di formatura esterni, che agiscono su una corrispondente superficie esterna dei prodotti tubolari.
In accordo con forme di attuazione del procedimento qui previste, nella fase di formatura i mezzi di formatura interni sono mantenuti inseriti selettivamente all?interno dei prodotti tubolari durante la formatura della porzione sagomata flessibile, per poi essere estratti selettivamente dai prodotti tubolari a formatura completata.
In accordo con forme di attuazione del procedimento qui previste, il procedimento prevede di effettuare la fase di formatura mentre i prodotti tubolari attraversano una zona di passaggio, definita da una prima pluralit? di corrugazioni presenti su un organo rotante e da una seconda pluralit? di corrugazioni presenti su un organo fisso.
Nel procedimento secondo il presente trovato, la fase di formatura dei prodotti tubolari permette di formare tutte le creste e le gole della porzione sagomata flessibile in contemporanea, mentre i prodotti attraversano la suddetta zona di passaggio.
Forme di attuazione del procedimento secondo il presente trovato prevedono, dopo la fase di formatura, di estrarre i mezzi di deformazione interni dall?interno del rispettivo prodotto tubolare, e successivamente di esercitare un?azione di compressione sui prodotti tubolari per comprimere, con una determinata forza di compressione, la porzione sagomata flessibile dei prodotti tubolari, premendo le une sulle altre le creste e le gole anulari della porzione sagomata flessibile che sono state precedentemente formate durante la fase di formatura.
Un vantaggio dell?apparecchiatura e del procedimento secondo il presente trovato ? di ottenere, in maniera efficace, una deformazione permanente di ciascun elemento tubolare, idonea a realizzare almeno una porzione sagomata flessibile provvista ognuna di una successione di creste e gole anulari aventi una forma stabile nel tempo. Questo ? possibile grazie alla peculiare conformazione e disposizione degli organi di formatura esterni, cooperanti con gli organi di formatura interni, che agiscono su ciascun elemento tubolare mentre questo attraversa una zona di passaggio, cio? per un tratto di percorso, e di conseguenza un tempo di intervento, sufficientemente lungo affinch? si realizzino deformazioni permanenti di forma stabile e duratura.
Inoltre, grazie alla presenza dei gruppi di compressione, vantaggiosamente l?apparecchiatura e il procedimento secondo il presente trovato consentono di ribadire e meglio definire le pieghe realizzate durante la fase di formatura per formare la successione di creste e di gole anulari.
Un altro vantaggio dell?apparecchiatura e del procedimento secondo il presente trovato ? di permettere di raggiungere elevatissime produttivit?, anche superiori al migliaio di cannucce deformate al minuto.
Un ulteriore vantaggio dell?apparecchiatura e del procedimento secondo il presente trovato ? quello di consentire semplici e rapide operazioni di manutenzione, anche in caso di malfunzionamenti improvvisi, o interventi di messa a punto quando l?apparecchiatura deve essere allestita per lavorare un formato di elementi tubolari diverso. Questo ? possibile grazie alla presenza dei mezzi di regolazione e smontaggio che permettono con facilit? di regolare la posizione, ed eventualmente di smontare alcuni componenti dell?apparecchiatura, come ad esempio l?elemento mobile e l?elemento fisso aventi gli organi di formatura esterni.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 ? una vista prospettica, parziale e schematica, di un?apparecchiatura per sagomare prodotti tubolari, secondo una possibile forma di realizzazione in accordo con gli insegnamenti del presente trovato;
- la fig. 2 ? una vista frontale e schematica, di una parte centrale dell?apparecchiatura di fig. 1, che mostra l?eccentricit? di un componente rispetto all?asse longitudinale della stessa apparecchiatura, e in cui ? visibile anche la posizione di alcuni prodotti tubolari in lavorazione;
- la fig. 3, ? una vista in prospettiva, ingrandita e schematica, di alcuni componenti dell?apparecchiatura di fig. 1 in una fase di lavorazione;
- la fig.4 ? una vista in prospettiva, parziale e schematica, di alcuni componenti di regolazione dell?apparecchiatura di fig. 1;
- la fig. 5 ? una vista in sezione longitudinale di un elemento tubolare di carta, sagomato utilizzando l?apparecchiatura di fig. 1;
- la fig. 6 ? una sezione, parziale, schematica e non in scala, di un dettaglio dell?apparecchiatura di fig. 1, che illustra una fase di lavorazione dei prodotti tubolari;
- la fig.6a ? un dettaglio ingrandito di fig. 6.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
Si precisa che nella presente descrizione e nelle rivendicazioni i termini verticale, orizzontale, inferiore, superiore, destra, sinistra, alto, basso, anteriore e posteriore, con le loro declinazioni, hanno la sola funzione di illustrare meglio il presente trovato con riferimento alle figure dei disegni e non devono essere in alcun modo utilizzati per limitare la portata del trovato stesso, o l?ambito di protezione definito dalle rivendicazioni allegate. Ad esempio, con il termine verticale si vuole indicare un asse, o un piano, che pu? essere sia perpendicolare alla linea dell?orizzonte, sia inclinato, anche di diversi gradi, ad esempio fino a 20?, rispetto a tale posizione perpendicolare.
Inoltre, le persone esperte del ramo, riconosceranno che certe dimensioni, o caratteristiche, nelle figure possono essere state ingrandite, deformate, o mostrate in un modo non convenzionale, o non proporzionale per fornire una versione di pi? facile comprensione del presente trovato. Quando nella descrizione che segue sono specificati dimensioni e/o valori, le dimensioni e/o i valori sono forniti solamente per scopi illustrativi e non devono intendersi limitativi dell?ambito di protezione del presente trovato, a meno che tali dimensioni e/o i valori siano presenti nelle rivendicazioni allegate.
DESCRIZIONE DI UNA FORMA DI REALIZZAZIONE
Si far? ora riferimento nel dettaglio ad una possibile forma di realizzazione del trovato, illustrata nelle figure allegate, la quale ? fornita a titolo di illustrazione del trovato e non ? intesa come una limitazione dello stesso. Ad esempio, una o pi? caratteristiche illustrate o descritte, in quanto facenti parte della forma di realizzazione descritta, potranno essere variate o adottate su altre forme di realizzazione, o in associazione con esse, per produrre ulteriori forme di realizzazione. Resta inteso che il presente trovato sar? comprensivo di tali possibili modifiche e varianti.
Prima di descrivere la forma di realizzazione, si chiarisce, inoltre, che la presente descrizione non ? limitata nella sua applicazione ai dettagli costruttivi e di disposizione dei componenti come descritti nella seguente descrizione utilizzando le figure allegate. La presente descrizione pu? prevedere altre forme di realizzazione ed essere realizzata o messa in pratica in altri svariati modi. Inoltre, si chiarisce che la fraseologia e terminologia qui utilizzata ? a fini descrittivi e non deve essere considerata come limitante.
Con riferimento alla fig. 1, viene ora descritta una forma di realizzazione esemplificativa di un?apparecchiatura 10 per sagomare prodotti tubolari, o elementi tubolari 100 (fig. 8), preferibilmente di materiale cartaceo, aventi ognuno una determinata lunghezza L iniziale compresa preferibilmente fra circa 50 mm e circa 400 mm, da cui ottenere poi, a titolo di esempio non limitativo, una corrispondente cannuccia.
Per meglio comprendere il concetto inventivo del presente trovato, prima di descrivere in dettaglio l?apparecchiatura 10 ed il relativo procedimento, viene ora descritto un esempio di come pu? essere la sagomatura realizzata su un elemento tubolare 100, utilizzando l?apparecchiatura 10, fermo restando che il presente trovato non ? limitato a tale esempio, ma che il trovato pu? essere utilizzato per la lavorazione di molti altri tipi di prodotti tubolari, di tipo gi? noto, o che saranno sviluppati in futuro.
A titolo esemplificativo, l?elemento tubolare 100 pu? essere costituito da un unico corpo tubolare cavo di forma oblunga ed avente un asse longitudinale Z, dal quale ricavare preferibilmente una cannuccia 101.
Ciascun elemento tubolare 100 comprende una superficie interna 102 ed una superficie esterna 103, che definiscono una parete cilindrica avente un determinato spessore, ad esempio fra circa 0,2 mm e circa 0,5 mm. A titolo puramente indicativo, l?elemento tubolare 100 pu? avere un diametro esterno compreso fra circa 2 mm e circa 20 mm, preferibilmente fra circa 2,5 mm e circa 5 mm.
Ciascun elemento tubolare 100, al termine del procedimento di sagomatura eseguito con l?apparecchiatura 10, avr? una porzione sagomata flessibile 105, a forma di soffietto, e due porzioni terminali 106, 108, quest?ultima essendo molto pi? lunga sia rispetto alla porzione sagomata flessibile 105, sia rispetto all?altra porzione terminale 106. La porzione sagomata flessibile 105 permetter? a ciascuna cannuccia 101 di essere piegata facilmente fino a circa 180?, ossia fino a portare le sue due porzioni terminali 106 e 108 a diventare parallele fra loro, con un raggio di curvatura molto piccolo.
La suddetta porzione sagomata flessibile 105 ? definita da una successione di creste 105a e gole 105b, anulari e coassiali rispetto all?asse longitudinale Z della cannuccia 101, anche chiamato nella presente descrizione primo asse longitudinale Z.
L?apparecchiatura 10 (fig. 1) comprende un unico tamburo fisso 11, avente un proprio asse longitudinale X, o secondo asse longitudinale X, per esempio orizzontale, ed un unico organo di supporto 12 montato girevole attorno al tamburo fisso 11, coassialmente all?asse longitudinale X. Quest?ultimo costituisce l?asse principale dell?apparecchiatura 10.
Il tamburo di supporto 11 ? cavo internamente ed ? supportato da una struttura fissa, non raffigurata. Nella cavit? interna del tamburo fisso 11 pu? essere alloggiata la componentistica meccanica, elettrica ed elettronica necessaria a determinare il movimento dell?organo di supporto 12 attorno allo stesso tamburo fisso 11, nonch? di altri organi ed elementi mobili, alcuni dei quali saranno descritti pi? avanti in dettaglio.
L?organo di supporto 12 ? portato in rotazione, per esempio, da un primo motore elettrico di tipo noto, o che sar? sviluppato in futuro, che per semplicit? non ? rappresentato nei disegni, per esempio tramite una ruota dentata 15 fissata ad un albero centrale 16 rotante coassialmente rispetto all?asse longitudinale X. Ad esempio, l?organo di supporto 12 ? fatto ruotare in un determinato senso di rotazione S (fig. 2), che ? antiorario, se visto dalla parte anteriore dell?apparecchiatura 10, ossia da destra in fig. 1.
L?organo di supporto 12 ? provvisto di una pluralit? di organi di presa 17, ovverosia di un certo numero di singoli organi di presa 17 che sono angolarmente distanziati di un primo passo angolare da quello adiacente. Nell?esempio qui fornito gli organi di presa 17 sono trenta, per cui il primo passo angolare ? di 12?. Ciascun organo di presa 17 ? configurato per tenere un elemento tubolare 100, temporaneamente e per un definito angolo di impegno ? (fig. 2) corrispondente ad un analogo angolo di rotazione dell?organo di supporto 12, posizionato con il suo asse longitudinale Z (fig. 5) parallelo all?asse longitudinale X (figure 1 e 2), durante la sua lavorazione nell?apparecchiatura 10, come sar? pi? avanti descritto in dettaglio.
In particolare, ciascun organo di presa 17 (fig. 1) ? configurato per afferrare, o rilasciare, selettivamente un elemento tubolare 100, secondo una sequenza operativa che sar? descritta pi? avanti, con riferimento al funzionamento dell?apparecchiatura 10.
Si fa notare che gli organi di presa 17 possono essere di qualunque tipo noto, o che sar? sviluppato in futuro, e possono essere configurati, per esempio, come pinze o ganasce, in grado di assumere alternativamente sia una condizione chiusa, o di presa, sia una condizione aperta, o di rilascio, in cui rispettivamente afferrano e tengono in posizione, oppure rilasciano, un elemento tubolare 100.
Ad esempio, gli organi di presa 17, che ruotano insieme all?organo di supporto 12, quando questo ruota attorno all?asse longitudinale X, possono essere associati a mezzi di comando, previsti sul tamburo fisso 11, che in modo noto possono provvedere alla loro attuazione per portarli selettivamente ed automaticamente nella loro condizione aperta, oppure nella loro condizione chiusa. I suddetti mezzi di comando possono essere di qualunque tipo noto, o che sar? sviluppato in futuro, esulano dall?ambito di protezione del presente trovato e quindi, per semplicit? di esposizione, non sono qui descritti, anche se, pi? avanti, ? descritta la sequenza di apertura e di chiusura degli organi di presa.
L?organo di supporto 12 comprende tre flange 20, 21 e 22, rispettivamente prima, seconda e terza, tutte perpendicolari all?asse longitudinale X e collegate meccanicamente fra loro e all?albero centrale 16 per ruotare insieme ad esso. Fra la prima flangia 20 e la seconda flangia 21 ? montata scorrevole una pluralit? di attuatori, non raffigurati, che sono angolarmente distanziati di un secondo passo angolare da quello adiacente. Nell?esempio qui fornito, gli attuatori sono quindici, per cui il secondo passo angolare ? di 24?.
Ciascun attuatore ? montato scorrevolmente su una corrispondente barra 25 (fig.
1), fissata nelle due flange 20 e 21 e parallela all?asse longitudinale X. Inoltre, ciascun attuatore pu? scorrere sulla corrispondente barra 25, con moto alternato, parallelamente all?asse longitudinale X, fra una prima posizione operativa, in cui esso si trova vicino alla flangia 20, ed una seconda posizione operativa, in cui esso si trova vicino alla flangia 21, e viceversa, con un ciclo completo per ogni rotazione di 360? dell?organo di supporto 12.
Il movimento alternato di ciascun attuatore ? realizzato grazie ad un profilo a camma, di tipo noto e non rappresentato nei disegni, presente su una superficie periferica 26 del tamburo fisso 11, con il quale coopera un corrispondente seguicamma associato al corrispondente attuatore, per cui ciascuna rotazione dell?organo di supporto 12 determina anche un corrispondente spostamento rettilineo ed alternato di ciascun attuatore fra le sue due posizioni operative.
A ciascun attuatore ? fissata l?estremit? di un?asta di collegamento 27, parallela a una corrispondente barra 25 e scorrevole in un corrispondente foro passante della seconda flangia 21. All?altra estremit? dell?asta di collegamento 27 ? fissato un blocchetto 29, sul quale sono fissate due prime estremit? di due spine di formatura 30 opportunamente sagomate e configurate per essere inserite selettivamente e temporaneamente all?interno degli elementi tubolari 100, come sar? pi? avanti descritto in dettaglio.
Tutte le spine di formatura 30 sono parallele all?asse longitudinale X, sono angolarmente distanziate da quella adiacente del suddetto primo passo angolare e sono tutte guidate in corrispondenti fori passanti della terza flangia 22 in modo da poter scorrere liberamente in essi mantenendosi parallele all?asse longitudinale X. Inoltre, ciascuna spina di formatura 30 comprende uno stelo cilindrico 30a (fig.
3), preferibilmente metallico, avente un diametro esterno sostanzialmente uguale, o di poco inferiore al diametro interno degli elementi tubolari 100 da sagomare. Ciascuna spina di formatura 30 comprende una seconda estremit?, che ? opposta alla sua prima estremit? fissata ad un blocchetto 29 ed ? configurata per entrare a sbalzo all?interno in un corrispondente elemento tubolare 100 tenuto in una posizione ad essa coassiale da un corrispondente organo di presa 17. Sullo stelo cilindrico 30a ? presente una porzione corrugata 31, ossia che ? sagomata in modo da definire una successione di creste 31a (figure 3 e 6a) e gole 31b anulari, affiancate le une alle altre con un passo lineare P (fig. 6a) compreso fra alcuni decimi di millimetro e alcuni millimetri, e coassiali all?asse di sviluppo della stessa spina di formatura 30.
In una forma di realizzazione, illustrata a titolo esemplificativo e non limitativo nelle figure 3 e 6, la porzione corrugata 31 comprende una successione di nove creste 31a e dieci gole 31b, disposte in sequenza una dopo l?altra secondo una disposizione per cui una cresta 31a e una gola 31b si alternano in successione una dopo l?altra.
Le diverse spine di formatura 30, che nell?esempio qui fornito sono trenta, insieme alle loro porzioni corrugate 31, definiscono i mezzi di formatura interni 32 degli elementi tubolari 100.
Inoltre, le diverse spine di formatura 30, essendo associate agli attuatori 23, ne seguono il movimento assiale, per cui anch?esse sono configurate per spostarsi assialmente, con moto alternato, parallelamente all?asse longitudinale X, fra una prima posizione operativa, in cui sono all?esterno degli elementi tubolari 100, ed una seconda posizione operativa, in cui sono all?interno degli elementi tubolari 100, e viceversa, con un ciclo completo per ogni rotazione di 360? dell?organo di supporto 12.
L?apparecchiatura 10 comprende, inoltre, mezzi di formatura esterni 35 (Figure 1 e 4), configurati per cooperare con i mezzi di formatura interni 32 per realizzare le porzioni sagomate flessibili 105 (fig. 8) sull?elemento tubolare 100, come sar? descritto pi? avanti in dettaglio.
I mezzi di formatura esterni 35 (Figure 1-3) sono costituiti sostanzialmente da un disco 36, rotante su un piano trasversale T (fig. 1), perpendicolare all?asse longitudinale X, e da un elemento fisso 37, che funge da organo di contrasto, disposto sullo stesso piano trasversale T su cui giace il disco 36, e configurato per cooperare con quest?ultimo e con le spine di formatura 30 per realizzare le porzioni sagomate flessibili 105 (fig. 5) sugli elementi tubolari 100, come sar? descritto pi? avanti in dettaglio.
Il piano trasversale T (fig. 1) ? interposto fra gli organi di presa 17e la terza flangia 22.
In particolare, il disco 36 ? rotante attorno ad un proprio asse di rotazione X1, o terzo asse longitudinale, che ? parallelo all?asse longitudinale X, ma distante da quest?ultimo di un determinato valore D (fig. 2), ad esempio di alcuni millimetri, preferibilmente da circa 1 mm a circa 5 mm, in direzione dell?elemento fisso 37. Inoltre, il diametro del disco 36 ? tale per cui quest?ultimo interferisce completamente con gli elementi tubolari 100, portati in rotazione dall?organo di supporto 12, quando gli stessi elementi tubolari 100 si trovano nel punto pi? basso della loro rotazione, ossia quando essi si vengono a trovare sulla parte inferiore di un asse mediano Y, perpendicolare all?asse longitudinale X e quindi, nell?esempio qui fornito, disposto in posizione verticale.
La larghezza del disco 36 (fig. 6) ? sostanzialmente uguale alla lunghezza di ciascuna porzione sagomata flessibile 105 (fig. 5) da realizzare sull?elemento tubolare 100, misurata parallelamente all?asse longitudinale Z di quest?ultimo. Inoltre, il disco 36 ha una superficie periferica 39 (figure 2, 3 e 6) che ? sagomata in modo d?avere una pluralit? di corrugazioni 40, che comprende in successione creste 40a e gole 40b (figure 3 e 6a), che hanno lo stesso passo lineare P (fig. 6a) delle creste 31a e delle gole 31b della porzione corrugata 31 di ciascuna spina di formatura 30. Nell?esempio qui fornito la superficie periferica 39 ha dieci creste 40a e nove gole 40b.
Si fa notare che, quando ciascuna spina di formatura 30 ? nella sua seconda posizione operativa, ossia all?interno di uno degli elementi tubolari 100 (fig. 6 e 6a), le sue creste 31a e gole 31b sono sfalsate di met? del passo lineare P (fig. 6a), ossia di P/2 rispetto alle creste 40a e gole 40b del disco 36.
La rotazione del disco 36 avviene nello stesso senso di rotazione S (fig. 2) dell?organo di supporto 12 ed ? comandata, per esempio, da un secondo motore elettrico, anch?esso di tipo noto, o che sar? sviluppato in futuro, che per semplicit? non ? rappresentato nei disegni, ma che potrebbe essere alloggiato, per esempio, in una parte 41 (fig. 1) della struttura fissa e potrebbe essere collegato al disco 36 tramite organi di trasmissione non rappresentati nei disegni ed inseriti nel tamburo fisso 11, che ? cavo internamente. A tale scopo, il disco 36 potrebbe essere provvisto di un foro centrale passante 38 (fig. 2) all?interno del quale pu? essere alloggiato con ampio gioco l?albero centrale 16, coassiale all?asse longitudinale X. L?elemento fisso 37 ? montato, in modo regolabile, sulla parte 41 (fig. 1) della struttura fissa, come sar? pi? avanti descritto in dettaglio, e comprende una superficie 42 (figure 2, 3, 4 e 6) che ha la forma di un settore cilindrico rivolto verso l?organo di supporto 12 e coassiale all?asse longitudinale X. La superficie 42 ha un?estensione angolare di un definito angolo ? (fig. 2), per esempio compreso fra circa 45? e circa 120?, la bisettrice del quale giace preferibilmente sull?asse mediano Y.
Inoltre, la superficie 42 ? sagomata in modo d?avere una pluralit? di corrugazioni 43 (figure 3, 4, 6 e 6a) che comprende in successione creste 43a e gole 43b, che hanno lo stesso passo lineare P (fig. 6a) delle creste 40a e delle gole 40b del disco 36 e sono esattamente allineate con esse. Pertanto, nell?esempio qui fornito la superficie 42 (fig. 6) ha dieci creste 43a e nove gole 43b.
Inoltre, l?elemento fisso 37 ? posizionato ad una distanza dall?asse longitudinale X (fig. 2) e quindi dall?organo di supporto 12 rotante, misurata in direzione radiale, lungo l?asse mediano Y, tale da definire, fra le corrugazioni 40 del disco 36 e le corrugazioni 43 dell?elemento fisso 37, una zona di passaggio 45, o intercapedine, per gli elementi tubolari 100, che ha un?ampiezza, in senso radiale, non costante. Infatti, l?ampiezza in senso radiale di questa zona di passaggio 45, che ? regolabile da parte di un operatore, va da un valore massimo, in corrispondenza delle estremit? laterali 37a e 37b dell?elemento fisso 37 (fig. 2), ad un valore minimo, in corrispondenza dell?asse mediano Y, e varia in funzione della distanza D fra gli assi X e X1, che ? regolabile.
La zona di passaggio 45 permette agli elementi tubolari 100 in lavorazione, che sono fatti ruotare attorno all?asse longitudinale X dall?organo di supporto 12, di impegnarsi gradualmente con i mezzi di formatura esterni 35, ossia con le corrugazioni 40 del disco 36 rotante e le corrugazioni 43 dell?elemento fisso 37, in modo crescente e continuo per la prima met? dell?ampiezza angolare ?, per poi liberarsi in modo decrescente e continuo nella seconda met? dell?ampiezza angolare ?. Inoltre, tale impegno con i mezzi di formatura esterni 35 avviene mentre negli stessi elementi tubolari 100 sono inseriti i mezzi di formatura interni 32, ossia le spine di formatura 30.
In accordo con varianti realizzative, qui non illustrate ma facilmente comprensibili per una persona esperta del ramo e comunque ricomprese nell?ambito del presente trovato, ? evidente che gli organi di formatura esterni 35 possono comprendere solamente l?elemento fisso 37, oppure solamente il disco 36 rotante.
L?apparecchiatura 10 comprende, inoltre, mezzi di compressione 46 (fig. 1), che sono montati sull?organo di supporto 12 per ruotare insieme ad esso e posizionati fra la terza flangia 22 ed il piano trasversale T.
I mezzi di compressione 46 sono configurati per comprimere selettivamente gli elementi tubolari 100 verso i corrispondenti organi di presa 17, dopo che sugli stessi elementi tubolari 100 sono state gi? formate le porzioni sagomate flessibili 105.
I mezzi di compressione 46 comprendono una pluralit? di elementi spintori 47 montati a coppie su attuatori 49 mobili alternatamente lungo una direzione parallela all?asse longitudinale X fra una posizione di riposo, in cui essi sono a ridosso della terza flangia 22 (cio? la posizione rappresentata in fig. 1) e gli elementi spintori 47 non interagiscono con gli elementi tubolari 100, ed una posizione operativa, in cui gli elementi spintori 47 sono a contatto con un corrispondente elemento tubolare 100 e lo comprimono con una determinata forza di compressione Fc verso il corrispondente organo di presa 17, e viceversa. Nella suddetta posizione operativa gli elementi spintori 47 comprimono la corrispondente porzione sagomata flessibile 105 (fig. 5) appena formata e le conferiscono la forma di un soffietto, favorendone cos? il mantenimento della forma acquisita.
Il movimento assiale alternato dei mezzi di compressione 46 (fig. 1) ? realizzato grazie ad un profilo a camma, di tipo noto e non rappresentato nei disegni, presente sulla superficie periferica 26 del tamburo fisso 11, con il quale cooperano corrispondenti elementi segui-camma associati agli attuatori 49, per cui ciascuna rotazione dell?organo di supporto 12 determina anche un corrispondente spostamento rettilineo ed alternato di ciascun attuatore 49 fra le sue due posizioni di riposo e operativa.
L?apparecchiatura 10 comprende, inoltre, mezzi di regolazione 50, configurati per permettere ad un operatore di modificare la posizione relativa dell?elemento fisso 37 rispetto al disco 36 rotante, nonch? di effettuare, all?occorrenza, lo smontaggio, di alcuni componenti dell?apparecchiatura 10, come ad esempio dello stesso elemento fisso 37 e del disco 36.
Nell?esempio qui fornito, i mezzi di regolazione 50 sono montati sulla parte 41 della struttura fissa e permettono di modificare la posizione dei suddetti componenti sia lungo l?asse longitudinale X, sia rispetto alla direzione radiale, in avvicinamento/allontanamento rispetto all?organo di supporto 12.
Ad esempio, i mezzi di regolazione 50 (figure 1 e 4) comprendono almeno un primo pattino 51 scorrevole linearmente in una corrispondente guida 52 (fig. 4) parallela all?asse longitudinale X ricavata su una piastra 53, grazie ad un accoppiamento che comprende una coppia di pioli 54 fissi inseriti in corrispondenti asole 55 del primo pattino 51, anch?esse parallele all?asse longitudinale X. La lunghezza delle asole 55 determina la massima corsa consentita dai mezzi di regolazione 50 lungo l?asse longitudinale X.
I mezzi di regolazione 50 (figure 1 e 4) comprendono, inoltre, almeno un secondo pattino 56 fissato alla piastra 53 e scorrevole insieme ad essa in una direzione parallela all?asse mediano Y, grazie ad un accoppiamento che comprende una coppia di pioli 57 associati alla piastra 53 e inseriti in corrispondenti asole 59 del secondo pattino 56, anch?esse parallele all?asse mediano Y. La lunghezza delle asole 59 determina la massima corsa consentita dai mezzi di regolazione 50, lungo l?asse mediano Y, ossia perpendicolarmente all?asse longitudinale X.
? cos? possibile, in fase di messa a punto, o di manutenzione, dell?apparecchiatura 10, regolare la posizione dei mezzi di formatura esterni 35 nelle due direzioni, ossia parallelamente all?asse longitudinale X e parallelamente all?asse mediano Y, perpendicolari fra loro.
La regolazione della posizione lungo l?asse longitudinale X permette di effettuare una messa a punto rapida e semplice dell?apparecchiatura 10 ogniqualvolta debbano essere lavorati elementi tubolari 100 di formato differente. E? infatti evidente che quando si deve sagomare un lotto di elementi tubolari 100 di lunghezza L (fig. 5) nominale differente rispetto alla lunghezza L nominale del lotto di elementi tubolari 100 prodotto in precedenza, la loro porzione sagomata flessibile 105 pu? essere collocata in posizioni relative diverse rispetto al piano trasversale T (fig. 1) e pertanto l?apparecchiatura 10 deve essere impostata per la lavorazione del nuovo lotto in modo da collocare quantomeno gli organi di formatura esterni 35 nella corretta posizione in cui sar? previsto di realizzare la porzione sagomata flessibile 105.
Il movimento in direzione radiale, lungo l?asse mediano Y (fig. 2), di avvicinamento/allontanamento rispetto all?asse longitudinale X e quindi all?organo di supporto 12, consentito dai mezzi di regolazione 50, permette, invece, di regolare la posizione reciproca fra il disco 36 rotante e l?elemento fisso 37, per esempio quando varia il diametro esterno degli elementi tubolari 100 da lavorare, nonch? di accedere ad alcuni componenti interni dell?apparecchiatura 10, ad esempio dopo aver smontato l?elemento fisso 37, il che ? particolarmente utile quando si devono effettuare interventi di manutenzione ordinaria, o straordinaria, per ripristinare la funzionalit? dell?apparecchiatura 10.
In accordo con una forma di realizzazione, illustrata nella figura 2, l?apparecchiatura 10 ? configurata per essere associata, ad esempio, ad un dispositivo di alimentazione 60 di elementi tubolari 100, che pu? essere di qualunque tipo noto, o che sar? sviluppato in futuro.
Nell?esempio qui fornito, il dispositivo di alimentazione 60 ? posizionato rispetto all?apparecchiatura 10 in modo che ciascun elemento tubolare 100 sia prelevato da un rispettivo organo di presa 17 quando questo si trova in una posizione radiale iniziale A1, che ? anche la posizione in cui inizia l?angolo di impegno ? dell?organo di supporto 12, rotante nel senso di rotazione S, con ciascun elemento tubolare 100.
E? anche previsto che, per esempio, all?apparecchiatura 10 sia associato un dispositivo di prelievo 61 degli elementi tubolari 100 gi? lavorati, che pu? essere di qualunque tipo noto, o che sar? sviluppato in futuro, e che ? configurato per prelevare ciascun elemento tubolare 100 dagli organi di presa 17, dopo che ? stata completata la sua sagomatura, ossia quando ciascun elemento tubolare 100 si trova in una posizione radiale finale A6, ad esempio dopo una rotazione di circa 280? dalla posizione angolare iniziale di fornitura A1, che corrisponde all?ampiezza dell?angolo di impegno ? di ciascun elemento tubolare 100 con l?organo di supporto 12 rotante nel senso di rotazione S.
Viene ora descritto il funzionamento dell?apparecchiatura 10 fin qui descritta, che corrisponde al procedimento per sagomare prodotti tubolari, ossia elementi tubolari 100, preferibilmente di carta, da cui preferibilmente ricavare cannucce 101 in accordo con il presente trovato.
L?apparecchiatura 10 (fig. 1) ? avviata comandando i due motori elettrici che portano in rotazione sia l?organo di supporto 12, attorno al proprio asse di rotazione, costituito dall?asse longitudinale X, sia il disco 36, che ruota attorno al proprio asse di rotazione X1.
L?apparecchiatura 10 inizia quindi a ricevere gli elementi tubolari 100 in corrispondenza della posizione angolare iniziale di fornitura A1, in cui il dispositivo di alimentazione 60 (fig. 2) fornisce gli elementi tubolari 100, una alla volta, agli organi di presa 17 (fig. 1), che stanno ruotando insieme all?organo di supporto 12 rispetto al tamburo di supporto 11, nel senso di rotazione S (fig. 2). Si noti che in tale posizione angolare iniziale di fornitura A1, gli organi di presa 17 si presentano, uno dopo l?altro, nella loro condizione aperta, pronti per accogliere un rispettivo elemento tubolare 100, per portarsi nella condizione chiusa di presa dello stesso elemento tubolare 100, dopo che quest?ultimo ? stata preso in consegna dal rispettivo organo di presa 17.
In tale posizione angolare iniziale di fornitura A1, le spine di formatura 30 (fig.
1) sono nella loro prima posizione operativa, ossia completamente arretrate verso la seconda flangia 21.
Proseguendo la rotazione dell?organo di supporto 12, gli organi di presa 17, che portano ciascuno un rispettivo elemento tubolare 100, giungono in una posizione angolare di inizio deformazione A2 (fig. 2), in corrispondenza della quale gli elementi tubolari 100 entrano nella zona di passaggio 45. In questa posizione angolare di inizio deformazione A2 le corrispondenti spine di formatura 30 (fig. 1) si sono portate nella loro seconda posizione operativa e sono quindi entrate all?interno dei rispettivi elementi tubolari 100, essendo coassiali ad essi.
Successivamente, gli organi di presa 17 proseguono nel loro movimento fino a raggiungere, dopo un?ulteriore rotazione corrispondente all?angolo ? (fig. 2), una posizione angolare di fine deformazione A3, in corrispondenza della quale gli elementi tubolari 100 escono dalla zona di passaggio 45. Durante l?attraversamento della zona di passaggio 45, gli elementi tubolari 100 sono posti in rotolamento attorno al proprio asse longitudinale Z, in un senso di rotazione R, opposto al senso di rotazione S del disco 36, grazie alla rotazione di quest?ultimo e della resistenza opposta dall?elemento fisso 37 sottostante. Tale rotolamento degli elementi tubolari 100 ? determinato, in particolare, sia dall?interazione del disco 36 con l?elemento fisso 37, sia dalla disposizione disassata del primo rispetto al secondo, che consente alle corrugazioni 40 del disco 36 di giungere in prossimit? delle corrugazioni 43 dell?elemento fisso 37.
Durante l?attraversamento della zona di passaggio 45, gli elementi tubolari 100 interagiscono sia con le corrugazioni 43 di cui ? provvisto l?elemento fisso 37, sia con le corrugazioni 40 di cui ? provvisto il disco 36, come meglio visibile nelle figure 6 e 6a. Le creste 40a e 43a, e le gole 40b e 43b delle corrugazioni 40 e 43 interagiscono quindi con le creste 31a e le gole 31b della porzione corrugata 31 della spina di formatura 30 per formare le creste 105a e le gole 105b della porzione sagomata flessibile 105.
Si noti che il rotolamento di ciascun elemento tubolare 100 attorno al proprio asse longitudinale Z permette di accentuare l?azione di deformazione che gli organi di formatura, interni ed esterni, esercitano sugli stessi elementi tubolari 100.
Quando gli organi di presa 17raggiungono la posizione angolare di fine deformazione A3 (fig. 2) ? stata realizzata la porzione sagomata flessibile 105 degli elementi tubolari 100 (fig. 5). Da tale posizione angolare di fine deformazione A3 (fig. 2) le spine di formatura 30 iniziano gradualmente ad arretrare per riportarsi dalla loro seconda posizione operativa alla loro prima posizione operativa.
Proseguendo la rotazione dell?organo di supporto 12, gli organi di presa 17 raggiungono una posizione angolare di inizio compressione A4 (fig. 2), in cui le spine di formatura 30 sono gi? disposte nella loro prima posizione operativa, ossia completamente fuori dagli elementi tubolari 100 e, successivamente, una posizione angolare di fine compressione A5.
Fra tali posizioni angolari dell?organo di supporto 12, di inizio e fine compressione A4 e A5, i mezzi di compressione 46 compiono una sequenza completa di compressione degli elementi tubolari 100 mediante un loro movimento assiale. Tale movimento consente agli elementi spintori 47 di portarsi dalla loro posizione di riposo, in cui si trovano vicino alla terza flangia 22, in corrispondenza della posizione angolare dell?organo di supporto 12 di inizio compressione A4, alla loro posizione operativa, in cui si trovano spostati verso gli organi di presa 17, e - infine - nuovamente nella loro posizione di riposo, quando l?organo di supporto 12 ha raggiunto la posizione angolare di fine compressione A5. Grazie a questo movimento, che porta i mezzi di compressione 46 nella posizione operativa, ? possibile esercitare sugli elementi tubolari 100 un?azione di compressione per comprimere, con la forza di compressione Fc (fig. 1), la porzione sagomata flessibile 105 precedentemente formata, in modo da premere le une sulle altre le creste 105a e le gole 105b anulari e stabilizzarne in maniera permanente la forma. Questo ? ottenibile grazie al fatto che questa azione di compressione permette di sottoporre il materiale, ad esempio cartaceo, ad una tensione di compressione superiore alla propria tensione di snervamento.
Successivamente, proseguendo la rotazione dell?organo di supporto 12 (fig. 2), gli organi di presa 17 raggiungono una posizione angolare di consegna A6, nella quale essi si portano nella loro posizione aperta e permettono la consegna degli elementi tubolari 100, uno dopo l?altro, al dispositivo di prelievo 61.
Proseguendo ancora la rotazione dell?organo di supporto 12, gli organi di presa 17 raggiungono nuovamente la posizione angolare iniziale di fornitura A1, in cui ricevono un altro elemento tubolare 100, e sono pronti per ripetere il ciclo di lavorazione precedentemente descritto.
? evidente che al termine del ciclo di lavorazione, a causa della deformazione impressa sugli elementi tubolari 100, che ha permesso di realizzare la porzione sagomata flessibile 105, ciascuno degli elementi tubolari 100 ha una lunghezza L inferiore rispetto alla sua lunghezza iniziale. Analogamente, tale deformazione pu? determinare un aumento localizzato del diametro nominale esterno delle cannucce, in particolare in corrispondenza della porzione sagomata flessibile 105, le cui creste 105a possono avere un?estensione massima, in direzione radiale, corrispondente ad un diametro maggiore rispetto al suddetto diametro nominale. ? chiaro che all?apparecchiatura e/o al procedimento fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti o di fasi, senza per questo uscire dall?ambito del presente trovato.
? anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potr? senz?altro realizzare molte altre forme equivalenti di apparecchiature e procedimenti aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell?ambito di protezione da esse definito.
Nelle rivendicazioni che seguono, i numeri ed i simboli di riferimento tra parentesi hanno il solo scopo di facilitare la lettura delle stesse e non devono essere considerati come fattori limitativi dell?ambito di protezione da esse definito.

Claims (16)

RIVENDICAZIONI
1. Apparecchiatura (10) per sagomare prodotti, o elementi, tubolari (100), preferibilmente di carta, e realizzare su ciascuno di detti prodotti tubolari (100) almeno una porzione sagomata flessibile (105) definita da una successione di creste (105a) e gole (105b) anulari sostanzialmente coassiali ad un primo asse longitudinale (Z) di ciascuno di detti prodotti tubolari (100), e ottenere cos? da ciascuno di detti prodotti tubolari (100) preferibilmente almeno una cannuccia (101), in cui detta apparecchiatura (10) comprende mezzi di supporto (12) che supportano una pluralit? di organi di presa (17) configurati ciascuno per trattenere temporaneamente uno di detti prodotti tubolari (100) in una posizione di lavorazione, e mezzi di formatura esterni (35) configurati per sagomare localmente ciascuno di detti prodotti tubolari (100) agendo su una superficie esterna (103) di questi ultimi, caratterizzata dal fatto che detto apparato (10) comprende, inoltre, mezzi di formatura interni (32), configurati per sagomare localmente ciascuno di detti prodotti tubolari (100), agendo su una superficie interna (102) di questi ultimi, in associazione con detti mezzi di formatura esterni (35).
2. Apparecchiatura come nella rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di formatura interni (32) comprendono una pluralit? di spine di formatura (30) configurate per essere prima inserite selettivamente all?interno di detti prodotti tubolari (100) durante la formatura di detta porzione sagomata flessibile (105), e poi estratte selettivamente da detti prodotti tubolari (100) a formatura completata, e che ciascuna di dette spine di formatura (30) comprende organi di formatura interni (31) configurati per sagomare una superficie interna (102) di ciascuno di detti prodotti tubolari (100), per realizzare detta porzione sagomata flessibile (105) in cooperazione con detti mezzi di formatura esterni (35).
3. Apparecchiatura come nella rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti organi di formatura interni (31) sono sagomati come una porzione corrugata, avente un profilo formato da una successione di creste (31a) e gole (31b) anulari e che detti mezzi di formatura esterni (35) comprendono almeno una pluralit? di corrugazioni (40, 43) che definisce una successione di creste (40a, 43a) e gole (40b, 43b), la cui forma ? correlata, preferibilmente coniugata, pi? preferibilmente in maniera sfalsata, alla forma del profilo di detti organi di formatura interni (31) di dette spine di formatura (30) cosicch? dette creste anulari (31a) di detti organi di formatura interni (31) siano allineate con dette gole (40b, 43b) di detta pluralit? di corrugazioni (40, 43) di detti mezzi di formatura esterni (35) quando dette spine di formatura (30) sono inserite all?interno di detti prodotti tubolari (100).
4. Apparecchiatura come nella rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detti organi di formatura interni (31) e detta almeno una pluralit? di corrugazioni (40, 43) di detti mezzi di formatura esterni (35) hanno un?estensione, misurata in una direzione parallela ad un secondo asse longitudinale (X) di detti mezzi di supporto (12), pari ad almeno l?estensione nominale di detta porzione sagomata flessibile (105) di detti prodotti tubolari (100) lungo detto primo asse longitudinale (Z).
5. Apparecchiatura come nella rivendicazione 3 o 4, caratterizzata dal fatto che detta almeno una pluralit? di corrugazioni (40, 43) comprende una prima pluralit? di corrugazioni (40) presenti su un organo rotante (36) ed una seconda pluralit? di corrugazioni (43) presente su un organo fisso (37), e che detta prima pluralit? di corrugazioni (40) e detta seconda pluralit? di corrugazioni (43) sono contrapposte fra loro con in mezzo una zona di passaggio (45) per ricevere selettivamente detti prodotti tubolari (100) con all?interno detti mezzi di formatura interni (32).
6. Apparecchiatura come nella rivendicazioni 4 o 5, quando dipendente dalla rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di supporto (12) comprendono un organo di supporto (12) rotante attorno ad un tamburo fisso (11), coassialmente a detto secondo asse longitudinale (X), che detti organi di presa (17) sono disposti in sequenza l?uno dopo l?altro, preferibilmente angolarmente equidistanziati, sulla periferia di detto organo di supporto (12), e che detti organi di presa (17) sono disposti rispetto a detto organo di supporto (12) in modo da trattenere detti prodotti tubolari (100) orientati con detto primo asse longitudinale (Z) sostanzialmente parallelo a detto secondo asse longitudinale (X).
7. Apparecchiatura come nella rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di formatura esterni (35) comprendono detto organo rotante (36), girevole attorno ad un terzo asse di rotazione longitudinale (X1), disposto parallelo a detto secondo asse longitudinale (X) ma sfalsato rispetto a quest?ultimo, in modo da determinare una rotazione disassata di detto organo rotante (36) rispetto a detto organo di supporto (12).
8. Apparecchiatura come nelle rivendicazioni 7, caratterizzata dal fatto che detto organo rotante (36) ? configurato come un disco avente un diametro esterno che ? inferiore al diametro esterno di detto organo di supporto (12), ed ? disposto in una posizione tale da risultare inscritto entro il diametro di quest?ultimo, e che la disposizione e le dimensioni di detto organo rotante (36) sono tali da far s? che detta prima pluralit? di corrugazioni (40) sia disposta in prossimit? di detta zona di passaggio (45) cosicch? detti prodotti tubolari (100), attraversando detta zona di passaggio (45), possano interagire gradualmente sia con detta prima pluralit? di corrugazioni (40), sia con detta seconda pluralit? di corrugazioni (43).
9. Apparecchiatura come nelle rivendicazioni 5 e 8, caratterizzata dal fatto che detto organo fisso (37) ha una superficie (42) di forma convessa, e rivolta verso detto organo rotante (36), e che detto organo fisso (37) ? conformato in modo tale per cui detta seconda pluralit? di corrugazioni (43) si estende per un arco di circonferenza avente un determinato angolo al centro (?).
10. Apparecchiatura come nella rivendicazione 4, o come in una qualsiasi delle rivendicazioni 5-9 quando dipendenti dalla rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che comprende, inoltre, mezzi di compressione (46) di detti prodotti tubolari (100), ciascuno mobile in maniera coordinata con detti organi di presa (17) per comprimere detta porzione sagomata flessibile (105) appena formata su detti prodotti tubolari (100), con una determinata forza di compressione (Fc) orientata secondo una direzione parallela a detto secondo asse longitudinale (X), premendo cos? le une sulle altre dette creste (105a) e gole (105b) anulari di detta porzione sagomata flessibile (105).
11. Apparecchiatura come nella rivendicazione 5, o come in una qualsiasi delle rivendicazioni 6-9 quando dipendenti dalla rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che comprende, inoltre, mezzi di regolazione (50) configurati per consentire di modificare la posizione di, ed eventualmente di smontare, almeno detto organo fisso (37), preferibilmente anche detto organo rotante (36), per modificare la loro posizione lungo detto secondo asse longitudinale (X), ed eventualmente anche rispetto ad una direzione radiale, in avvicinamento/allontanamento rispetto a detti mezzi di supporto (12).
12. Apparecchiatura come nelle rivendicazioni 6 e 10, caratterizzata dal fatto che comprende una pluralit? di organi di comando, configurati come elementi a camma chiusi ad anello, realizzati su una superficie periferica (26) di detto tamburo fisso (11), per comandare, grazie alla rotazione di detto organo di supporto (12), il movimento di detti organi di presa (17), di detti mezzi di formatura interni (32), e di detti mezzi di compressione (46).
13. Procedimento per sagomare prodotti, o elementi tubolari (100), preferibilmente di carta, e realizzare su di essi almeno una porzione sagomata flessibile (105) definita da una successione di creste (105a) e gole (105b) anulari, sostanzialmente coassiali ad un primo asse longitudinale (Z) di detti prodotti tubolari (100), ed ottenere cos? da ciascuno di detti prodotti tubolari (100) preferibilmente almeno una cannuccia (101), in cui detto procedimento prevede di trattenere temporaneamente in una posizione di lavorazione detti prodotti tubolari (100) mediante organi di presa (17), supportati da mezzi di supporto (12), caratterizzato dal fatto che comprende una fase di formatura, durante la quale all?interno di ciascuno di detti prodotti tubolari (100), mentre detti prodotti tubolari (100) sono trattenuti temporaneamente da detti organi di presa (17), sono inseriti selettivamente mezzi di formatura interni (32), configurati per sagomare localmente ciascuno di detti prodotti tubolari (100), agendo su una superficie interna (102) di questi ultimi, in associazione con mezzi di formatura esterni (35) che agiscono su una corrispondente superficie esterna (103) di detti prodotti tubolari (100).
14. Procedimento come nella rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che in detta fase di formatura detti mezzi di formatura interni (32) sono mantenuti inseriti selettivamente all?interno di detti prodotti tubolari (100) durante la formatura di detta porzione sagomata flessibile (105), per poi essere estratti selettivamente da detti prodotti tubolari (100) a formatura completata.
15. Procedimento come nella rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che detta fase di formatura ? realizzata mentre detti prodotti tubolari (100) attraversano una zona di passaggio (45), definita da una prima pluralit? di corrugazioni (40) presenti su un organo rotante (36) e da una seconda pluralit? di corrugazioni (43) presenti su un organo fisso (37).
16. Procedimento come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 13 a 15, caratterizzato dal fatto che prevede, inoltre, dopo la fase di formatura, di estrarre detti mezzi di deformazione interni (32) dall?interno del rispettivo prodotto tubolare (100), e successivamente di esercitare un?azione di compressione su detti prodotti tubolari (100) per comprimere, con una determinata forza di compressione (Fc), detta porzione sagomata flessibile (105) di detti prodotti tubolari (100), premendo le une sulle altre le creste (105a) e le gole (105b) anulari di detta porzione sagomata flessibile (105) formate durante detta fase di formatura.
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