IT201800009138A1 - Macchina per la movimentazione di prodotti alimentari di forma irregolare - Google Patents

Macchina per la movimentazione di prodotti alimentari di forma irregolare Download PDF

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IT201800009138A1
IT201800009138A1 IT102018000009138A IT201800009138A IT201800009138A1 IT 201800009138 A1 IT201800009138 A1 IT 201800009138A1 IT 102018000009138 A IT102018000009138 A IT 102018000009138A IT 201800009138 A IT201800009138 A IT 201800009138A IT 201800009138 A1 IT201800009138 A1 IT 201800009138A1
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IT
Italy
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handling
respect
shelving
abutment
machine
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Application number
IT102018000009138A
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English (en)
Inventor
Antonio Fava
Original Assignee
Fava Snc Di Adele Turetta & C
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A22BUTCHERING; MEAT TREATMENT; PROCESSING POULTRY OR FISH
    • A22CPROCESSING MEAT, POULTRY, OR FISH
    • A22C17/00Other devices for processing meat or bones
    • A22C17/0093Handling, transporting or packaging pieces of meat
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65GTRANSPORT OR STORAGE DEVICES, e.g. CONVEYORS FOR LOADING OR TIPPING, SHOP CONVEYOR SYSTEMS OR PNEUMATIC TUBE CONVEYORS
    • B65G1/00Storing articles, individually or in orderly arrangement, in warehouses or magazines
    • B65G1/02Storage devices
    • B65G1/04Storage devices mechanical
    • B65G1/0407Storage devices mechanical using stacker cranes
    • B65G1/0435Storage devices mechanical using stacker cranes with pulling or pushing means on either stacking crane or stacking area

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Description

DESCRIZIONE
del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo:
“MACCHINA PER LA MOVIMENTAZIONE DI PRODOTTI ALIMENTARI DI
FORMA IRREGOLARE”
a nome FAVA S.N.C. DI ADELE TURETTA & C.
con sede in 43126 PARMA (PR).
* * * * *
CAMPO TECNICO
La presente invenzione riguarda una macchina per la movimentazione di prodotti alimentari di forma irregolare, in particolare per la movimentazione di prosciutti da e verso scaffalature orizzontali di salatura.
TECNICA PREESISTENTE
Sono note varie tipologie di macchine automatiche per la movimentazione di prodotti alimentari di forma irregolare, quali ad esempio prosciutti o altri tagli di carne, da e verso scaffalature orizzontali di stagionatura.
Una prima tipologia nota di queste macchine sfrutta nastri trasportatori o rulli trasportatori appositamente progettati per depositare o prelevare i prodotti rispetto ai ripiani di scaffalature appositamente configurati per interagire con i nastri trasportatori.
Un’altra tipologia nota di tali macchine è configurata per prelevare i prodotti mediante una pluralità di rebbi orizzontali, da apposite rulliere in cui i prodotti si trovano già correttamente orientati e suddivisi in gruppi. Successivamente, mantenendo i prodotti sui rebbi provvede a depositarli su apposite scaffalature, i cui ripiani sono dotati di scanalature orizzontali atte ad accogliere i rebbi per il disimpegno dei prodotti dai rebbi stessi. Ovviamente tale macchina può essere configurata anche per prelevare i prodotti dalle scaffalature mediante i rebbi orizzontali per poi depositarli su rulliere da cui verranno movimentati verso un’altra stazione dell’impianto produttivo.
Un’altra tipologia sfrutta per il carico dei rebbi che si appoggiano ai ripiani da caricare, per arretrare trasferendo i prodotti mediante estrattori; per l’estrazione detti rebbi si allineano ai ripiani mentre un altro componente della macchina si allinea allo stesso ripiano, dalla parte opposta, e con lo spintore di cui è dotata spinge i prodotti sui rebbi
Un’ulteriore tipologia di macchine opera con scaffalature dotate di ripiani removibili che, mediante appositi manipolatori, provvede a movimentare verso stazioni, ad esempio mediante trasportatori a nastri o a rulli, che effettuano il carico e lo scarico dei prodotti dai ripiani.
Un problema delle soluzioni note è che necessitano tutte di scaffalature appositamente progettate, quindi obbligano all’utilizzo di scaffalature predisposte, di conseguenza costose. In particolare obbligano al cambio di tutte le scaffalature nel caso si passi da un impianto tradizionale, in cui il carico e lo scarico dei prodotti avviene manualmente, ad un impianto automatizzato.
Un altro problema delle soluzioni note è che obbligano a realizzare scaffalature che presentano una distanza verticale tra due ripiani, intesa come la distanza tra la porzione inferiore di un ripiano e la porzione inferiore del ripiano superiore, maggiore rispetto alle scaffalature progettate per caricare e scaricare manualmente i prodotti, riducendo quindi la quantità di prodotti stoccabili, a parità di altezza della scaffalatura.
Inoltre, le macchine note risultano essere scarsamente flessibili, ingombranti e costose.
Uno scopo della presente invenzione è quello di risolvere detti problemi della tecnica nota, nell’ambito di una soluzione semplice, razionale e dal costo contenuto. In particolare uno scopo è quello di rendere disponibile una macchina automatica per lo scarico e carico di prodotti di forma irregolare in grado di cooperare con scaffalature progettate per uno scarico e carico dei prodotti effettuato manualmente.
Tale scopo è raggiunto dalle caratteristiche dell’invenzione riportate nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell’invenzione.
ESPOSIZIONE DELL’INVENZIONE
Particolarmente l’invenzione, per risolvere detti problemi dell’arte nota, rende disponibile una macchina movimentatrice per la movimentazione di prodotti alimentari di forma irregolare rispetto ad una pluralità di ripiani, sovrapposti in pianta, di una scaffalatura, detta macchina comprendente:
- un telaio portante,
- una superficie di appoggio dei prodotti,
- un primo gruppo di movimentazione configurato per movimentare la superficie di appoggio lungo un asse verticale in modo da posizionarla alla quota di un ripiano preselezionato della scaffalatura,
- un secondo gruppo di movimentazione, configurato per movimentare i prodotti tra la superficie di appoggio ed il ripiano preselezionato,
in cui il secondo gruppo di movimentazione comprende:
- un telaietto di supporto,
- un elemento di riscontro, il quale:
o è incernierato rispetto ad un asse di cerniera al telaietto di supporto, o si estende almeno lungo un asse longitudinale perpendicolare all’asse di cerniera, ed
o è posto ad una quota maggiore rispetto alla superficie di appoggio, - un azionamento configurato per movimentare detto telaietto di supporto lungo un asse di movimentazione tra una direzione di avanzamento rivolta verso il ripiano ed una direzione di arretramento rivolta verso il telaio portante, ed
- un sistema di bloccaggio dell’elemento di riscontro, il quale è azionabile tra una prima posizione, in cui impedisce la rotazione dell’elemento di riscontro rispetto all’asse di cerniera in modo tale che l’asse longitudinale sia trasversale alla superficie di appoggio e l’elemento di riscontro intercetti i prodotti, ed almeno una seconda posizione, in cui permette la rotazione dell’elemento di riscontro rispetto all’asse di cerniera.
Grazie a tale soluzione è resa disponibile una macchina automatizzata ad alta flessibilità per il caricamento di prodotti alimentari di forma irregolare su di una scaffalatura in grado di operare con normali scaffalature progettate per il carico e lo scarico manuale dei prodotti, quindi in grado di operare con scaffalature eventualmente già presenti, economiche e dotate di elevata capacità di stoccaggio.
Un aspetto dell’invenzione prevede che il sistema di bloccaggio possa comprendere un dispositivo di fine corsa configurato per selettivamente impedire una rotazione dell’elemento di riscontro rispetto all’asse di cerniera in una direzione concorde alla direzione di arretramento.
In questo modo è reso disponibile un meccanismo robusto, versatile ed efficace per effettuare la movimentazione dei prodotti alimentari rispetto alla scaffalatura. Dove per versatile ci si riferisce al fatto che permettendo il meccanismo di lasciare libera la rotazione dell’elemento di riscontro, è possibile utilizzare la medesima macchina per il carico e lo scarico dei prodotti in maniera semplice ed efficace. In quanto potendo far ruotare nella direzione di arretramento l’elemento di riscontro è possibile inserire l’elemento di riscontro tra i prodotti alimentari posti su di un ripiano ed il ripiano posto sopra di loro, oltrepassare i prodotti e così portare detto elemento di riscontro dietro ai prodotti alimentari e da lì tirarli verso la superficie di appoggio.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, il secondo gruppo di movimentazione può comprendere una pluralità di elementi di riscontro incernierati al telaietto di supporto rispetto all’asse di cerniera ed affiancati lungo una direzione parallela all’asse di cerniera.
In tal modo è possibile guidare in modo più preciso i prodotti alimentari durante la movimentazione tra la superficie di appoggio ed i ripiani.
Inoltre, il sistema di bloccaggio può comprendere una pluralità di dispositivi di fine corsa, ognuno dei quali è associato ad un rispettivo elemento di riscontro ed è indipendente dagli altri dispositivi di fine corsa.
Grazie a tale soluzione è possibile selezionare quali elementi di riscontro della pluralità di elementi di riscontro attivare, ovvero a quali impedire la rotazione affinché spingano sui prodotti alimentari, in modo tale da spingere ogni prodotto con due soli elementi di riscontro, il che è importante per impedire che il prodotto alimentare ruoti su se stesso durante il trasferimento dalla superficie di appoggio al ripiano. Secondo un altro aspetto dell’invenzione, il dispositivo di fine corsa può comprendere: un’asta, un corpo di battuta scorrevolmente associato a detta asta ed un elemento di fissaggio del corpo di battuta all’asta, il quale è mobile tra una prima posizione, in cui impedisce qualsiasi movimento del corpo di battuta, ed una seconda posizione, in cui permette almeno lo scorrimento del corpo di battuta rispetto all’asta.
In questo modo è reso disponibile un meccanismo robusto e affidabile, nonché compatto, per effettuare il bloccaggio della rotazione degli elementi di riscontro nella direzione concorde alla direzione di arretramento.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, il sistema di bloccaggio può comprendere un ulteriore dispositivo di fine corsa configurato per selettivamente impedire una rotazione dell’elemento di riscontro rispetto all’asse di cerniera in una direzione concorde alla direzione di avanzamento.
In tal modo la macchina permette di scaricare prodotti alimentari dai ripiani, indipendentemente dalla funzione di carico sui ripiani.
Un altro aspetto dell’invenzione prevede che l’ulteriore dispositivo di fine corsa possa comprendere una barra associata al telaietto di supporto avente asse longitudinale parallelo all’asse.
Preferibilmente, la barra può essere associata in modo removibile al telaietto di supporto.
Un ulteriore aspetto dell’invenzione prevede che la macchina possa comprendere un trasportatore definente la superficie di appoggio ed in cui il primo gruppo di movimentazione è configurato per movimentare tale trasportatore.
In tal modo sono agevolate le operazioni di carico e scarico rispetto alle porzioni a valle e a monte della linea produttiva in cui è inserita la macchina movimentatrice. Secondo un altro aspetto dell’invenzione, la macchina movimentatrice può comprendere un gruppo di contenimento associato al trasportatore per guidare i prodotti tra la superficie di appoggio ed i ripiani della scaffalatura, il quale gruppo di contenimento comprende una prima paratia ed una seconda paratia contrapposta alla prima, fissate, ad esempio in modo removibile, al trasportatore, ciascuna in prossimità di una rispettiva estremità assiale longitudinale dello stesso.
In questo modo si evita che i prodotti alimentari posti in corrispondenza delle estremità del trasportatore possano ruotare finendo col cadere fuori dal trasportatore o andando ad interferire con i montanti verticali della scaffalatura che sostengono i ripiani.
L’invenzione rende anche disponibile un sistema per la movimentazione di prodotti alimentari di forma irregolare rispetto ad una pluralità di ripiani, sovrapposti in pianta, di una scaffalatura, detto sistema comprendente una macchina movimentatrice secondo la rivendicazione 1 ed una macchina ruotatrice configurata per ruotare la scaffalatura rispetto ad un asse verticale.
In questo modo è possibile ruotare automaticamente la scaffalatura per caricare i prodotti su entrambi i lati dei ripiani o scaricare i prodotti presenti su entrambi i lati dei ripiani.
Secondo un aspetto dell’invenzione, la macchina ruotatrice comprende un telaio portante ed un’imbragatura girevolmente associata al telaio portante e alla quale è agganciabile in modo removibile la scaffalatura.
Grazie a tale soluzione non è necessario rimpiazzare le normali scaffalature con altre realizzate appositamente per tale funzione.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, l’imbragatura può comprendere un piano di supporto per la scaffalatura, il quale piano di supporto è dotato di una pluralità di ruote di appoggio al suolo.
In questo modo viene facilitata la movimentazione delle scaffalature ed è ridotta la dimensione del motore necessaria per effettuarne la rotazione.
Ulteriormente l’invenzione rende disponibile una macchina movimentatrice per la movimentazione di prodotti alimentari di forma irregolare rispetto ad una pluralità di ripiani, sovrapposti in pianta, di una scaffalatura, detta macchina comprendente:
- un telaio portante,
- una superficie di appoggio dei prodotti,
- un primo gruppo di movimentazione configurato per movimentare la superficie di appoggio lungo un asse verticale in modo da posizionarla alla quota di un ripiano preselezionato della scaffalatura,
- un secondo gruppo di movimentazione, configurato per movimentare i prodotti tra la superficie di appoggio ed il ripiano preselezionato,
in cui il secondo gruppo di movimentazione comprende:
- un telaietto di supporto
- un elemento di riscontro, il quale:
o è incernierato rispetto ad un asse di cerniera al telaietto di supporto, o si estende almeno lungo un asse longitudinale perpendicolare all’asse di cerniera, ed
o è posto ad una quota maggiore rispetto alla superficie di appoggio, - un azionamento configurato per movimentare detto telaietto di supporto lungo un asse di movimentazione tra una direzione di avanzamento rivolta verso il ripiano ed una direzione di arretramento rivolta verso il telaio portante, ed
- un sistema di bloccaggio dell’elemento di riscontro, il quale è azionabile tra una prima posizione, in cui impedisce la rotazione dell’elemento di riscontro rispetto all’asse di cerniera in una direzione concorde alla direzione di arretramento in modo tale che l’asse longitudinale sia trasversale alla superficie di appoggio e l’elemento di riscontro intercetti i prodotti, ed almeno una seconda posizione, in cui permette la rotazione dell’elemento di riscontro rispetto all’asse di cerniera.
In aggiunta l’invenzione rende disponibile una macchina movimentatrice per la movimentazione di prodotti alimentari di forma irregolare rispetto ad una pluralità di ripiani, sovrapposti in pianta, di una scaffalatura, detta macchina comprendente:
- un telaio portante,
- una superficie di appoggio dei prodotti,
- un primo gruppo di movimentazione configurato per movimentare la superficie di appoggio lungo un asse verticale in modo da posizionarla alla quota di un ripiano preselezionato della scaffalatura,
- un secondo gruppo di movimentazione, configurato per movimentare i prodotti tra la superficie di appoggio ed il ripiano preselezionato,
in cui il secondo gruppo di movimentazione comprende:
- un telaietto di supporto,
- un elemento di riscontro, il quale:
o è incernierato rispetto ad un asse di cerniera al telaietto di supporto, o si estende almeno lungo un asse longitudinale perpendicolare all’asse di cerniera, ed
o è posto ad una quota maggiore rispetto alla superficie di appoggio, - un azionamento configurato per movimentare detto telaietto di supporto lungo un asse di movimentazione tra una direzione di avanzamento rivolta verso il ripiano ed una direzione di arretramento rivolta verso il telaio portante, ed
- un sistema di bloccaggio dell’elemento di riscontro, il quale è azionabile tra una prima posizione, in cui impedisce la rotazione dell’elemento di riscontro rispetto all’asse di cerniera in una direzione concorde alla direzione di avanzamento in modo tale che l’asse longitudinale sia trasversale alla superficie di appoggio e l’elemento di riscontro intercetti i prodotti, ed almeno una seconda posizione, in cui permette la rotazione dell’elemento di riscontro rispetto all’asse di cerniera.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate.
La figura 1 è una vista assonometrica di una macchina movimentatrice di prodotti alimentari di forma irregolare secondo l’invenzione.
La figura 2 è un ingrandimento del dettaglio II di figura 1.
La figura 3 è una vista assonometrica di un sistema per la movimentazione di prodotti alimentari di forma irregolare secondo l’invenzione che comprende la macchina movimentatrice di figura 1 ed una macchina ruotatrice.
La figura 4 è una vista laterale del sistema di figura 3.
La figura 5 è una vista in sezione secondo il piano di sezione V-V del sistema di figura 4 in una posizione operativa in cui una pluralità di elementi di riscontro non contata i prodotti alimentari.
La figura 6 è una vista ingrandita del dettaglio VI di figura 1 in cui una pluralità di elementi di fine corsa è portata in una posizione rispetto alla figura 6 in cui non impedisce la rotazione degli elementi di riscontro, i quali sono portati a contatto dei prodotti alimentari.
La figura 7 è una vista frontale del sistema di figura 3 in cui gli elementi di fine corsa si trovano tutti in una posizione in cui non impediscono una rotazione degli elementi di riscontro.
La figura 8 è una vista in sezione secondo il piano di sezione VIII-VIII del sistema di figura 7.
La figura 9 è un ingrandimento del dettaglio IX di figura 8.
La figura 10 è una vista assonometrica di una forma di attuazione della macchina movimentatrice di prodotti alimentari alternativa alla forma di attuazione di figura 1. La figura 11 è una vista ingrandita del dettaglio XI di figura 10.
La figura 12 è una vista assonometrica di un sistema per la movimentazione di prodotti alimentari di forma irregolare secondo l’invenzione che comprende la macchina movimentatrice delle figure 10 e 11 ed una macchina ruotatrice.
La figura 13 è una vista assonometrica di una forma di attuazione della macchina movimentatrice di prodotti alimentari alternativa alle forme di attuazione delle figure da 1 a 12.
La figura 14 è una vista ingrandita del dettaglio XIV di figura 13.
La figura 15 è una vista assonometrica di un sistema per la movimentazione di prodotti alimentari di forma irregolare secondo l’invenzione che comprende la macchina movimentatrice delle figure 13 e 14 ed una macchina ruotatrice.
La figura 16 è una vista assonometrica di una ulteriore forma di attuazione della macchina movimentatrice basata sulla forma di attuazione di figura 1.
La figura 17 è una vista assonometrica di una ulteriore forma di attuazione della macchina movimentatrice basata sulla forma di attuazione di figura 10.
La figura 18 è una vista assonometrica di una ulteriore forma di attuazione della macchina movimentatrice basata sulla forma di attuazione di figura 13.
<DESCRIZIONE DETTAGLIATA>
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 10 una macchina movimentatrice per la movimentazione di prodotti alimentari P di forma irregolare, ad esempio tagli di carne, preferibilmente prosciutti, rispetto ad una scaffalatura S dotata di una pluralità di ripiani R, i quali sono sovrapposti in pianta l’uno all’altro.
Ad esempio, la macchina movimentatrice è particolarmente adatta ad essere inserita in una linea di salatura, di dissalatura e lavaggio di un impianto per la stagionatura di prosciutti.
Ovviamente la macchina è adatta anche alla movimentazione di prodotti non alimentari e/o di forma regolare.
La macchina movimentatrice 10 comprende un telaio portante 15 atto ad essere posto in appoggio sul suolo (o fissato ad esso mediante collegamenti filettati o collanti).
Il telaio portante 15 presenta una struttura verticalmente allungata che comprende almeno una coppia di montanti verticali 20.
In particolare, nella forma di attuazione illustrata, il telaio portante 15 comprende: una cornice di base 25 (rettangolare) dotata di elementi di appoggio al suolo, ad esempio piedi regolabili, quattro montanti verticali 20 che si ergono dai vertici della cornice di base 25, ed una cornice superiore 30 che unisce i montanti verticali 20 alle loro estremità opposte rispetto alla cornice di base 25.
La macchina movimentatrice 10 è dotata di un trasportatore, ad esempio atto a ricevere i prodotti alimentari P da una linea produttiva a monte e/o ad inviare i prodotti alimentari P ad una linea a valle.
Il trasportatore definisce una superficie di appoggio 35, ad esempio piana, dei prodotti alimentari P, ovvero supporta inferiormente i prodotti alimentari P. La superficie di appoggio 35 è inclinata tra -10° e 10° rispetto ad un piano orizzonta le, preferibilmente la superficie di appoggio 35 giace su di un piano sostanzialmente orizzontale.
Il trasportatore è ad esempio un nastro trasportatore 40 che definisce la superficie di appoggio 35 dei prodotti alimentari P. In particolare, il nastro trasportatore 40 è dotato di un nastro avvolto ad anello attorno ad almeno due pulegge, ad esempio che lo movimentano, ed una cui superficie superiore del nastro interposta tra dette pulegge definisce la superficie di appoggio 35 dei prodotti alimentari P.
Le pulegge possono ad esempio essere rulli per un nastro in politene, oppure ruote dentate per nastri a catena tipo intralox.
Il nastro trasportatore 40 può essere motorizzato o passivo.
Non si esclude che in un’alternativa forma di attuazione il nastro trasportatore 40 possa essere sostituito da una rulliera, motorizzata o passiva.
Tale rulliera potrebbe attraversare, con moto verticale, rebbi o traverse che costituiscano un piano di scorrimento.
Il trasportatore, ovvero il nastro trasportatore 40, sporge esternamente a sbalzo dal telaio portante 15, ad esempio sporge esternamente a sbalzo rispetto alla coppia di montanti verticali 20 del telaio portante 15.
La macchina movimentatrice 10 comprende un primo gruppo di movimentazione 45 configurato per movimentare il trasportatore lungo un asse verticale Z, in modo da posizionare la superficie di appoggio 35 alla quota di un ripiano R preselezionato della scaffalatura S.
Ad esempio, il primo gruppo di movimentazione 45 comprende una coppia di barre 50 scorrevolmente associate, ad esempio mediante rulli di guida, al telaio portante 15, preferibilmente ad una coppia di montanti verticali 20 del telaio portante.
Tale coppia di barre 50 è inoltre fissata, ad esempio senza gradi di libertà, al trasportatore, ovvero al nastro trasportatore 40.
Ulteriormente, la coppia di barre 50 è connessa mediante una coppia di traverse orizzontali.
Il primo gruppo di movimentazione 45 comprende un motore elettrico ed una trasmissione (non illustrata) per la movimentazione delle barre 50 lungo l’asse verticale Z ed il bloccaggio delle barre alle quote dei ripiani R.
La macchina movimentatrice 10 comprende una piastra 55 interposta tra la superficie di appoggio 35, ovvero il trasportatore, e la scaffalatura S, per supportare i prodotti alimentari P nella movimentazione rispetto ai ripiani P.
La piastra 55 presenta larghezza sostanzialmente pari per difetto alla distanza tra la scaffalatura S e la superficie di appoggio 35.
La piastra 55 è solidale al trasportatore, ovvero al nastro trasportatore 40, e mobile con esso lungo l’asse verticale Z.
Non si esclude che in una forma di attuazione non illustrata, la piastra 55 potrebbe essere oscillante secondo un asse orizzontale o traslante nella direzione di un suo lato più corto, mediante attuatori, ad esempio del tipo pneumatico.
La macchina movimentatrice 10 comprende poi un secondo gruppo di movimentazione 60 configurato per movimentare i prodotti alimentari P tra la superficie di appoggio 35, ovvero il nastro trasportatore 40, ed un preselezionato ripiano R della scaffalatura S.
Il secondo gruppo di movimentazione 60 è associato al primo gruppo di movimentazione 45 ed è movimentato da esso.
Il secondo gruppo di movimentazione 60 comprende un telaietto di supporto scorrevolmente associato lungo un asse di movimentazione X orizzontale al primo gruppo di movimentazione 45, ad esempio scorrevolmente associato lungo l’asse di movimentazione X alle barre 50 del primo gruppo di movimentazione 45.
Nella forma di attuazione illustrata, il telaietto di supporto comprende una coppia di aste 65, ad esempio ognuna scorrevolmente associata lungo l’asse di movimentazione X ad una rispettiva barra 50 del primo gruppo di movimentazione 45. Ciascuna asta 65 è scorrevolmente associata alla rispettiva barra 50 mediante una corrispondente guida a rulli contrapposti.
Inoltre il secondo gruppo di movimentazione 60 comprende un azionamento configurato per movimentare detto telaietto di supporto lungo l’asse di movimentazione X tra una direzione di avanzamento, in cui il telaietto di supporto, ovvero la coppia di aste 65, viene movimentato in direzione di avvicinamento alla scaffalatura S rispetto al telaio portante 15, ed una direzione di arretramento, in cui il telaietto di supporto, ovvero la coppia di aste 65, viene movimentato in direzione di avvicinamento al telaio portante 15 rispetto alla scaffalatura S.
Ovvero nella direzione di avanzamento il telaietto di supporto viene movimentato in direzione di allontanamento dal telaio portante 15 e nella direzione di arretramento il telaietto di supporto viene movimento nella direzione di avvicinamento al telaio portante 15.
Detto azionamento comprende un motore elettrico atto a porre in rotazione una coppia di ruote dentate che ingranano ognuna con una rispettiva cremagliera rigidamente connessa ad una corrispondente asta 65 del telaietto di supporto.
In una forma di attuazione non illustrata, l’azionamento può comprendere un azionamento a cinghia e puleggia, o catena e pignoni o vite e madrevite.
Il secondo gruppo di movimentazione 60 comprende un elemento di riscontro 70, ad esempio una pluralità di elementi di riscontro 70 posti ad una quota superiore rispetto alla superficie di appoggio 35.
Ogni elemento di riscontro 70 è di forma allungata e si estende lungo un asse longitudinale K, ad esempio ciascun elemento di riscontro 70 presenta forma cilindrica. Tuttavia non si esclude che gli elementi di riscontro 70 possano avere una qualsiasi altra tipologia di sezione trasversale.
Ogni elemento di riscontro 70 è incernierato al telaietto di supporto rispetto un asse di cerniera W, il quale è perpendicolare all’asse longitudinale K e giace su di un piano orizzontale. In particolare ogni elemento di riscontro 70 è incernierato in modo indipendente rispetto agli altri elementi di riscontro 70.
Tale asse di cerniera W è anche posto ad una quota maggiore rispetto alla superficie di appoggio 35.
In particolare, ciascun elemento di riscontro 70 è incernierato al telaietto di supporto rispetto all’asse di cerniera W in corrispondenza di una propria estremità assiale ed è libero all’estremità assiale opposta, in modo tale che ogni elemento di riscontro 70 si trovi normalmente con asse longitudinale K trasversale, ad esempio sostanzialmente perpendicolare, ad un piano di giacitura della superficie di appoggio 35 (per effetto della forza di gravità).
Nella forma di attuazione illustrata, il telaietto di supporto comprende un perno 75 coassiale all’asse di cerniera W, che si estende da un’asta 65 all’altra asta 65 del telaietto di supporto ed al quale è incernierato ciascun elemento di riscontro 70. Ogni elemento di riscontro 70 presenta un’estensione nella direzione dell’asse longitudinale K tale per cui l’estremità assiale libera di ciascun elemento di riscontro stesso, quando imperturbato, si trova ad una quota maggiore, ad esempio tra 1mm e 100mm maggiore, rispetto alla quota della superficie di appoggio 35.
Gli elementi di riscontro 70 della pluralità di elementi di riscontro 70 sono affiancati l’uno all’altro lungo la direzione dell’asse di cerniera W, ad esempio ad una distanza l’uno dall’altro compresa tra 10mm e 300mm.
Il secondo gruppo di movimentazione 60 comprende un sistema di bloccaggio dell’elemento di riscontro 70, ovvero della pluralità degli elementi di riscontro 70, il quale è configurato per selettivamente bloccare la posizione dell’elemento di riscontro 70 in modo tale che intercetti i prodotti P durante la movimentazione del telaietto di supporto.
In particolare, il sistema di bloccaggio è azionabile tra una prima posizione, in cui impedisce la rotazione dell’elemento di riscontro 70 rispetto alla sua posizione normale (imperturbata) dove è disposto con l’asse longitudinale K perpendicolare alla superficie di appoggio 35, ed una seconda posizione in cui permette la rotazione dell’elemento di riscontro 70 rispetto all’asse di cerniera W.
In una prima forma di attuazione della macchina movimentatrice 10 illustrata nelle figure da 1 a 9, il secondo gruppo di movimentazione 60 è configurato sia per caricare i prodotti alimentari P dalla superficie di appoggio 35 al preselezionato ripiano R, sia per prelevare i prodotti alimentari P dal preselezionato ripiano R e posizionarli sulla superficie di appoggio 35.
In tale caso, il sistema di bloccaggio comprende un primo dispositivo di fine corsa 80, ad esempio una pluralità di primi dispositivi di fine corsa 80, uno per ogni elemento di riscontro 70.
I primi dispositivi di fine corsa 80 sono indipendenti l’uno dall’altro nella loro azione nei confronti degli elementi di riscontro 70.
Ogni primo dispositivo di fine corsa 80 è configurato per selettivamente impedire una rotazione di un rispettivo elemento di riscontro 70 in una direzione concorde alla direzione di arretramento del telaietto di supporto.
In particolare, ogni primo dispositivo di fine corsa 80 è mobile tra una prima posizione, in cui blocca la rotazione del rispettivo elemento di riscontro 70 rispetto all’asse di cerniera W nella direzione concorde alla direzione di arretramento del telaietto di supporto, ed almeno una seconda posizione, in cui permette la rotazione di detto elemento di riscontro 70 rispetto all’asse di cerniera W nella direzione concorde alla direzione di arretramento del telaietto di supporto.
Ciascun primo dispositivo di fine corsa 80 è dotato di un’asta 85 associata, ad esempio in modo removibile, al telaietto di supporto ed un corpo di battuta 90 scorrevolmente associato a detta asta 85.
Detta asta 85 è posizionata tra gli elementi di riscontro 70 ed il telaio portante 15, ovvero è posizionata a fianco degli elementi di riscontro 70 dal lato rivolto verso il telaio portante 15.
Anche ciascun corpo di battuta 90 è posizionato tra gli elementi di riscontro 70 ed il telaio portante 15, ovvero è posizionato a fianco degli elementi di riscontro 70 dal lato rivolto verso il telaio portante.
Il corpo di battuta 90 è scorrevolmente mobile lungo l’asta 85 tra almeno una prima posizione, in cui è affiancato lateralmente ad un rispettivo elemento di riscontro 70 e ne blocca la rotazione rispetto all’asse di cerniera W nella direzione concorde alla direzione di arretramento del telaietto di supporto, ed almeno una seconda posizione, in cui è disallineato al rispettivo elemento di riscontro 70 e ne permette la rotazione rispetto all’asse di cerniera W nella direzione concorde alla direzione di arretramento del telaietto di supporto.
Ad esempio l’asta 85 presenta sezione trasversale, preferibilmente poligonale, tale da realizzare un collegamento prismatico con un rispettivo foro passante realizzato nel corpo di battuta 90.
L’asta 85 presenta asse longitudinale parallelo all’asse di cerniera W.
In una forma di attuazione non illustrata, l’asta 85 può essere collegata al perno 75 mediante traverse orizzontali, ad esempio interposte tra i corpi di battuta 90.
Il corpo di battuta 90 presenta una superficie di battuta 95 che l’elemento di riscontro 70 contatta quanto il corpo di battuta 90 si trova nella prima posizione.
La superficie di battuta 95 giace su di un piano verticale. La superficie di battuta 95 dista tra 5mm e 50mm dall’asse di cerniera W.
Nella preferita forma di attuazione i primi dispositivi di fine corsa 80 presentano un’unica asta 85 alla quale sono scorrevolmente associati i corpi di battuta 90 dei rispettivi primi dispositivi di fine corsa 80.
Tale asta 85 è rigidamente fissata, ad esempio in modo rimovibile, al telaietto di supporto, preferibilmente alla coppia di aste 65 del telaietto di supporto.
Ciascun primo dispositivo di fine corsa 80 comprende anche un elemento di fissaggio 100 per ogni corpo di battuta 90, il quale è mobile tra una prima posizione, in cui impedisce qualsiasi movimento del corpo di battuta 90 rispetto all’asta 85, ed una seconda posizione, in cui permette lo scorrimento del corpo di battuta 90 rispetto all’asta 85.
Ad esempio, l’elemento di fissaggio 100 comprende un corpo filettato, preferibilmente anche dotato di un pomello impugnabile, il quale è inserito in una coniugata filettatura ricavata nel corpo di battuta 90 ed è atto a stringere a morsa l’asta 85 in modo da bloccare lo scorrimento relativo tra il corpo di battuta 90 e l’asta 85. Sempre nella prima forma di attuazione illustrata nelle figure da 1 a 9, il sistema di bloccaggio comprende un secondo dispositivo di fine corsa 105, il quale è configurato per selettivamente impedire una rotazione di un rispettivo elemento di riscontro 70 in una direzione concorde alla direzione di avanzamento del telaietto di supporto.
Il secondo dispositivo di fine corsa 105 è indipendente dal primo dispositivo di fine corsa 80.
Preferibilmente, il secondo dispositivo di fine corsa 105 è configurato solo per selettivamente impedire la rotazione di tutti gli elementi di riscontro 70 contemporaneamente.
Il secondo dispositivo di fine corsa 105 comprende una barra di bloccaggio 110 associata, ad esempio in modo removibile, al telaietto di supporto.
In alternativa la trave può essere fissata in modo non removibile al telaietto di supporto.
Tale barra di bloccaggio 110 presenta asse longitudinale parallelo all’asse di cerniera W, e, ad esempio, è posta a fianco della pluralità di elementi di riscontro 70 dal lato opposto rispetto al primo dispositivo di fine corsa 80.
In un’alternativa forma di attuazione non illustrata, il secondo dispositivo di fine corsa può essere sostanzialmente conformato come il primo dispositivo di fine corsa, in modo tale da consentire la selezione di quali elementi di riscontro bloccare e quali lasciare liberi di ruotare.
Inoltre, non si esclude che in un’alternativa forma di attuazione il sistema di bloccaggio, ovvero il primo dispositivo di fine corsa 80 e/o il secondo dispositivo di fine corsa 105, possa comprendere attuatori elettrici o pneumatici o oleodinamici (controllabili in remoto) per limitare la rotazione degli elementi di riscontro 70 rispetto all’asse di cerniera W.
Nelle figure 3-5, 7 e 8, è illustrato un sistema 1 per la movimentazione di prodotti alimentari P di forma irregolare rispetto ad una scaffalatura S dotata di una pluralità di ripiani R che comprende una macchina movimentatrice come fin qui descritta ed una macchina ruotatrice 115 configurata per ruotare la scaffalature rispetto ad un asse verticale T.
La macchina ruotatrice 115 comprende un telaio portante 120, ad esempio definente un volume interno atto ad accogliere una scaffalatura S.
In particolare il telaio portante 120 è conformato a gabbia ed è dotato di un’apertura 130 rivolta verso la macchina movimentatrice 10, atta a permettere l’ingresso e l’uscita della scaffalatura S dalla macchina ruotatrice 115, nonché il passaggio dei prodotti alimentari P dalla macchina movimentatrice 10 alla scaffalatura S.
Il telaio portante 120 è in appoggio al suolo, ad esempio può essere fissato ad esso.
La macchina ruotatrice 115 comprende un’imbracatura 135 fissabile in modo rigido e removibile alla scaffalatura S.
Tale imbracatura 135 è girevolmente associabile al telaio portante 120 rispetto all’asse verticale T.
L’imbracatura 135 è azionata in rotazione rispetto all’asse verticale T mediante un motore elettrico posto in una porzione di sommità del telaio portante 120.
L’imbracatura 135 comprende una pluralità di ganci di fissaggio 140 alla scaffalatura S, atti a permettere il fissaggio rigido e removibile della scaffalatura S all’imbracatura.
I ganci di fissaggio 140 sono posizionati in corrispondenza di un un’estremità inferiore ed in corrispondenza di un’estremità superiore della scaffalatura S. Inoltre detti ganci di fissaggio 140 sono posizionati in modo da abbrancare la scaffalatura S da un unico lato, ovvero da un lato corto della scaffalatura S.
L’imbracatura 135 comprende inoltre un piano di supporto 145 per la scaffalatura S, ovvero atto a supportare inferiormente detta scaffalatura.
Tale piano di supporto 145 comprende una pluralità di ruote 150 di appoggio al suolo.
Le ruote 150 sono girevolmente associate al piano di supporto 145 rispetto ad un asse di rotazione verticale ed ortogonale rispetto ad un asse di rotazione delle ruote stesse.
Inoltre tale piano di supporto comprende una colonna rotante 155, dotata di un primo tratto in appoggio al suolo ed un secondo tratto fissato al piano di supporto e girevolmente associato al primo tratto rispetto ad un asse di rotazione coassiale all’asse verticale T.
Una seconda forma di attuazione della macchina movimentatrice 10A illustrata nelle figure da 10 a 12, comprende un secondo gruppo di movimentazione 60A, il quale è configurato solo per caricare i prodotti alimentari P dalla superficie di appoggio 35 al preselezionato ripiano R.
La seconda forma di attuazione della macchina movimentatrice 10A differisce dalla prima forma di attuazione della macchina movimentatrice 10 illustrata nelle figure da 1 a 9, unicamente per il sistema di bloccaggio dell’elemento di riscontro.
In particolare, il secondo gruppo di movimentazione 60A comprende un sistema di bloccaggio che è configurato unicamente per selettivamente impedire una rotazione di un rispettivo elemento di riscontro 70 in una direzione concorde alla direzione di arretramento del telaietto di supporto.
Ovvero nella seconda forma di attuazione il sistema di bloccaggio comprende unicamente il primo dispositivo di fine corsa 80 della prima forma di attuazione.
Nello specifico, il sistema di bloccaggio comprende un dispositivo di fine corsa 80A per ogni elemento di riscontro 70, ad esempio una pluralità di dispositivi di fine corsa 80A, uno per ogni elemento di riscontro 70.
I dispositivi di fine corsa 80A sono indipendenti l’uno dall’altro nella loro azione nei confronti degli elementi di riscontro.
Ogni dispositivo di fine corsa 80A è configurato per selettivamente impedire una rotazione di un rispettivo elemento di riscontro 70 in una direzione concorde alla direzione di arretramento del telaietto di supporto.
Ciascun dispositivo di fine corsa 80A è dotato di un’asta 85A associata, ad esempio in modo removibile, al telaietto di supporto ed un corpo di battuta 90A scorrevolmente associato a detta asta 85A.
Detta asta 85A è posizionata tra gli elementi di riscontro 70 ed il telaio portante 15, ovvero è posizionata a fianco degli elementi di riscontro 70 dal lato rivolto verso il telaio portante.
Anche ciascun corpo di battuta 90A è posizionato tra gli elementi di riscontro 70 ed il telaio portante 15, ovvero è posizionato a fianco degli elementi di riscontro 70 dal lato rivolto verso il telaio portante 15.
Il corpo di battuta 90A è scorrevolmente mobile lungo l’asta 85A tra almeno una prima posizione, in cui è affiancato lateralmente ad un rispettivo elemento di riscontro 70 e ne blocca la rotazione rispetto all’asse di cerniera W nella direzione concorde alla direzione di arretramento del telaietto di supporto, ed almeno una seconda posizione, in cui è disallineato al rispettivo elemento di riscontro e ne permette la rotazione rispetto all’asse di cerniera W nella direzione concorde alla direzione di arretramento del telaietto di supporto.
Ad esempio l’asta 85A presenta sezione trasversale tale da realizzare un collegamento prismatico con un rispettivo foro passante realizzato nel corpo di battuta 90A.
L’asta 85A presenta asse longitudinale parallelo all’asse di cerniera W.
Il corpo di battuta 90A presenta una superficie di battuta 95A che l’elemento di riscontro contatta quanto il corpo di battuta si trova nella prima posizione.
La superficie di battuta 95A giace su di un piano verticale. La superficie di battuta 95A dista tra 5mm e 50mm dall’asse di cerniera W.
Nella preferita forma di attuazione i dispositivi di fine corsa 80A presentano un’unica asta 85A alla quale sono scorrevolmente associati i corpi di battuta 90A dei rispettivi elementi di fine corsa 80A.
Tale asta 85A è rigidamente fissata, ad esempio in modo rimovibile, al telaietto di supporto, preferibilmente alla coppia di aste 65 del telaietto di supporto.
Ciascun dispositivo di fine corsa 80A comprende anche un elemento di fissaggio 100A per ogni corpo di battuta 90A, il quale è mobile tra una prima posizione, in cui impedisce qualsiasi movimento del corpo di battuta 90A rispetto all’asta 85A, ed una seconda posizione, in cui permette lo scorrimento del corpo di battuta 90A rispetto all’asta 85A.
Ad esempio, l’elemento di fissaggio 100A comprende un corpo filettato e dotato di un pomello impugnabile, il quale è inserito in una coniugata filettatura ricavata nel corpo di battuta 90A ed è atto a stringere a morsa l’asta 85A in modo da bloccare lo scorrimento relativo tra il corpo di battuta 90A e l’asta 85A.
In figura 12 è illustrato un sistema 1A per la movimentazione di prodotti alimentari di forma irregolare dotato di una macchina movimentatrice 10A secondo la seconda forma di attuazione e della macchina ruotatrice 115 sopra descritta.
In una terza forma di attuazione della macchina movimentatrice 10B illustrata nelle figure da 13 a 15, il secondo gruppo di movimentazione 60B è configurato solo per caricare i prelevare alimentari P dal preselezionato ripiano R e posizionarli sulla superficie di appoggio 35.
Nella terza forma di attuazione della macchina movimentatrice 10B illustrata nelle figure da 13 a 15, comprende un secondo gruppo di movimentazione 60B, il quale è configurato solo per estrarre i prodotti alimentari P da un preselezionato ripiano R per disporli sulla superficie di appoggio 35.
La terza forma di attuazione della macchina movimentatrice 10B differisce dalla prima forma di attuazione della macchina movimentatrice 10 illustrata nelle figure da 1 a 9 e dalla seconda forma di attuazione illustrata nelle figure da 10 a 12, unicamente per il sistema di bloccaggio dell’elemento di riscontro.
In particolare il secondo gruppo di movimentazione 60B comprende un sistema di bloccaggio che è configurato unicamente per selettivamente impedire una rotazione di un rispettivo elemento di riscontro 70 in una direzione concorde alla direzione di avanzamento del telaietto di supporto.
Ovvero nella terza forma di attuazione il sistema di bloccaggio comprende unicamente il secondo dispositivo di fine corsa 105 della prima forma di attuazione. Nello specifico, il sistema di bloccaggio comprende un dispositivo di fine corsa 105B dotato di una barra di bloccaggio 110B associata, ad esempio in modo removibile, al telaietto di supporto.
Tale barra di bloccaggio 110B presenta asse longitudinale parallelo all’alle di cerniera W, e, ad esempio, è posta a fianco della pluralità di elementi di riscontro 70 dal lato rivolto verso la scaffalatura S.
In figura 15 è illustrato un sistema 1B per la movimentazione di prodotti alimentari P di forma irregolare dotato di una macchina movimentatrice 10B secondo la terza forma di attuazione e della macchina ruotatrice 115 sopra descritta.
Le macchine movimentatrici 10,10A,10B di tutte le forme di attuazione fin qui illustrate (e tutti i sistemi comprendenti tali macchine movimentartici) possono ulteriormente comprendere un gruppo di contenimento associato al trasportatore, ad esempio al nastro trasportatore 40, per guidare i prodotti tra la superficie di appoggio ed i ripiani R della scaffalatura S (si vedano le figure 16-18).
In particolare, il gruppo di contenimento è configurato in modo da impedire, durante la movimentazione dei prodotti alimentari P tra la superficie di appoggio ed i ripiani R della scaffalatura S, una rotazione dei prodotti sulla superficie di appoggio tale per cui essi sporgano oltre le estremità longitudinali della superficie di appoggio 35.
Dove per estremità longitudinali della superficie di appoggio 35 si intende lungo una direzione orizzontale perpendicolare all’asse X.
In questo modo si impedisce che i prodotti cadano dal trasportatore o urtino i montanti verticali della scaffalatura che sostengono i ripiani R.
Il gruppo di contenimento comprende due paratie, di cui una prima paratia 165 ed una seconda paratia 170 contrapposta alla prima, fissate, ad esempio in modo removibile, al trasportatore, ciascuna in prossimità di una rispettiva estremità assiale longitudinale dello stesso.
In particolare le paratie 165,170 sono poste ad una distanza lungo un asse longitudinale del trasportatore sostanzialmente pari alla distanza nella medesima direzione tra le aste 65 del secondo gruppo di movimentazione.
Le paratie 165,170 si ergono superiormente (verticalmente) dalla superficie di appoggio 35 per i prodotti alimentari P e si sviluppano trasversalmente, ad esempio ortogonalmente, a detto asse longitudinale del trasportatore lungo tutto lo sviluppo trasversale del trasportatore stesso.
In tal modo le paratie 165,170 definiscono, con la superficie di appoggio 35, un canale di contenimento dei prodotti alimentari P aperto superiormente.
Dette paratie 165,170 fungono sostanzialmente da guide laterali per i prodotti alimentari P durante la movimentazione da e verso i ripiani R delle scaffalature S, ovvero ciascuna paratia rende disponibile una superficie di guida 175 atta a contattare i prodotti alimentari posti in prossimità delle estremità assiali del trasportatore e guidarli (guidando di conseguenza anche i prodotti alimentari P eventualmente ad essi affiancati) durante la movimentazione in traslazione (senza possibilità di ruotare) da e verso i ripiani R.
Dette paratie 165,170 sono rigide e ad esempio realizzate da una lamina metallica, preferibilmente sono realizzate da una lamina metallica di acciaio inossidabile. Nelle forme di attuazione illustrate nelle figure 16-17-18 la prima paratia 165 è rigidamente fissata, ad esempio in modo removibile, al nastro trasportatore 40. In particolare la prima paratia 165 è fissata in corrispondenza di contrapposte fiancate laterali del trasportatore, ad esempio tramite viti o rivetti o simili.
La seconda paratia è connessa in modo girevole al trasportatore 40.
In particolare, la seconda paratia 170 è connessa in modo girevole al trasportatore mediante l’interposizione di un supporto a ponte 180, il quale definisce una apertura di accesso per i prodotti alimentari P ad una porzione del trasportatore sulla quale agisce il secondo gruppo di movimentazione 60,60A,60B.
Ovvero definisce una apertura di accesso per i prodotti alimentari P al vano di contenimento chiuso lateralmente dalle paratie 165,170.
Detto supporto a ponte 180 è conformato sostanzialmente a “C” ed è fissato in modo removibile al nastro trasportatore 40 in corrispondenza delle contrapposte fiancate laterali dello stesso, ad esempio tramite viti o rivetti o simili, e si erge superiormente (verticalmente) al nastro trasportatore 40, definendo un ponte sovrastante la superficie di appoggio 35.
Nel dettaglio, la seconda paratia 170 presenta una prima estremità (inferiore) libera ed una seconda estremità incernierata al supporto a ponte 180 per mezzo di un perno di cerniera 185 che definisce un asse di cerniera per la seconda paratia 170 parallelo all’asse X.
La seconda paratia 170 è in tal modo connessa in modo girevole al nastro trasportatore 40 ed in particolare in modo da poter ruotare, sostanzialmente di 90°, risp etto all’asse di cerniera definito dal perno di cerniera 185.
In pratica, la seconda paratia 170 è mobile tra una prima posizione in cui occlude la apertura di accesso, e rende disponibile la superficie di guida 175 per la guida dei prodotti alimentari P stessi, ed una seconda posizione in cui libera detta apertura di accesso e permettere che il nastro trasportatore 40 possa ricevere i prodotti alimentari P dalla linea produttiva a monte e/o inviarli alla linea a valle.
Nel dettaglio, con la seconda paratia 170 nella prima posizione, le rispettive superfici di guida 175 rese disponibili rispettive paratie 165,170 sono reciprocamente affacciate e, ad esempio, parallele tra loro.
La movimentazione della seconda paratia 170 può essere automatizzata.
Ad esempio, la seconda paratia 170 è movimentata tra la prima posizione e la seconda posizione per mezzo di un attuatore 190 (ad esempio un pistone o altro) dotato di un corpo 195 rigidamente fissato al telaio a ponte 180 e di uno stelo mobile 200 fissato alla seconda paratia 170.
Non si esclude che in un’alternativa forma di attuazione non illustrata nelle figure la prima paratia 165 può essere configurata come la seconda paratia 170, ovvero può essere incernierata ad una struttura ad arco come la prima paratia ed essere mobile tra una prima posizione in cui occlude la apertura di accesso, e rende disponibile la superficie di guida per la guida dei prodotti alimentari P stessi, ed una seconda posizione in cui libera detta apertura di accesso e permettere che il nastro trasportatore possa ricevere i prodotti alimentari P dalla linea produttiva a monte e/o inviarli alla linea a valle.
Il funzionamento dell’invenzione è il seguente.
Nel caso in cui si debbano caricare i prodotti alimentari P si procede innanzi tutto con l’assicurare una scaffalatura S vuota all’imbracatura 135 della macchina ruotatrice 115, ad esempio posizionando la scaffalatura sul piano di supporto e fissandola all’imbracatura 135 mediante i ganci di fissaggio 140.
I passi successivi sono validi per la prima e la seconda forma di attuazione della macchina movimentatrice 10,10A, e del relativo sistema 1,1A, tuttavia i riferimenti numerici saranno solo quelli della prima forma di attuazione.
Successivamente al fissaggio della scaffalatura S all’imbracatura 135 si procede a selettivamente portare nella prima posizione i corpi di battuta 90 degli elementi di riscontro 70 che si vuole intercettino i prodotti alimentari P.
La scelta degli elementi di riscontro 70 viene effettuata in modo che solo due elementi di riscontro 70 spingano un solo prodotto.
Dopo aver quindi regolato il sistema di bloccaggio e aver caricato una certa quantità di prodotti alimentari P sulla superficie di appoggio 35 del nastro trasportatore 40, il primo gruppo di movimentazione 45 provvede a posizionare la superficie di appoggio 35 alla medesima quota di un prescelto ripiano R. Tale ripiano prescelto è il primo ripiano libero dal basso.
Posizionata la superficie di appoggio 35, il telaietto di supporto viene movimentato nella direzione di avanzamento, in modo da spingere i prodotti alimentari P sul ripiano R tramite gli elementi di riscontro 70 i cui primi dispositivi di fine corsa 80 si trovano nella prima posizione.
Si procede poi col caricare i prodotti alimentari P sui vari ripiani R dal basso verso l’alto fino a che tutta la scaffalatura, o tutto un lato della scaffalatura, è occupato. Nel caso in cui il ripiano sia sufficientemente profondo da accogliere due file di prodotti alimentari P si procede con l’attivare la macchina ruotatrice 115 e porre in rotazione rispetto all’asse verticale T la scaffalatura tramite l’imbracatura 135, in modo da ruotare di 180° la scaffalatura portare in corrispondenza dell’apertura la parte di scaffalatura S libera.
Allo scopo di ridurre l’ingombro in pianta della macchina il nastro potrebbe salire ad una quota superiore del telaio di rotazione della scaffalatura.
Una volta ruotata la scaffalatura S si ripetono le operazioni di caricamento dei prodotti alimentari P sopra descritte.
A riempimento avvenuto il nastro sale come nel caso precedente e la scaffalatura viene fatta ruotare di 180° in senso inverso, in modo da riproporre l’apertura del telaio in corrispondenza della postazione di carico e scarico della scaffalatura. Nel caso si debbano scaricare i prodotti alimentari da una scaffalatura S si procede come prima innanzitutto assicurando la scaffalatura all’imbracatura 135 della macchina ruotatrice 115.
I passi successivi sono validi per la prima e la terza forma di attuazione della macchina movimentatrice 10,10B, e del relativo sistema 1,1B, tuttavia i riferimenti numerici saranno solo quelli della prima forma di attuazione.
Prima di azionare il primo gruppo di movimentazione 45 per portare la superficie di appoggio 35 alla medesima quota del ripiano P dal quale si vogliono scaricare i prodotti, si procede col porre i primi elementi di fine corsa nella seconda posizione. Tale operazione non è ovviamente necessaria nel caso della terza forma di attuazione che non presenta i primi elementi di fine corsa come descritti per la prima forma di attuazione.
Successivamente si aziona il telaietto di supporto nella direzione di avanzamento. Gli elementi di riscontro 70, a contatto con i prodotti alimentari P, ruotano nella direzione concorde alla direzione di arretramento in modo tale da non esercitare alcuna forza sui prodotti alimentari P ed infilarsi nello spazio compreso tra i prodotti alimentari P ed il ripiano soprastante.
Il telaietto di supporto viene fatto avanzare finché una coppia di elementi di riscontro 70 sorpassa l’ingombro di un singolo prodotto alimentare e torna in posizione verticale per effetto della gravità (si faccia riferimento alla figura 9).
A quel punto si aziona il telaietto di supporto nella direzione di arretramento. Durante l’arretramento la coppia di elementi di riscontro sopra detta spinge sul prodotto alimentare P in quanto il secondo elemento di fine corsa ne impedisce la rotazione, permettendo così di trascinare il prodotto alimentare dal ripiano R alla superficie di appoggio 35.
È ovviamente pacifico dalla descrizione dettagliata della macchina movimentatrice 10 che essa può lavorare anche in assenza della macchina ruotatrice 115.
L’invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina movimentatrice (10,10A,10B) per la movimentazione di prodotti alimentari (P) di forma irregolare rispetto ad una pluralità di ripiani (R), sovrapposti in pianta, di una scaffalatura (S), detta macchina comprendente: - un telaio portante (15), - una superficie di appoggio (35) dei prodotti alimentari (P), - un primo gruppo di movimentazione (45) configurato per movimentare la superficie di appoggio (35) lungo un asse verticale (Z) in modo da posizionarla alla quota di un ripiano (R) preselezionato della scaffalatura (S), - un secondo gruppo di movimentazione (60,60A,60B), configurato per movimentare i prodotti alimentari (P) tra la superficie di appoggio (35) ed il ripiano (R) preselezionato, in cui il secondo gruppo di movimentazione (60,60A,60B) comprende: - un telaietto di supporto, - un elemento di riscontro (70), il quale è: o incernierato rispetto ad un asse di cerniera (W) al telaietto di supporto, o si estende almeno lungo un asse longitudinale (K) perpendicolare all’asse di cerniera (W), ed o è posto ad una quota maggiore rispetto alla superficie di appoggio (35), - un azionamento configurato per movimentare detto telaietto di supporto (65) lungo un asse di movimentazione (X) tra una direzione di avanzamento rivolta verso il ripiano (R) ed una direzione di arretramento rivolta verso il telaio portante (15), ed - un sistema di bloccaggio (80,80A,105,105B) dell’elemento di riscontro (70), il quale è azionabile tra una prima posizione, in cui impedisce la rotazione dell’elemento di riscontro (70) rispetto all’asse di cerniera (W) in modo tale che l’asse longitudinale (K) sia trasversale alla superficie di appoggio (35) e l’elemento di riscontro (70) intercetti i prodotti (P), ed almeno una seconda posizione, in cui permette la rotazione dell’elemento di riscontro (70) rispetto all’asse di cerniera (W).
  2. 2. Macchina movimentatrice (10,10A) secondo la rivendicazione 1, in cui il sistema di bloccaggio comprende un dispositivo di fine corsa (80,80A) configurato per selettivamente impedire una rotazione dell’elemento di riscontro (70) rispetto all’asse di cerniera (W) in una direzione concorde alla direzione di arretramento.
  3. 3. Macchina movimentatrice (10,10A,10B) secondo la rivendicazione 1, in cui il secondo gruppo di movimentazione (60,60A,60B) comprende una pluralità di elementi di riscontro (70) incernierati al telaietto di supporto (65) rispetto all’asse di cerniera (W) ed affiancati lungo una direzione parallela all’asse di cerniera (W).
  4. 4. Macchina movimentatrice (10,10A) secondo le rivendicazioni 2 e 3, in cui il sistema di bloccaggio comprende una pluralità di dispositivi di fine corsa (80,80A), ognuno dei quali è associato ad un rispettivo elemento di riscontro (70) ed è indipendente dagli altri dispositivi di fine corsa (80,80A).
  5. 5. Macchina movimentatrice (10,10A) secondo la rivendicazione 2 o 4, in cui il dispositivo di fine corsa (80,80A) comprende un’asta (85,85A), un corpo di battuta (90,90A) scorrevolmente associato a detta asta (85,85A) ed un elemento di fissaggio (100,100A) del corpo di battuta (90,90A) all’asta (85,85A), il quale è mobile tra una prima posizione, in cui impedisce qualsiasi movimento del corpo di battuta (90,90A), ed una seconda posizione, in cui permette almeno lo scorrimento del corpo di battuta (90,90A) rispetto all’asta (85,85A).
  6. 6. Macchina movimentatrice (10) secondo la rivendicazione 1, in cui il sistema di bloccaggio comprende un ulteriore dispositivo di fine corsa (105) configurato per selettivamente impedire una rotazione dell’elemento di riscontro (70) rispetto all’asse di cerniera (W) in una direzione concorde alla direzione di avanzamento.
  7. 7. Macchina movimentatrice (10) secondo la rivendicazione 6, in cui l’ulteriore dispositivo di fine corsa (105) comprende una barra di bloccaggio (110) associata al telaietto di supporto (65) avente asse longitudinale parallelo all’asse di cerniera (W).
  8. 8. Macchina movimentatrice (10) secondo la rivendicazione 7, in cui la barra di bloccaggio (110) è associata in modo removibile al telaietto di supporto (65).
  9. 9. Macchina movimentatrice (10,10A,10B) secondo la rivendicazione 1, comprendente un trasportatore (40) definente la superficie di appoggio (35) ed in cui il primo gruppo di movimentazione (45) è configurato per movimentare tale trasportatore (40).
  10. 10. Macchina movimentatrice (10,10A,10B) secondo la rivendicazione 9, comprendente un gruppo di contenimento associato al trasportatore per guidare i prodotti tra la superficie di appoggio ed i ripiani R della scaffalatura S, il quale gruppo di contenimento comprende una prima paratia (165) ed una seconda paratia (170) contrapposta alla prima, fissate in modo removibile al trasportatore (40), ciascuna in prossimità di una rispettiva estremità assiale longitudinale dello stesso.
  11. 11. Sistema (1,1A,1B) per la movimentazione di prodotti (P) alimentari di forma irregolare rispetto ad una pluralità di ripiani (R), sovrapposti in pianta, di una scaffalatura (S), detto sistema comprendente una macchina movimentatrice (10,10A,10B) secondo la rivendicazione 1 ed una macchina ruotatrice (115) configurata per ruotare la scaffalatura (S) rispetto ad un asse verticale (T).
  12. 12. Sistema (1,1A,1B) secondo la rivendicazione 10, in cui la macchina ruotatrice (115) comprende un telaio portante (120) ed un’imbragatura (135) girevolmente associata al telaio portante (120) e alla quale è agganciabile in modo removibile la scaffalatura (S).
  13. 13. Sistema (1,1A,1B) secondo la rivendicazione 11, in cui l’imbragatura (135) comprende un piano di supporto (145) per la scaffalatura (S), il quale piano di supporto (145) è dotato di una pluralità di ruote (150) di appoggio al suolo.
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