IT201800009069A1 - Recipiente per la cottura di alimenti e relativo dispositivo di segnalazione termica - Google Patents
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Description
Descrizione di un brevetto d’invenzione
La presente invenzione riguarda in generale un recipiente per la cottura di alimenti e, in particolare, un dispositivo di segnalazione termica per un recipiente per la cottura di alimenti.
Nel settore tecnico dei recipienti per la cottura di alimenti sono noti sistemi e dispositivi predisposti per segnalare all’utente di un recipiente per la cottura di alimenti, come ad esempio una padella, la condizione termica raggiunta dal recipiente stesso, così da garantire una corretta cottura e consentire di monitorare la cottura adeguando l’entità del calore da apportare. Normalmente l’apporto termico tramite gas o elettricità è elevato all’inizio dell’uso, allo scopo di portare in temperatura il recipiente di cottura, mentre dovrà essere ridotto una volta raggiunta la temperatura desiderata, per non surriscaldare il recipiente di cottura con danno per la qualità della cottura. Il recipiente di cottura per il quale risulta maggiormente critico il controllo della rispettiva condizione termica è generalmente la padella, in quanto si tratta di un utensile bisognoso di controllo termico a causa del suo uso a temperature elevate e non smorzate da contenuti liquidi.
I sistemi di segnalazione termica maggiormente utilizzati fanno riferimento a variazioni cromatiche fornite da pigmenti, che al raggiungimento di specifiche temperature cambiano colore, dandone una testimonianza visiva. Esistono sistemi termo-cromatici posti direttamente all’interno del recipiente di cottura, attraverso pigmenti incorporati nel rivestimento antiaderente posto sulla superficie interna del recipiente stesso. Se il cambiamento di colore è previsto a una temperatura predefinita, come ad esempio 180°C, non appena questa temperatura predefinita viene raggiunta il colore cambia, per cui l’utente potrà adeguare a seconda delle necessità la potenza termica da elargire al recipiente di cottura.
I sistemi termo-cromatici hanno due limiti principali:
- i pigmenti devono resistere alle più alte temperature di cottura, i cui picchi possono raggiungere i 300°C. La variazione di colore dei pigmenti (inorganici) resistenti alle alte temperature è molto tenue e difficile da valutare. Per individuare questa variazione di colore si usano sistemi di confronto attivati in una zona più o meno ampia del fondo del recipiente di cottura;
- il fondo del recipiente di cottura, in cui sono collocate le aree cangianti, risulta normalmente coperto dal cibo da cuocere, così da impedire o quantomeno limitare la visione della variazione di colore.
Sono stati quindi realizzati sistemi di segnalazione termica che, pur utilizzando pigmenti termo-cromatici, intendono superare i limiti sopra descritti. In questi sistemi di segnalazione termica i pigmenti termo-cromatici sono collocati in vernici che rivestono specifici componenti posti nella immediata periferia del recipiente di cottura. Ad esempio, quando il recipiente di cottura è costituito da una padella, i pigmenti termo-cromatici sono collocati sulla parte metallica del manico che è più prossima al bordo della padella.
In un recipiente di cottura provvisto di questi sistemi di segnalazione termica, però, l’incremento di temperatura in corrispondenza del componente che reca i pigmenti termo-cromatici si verifica con un certo ritardo rispetto all’incremento di temperatura in corrispondenza del fondo di cottura. Ciò avviene a causa del tempo necessario al trasferimento del calore dal fondo di cottura, che è più prossimo alla sorgente termica, al componente in questione. Ad esempio, il fondo di cottura può trovarsi a 180°C, mentre il componente che reca i pigmenti termo-cromatici può trovarsi a non più di 60°C. Pertanto, per segnalare il raggiungimento di una temperatura del fondo di cottura pari a 180°C si useranno pigmenti che virano di colore a 60°C.
Il vantaggio dei pigmenti che virano a bassa temperatura è che la differenza di colore è molto ben definita, esempio da verde a rosso. Tale vantaggio è però sacrificato dal limite di resistenza termica di tali pigmenti (organici) che, se sottoposti a cotture prolungate nel tempo con regimi termici superiori ai 200°C, tendono a disattivarsi e a non ritornare allo stato iniziale.
Esistono anche sistemi di segnalazione termica più sofisticati, basati su rilievi di termocoppie poste all’interno dello spessore di metallo del fondo del recipiente di cottura. La temperatura rilevata dalle termocoppie viene infine letta ed evidenziata da un congegno elettronico alimentato a batteria, generalmente posto sulla parte terminale del manico del recipiente di cottura.
I sistemi di segnalazione termica basati su termocoppie hanno almeno due limiti fondamentali: - necessitano di una complessa operazione di foratura radiale del fondo del recipiente di cottura per collocarvi la termocoppia;
- il congegno elettronico che legge ed evidenzia la temperatura, per sua natura e per la presenza di una batteria, non resiste all’acqua e alla temperatura di una lavastoviglie, e comunque a una esposizione anche accidentale ad alte temperature, come spesso avviene su un piano di cottura.
I sistemi di segnalazione termica basati su termocoppie sono inoltre costosi e poco pratici, in virtù del fatto di dover essere rimuovibili.
Esistono infine sistemi di segnalazione termica per recipienti di cottura basati su leghe a memoria di forma (“shape memory alloy” o SMA). Questi sistemi di segnalazione termica, come ad esempio quello descritto nel documento KR 2013-0068095 A, utilizzano un attuatore fabbricato con una lega a memoria di forma che si deforma all’aumentare della temperatura, per poi ritornare alla propria forma originaria in condizioni di temperatura ambiente.
Nel caso specifico del documento KR 2013-0068095 A, l’attuatore è costituito da una lamina che è fabbricata con una lega a memoria di forma e che è posta in una porzione del manico di una padella. Questa lamina, riscaldandosi da remoto, si deforma e pilota una capsula graduata che, muovendosi, opera come elemento indicatore di temperatura. Nonostante sia fabbricata con una lega a memoria di forma, questa lamina non garantisce un preciso e immediato ritorno alla propria forma originaria in condizioni di temperatura ambiente. In aggiunta, può essere necessario dover azzerare manualmente la posizione della capsula graduata al termine dell’utilizzo della padella.
Scopo della presente invenzione è pertanto quello di realizzare un dispositivo di segnalazione termica per un recipiente per la cottura di alimenti che sia in grado di risolvere gli inconvenienti sopra citati della tecnica nota in una maniera estremamente semplice, economica e particolarmente funzionale.
Nel dettaglio, è uno scopo della presente invenzione quello di realizzare un dispositivo di segnalazione termica per un recipiente per la cottura di alimenti che sia termicamente più stabile e affidabile rispetto ai dispositivi secondo la tecnica nota.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo di segnalazione termica per un recipiente per la cottura di alimenti che consenta la calibrazione del flusso termico in funzione della destinazione d’uso del recipiente di cottura.
Questi e altri scopi secondo la presente invenzione vengono raggiunti realizzando un recipiente per la cottura di alimenti e un relativo dispositivo di segnalazione termica come esposto nella rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche dell’invenzione sono evidenziate dalle rivendicazioni dipendenti, che sono parte integrante della presente descrizione.
Le caratteristiche e i vantaggi di un dispositivo di segnalazione termica per un recipiente per la cottura di alimenti secondo la presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione seguente, esemplificativa e non limitativa, riferita ai disegni schematici allegati nei quali:
la figura 1 è una vista in pianta dall’alto di un recipiente per la cottura di alimenti provvisto di un primo esempio di realizzazione del dispositivo di segnalazione termica secondo la presente invenzione;
la figura 2 è una vista ingrandita, in sezione verticale, di una porzione del recipiente di cottura di figura 1;
la figura 3 è una vista schematica del dispositivo di segnalazione termica secondo la presente invenzione, mostrato in una prima configurazione non operativa;
la figura 4 è una vista schematica del dispositivo di segnalazione termica secondo la presente invenzione, mostrato in una seconda configurazione operativa;
la figura 5 è una vista in alzata laterale di un recipiente per la cottura di alimenti provvisto di un secondo esempio di realizzazione del dispositivo di segnalazione termica secondo la presente invenzione; e
la figura 6 è una vista in sezione verticale del dispositivo di segnalazione termica di figura 5.
Con riferimento alle figure, vengono mostrati un recipiente per la cottura di alimenti e un relativo dispositivo di segnalazione termica secondo la presente invenzione. Il recipiente per la cottura di alimenti è indicato complessivamente con il numero di riferimento 10 ed è illustrato in via esemplificativa sotto forma di una padella.
Il recipiente di cottura 10 comprende un corpo metallico 12 comprendente a sua volta una parete di fondo 14 e almeno una parete laterale 16 che si estende da tale parete di fondo 14. Nell’esempio di realizzazione mostrato nelle figure, il recipiente di cottura 10 è una convenzionale pentola dotata di una parete di fondo 14 sostanzialmente circolare. La padella comprende una sola parete laterale 16 che si estende dalla parete di fondo 14 e, più precisamente, dal bordo circolare della parete di fondo 14. Risulta in ogni caso possibile prevedere un recipiente di cottura 10 dotato di una pluralità di pareti laterali 16, ad esempio un recipiente di cottura 10 la cui parete di fondo 14 è di forma quadrilatera. Indipendentemente dalla forma del recipiente di cottura 10, la parete laterale 16 si estende dalla parete di fondo 14 in modo convenzionale e già noto di per sé, in modo da definire un vano interno 18 del recipiente di cottura 10 nel quale vengono disposti gli alimenti per la loro cottura.
Il recipiente di cottura 10 comprende inoltre almeno un manico 20, preferibilmente fabbricato con un materiale non metallico. Il manico 20 è vincolato a una porzione del corpo metallico 12, tipicamente costituita dalla parete laterale 16, tramite un elemento di fissaggio metallico 22. Il manico 20 può essere a sua volta vincolato all’elemento di fissaggio metallico 22 tramite sistemi noti, come ad esempio una vite 24.
Su una porzione 26 del manico 20 posta in corrispondenza di un rispettivo componente dotato di proprietà di conducibilità termica, come ad esempio l’elemento di fissaggio metallico 22 oppure una ghiera parafiamma metallica 34 (illustrata più in dettaglio nel seguito), è applicato almeno un dispositivo di segnalazione termica 28. Il dispositivo di segnalazione termica 28 è provvisto di almeno un elemento indicatore 30 e di almeno un rispettivo elemento attuatore 32 fabbricato con una lega a memoria di forma (“shape memory alloy” o SMA). L’elemento indicatore 30 è operativamente collegato al rispettivo elemento attuatore 32 ed è predisposto per evidenziare il raggiungimento di uno stato termico predefinito del recipiente di cottura 10 tramite un movimento meccanico dell’elemento attuatore 32, che si attiva al raggiungimento di tale stato termico predefinito.
L’elemento attuatore 32 è costituito da una molla elicoidale a memoria di forma, posta in contatto indiretto con il componente dotato di proprietà di conducibilità termica 22 o 34. La molla elicoidale a memoria di forma 32 è predisposta per passare da una prima configurazione non operativa del dispositivo di segnalazione termica 28 (figura 3), in cui tale molla elicoidale a memoria di forma 32 non è attiva, a una seconda configurazione operativa del dispositivo di segnalazione termica 28 (figura 4), in cui tale molla elicoidale a memoria di forma 32 si attiva in allungamento al raggiungimento di un valore predefinito di temperatura per il quale viene specificatamente progettata e realizzata. Il valore predefinito di temperatura viene rilevato da una porzione di base della molla elicoidale a memoria di forma 32 che è posta a contatto con il componente dotato di proprietà di conducibilità termica 22 o 34 del manico 20 tramite una base metallica 36 di modulazione e/o potenziamento termico, come verrà meglio specificato nel seguito. Al raggiungimento del valore predefinito di temperatura la molla elicoidale a memoria di forma 32 si allunga, sollevando l’elemento indicatore 30 che, nell’esempio di realizzazione mostrato nelle figure da 1 a 4, emergerà da un foro praticato su una ghiera parafiamma metallica 34 posta attorno alla porzione 26 del manico 20 in corrispondenza della quale è applicato il dispositivo di segnalazione termica 28. La molla elicoidale a memoria di forma 32 è fabbricata per attivarsi in allungamento al raggiungimento di un valore predefinito di temperatura che, nel recipiente di cottura 10, corrisponde all’intervallo di temperature di cottura. In un esempio di realizzazione preferito dell’invenzione, il valore predefinito di temperatura è impostato a circa 80°C, ipotizzando che questo valore predefinito di temperatura corrisponda a una temperatura della parete di fondo 14 pari a circa 180°C quando il recipiente di cottura 10 è in uso.
Per rendere anche cromaticamente evidente lo stato termico raggiunto dal recipiente di cottura 10, l’elemento indicatore 30 può essere preferibilmente costituito da una capsula cilindrica, fabbricata in metallo o con un tecnopolimero e colorata con un colore predefinito, preferibilmente con il colore rosso, sulla sua superficie laterale esterna. Una ulteriore soluzione, più semplice ed economica da realizzare, per rendere cromaticamente evidente lo stato termico raggiunto dal recipiente di cottura 10 può essere quella di colorare con un colore predefinito, preferibilmente con un colore scelto tra rosso o nero, solo la superficie superiore della capsula cilindrica, in modo da evidenziare la presenza dell’elemento indicatore 30 e stimolare l’osservazione della sua successiva conformazione di fase attiva.
In alternativa, potrà essere posto un O-ring avente un colore predefinito, preferibilmente il colore rosso, sulla superficie laterale esterna della capsula cilindrica 30. Come ulteriore alternativa, potrebbero essere colorate allo stesso modo (ad esempio con il colore nero) sia la ghiera parafiamma metallica 34, sia la superficie superiore esterna della capsula cilindrica 30. In tal caso, quando la capsula cilindrica 30 si solleva per effetto della temperatura, viene posta in evidenza la rispettiva superficie laterale esterna.
Vantaggiosamente, tra l’elemento attuatore 32 e il componente dotato di proprietà di conducibilità termica, che nell’esempio di realizzazione mostrato nelle figure da 1 a 4 è costituito dall’elemento di fissaggio metallico 22, è interposta una base metallica 36 di modulazione e/o potenziamento termico. Tale base metallica 36 di modulazione e/o potenziamento termico è quindi in contatto diretto con l’elemento di fissaggio metallico 22 caldo del recipiente di cottura 10, in maniera tale da trasferire il calore all’elemento attuatore 32. Nel caso in cui l’elemento attuatore 32 sia costituito da una molla elicoidale a memoria di forma, la base metallica 36 di modulazione e/o potenziamento termico può essere provvista, oltre che da un piattello 36A interposto tra l’elemento attuatore 32 e l’elemento di fissaggio metallico 22, anche da un perno centrale di guida 36B che si inserisce entro le spire della molla elicoidale a memoria di forma 32. In tal modo la base metallica 36 di modulazione e/o potenziamento termico, conformata a fungo, può trasferire il calore per contatto con la molla elicoidale a memoria di forma 32 sia attraverso il piattello 36A, sia attraverso il perno centrale di guida 36B.
In funzione della conducibilità termica del metallo utilizzato per fabbricare la base metallica 36 di modulazione e/o potenziamento termico, così come del rispettivo spessore, si potrà calibrare il flusso termico per poter equiparare termicamente recipienti di cottura 10 con conformazione geometrica (e quindi anche termica) differente. Allo stesso modo sarà possibile calibrare i flussi termici in funzione della tipologia diversa di destinazione d’uso del recipiente di cottura 10, come ad esempio su fonte elettrica o a gas.
Per tornare alla prima configurazione non operativa a partire dalla rispettiva seconda configurazione operativa, vale a dire quando il recipiente di cottura 10 si sarà raffreddato, il dispositivo di segnalazione termica 28 è provvisto di una molla di richiamo 38 (“bias spring”). La molla di richiamo 38 è interposta tra l’elemento indicatore 30 e una porzione fissa del recipiente di cottura 10, come ad esempio la ghiera parafiamma metallica 34 del manico 20 nell’esempio di realizzazione mostrato nelle figure da 1 a 4. La molla di richiamo 38 è predisposta per far ritornare rapidamente l’elemento attuatore 32 nella sua forma iniziale (figura 3), consentendo al contempo di far rientrare altrettanto rapidamente l’elemento indicatore 30 nella propria sede, cosicché sia pronto per un nuovo utilizzo. L’elemento attuatore 32 a memoria di forma potrà essere calibrato in maniera tale da consentire il ritorno in posizione iniziale del rispettivo elemento indicatore 30 in un regime termico di sicurezza, definito per i metalli a un valore di temperatura pari a 55°C.
Nelle figure da 1 a 4 è mostrato un esempio di applicazione preferito del dispositivo di segnalazione termica 28, che è annegato nel manico in corrispondenza della ghiera parafiamma metallica 34 e che è in contatto termico con il rispettivo elemento di fissaggio metallico 22. In via alternativa, come mostrato nelle figure 5 e 6, il dispositivo di segnalazione termica 28 potrebbe anche essere realizzato come componente separato rispetto al manico 20.
In questo esempio di realizzazione alternativo, il dispositivo di segnalazione termica 28 comprende un involucro 40 contenente i rispettivi elementi funzionali (elemento indicatore 30, elemento attuatore 32, molla di richiamo 38 e base metallica 36 di modulazione e/o potenziamento termico). L’involucro 40 può essere applicato, in maniera fissa oppure rimuovibile, al dorso superiore della ghiera parafiamma metallica 34 (figure 5 e 6), che in tal caso opera da componente dotato di proprietà di conducibilità termica. Qualora applicato in maniera rimuovibile al dorso superiore della ghiera parafiamma metallica 34, l’involucro 40 può essere dotato di mezzi di fissaggio magnetici.
Si è così visto che il dispositivo di segnalazione termica per un recipiente per la cottura di alimenti secondo la presente invenzione realizza gli scopi in precedenza evidenziati, ottenendo in particolare i seguenti vantaggi:
- il movimento meccanico dell’elemento indicatore, garantito dall’elemento attuatore fabbricato con una lega a memoria di forma, assicura ripetitività, affidabilità e stabilità;
- non esistono componenti alterabili, quali sono ad esempio i pigmenti termo-cromatici, o la fragilità di circuiti elettronici;
- la lettura prioritaria è di tipo fisico (sollevamento dell’elemento indicatore) e non cromatico;
- il dispositivo di segnalazione termica è costituito da componenti semplici (due piccole molle, una piccola capsula di metallo o di tecnopolimero, un componente metallico a forma di fungo e una eventuale involucro) e le ridotte dimensioni agevolano un costo limitato;
- pure nella sua semplicità, il dispositivo di segnalazione termica ricorre a una tecnologia metallurgica avanzata e complessa (metalli a deformazione programmata), oltre alla possibilità di calibrazione eventuale di flusso termico;
- si può scegliere la molla a memoria di forma specifica per il recipiente di cottura, la sua funzione e la sua fonte di riscaldo. Ad esempio, il riscaldo rapido di una padella a induzione aumenta la differenza di temperatura fondoperiferia, per cui si può equipaggiare la padella con una molla a memoria di forma che si attiva a temperatura più bassa.
Abbiamo riscontrato l’esistenza di anteriorità relativa all’utilizzo di elementi a memoria di forma per analogo scopo. Trattasi in particolare del brevetto Roichen KR20130068095A.
Inoltre, rispetto a sistemi noti di segnalazione termica basati su componenti SMA, come ad esempio quello descritto nel documento KR 20130068095 A, notevoli sono gli elementi differenzianti e innovatori, qui di seguito riassunti:
- il sistema descritto nel documento KR 2013-0068095 A prevede l’utilizzo di una lamina e non di una molla, quest’ultima posta esternamente all’elemento di congiunzione anziché all’elemento interno di fissaggio, in modo termicamente più stabile e affidabile;
- il sistema descritto nel documento KR 2013-0068095 A non prevede l’utilizzo di una molla di richiamo e ripristino della forma originaria dell’elemento attuatore, che nei materiali a memoria di forma non è assicurata se non sollecitata manualmente o automaticamente;
- non è prevista la possibilità di inserire elementi di modulazione di temperatura per consentire la calibrazione del flusso termico. Il dispositivo di segnalazione termica per un recipiente per la cottura di alimenti della presente invenzione così concepito è suscettibile in ogni caso di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nel medesimo concetto inventivo; inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali utilizzati, nonché le forme e le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze tecniche.
L’ambito di tutela dell’invenzione è pertanto definito dalle rivendicazioni allegate.
Claims (15)
- RIVENDICAZIONI 1. Recipiente (10) per la cottura di alimenti, comprendente: - un corpo metallico (12) comprendente a sua volta una parete di fondo (14) e almeno una parete laterale (16), in cui detta parete laterale (16) si estende da detta parete di fondo (14) per definire un vano interno (18) del recipiente di cottura (10) nel quale vengono disposti gli alimenti per la loro cottura; - almeno un manico (20), vincolato a una porzione del corpo metallico (12) tramite un elemento di fissaggio metallico (22); e - almeno un dispositivo di segnalazione termica (28) applicato su una porzione (26) del manico (20) posta in corrispondenza di un rispettivo componente (22; 34) dotato di proprietà di conducibilità termica, detto dispositivo di segnalazione termica (28) essendo provvisto di almeno un elemento indicatore (30) e di almeno un rispettivo elemento attuatore (32) fabbricato con una lega a memoria di forma, in cui l’elemento indicatore (30) è operativamente collegato al rispettivo elemento attuatore (32) ed è predisposto per evidenziare il raggiungimento di uno stato termico predefinito del recipiente di cottura (10) tramite un movimento meccanico dell’elemento attuatore (32), che si attiva al raggiungimento di tale stato termico predefinito, il recipiente di cottura (10) essendo caratterizzato dal fatto che l’elemento attuatore (32) è costituito da una molla elicoidale a memoria di forma, posta in contatto indiretto con detto componente (22; 34) dotato di proprietà di conducibilità termica, detta molla elicoidale a memoria di forma (32) essendo predisposta per passare da una prima configurazione non operativa del dispositivo di segnalazione termica (28), in cui detta molla elicoidale a memoria di forma (32) non è attiva, a una seconda configurazione operativa del dispositivo di segnalazione termica (28), in cui detta molla elicoidale a memoria di forma (32) si attiva in allungamento al raggiungimento di un valore predefinito di temperatura, e che tra detta molla elicoidale a memoria di forma (32) e detto componente (22; 34) dotato di proprietà di conducibilità termica è interposta una base metallica (36) di modulazione e/o potenziamento termico, posta in contatto diretto con detto componente (22; 34) dotato di proprietà di conducibilità termica in maniera tale da trasferire il calore a detta molla elicoidale a memoria di forma (32).
- 2. Recipiente di cottura (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di segnalazione termica (28) è provvisto di una molla di richiamo (38), interposta tra l’elemento indicatore (30) e una porzione fissa del recipiente di cottura (10), detta molla di richiamo (38) essendo predisposta per far ritornare rapidamente la molla elicoidale a memoria di forma (32) nella sua forma iniziale.
- 3. Recipiente di cottura (10) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che la base metallica (36) di modulazione e/o potenziamento termico è provvista di un piattello (36A), interposto tra detta molla elicoidale a memoria di forma (32) e detto componente (22; 34) dotato di proprietà di conducibilità termica, e di un perno centrale di guida (36B), che si inserisce entro le spire di detta molla elicoidale a memoria di forma (32), cosicché detta base metallica (36) di modulazione e/o potenziamento termico sia conformata a fungo e possa trasferire il calore per contatto con la molla elicoidale a memoria di forma (32) sia attraverso il piattello (36A), sia attraverso il perno centrale di guida (36B).
- 4. Recipiente di cottura (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che la molla elicoidale a memoria di forma (32) è fabbricata per attivarsi in allungamento al raggiungimento di un valore predefinito di temperatura che, nel recipiente di cottura (10), corrisponde all’intervallo di temperature di cottura.
- 5. Recipiente di cottura (10) secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto valore predefinito di temperatura è impostato a circa 80°C, detto valore predefinito di temperatura corrispondendo a una temperatura della parete di fondo (14) pari a circa 180°C quando il recipiente di cottura (10) è in uso.
- 6. Recipiente di cottura (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che la molla elicoidale a memoria di forma (32) è calibrata in maniera tale da consentire il ritorno in posizione iniziale del rispettivo elemento indicatore (30) in un regime termico di sicurezza, definito per i metalli a un valore di temperatura pari a 55°C.
- 7. Recipiente di cottura (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto che il componente (22; 34) dotato di proprietà di conducibilità termica è costituito dall’elemento di fissaggio metallico (22).
- 8. Recipiente di cottura (10) secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che l’elemento indicatore (30) è costituito da una capsula cilindrica, fabbricata in metallo o con un tecnopolimero e predisposta per emergere da un foro praticato su una ghiera parafiamma metallica (34) posta attorno a detta porzione (26) del manico (20) in corrispondenza della quale è applicato il dispositivo di segnalazione termica (28).
- 9. Recipiente di cottura (10) secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che la capsula cilindrica (30) è provvista di una superficie laterale esterna colorata con un colore predefinito, preferibilmente con il colore rosso.
- 10. Recipiente di cottura (10) secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che la capsula cilindrica (30) è provvista di una superficie superiore colorata con un colore predefinito, preferibilmente con un colore scelto tra rosso o nero.
- 11. Recipiente di cottura (10) secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che la capsula cilindrica (30) è provvista di una superficie laterale esterna su cui è posto un O-ring avente un colore predefinito, preferibilmente il colore rosso.
- 12. Recipiente di cottura (10) secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che sia la ghiera parafiamma metallica (34), sia la superficie superiore esterna della capsula cilindrica (30) sono colorate allo stesso modo, in maniera tale che quando la capsula cilindrica (30) si solleva per effetto della temperatura viene posta in evidenza la rispettiva superficie laterale esterna.
- 13. Recipiente di cottura (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di segnalazione termica (28) è realizzato come componente separato rispetto al manico (20) e comprende un involucro (40) contenente i rispettivi elementi funzionali (30; 32; 36; 38).
- 14. Recipiente di cottura (10) secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che detto involucro (40) è applicato, in maniera fissa oppure rimuovibile, al dorso superiore di una ghiera parafiamma metallica (34) che forma detto componente dotato di proprietà di conducibilità termica.
- 15. Recipiente di cottura (10) secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che detto involucro (40), quando applicato in maniera rimuovibile al dorso superiore della ghiera parafiamma metallica (34), è dotato di mezzi di fissaggio magnetici.
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