IT201800007916A1

IT201800007916A1 - Chiusura monopezzo per contenitore

Info

Publication number: IT201800007916A1
Application number: IT102018000007916A
Authority: IT
Inventors: Riccardo Zammori; Alberto Buzzi
Original assignee: Guala Pack Spa
Priority date: 2018-08-07
Filing date: 2018-08-07
Publication date: 2020-02-07
Also published as: BR112021001953A2; EP3833606A1; WO2020031066A1; MX2021001484A; US20210300645A1; CL2021000304A1; CR20210070A

Description

DESCRIZIONE

Forma oggetto della presente invenzione una chiusura monopezzo per contenitore, del tipo “a strappo” (breakaway) solitamente utilizzati per contenere prodotti alimentari liquidi, densi o semi-densi.

Tali contenitori, quali tubetti, pouch e simili stanno conoscendo un enorme sviluppo ed ogni anno ne vengono prodotte alcune centinaia di milioni di pezzi. Particolarmente apprezzata è la comodità di utilizzo, principalmente dovuta alla facilità di schiacciare il contenitore per far fuoriuscire il prodotto.

In tale ottica, la chiusura del contenitore acquista particolare importanza ed è essenziale che il tappo garantisca la sigillatura durante il trasporto, ma possa altresì essere rimosso con facilità per l’apertura del contenitore.

Tuttavia, si sono constatate alcune problematiche dell’arte nota. Talvolta è piuttosto arduo aprire il tappo, e l’utilizzatore deve sovente ruotare e piegare il tappo ripetutamente. Ulteriormente, nei casi in cui la sostanza contenuta nel contenitore non si esaurisce al primo utilizzo, è sovente necessario poter richiudere il contenitore. Nel caso di un operatore attento, l’operazione potrebbe sembrare di facile realizzazione, ma spesso capita di perdere il tappo per richiudere il contenitore, con la conseguente compromissione nella conservazione della sostanza contenuta.

Scopo della presente invenzione è quello di realizzare una chiusura che soddisfi le suddette esigenze e superi nel contempo gli inconvenienti di cui si è detto con riferimento all’arte nota.

Tale scopo è raggiunto da una chiusura realizzata secondo la rivendicazione 1. Le rivendicazioni dipendenti descrivono ulteriori vantaggiose forme di realizzazione.

Le caratteristiche ed i vantaggi della chiusura secondo la presente invenzione saranno evidenti dalla descrizione di seguito riportata data a titolo esemplificativo e non limitativo, in accordo con le tavole allegate, in cui:

- la figura 1 mostra una chiusura monopezzo in accordo ad una forma di realizzazione della presente invenzione in configurazione integra;

- la figura 1a mostra la chiusura monopezzo di figura 1 in configurazione di rottura, cioè con una porzione tappo separata da una porzione beccuccio, in cui la porzione tappo è accoppiata e vincolata stabilmente ad un corpo chiusura, quest’ultimo ad esempio adatto ad essere installato direttamente sul contenitore per chiudere una bocca di accesso al contenuto del contenitore;

- la figura 2 mostra una chiusura monopezzo in accordo ad una seconda forma di realizzazione della presente invenzione in configurazione integra;

- la figura 2a mostra la chiusura monopezzo di figura 2 in configurazione di rottura, cioè con una porzione tappo separata da una porzione beccuccio, in cui la porzione tappo è accoppiata e vincolata stabilmente ad un corpo chiusura, quest’ultimo ad esempio adatto ad essere installato direttamente sul contenitore per chiudere una bocca di accesso al contenuto del contenitore;

- la figura 2b mostra una vista laterale della figura 2a;

- la figura 2c mostra una vista in sezione lungo il piano V-V di figura 2b;

- la figura 3 mostra una chiusura monopezzo in accordo ad una terza forma di realizzazione della presente invenzione in configurazione integra;

- la figura 3a mostra la chiusura monopezzo di figura 3 in configurazione di rottura, cioè con una porzione tappo separata da una porzione beccuccio, in cui la porzione tappo è accoppiata e vincolata stabilmente alla porzione beccuccio della chiusura;

- la figura 4 mostra una chiusura monopezzo in accordo ad una quarta forma di realizzazione della presente invenzione in configurazione integra;

- la figura 4a mostra la chiusura monopezzo di figura 4 in configurazione di rottura, cioè con una porzione tappo separata da una porzione beccuccio, in cui la porzione tappo è accoppiata e vincolata stabilmente alla porzione beccuccio della chiusura;

- la figura 5 mostra una chiusura monopezzo in accordo ad una quinta forma di realizzazione della presente invenzione in configurazione integra;

- la figura 5a mostra la chiusura monopezzo di figura 5 in configurazione di rottura, cioè con una porzione tappo separata da una porzione beccuccio, in cui la porzione tappo è accoppiata e vincolata stabilmente alla porzione beccuccio della chiusura;

- la figura 5b mostra una vista laterale di elevazione della chiusura di figura 5;

- la figura 5c un’ulteriore vista laterale di elevazione della chiusura di figura 5, ruotata di 180° rispetto alla figura 5b;

-la figura 5d mostra una vista in prospettiva in sezione lungo il piano AB-AB di figura 5b;

- la figura 5e mostra un ingrandimento di un dettaglio AH di figura 5d;

- la figura 5f mostra una vista in prospettiva in sezione lungo il piano AF-AF di figura 5c;

- la figura 5g mostra un ingrandimento di un dettaglio AG di figura 5f;

- la figura 5h mostra una sezione assiale lungo il piano AB-AB di figura 5b;

- la figura 5i mostra una sezione assiale lungo il piano AB-AB di figura 5b della chiusura secondo la quinta forma di realizzazione in configurazione richiusa, in cui la porzione tappo è inserita nella porzione beccuccio per chiudere nuovamente la chiusura, ad esempio dopo che è stata eseguita l’operazione di rottura, cioè la configurazione di rottura di figura 5a.

- la figura 6 mostra una chiusura monopezzo in accordo ad una sesta forma di realizzazione della presente invenzione in configurazione integra;

- la figura 6a mostra la chiusura monopezzo di figura 6 in configurazione di rottura, cioè con una porzione tappo separata da una porzione beccuccio, in cui la porzione tappo è accoppiata e vincolata stabilmente ad un corpo chiusura, quest’ultimo ad esempio adatto ad essere installato direttamente sul contenitore per chiudere una bocca di accesso al contenuto del contenitore;

- la figura 7 mostra una chiusura monopezzo in accordo ad una settima forma di realizzazione della presente invenzione in configurazione integra;

- la figura 7a mostra la chiusura monopezzo di figura 7 in configurazione di rottura, cioè con una porzione tappo separata da una porzione beccuccio, in cui la porzione tappo è accoppiata e vincolata stabilmente ad un corpo chiusura, quest’ultimo ad esempio adatto ad essere installato direttamente sul contenitore per chiudere una bocca di accesso al contenuto del contenitore;

- la figura 8 mostra una chiusura monopezzo in accordo ad un’ottava forma di realizzazione della presente invenzione in configurazione integra;

- la figura 8a mostra la chiusura monopezzo di figura 8 in configurazione di rottura, cioè con una porzione tappo separata da una porzione beccuccio, in cui la porzione tappo è accoppiata e vincolata stabilmente ad un corpo chiusura, quest’ultimo ad esempio adatto ad essere installato direttamente sul contenitore per chiudere una bocca di accesso al contenuto del contenitore;

- la figura 9 mostra una chiusura monopezzo in accordo ad una nona forma di realizzazione della presente invenzione in configurazione integra;

- la figura 9a mostra la chiusura monopezzo di figura 9a in configurazione di rottura, cioè con una porzione tappo separata da una porzione beccuccio, in cui la porzione tappo è accoppiata e vincolata stabilmente alla porzione beccuccio della chiusura;

- la figura 10 mostra una chiusura monopezzo in accordo ad una decima forma di realizzazione della presente invenzione in configurazione integra;

- la figura 10a mostra la chiusura monopezzo di figura 10 in configurazione di rottura, cioè con una porzione tappo separata da una porzione beccuccio, in cui la porzione tappo è accoppiata e vincolata stabilmente ad un corpo chiusura, quest’ultimo ad esempio adatto ad essere installato direttamente sul contenitore per chiudere una bocca di accesso al contenuto del contenitore;

- la figura 10b mostra una vista laterale della figura 10a;

- la figura 10c mostra una vista in sezione lungo il piano N-N di figura 10b;

- la figura 10d mostra un ingrandimento del dettaglio P di figura 10c;

- la figura 11 mostra una chiusura monopezzo in accordo ad una decima forma di realizzazione della presente invenzione in configurazione integra;

- la figura 11a mostra la chiusura monopezzo di figura 10 in configurazione di rottura, cioè con una porzione tappo separata da una porzione beccuccio, in cui la porzione tappo è accoppiata e vincolata stabilmente ad un corpo chiusura, quest’ultimo ad esempio adatto ad essere installato direttamente sul contenitore per chiudere una bocca di accesso al contenuto del contenitore;

- la figura 11b mostra una vista laterale della figura 11a;

- la figura 11c mostra una vista in sezione lungo il piano R-R di figura 11b;

- la figura 11d mostra un ingrandimento del dettaglio U di figura 11c;

- la figura 12 illustra schematicamente lo sviluppo circonferenziale parziale (180°) di una membrana della chiusura secondo la presente invenzione, in accordo con una forma di realizzazione dell’invenzione.

Con riferimento alle tavole allegate, con 1 si è complessivamente indicata una chiusura secondo una forma di realizzazione della presente invenzione, destinata ad un contenitore contente preferibilmente sostanze fluide o semi fluide, in cui è importante che l’erogazione sia controllata dalla geometria della porzione terminale di un beccuccio. Preferibilmente, il contenitore è un generico contenitore cilindrico oppure è un tubetto da spremere oppure un imballo flessibile a pareti sottili, solitamente denominato pouch.

Nel caso di imballo flessibile, preferibilmente, l’imballo comprende un sacchetto costituito da due pareti frontali flessibili in film, monostrato o multistrato. I bordi laterali ed il bordo inferiore possono essere saldati a tenuta fra loro o saldati ad un fondo e/o a fianchi laterali.

La chiusura 1 è monopezzo, ossia realizzata in un singolo pezzo in materiale plastico, tipicamente tramite stampaggio ad iniezione. Il materiale plastico è preferibilmente PP, PE, PET, PA, PBS, PBT, TPE, oppure un materiale polimerico compostabile o biodegradabile, ad esempio il PLA.

La chiusura 1 comprende un corpo chiusura 3 adatto ad accoppiarsi con il contenitore. Preferibilmente, il corpo chiusura comprende una filettatura per l’accoppiamento al contenitore per avvitamento oppure comprende mezzi di accoppiamento a baionetta o a scatto.

La chiusura 1 comprende una porzione beccuccio 2 che si protende di pezzo dal corpo chiusura 3 comprendente un condotto beccuccio 30 avente estensione lungo un asse beccuccio Z.

In particolare, la porzione beccuccio 2 è attraversata internamente da un condotto beccuccio 30, coassiale all’asse beccuccio Z, solitamente circolare cilindrico, fra un’estremità interna, dove definisce un’apertura di ingresso 36, e un’estremità esterna 37, dove definisce un’apertura di erogazione 21 della sostanza contenuta nel contenitore.

La porzione tappo 4, quando la chiusura 1 è integra, chiude l’apertura di erogazione 21 ed è unita all’estremità esterna 37 della porzione beccuccio 2, tramite una membrana 40 della chiusura 1.

Detta membrana 40 è collocata di preferenza all’estremità esterna 37 della porzione beccuccio 2, giace sostanzialmente su un piano ortogonale all’asse beccuccio Z ed ha forma di corona circolare.

In particolare, detta membrana 40 si estende radialmente internamente rispetto al bordo dell’apertura di erogazione 41, definito dal prolungamento di una superficie immaginaria su cui giace un tratto terminale della superficie laterale del condotto beccuccio 30.

Preferibilmente, tale bordo dell’apertura di erogazione 41 e la membrana 40 sono sostanzialmente complanari, in modo tale da definire una superficie sostanzialmente planare e perpendicolare all’asse beccuccio Z. Ciò consente di evitare un possibile accumulo di sporcizia attorno alla porzione tappo, sopra la membrana. Infatti, nel caso in cui la membrana 40 fosse disposta su un piano disposto più internamente verso il condotto beccuccio rispetto al piano su cui giace il bordo dell’apertura di erogazione 41, si creerebbe una concavità adatta a raccogliere sporcizia. In una forma di realizzazione alternativa (non illustrata), la membrana giace su una superficie inclinata rispetto alla superficie su cui giace il bordo dell’apertura di erogazione 41 e sporgente da parte opposta rispetto al condotto beccuccio 30, così che, oltre ad evitare l’accumulo di sporcizia, viene anche agevolato lo scivolamento.

La membrana 40 è rompibile manovrando la porzione tappo 4; in altre parole, essa presenta caratteristiche strutturali, quali altezza assiale e spessore radiale, tali da andare incontro a rottura per manovra della porzione tappo 4, particolarmente per flessione di questo.

La membrana 40 presenta circonferenzialmente uno spessore radiale Sr variabile.

Ad esempio, lo spessore Sr presenta una primo spessore Sr1 sostanzialmente costante per un primo tratto dello sviluppo circonferenziale ed un secondo spessore Sr2 per un secondo tratto dello sviluppo circonferenziale. In particolare, il secondo spessore Sr2 è maggiore del primo spessore Sr1.

Preferibilmente, inoltre, fra il primo tratto a spessore Sr1 ed il secondo tratto a spessore Sr2 esiste una zona di transizione T con spessore crescente dal primo spessore Sr1 al secondo spessore Sr2.

Preferibilmente, il primo tratto a spessore Sr1 si estende per gran parte dello sviluppo circonferenziale della membrana 40, mentre il secondo tratto con spessore Sr2 si estende per una lunghezza predefinita limitata, ad esempio fra il 10% e il 20% della lunghezza circonferenziale o per un ampiezza angolare fra 30° e 60°.

Inoltre, il secondo tratto di spessore Sr2 è a cavallo della linea di chiusura fra stampo e controstampo. Vantaggiosamente, ciò consente di mascherare l’imperfezione sulla membrana dovuta alla linea di chiusura stampo.

La porzione tappo 4 comprende una porzione spina 41, avente una predefinita estensione assiale, adatta a richiudere l’apertura di erogazione 21 della porzione beccuccio 2 mediante impegno relativo, ad esempio per incastro. L’apertura di erogazione 21 viene esposta a seguito della rottura della membrana rompibile 40. In altre parole, una volta violata la membrana, ad esempio mediante strappo o lacerazione da parte di un operatore, risulta un’apertura di erogazione 21 sul beccuccio esposta nell’ambiente esterno e destinata ad erogare la sostanza contenuta nel contenitore attraverso il passaggio dal contenitore nel condotto beccuccio 30 e fino all’apertura di erogazione 21.

La chiusura 1 è adatta ad assumere quindi tre configurazioni: una configurazione integra, in cui la chiusura 1 è un singolo monopezzo integri e sigilla completamente il contenitore; una configurazione di rottura, in cui la porzione tappo 4 è separata dalla porzione beccuccio 2 e in cui la porzione tappo 4 è accoppiata e vincolata stabilmente al corpo chiusura o alla porzione beccuccio 2; una configurazione richiusa, in cui la porzione spina 41 chiude nuovamente a tenuta il la chiusura 1 (e quindi il contenitore) grazie al suo impegno con la porzione beccuccio 2, ed in particolare mediante inserimento nel condotto beccuccio 30, attraverso l’apertura di erogazione 21.

Preferibilmente, la porzione spina 41 comprende almeno una elemento tenuta, ad esempio una coppia di elementi tenuta 44, 46 sporgenti dalla superficie esterna della porzione spina 41, preferibilmente sagomati per impegnarsi a tenuta con il condotto beccuccio 30.

Preferibilmente, la porzione spina 41 è costituita da una parete anulare 52 che delimita internamente un vano spina 53 e presenta una superficie laterale esterna cilindrica o troncoconica.

Preferibilmente, la porzione spina 41 è direttamente unita alla membrana 40 ed è inseribile a tenuta nel condotto beccuccio 30. In questo modo viene garantito che il contenuto del contenitore non fuoriesca dall’apertura di erogazione 21.

La porzione tappo 4 comprende mezzi di accoppiamento 42 adatti ad essere accoppiati con la porzione beccuccio 2 e/o con il corpo chiusura 3, dopo che la membrana 40 è stata violata e dopo che la porzione tappo 4 è stata totalmente separata dalla porzione beccuccio 2.

I mezzi di accoppiamento consentono l’accoppiamento stabile tra la porzione tappo 4 e la porzione beccuccio 2 e/o il corpo di chiusura 3. In altre parole, con accoppiamento stabile si intende che la porzione tappo 4 rimane vincolata alla porzione beccuccio 2 e/o al corpo di chiusura 3 senza che sia necessario l’intervento dell’utente per mantenere accoppiata la porzione tappo 4 alla porzione beccuccio 2 e/o al corpo di chiusura 3, ad esempio per effetto di un vincolo d’attrito tra le porzioni accoppiate.

In una forma di realizzazione in accordo con l’invenzione, ad esempio come mostrato nelle figure da 1 a 2c, da 6 a 8a, da 10 a 10d, da 11 a 11d, i mezzi di accoppiamento comprendono mezzi di accoppiamento di forma tra la porzione tappo 4 ed il corpo di chiusura 3. I mezzi di accoppiamento di forma comprendono, ad esempio, una coppia di geometrie tra loro complementari, in cui una geometria di detta coppia è realizzata sulla porzione tappo e l’altra è realizzata sulla porzione beccuccio 2 o sul corpo di chiusura 3. Preferibilmente, i mezzi di accoppiamento di forma sono accoppiamenti ad incastro o per interferenza di forma. In un’altra forma di realizzazione in accordo con l’invenzione, ad esempio come mostrato nelle figure da 3 a 3a e da 9 a 9a, i mezzi di accoppiamento comprendono mezzi di accoppiamento a vite tra la porzione tappo 4 e la porzione beccuccio 2.

Preferibilmente, la porzione tappo 4 comprende una porzione presa 60 destinata ad essere manovrata da un utilizzatore per rimuovere la porzione tappo 4 dalla porzione beccuccio 2.

In una forma di realizzazione, ad esempio mostrata nelle figure da 1 a 2a, da 6 a 8a, da 10 a 11d, la porzione presa 60 comprende un elemento a pala 70 nel quale è ricavato un intaglio 71 o una protuberanza di porzione presa 78 adatto/a ad accoppiarsi con una protuberanza 33 o con una sede o con un intaglio ricavato sul corpo chiusura 3.

Ad esempio, in una forma di realizzazione, l’elemento a pala 70 comprende una coppia di pareti laterali 72, 73 affacciate tra loro ed una parete di base 74 che unisce le pareti laterali, detto intaglio 71 essendo aperto da parte opposta rispetto alla parete di base 74 ed essendo adatto ad accoppiarsi con una rispettiva protuberanza 33 che si aggetta da una parete laterale 34 del corpo chiusura 3, per riporre la porzione tappo 4 durante l’erogazione del contenuto del contenitore dall’apertura di erogazione 21.

In una forma di realizzazione, ad esempio mostrata nelle figure da 3 a 3a, la porzione presa 60 comprende un foro passante 61, preferibilmente dotato di filettatura 62, adatto ad avvitarsi su una filettatura di beccuccio 24 ricavata sulla porzione beccuccio 2. In un’altra forma di realizzazione, ad esempio mostrata nelle figure da 3 a 5i, la porzione presa 60 comprende un foro passante di impegno 65 avente un diametro tale che la superficie interna 65’ che definisce il foro passante di impegno 65 è destinata ad accoppiarsi in maniera stabile con una scanalatura 26 anulare ricavata sulla porzione beccuccio 2.

In un’ulteriore forma di realizzazione in accordo con l’invenzione, ad esempio come mostrato nelle figure 9 e 9a, i mezzi di accoppiamento comprendono mezzi di accoppiamento a vite tra la porzione tappo 4 e la porzione beccuccio 2 e mezzi di accoppiamento di forma tra la porzione tappo 4 e la porzione beccuccio 2. In particolare, la porzione presa 60 comprende un anello non continuo, cioè un anello tagliato che presenta circonferenzialmente un’interruzione 67 della continuità della forma ad anello, tale da lasciare uno spazio per consentire la deformazione elastica dell’anello così da variarne il suo diametro se sottoposto a sollecitazione meccanica. Tale geometria della porzione presa 60 consente sia di avvitare l’anello tagliato sulla filettatura di beccuccio 24, sia di poter incastrare l’anello a scatto mediante forzatura meccanica dall’alto verso il basso sulla filettatura.

Innovativamente, la chiusura secondo la presente invenzione supera gli inconvenienti dell’arte nota, in quanto dopo aver rotto la membrana è possibile riporre la porzione tappo rimossa, direttamente sulla porzione beccuccio o sul corpo chiusura senza correre il rischio di perdere la porzione tappo. Ciò consente da un lato di conferire maggiore praticità d’uso della chiusura e dall’altro di poter riutilizzare in maniera efficace il beccuccio dosatore grazie alla possibilità di richiuderlo prontamente.

Un altro vantaggio è rappresentato dal mantenimento di un elevato grado di igienicità durante l’utilizzo, in quanto, non dovendo appoggiare la porzione tappo rimossa (ad esempio su un tavolo o su un bancone o altro supporto) si evita la contaminazione del prodotto contenuto nel contenitore nella successiva fase di richiusura dello stesso per un secondo utilizzo.

Inoltre, in maniera vantaggiosa, la rottura della membrana è fortemente agevolata lungo un primo tratto, per poi proseguire lungo un secondo tratto, grazie alla presenza di una membrana a spessore variabile.

La separazione della porzione tappo dalla porzione beccuccio è quindi particolarmente semplice, soprattutto se la porzione tappo viene piegata nel corretto verso.

Vantaggiosamente, inoltre, il contenitore munito della chiusura secondo l’invenzione si presenta anche più sicuro, in quanto, in caso di caduta accidentale del contenitore, la porzione più spessa della membrana consente di attutire il colpo.

E’ chiaro che la chiusura 1 secondo la presente invenzione, oltre ad essere installata sul contenitore per chiuderne un’apertura di accesso al contenuto, ad esempio mediante mezzi di accoppiamento a vite o a baionetta o a scatto, è altresì realizzabile di pezzo con il contenitore.

E’ inoltre chiaro che un tecnico del ramo, al fine di soddisfare esigenze contingenti, potrebbe apportare modifiche alla chiusura sopra descritta, tutte contenute nell’ambito di tutela come definito dalle rivendicazioni seguenti.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Chiusura (1) monopezzo per un contenitore, comprendente un corpo chiusura (3) adatto ad accoppiarsi con il contenitore, ad esempio mediante accoppiamento per avvitamento o a baionetta; una porzione beccuccio (2) che si protende di pezzo dal corpo chiusura (3) comprendente un condotto beccuccio (30) avente estensione lungo un asse beccuccio (Z); una porzione tappo (4) e una membrana (40) rompibile che unisce la porzione beccuccio (2) e la porzione tappo (4) in un unico pezzo; in cui detta porzione tappo (2) comprende una porzione spina (41) adatta a richiudere un’apertura di erogazione (21) della porzione beccuccio (2) mediante impegno relativo, detta apertura di erogazione (21) essendo esposta a seguito della rottura della membrana rompibile (40); in cui detta porzione tappo (4) comprende mezzi di accoppiamento adatti ad essere accoppiati con la porzione beccuccio e/o con il corpo chiusura, dopo che la membrana (40) è stata violata e dopo che la porzione tappo (4) è stata totalmente separata dalla porzione beccuccio (2).
2. Chiusura secondo la rivendicazione 1, in cui i mezzi di accoppiamento comprendono mezzi di accoppiamento di forma tra la porzione tappo (4) ed il corpo di chiusura (3).
3. Chiusura secondo la rivendicazione 1, in cui i mezzi di accoppiamento comprendono mezzi di accoppiamento a vite tra la porzione tappo (4) e la porzione beccuccio (2).
4. Chiusura secondo la rivendicazione 1, in cui i mezzi di accoppiamento comprendono mezzi di accoppiamento a vite tra la porzione tappo (4) e la porzione beccuccio (2) e mezzi di accoppiamento di forma tra la porzione tappo (4) e la porzione beccuccio (2).
5. Chiusura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 2 e 4, in cui i mezzi di accoppiamento di forma sono accoppiamenti ad incastro o per interferenza di forma.
6. Chiusura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la porzione spina (41) è direttamente unita alla membrana (40) ed è inseribile a tenuta nel condotto beccuccio (30).
7. Chiusura secondo la rivendicazione 6, in cui detta porzione spina (41) comprende almeno una elemento tenuta, ad esempio una coppia di elementi tenuta (44,46) sporgenti dalla superficie esterna della porzione spina (41).
8. Chiusura secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui la porzione spina (41) è costituita da una parete anulare (42) che delimita internamente un vano spina (43) e presenta una superficie laterale esterna cilindrica o troncoconica.
9. Chiusura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la porzione tappo (4) comprende una porzione presa (60) destinata ad essere manovrata da un utilizzatore per rimuovere la porzione tappo (4) dalla porzione beccuccio (2).
10. Chiusura secondo la rivendicazione 9, in cui la sezione presa (60) comprende un elemento a pala (70) nel quale è ricavato un intaglio (71) comprendente una coppia di pareti laterali (72, 73) affacciate tra loro ed una parete di base (74) che unisce le pareti laterali, detto intaglio (71) essendo aperto da parte opposta rispetto alla parete di base (74) ed essendo adatto ad accoppiarsi con una rispettiva protuberanza (33) che si aggetta da una parete laterale (34) del corpo chiusura (3), per riporre la porzione tappo (4) durante l’erogazione del contenuto del contenitore dall’apertura di erogazione (21).
11. Chiusura secondo la rivendicazione 9, in cui la sezione presa (60) comprende un foro passante (61), preferibilmente dotato di filettatura (62), adatto ad avvitarsi su una filettatura di beccuccio (24) ricavata sulla porzione beccuccio (2).
12. Chiusura secondo la rivendicazione 9, in cui la sezione presa (60) comprende un foro passante (65) avente un diametro tale che la superficie interna (65’) del foro passante sia destinata ad accoppiarsi in maniera stabile con una scanalatura (26) anulare ricavata sulla porzione beccuccio (2).
13. Chiusura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti la rivendicazione 1, in cui detta membrana (40) presenta uno spessore radiale (Sr) variabile.
14. Chiusura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la membrana (40) è collocata ad una estremità esterna (37) della porzione beccuccio (2), giace sostanzialmente su un piano ortogonale all’asse beccuccio (Z) ed ha forma di corona circolare.
15. Chiusura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la membrana (40) si estende radialmente internamente rispetto ad un bordo perimetrale dell’apertura di erogazione (21) definito dal prolungamento immaginario di una superficie su cui giace un tratto terminale di una superficie laterale del condotto beccuccio (30).
16. Chiusura secondo la rivendicazione 15, in cui detto bordo perimetrale dell’apertura di erogazione (41) e la membrana (40) sono sostanzialmente complanari, in modo tale da definire una superficie sostanzialmente planare e perpendicolare all’asse beccuccio (Z), oppure in cui la membrana (40) giace su una superficie inclinata rispetto alla superficie su cui giace il bordo dell’apertura di erogazione (41) e sporgente esternamente e da parte opposta rispetto al condotto beccuccio (30).
17. Chiusura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui la membrana (40) presenta un primo tratto circonferenziale avente un primo spessore (Sr1) sostanzialmente costante e un secondo tratto circonferenziale avente un secondo spessore (Sr2), in cui il secondo spessore (Sr2) è maggiore del primo spessore (Sr1) (Sr2>Sr1).
18. Chiusura secondo la rivendicazione 17, in cui fra il primo tratto ed il secondo tratto esiste una zona di transizione (T) con spessore crescente dal primo spessore (Sr1) al secondo spessore (Sr2).
19. Contenitore comprendente una chiusura (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 18.