IT201800007212A1 - Sistema cingolato - Google Patents

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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
    • B62DMOTOR VEHICLES; TRAILERS
    • B62D55/00Endless track vehicles
    • B62D55/08Endless track units; Parts thereof
    • B62D55/30Track-tensioning means
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
    • B62DMOTOR VEHICLES; TRAILERS
    • B62D55/00Endless track vehicles
    • B62D55/08Endless track units; Parts thereof
    • B62D55/18Tracks
    • B62D55/24Tracks of continuously flexible type, e.g. rubber belts
    • B62D55/244Moulded in one piece, with either smooth surfaces or surfaces having projections, e.g. incorporating reinforcing elements

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Description

DESCRIZIONE
del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo:
“SISTEMA CINGOLATO”
CAMPO TECNICO
La presente invenzione riguarda un sistema cingolato e, più in dettaglio, un sistema cingolato a geometria variabile.
Più in particolare, l’invenzione riguarda un sistema cingolato per sottocarri cingolati, ad esempio di piattaforme di lavoro semovibili, come piattaforme di lavoro aeree o di carico o simili.
TECNICA PREESISTENTE
È noto che i veicoli semovibili cingolati, in particolare le piattaforme di lavoro, possiedono una coppia di cingoli indipendenti montati su ruote motrici e ruote condotte rispettivamente supportate da una loro fiancata sinistra e destra.
È altrettanto noto che i detti cingoli sono comandati da mezzi di movimentazione motorizzati in grado di fare eseguire al veicolo un movimento di rotazione su se stesso, altresì noto con il termine di manovra di pivoting.
Il movimento di rotazione del veicolo su se stesso, o manovra di pivoting, risulta particolarmente stressante per il cingolo in quanto tende a fare fuoriuscire il cingolo dalla sua sede definita dal collegamento con la ruota motrice e la ruota condotta.
Una esigenza sentita nel settore dei sistemi cingolati è quindi quella di migliorare la stabilità della connessione tra il cingolo e le ruote motrici e condotte che lo supportano e lo trascinano in rotazione, migliorando quindi la stabilità e la sicurezza del sottocarro in cui è installato il sistema cingolato e dell’intera piattaforma di lavoro.
Ancora, una esigenza sentita in tale settore è quella di rendere agevole l’installazione e la disinstallazione del cingolo nella rispettiva sede di utilizzo all’occorrenza, pur mantenendo la suddetta stabilità della connessione quando il cingolo è in uso.
Uno scopo della presente invenzione è quello di soddisfare tali e altre necessità della tecnica nota, nell’ambito di una soluzione semplice, razionale e dal costo contenuto.
Tali scopi sono raggiunti dalle caratteristiche dell’invenzione riportate nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell’invenzione.
ESPOSIZIONE DELL’INVENZIONE
L’invenzione, particolarmente, rende disponibile un sistema cingolato che comprende:
- un telaio di supporto (dotato di un asse longitudinale);
- una ruota motrice e una ruota condotta connesse in modo girevole al telaio di supporto, in cui la ruota condotta e la ruota motrice sono reciprocamente mobili (assialmente) tra una posizione avvicinata ed una posizione allontanata;
- un cingolo avvolto almeno su la ruota motrice e la ruota condotta; e
- un elemento di riscontro configurato per bloccare una corsa reciproca tra la ruota condotta e la ruota motrice in una posizione intermedia (assialmente interposta) tra la posizione allontanata e la posizione avvicinata. Grazie a tale soluzione è possibile rendere più sicuro il sistema cingolato in esercizio, in quanto anche a seguito di un elevato numero di manovre di pivoting ed eventuali guasti (ad esempio al gruppo tendicingolo), al cingolo è impedito di poter uscire dalla sede definita dall’impegno con la ruota motrice e la ruota condotta.
Vantaggiosamente, l’elemento di riscontro può essere connesso in modo mobile al telaio di supporto tra una posizione di interferenza, in cui è (posizionato nella posizione intermedia suddetto ed è) atto a bloccare la corsa reciproca tra la ruota motrice e la ruota condotta dalla posizione allontanata alla posizione avvicinata nella posizione intermedia, e una posizione di non interferenza (in cui è posizionato altrove rispetto alla suddetta posizione intermedia), in cui permette la corsa reciproca tra la ruota motrice e la ruota condotta dalla posizione allontanata alla posizione avvicinata.
Grazie a tale soluzione, quando si deve installare o sostituire un cingolo del sistema cingolato è possibile operare tali operazioni in modo comodo, in quanto è possibile mettere l’elemento di riscontro nella sua posizione di non interferenza e spostare la ruota condotta e la ruota motrice nella loro posizione avvicinata, permettendo al cingolo di essere facilmente rimosso o calzato sulla ruota condotta e la ruota motrice.
Secondo un aspetto preferito dell’invenzione, l’elemento di riscontro può essere associato in modo removibile al telaio di supporto, in modo che nella posizione di non interferenza possa essere rimosso temporaneamente dal telaio di supporto. Grazie a tale soluzione l’elemento di riscontro risulta particolarmente economico, efficace e sicuro.
Preferibilmente, l’elemento di riscontro può connesso al telaio di supporto mediante organi di fissaggio risolvibili, ad esempio filettati, preferibilmente accessibili dall’esterno del telaio di supporto, in tal modo potendo essere azionati in modo agevole da un operatore addetto alla installazione o alla sostituzione dei cingoli del sistema cingolato.
In una alternativa forma di realizzazione, l’elemento di riscontro può essere associato in modo mobile (ad esempio incernierato o guidato scorrevolmente) al telaio di supporto, in modo che nella posizione di non interferenza possa essere spostato temporaneamente lungo una traiettoria di spostamento definita lungo il telaio di supporto.
Secondo un aspetto dell’invenzione, almeno una tra la ruota condotta e la ruota motrice può essere sostenuta in rotazione da un carrello associato scorrevolmente rispetto al telaio di supporto lungo una traiettoria di scorrimento, per la movimentazione reciproca della ruota condotta e la ruota motrice tra la posizione avvicinata e la posizione allontanata.
Nell’ambito di tale aspetto dell’invenzione, l’elemento di riscontro può comprendere un blocchetto che è posizionabile/posizionato (come detto in modo removibile o spostabile) lungo la traiettoria di scorrimento del carrello, nella posizione intermedia suddetta, in modo da venire a contatto con il carrello durante lo scorrimento dello stesso dalla posizione allontanata alla posizione avvicinata.
Ancora, nell’ambito di tale aspetto dell’invenzione, il sistema cingolato può comprendere un gruppo tendicingolo comprendente un attuatore lineare, il quale è ad esempio dotato di uno stelo mobile all’interno di un cilindro, di cui uno tra il cilindro e lo stelo è connesso al carrello e l’altro tra lo stelo e il cilindro è connesso al telaio di supporto, l’attuatore lineare essendo operabile per l’azionamento in scorrimento del carrello lungo la traiettoria di scorrimento.
Non si esclude tuttavia che l’attuatore lineare possa essere differente, ad esempio un attuatore lineare a vite senza fine.
Vantaggiosamente, la ruota motrice può essere una ruota dentata ovvero comprende una corona dentata e, preferibilmente ma non limitatamente, la ruota condotta può essere una ruota dentata, ovvero comprende una corona dentata, con un passo uguale o multiplo o sotto-multiplo di quello della ruota motrice.
Grazie a tale soluzione il cingolo risulta saldamente ancorato alla ruota motrice e alla ruota condotta con ridotte possibilità di essere sfilato accidentalmente e, quindi, il collegamento dello stesso al sistema cingolato risulta maggiormente sicuro.
Ancora, il cingolo può comprendere un battistrada, preferibilmente ma non limitatamente realizzato in gomma o in altro materiale, ad esempio metallico.
Agli stessi scopi sopra esposti, un ulteriore aspetto dell’invenzione rende disponibile un sottocarro cingolato che comprende una coppia di sistemi cingolati come sopra descritti.
Ulteriormente, un altro aspetto dell’invenzione rende disponibile una piattaforma di lavoro cingolata che comprende un sottocarro cingolato come sopra detto.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate.
La figura 1 è una vista assonometrica di un sistema cingolato secondo l’invenzione.
La figura 2 è una vista di figura 1 con rimosso il cingolo e parte del telaio di supporto.
La figura 3 è una vista in sezione lungo un piano mediano ortogonale all’asse di rotazione della ruota condotta e della ruota motrice del sistema cingolato di figura 1.
La figura 4 è una vista in esploso di figura 1.
La figura 5 è una vista dall’alto di un sottocarro cingolato secondo l’invenzione. La figura 6 è una vista laterale di una piattaforma di lavoro secondo l’invenzione. MODO MIGLIORE PER ATTUARE L’INVENZIONE
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 10 un sistema cingolato (anche detto semi-carro), ad esempio un sistema cingolato a geometria variabile.
Il sistema cingolato 10 comprende un telaio di supporto 20, il quale è sostanzialmente rigido (indeformabile).
Il telaio di supporto 20 presenta ad esempio una forma allungata lungo un asse longitudinale A.
Nell’esempio, il telaio di supporto 20 è definito da una coppia di fiancate laterali 21, tra loro parallele (e disposte in esercizio sostanzialmente ortogonali alla superficie di appoggio definita dal suolo), unite superiormente da una parete di sommità 22.
Ad una prima estremità 23 assiale del telaio di supporto 20 è definita, integrale con esso, una sede di alloggiamento 24, ad esempio sostanzialmente cilindrica (cieca) con asse ortogonale ad una delle due fiancate.
La seconda estremità 25 assiale del telaio di supporto 20 è aperta assialmente e, in corrispondenza di essa, le fiancate laterali 21 definiscono un binario longitudinale 26 con asse longitudinale parallelo all’asse longitudinale A del telaio di supporto 20.
Inoltre, la parete di sommità 22, in corrispondenza del tratto assiale delle fiancate laterali 21 interessato dal binario longitudinale 26, presenta una apertura passate 27 (che è anche aperta in corrispondenza della seconda estremità 24 assiale del telaio di supporto stesso).
Le fiancate laterali 21 del telaio di supporto 20 supportano, inoltre, perni di estremità di una pluralità di rulli folli 28 associati girevolmente al telaio di supporto 20 rispetto a rispettivi assi di rotazione paralleli e complanari tra loro (e ad esempio equidistanti).
Gli assi di rotazione dei rulli folli 28 sono tutti ortogonali all’asse longitudinale A del telaio di supporto 20 (e ortogonali alle fiancate laterali 21).
Inoltre, i rulli folli 28 alloggiano sostanzialmente tra le due fiancate laterali 21 e sporgono da esse dalla parte opposta rispetto alla parete di sommità 22 (ovvero inferiormente).
In pratica, i rulli folli 28 definiscono una porzione di appoggio al suolo (indiretto) per il telaio di supporto 20.
Il sistema cingolato 10 comprende, poi, una ruota motrice 30, la quale è girevolmente accoppiata al telaio di supporto 20 rispetto ad un asse di rotazione ortogonale all’asse longitudinale A del telaio di supporto 20 (e ortogonale alle fiancate laterali 21, ovvero parallelo agli assi di rotazione dei rulli folli 28).
La ruota motrice 30 è, ad esempio, accoppiata al telaio di supporto 20 in corrispondenza di una delle sue estremità assiali, nell’esempio in corrispondenza della sua prima estremità 23, la quale è ad esempio la estremità posteriore del sistema cingolato 10 nella suo preferito verso di avanzamento sul suolo.
La ruota motrice 30 comprende una corona dentata 31, la quale è calettata (coassialmente) sull’albero motore 32 di un motore 33, ad esempio un motore elettrico atto ad azionare l’albero motore 32 nei due versi di rotazione.
Il motore 33 è ad esempio alloggiato all’interno della sede di alloggiamento 24, ad esempio in modo che l’albero motore 32 dello stesso sia coassiale con essa. La corona dentata 31 della ruota motrice 30 è sostanzialmente centrata rispetto alle due fiancate laterali 31 del telaio di supporto 20 e sporge da esse, ad esempio sia superiormente - oltre la parete di sommità 22 - sia inferiormente - oltre il piano di appoggio definito dai rulli folli 28 o pari ad esso - sia assialmente - dalla parte opposta della seconda estremità 24.
L’asse di rotazione della ruota motrice 30, ovvero l’asse di rotazione della corona dentata 31 (e dell’albero motore 32), è fisso (ovvero si trova in una posizione fissa) rispetto al telaio di supporto 20.
Il sistema cingolato 10 comprende, inoltre, una ruota condotta 35, la quale è girevolmente accoppiata al telaio di supporto 20 rispetto ad un asse di rotazione parallelo (e complanare) all’asse di rotazione della ruota motrice 30 (ovvero ortogonale all’asse longitudinale A del telaio di supporto 20 e ortogonale alle fiancate laterali 21, in altre parole parallelo agli assi di rotazione dei rulli folli 28).
La ruota condotta 35 è, ad esempio, accoppiata al telaio di supporto 20 in corrispondenza dell’estremità assiale contrapposta a quella che accoglie la ruota motrice 30, nell’esempio in corrispondenza della sua seconda estremità 24, la quale è ad esempio la estremità anteriore del sistema cingolato 10 nella suo preferito verso di avanzamento sul suolo.
La ruota condotta 35 comprende una corona dentata 36, la quale presenta un passo (e un numero di denti) pari o multiplo o sottomultiplo (intero) al passo della ruota motrice 30, ovvero della corona dentata 31 di quest’ultima.
Inoltre, i denti della corona dentata 36 della ruota condotta 35 sono sostanzialmente uguali (in forma e dimensione) ai denti della corona dentata 31 della ruota motrice 30, ad esempio presentano un altezza sostanzialmente pari a 20 mm. Inoltre, la corona dentata 36 della ruota condotta 35 presenta un diametro pari al diametro della corona dentata 31 della ruota motrice 30.
La ruota condotta 35, ovvero la sua corona dentata 36, è sostanzialmente allineata lungo l’asse longitudinale A del telaio di supporto 20 alla ruota motrice 30, ovvero alla sua corona dentata 31.
La corona dentata 36 della ruota condotta 35 è sostanzialmente centrata rispetto alle due fiancate laterali 31 del telaio di supporto 20 e sporge da esse, ad esempio sia superiormente - oltre la parete di sommità 22 attraverso la apertura passante 27 - sia inferiormente - oltre il piano di appoggio definito dai rulli folli 28 o pari ad esso - e sia assialmente - dalla parte opposta della prima estremità 23. La ruota condotta 35 è mobile rispetto alla ruota motrice 30 tra una posizione avvicinata ad essa, in cui la ruota condotta 35 è prossimale alla ruota motrice 30, ovvero l’interasse tra di esse è minimo, e una posizione allontanata da essa, in cui la ruota condotta 35 è distale alla ruota motrice 30, ovvero l’interasse tra di esse è massimo.
Più in dettaglio, la ruota condotta 35 è mobile in scorrimento rispetto alla ruota motrice 30 lungo una traiettoria di scorrimento T rettilinea parallela all’asse longitudinale A del telaio di supporto 20.
Nell’esempio, l’asse di rotazione della ruota condotta 35, ovvero l’asse di rotazione della corona dentata 36, è mobile (in scorrimento lungo la suddetta traiettoria di scorrimento T rettilinea, tra la assiale posizione avvicinata e la assiale posizione allontanata) rispetto al telaio di supporto 20, come meglio verrà descritto nel seguito.
In pratica, la ruota condotta 35 e la ruota motrice 30 sono mobili reciprocamente lungo la traiettoria di scorrimento T (rettilinea) tra le due posizioni estremali suddette, ovvero la posizione avvicinata e la posizione allontanata.
Una corsa reciproca tra la ruota condotta 35 e la ruota motrice 30 è, quindi, definita lungo tale traiettoria di scorrimento T.
La ruota condotta 35 è supportata girevolmente da un carrello 37, il quale è ad esempio conformato a forcella in modo da abbracciare lateralmente la ruota condotta 35 e supportare le contrapposte estremità di un perno di rotazione della stessa.
Il carrello 37, che è atto ad infilarsi assialmente tra le due fiancate laterali 21 del telaio di supporto 20, impegna scorrevolmente il binario longitudinale 26, ad esempio mediante un collegamento prismatico, e permette la corsa reciproca suddetta, lungo la traiettoria di scorrimento T, tra la ruota motrice 30 e la ruota condotta 35.
Il sistema cingolato 10 comprende, inoltre, un cingolo 40, ovvero un organo flessibile avvolto su se stesso ad anello e avvolto attorno alla ruota motrice 30 e alla ruota condotta 35, nonché ad esempio alla porzione sporgente inferiormente al telaio di supporto 20 dei rulli folli 28.
Il cingolo 40 presenta una superficie esterna definente un battistrada, ad esempio realizzato in gomma, e una contrapposta superficie interna destinata ad ingranare sulla corona dentata 31 della ruota motrice 30 (e sulla corona dentata 36 della ruota condotta 35).
Il ramo inferiore del cingolo 40 (interposto tra i rulli folli 28 e il suolo durante l’uso) definisce la superficie di appoggio al suolo del sistema cingolato 10.
Dalla superficie interna del cingolo 40, ad esempio, affiorano elementi di accoppiamento in metallo, come maglie di una catena o tasselli o cavità, atti ad ingranare i denti della corona dentata 31 della ruota motrice 30 (e della corona dentata 36 della ruota condotta 35) per il trascinamento in rotazione del cingolo 40.
Il sistema cingolato 10 comprende, poi, un gruppo tendicingolo 50.
Il gruppo tendicingolo 50 comprende, ad esempio, un attuatore lineare 51 dotato di uno stelo 510 mobile all’interno di un cilindro 511.
L’attuatore lineare 51 è preferibilmente alloggiato tra le due fiancate laterali 21 del telaio di supporto 20.
Nell’esempio il cilindro 511 (ovvero la estremità libera dello stesso) è rigidamente connesso (ovvero fissato in modo solidale) al carrello 37 e lo stelo 510 (ovvero la sua estremità libera) è connesso al telaio di supporto 20, ad esempio ad una staffa che congiunge le due fiancate laterali 21 dello stesso.
L’attuatore lineare 51 è configurato per azionare in scorrimento il carrello 37 lungo la traiettoria di scorrimento T, ovvero per azionare la ruota condotta 35 (alternativamente) tra la posizione avvicinata e la posizione allontanata rispetto alla ruota motrice 30.
In pratica, l’attuatore lineare 51 è operabile (ad esempio manualmente) tra una configurazione contratta e una configurazione estesa, la variazione dell’attuatore lineare 51 tra la configurazione contratta e la configurazione estesa permette la movimentazione della ruota condotta 35 (rispetto alla ruota motrice 30) rispettivamente tra la posizione avvicinata e la posizione allontanata.
La corsa reciproca tra la ruota condotta 35 e la ruota motrice 30 permessa tra la posizione avvicinata e la posizione allontanata è, ad esempio, pari alla corsa di massima estensione consentita dall’attuatore lineare 51 tra la sua configurazione contratta (di massima contrazione) e la sua configurazione estesa (di massima estensione).
Ad esempio, la corsa di massima di estensione consentita dall’attuatore lineare 51 (ovvero la massima corsa reciproca tra la ruota condotta 35 e la ruota motrice 30) è tale da consentire una facile e agevole estrazione e montaggio del cingolo 40 dal collegamento con la ruota condotta 35 e la ruota motrice 30, ad esempio è superiore ad almeno 2 volte la altezza dei denti della corona dentata 31 della ruota motrice 30, preferibilmente è non inferiore a 100 mm.
L’attuatore lineare 51 è ad esempio un martinetto a grasso, come noto al tecnico del settore, o altra tipologia di attuatori lineari come attuatori a vite senza fine o altro.
Ad esempio, il gruppo tendicigolo 50 comprende anche una valvola di tenuta 52 associata all’attuatore lineare 51 e una apertura di rabbocco (non mostrata in quanto di tipo convenzionale) per il rabbocco del fluido (grasso) di attuazione dell’attuatore lineare 51.
Particolarmente, il sistema cingolato 10 comprende un elemento di riscontro 60 configurato per bloccare (o selettivamente bloccare e sbloccare, in talune circostanze che appariranno più chiare nel seguito della descrizione) la corsa reciproca tra la ruota condotta 35 e la ruota motrice 30, preferibilmente nel verso che va dalla posizione allontanata verso la posizione avvicinata, in una posizione intermedia tra la posizione allontanata e la posizione avvicinata, ad esempio più vicina alla posizione allontanata, come meglio verrà descritto nel seguito.
In particolare, l’elemento di riscontro 60 è configurato per limitare/bloccare la corsa reciproca tra la ruota condotta 35 e la ruota motrice 30 ad una valore limitato di corsa reciproca permessa (tra la ruota condotta 35 e la ruota motrice 30) che è minore della corsa reciproca massima permessa dall’attuatore lineare 51, ad esempio è minore dell’altezza dei denti della corona dentata 31 della ruota motrice 30, preferibilmente sostanzialmente pari a metà della altezza dei denti della corona dentata 31 della ruota motrice 30 (ad esempio 10 mm).
In altre parole, la posizione intermedia è posta ad una distanza assiale (lungo l’asse longitudinale A, ovvero lungo la traiettoria di scorrimento T) dalla posizione allontanata della ruota condotta 35 rispetto alla ruota motrice 30 che è minore della corsa reciproca massima permessa dall’attuatore lineare 51 alla ruota condotta 35, preferibilmente è minore dell’altezza dei denti della corona dentata 31 della ruota motrice 30, anchor più preferibilmente è sostanzialmente pari a metà della altezza dei denti della corona dentata 31 della ruota motrice 30 (ad esempio 10 mm).
Ancora, per bloccare la corsa reciproca tra la ruota condotta 35 e la ruota motrice 30 l’elemento di riscontro 60 definisce, di fatto, un fine corsa meccanico posizionato nella posizione intermedia tra la posizione avvicinata e la posizione allontanata, preferibilmente prossimale alla posizione allontanata (e distanziata da essa di una distanza minore dell’altezza dei denti della corona dentata 31 della ruota motrice 30, preferibilmente sostanzialmente pari a metà di tale altezza dei denti). Tale fine corsa meccanico consente una corsa reciproca (residua) tra la ruota condotta 35 e la ruota motrice 30 limitata ad un valore limitato di corsa minima, che permette la movimentazione (residua) della ruota condotta 35 rispetto alla ruota motrice 30 tra la posizione allontanata e la posizione intermedia suddetta (impedendo la corsa della ruota condotta 35 rispetto alla ruota motrice 30 dalla posizione intermedia verso la posizione avvicinata).
L’elemento di riscontro 60, nell’esempio, è definito da un blocchetto 61, ad esempio sostanzialmente rigido, il quale è connesso (direttamente) al telaio di supporto 20, ad esempio ad una o entrambe le fiancate laterali 21 (in un apposito alloggiamento).
Ad esempio, l’elemento di riscontro 60, ovvero il blocchetto 61, è connesso in modo mobile al telaio di supporto 20 tra una posizione di interferenza, in cui è atto a bloccare nella posizione intermedia la corsa reciproca tra la ruota motrice 30 e la ruota condotta 35 (preferibilmente dalla posizione allontanata alla posizione avvicinata), e una posizione di non interferenza, in cui permette (ovvero non impedisce) la corsa reciproca tra la ruota motrice 30 e la ruota condotta 30 dalla posizione allontanata (fino) alla posizione avvicinata.
In pratica, nella posizione di interferenza l’elemento di riscontro 60, ovvero il blocchetto 61, si trova fisicamente ad occupare la posizione intermedia suddetta, mentre nella posizione di non interferenza l’elemento di riscontro 60, ovvero il blocchetto 61, è spostato fisicamente dalla posizione intermedia, ovvero non occupa tale posizione intermedia.
In una preferita forma di realizzazione, l’elemento di riscontro 60, ovvero il blocchetto 61, è associato in modo removibile al telaio di supporto 20, in modo che nella sua posizione di non interferenza esso possa essere rimosso temporaneamente dal telaio di supporto 20 permettendo la corsa reciproca della ruota motrice 30 e la ruota condotta 30 per l’intera corsa reciproca massima tra la posizione allontanata e la posizione avvicinata.
In tale forma di realizzazione, quando invece l’elemento di riscontro 60, ovvero il blocchetto 61, si trova nella sua posizione di interferenza esso è fissato rigidamente al telaio di supporto 20 (nella posizione intermedia suddetta) definendo il detto fine corsa meccanico.
In particolare, l’elemento di riscontro 60, ovvero il blocchetto 61, è connesso al telaio di supporto 20, ovvero alle fiancate laterali 21 dello stesso, mediante organi di fissaggio risolvibili 62, ad esempio filettati (come viti bulloni o simili) accessibili dall’esterno del telaio di supporto 20, ad esempio inseribili in appositi fori (o in fori di una serie di fori predefinita) realizzati nel (le fiancate laterali 21 del) telaio di supporto 20.
In una alternativa forma di realizzazione non illustrata, l’elemento di riscontro 60, ovvero il blocchetto 61, può essere associato in modo mobile, ad esempio scorrevolmente e/o girevolmente (e bloccabile nella sua posizione di interferenza, ovvero nella posizione intermedia), al telaio di supporto 20 (ovvero alle fiancate laterali 21), in modo che nella posizione di non interferenza possa essere spostato temporaneamente dalla sua posizione intermedia (di fine corsa meccanico) lungo una traiettoria di spostamento (ad esempio un arco) definita lungo il telaio di supporto 20.
In ogni caso, quando l’elemento di riscontro 60, ovvero il blocchetto 61, è nella sua posizione di interferenza (ovvero è fissato nella posizione intermedia), esso si trova posizionato lungo la traiettoria di scorrimento T del carrello 37, così che il carrello 37 (dotato di appositi tamponi) può venire a contatto con l’elemento di riscontro 60, ovvero il blocchetto 61, durante lo scorrimento del carrello 37 dalla posizione allontanata verso la posizione avvicinata ed essere da esso arrestato (bloccato assialmente) nella detta posizione intermedia.
In pratica, quando il blocchetto 61 è rigidamente fissato al telaio di supporto 20 nella sua posizione intermedia, il carrello 37 può scorrere solo tra la posizione allontanata e la posizione intermedia arrestando la sua corsa (di ritorno verso la posizione avvicinata) al massimo contro il blocchetto stesso.
Il sistema cingolato 10 sopra descritto può essere utilizzato a comporre un sottocarro cingolato S, il quale comprende un telaio centrale C a cui sono associati (in modo solidale, in modo mobile, ad esempio telescopico e/o traslabile e/o inclinabile) una coppia di sistemi cingolati 10, come noto al tecnico del settore, di cui uno sinistro e uno destro.
Ancora, il sottocarro cingolato S così formato può essere utilizzato a comporre una piattaforma di lavoro W, ad esempio una piattaforma di lavoro aerea, o altra macchina semovente di lavoro, ad esempio dotata di una navicella N di sollevamento persone e/o cose e un sistema di sollevamento R (come noti al tecnico del settore).
Ad esempio, il sottocarro cingolato S può essere utilizzato a comporre una piattaforma di lavoro W che appoggia sui cingoli 40 in ogni configurazione di lavoro della stessa senza richiedere la necessità di alcun elemento stabilizzatore ausiliario, come ad esempio le piattaforme di lavoro descritte nelle domande di brevetto italiane nr. 102014902285195, 102017000124122, 102018000003892 o 102018000006421 a nome della stessa Richiedente.
Alla luce di quanto sopra descritto, il funzionamento del sistema cingolato 10 è il seguente.
Quando occorre rimuovere o inserire il cingolo 40, ovvero rimuovere lo stesso dal collegamento con la ruota motrice 30 e la ruota condotta 35 o inserire il cingolo 40 in modo che avvolga la ruota motrice 30 e la ruota condotta 35 e che ingrani con esse, è sufficiente operare l’elemento di riscontro 60, ovvero il blocchetto 61, in modo da portarlo nella sua posizione di non interferenza.
Infatti, rimuovendo l’elemento di riscontro 60 dalla posizione intermedia (ovvero dalla sua posizione di interferenza), la ruota condotta 35, ovvero il carrello 37, può essere spostata (ad esempio svuotando o attivando l’attuatore lineare 51) fino alla sua posizione avvicinata alla ruota motrice 30, portando l’interasse tra esse al valore minimo.
In tale configurazione, il cingolo 40 può essere facilmente sfilato o calzato sulla ruota motrice 30 e sulla ruota condotta 35, agevolando le operazioni al personale addetto alla installazione del sistema cingolato 10 e alla sostituzione del cingolo 40 quando usurato.
Quando, invece, il sistema cingolato 10 (ovvero il sottocarro cingolato S) è in uso, è necessario assicurarsi che il cingolo 40 non si possa sfilare accidentalmente dal collegamento dentato con la ruota motrice 30 e la ruota condotta 35, ad esempio a seguito di un numero elevato di manovre di pivoting.
Per far ciò è sufficiente, con il cingolo 40 calzato e ingranato sulla ruota motrice 30 e sulla ruota condotta 35, dapprima portare, mediante l’azionamento dell’attuatore lineare 51 del gruppo tendicingolo 50, la ruota condotta 35 nella sua posizione allontanata che definisce o è definita dalla tensione desiderata per il cingolo 40.
Con la ruota condotta 35 e la ruota motrice 30 in tale posizione allontanata si procede con il fissare in modo stabile e fermo l’elemento di riscontro 60, ovvero il blocchetto 61, nella sua posizione di interferenza ovvero posizionandolo e fissandolo nella posizione intermedia.
Ad esempio, la posizione intermedia può essere registrabile in funzione della posizione allontanata, ad esempio può essere posta in modo da trovarsi ad una predeterminata distanza assiale dalla posizione allontanata (definita dalla tensione desiderata sul cingolo 40).
Una volta fissato l’elemento di riscontro 60, ovvero il blocchetto 61, nella sua posizione di interferenza (ovvero nella posizione intermedia), la corsa reciproca tra la ruota condotta 35 e la ruota motrice 30 è limitata dal esso al suo valore limitato di corsa minima.
Pertanto, in caso di perdite o trafilamenti o rotture che si verifichino nell’attuatore lineare 51 tali da portarlo verso la sua configurazione contratta, al carrello 37, e quindi alla ruota condotta 35, è impedito di oltrepassare la posizione intermedia, in quanto il carrello 37 rimane bloccato dall’elemento di riscontro 60, ovvero dal blocchetto 61, che ne arresta la corsa di arretramento verso la posizione avvicinata.
In tal modo, essendo il valore limitato di corsa minima inferiore alla altezza dei denti della corona dentata 31 della ruota motrice 30 (e della corona dentata 36 della ruota condotta 35), è impedito uno sfilamento accidentale del cingolo 40 dal collegamento dentato con la ruota motrice 30 (e la ruota condotta 35).
L’invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un sistema cingolato (10) che comprende: - un telaio di supporto (20); - una ruota motrice (30) e una ruota condotta (35) connesse in modo girevole al telaio di supporto (20), in cui la ruota condotta (35) e la ruota motrice (30) sono mobili reciprocamente tra una posizione avvicinata ed una posizione allontanata; - un cingolo (40) avvolto almeno su la ruota motrice (30) e la ruota condotta (35); e - un elemento di riscontro (60) configurato per bloccare una corsa reciproca tra la ruota condotta (35) e la ruota motrice (30) in una posizione intermedia tra la posizione allontanata e la posizione avvicinata.
  2. 2. Il sistema cingolato (10) secondo la rivendicazione 1, in cui l’elemento di riscontro (60) è connesso in modo mobile al telaio di supporto (20) tra una posizione di interferenza, in cui è atto a bloccare la corsa reciproca tra la ruota motrice (30) e la ruota condotta (35) dalla posizione allontanata alla posizione avvicinata nella posizione intermedia, e una posizione di non interferenza, in cui permette la corsa reciproca tra la ruota motrice (30) e la ruota condotta (35) dalla posizione allontanata alla posizione avvicinata.
  3. 3. Il sistema cingolato (10) secondo la rivendicazione 2, in cui l’elemento di riscontro (60) è associato in modo removibile al telaio di supporto (20), in modo che nella posizione di non interferenza possa essere rimosso temporaneamente dal telaio di supporto (20).
  4. 4. Il sistema cingolato (10) secondo la rivendicazione 3, in cui l’elemento di riscontro (60) è connesso al telaio di supporto (20) mediante organi di fissaggio risolvibili (62).
  5. 5. Il sistema cingolato (10) secondo la rivendicazione 1, in cui almeno una tra la ruota condotta (35) e la ruota motrice (30) è sostenuta in rotazione da un carrello (37) associato scorrevolmente rispetto al telaio di supporto (20) lungo una traiettoria di scorrimento (T), per la movimentazione reciproca della ruota condotta (35) e la ruota motrice (30) tra la posizione avvicinata e la posizione allontanata.
  6. 6. Il sistema cingolato (10) secondo la rivendicazione 5, in cui l’elemento di riscontro (60) comprende un blocchetto (61) che è posizionabile lungo la traiettoria di scorrimento (T) del carrello (37) in modo da venire a contatto con il carrello (37) durante lo scorrimento dello stesso dalla posizione allontanata alla posizione avvicinata.
  7. 7. Il sistema cingolato (10) secondo la rivendicazione 5, che comprende un gruppo tendicingolo (50) comprendente un attuatore lineare (51) dotato di uno stelo (510) mobile all’interno di un cilindro (511), di cui uno tra il cilindro (511) e lo stelo (510) è connesso al carrello (37) e l’altro tra lo stelo (510) e il cilindro (511) è connesso al telaio di supporto (20), l’attuatore lineare (51) essendo operabile per l’azionamento in scorrimento del carrello (37) lungo la traiettoria di scorrimento (T).
  8. 8. Il sistema cingolato (10) secondo la rivendicazione 1, in cui la ruota motrice (30) comprende una corona dentata (31) e la ruota condotta comprende una corona dentata (36) con un passo uguale o multiplo o sotto-multiplo di quello della ruota motrice.
  9. 9. Il sistema cingolato (10) secondo la rivendicazione 1, in cui il cingolo (40) comprende un battistrada in gomma.
  10. 10. Un sottocarro cingolato (S) che comprende una coppia di sistemi cingolati (10) secondo la rivendicazione 1.
  11. 11. Una piattaforma di lavoro (W) cingolata che comprende un sottocarro cingolato (S) secondo la rivendicazione 10.
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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US20060097571A1 (en) * 2004-11-10 2006-05-11 Clark Equipment Company Stop pin for track tension assembly
US7866420B1 (en) * 2009-05-19 2011-01-11 Gehl Company Track tensioning system for a tracked vehicle

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