IT201700017631A1 - Cassaforma per la realizzazione di manufatti in calcestruzzo - Google Patents

Cassaforma per la realizzazione di manufatti in calcestruzzo

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IT201700017631A1
IT201700017631A1 IT102017000017631A IT201700017631A IT201700017631A1 IT 201700017631 A1 IT201700017631 A1 IT 201700017631A1 IT 102017000017631 A IT102017000017631 A IT 102017000017631A IT 201700017631 A IT201700017631 A IT 201700017631A IT 201700017631 A1 IT201700017631 A1 IT 201700017631A1
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Michele Mancini
Roberto Roberto
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Emmerre S R L
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    • E04G11/00Forms, shutterings, or falsework for making walls, floors, ceilings, or roofs
    • E04G11/06Forms, shutterings, or falsework for making walls, floors, ceilings, or roofs for walls, e.g. curved end panels for wall shutterings; filler elements for wall shutterings; shutterings for vertical ducts
    • E04G11/062Forms for curved walls
    • E04G11/065Forms for curved walls with mechanical means to modify the curvature
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
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    • E21DSHAFTS; TUNNELS; GALLERIES; LARGE UNDERGROUND CHAMBERS
    • E21D11/00Lining tunnels, galleries or other underground cavities, e.g. large underground chambers; Linings therefor; Making such linings in situ, e.g. by assembling
    • E21D11/04Lining with building materials
    • E21D11/10Lining with building materials with concrete cast in situ; Shuttering also lost shutterings, e.g. made of blocks, of metal plates or other equipment adapted therefor
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
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    • F16H19/00Gearings comprising essentially only toothed gears or friction members and not capable of conveying indefinitely-continuing rotary motion
    • F16H19/02Gearings comprising essentially only toothed gears or friction members and not capable of conveying indefinitely-continuing rotary motion for interconverting rotary or oscillating motion and reciprocating motion
    • F16H19/04Gearings comprising essentially only toothed gears or friction members and not capable of conveying indefinitely-continuing rotary motion for interconverting rotary or oscillating motion and reciprocating motion comprising a rack
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    • F16H25/18Gearings comprising primarily only cams, cam-followers and screw-and-nut mechanisms for conveying or interconverting oscillating or reciprocating motions
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Description

"CASSAFORMA PER LA REALIZZAZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO"
Il presente trovato concerne una cassaforma per la realizzazione di manufatti in calcestruzzo e in particolare di manufatti a profilo curvo quali, ad esempio, rivestimenti di tunnel, gallerie o similari.
Più in dettaglio, il trovato riguarda una cassaforma configurata per variare la curvatura di almeno una superficie di detti manufatti.
Nel settore delle costruzioni, in particolare delle infrastrutture e dell'edilizia, è noto, per la realizzazione di manufatti in calcestruzzo, utilizzare delle casseforme nelle quali è gettato il calcestruzzo allo stato fluido per conferire a esso una forma voluta una volta terminata la solidificazione.
Tali casseforme, specialmente quelle utilizzate per realizzare infrastrutture di grandi dimensioni quali gallerie, ponti o simili, comprendono in genere almeno un elemento strutturale rigido che supporta un pannello, o lastra, di contenimento denominato "manto".
Il manto è la parte della cassaforma direttamente a contatto con il getto in calcestruzzo ed è quindi destinato a conferire la forma geometrica della superficie, o delle superfici, del manufatto a contatto con esso.
L'elemento strutturale, invece, ha il compito di trasferire le forze scaricate dal getto sul manto a un'intelaiatura di sostegno. Nelle casseforme per la realizzazione di superfici curve, l'elemento strutturale può anche avere il compito di conferire e mantenere la curvatura del pannello che costituisce il manto.
Per la realizzazione di gallerie, o altre opere similari, in genere sono predisposte una pluralità di casseforme, adiacenti in una direzione trasversale a quella della galleria, in maniera che i vari pannelli formino una superficie curva e continua che si estende per una parte o per tutto il perimetro della parete laterale di detta galleria.
Secondo un modo di realizzazione noto di dette casseforme, i pannelli che costituiscono il manto presentano ciascuno una determinata sagoma o curvatura fissa.
In genere, la curvatura del pannello, tipicamente una lastra metallica, è conferita da un elemento rigido intermedio interposto fra l'elemento strutturale e il pannello, oppure direttamente da detto elemento strutturale.
Detto elemento rigido intermedio, quando previsto, può comprendere una tavola, disposta parallelamente all'elemento strutturale, con un bordo esterno curvo sul quale appoggia la superficie interna del pannello oppure una pluralità di puntoni, ciascuno avente una determinata lunghezza in funzione della curvatura che deve assumere il pannello.
Casseforme così realizzate sono descritte ad esempio in EP 1096105 A2, EP 2472057 A2, WO 2014141083 A2 e WO 2014180841 A2.
Tali casseforme note, o almeno alcune parti di esse, devono quindi essere costruite appositamente secondo le specifiche di una determinata opera (galleria) da realizzare, comportando un aumento sia dei costi, poiché non sono riutilizzabili se non per gallerie identiche, sia dei tempi, poiché tutte le casseforme devono essere predisposte prima di cominciare le operazioni di getto del calcestruzzo.
Nel settore, sono note anche delle casseforme universali, vale a dire configurate in maniera da variare la curvatura del pannello per adattarsi a profili di gallerie con specifiche differenti.
Un esempio di una tale cassaforma nota è illustrato in DE 1902971 Al. Nel dettaglio, la cassaforma comprende una trave di sostegno alla quale è collegato un pannello che può essere flesso per mezzo di barre filettate. Regolando la lunghezza delle suddette barre filettate è quindi possibile conferire al pannello una determinata curvatura. Quest'operazione richiede tuttavia un notevole dispendio di tempo poiché è necessario intervenire avvitando o svitando ciascuna barra filettata sino al raggiungimento del profilo desiderato. Una cassaforma simile è illustrata anche nel documento EP 2472057 A2.
I documenti DE 4011907 Al e DE 3841579 Al mostrano invece delle casseforme nelle quali la curvatura del pannello è variata per mezzo di pistoni idraulici o di barre filettate azionate da motori elettrici. Tali sistemi, certamente più pratici da utilizzare, comportano tuttavia un aumento notevole sia dei costi di realizzazione della cassaforma sia dei costi di manutenzione. Casseforme così realizzate, inoltre, sono più soggette a guasti che possono determinare blocchi o rallentamenti nella costruzione del manufatto con conseguenti perdite di denaro considerevoli.
Nel settore è quindi sentita l'esigenza di disporre di una cassaforma per la realizzazione di manufatti in calcestruzzo a profilo curvo, in particolare, ma non esclusivamente, di rivestimenti di gallerie e simili, che superi i limiti delle attrezzature della tecnica nota. In particolare, è scopo del presente trovato proporre una cassaforma che possa essere riutilizzata più volte per realizzare manufatti con delle superfici curve aventi profili e curvature differenti.
Scopo del presente trovato è anche quello di mettere a disposizione una cassaforma che permetta di eseguire le operazioni di regolazione del profilo e della curvatura del pannello in modo pratico e veloce.
Un altro scopo del presente trovato è di realizzare una cassaforma che permetta di ottenere diverse curvature del pannello ad esempio a raggio costante, oppure a raggio variabile, simmetriche o meno.
Un altro scopo ancora del presente trovato è di realizzare una cassaforma provvista di un meccanismo di regolazione strutturalmente semplice e, quindi, robusto e affidabile.
Ulteriore scopo del presente trovato è di mettere a disposizione una cassaforma meno costosa rispetto a quelle note.
Questi e altri scopi sono raggiunti da una cassaforma che comprende almeno una trave strutturale di supporto e almeno un pannello, collegato alla trave di supporto, curvabile attorno a una direzione di curvatura. Nel dettaglio, detta direzione di curvatura è trasversale, e preferibilmente perpendicolare, a un asse di sviluppo principale della trave.
Sopra, e nel seguito, con il termine asse di sviluppo principale ci si riferisce a un asse orientato nel senso della dimensione maggiore della trave. In particolare, detto asse si estende fra le estremità della trave ed è sostanzialmente parallelo alla superficie del pannello nella condizione piana o indeformata.
La trave, secondo il trovato, può avere qualunque forma, non necessariamente rettilinea, ad esempio in parte o completamente curva, così come può avere un profilo a sezione costante o variabile nella forma e nelle dimensioni.
Il lato interno del pannello è collegato alla trave tramite un dispositivo di regolazione, mentre il lato esterno è destinato a ricevere il getto in calcestruzzo.
Secondo il trovato, detto dispositivo di regolazione è atto a variare la curvatura di detto pannello, preferibilimente, da una condizione piana indeformata a una condizione incurvata, dove detta superficie esterna è convessa. La cassaforma può tuttavia essere configurata anche, o solamente, per ottenere una curvatura contraria, vale a dire con la superficie esterna concava.
Il dispositivo di regolazione, inoltre, ha il compito di trasferire alla trave di supporto lo sforzo che il getto in calcestruzzo esercita sul pannello.
Secondo un primo aspetto vantaggioso del trovato, il dispositivo di regolazione è collegato al pannello in corrispondenza di almeno un punto intermedio e almeno un punto di bordo del pannello, e agisce simultaneamente su detti punti per variarne la posizione rispetto alla trave.
Detto punto di bordo è preferibilmente in corrispondenza o nei pressi di un bordo laterale esterno del pannello parallelo all'asse di curvatura. In genere il punto di bordo è situato a una distanza dal bordo del pannello inferiore a 40 cm e preferibilmente inferiore a 20 cm. Detto punto intermedio, invece, può essere qualunque punto compreso fra detto punto di bordo e la mezzeria del pannello, quest'ultima compresa.
Nel seguito con i termini punto intermedio e punto di bordo non ci si riferisce a un punto preciso ma a una zona circoscritta sul panello o nelle sue vicinanze.
Lo spostamento di detti almeno un punto di bordo e intermedio, determina l'incurvamento del pannello, almeno nel tratto compreso fra essi.
Più in dettaglio detti punti di bordo e intermedio sono spostati fra una posizione nella quale giacciono su un medesimo piano, quando il pannello è indeformato, a una posizione nella quale giacciono su piani sfalsati e paralleli .
Secondo un aspetto del trovato, sul lato interno del panello sono applicati dei longheroni che si estendono per una parte o per tutta la lunghezza del pannello in una direzione parallela alla direzione di curvatura.
Più precisamente, il pannello è provvisto di detti longheroni in corrispondenza di detto almeno un punto di bordo e detto almeno un punto intermedio.
Il dispositivo di regolazione è collegabile a detti longheroni così da distribuire gli sforzi applicati al pannello, su tutta o su una parte la sua lunghezza, ed evitare incurvature dello stesso anche in una direzione trasversale a quella desiderata.
Secondo una variante del trovato, il dispositivo di regolazione è collegato al pannello in corrispondenza di almeno un punto intermedio e di almeno due punti di bordo, ciascuno in corrispondenza di bordi laterali opposti del pannello. Nel caso in cui il punto intermedio sia solo uno, esso è preferibilmente in corrispondenza della mezzeria del pannello. I punti intermedi possono essere tuttavia più di uno, ad esempio due o più.
Secondo una variante preferita, il dispositivo di regolazione comprende una coppia di meccanismi di azionamento, ciascuno agente su almeno un punto intermedio del pannello e su un punto di bordo di rispettivi bordi laterali opposti.
Preferibilmente, detti punti intermedi e di bordo sono simmetrici rispetto alla mezzeria del pannello.
Detti meccanismi di azionamento possono essere attivati in modo coordinato, così da ottenere un profilo di curvatura del pannello simmetrico rispetto alla mezzeria, oppure in modo indipendente, per ottenere un profilo di curvatura asimmetrico e differente per i due lati del pannello.
Secondo un aspetto del trovato, il meccanismo di azionamento è comandabile mediate l'applicazione di una forza in una direzione sostanzialmente trasversale oppure perpendicolare all'asse di sviluppo oppure in una direzione sostanzialmente parallela a detto asse.
In un altro aspetto del trovato, detto meccanismo è atto a generare uno spostamento del punto intermedio lungo una direzione trasversale all'asse di sviluppo della trave e uno spostamento del punto di bordo lungo una direzione sostanzialmente parallela all'asse di sviluppo della trave, o con almeno una componente parallela a detto asse.
Partendo da una condizione indeformata del pannello, quando il punto intermedio è allontanato dalla trave e il punto di bordo è avvicinato alla trave o alla mezzeria del pannello, la superficie esterna del pannello assume una curvatura convessa. Con movimenti dei suddetti punti in rispettive direzioni contrarie, tale curvatura è invece attenuata sino ad annullarla o, eventualmente, invertita.
Secondo un modo di realizzazione preferito, il meccanismo di azionamento è quindi configurato per esercitare una spinta verso l'esterno su detto punto intermedio contestualmente a un tiro verso la mezzeria sul punto di bordo, o viceversa.
Secondo un altro aspetto del trovato, il meccanismo di azionamento comprende almeno un primo elemento di azionamento, connesso al punto intermedio, e almeno un secondo elemento di azionamento, connesso al punto di bordo. Detti elementi di azionamento primo e secondo sono connessi fra loro mediante un dispositivo di trasmissione .
In una variante del trovato, il primo elemento di azionamento comprende una prima slitta scorrevole lungo una direzione sostanzialmente perpendicolare all'asse di sviluppo della trave e il secondo elemento di azionamento comprende una seconda slitta scorrevole lungo una direzione sostanzialmente parallela a detto asse di sviluppo. Le suddette direzioni di scorrimento sono quindi sostanzialmente perpendicolari fra loro.
Dette slitte sono montate sulla trave mediante guide, manicotti ο simili.
Le slitte, inoltre, sono connesse direttamente o indirettamente al pannello, più precisamente in corrispondenza del punto intermedio e del punto di bordo, al fine di provocarne lo spostamento per variare la curvatura del pannello.
Tipicamente, le slitte sono collegate ai longheroni posti in corrispondenza dei rispettivi punti intermedio e di bordo.
La slitta può essere collegata al longherone per mezzo di una cerniera oppure detti due elementi possono essere in semplice appoggio fra loro. Tipicamente, la prima slitta, che agisce nel punto intermedio, è semplicemente appoggiata al longherone mentre la seconda slitta, che agisce nel punto di bordo, è incernierata al rispettivo longherone .
In un primo modo di realizzazione, il dispositivo di trasmissione comprende una prima e una seconda cremagliera, associate rispettivamente alla prima e alla seconda slitta, e un almeno ingranaggio, imperniato sulla trave, che ingrana entrambe le suddette cremagliere.
Le traslazioni delle due slitte sono quindi reciprocamente vincolate fra loro da detto ingranaggio. In particolare, a uno spostamento della prima slitta verso il lato interno del pannello corrisponde uno spostamento della seconda slitta verso la mezzeria del pannello e viceversa.
Applicando alla prima slitta una spinta diretta verso la superficie interna del pannello, il punto intermedio è allontanato dalla trave mentre il punto di bordo è avvicinato alla mezzeria. La superficie del pannello è quindi curvata in modo convesso.
Nella variante che comprende due meccanismi di azionamento, questi sono preferibilmente disposti simmetricamente rispetto alla mezzeria del pannello.
Applicando una spinta su entrambe le prime slitte è possibile ottenere una curvatura completa del pannello. Dette prime slitte possono anche essere rese solidali fra loro, ad esempio mediante aste o simili, in maniera che agendo su un unico punto di spinta, sia possibile ottenere uno spostamento identico di tutte le slitte e quindi una curvatura completa e simmetrica del pannello.
Secondo un'altra variante del trovato, la prima e la seconda cremagliera possono essere collegate da un treno d'ingranaggi. In questo modo è possibile introdurre un rapporto di trasmissione fra lo spostamento della prima e della seconda slitta. Sostituendo alcuni, o tutti, gli ingranaggi detti è possibile variare il rapporto di trasmissione al fine di ottenere diverse geometrie del profilo del pannello, ad esempio a raggio costante oppure raggio variabile, in funzione delle esigenze.
Secondo un'altra variante del trovato, il dispositivo di regolazione comprende un meccanismo di azionamento provvisto di una prima slitta, collegata al pannello in corrispondenza del punto intermedio e di due seconde slitte, ciascuna collegata in corrispondenza di un punto di bordo.
Il meccanismo, in questa variante, comprende almeno una coppia d'ingranaggi, oppure di treni d'ingranaggi, ciascuno agente su una cremagliera della prima slitta e su una rispettiva cremagliera delle seconde slitte. Anche in questo caso, uno spostamento della prima slitta provoca spostamenti uguali e contrari delle due seconde slitte.
Secondo un'altra variante del trovato, il meccanismo di azionamento comprende delle aste articolate collegate a un elemento di comando.
Nel dettaglio, detto meccanismo di azionamento comprende:
una prima asta incernierata al pannello in corrispondenza del punto intermedio;
una seconda asta incernierata al pannello in corrispondenza del punto di bordo;
una terza asta incernierata alla trave di supporto e, in punto intermedio, alla prima asta;
Più precisamente, detta prima asta e detta seconda asta sono collegate ai longheroni posti in corrispondenza rispettivamente del punto intermedio e del punto di bordo.
Il dispositivo di comando è collegato alla seconda asta e alla terza asta ed è spostabile lungo una direzione sostanzialmente parallela all'asse di sviluppo della trave.
In un aspetto del trovato, l'elemento di comando comprende un puntone scorrevole o, preferibilmente, una barra filettata avvitabile in un supporto collegato alla trave.
Quando detto elemento di comando è spostato verso la mezzeria del pannello, provoca lo spostamento della seconda asta che a sua volta esercita un'azione di tiro in corrispondenza del punto di bordo che è avvicinato alla mezzeria del pannello incurvandolo. Tipicamente, detto punto di bordo è spostato in avvicinamento alla trave anche in una direzione sostanzialmente trasversale all'asse di sviluppo.
A seconda delle quote geometriche delle tre aste, la terza asta può ruotare spostando più o meno la prima asta che a sua volta può spostare il punto intermedio del pannello. Tale spostamento può avvenire in allontanamento o, eventualmente, anche in avvicinamento alla trave. La curvatura del panello è, in ogni caso, generata dallo spostamento relativo di detti punti intermedi e di bordo. U) La variazione delle quote geometriche delle aste e dei punti di cerniera permette inoltre di ottenere una curvatura del pannello di raggio costante oppure variabile.
Anche secondo questa variante, i meccanismi di regolazione possono essere attivati in modo indipendente
da elementi di comando separati, oppure in modo coordinato da un unico elemento di comando, per ottenere
una curvatura simmetrica del pannello.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno maggiormente chiari dalla descrizione
di un esempio di realizzazione preferita, ma non esclusiva, di una cassaforma come illustrata nelle figure allegate in cui:
- la figura 1 è una vista frontale di una cassaforma, secondo una variante del trovato, con il pannello in condizione piana o indeformata;
- la figura 2 è una vista della cassaforma di figura 1
con il pannello incurvato;
- la figura 3 è una vista frontale di una cassaforma, secondo un'altra variante del trovato, con il pannello
in condizione piana o indeformata;
- la figura 4 è una vista della cassaforma di figura 3
con il pannello incurvato;
- la figura 5 è una vista frontale di una cassaforma, secondo un'ulteriore variante del trovato, con il pannello in condizione piana o indeformata;
- la figura 6 è una vista della cassaforma di figura 5 con il pannello incurvato;
- la figura 7 è una vista frontale di una cassaforma, secondo un'ulteriore variante del trovato, con il pannello incurvato;
- la figura 8 è una vista frontale di una cassaforma, secondo un'ulteriore variante del trovato, con il pannello incurvato;
- la figura 9 è una vista frontale di un'attrezzatura per la realizzazione di manufatti curvi comprendente delle casseforme secondo la variante di figura 3.
Con riferimento alle figure allegate, con il numero 1 è indicata nel complesso una cassaforma per la realizzazione di manufatti in calcestruzzo, o materiali da costruzione equivalenti, che presentano almeno una superficie curva.
La cassaforma 1 comprende almeno una trave 10 di supporto e almeno un pannello 20 che definisce il "manto" atto conferire la sagoma curva a detta superficie del manufatto.
Nell'esempio illustrato la trave 10 comprende un profilato rettilineo che si sviluppa lungo un asse principale X. Detto profilato, preferibilmente, è ha una sezione costante, ad esempio con profilo a doppio UPN accoppiato, o altre forme comunemente impiegate nella meccanica e nelle costruzioni.
In questo modo è possibile impiegare materiali forniti a catalogo dalla maggior parte dei fornitori contenendo i costi di produzione.
La trave tuttavia può avere qualunque forma, ad esempio in parte o del tutto arcuata o con uno o più lati curvi. In questo caso l'asse di sviluppo X è posto nella direzione della dimensione maggiore della trave ed è parallelo al pannello 20, quando quest'ultimo è piano.
La trave 10, preferibilmente, è realizzata in metallo o altri materiali idonei a sopportare gli sforzi trasmessi dal getto in calcestruzzo al pannello. In funzione della disposizione della cassaforma durante l'utilizzo, tali sforzi sono originati dalla spinta idrostatica del getto o, nel caso di realizzazione di volte di gallerie, tunnel o simili, anche dal suo peso.
Il pannello 20 comprende una lastra piana avente uno spessore differente in funzione del materiale con cui è realizzata. Tipicamente, il pannello è realizzato in metallo, ad esempio acciaio, ma può ugualmente essere in legno o materiali plastici laminati. Tale spessore, in ogni caso, è tale da permettere al pannello di essere piegato senza danneggiarsi e allo stesso tempo di resistere alla pressione esercitata dal getto senza deformarsi .
Il pannello 20, tipicamente, ha una forma rettangolare, o quadrata, con un bordo anteriore 21 e un bordo posteriore, non visibile in figura, paralleli all'asse X della trave 10 e due bordi laterali 22a, 22b sostanzialmente perpendicolari a detto asse X.
Le dimensioni del pannello 20 sono variabili in funzione delle esigenze. Generalmente, il pannello ha una larghezza, nel senso della direzione X, compresa fra 0,3 metri e 3 metri, e una lunghezza compresa fra 0,5 metri e 6 metri.
In funzione della lunghezza del pannello 20, la cassaforma 1 può comprendere una sola trave 10, ad esempio al centro del pannello nel senso della lunghezza, due travi 10, in corrispondenza rispettivamente dei bordi anteriore e posteriore del pannello, oppure ulteriori travi 10 disposte fra detti bordi anteriore e posteriore.
Il pannello 20 è collegato alla trave 10 in corrispondenza di una superficie interna 23a, quella rivolta verso il basso nelle figure allegate. La superficie esterna 23b, è invece destinata a entrare in contatto con il getto in calcestruzzo.
Come già detto in precedenza, il pannello 20 è collegato alla trave 10 tramite un dispositivo di regolazione, indicato nel complesso con il numero 30, che permette sia di variare la curvatura di detto pannello 20 attorno a una direzione Y trasversale rispetto all'asse X della trave 10, sia di trasferire a detta trave le forze scaricate dal getto.
Nell'esempio illustrato, il pannello 20, partendo da una condizione piana o indeformata visibile nelle figure 1, 3 e 5, può essere curvato in maniera che la superficie esterna 23b risulti convessa, come visibile nelle figure 2, 4 e 6.
Tale curvatura può essere continua o meno e implicare tutta o parte di detta superficie esterna 23b.
Secondo un modo di realizzazione del trovato, il dispositivo di regolazione 30 comprende un primo meccanismo di azionamento 31a e un secondo meccanismo di azionamento 31b.
Ciascun meccanismo di azionamento comprende almeno un primo elemento di azionamento 32, connesso al pannello 20 in corrispondenza di un punto intermedio 24a, 24b e almeno un secondo elemento di azionamento 33, connesso al pannello in corrispondenza di punto di bordo 25a, 25b.
In una prima variante del trovato, illustrata nelle figure 1 e 2, il primo elemento di azionamento comprende una prima slitta 32, montata in una guida 12 sulla trave 10. Detta guida 12 consente alla slitta di scorrere lungo una direzione Za sostanzialmente trasversale, e preferibilmente perpendicolare, all'asse X della trave 10.
Il secondo elemento di azionamento comprende una seconda slitta 33 montata in una rispettiva guida 13 sulla trave 10. La guida 13, permette alla slitta 33 di scorrere lungo una direzione Xa sostanzialmente parallela all'asse X della trave 10.
Lo spostamento delle slitte 32, 33 è gestito da un sistema di trasmissione che include due cremagliere 34, 35, ciascuna associata a una slitta, atte a cooperare con un ingranaggio 36 imperniato sulla trave 10. Essendo il modulo delle cremagliere e di detto ingranaggio identico, le due slitte 32, 33 sono vincolate a compiere spostamenti della medesima ampiezza nelle rispettive direzioni Za, Xa.
Preferibilmente, la prima slitta 32 presenta una porzione inferiore 32a che sporge dal lato inferiore della trave 10 e che può essere collegata un dispositivo di spinta, non illustrato in figura. L'estremità superiore 32b della slitta 32, invece, insiste in corrispondenza del punto intermedio 24a, 24b del pannello Secondo una variante preferita, sulla superficie interna 23a del panello 20 sono applicati dei longheroni 26a, 26b, 27a, 27b che si estendono, preferibilmente, per tutta la lunghezza del pannello 20 fra il bordo anteriore e il bordo posteriore. Detti longheroni possono comprendere dei profilati a sezione cava, aperta o piena, realizzati preferibilmente in metallo oppure in legno o altri materiali di adeguata resistenza.
Secondo il trovato, detti longheroni 26a, 26b, 27a, 27b sono fissati al pannello almeno in corrispondenza dei rispettivi punti intermedi 24a, 24b e dei punti di bordo 25a, 25b.
Nella variante illustrata, in corrispondenza dell'estremità superiore 32b della slitta 32 è fissato un supporto angolare 37 atto a contattare in appoggio la parte inferiore del longherone 24a, 24b.
Una vite 37b è montata su detto supporto angolare 36 ed è regolabile per sporgere più o meno verso un lato del longherone 26a, 26b al fine di evitare eventuali spostamento trasversali del pannello 20.
La seconda slitta 33, invece, è incernierata al longherone 27a, 27b in corrispondenza dei punti di bordo 25a, 25b.
Quando la prima slitta è fatta traslare nella direzione Za verso la superficie interna 23a del pannello 20, ad esempio applicando una forza sull'estremità inferiore 32b, il punto intermedio 24a, 24b è spinto in allontanamento dalla trave 10, verso l'alto nella figura 2.
Contestualmente l'ingranaggio 36, che ingrana le entrambe le cremagliere 34, 35, è posto in rotazione trascinando la seconda slitta 33 verso la mezzeria del pannello 20 che a sua volta sposta il punto di bordo 25a, 25b.
L'effetto ottenuto è una curvatura del pannello 20 nel quale la superficie esterna 23a è convessa.
Quando entrambi i meccanismi di azionamento 31, 32 sono azionati in modo coordinato, gli spostamenti dei punti intermedi e dei punti di bordo sono simmetrici rispetto alla mezzeria del pannello, come nell'esempio di figura 2.
Applicando sulle prime slitte 32 una forza in una direzione contraria, dette prime e seconde slitte sono traslate in rispettive direzioni opposte riducendo la curvatura del pannello 20.
In genere, il pannello è sufficientemente elastico da consentire un ritorno nella posizione indeformata o piana alla rimozione della forza F come indicata nelle figure.
Per questo motivo, preferibilmente, il meccanismo di azionamento 31a, 31b è equipaggiato con mezzi di blocco per vincolare la traslazione di almeno la prima slitta 32 una volta raggiunta la curvatura desiderata.
Nelle figure 3 e 4 è illustrata una variante della cassaforma delle figure 1 e 2.
Il funzionamento del meccanismo di azionamento è sostanzialmente identico a quello descritto in precedenza.
In questo caso, però, le due cremagliere sono collegate da un treno d'ingranaggi 36a, 36b, 36c. Un primo ingranaggio 36a, imperniato sulla trave 10, è ingranato con la cremagliera 34 della prima slitta 32. Un secondo ingranaggio 36b è montato coassiale e solidale in rotazione con detto primo ingranaggio 36a. Un terzo ingranaggio 36c è ingranato con detto secondo ingranaggio 36b e con la cremagliera 35 della seconda slitta 33.
Il rapporto di trasmissione fra lo spostamento della prima e della seconda slitta, in questo caso, può essere diverso da 1. In funzione del numero di denti dei vari ingranaggi è possibile variare detto rapporto al fine di ottenere una curvatura di raggio costante oppure, se desiderato, di raggio variabile.
Nelle figure 5 e 6 è illustrata un'altra variante della cassaforma secondo il trovato.
In questa variante il meccanismo di azionamento 41, 42 comprende una prima asta 43 incernierata a un'estremità 43' al longherone 26a, 26b e una seconda asta 44 incernierata a un'estremità 44' al longherone 27a, 27b. Una terza asta 45 è incernierata a un'estremità 45' alla trave 10 e a un'estremità opposta 45" all'altra estremità 44" della seconda asta 44. Detta terza asta 45, in un punto intermedio, è incernierata all'estremità 43" della prima asta 43.
Le estremità 44" e 45" della seconda asta e della terza asta sono collegate a un elemento di comando 47 comprendente una barra filettata 47a avvitabile in un manicotto filettato 14 montato ruotabile sulla trave 10.
La rotazione del manicotto 14 attorno a un asse Xa, parallelo all'asse X della trave 10, provoca lo spostamento della barra filettata 47a lungo detto asse da o verso la mezzeria del pannello 20.
Tale spostamento, a sua volta, muove le aste 43, 44, 45 variando la posizione dei punti intermedi e dei punti di bordo, incurvando il pannello 20.
Nella variante illustrata nelle figure 5 e 6, le barre filettate 47a di entrambi i meccanismi di azionamento 41, 42, sono alloggiate nel medesimo manicotto 14. La rotazione di detto manicotto 14 provoca la traslazione simultanea delle barre filettate 47a in direzioni opposte per garantire una curvatura simmetrica del pannello 20.
Secondo un'altra variante, non illustrata, l'elemento di comando può comprendere un blocchetto filettato collegato alle estremità 44" e 45" della seconda asta e della terza asta. La barra filettata 47a è invece alloggiata in un supporto con la possibilità di ruotare attorno all'asse Xa. Secondo questa variante, la rotazione della barra filettata 47a provoca lo spostamento del blocchetto filettato, quindi della seconda asta 44 e della terza asta 45 e, di conseguenza, della prima asta 43.
Lo spostamento delle barre filettate 47a può quindi essere coordinato oppure indipendente, per ottenere profili di curvatura asimmetrici.
Nella figura 7 è illustrata un'altra variante della cassaforma 1 secondo il trovato. Il dispositivo di regolazione 30 comprende un meccanismo di azionamento 31 collegato a un longherone 26a, in corrispondenza di un punto intermedio 24a, e a due longheroni 27a, 27b in corrispondenza di rispettivi punti di bordo 25a, 25b.
Nel dettaglio il meccanismo di azionamento 31 comprende una prima slitta 32 scorrevole, montata in una guida 12 sulla trave 10, con la possibilità di scorrere lungo una direzione Za sostanzialmente trasversale, e preferibilmente perpendicolare, all'asse X di detta trave 10. Il meccanismo di azionamento comprende inoltre una coppia di seconde slitte 33 montate ciascuna in una rispettiva guida 13 sulla trave 10, e scorrevoli lungo una direzione Xa sostanzialmente parallela all'asse X di detta trave 10.
La prima slitta 32 e le seconde slitte 33 sono collegate rispettivamente al longherone 26a e ai longheroni 27a, 27b.
Due cremagliere 34, associate alla prima slitta 32, sono collegate per mezzi di una coppia d'ingranaggi 36 a rispettive cremagliere 35 su ciascuna seconda slitta 33.
In questa variante, la prima slitta 32 e le due seconde slitte 33 sono vincolate a compiere spostamenti della medesima ampiezza nelle rispettive direzioni Za, Xa, queste ultime, le seconde slitte 33, in versi opposti fra loro.
Con questa variante, più semplice rispetto alle precedenti, è possibile ottenere una curvatura completa e simmetrica del pannello 20 spostando la prima slitta 32 nella direzione Za.
La medesima variante può anche essere realizzata equipaggiando il meccanismo di azionamento 31 con una coppia di treni d'ingranaggi in luogo degli ingranaggi semplici 36.
Nella figura 8 è illustrata un'ulteriore variante semplificata della cassaforma 1 secondo il presente trovato. In questa variante il meccanismo di regolazione comprende un meccanismo di azionamento 31 collegato a un longherone 26a, in corrispondenza di un punto intermedio 24a, e più precisamente in corrispondenza della mezzeria del pannello 20, e a un longherone 27a in corrispondenza del punto di bordo 25a.
Il longherone 27b, sul punto di bordo 25b opposto, è invece incernierato alla trave 10.
Il meccanismo di azionamento 31 è sostanzialmente identico a quello della variante illustrata nelle figure 1 e 2.
La prima slitta 32 e la seconda slitta 33 sono collegate da un ingranaggio 36 oppure da un treno d'ingranaggi, come quelli descritti in precedenza.
A differenza delle altre varianti, in questa solo uno dei due punti di bordo è collegato al meccanismo di azionamento 31, il quale agisce spostandolo lungo una direzione Xa sostanzialmente parallela all'asse X della trave 10. Il punto di cerniera fra il longherone 27b e la trave 10 rimane invece fisso.
La deformazione del pannello 20 avviene quindi per mezzo della spinta della prima slitta 32 nel punto intermedio 24a e simultaneamente del tiro del punto di bordo 25a, dalla seconda slitta 33, verso il bordo opposto del pannello 20.
Nella figura 9 è illustrato un esempio di un'attrezzatura 100 per la realizzazione di un manufatto, in questo caso il rivestimento R di una galleria G, dove tale attrezzatura 100 comprende più casseforme 1 unite fra loro.
Il collegamento di due estremità di casseforme 1 adiacenti è realizzato per mezzo di piastre 101. Dette piastre 101 sono fornite di almeno un foro 102 e almeno un'asola 103 per consentire alle travi di essere unite in diverse posizioni angolari fra loro e permettere comunque l'adesione dei bordi laterali dei pannelli 20 adiacenti per creare un manto continuo e con una curvatura uniforme.
Le casseforme 101, durante la fase di getto, sono sorrette da un'intelaiatura di sostegno 104, schematizzata in figura, di tipo noto.
Dalla descrizione sopra si evince che la cassaforma realizzata in accordo al presente trovato permette una regolazione della curvatura del pannello più semplice e rapida rispetto a quella dei sistemi manuali noti.
Grazie al fatto di esercitare azioni di spinta e tiro contestualmente in almeno un punto intermedio e almeno un punto di bordo, è possibile ridurre le azioni di comando manuali che un operatore deve compiere per predisporre la cassaforma per una determinata opera.
Con le prime due varianti è sufficiente portare in movimento entrambe le prime slitte 32 simultaneamente, ad esempio per mezzo di una spinta o in altro modo, per ottenere una curvatura continua e costante del pannello su tutta la superficie esterna.
La stessa operazione può essere compiuta per le varianti delle figure 7 e 8, spostando l'unica prima slitta 32 per curvare in modo uniforme detta superficie esterna del pannello.
Tale regolazione della curvatura può essere eseguita a terra, prima di montare le casseforme sull'intelaiatura di sostegno 104, oppure in seguito, prima del getto.
Nel secondo caso, la spinta sulle slitte 32 può eventualmente essere applicata sfruttando elementi mobili previsti nelle intelaiature e solitamente impiegati per adattare dette intelaiature alle dimensioni e alla forma della galleria.
Nella variante delle figure 5 e 6, invece, è sufficiente agire su un unico mezzo di comando, ruotando il manicotto, per curvare il pannello sino a raggiungere il profilo voluto.
Vantaggiosamente, i meccanismi di azionamento, in tutte le varianti, possono essere equipaggiati con degli indici associati alle parti mobili atti a indicare il raggio di curvatura raggiunto dal pannello, qualora questo sia costante. Ciò rende ancora più pratico e immediato l'utilizzo della cassaforma.
La cassaforma del trovato, grazie al fatto di comprendere dispositivi completamente meccanici, risulta inoltre robusta, affidabile, ed economica da produrre.
Il trovato è stato descritto a scopo illustrativo e non limitativo, secondo alcune forme preferite di attuazione. Il tecnico esperto del settore potrà trovare numerose altre forme di attuazione e varianti, tutte ricadenti nell'ambito di protezione delle rivendicazioni che seguono.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Cassaforma (1) per la realizzazione di manufatti in calcestruzzo comprendente: - almeno una trave (10) di supporto con un asse di sviluppo (X); - almeno un pannello (20) che presenta una superficie esterna (23b) destinata a essere in contatto con un getto in calcestruzzo, detto pannello (20) essendo collegato da un lato interno (23a) alla trave ed essendo curvabile attorno a una direzione (Y) trasversale rispetto all'asse di sviluppo (X) di detta trave; - almeno un dispositivo di regolazione (30) atto a collegare il pannello (20) alla trave (10) e a variare la curvatura di detto pannello (20) fra una condizione piana indeformata e una condizione incurvata dove detta superficie esterna (23b) è convessa o, eventualmente, concava; caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di regolazione (30) è collegato in corrispondenza di almeno un punto intermedio (24a, 24b) del pannello e di almeno un punto di bordo (25a, 25b), situato in corrispondenza di un bordo laterale (22a, 22b) sostanzialmente parallelo alla direzione di curvatura (Y), al fine di spostare simultaneamente detti punti per variare la curvatura della superficie esterna (23b) di detto pannello.
  2. 2. Cassaforma (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il pannello (20), sul lato interno (23a), è provvisto di longheroni (26a, 26b, 27a, 27b) disposti in corrispondenza di almeno detto punto intermedio (24a, 24b) e di detto punto di bordo (25a, 25b), il dispositivo di regolazione (30) essendo collegato a detti longheroni.
  3. 3. Cassaforma (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che il dispositivo di regolazione (30) è collegato ad almeno un punto intermedio (24a, 24b) e ad almeno due punti di bordo (25a, 25b), ciascuno in corrispondenza dei bordi laterali (22a, 22b) opposti del pannello.
  4. 4. Cassaforma, secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il dispositivo di regolazione (30) comprende almeno un meccanismo di azionamento (31, 31a, 31b, 41, 42) atto a generare uno spostamento del punto intermedio (24a, 24b) lungo una direzione trasversale all'asse di sviluppo (X) della trave (10) e uno spostamento di almeno un punto di bordo (25a, 25b) lungo una direzione sostanzialmente parallela o con almeno una componente parallela a detto asse di sviluppo (X).
  5. 5. Cassaforma (1) secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che il dispositivo di regolazione comprende una coppia di meccanismi di regolazione (31a, 31b, 41, 42), ciascuno agente su almeno un punto intermedio (24a, 24b) del pannello (20) e su almeno un punto di bordo (25a, 25b) dei rispettivi bordi laterali (22a, 22b) opposti, detti punti intermedi e di bordo essendo simmetrici rispetto alla mezzeria del pannello (20).
  6. 6. Cassaforma (1) secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzata dal fatto che detto meccanismo di azionamento (31a, 31b, 41, 42) agisce esercitando almeno una spinta o un tiro, su detto punto intermedio (24a, 24b), per allontanare o avvicinare detto punto intermedio dalla trave (10) e un tiro o una spinta, sul punto di bordo (25a, 25b), per avvicinare o allontanare detto punto di bordo dalla mezzeria del pannello (20).
  7. 7. Cassaforma (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni da 4 a 6, caratterizzata dal fatto che detto meccanismo di azionamento (31, 31a, 31b, 41, 42) è comandabile mediante l'applicazione di una forza o di uno spostamento in una direzione sostanzialmente trasversale oppure sostanzialmente parallela all'asse di sviluppo (X) della trave (10) di supporto.
  8. 8. Cassaforma (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni da 4 a 7, caratterizzata dal fatto che detto meccanismo di azionamento (31a, 31b) comprende: - almeno una prima slitta (32), montata scorrevole lungo una direzione (Za) sostanzialmente perpendicolare alla direzione di sviluppo (X) della trave (10) e collegata al pannello (20) in corrispondenza del punto intermedio (24a, 24b); - almeno una seconda slitta (33), scorrevole lungo una direzione (Xa) sostanzialmente parallela a detto asse di sviluppo (X) di detta trave (10) e collegata al pannello (20) in corrispondenza di un punto di bordo (25a, 25b); detta prima slitta (32) e detta seconda slitta (33) essendo connesse da un elemento di trasmissione.
  9. 9. Cassaforma (1) secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che il dispositivo di trasmissione comprende una prima cremagliera (34) e una seconda cremagliera (35), associate rispettivamente alla prima slitta (32) e alla seconda slitta (33), e almeno un ingranaggio (36) che ingrana le suddette cremagliere.
  10. 10. Cassaforma (1) secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che il dispositivo di trasmissione comprende un treno d'ingranaggi (36a, 36b, 36c) interposto fra la prima cremagliera (34) e la seconda cremagliera (35).
  11. 11. Cassaforma secondo una delle rivendicazioni da 4 a 6, caratterizzata dal fatto che il meccanismo di azionamento (41, 42) comprende delle aste (43, 44, 45) articolate collegate a un elemento di comando (47).
  12. 12. Cassaforma (1) secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto di comprendere: - una prima asta (43) incernierata al pannello (20) in corrispondenza del punto intermedio (24a, 24b); - una seconda asta (44) incernierata al pannello (20) in corrispondenza del punto di bordo (25a, 25b); - una terza asta (45) incernierata alla trave di supporto (10) e, in punto intermedio, alla prima asta (43); il dispositivo di comando (47) essendo collegato a detta seconda asta (44) e detta terza asta (45) ed essendo spostabile lungo una direzione (Xa) sostanzialmente parallela all'asse di sviluppo (X) della trave (10).
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