IT202000004060U1 - Tapparella avvolgibile avente doghe a spaziatura regolabile - Google Patents

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Angelo Spontella
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Description

Tapparella avvolgibile avente doghe a spaziatura regolabile Forma oggetto del presente trovato una tapparella avvolgibile avente doghe a spaziatura variabile
CAMPO DELLA TECNICA
Sono noti allo stato dell?arte svariati modi di realizzazione di tapparelle avvolgibili per l?oscuramento della luce, montate esternamente rispetto agli infissi in vetro e configurate per avvolgersi intorno ad un asse o ?rullo? ubicato all?interno di un cassonetto posizionato nella parte superiore dell?infisso.
Secondo i modi di realizzazione tradizionali, le tapparelle sono costituite da una pluralit? di doghe tra loro parallele, vincolate l?una all?altra in modo che sia loro consentita una rotazione relativa: le doghe possono quindi essere avvolte intorno al rullo nel cassonetto. In questa maniera tuttavia si ottiene dalla tapparella esclusivamente un effetto di oscuramento totale, dal momento che la distanza tra due doghe parallele ? costante, ed in particolare ? tale da non far passare luce tra l?una e l?altra. Per questo motivo sono state sviluppate una serie di soluzioni tecniche che consentono di distanziare le doghe quando la tapparella ? abbassata, in modo da ottenere per mezzo della tapparella sia la funzione di schermo oscurante che la funzione di schermo solare e di frangivento.
Una prima soluzione nota allo stato dell?arte ? descritta nella domanda italiana BA2013A000002, in cui viene mostrata una tapparella in cui le doghe sono vincolate le une alle altre da flange ovoidali comprendenti un foro asolato e vincolate a viti di serraggio rigidamente vincolate al profilo della doga. Un ulteriore esempio ? descritto nella domanda spagnola ES2335372, in cui viene mostrato un sistema sostanzialmente analogo. Un meccanismo di tipo diverso ? mostrato nel brevetto italiano 1394469 in cui ? descritta una tapparella le cui doghe sono vincolate da un meccanismo a biellette che consente di variare la distanza relativa tra le doghe. Un ulteriore esempio ? mostrato nel brevetto europeo EP3184726, in cui ? mostrata una tapparella per l?oscuramento di infissi comprendente una pluralit? di doghe aventi nel proprio profilo dei fori asolati e vincolate tra di loro per mezzo di ganci a ?U? mantenuti in posizione da un tappo che consente lo scorrimento e la rotazione relativa dei ganci rispetto alle doghe. Numerosi altri modi di realizzazione di tapparelle a doghe distanziabili sono noti allo stato dell?arte.
Nella realizzazione di una tapparella a doghe distanziabili sorge il problema di impedire che la tapparella possa essere sollevata dall?esterno. A tal fine sono state proposte alcune soluzioni tecniche.
Una prima soluzione ? mostrata nella domanda di brevetto italiano BA2012A000023 in cui ? descritta una tapparella a doghe distanziabili tra loro connesse per mezzo di ganci scorrevoli dotati di un foro e di un?asola semicircolare e configurati in maniera tale che, in caso di spinta dal basso verso l?alto della stecca cui ? connesso il gancio, l?estremit? superiore del gancio si sposti dall?asse verticale di scorrimento impegnando blocchetti metallici vincolati alle guide laterali della tapparella.
Un'altra soluzione tecnica ? descritta in EP1728965A2 , in cui ? mostrata una tapparella in cui, tra le stecche che la compongono, sono inseriti dei ganci dotati di un foro attraverso il quale un perno li vincola alla stecca inferiore e di un?asola attraverso la quale un perno li vincola alla stecca superiore. Il cinematismo dei ganci ? tale che se la tapparella viene sollevata azionando il rullo superiore su cui ? avvolta, i ganci salgono in maniera verticale, viceversa se la tapparella viene sollevata dal basso verso l?alto, ad esempio forzata da un malintenzionato, la punta dei ganci si sposta dal proprio asse verticale di scorrimento ed impegna dei blocchetti ricavati nelle guide di scorrimento, impedendo che la tapparella venga sollevata.
Questi ed altri dispositivi noti allo stato dell?arte sono tuttavia limitati, in quanto richiedono l?installazione di blocchetti o altri mezzi di incastro nelle guide entro cui scorre la tapparella, sono rumorosi nel loro funzionamento e possono rovinare le guide laterali a seguito del forzamento della tapparella.
Inoltre il sistema di vincolo tra le varie stecche della tapparella presenta in alcuni casi problemi di arrotolamento all?interno del cassonetto, in altri casi non ? meccanicamente robusto, e pu? essere soggetto a deformazione degli elementi che lo compongono, come avviene ad esempio in caso di sollecitazioni indesiderate in sistei che facciano utilizzo di ganci sagomati del tipo a ?U? oppure a ?C?.
Scopo della presente invenzione ? pertanto quello di fornire una tapparella a doghe distanziabili che superi i limiti dei sistemi noti allo stato dell?arte, che sia meccanicamente robusta ed economicamente realizzabile.
Secondo un altro scopo la presente invenzione intende fornire un dispositivo antisollevamento per tapparelle a doghe distanziabili che superi i limiti noti ai modi di realizzazione noti allo stato dell?arte, ed in particolare che sia installabile senza necessit? di praticare fori o inserire fermi di alcuna natura nelle guide della tapparella, che abbia un funzionamento silenzioso, che sia di economica realizzazione e che non rovini le guide della tapparella a seguito di un tentativo di effrazione.
In figura 1 ? mostrata una vista esplosa di un modo di realizzazione preferenziale della tapparella a doghe distanziabili secondo l?invenzione, mostrato assemblato in figura 2, nella configurazione a doghe distanziate. In figura 3 ? mostrata una vista in sezione di un modo di realizzazione preferenziale della doga per utilizzo con la tapparella secondo l?invenzione; nelle figure 4, 5 e 6 sono mostrate rispettivamente le piastrine di giunzione, il perno di giunzione e l?elemento di tenuta. Nelle figure 7, 8 e 9 la tapparella secondo l?invenzione ? mostrata in configurazione chiusa, in configurazione a doghe distanziate ed in configurazione avvolta.
In figura 10 ed 11 sono mostrate due viste assonomettriche della tapparella assemblata all?interno delle guide laterali, in figura 12 ? mostrata una vista in sezione dall?alto della tapparella assemblata.
In figura 13 ? mostrata una vista esplosa di un secondo modo di realizzazione preferenziale della tapparella a doghe distanziabili secondo l?invenzione, comprendente mezzi antisollevamento, mostrrata assemblata in figura 14. Nelle figure 15, 16 e 17 sono mostrate le tre configurazioni che pu? assumere ciascun mezzo di bloccaggio antisollevamento; nelle figure 18 e 19 questo secondo modo di realizzazione ? mostrato visto in sezione dall?alto; In figura 20, 21 e 22 ? mostrato un modo alternativo di realizzazione di una tapparella comprendente il dispositivo antisollevamento secondo l?invenzione.
Con riferimento alla figura uno allegata, in cui ? mostrata una vista esplosa di un modo di realizzazione preferenziale del dispositivo, si pu? notare che la tapparella secondo l?invenzione comprende una pluralit? di stecche (11, 12, 13) dotate ciascuna di due fori asolati passanti (112, 111, 122, 121, 132, 131). Ciascuna stecca comprende quindi un foro asolato passante superiore (112, 122, 132) ed un foro asolato passante inferiore (111, 121, 131).
All?interno di ciascuno di detti fori asolati ? inserito un perno passante (80, 81), il cui diametro ? tale da consentirgli un accoppiamento con gioco all?interno di detti fori asolati passanti (112, 111, 122, 121, 132, 131). In questa maniera ciascun perno (80, 81) pu? scorrere verticalmente rispetto alla relativa stecca (11, 12, 13) ma non pu? uscirne lateralmente per i motivi che saranno chiari a breve.
A ciascuna stecca (11, 12, 13) sar? quindi associato un perno passante inferiore (80) inserito all?interno del foro asolato passante inferiore (111, 121, 131) ed un perno passante superiore (81) inserito all?interno del foro asolato passante superiore (112, 122, 132).
Ciascun perno passante inferiore (80) associato ad una stecca (11) ? quindi vincolato con il perno passante superiore (81) della stecca posizionata inferiormente (12).
Analogamente ciascun perno passante superiore (81) associato ad una stecca (13) ? quindi vincolato con il perno passante inferiore (80) della stecca posizionata superiormente (12) in modo che detti perni (80, 81) si mantengano durante il funzionamento della tapparella paralleli ed a distanza tra loro costante. Preferibilmente, al fine di massimizzare la possibilit? di distanziamento relativo delle stecche tale distanza ? tale che quando due stecche consecutive sono appoggiate l?una sull?altra, il perno superiore (81) della stecca inferiore (12) sia posizionato sul fondo del rispettivo foro asolato passante superiore (122), ed il perno passante inferiore (80) della stecca superiore (11) sia posizionato in sommit? del rispettivo foro asolato passante inferiore (111).
In altri termini quando due stecche consecutive sono appoggiate l?una sull?altra, i perni passanti che le vincolano si avvicinano rispetto alla mezzeria della stecca ove sono inseriti, mentre quando due stecche consecutive sono distanziate l?una rispetto all?altra, i perni passanti che le vincolano si allontanano rispetto alla mezzeria della stecca ove sono inseriti.
Nel modo di realizzazione preferenziale mostrato nelle immagini, il vincolo di ciascuna coppia di perni avviene per mezzo di una coppia di piastrine rigide (61), ubicate una per ciascun lato delle rispettive stecche e dotate di fori passanti (611) all?interno dei quali passano le estremit? dei perni passanti (80, 81), che sono quindi bloccate da un elemento di tenuta (70).
Preferibilmente le estremit? (801) dei perni passanti (80, 81) sono filettate, e l?accoppiamento con gli elementi di tenuta (70) avviene mediante avvitamento degli elementi di tenuta (70).
Si specifica che, poich? il perno passante pu? ruotare all?interno del rispettivo foro asolato, l?accoppiamento con la piastrina pu? essere sia del tipo fisso (cio? con la piastrina che non pu? ruotare rispetto al perno passante) sia del tipo mobile (cio? con la piastrina che pu? ruotare rispetto al perno passante) senza inficiare il funzionamento della tapparella.
In un altro modo di realizzazione i fori (611) delle piastrine e le estremit? dei perni potranno prevedere forme di incastro, anche per messo di ganci a snap o mezzi similari noti allo stato dell?arte, in modo da non avere necessit? degli elementi di tenuta (70).
Si ? quindi ottenuto che tutte le stecche sono tra loro vincolate in maniera tale che la loro distanza relativa sia variabile, ed in particolare aumenti durante il sollevamento della tapparella.
In fase di sollevamento, partendo dalla posizione mostrata in figura 7, la stecca superiore (11) viene sollevata, ed il suo perno passante inferiore (80) rimane fermo fino a quando la parte terminale del foro asolato passante inferiore (111) della stecca (11) non inizia a sollevarlo.
Poich? ? fissa la distanza rispetto al perno superiore (81) della stecca successiva (12), questo inizier? ad essere sollevato dal perno precedente (80) tuttavia non potr? a sua volta sollevare la stecca inferiore (12) fino a che non sia giunto in sommit? del rispettivo foro asolato (122).
A questo punto inizia a sollevarsi la stecca inferiore (12) ed il meccanismo si ripete in maniera identica con la stecca successiva (13).
Quando tutta la tapparella viene sollevata si ottiene la configurazione di tapparella avvolta mostrata in figura 9.
E? del tutto evidente che la tapparella scorre all?interno di guide laterali (5), e che viene avvolta intorno ad un rullo, eventualmente motorizzato, all?interno di un cassonetto (non mostrato nelle immagini allegate) posizionato in sommit? dell?infisso. Sono questi elementi noti allo stato dell?arte che potranno essere realizzati, in associazione alla tapparella secondo l?invenzione, senza uscire dagli scopi dell?invenzione.
Analogamente modifiche di ordine minore alle stecche appena descritte e mostrate nelle immagini (quali a puro titolo di esempio l?aggiunta di guarnizioni in gomma o lievi modifiche della sezione) potranno essere apportate senza uscire dagli scopi dell?invenzione.
Si noti che i perni (80, 81) e le relative piastrine (61) una volta assemblati diventano un anello rigido che vincola due stecche tra loro consecutive.
Si descrive ora un modo di realizzazione preferenziale dell?invenzione, dotato di dispositivo antisollevamento.
Come mostrato in figura 13, la tapparella pu? inoltre comprendere una pluralit? di elementi deformabili di arresto (21, 22, 23), lateralmente posizionati da entrambi i lati rispetto ad almeno una di dette stecche (11, 12, 13).
Preferibilmente detti elementi deformabili di arresto (21, 22, 23) sono lateralmente posizionati da entrambi i lati rispetto ad una pluralit? di stecche della tapparella.
Ciascuno di detti elementi deformabili di arresto (21, 22, 23) ? vincolato nella sua parte centrale alla stecca cui ? associato (11, 12, 13), nella estremit? superiore al perno passante superiore (81) della stecca cui ? associato e nella estremit? inferiore al perno passante inferiore (81) della stecca cui ? associato.
Detti elementi deformabili sono quindi configurati in maniera tale che lo scorrimento relativo dei perni passanti (80, 81) ne causi una variazione di spessore, ed in particolare che l?avvicinamento della estremit? dell?elemento deformabile alla mezzeria della stecca causata dall?avvicinarsi della doga adiacente causi un aumento di spessore dell?elemento deformabile stesso.
Detti elementi deformabili di arresto sono posizionati in maniera tale da scorrere all?interno delle guide laterali (5) tra le quali scorre la tapparella e sono configurati per impedire il sollevamento della tapparella, nel caso in cui la spinta arrivi da una stecca posta in basso verso una stecca posta superiormente (come avviene in caso di tentativo di effrazione), e sono configurati invece per consentire il sollevamento della tapparella nel caso in cui la spinta sia trasmessa da una stecca superiore ad una stecca inferiore (come avviene durante il normale funzionamento della tapparella, quando il sollevamento avviene mediante la rotazione del rullo che richiama le stecche a partire dalla superiore).
Come spiegato di seguito, gli elementi deformabili di arresto sono configurati in maniera tale da variare il proprio spessore in funzione della distanza relativa tra due stecche consecutive, ed in particolare in maniera tale da incrementare il proprio spessore quando due stecche consecutive sono tra loro affiancate. L?aumento di spessore fa in modo che l?elemento deformabile di arresto sia compresso contro le pareti interne delle guide laterali (5), ed ostacoli quindi per attrito lo scorrimento della tapparella.
In particolare a ciascuna stecca (11, 12, 13) sono associati due rispettivi elementi deformabili di arresto (21, 22, 23), uno per lato.
Con riferimento alla figura 15, in cui ? mostrata una vista di un elemento deformabile di arresto (22), in un modo preferenziale di realizzazione questo comprende:
- nella propria parte centrale un mezzo di vincolo (221) configurato per essere vincolato in maniera solidale alla mezzeria della stecca (12) cui l?elemento deformabile (22) ? associato;
- una parte superiore (222) configurata per avvicinarsi alla mezzeria quando la stecca superiore viene abbassata
- una parte inferiore (223) configurata per avvicinarsi alla mezzeria quando la stecca (12) cui l?elemento deformabile (22) ? associato viene avvicinata alla stecca inferiore.
Nelle figure 15, 16 e 17 ? mostrata, rispettivamente, la forma dell?elemento deformabile (22) associato ad una stecca centrale (12): quando le tre stecche (11, 12, 13) sono tra loro distanziate; quando la stecca centrale (12) ? abbassata sulla stecca inferiore (13), mentre la stecca superiore (11) ? ancora distanziata; quando le tre stecche sono tra loro tutte avvicinate.
La parte superiore (222) ? quindi configurata in maniera tale che l?avvicinarsi o l?allontanarsi della stecca inferiore (13) rispetto alla stecca (12) cui ? associato l?elemento deformabile (22) ne causino, rispettivamente, una contrazione o un allungamento lungo la direzione di scorrimento della tapparella e, contemporaneamente, un ispessimento oppure un assottigliamento lungo la direzione ortogonale al piano della tapparella.
In figura 17, come accennato, ? mostrata la forma dell?elemento deformabile (22) quando le stecche adiacenti (11, 13) alla stecca (12) cui l?elemento ? associato sono completamente vicine a quest?ultima.
Questa configurazione viene assunta quando la tapparella ? completamente abbassata oppure quando la stecca inferiore (13) viene sollevata ? ad esempio in caso di tentativo di effrazione - e mandata in battuta contro la stecca superiore (12), che a sua volta viene mandata in battuta con la stecca ad essa superiore (11).
Come mostrato in figura 15, in un modo preferenziale di realizzazione detto elemento deformabile comprende nella parte superiore (222) un opportuno mezzo di vincolo (222-a) configurato per essere vincolato al perno superiore (81) inserito nel foro asolato superiore (122) della stecca (12) cui l?elemento deformabile ? associato. Questo mezzo di vincolo pu? consistere in un occhiello passante (222-a) configurato per alloggiare il perno passante superiore (81). Analogamente, detto elemento deformabile (22) comprende nella parte inferiore (223) un opportuno mezzo di vincolo configurato per essere vincolato al perno inferiore (80) inserito nel foro asolato inferiore (121) della stecca (12) cui l?elemento deformabile ? associato. Questo mezzo di vincolo pu? consistere in un occhiello passante (223-a) configurato per alloggiare il perno passante inferiore (80).
Avendo spiegato preliminarmente il movimento dei perni passanti (80, 81) durante il funzionamento della tapparella, si conclude che quando due stecche consecutive sono appoggiate l?una sull?altra, i perni passanti che le vincolano si avvicinano rispetto alla mezzeria della stecca ove sono inseriti, con ci? deformando le porzioni di elemento deformabili ad essi associate per mezzo dei rispettivi mezzi di vincolo nel senso di espanderne lo spessore.
Analogamente quando due stecche consecutive sono distanziate l?una rispetto all?altra, i perni passanti che le vincolano si allontanano rispetto alla mezzeria della stecca ove sono inseriti, con ci? riportando le porzioni di elemento deformabili ad essi associate per mezzo dei rispettivi mezzi di vincolo nella loro configurazione allungata, mostrata in figura 15.
Con riferimento alla figura 18, quando le stecche sono tra loro distanziate, all?interno della guida (5) l?elemento deformabile (22) ? accoppiato con gioco, e pu? quindi scorrere liberamente.
Quando invece le stecche sono tra loro avvicinate, come mostrato in figura 19, l?elemento deformabile (22) ? nella configurazione di figura 17 e, pertanto, ? compresso all?interno delle guide di scorrimento (5) della tapparella, con ci? esercitando una azione di freno per attrito che impedisce lo scorrimento della tapparella.
Pertanto, nel caso in cui la tapparella venga sollevata dal basso (tentativo di effrazione), l?avvicinarsi delle prima stecche in basso della tapparella deforma i rispettivi mezzi di arresto (22) che impediscono per attrito l?ulteriore sollevamento della tapparella.
Preferibilmente ma non limitativamente, l?elemento deformabile (22) presenta delle zone (224) ad aderenza maggiorata, nelle parti che striscerebbero contro la guida laterale (5) in caso di sollevamento della tapparella con spinta dal basso verso l?alto, e quindi a stecche avvicinate.
Dette zone (224) sono quelle che si trovano esposte superiormente e lateralmente quando il mezzo di arresto deformabile ? nella sua configurazione deformata, mostrata in figura 17.
Preferibilmente il mezzo di arresto deformabile ? realizzato in gomma o polimeri con idonee caratteristiche di elasticit?. Il miglioramento dell?aderenza, cio? l?aumento del coefficiente di attrito, pu? essere ottenuto mediante trattamento superficiale, mediante azione sulla rugosit? dello stampo, mediante inserimento di inserti in materiale differente o con altre tecniche note allo stato dell?arte. Si specifica inoltre che le deformazioni mostrate per l?elemento deformabile avvengono in campo elastico, e che preferibilmente l?elemento deformabile ? realizzato in un materiale elastomerico, quale a titolo di puro esempio la gomma naturale o sintetica.
Un ulteriore modo di realizzazione della tapparella secondo l?invenzione, in cui i mezzi elastici deformabili (22) sono utilizzati in associazione a differenti mezzi di vincolo ? mostrato in figura 20. In questo modo di realizzazione, il vincolo di una stecca alla successiva avviene per mezzo di ganci ad ?U? (31, 32), le cui estremit? sono inserite in fori asolati (112, 111, 122, 121, 132, 131) presenti nel profilo delle stecche della tapparella.
In questa maniera quando la stecca superiore (11) viene sollevata verso l?alto (mediante rotazione del rullo intorno a cui la tapparella viene a volta virgola non mostrato in figura), eserciter? la propria azione di traino sulla stecca inferiore (12) solo quando la distanza relativa tra le stecche avr? raggiunto la massima distanza consentita dai ganci ad ?U? (31). I vari ganci (31, 32) possono quindi scorrere e ruotare rispetto alle stecche, ma non possono sfilarsi perch? sono tenuti in posizione dai rispettivi tappi (41, 42, 43). Altri modi di vincolo relativo delle stecche sono possibili senza uscire dagli scopi dell?invenzione.
Con riferimento al modo di realizzazione mostrato in figura 20, alla prima parte (o parte inferiore) (222) dell?elemento deformabile (22) ? vincolato un estremo (321) di un gancio a ?U? (32) il cui altro estremo ? scorrevole all?interno di un rispettivo foro asolato (132) presente sulla stecca inferiore (13). Analogamente alla seconda parte (o parte superiore) (223) dell?elemento deformabile (22) ? vincolato un estremo (311) di un gancio a ?U? (31) il cui altro estremo ? scorrevole all?interno di un rispettivo foro asolato (111) presente sulla stecca superiore (11). E? quindi evidente che i ganci a ?U? (31, 32), in funzione della distanza relativa tra le doghe, determinano la configurazione assunta dall?elemento deformabile di arresto (22), che esercita la propria azione di freno per attrito in funzione della configurazione assunta secondo quanto gi? spiegato.
Altri sistemi di vincolo relativo tra le stecche sono peraltro possibili, tra quelli noti allo stato dell?arte, cambiando opportunamente la geometria degli elementi deformabili (21, 22, 23) per consentire l?accoppiamento in modo che lo spessore degli elementi deformabili cresca quando stecche adiacenti sono affiancate e diminuisca quando stecche adiacenti sono distanziate.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI
1. Tapparella avvolgibile a stecche distanziabili, comprendente una pluralit? di stecche (11, 12, 13) configurate per scorrere tra due guide laterali (5) posizionate ai lati di un infisso di un edificio
caratterizzata dal fatto che
ciascuna di dette stecche (11, 12, 13), comprende un foro asolato passante superiore (112, 122, 132) ed un foro asolato passante inferiore (111, 121, 131)
dal fatto che
a ciascuna stecca (11, 12, 13) ? associato un perno passante inferiore (80) inserito all?interno di detto foro asolato passante inferiore (111, 121, 131) ed un perno passante superiore (81) inserito all?interno di detto foro asolato passante superiore (112, 122, 132), le dimensioni di detti perni (80, 81) essendo tali da consentire un accoppiamento con gioco all?interno del relativo foro asolato passante (112, 111, 122, 121, 132, 131), di modo che ciascun perno (80, 81) possa scorrere verticalmente rispetto alla relativa stecca (11, 12, 13) e dal fatto che
ciascun perno passante inferiore (80) associato ad una stecca (11) ? vincolato con il perno passante superiore (81) della stecca posizionata inferiormente (12) in modo che detti perni si mantengano durante il funzionamento della tapparella paralleli ed a distanza tra loro costante.
2. Tapparella avvolgibile a stecche distanziabili secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detta distanza ? tale che quando due stecche consecutive sono appoggiate l?una sull?altra, detto perno superiore (81) sia posizionato sul fondo del rispettivo foro asolato passante superiore (122), e detto perno passante inferiore (80) sia posizionato in sommit? del rispettivo foro asolato passante inferiore (111).
3. Tapparella avvolgibile a stecche distanziabili secondo la rivendicazione 1 o 2 caratterizzata dal fatto che il vincolo di ciascuna di dette coppie di perni (80, 81) avviene per mezzo di una coppia di piastrine rigide (61), ubicate una per ciascun lato delle stecche di detta tapparella e dotate di fori passanti (611) all?interno dei quali passano le estremit? di detti perni passanti (80, 81), che sono quindi bloccate da un elemento di tenuta (70).
4. Tapparella avvolgibile a stecche distanziabili secondo la rivendicazione 3 caratterizzata dal fatto che detto perno passante inferiore (80), detto perno passante superiore (81) e le relative piastrine di collegamento (61) una volta assemblati costituiscono un anello rigido che vincola due stecche tra loro consecutive.
5. Tapparella avvolgibile a stecche distanziabili secondo una delle rivendicazioni precedenti comprendente inoltre una pluralit? di elementi deformabili di arresto (21, 22, 23), lateralmente posizionati da entrambi i lati rispetto ad almeno una di dette stecche (11, 12, 13), ciascuno di detti elementi deformabili di arresto (21, 22, 23) essendo vincolato:
- nella sua parte centrale alla stecca cui ? associato (11, 12, 13), - nella estremit? superiore a detto perno passante superiore (81) associato a detta almeno una stecca
- nella estremit? inferiore al perno passante inferiore (81) associato a detta almeno una stecca
detti elementi deformabili essendo configurati in maniera tale che lo scorrimento relativo di detti perni passanti (80, 81) ne causi una variazione di spessore.
6. Tapparella avvolgibile a stecche distanziabili secondo la rivendicazione 5 caratterizzata dal fatto che l?avvicinamento della estremit? dell?elemento deformabile alla mezzeria della stecca causata dall?avvicinarsi della doga adiacente causa un aumento di spessore dell?elemento deformabile stesso.
7. Tapparella avvolgibile a stecche distanziabili secondo la rivendicazione 5 o 6 caratterizzata dal fatto che detti elementi deformabili di arresto (21, 22, 23) sono configurati in maniera tale da variare il proprio spessore in funzione della distanza relativa tra due stecche consecutive, ed in particolare in maniera tale da incrementare il proprio spessore quando due stecche consecutive sono tra loro affiancate, di modo che ciascun elemento deformabile di arresto (21, 22, 23) sia compresso contro le pareti interne delle guide laterali (5), ed ostacoli quindi per attrito lo scorrimento della tapparella.
8. Tapparella avvolgibile a stecche distanziabili secondo la rivendicazione 6 o 7 caratterizzata dal fatto che ciascun elemento deformabile di arresto (22) comprende:
- un mezzo di vincolo centrale (221) configurato per essere vincolato in maniera solidale alla mezzeria della stecca (12) cui l?elemento deformabile (22) ? associato;
- una parte superiore (222) configurata per avvicinarsi alla mezzeria quando la stecca superiore viene abbassata
- una parte inferiore (223) configurata per avvicinarsi alla mezzeria quando la stecca (12) cui l?elemento deformabile (22) ? associato viene avvicinata alla stecca inferiore.
9. Tapparella avvolgibile a stecche distanziabili secondo la rivendicazione 8 caratterizzata dal fatto che ciascuno di detti elementi deformabili di arresto comprende
- nella parte superiore (222) un opportuno mezzo di vincolo (222-a) configurato per essere vincolato a detto perno superiore (81) inserito nel foro asolato superiore (122) della stecca (12) cui l?elemento deformabile ? associato;
- nella parte inferiore (223) un opportuno mezzo di vincolo configurato per essere vincolato a detto perno inferiore (80) inserito nel foro asolato inferiore (121) della stecca (12) cui l?elemento deformabile ? associato.
10. Tapparella avvolgibile a stecche distanziabili secondo una delle rivendicazioni da 5 a 9 caratterizzata dal fatto che detti elementi deformabili (21, 22, 23) presentano zone (224) ad aderenza maggiorata, posizionate in corrispondenza delle parti che striscerebbero contro la guida laterale (5) in caso di sollevamento della tapparella con spinta dal basso verso l?alto.
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