IT201800006588A1 - Cassaforma per la realizzazione di manufatti in calcestruzzo - Google Patents

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    • E21D11/10Lining with building materials with concrete cast in situ; Shuttering also lost shutterings, e.g. made of blocks, of metal plates or other equipment adapted therefor
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Description

Descrizione dell’invenzione industriale avente per titolo:
“CASSAFORMA PER LA REALIZZAZIONE DI MANUFATTI IN CALCESTRUZZO”
Il presente trovato concerne una cassaforma per la realizzazione di manufatti in calcestruzzo e in particolare di manufatti a profilo curvo quali, ad esempio, rivestimenti di tunnel, gallerie o similari.
Più in dettaglio, il trovato riguarda una cassaforma del tipo configurata per variare la curvatura di almeno una superficie di detti manufatti.
Nel settore delle costruzioni, in particolare delle infrastrutture e dell'edilizia, è noto, per la realizzazione di manufatti in calcestruzzo, utilizzare delle casseforme nelle quali è gettato il calcestruzzo allo stato fluido per conferire a esso una forma voluta una volta terminata la solidificazione.
Tali casseforme, specialmente quelle utilizzate per realizzare infrastrutture di grandi dimensioni quali gallerie, ponti o simili, comprendono in genere almeno un elemento strutturale rigido che supporta un pannello, o lastra, di contenimento denominato "manto".
Il manto è la parte della cassaforma direttamente a contatto con il getto in calcestruzzo ed è quindi destinato a conferire la forma geometrica della superficie, o delle superfici, del manufatto a contatto con esso.
L'elemento strutturale, invece, ha il compito di trasferire le forze scaricate dal getto sul manto a un'intelaiatura di sostegno. Nelle casseforme per la realizzazione di superfici curve, l'elemento strutturale può anche avere il compito di conferire e mantenere la curvatura del pannello che costituisce il manto.
Per la realizzazione di gallerie, o altre opere similari, in genere sono predisposte una pluralità di casseforme, collegate fra di loro e disposte adiacenti in una direzione trasversale a quella della galleria, in maniera che i vari pannelli formino una superficie curva continua, che si estende per una parte o per tutto il perimetro della parete laterale di detta galleria.
Secondo un modo di realizzazione noto di dette casseforme, i pannelli che costituiscono il manto presentano ciascuno una determinata sagoma o curvatura fissa.
In genere, la curvatura del pannello, tipicamente una lastra metallica, è conferita da un elemento rigido intermedio interposto fra l'elemento strutturale e il pannello, oppure direttamente da detto elemento strutturale.
Detto elemento rigido intermedio, quando previsto, può comprendere una tavola, disposta parallelamente all'elemento strutturale, con un bordo esterno curvo sul quale appoggia la superficie interna del pannello oppure una pluralità di puntoni, ciascuno avente una determinata lunghezza in funzione della curvatura che deve assumere il pannello.
Casseforme così realizzate sono descritte ad esempio in EP 1096105 A2, EP 2472057 A2, WO 2014141083 A2 e WO 2014180841 A2.
Tali casseforme note, o almeno alcune parti di esse, devono quindi essere costruite appositamente secondo le specifiche di una determinata opera (galleria) da realizzare, comportando un aumento sia dei costi, poiché non sono riutilizzabili se non per gallerie identiche, sia dei tempi, poiché tutte le casseforme devono essere predisposte prima di cominciare le operazioni di getto del calcestruzzo.
Nel settore, sono note anche delle casseforme universali, vale a dire configurate in maniera da variare la curvatura del pannello per adattarsi a profili di gallerie con specifiche differenti.
In genere, in tali casseforme a curvatura variabile il pannello è collegato all'elemento di sostegno, tipicamente una trave, per mezzo di un meccanismo regolabile che consente di flettere più o meno il pannello per ottenere la curvatura desiderata.
Esempi di tali casseforme a curvatura variabile sono descritte in DE 1902971 A1, EP 2472057 A2 e DE 3841579.
Per ottenere una parete del manufatto con una curvatura uniforme e senza interruzioni, le casseforme adiacenti devono essere disposte in maniera che i bordi laterali dei pannelli siano a contatto fra loro e le travi correttamente distanziate e angolate l'una rispetto all'altra così da non creare punti di discontinuità nel profilo della curvatura.
Allo stato dell'arte, le travi di casseforme adiacenti sono unite fra loro mediante delle piastre imbullonate provviste di fori e/o asole che permettono alle travi sia di traslare sia di ruotare leggermente l'una rispetto all'altra.
Il corretto posizionamento delle varie travi è perciò ottenuto regolando in modo adeguato l'intelaiatura normalmente impiegata per sorreggere le casseforme.
Un problema che si riscontra con l'impiego delle casseforme a curvatura variabile è perciò quello del montaggio e della corretta regolazione delle intelaiature che sorreggono le casseforme.
Tali operazioni risultano tuttavia laboriose e richiedono un dispendio notevole di tempo.
Nel settore è quindi sentita l'esigenza di disporre di una cassaforma per la realizzazione di manufatti in calcestruzzo a profilo curvo, in particolare, ma non esclusivamente, di rivestimenti di gallerie e simili, che superi i limiti delle attrezzature della tecnica nota. In particolare, è scopo del presente trovato proporre una cassaforma che renda più pratica e veloce l'installazione e la regolazione della posizione delle casseforme.
Un altro scopo del presente trovato è di mettere a disposizione una cassaforma che permetta di eliminare o comunque ridurre le operazioni di regolazione dell'intelaiatura che sorreggono le casseforme.
Un altro scopo ancora del presente trovato è di realizzare una cassaforma provvista di un meccanismo di regolazione della posizione semplice da realizzare, robusto ed economico.
Questi e altri scopi sono raggiunti da una cassaforma che comprende almeno una trave strutturale di supporto e almeno un pannello, collegato alla trave di supporto, curvabile attorno a una direzione di curvatura. Nel dettaglio, detta direzione di curvatura è trasversale, e preferibilmente perpendicolare, a un asse di sviluppo principale della trave.
Sopra, e nel seguito, con il termine asse di sviluppo principale ci si riferisce a un asse orientato nel senso della dimensione maggiore della trave. In particolare, detto asse si estende fra le estremità della trave ed è sostanzialmente parallelo alla superficie del pannello nella condizione piana o indeformata.
La trave, secondo il trovato, può avere qualunque forma, non necessariamente rettilinea, ad esempio in parte o completamente curva, così come può avere un profilo a sezione costante o variabile nella forma e nelle dimensioni.
Il lato interno del pannello può essere collegato alla trave in vari modi, ad esempio con una struttura rigida e fissa oppure per mezzo di un dispositivo di regolazione atto a variare la curvatura di detto pannello. Il lato esterno del pannello è invece destinato a ricevere il getto in calcestruzzo.
Secondo il trovato, la cassaforma comprende mezzi di collegamento che consentono di collegare la trave ad un altra struttura, ad esempio alla trave di una cassaforma disposta adiacente oppure, o anche, a una struttura di sostegno atta a sorreggere la cassaforma.
Detti mezzi di collegamento sono presenti in corrispondenza di almeno una e preferibilmente di entrambe le estremità della trave.
Secondo il trovato, detti mezzi di collegamento comprendono almeno una slitta connessa alla trave in maniera da poter traslare o ruotare rispetto ad essa, oppure compiere una combinazione dei suddetti movimenti.
Secondo un possibile modo di realizzazione, la slitta è connessa in modo scorrevole alla trave. Secondo una variante preferita la slitta è mobile lungo una direzione sostanzialmente parallela al suo asse di sviluppo X.
In alternativa, la slitta può essere incernierata alla trave in maniera da compiere una rotazione semplice o ancora può essere connessa con un cinematismo che permette un movimento combinato di roto-traslazione.
La slitta porta almeno un mezzo di fissaggio che permette il collegamento della trave alla suddetta altra struttura.
Secondo il trovato, detti mezzi di collegamento comprendono inoltre un meccanismo di regolazione che agisce sulla slitta per variare e regolare la sua posizione rispetto alla trave.
Il meccanismo di regolazione è quindi configurato per spostare la slitta lungo la suddetta direzione parallela all'asse di sviluppo della trave oppure a ruotarla o per comandare entrambi i movimenti.
Agendo sul meccanismo di regolazione è quindi possibile spostare la slitta e il relativo mezzo di fissaggio in una posizione tale da permettere di disporre più casseforme adiacenti con i relativi pannelli allineati lungo un profilo curvo uniforme e continuo.
Difatti, in funzione della curvatura del pannello il mezzo di fissaggio, specialmente quello che connette la trave a un'altra, deve essere collocato in una posizione più o meno estesa rispetto all'asse di sviluppo.
A tale scopo, secondo una variante preferita, detto meccanismo di regolazione è configurato per spostare e mantenere il mezzo di fissaggio fra due posizioni di estremità e posizioni intermedie. Dette posizioni di estremità sono ad esempio rispettivamente una posizione retratta e una posizione estesa.
In questo modo, durante l'allestimento della struttura di sostegno che sorregge le varie casseforme, è richiesto solamente di disporre le varie travi con una corretta posizione angolare fra esse per ottenere il suddetto profilo curvo uniforme e continuo.
Secondo una variante preferita, il meccanismo di regolazione è configurato per spostare la slitta in modo continuo fra la posizione retratta e la posizione estesa. Tale configurazione offre sostanzialmente infinte posizioni intermedie fra quella estera e quella retratta.
In questo è possibile disporre il relativo mezzo di fissaggio nella posizione corretta con qualunque angolo di curvatura del pannello compreso in un intervallo prestabilito per una determinata cassaforma.
Secondo un modo di realizzazione preferito, il meccanismo di regolazione comprende una barra filettata collegata in modo ruotabile alla slitta e alla trave, preferibilmente attorno a un asse sostanzialmente parallelo all'asse di sviluppo di quest'ultima.
Il meccanismo comprende inoltre almeno un inserto filettato, montato solidale sulla slitta o sulla trave. Detto inserto filettato coopera con la suddetta barra filettata in modo che ruotando la barra filettata, in un senso o nell'altro, la slitta è spostata lungo la direzione di scorrimento.
Secondo una variante preferita, il meccanismo di regolazione comprende un primo inserto filettato montato sulla slitta e un secondo inserto filettato montato sulla trave. La barra filettata, a sua volta, comprende due porzioni filettate ciascuna cooperante con un relativo inserto. Dette porzioni filettate, preferibilmente, hanno delle filettature opposte fra loro in maniera che a ogni giro completo di rotazione della barra filettata la slitta si sposti di una lunghezza pari alla somma dei passi delle filettature del primo e del secondo inserto.
Secondo un altro aspetto del trovato, la slitta comprende un primo mezzo di fissaggio, per il collegamento della trave a un'altra trave adiacente, e un secondo mezzo di fissaggio, per il collegamento della trave a una struttura di sostegno, ad esempio una intelaiatura o simili.
Secondo una variante preferita detti mezzi di fissaggio comprendono dei fori atti ad alloggiare perni, bulloni o altri mezzi di accoppiamento equivalenti.
Secondo un altro aspetto del trovato, lo spostamento della slitta fra la posizione retratta e la posizione estesa è limitato da mezzi di fine corsa. Secondo una variante preferita, detti mezzi di fine corsa comprendono almeno un'asola, ricavata nella slitta, nella quale alloggia scorrevolmente un rispettivo perno solidale con la trave. L'asse maggiore di detta asola è disposto sostanzialmente parallelo all'asse di sviluppo della trave.
Secondo un altro aspetto del trovato, almeno in corrispondenza dell'estremità della trave è ricavato un alloggiamento nel quale può scorrere la slitta. Secondo una variante preferita, la trave comprende due profilati disposti affiancati e sostanzialmente paralleli fra loro fra i quali è compreso il suddetto alloggiamento.
La slitta, preferibilmente, comprende una coppia di piastre affacciate, parallele fra loro e rigidamente accoppiate. Secondo tale variante, la barra filettata e l'inserto filettato del meccanismo di regolazione sono disposti fra dette piastre.
Nella variante che prevede la traslazione rettilinea della slitta, quest'ultima può essere equipaggiata con mezzi di riscontro atti a impedirle di ruotare rispetto alla trave.
Secondo un modo preferito di realizzazione, detti mezzi di vincolo collaborano con una superficie di riscontro della trave.
Preferibilmente detti mezzi di vincolo agiscono anche come elementi strutturali che trasmettono le forze e i carichi derivanti dalla spinta del calcestruzzo durante la realizzazione del getto, dalla trave alla slitta.
Secondo una variante preferita detti mezzi di vincolo comprendono delle mensole che si estendono lateralmente dalla slitta, atte a cooperare in appoggio su una superficie inferiore della trave. Più precisamente dette mensole si estendono dalla superficie esterna delle piastre parallele.
In alternativa o in aggiunta, detti mezzi di vincolo possono comprendere un elemento trasversale, interposto fra le due piastre della slitta, atto a scorrere su un riscontro solidale con la trave, preferibilmente ricavato nell'alloggiamento del meccanismo di regolazione.
Ancora in alternativa, detti mezzi di vincolo possono comprendere delle asole ricavate nelle piastre della slitta nelle quali alloggiano rispettivi perni solidali con la trave.
Secondo tale variante i mezzi di fine corsa e i mezzi di vincolo coincidono.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno maggiormente chiari dalla descrizione di un esempio di realizzazione preferita, ma non esclusiva, di una cassaforma come illustrata nelle figure allegate in cui:
- la figura 1 è una vista frontale di una cassaforma, secondo una variante del trovato;
- la figura 2 è una vista della trave della cassaforma di figura 1, sezionata lungo un piano parallelo all'asse di sviluppo principale;
- la figura 3 è una vista della trave della cassaforma di figura 1, sezionata lungo un piano trasversale all'asse di sviluppo principale;
- le figure 4a e 4b sono rispettivamente una vista frontale e una vista laterale della slitta della cassaforma di figura 1;
- la figura 5 è una vista frontale di un'attrezzatura comprendente delle casseforme secondo il trovato, sistemata in una galleria.
Con riferimento alle figure allegate, con il numero 1 è indicata nel complesso una cassaforma per la realizzazione di manufatti in calcestruzzo, o materiali da costruzione equivalenti, che presentano almeno una superficie curva.
La cassaforma 1 comprende almeno una trave 10 di supporto e almeno un pannello 20 che definisce il "manto" atto conferire la sagoma curva a detta superficie del manufatto.
Secondo una variante preferita illustrata nell'esempio delle figure, la trave 10 comprende una coppia di profilati rettilinei 10a, 10b che si sviluppano lungo un asse principale X.
Ad esempio, la trave può avere un profilo a doppio UPN accoppiato, o altre forme comunemente impiegate nella meccanica e nelle costruzioni. In questo modo è possibile impiegare materiali forniti a catalogo dalla maggior parte dei fornitori contenendo i costi di produzione.
La trave tuttavia può avere qualunque forma, ad esempio in parte o del tutto arcuata o con uno o più lati curvi. In questo caso l'asse di sviluppo X è posto nella direzione della dimensione maggiore della trave ed è parallelo al pannello 20, quando quest'ultimo è piano.
La trave 10, preferibilmente, è realizzata in metallo o altri materiali idonei a sopportare gli sforzi trasmessi dal getto in calcestruzzo al pannello. In funzione della disposizione della cassaforma durante l'utilizzo, tali sforzi sono originati dalla spinta idrostatica del getto o, nel caso di realizzazione di volte di gallerie, tunnel o simili, anche dal suo peso.
Il pannello 20 comprende una lastra piana avente uno spessore differente in funzione del materiale con cui è realizzata. Tipicamente, il pannello è realizzato in metallo, ad esempio acciaio, ma può ugualmente essere in legno o materiali plastici laminati. Tale spessore, in ogni caso, è tale da permettere al pannello di essere piegato senza danneggiarsi e allo stesso tempo di resistere alla pressione esercitata dal getto senza deformarsi.
Il pannello 20, tipicamente, ha una forma rettangolare, o quadrata, con un bordo anteriore 21 e un bordo posteriore, non visibile in figura, paralleli all'asse X della trave 10 e due bordi laterali 22a, 22b sostanzialmente perpendicolari a detto asse X.
Le dimensioni del pannello 20 sono variabili in funzione delle esigenze. Generalmente, il pannello ha una larghezza, nel senso della direzione X, compresa fra 0,3 metri e 3 metri, e una lunghezza compresa fra 0,5 metri e 6 metri.
In funzione della lunghezza del pannello 20, la cassaforma 1 può comprendere una sola trave 10, ad esempio al centro del pannello nel senso della lunghezza, due travi 10, in corrispondenza rispettivamente dei bordi anteriore e posteriore del pannello, oppure ulteriori travi 10 disposte fra detti bordi anteriore e posteriore.
Il pannello 20 è collegato alla trave 10 in corrispondenza di una superficie interna 23b, quella rivolta verso il basso nelle figure allegate. La superficie esterna 23a, è invece destinata a entrare in contatto con il getto in calcestruzzo.
Nell'esempio delle figure, il pannello 20 è collegato alla trave 10 tramite un dispositivo di regolazione, indicato nel complesso con il numero 30, che permette sia di variare la curvatura di detto pannello 20 attorno a una direzione Y trasversale rispetto all'asse X della trave 10, sia di trasferire a detta trave le forze scaricate dal getto. La trave secondo il trovato può tuttavia essere dotata di dispositivi di regolazione differenti da quello illustrato e di tipo noto. Il dispositivo di regolazione non sarà perciò descritto maggiormente nel dettaglio.
Secondo il trovato, la cassaforma è equipaggiata con mezzi di collegamento, indicati nel complesso con 40, posti in corrispondenza di almeno una delle sue estremità, o preferibilmente di entrambe, come nell'esempio delle figure.
Detti mezzi di collegamento comprendono una slitta 41 scorrevole lungo una direzione parallela all'asse X della trave 10 fra una posizione arretrata, nella quale si trova a una distanza minima dalla mezzeria della trave 10, a una posizione estesa, nella quale si trova a una distanza minima dalla suddetta mezzeria della trave 10.
Più in dettaglio detta slitta 41 è sistemata nello spazio fra i due profilati 10a, 10b della trave 10, il quale definisce un alloggiamento 11.
Secondo una variante preferita la slitta 41 comprende due piastre 42a, 42b affacciate e rigidamente accoppiate mediante uno più distanziali 48 atti a mantenerle sostanzialmente parallele a una determinata distanza.
La dimensione in larghezza della slitta 41 è calcolata in funzione della larghezza dell'alloggiamento 11, vale a dire della distanza fra i due profilati 10a, 10b della trave 10. In particolare, le due piastre 42a, 42b sono sistemate a una distanza tale che le rispettive superfici esterne 43a, 43b siano sostanzialmente a contatto con i rispettivi lati interni 12a, 12b di detti profilati.
La slitta 40 è equipaggiata con mezzi di fissaggio 44a, 44b che permettono il collegamento della trave ad altre strutture. Nell'esempio delle figure detti mezzi di fissaggio comprendono dei fori, o asole, atti ad alloggiare perni, bulloni o simili.
Più in dettaglio, la slitta 41 comprende un primo foro 44a per il collegamento della trave 10 ad una trave adiacente, ad esempio a un'altra slitta 41 di una trave 10 identica. La slitta 41 comprende inoltre un secondo foro 44b al quale è collegabile una struttura di sostegno 100 atta a sorreggere le varie casseforme, come l'attrezzatura illustrata nella figura 5. Nella variante illustrata, detti fori 44a, 44b attraversano entrambe le piastre 42a, 42b.
Il movimento della slitta 41 rispetto alla trave 10 è limitato da mezzi di finecorsa e da mezzi di vincolo.
I mezzi di fine corsa comprendono un'asola 45 ricavata su almeno una e preferibilmente su entrambe le piastre 42a, 42b. L'asola 45 è disposta con il proprio asse maggiore sostanzialmente parallelo all'asse di sviluppo X della trave 10.
Nell'asola 45 è ospitato un perno 46 montato solidale sulla trave 10. La lunghezza dell'asse maggiore dell'asola 45 coincide sostanzialmente con la corsa che la slitta può compiere lungo l'asse X fra la posizione retratta e la posizione estesa.
L'asola 45 e il perno 46, oltre alla suddetta funzione di fine corsa, assolvono anche una funzione strutturale poiché attraverso il perno 46 sono trasmessi alla slitta 41 una parte dei carichi che gravano sulla trave 10.
I mezzi di vincolo comprendono invece una coppia di mensole 47, sporgenti lateralmente dalla slitta 41, sulle quali poggia il lato inferiore 14 della trave 10, e più precisamente dei rispettivi profilati 10a, 10b.
Dette mensole 47 hanno sia il compito di vincolare la rotazione della slitta 41 rispetto alla trave 10 sia il compito di trasmettere a detta slitta gli sforzi che la trave 10 riceve dal panello 20.
Preferibilmente, i mezzi di vincolo comprendono inoltre un elemento trasversale 48a interposto fra le piastre 42a, 42b che scorre a contatto con un elemento di riscontro 19 solidale con la trave 10.
Preferibilmente detto elemento di riscontro 19 è ricavato in un alloggiamento 18 nel quale è sistemata anche parte del sistema di regolazione descritto nel seguito.
L'elemento 48a funge anche da distanziale per le piastre 42a, 42b.
Secondo il trovato, la regolazione della posizione dei mezzi di fissaggio, e quindi lo spostamento della slitta 41, avviene per mezzo di un meccanismo di regolazione indicato nel complesso con 50.
Secondo una variante preferita, il meccanismo di regolazione comprende una barra filettata 51 montata in modo ruotabile rispetto alla trave e alloggiata fra le pareti interne dei due profilati 10a, 10b della trave 10. La barra filettata 51 è disposta con il proprio asse di rotazione Xb sostanzialmente parallelo all'asse di sviluppo X della trave.
Detta barra filettata 51 comprende due porzioni filettate 53a, 53b, rispettivamente avvitate in un primo inserto 52a solidale con la slitta 41 e con secondo inserto 52b, solidale con la trave 10. Il primo inserto 52a è preferibilmente sistemato fra le piastre 42a, 42b della slitta 41. Il secondo inserto 52b è invece preferibilmente alloggiato fra i profilati 10a, 10b della trave 10. Preferibilmente detto secondo inserto 52b è montato nell'alloggiamento 18 della trave 10.
La rotazione delle porzioni filettate della barra nei rispettivi inserti provoca quindi lo spostamento della slitta 41 lungo l'asse X. La rotazione della barra filettata 51 può essere impartita agendo con un apposito attrezzo su una testa 54 posta a una delle estremità.
Il meccanismo di regolazione a vite così concepito permette di disporre e di mantenere la slitta 41 in una qualunque posizione intermedia fra le posizioni estreme retratta ed estesa.
Grazie a tale regolazione è possibile collocare i fori 44a dei mezzi di fissaggio a una distanza che consente, unendo più casseforme 1 fra loro, di posizionare i rispettivi pannelli 20 in maniera che le superfici esterne 23a formino un profilo curvo, continuo e uniforme, come mostrato nella figura 5.
Tale distanza è facilmente derivabile con dei calcoli una volta nota la curvatura del profilo e le dimensioni della cassaforma.
Secondo una possibile variante, la cassaforma può essere provvista di appositi indici atti a indicare la misura della distanza dei fori 44a, 44b dei mezzi di fissaggio da un riferimento fisso sulla trave, ad esempio la mezzeria o altro.
La regolazione della posizione delle slitte 41 può avvenire sia con le casseforme 1 smontate e a terra sia quando sono già installate sull'attrezzatura 100, ad esempio per effettuare regolazioni finale di precisione.
Nell'esempio della figura 5, le casseforme 1 sono montate su un'attrezzatura 100 e disposte affiancate per creare una superficie curva C di una volta di una galleria G.
Grazie al presente trovato è quindi possibile disporre e collegare fra loro le varie casseforme in maniera più rapida e semplice rispetto a quanto accade con le casseforme della tecnica nota. Difatti, durante l'utilizzo della cassaforma, le slitte sono sempre bloccate alla rotazione e alla traslazione dallo stesso meccanismo di regolazione. In tal modo, in corrispondenza del punto di collegamento fra due travi adiacenti, è sufficiente anche un solo elemento di sostegno dell'attrezzatura 100.
Il sistema di regolazione così realizzato è inoltre semplice e affidabile oltre che economico da realizzare.
Il trovato è stato descritto a scopo illustrativo e non limitativo, secondo alcune forme preferite di attuazione. Il tecnico esperto del settore potrà trovare numerose altre forme di attuazione e varianti, tutte ricadenti nell'ambito di protezione delle rivendicazioni che seguono.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Una cassaforma (1) per la realizzazione di manufatti in calcestruzzo comprendente: - almeno una trave (10) di supporto con un asse di sviluppo (X); - almeno un pannello (20) che presenta una superficie esterna (23a) destinata a essere in contatto con un getto in calcestruzzo, detto pannello (20) essendo collegato da un lato interno (23b) alla trave ed essendo curvabile attorno a una direzione (Y) trasversale rispetto all'asse di sviluppo (X) di detta trave; - mezzi di collegamento (40), presenti in corrispondenza di almeno un'estremità di detta trave, atti a consentire il collegamento della trave (10) ad un’altra struttura; caratterizzata dal fatto che detti mezzi di collegamento (40) comprendono: - almeno una slitta (41) connessa alla trave (10) in modo da compiere un movimento di traslazione, rotazione o entrambi, detta slitta (41) portando almeno un mezzo di fissaggio (44a, 44b) per il collegamento della trave a un'altra struttura; - un meccanismo di regolazione (50) che agisce sulla slitta (41) per regolare la sua posizione rispetto alla trave.
  2. 2. La cassaforma (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta slitta (41) è connessa in modo scorrevole alla trave (10) ed è mobile lungo una direzione sostanzialmente parallela alla direzione di sviluppo (X) della trave.
  3. 3. La cassaforma (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detto meccanismo di regolazione (50) è configurato per spostare e mantenere la slitta (41) fra una posizione retratta, una posizione estesa e posizioni intermedie.
  4. 4. La cassaforma (1) secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto meccanismo di regolazione (50) è configurato per spostare la slitta (41) in modo continuo fra la posizione retratta e la posizione estesa.
  5. 5. La cassaforma (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto meccanismo di regolazione (50) comprende una barra filettata (51) collegata alla slitta (41) e alla trave (10) e montata in modo ruotabile attorno a un asse (Xb) sostanzialmente parallelo all'asse di sviluppo (X), detta barra filettata (51) cooperando con un almeno inserto filettato (52a, 52b), solidale alla slitta (41) o alla trave (10), in modo che la rotazione di detta barra filettata (51) provochi lo spostamento della slitta (41).
  6. 6. La cassaforma (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che almeno in corrispondenza di un'estremità della trave (10) è ricavato un alloggiamento (11) entro il quale può scorrere detta slitta (41).
  7. 7. La cassaforma (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta slitta (41) comprende mezzi di vincolo (47, 48a) atti a cooperare con un riscontro (14, 19) della trave.
  8. 8. La cassaforma (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni da 3 a 7, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di fine corsa (45) atti a limitare lo spostamento della slitta (41) fra posizione retratta e la posizione estesa.
  9. 9. La cassaforma (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta slitta (41) comprende una coppia di piastre (42a, 42b) affacciate parallele fra loro e rigidamente accoppiate.
  10. 10. La cassaforma (1) secondo le rivendicazioni 5 e 9, caratterizzata dal fatto che detto inserto filettato (52a) è disposto fra dette piastre (42a, 4ab).
  11. 11. La cassaforma (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta slitta (41) comprende un primo mezzo di fissaggio (44a) per il collegamento della trave (10) a un'altra trave adiacente e un secondo mezzo di fissaggio (44b) per il collegamento della trave (10) a una struttura di sostegno (100).
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