IT201600075104A1 - Sistema di movimentazione di ante di mobili a forza variabile - Google Patents

Sistema di movimentazione di ante di mobili a forza variabile

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IT201600075104A1
IT201600075104A1 IT102016000075104A IT201600075104A IT201600075104A1 IT 201600075104 A1 IT201600075104 A1 IT 201600075104A1 IT 102016000075104 A IT102016000075104 A IT 102016000075104A IT 201600075104 A IT201600075104 A IT 201600075104A IT 201600075104 A1 IT201600075104 A1 IT 201600075104A1
Authority
IT
Italy
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door
furniture
movement system
doors
traction element
Prior art date
Application number
IT102016000075104A
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English (en)
Inventor
Leandro Cappellotto
Original Assignee
Convivio S R L
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Filing date
Publication date
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05DHINGES OR SUSPENSION DEVICES FOR DOORS, WINDOWS OR WINGS
    • E05D15/00Suspension arrangements for wings
    • E05D15/26Suspension arrangements for wings for folding wings
    • E05D15/264Suspension arrangements for wings for folding wings for bi-fold wings
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05DHINGES OR SUSPENSION DEVICES FOR DOORS, WINDOWS OR WINGS
    • E05D13/00Accessories for sliding or lifting wings, e.g. pulleys, safety catches
    • E05D13/10Counterbalance devices
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05DHINGES OR SUSPENSION DEVICES FOR DOORS, WINDOWS OR WINGS
    • E05D15/00Suspension arrangements for wings
    • E05D15/26Suspension arrangements for wings for folding wings
    • E05D15/262Suspension arrangements for wings for folding wings folding vertically
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05YINDEXING SCHEME ASSOCIATED WITH SUBCLASSES E05D AND E05F, RELATING TO CONSTRUCTION ELEMENTS, ELECTRIC CONTROL, POWER SUPPLY, POWER SIGNAL OR TRANSMISSION, USER INTERFACES, MOUNTING OR COUPLING, DETAILS, ACCESSORIES, AUXILIARY OPERATIONS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR, APPLICATION THEREOF
    • E05Y2900/00Application of doors, windows, wings or fittings thereof
    • E05Y2900/20Application of doors, windows, wings or fittings thereof for furniture, e.g. cabinets

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Description

“SISTEMA DI MOVIMENTAZIONE DI ANTE DI MOBILI A FORZA VARIABILE”
SETTORE TECNICO DELL’INVENZIONE
[001] La presente invenzione si riferisce ad un sistema di movimentazione di ante di mobili comprendente una coppia di ante ed un meccanismo di movimentazione dotato di un organo di bilanciamento, quale ad esempio un contrappeso o un elemento di richiamo elastico, avente braccio variabile.
[002] In particolare, il sistema di movimentazione della presente invenzione è applicabile ad un mobile la cui apertura frontale è atta ad essere selettivamente richiudibile mediante una coppia di ante con un movimento “a libro”.
STATO DELLA TECNICA
[003] Generalmente, nel settore deN'arredamento, i mobili sono realizzati da corpi parallelepipedi formati, come noto, da due fianchi verticali paralleli, un coperchio, una base ed eventualmente una parete di fondo, definenti un vano interno in cui è possibile disporre oggetti, alimenti, vestiario ecc.
[004] L’apertura frontale attraverso cui si accede a detto vano interno è selettivamente richiudibile mediante una o più ante, mobili tra una posizione di chiusura, in cui l’accesso al vano è impedito, e una posizione di apertura, in cui è possibile accedere al contenuto del vano interno.
[005] Il passaggio tra detta posizione di chiusura e detta posizione di apertura può avvenire con modalità diverse: le ante infatti possono essere ad esempio incernierate su un fianco del mobile in modo tale che il passaggio da una posizione all’altra avvenga essenzialmente per rotazione attorno ad un asse verticale, richiedendo pertanto uno spazio considerevole ed ostacolando gli spostamenti laterali dell’utente.
[006] Per ovviare tale inconveniente, sono state proposte ante scorrevoli, in cui il passaggio da una posizione all’altra avviene per scorrimento laterale o verticale, rendendo tuttavia difficilmente accessibile, o inaccessibile, parte del vano interno del mobile.
[007] Il documento EP0210431 mostra un dispositivo di chiusura per un mobile pensile chiudibile anteriormente tramite una coppia di ante, una prima anta essendo girevolmente vincolata in corrispondenza del bordo frontale del coperchio del mobile, e una seconda anta, di altezza sostanzialmente uguale alla prima, è articolata con il suo bordo superiore al bordo inferiore di quest’ultima, avendo le estremità del bordo inferiore scorrevolmente vincolate su rotaie guida poste sui bordi anteriori dei fianchi del mobile.
[008] Le ante sono movimentabili “a libro” tra una posizione di chiusura, in cui giacciono sovrapposte essenzialmente su un medesimo piano verticale, e una posizione di apertura in cui sono affacciate, o ripiegate una sull’altra, a sbalzo rispetto al coperchio del mobile pensile.
[009] In particolare, il passaggio tra la posizione di chiusura e la posizione di apertura avviene grazie ad un organo di bilanciamento comprendente un contrappeso adeguatamente dimensionato e costituito da una barra cilindrica scorrevole lungo i bordi anteriori dei fianchi del mobile.
[0010] Detto contrappeso è direttamente collegato al bordo inferiore della seconda anta mediante un cavo opportunamente rinviato da una puleggia fissa montata folle sul fianco interno del mobile; in particolare, il contrappeso è azionabile dall’esterno e risulta posizionato rispettivamente in corrispondenza del fondo del mobile quando le ante sono in posizione di apertura, e in corrispondenza del coperchio quando le ante sono in posizione di chiusura.
[0011] Un inconveniente che si riscontra in tale dispositivo di chiusura di mobili pensili risiede nel fatto che nel passaggio tra la posizione di chiusura a quella di apertura, i centri di massa delle ante si allontanano progressivamente dal punto di articolazione posto sul coperchio del mobile, generando pertanto un momento crescente, che tuttavia non è esattamente controbilanciato dal contrappeso, la cui forza applicata sulle ante è costante durante tutta la movimentazione delle stesse.
[0012] Pertanto, poiché il contrappeso è direttamente collegato alle ante, se esso è dimensionato in modo tale da garantire l’equilibrio delle stesse nella posizione di chiusura, la forza richiesta all’utilizzatore per movimentare le ante alla posizione di apertura incrementa in modo progressivo, rendendo quindi tale operazione piuttosto difficoltosa.
[0013] Analogamente, se si prevede un contrappeso adatto a bilanciare il momento generato dal peso delle ante quando esse sono poste nella posizione di apertura, l’utente dovrà applicare una forza assai elevata, e progressivamente crescente, per ottenere il passaggio delle ante alla posizione di chiusura, al raggiungimento della quale un opportuno mezzo di bloccaggio, quale un magnete, dovrà essere previsto per impedire che le stesse tendano a riportarsi in modo autonomo alla posizione di apertura.
[0014] Una soluzione banale del problema sopra riscontrato è quella di prevedere l’apertura motorizzata delle ante. Tuttavia, oltre ad essere maggiormente oneroso dal punto di vista economico, tale sistema soffre dell'inconveniente di dover posizionare all’interno del mobile un idoneo motore elettrico, eventualmente racchiuso in un guscio protettivo, sottraendo quindi spazio utile al vano e deteriorando l’estetica del mobile stesso.
[0015] Un altro svantaggio che si osserva è legato al fatto che il contrappeso scorre frontalmente al mobile, risultando esteticamente sgradevole, soprattutto quando si dispongono le ante in una posizione intermedia, nella quale esso si trova sostanzialmente ad un’altezza intermedia dell’apertura frontale del mobile, ostacolando quindi l’utente nelle operazioni di prelevamento o il riposizionamento degli oggetti all’interno del vano.
RIASSUNTO DELL’INVENZIONE
[0016] Compito della presente invenzione è quello di superare gli inconvenienti dell’arte nota sopra evidenziati, proponendo un sistema di movimentazione di ante di mobili apribili “a libro” che risulti pratico e funzionale da utilizzare, assicurando un movimento fluido di apertura e chiusura delle ante.
[0017] NeN’ambito del compito sopra esposto, uno scopo della presente invenzione consiste nel realizzare un sistema di movimentazione di ante di un mobile che sia assolutamente sicuro ed affidabile, potendo mantenere stabilmente in equilibrio le ante sia in posizione di chiusura, sia in posizione di apertura, sia anche in qualsiasi posizione intermedia desiderata dall’utente.
[0018] Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di fornire un sistema di movimentazione di ante di mobili che sia essenzialmente non visibile dall’utilizzatore, conservando in tal modo intatta l’estetica del mobile.
[0019] Non ultimo scopo della presente invenzione è quello di fornire un sistema di movimentazione di ante di mobili che consegua il compito e gli scopi sopra indicati a costi di produzione competitivi, in modo tale che il suo impiego risulti vantaggioso anche dal punto di vista economico, e che sia ottenibile con gli usuali e noti impianti, macchinari ed attrezzature.
[0020] Il compito e gli scopi sopra indicati, ed altri che meglio appariranno in seguito, vengono raggiunti da sistema di movimentazione di ante di mobili come definito alla rivendicazione 1 ; ulteriori caratteristiche sono definite nelle successive rivendicazioni dipendenti.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
[0021] Vantaggi e caratteristiche dell'invenzione risulteranno evidenti dalla descrizione che segue, a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento alle allegate figure, in cui:
- la figura 1 mostra in vista frontale, un mobile provvisto di un sistema di movimentazione di ante secondo la presente invenzione, in cui le ante sono poste in posizione di chiusura;
la figura 2 è una vista in sezione lungo il piano A-A del mobile di cui alla figura 1 ;
- la figura 3 è una vista in sezione lungo il piano B-B del mobile di cui alla figura 1 ;
le figure 3A e 3B mostrano rispettivi dettagli cerchiati opportunamente ingranditi di elementi componenti un sistema di movimentazione di ante secondo la presente invenzione;
- la figura 4 mostra in vista frontale un mobile provvisto di un sistema di movimentazione di ante secondo la presente invenzione, in cui le ante sono poste in posizione di apertura;
la figura 5 è una vista in sezione lungo il piano A-A del mobile di cui alla figura 4; e
- la figura 6 mostra, in sezione, un mobile provvisto di un sistema di movimentazione secondo la presente invenzione del quale è stato riportato in vista ingrandita un dettaglio realizzativo vantaggioso.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL'INVENZIONE
[0022] Con riferimento alle figure precedentemente citate, vi è rappresentato un sistema di movimentazione di ante 1 secondo la presente invenzione, adatto ad essere associato ad un mobile M, ad esempio un pensile, una colonna o un mobile da appoggio.
[0023] Detto mobile M è preferibilmente formato da un corpo parallelepipedo comprendente una coppia di fianchi S, realizzati da pannelli essenzialmente verticali e paralleli, un coperchio T, ed eventualmente una base B ed una parete di fondo o schiena R, definenti un vano interno che presenta un’apertura frontale selettivamente richiudibile mediante delle ante.
[0024] Un sistema di movimentazione 1 secondo la presente invenzione comprende quindi una coppia di ante 10, 20, di seguito chiamate rispettivamente prima anta, o anta superiore 10, e seconda anta, o anta inferiore 20 a causa della loro disposizione quando in uso, vantaggiosamente formate da rispettivi pannelli rigidi, adatte ad essere associate all’apertura frontale di detto mobile M.
[0025] In particolare, detta prima anta 10 è articolabile al bordo frontale del coperchio T del mobile M, o eventualmente ai fianchi S, attorno ad un primo asse di articolazione X-X definito da opportuni e noti primi mezzi cerniera 11 , detta seconda anta 20, di altezza preferibilmente uguale alla prima, essendo invece vincolata in modo girevole con il suo bordo superiore al bordo inferiore di detta prima anta 10 mediante secondi mezzi cerniera 12.
[0026] Inoltre, il bordo inferiore di detta seconda anta 20, opposto a quello attraverso cui quest’ultima è articolata a detta prima anta 10, è scorrevolmente vincolato, mediante mezzi di scorrimento 3, quali ad esempio una coppia di carrelli, ai fianchi S del mobile M, preferibilmente in prossimità del loro bordo anteriore, sui quali sono montati corrispondenti mezzi guida 6, quali una coppia di corsie guida preferibilmente sagomate a “C”, e preferibilmente estendentesi sostanzialmente per l’intera altezza del vano del mobile.
[0027] Preferibilmente, come meglio si osserva in figura 3B, detta coppia di carrelli 3 è associata alle porzioni laterali del bordo inferiore di detta seconda anta 20 attraverso appositi e noti bracci 3A adatti a realizzare un sistema a parallelogramma a fulcro variabile per impedire la collisione di detta anta inferiore 20 con i fianchi S del mobile durante le operazioni di movimentazione della stessa.
[0028] Detto sistema 1 comprende inoltre un meccanismo di movimentazione 100 adatto a movimentare, con un movimento “a libro”, dette prima e seconda anta 10, 20 tra una posizione di chiusura, mostrata nelle figure 1 , 2 e 3, in cui esse giacciono sovrapposte per mezzo di due lati di pari lunghezza su un medesimo piano sostanzialmente verticale, vantaggiosamente in battuta contro i bordi anteriori almeno di detta coppia di fianchi S, chiudendo sostanzialmente l’apertura frontale del mobile M, e una posizione di apertura, mostrata nelle figure 4 e 5, in cui esse sono disposte sostanzialmente affacciate e a sbalzo rispetto ai fianchi S del mobile M in corrispondenza di detto coperchio T, lasciando libera almeno parzialmente detta apertura frontale.
[0029] Preferibilmente, per la movimentazione di dette ante 10, 20, viene impiegata una coppia di meccanismi 100 secondo la presente invenzione, essenzialmente identici e associati in modo speculare alle rispettive superfici interne di ciascuno di detta coppia di fianchi S del mobile M, in modo tale da ottenere una distribuzione ottimale del peso, e dunque degli sforzi, e garantire un movimento più fluido possibile.
[0030] Nella descrizione che segue, e con riferimento alle figure allegate, saranno descritti gli elementi e i mezzi componenti un meccanismo 100 montato in corrispondenza di uno dei due fianchi S del mobile M; naturalmente, la disposizione di elementi e mezzi componenti il meccanismo 100 eventualmente associato all’altro fianco S sarà speculare.
[0031] Come spiegato oltre con maggior dettaglio, secondo una caratteristica vantaggiosa della presente invenzione detto meccanismo di movimentazione 100 comprende mezzi e dispositivi disposti e configurati per equilibrare in ogni istante il momento generato dal peso delle ante 10, 20 in corrispondenza dell’asse di articolazione X-X durante il loro movimento tra detta posizione di chiusura e detta posizione di apertura.
[0032] In particolare, detto meccanismo di movimentazione 100 comprende un organo di bilanciamento G, quale almeno un corpo solido che funge da contrappeso, operativamente collegato all’anta inferiore 20 tramite mezzi di trasmissione 120 cooperanti con opportuni mezzi di rinvio associati a detto fianco S. Preferibilmente, detto contrappeso G è disposto in modo tale da risultare mobile lungo una direzione essenzialmente verticale e vantaggiosamente alloggiato in un’intercapedine separata dal vano interno del mobile da detta parete di fondo R.
[0033] Secondo una caratteristica vantaggiosa della presente invenzione, detto meccanismo 100 comprende inoltre mezzi di compensazione 7, adatti ad equilibrare la variazione del momento generato dal peso delle ante 10, 20 su detto asse di articolazione X-X durante la loro movimentazione tra la posizione di chiusura e la posizione di apertura, compensandolo, ossia bilanciandolo, istantaneamente in modo automatico.
[0034] Detti mezzi di trasmissione 120 comprendono un primo elemento di trazione 101 ed un secondo elemento di trazione 102, ciascuno formato da un corrispondente elemento allungato ed essenzialmente inestensibile, quale ad esempio un cavo o una cinghia dentata, tra di essi interagenti e operativamente collegati attraverso detti mezzi di compensazione 7, vantaggiosamente formati da un braccio rigido preferibilmente rettilineo, avente una prima estremità 71 vincolata attorno ad un fulcro F sul fianco S del mobile in modo tale da risultare liberamente girevole sul piano definito da quest’ultimo.
[0035] Preferibilmente, detto primo elemento di trazione 101 presenta una prima estremità collegata al carrello 3 a sua volta associato al bordo inferiore di detta seconda anta 20, e una seconda estremità vincolata al fianco S del mobile M preferibilmente attraverso una piastra di fissaggio 8 posizionata in prossimità del coperchio T.
[0036] Seguendo lo sviluppo di detto primo elemento di trazione 101 a partire dalla sua prima estremità associata al carrello 3, esso si estende all'interno della corsia guida 6 posta sul fianco S, si avvolge attorno ad una prima puleggia fissa 4, montata folle sul fianco S del mobile in prossimità dell’asse di articolazione X-X, venendone da essa rinviato verso l'interno del vano del mobile, sempre in aderenza contro detto fianco S.
[0037] Successivamente, detto primo elemento di trazione 101 impegna la superficie esterna di una puleggia mobile 5, montata solidale ad una seconda estremità 72 di detto braccio di compensazione 7, dalla quale viene rinviato verso detta piastra di fissaggio 8 a cui è ancorata la sua seconda estremità.
[0038] Eventualmente, una puleggia ausiliaria 5A può essere montata su detto braccio 7, in posizione adiacente a detta puleggia mobile 5, al fine di guidare lo scorrimento di detto primo elemento di trazione 101 durante la movimentazione delle ante 10, 20, mantenendolo costantemente a contatto con la superficie esterna di detta puleggia mobile 5.
[0039] Detto secondo elemento di trazione 102 è invece collegato con una prima estremità a detto contrappeso G, e con una seconda estremità essendo vantaggiosamente unito a detto braccio di compensazione 7 in particolare in corrispondenza di un punto di aggancio 73 previsto preferibilmente in prossimità della seconda estremità 72 di quest’ultimo.
[0040] Seguendo lo sviluppo di detto secondo elemento di trazione 102 a partire dalla sua prima estremità collegata a detto contrappeso G, esso subisce una serie di rinvìi attorno ad una pluralità di pulegge fisse, vincolate al fianco S del mobile; in particolare, nell’esempio realizzativo mostrato nelle figure 3 e 5, detto secondo elemento di trazione 102 viene rinviato da una seconda puleggia fissa 9, preferibilmente disposta in prossimità di detto coperchio T e in corrispondenza del fondo R del mobile, che lo introduce nel vano del mobile con una deviazione di 180°, per poi impegnare la superficie esterna di una coppia di terze pulegge fisse 13, disposte in prossimità della base B del mobile, essenzialmente ad una medesima altezza, che lo rinviano verso detto braccio di compensazione 7 a cui è vincolato in corrispondenza del punto di aggancio 73.
[0041] Il funzionamento di un sistema di movimentazione 1 secondo la presente invenzione viene ora illustrato partendo dalla condizione in cui dette ante 10, 20 sono nella posizione di chiusura, come mostrato in figura 3.
[0042] In tale condizione, il carrello 3 associato al bordo inferiore di detta seconda anta 20 è disposto adiacente alla base B del mobile M; detto primo elemento di trazione 101 si estende quindi sostanzialmente per tutta l’estensione di detta corsia guida 6 e, poiché è essenzialmente inestensibile, trattiene detta puleggia mobile 5 nella posizione più prossima possibile al punto in cui la sua seconda estremità è ancorata al fianco S, ossia detta piastra di fissaggio 8.
[0043] Di conseguenza, detto braccio di compensazione 7 è disposto essenzialmente verticale, estendendosi al di sopra del fulcro F al quale è girevolmente fissato con la sua prima estremità 71 , e definendo quindi un angolo a sostanzialmente nullo con detto secondo elemento di trazione 102 ad esso collegato in corrispondenza del punto di aggancio 73; in tale condizione, detto organo di bilanciamento G è disposto nella posizione più prossima al coperchio T del mobile, avendo scelto un secondo elemento di trazione 102 di lunghezza opportuna.
[0044] La prima operazione da compiere per ottenere il passaggio di dette ante 10, 20 dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura viene preferibilmente condotta dall’utente, e consiste nell’avviare il movimento afferrando preferibilmente detta anta inferiore 20, ad esempio tramite appositi mezzi di presa, quali ad esempio una maniglia sporgente rispetto alla superficie di detta anta 20 o ricavata da una gola ottenuta nello spessore dell’anta stessa.
[0045] Avviando il movimento delle ante 10, 20, si aziona di conseguenza il meccanismo di movimentazione 100: detto organo di bilanciamento G inizia la sua corsa verticale ottenuta per gravità all’interno della relativa intercapedine; poiché il secondo elemento di trazione 102, a cui detto contrappeso G è collegato, è essenzialmente inestensibile, il movimento di quest’ultimo tenderà ad imporre una rotazione del braccio di compensazione 7, agendo sul punto di aggancio 73.
[0046] Tale rotazione ha l’effetto di allontanare detta puleggia mobile 5, solidale alla seconda estremità 72 del braccio di compensazione 7, da detta piastra di fissaggio 8, trascinando contestualmente detto primo elemento di trazione 101 da essa rinviato, e imponendo di conseguenza una trazione verso l’alto al carrello 3 vincolato alla sua prima estremità e collegato all’anta inferiore 20.
[0047] Mano a mano che aumenta il valore dell’angolo a definito tra detto braccio 7 e detto secondo elemento di trazione 102, si ottiene un conseguente incremento della forza di trazione esercitata dal primo elemento di trazione 101 sul carrello 3: infatti, il braccio della forza impressa dal contrappeso G è variabile e sostanzialmente proporzionale all’angolo a, in particolare tramite la funzione trigonometrica sen(a).
[0048] Tale aumento della forza impressa dal contrappeso G attraverso il meccanismo 100 produce un momento in corrispondenza dell’asse di articolazione X-X, il cui valore è istante per istante almeno pari al momento progressivamente crescente generato dal movimento di apertura di dette ante 10, 20 come spiegato in precedenza.
[0049] In pratica, il braccio della forza applicata da detto contrappeso G è variabile in funzione del valore dell’angolo a formato tra detto braccio 7 liberamente girevole attorno a detto fulcro F e detto secondo elemento di trazione 102 a cui detto contrappeso G è collegato, e di conseguenza è variabile anche la forza impressa dal meccanismo 100 su dette ante 10, 20.
[0050] La massima forza applicabile dal meccanismo 100 si ottiene quando l’angolo a assume un valore pari a 90°, come mostrato in figura 5; il sistema 1 è quindi vantaggiosamente dimensionato affinché in tale condizione dette ante 10, 20 abbiano raggiunto la posizione di apertura e detto carrello 3 risulti in una posizione di finecorsa in prossimità del coperchio T del mobile.
[0051] Il movimento contrario, ossia il passaggio di dette ante 10, 20 dalla posizione di apertura alla posizione di chiusura avviene in modo sostanzialmente identico, attuato a ritroso. In questo caso l’ utilizzatore afferra detta anta inferiore 20, eventualmente servendosi di mezzi di presa, ed avvia il movimento di chiusura di detto meccanismo 100. Così facendo, egli provoca una trazione su detto primo elemento di trazione 101 , che a sua volta tende a richiamare detta puleggia mobile 5 verso la piastra di fissaggio 8, imponendo quindi una rotazione, in senso contrario rispetto alla rotazione di apertura, del braccio di compensazione 7. Ciò comporta una progressiva riduzione del valore dell’angolo a che si traduce in una trazione su detto secondo elemento di trazione 102, la quale conseguentemente tenderà a richiamare verso il coperchio T del mobile il contrappeso G ad essa collegato.
[0052] La forza applicata dal meccanismo 100 diminuisce quindi progressivamente, in modo proporzionale alla funzione trigonometrica sen(a), come anche il momento applicato in corrispondenza dell’asse di articolazione X-X, bilanciando costantemente il momento contrario generato dal peso delle ante 10, 20, fino al raggiungimento della posizione di chiusura, nella quale dette ante 10, 20 rimangono chiuse essenzialmente per gravità, essendo l’angolo a, e quindi la forza applicata dal meccanismo 100 ad esso proporzionale, sostanzialmente nulli.
[0053] Si osservi tuttavia come, per esigenze di ingombro, l’angolo a formato dalla cinghia dentata 102 e dal braccio di compensazione 7 quando dette ante 10, 20 sono in posizione di chiusura non è esattamente nullo ma ha una certa ampiezza, seppur minima. Pertanto, anche in tale condizione detto meccanismo 100 trasferisce una forza, di lieve entità, su dette ante 10, 20 che tenderanno quindi a muoversi averso la posizione di apertura. Per ovviare a tale inconveniente è eventualmente possibile prevedere un mezzo di bloccaggio, quale ad esempio un magnete, posto in corrispondenza della base B del mobile, adatto a trattenere l’anta inferiore 20 in battuta contro i fianchi S nella posizione di chiusura.
[0054] In alternativa, per ovviare a tale inconveniente è eventualmente possibile configurare detti secondi mezzi cerniera 12, definenti l’asse di rotazione tra detta prima e detta seconda anta 10, 20, in modo tale che quando quest’ultime sono in posizione di chiusura, l’asse di rotazione risulti rientrante rispetto al bordo frontale del fianco S del mobile, giacendo essenzialmente oltre il piano verticale definito dall’estensione di detto primo elemento di trazione 101 , come mostrato in figura 6.
[0055] In tal modo, quando dette ante 10, 20 sono in posizione di chiusura e, per il motivo illustrato in precedenza, tendono a muoversi in modo autonomo verso la posizione di apertura, la particolare disposizione di detti mezzi cerniera 12 ne impedisce il movimento, mantenendo vantaggiosamente dette ante 10, 20 in battuta contro i bordi anteriori dei fianchi S del mobile.
[0056] Eventualmente, detto organo di bilanciamento G può essere formato da un elemento di richiamo elastico, quale ad esempio una molla elicoidale, ancorata con un’estremità al mobile M e con l’estremità opposta essendo collegata alla prima estremità del secondo elemento di trazione 102.
[0057] Come detto, risulta particolarmente vantaggioso prevedere un sistema di movimentazione 1 di ante comprendente una coppia di meccanismi 100, ciascuno associato ad un rispettivo fianco S del mobile e al corrispondente bordo inferiore di detta seconda anta 20, in modo tale da rendere fluido il movimento delle ante 10, 20, in particolare quando le stesse hanno dimensioni rilevanti.
[0058] Per garantire quindi la sincronizzazione di detta coppia di meccanismi 100 ed il perfetto parallelismo di detti bracci di compensazione 7, tra almeno una delle pulegge fisse 4, 9, 13 appartenente al meccanismo di movimentazione 100 solidale ad un primo fianco S del mobile e la corrispondente puleggia fissa del meccanismo di movimentazione 100 associato all’altro fianco S è vantaggiosamente possibile prevedere un albero di trazione.
[0059] In particolare, preferibilmente, detta prima e detta seconda puleggia fissa 4, 9 di un meccanismo 100 associato ad un fianco S del mobile sono vantaggiosamente accoppiate, mediante un corrispondente albero di trazione, alle corrispondenti prima e detta seconda puleggia fissa 4, 9 del meccanismo 100 montato sul fianco S opposto, in modo tale da non sottrarre spazio utile all'interno del vano del mobile.
[0060] Inoltre, vantaggiosamente, è possibile prevedere un unico contrappeso G, formato sostanzialmente da una barra longitudinale ottenuta in un materiale opportuno, le cui estremità opposte sono associate alle prime estremità di rispettivi secondi elementi di trazione 102.
[0061] Per evitare lo slittamento degli elementi di trazione 101, 102 sui mezzi di rinvio, in particolare nel caso in cui l’utilizzatore avvìi il movimento di apertura o chiusura di dette ante 10, 20 trazionandole in modo asimmetrico, è opportuno prevedere che sia dette pulegge fisse 4, 9, 13, sia anche detta puleggia mobile 5, siano formate da ruote dentate, detti primo e secondo elemento di trazione 101 , 102 essendo quindi vantaggiosamente entrambi formati da una rispettiva cinghia dentata.
[0062] Da quanto precede risulta quindi evidente come la presente invenzione consegua gli scopi ed i vantaggi inizialmente previsti. Si è infatti realizzato un sistema di movimentazione di ante dotato di un meccanismo comprendente un organo di bilanciamento a braccio variabile in grado di compensare, istante per istante, la variazione del momento sull’asse di articolazione X-X generato dallo spostamento delle ante tra la posizione di chiusura e la posizione di apertura, generando in modo automatico sul medesimo asse di articolazione X-X un momento di uguale intensità e senso opposto, consentendo quindi di ottenere un movimento assolutamente fluido delle ante 10, 20 e permettendo di posizionare con sicurezza le stesse anche in una qualsiasi posizione intermedia.
[0063] Si precisa infine che un sistema di movimentazione di ante 1 secondo la presente invenzione, oltre che trovare applicazione nel settore dell’arredamento, in particolare in mobili da cucina, armadi guardaroba ecc., può essere vantaggiosamente impiegato anche per l’apertura/chiusura di garage, rimesse o altre applicazioni in cui vi sia l’esigenza di chiudere o separare con una coppia di ante un retrostante vano o cavità.
[0064] Inoltre, i termini direzionali utilizzati per descrivere la presente invenzione, quali "sopra, sotto, verticale, orizzontale, inferiore e superiore", come anche qualsiasi altro termine direzionale simile, vanno interpretati con riferimento ad un sistema di movimentazione di ante quando in uso, come mostrato nelle allegate figure.
[0065] Naturalmente, la presente invenzione è suscettibile di numerose applicazioni, modifiche o varianti senza con ciò uscire daN’ambito di protezione, come definito dalle rivendicazioni allegate.
[0066] Inoltre i materiali e le attrezzature utilizzati per la realizzazione della presente invenzione, nonché le forme e le dimensioni dei singoli componenti, potranno essere i più idonei a seconda delle specifiche esigenze.

Claims (10)

  1. “SISTEMA DI MOVIMENTAZIONE DI ANTE DI MOBILI A FORZA VARIABILE” RIVENDICAZIONI 1. Sistema (1) di movimentazione di ante adatto ad essere associato ad un mobile (M) comprendente almeno un fianco (S), detto sistema (1) comprendendo almeno una prima anta (10), una seconda anta (20) ed un meccanismo di movimentazione (100), detta prima anta (10) essendo articolabile al mobile con il suo bordo superiore attorno ad un asse di articolazione (X-X), detta seconda anta (20) essendo incernierata con il suo bordo superiore al bordo inferiore di detta prima anta (10) e scorrevolmente vincolabile con almeno un’estremità laterale del suo bordo inferiore al fianco (S) del mobile, detto meccanismo di movimentazione (100) essendo adatto a movimentare dette ante (10, 20) tra una posizione di chiusura, in cui dette ante (10, 20) giacciono sovrapposte e su un medesimo piano sostanzialmente verticale, e una posizione di apertura in cui dette ante (10, 20) sono disposte affacciate e a sbalzo rispetto a detto asse di articolazione (X-X), detto meccanismo (100) comprendendo inoltre un organo di bilanciamento (G) collegato a detta seconda anta (20) attraverso mezzi di trasmissione (120) cooperanti con mezzi di rinvio (4, 5, 9, 13) associabili al fianco (S) del mobile, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di trasmissione (120) comprendono un primo elemento di trazione (101) ed un secondo elemento di trazione (102) operativamente associati l’uno all’altro attraverso mezzi di compensazione della forza (7) in modo tale da controbilanciare costantemente la variazione del momento generato su detto asse di articolazione (X-X) da dette ante (10, 20) durante la loro movimentazione.
  2. 2. Sistema (1) di movimentazione di ante secondo la rivendicazione 1 , in cui detti mezzi di compensazione della forza (7) comprendono un braccio rigido, avente una prima estremità (71) vincolabile a detto fianco (S) attorno ad un fulcro (F) in modo tale da risultare liberamente girevole sul piano definito da detto fianco (S).
  3. 3. Sistema (1) di movimentazione di ante secondo la rivendicazione 2, in cui detto primo elemento di trazione (101) è associato con una prima estremità a detta seconda anta (20) e con l’estremità opposta essendo vincolabile a detto fianco (S), detto primo elemento di trazione (101) estendendosi in modo tale da cooperare con un mezzo di rinvio mobile (5) formato da una puleggia montata solidale a detto braccio (7) in prossimità di una sua seconda estremità (72).
  4. 4. Sistema (1) di movimentazione di ante secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui detto secondo elemento di trazione (102) è associato con una prima estremità a detto organo di bilanciamento (G) e con una seconda estremità essendo fissato a detto braccio (7) in corrispondenza di un punto di aggancio (73) disposto in prossimità di una seconda estremità (72) di detto braccio (7).
  5. 5. Sistema (1) di movimentazione di ante secondo la rivendicazione 4, in cui la forza impressa da detto organo di bilanciamento (G) su dette ante (10, 20) attraverso detto meccanismo (100) è proporzionale all’angolo (a) definito tra detto braccio di compensazione (7) e detto secondo elemento di trazione (102).
  6. 6. Sistema (1) di movimentazione di ante secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto organo di bilanciamento (G) è un corpo solido adatto a fungere da contrappeso per dette ante (10, 20).
  7. 7. Sistema (1) di movimentazione di ante secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui detto organo di bilanciamento (G) è un elemento di richiamo elastico.
  8. 8. Sistema (1) di movimentazione di ante secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il bordo inferiore di detta seconda anta (20) è scorrevolmente vincolabile a detto fianco (S) mediante mezzi di scorrimento (3) adatti a cooperare con corrispondenti mezzi guida (6) associabili a detto fianco (S), detti mezzi di scorrimento (3) comprendendo almeno un carrello.
  9. 9. Sistema (1) di movimentazione di ante secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta prima e detta seconda anta (10, 20) sono tra di loro articolate attorno ad un asse di rotazione definito da secondi mezzi cerniera (12) configurati in modo tale che quando dette ante (10, 20) sono disposte in posizione di chiusura, detto asse di rotazione risulti rientrante rispetto al bordo frontale di detto fianco (S).
  10. 10. Mobile (M) comprendente almeno un fianco (S) e definente un vano selettivamente chiudibile con un sistema (1) di movimentazione di ante secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9.
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