CH687976A5

CH687976A5 - Procedimento per avvolgere un prodotto in un involucro di materiale in foglio e relativo dispositivo.

Info

Publication number: CH687976A5
Application number: CH03175/92A
Authority: CH
Inventors: Roberto Bertalero
Original assignee: Soremartec Sa
Priority date: 1992-10-09
Filing date: 1992-10-09
Publication date: 1997-04-15
Also published as: AU662457B2; SG44672A1; IL108094A0; GR3024220T3; CN1104979A; ATE152065T1; US5443546A; ES2102568T3; HU215053B; AU5262693A; EP0591742A1; IL108094A; HUT70934A; HU9303696D0; EP0591742B1; CZ283093A3; HK1006959A1; CZ289205B6; DE69310070T2; DE69310070D1

Description

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Descrizione

La presente invenzione si riferisce ad un procedimento e ad un dispositivo per avvolgere un prodotto in un involucro di materiale in foglio. L'invenzione è stata sviluppata con particolare attenzione al possibile impiego per il confezionamento di prodotti quali, ad esempio, prodotti alimentari, in particolare prodotti di pasticceria. In tale contesto applicativo è abbastanza frequente avvolgere i prodotti (ad esempio praline di forma sferica, ovetti di cioccolato, cavi o farciti, ecc.) in un foglio di materiale quale ed esempio alluminio.

Ad esempio, nel brevetto europeo EP-B

0 082 952 è descritto un procedimento che consente di avvolgere con un foglio di alluminio una pralina di forma approssimativamente sferica. A questo fine, il prodotto, adagiato sul foglio di alluminio, viene fatto passare attraverso una struttura a lamelle molleggiami, in modo tale per cui il foglio, dopo aver assunto per effetto dell'avvolgimento sul prodotto una generale configurazione a bicchiere, viene richiuso dietro il prodotto a guisa di fiocco o coda quando quest'ultimo fuoriesce dalle formazioni molleggiami. Il fiocco o coda così formato viene poi ricalcato sul prodotto così da dare origine ad un avvolgimento completo dello stesso da parte del foglio.

Una soluzione che consente di conseguire lo stesso effetto finale con un procedimento leggermente diverso è descritta nella domanda tedesca DE-A 3 243 500.

Le soluzioni descritte nei documenti anteriori sopra richiamati consentono di ottenere risultati eccellenti, in particolare per quanto riguarda l'effetto estetico del prodotto finale ottenuto. Quest'ultimo è di solito destinato ad essere inserito in un bicchierino di carta con parete pieghettata con la parte di involucro ricalcata sul prodotto rivolta verso il basso, in appoggio sul fondo del bicchierino. In questo modo, la parte superiore del prodotto risulta protetta da un foglio ordinatamente avvolto sul prodotto stesso.

La Richiedente ha avuto modo di riscontrare che tali soluzioni precedentemente note potrebbero essere ulteriormente migliorate soprattutto per quanto riguarda l'isolamento dall'ambiente esterno.

Sotto questo punto di vista è genericamente noto (si veda ad esempio il modello di utilità tedesco DE

1 784 647 U) confezionare prodotti alimentari (quali prodotti di cioccolato o a base di zucchero) in involucri aderenti di materiale in foglio quale alluminio ottenuti formando due valve di alluminio complementari, ciascuna delle quali ricopia strettamente l'andamento di una rispettiva meta del prodotto. Le due valve di involucro in foglio così ottenute vengono poi accoppiate fra loro ad esempio per termosaldatura, sfruttando la presenza di un rivestimento di materiale termofusibile sulle facce mutuamente accoppiate, in corrispondenza di una linea equatoriale del prodotto, con eliminazione delle parti residue di foglio di alluminio sporgenti oltre la zona di saldatura.

Tuttavia, questa soluzione male si presta all'impiego in un contesto quale quello descritto in precedenza, soprattutto quando sia previsto l'inserito del prodotto incartato in un bicchierino di carta. Infatti, la linea di saldatura presente lungo la linea equatoriale risulta visibile, conferendo al prodotto nel suo complesso il tipico aspetto di un prodotto industriale, confezionato in modo automatico. Al contrario, soprattutto nel settore dolciario, si desidera far si che il prodotto industriale conservi le caratteristiche di presentazione tipiche del prodotto realizzato in forma artigianale o semiartigianale, dunque senza mostrare in posizione visibile linee di saldatura, traccia dell'intervento di una macchina.

La presente invenzione si prefigge lo scopo di fornire una soluzione di confezionamento che conservi, in modo congiunto, i vantaggi delle soluzioni descritte in precedenza, eliminandone però gli svantaggi testé considerati.

Secondo la presente invenzione, tale scopo viene raggiunto grazie ad un procedimento avente le caratteristiche richiamate in modo specifico nella rivendicazione 1 che segue. Vantaggiosi sviluppi dell'invenzione formano oggetto delle rivendicazioni 2 a 14.

L'invenzione si riferisce anche ad un dispositivo per l'attuazione del suddetto procedimento, dispositivo avente le caratteristiche richiamate nella rivendicazione 15. Vantaggiosi sviluppi di tale dispositivo formano oggetto delle rivendicazioni 16 a 28.

L'invenzione verrà ora descritta, a puro titolo di esempio non limitativo, con riferimento ai disegni annessi in cui:

le fig. 1 a 6 illustrano successive fasi attuazione del procedimento secondo l'invenzione, e la fig. 7 illustra il risultato finale dell'operazione di confezionamento comprendente le fasi illustrate nelle fig. 1 a 6.

Il prodotto che si intende confezionare è costituito, nell'esempio di attuazione illustrato, da una pralina P di forma complessivamente sferica. Si può trattare, ad esempio, di una pralina costituita da un guscio sferico di wafer con un riempimento pastoso o cremoso, rivestito esternamente con cioccolato, ad esempio, alle nocciole, o rivestimenti simili, con l'eventuale applicazione di rapè di cocco, granella di nocciole, ecc. che conferisce alla superficie esterna della pralina P un aspetto complessivamente irregolare.

Va comunque sottolineato che l'invenzione è suscettibile di essere applicata a prodotti di natura e di forma del tutto diversa. Sempre rimanendo nell'ambito dell'industria dolciaria, si può far riferimento a ovetti di cioccolato, cavi o ripieni, cioccolatini vari, praline di forma approssimativamente sferica con una parete di fondo piana, piccole meringhe, ecc.

Secondo l'invenzione, per formare attorno al prodotto P un involucro aderente a tenuta vengono utilizzati due foglietti di foglio di alluminio o di altro materiale laminare, indicati con 1 e 2.

La scelta di un foglio di alluminio viene considerata una scelta preferenziale per la facile adattabilità intorno al prodotto, anche in considerazione della possibile presenza di irregolarità superficiali dello stesso. In particolare, si preferisce che i due fogli 1

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e 2 siano rivestiti sulle loro facce interne, destinate ad essere rivolte verso il prodotto P, da una lacca o uno strato di materiale termofusibile. Tutto questo per motivi che risulteranno più chiari nel seguito.

In generale, poi, i due foglietti di avvolgimento 1,

2 non presentano le stesse dimensioni. Il primo foglietto, indicato con 1, presenta infatti dimensioni di solito ampiamente superiori rispetto allo sviluppo piano della semiparte (calotta semisferica, nel presente caso) del prodotto P rivolta verso lo stesso. Per fissare le idee si può pensare che il foglio 1, di solito di forma quadrata o rettangolare, presenti dimensioni circa sufficienti a ricoprire completamente il prodotto P, al più lasciando scoperta la parte polare opposta al foglietto 1 stesso. Al contrario, per il foglietto 2 è possibile scegliere dimensioni tali per cui esso presenti un'estensione circa corrispondente, o anche leggermente inferiore, allo sviluppo in piano della semiparte di prodotto P rivolta verso lo stesso: anche in questo caso, con riferimento all'esempio illustrato, tale semiparte è definita da una calotta semisferica.

Le due semiparti di cui si è detto in precedenza possono essere viste come separate da un ideale piano equatoriale Pe che identifica la sezione massima del prodotto P: e ciò sia che il prodotto P presenti una forma sferica, così come nell'esempio di attuazione illustrato (pralina P di forma sferica), sia che esso presenti una forma diversa, quale ad esempio una forma ovoidale o una sagoma riprodu-cente le fattezze di un piccolo personaggio. Quale che sia la forma del prodotto P, sarà in generale sempre identificabile un piano equatoriale Pe che ne definisce la zona di massima sezione: al riguardo si può ancora notare che i prodotti dolciari, indipendentemente dalla loro natura, sono molto spesso costituiti proprio da due parti complementari (cave o piene) accoppiate fra loro in corrispondenza di un tale piano equatoriale Pe.

Il primo passo nella operazione di confezionamento del prodotto P consiste in una operazione di sagomatura (eventualmente per imbutitura) del foglio 1 secondo una generale conformazione a catino o bicchiere. Questa operazione viene di solito svolta tramite un utensile comprendente uno stampo 3 definente al suo interno una cavità 3a all'interno della quale può penetrare un punzone 4. Per una generale descrizione dei possibili criteri di realizzazione di un tale utensile di sagomatura si può fare utilmente riferimento alla domanda DE-A

3 243 500 già citata in precedenza. La cavità 3a e la parte attiva dell'utensile 4 presentano superfici complementari destinate a sagomare il foglietto 1 serrandolo fra loro. In particolare, la cavità 3a dello stampo 2 presenta nella sua parte inferiore (rispetto alla fig. 2) una forma esattamente complementare nei confronti della forma della semiparte del prodotto P destinata ad essere avvolta dal foglietto 1.

Tuttavia, la cavità 3a (ed in modo corrispondente l'utensile di imbutitura 4) è in generale più «profonda» rispetto a quanto sarebbe richiesto per una semplice sagomatura del foglietto 1 in modo esattamente complementare alla rispettiva semiparte del prodotto P. Questo fatto è stato evidenziato nella fig. 2 rappresentando idealmente la posizione del piano equatoriale Pe del prodotto P riferita alla ca-vatà 3a. Così come si può vedere, tale piano equatoriale Pe non risulta esattamente allineato con il piano di bocca della cavità 3a: al contrario, il piano Pe risulta spostato più all'interno dello stampo 3 di una distanza genericamente indicata con d nella fig. 2.

Per fissare le idee, l'ammontare della distanza d può essere, ad esempio, dell'ordine di 8-10 mm nel caso di un prodotto P di forma sferica con un diametro dell'ordine di 25-30 mm circa.

L'effetto della conformazione adottata per la cavità 3a ed il punzone 4 è quello di far sì che il foglietto di alluminio 1 venga sagomato secondo una generale conformazione a conca o bicchiere in modo tale da poter ricevere al suo interno il prodotto P così come schematicamente illustrato nella fig. 3. Tale figura presuppone che il prodotto P venga introdotto all'interno del foglietto 1, sagomato a bicchiere, quando quest'ultimo si trova ancora all'interno dello stampo di imbutitura 3. Naturalmente questa scelta non deve ritenersi imperativa, nel senso che il foglietto 1, dopo essere stato sagomato a bicchiere, può essere estratto dallo stampo 3 e trasferito in un altro stampo o in un'altra formazione a cavità diretta a sostenere il foglio 1 stesso in vista dell'inserimento del prodotto P.

Quale che sia la scelta adottata, si noterà che il prodotto P, una volta introdotto all'interno del foglietto 1 sagomato a bicchiere risulta avvolto strettamente da quest'ultimo ben al disopra del piano diametrale Pe.

In altre parole, il foglietto 1, una volta sagomato, oltre ad una parte di fondo semisferica destinata a ricevere la calotta semisferica inferiore del prodotto P comprende anche una parte di colletto, indicata con 1a, che si estende a copertura - anche se non in rapporto di aderenza stretta - sulla calotta semisferica opposta (superiore) del prodotto P stesso. Naturalmente va ricordato ancora una volta che il riferimento a calotte di forma semisferica è dettato dal fatto che l'esempio di applicazione qui illustrato è relativo ad un prodotto P costituito da una pralina sostanzialmente sferica. Le stesse considerazioni valgono però in modo identico nel caso in cui invece di calotte sferiche, si tratti di calotte di forma ovoidale, ellittica o dallo sviluppo mistilineo.

A titolo orientativo, riferendosi alla direzione «verticale» del prodotto P, intendendo con tale denominazione una direzione ortogonale rispetto al piano equatoriale Pe, si può dire che il foglietto 1 ricopre il prodotto P per un'entità compresa fra i 2/3 e i 3/4 circa dello sviluppo del prodotto stesso.

In tali condizioni (ossia nella posizione illustrata nella fig. 3) sul prodotto P viene allora applicato l'altro foglietto 2.

In generale, il foglietto 2 viene semplicemente adagiato sulla parte superiore del prodotto P che sporge leggermente verso l'alto al difuori ed al disopra della parte di bocca della cavità 3a.

Dal momento che la parte di prodotto P sporgente dalla bocca 3a è ridotta (presentando un'altezza contenuta in direzione «verticale») il foglietto 2 può rimanere, almeno approssimativamente, nella posizione desiderata senza dover essere preventiva-

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mente sagomato così da assumere una forma esattamente complementare rispetto a quella della porzione di prodotto P sporgente all'esterno della cavità 3a.

L'azione di sagomatura del foglio 2 si realizza invece soltanto in una fase successiva, vale a dire quando, con l'intervento di un utensile 6, viene effettuata la saldatura (ed eventualmente anche la tranciatura) dei fogli 1 e 2 portati in posizione di aderenza lungo il contorno della parte di bocca della cavità 3a.

Al riguardo, va notato che, anche se in fig. 4 è stato rappresentato un unico utensile 6, le due operazioni sopra descritte (saldatura e tranciatura) possono anche essere svolte in due fasi successive impiegando due utensili diversi.

La saldatura dei due foglietti 1 e 2 è destinata ad assicurare la tenuta dell'involucro in foglio realizzato intorno al prodotto P rispetto all'esterno, evitando così che quest'ultimo entri in contatto con l'aria, potendosi alterare. Per effettuare tale saldatura è possibile ricorrere sia ad un accoppiamento puramente meccanico (ad esempio per pieghettatura locale), sia ad un incollaggio con apporto di materiale, sia ancora (secondo una soluzione ampiamente preferita) ad una termosaldatura attuata di preferenza promuovendo la fusione (per apporto termico diretto o applicazione di campi vibrazionali ultrasonori) del rivestimento termofusibile provvisto sulle facce interne dei foglietti 1 e 2.

Questo risultato può essere ottenuto, ad esempio, attraverso un utensile di termofusione del tipo di quelli correntemente utilizzati, ad esempio, per applicare lamine di alluminio rivestito di materiale termofusibile sulle parti di bocca di contenitori a bicchiere contenenti prodotti liquidi o pastosi (ad esempio yogurt o prodotti similari).

L'operazione di taglio dei bordi saldati fra loro si può realizzare con un utensile a fustella il cui bordo tagliente, indicato con 6a nella fig. 4, si estende secondo una traiettoria (circolare, nell'esempio di attuazione illustrato, in cui il prodotto P è di forma sferica) che contorna, sul lato esterno, l'orlo della parte di bocca della cavità 3a.

L'utensile di taglio 6 può essere vantaggiosamente conformato, ad esempio, come sonotrodo per l'applicazione di un fronte ultrasonoro per realizzare simultaneamente al taglio l'operazione di saldatura. Analogamente, tale saldatura può essere realizzata insieme al taglio facendo si che l'utensile di taglio sia anche riscaldato così da promuovere la fusione locale del materiale termofusibile applicato sui fogli di alluminio.

In ogni caso si può apprezzare che l'utensile che agisce per primo sui bordi accoppiati dei foglietti 1, 2 (tipicamente l'utensile di saldatura) finisce per realizzare simultaneamente anche una operazione di sagomatura del foglietto superiore 2 intorno alla parte a calotta superiore del prodotto P che sporge dalla cavità 3a. In questo modo, intorno al prodotto P viene a formarsi un involucro complessivamente chiuso ed aderente realizzato attuando una sola operazione positiva di sagomatura (ossia quella realizzata sul foglietto 1 nella fase illustrata nella fig. 2); la sagomatura del foglietto 2 si realizza invece non già per effetto di una specifica operazione di sagomatura, ma semplicemente all'atto dell'accoppiamento del foglietto 2 con il foglietto 1. La soluzione secondo l'invenzione consente quindi di risparmiare una delle operazioni di sagomatura parziale dell'involucro tradizionalmente attuate nelle soluzioni secondo la tecnica nota.

Oltre a ciò, il fatto che la sagomatura del primo foglietto 1 venga realizzata in profondità, andando oltre il piano equatoriale Pe per quanto riguarda l'avvolgimento del prodotto P da parte del foglietto

1 stesso, consente di ridurre significativamente le dimensioni del secondo foglietto 2, conseguendo quindi un complessivo risparmio di materiale di avvolgimento.

Ancora, la soluzione descritta si dimostra eccellente anche per quanto riguarda l'esigenza di evitare che l'involucro formato per effetto del collegamento dei foglietti 1 e 2 intorno al prodotto P trattenga al suo interno, fra la parete esterna del prodotto P stesso e la parete intema dell'involucro chiuso, masse di aria apprezzabili, suscettibili eventualmente di indurre un certo qual deterioramento del prodotto o, eventualmente, rigonfiamenti della confezione finale ottenuta.

Completata la saldatura ed il taglio dei foglietti e

2 (fig. 4), il prodotto P, avvolto all'interno dei foglietti 1 e 2 collegati fra loro lungo i margini perimetrali, viene introdotto all'interno di un utensile 10 sostanzialmente analogo a quello descritto nel brevetto europeo EP-B 0 082 952. A questo fine il prodotto P viene estratto dalla cavità in cui lo stesso è stato mantenuto per realizzare l'accoppiamento dei foglietti 1 e 2 (nella presente descrizione si è supposto che tale cavità corrisponda alla cavità 3a in cui è stata effettuata la sagomatura iniziale del foglio 1, ma questa scelta non è di certo imperativa) ed introdotto nell'apertura superiore 11 dell'utensile 10 mantenendolo con il foglio 1 rivolto verso il basso.

Così come meglio illustrato nel brevetto europeo testé citato, l'attrezzo 10 comprende essenzialmente una struttura di sopporto in cui è provvista un'apertura 11 (che nell'esempio di attuazione illustrato si supporrà circolare è ad asse verticale), da cui si diramano verso il basso una pluralità di linguette molleggianti 12, ad esempio di materiale metallico, caricate elasticamente così da convergere, in assenza di sollecitazioni esterne, in una posizione globale di congruenza verso l'asse verticale della cavità 11 secondo una disposizione assimilabile a quella delle foglie esterne di un carciofo.

Il prodotto P avvolto negli foglietti 1 e 2 e con il foglio 1 rivolto verso il basso viene fatto passare verticalmente dall'alto verso il basso attraverso l'apertura 11 sotto l'azione di un elemento spingito-re 13. Le linguette molleggianti 12 si divaricano allora per effetto del passaggio del prodotto P per poi richiudersi alle spalle del prodotto stesso così da far sì che il foglio 1 si porti in rapporto di aderenza stretta sulla semiparte (superiore nella posizione illustrata nella fig. 5) originariamente opposta al foglietto 1 stesso. In questo modo, alle spalle del prodotto P che esce dall'attrezzo 10 è presente una sorta di coda o fiocco formato dal foglio 1 che racchiude al suo interno il foglio 2 così come sche-

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maticamente illustrato in linea tratto e punto nella fig- 5-

In particolare, le lamelle 12, chiudendosi elasticamente dietro al prodotto P che scende verso il basso (per un'illustrazione dettagliata delle modalità e dei criteri di svolgimento di tale funzione si veda la descrizione del brevetto europeo EP-B 0 082 952), richiudono il foglio 1, ed il foglio 2 situato all'interno, dietro al prodotto P formando quindi una massa di materiale in foglio suscettibile di essere ricalcata in stretta aderenza al prodotto P così come indicato in 14 nella fig. 6. Tale azione di ricalcatura della massa di materiale in foglio (formato in parte dal foglio 2 che aderisce strettamente al prodotto P ed in parte dal foglio 1 a sua volta ripiegato sul foglio 2), viene realizzata da un utensile ricalcatore 15 montato scorrevole assialmente intorno alla spingitore 13 e provvisto alla sua estremità inferiore di una cavità a calotta 15a che sposa esattamente la conformazione della parte superiore del prodotto. Per una descrizione dei criteri che regolano il movimento dell'elemento spingitore 13 e dell'utensile ricalcatore 15 si rinvia ancora una volta alla descrizione del brevetto europeo già più volte citato in precedenza.

Completata l'operazione di ricalcatura dell'involucro in foglio, il prodotto P può essere disposto all'interno di una bicchierino di carta 16 con parete pieghettata secondo i criteri illustrati nella fig. 7. Si apprezzerà che in tale posizione, all'esterno del bicchierino 16 stesso risulta visibile soltanto il foglio 1. Quest'ultimo ricopre il prodotto P non solo per meta del suo sviluppo ma praticamente per la quasi totalità, racchiudendo al suo interno il foglio 2. Quest'ultimo non risulta però visibile dall'esterno, così come la zona ricalcata 14, disposta contro la parete di fondo del bicchierino 16.

Più ancora non risulta visibile dall'esterno la linea di saldatura lungo la quale i foglietti 1 e 2 sono collegati fra loro.

Il prodotto conserva quindi l'aspetto finale desiderato, senza linee di saldatura visibili all'esterno, pur essendo ricevuto all'interno di un involucro in grado di realizzare una resistente azione di tenuta rispetto all'ambiente esterno.

Claims

Rivendicazioni

1. Procedimento per avvolgere un prodotto (P) in un involucro di materiale in foglio, caratterizzato dal fatto che comprende le seguenti operazioni:

- provvedere un primo (1) ed un secondo (2) foglio di materiale di avvolgimento,

- sagomare (3, 4) detto primo foglio (1) secondo una conformazione sostanzialmente complementare a quella del prodotto (P) in condizioni tali per cui detto primo foglio (1), una volta sagomato, ricopre la maggior parte di detto prodotto (P),

- inserire detto prodotto (P) in detto primo foglio (1) sagomato

- applicare detto secondo foglio (2) sulla parte di detto prodotto (P) lasciata scoperta da detto primo foglio (1), per cui detto secondo foglio (2) assume una conformazione complementare alla rispettiva parte di prodotto (P),

- collegare (6) fra loro detto primo (1) e detto secondo (2) foglio così da formare un involucro sostanzialmente chiuso intorno a detto prodotto (P), e

- sagomare ulteriormente (10) detto primo foglio (1) intorno a detto prodotto (P) in modo tale per cui il primo foglio (1) occulta sostanzialmente detto secondo foglio (2) rispetto all'esterno.

2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto primo foglio (1) presenta dimensioni sostanzialmente maggiori rispetto a detto secondo foglio (2).

3. Procedimento secondo la rivendicazione 1, per l'avvolgimento di prodotti (P) presentanti un piano equatoriale (Pe) che suddivide idealmente il prodotto (P) stesso in due porzioni suscettibili di essere affacciate, rispettivamente, a detto primo (1) e detto secondo (2) foglio, caratterizzato dal fatto che detto primo foglio (1) viene sagomato (3, 4) in modo da estendersi in una certa misura (d) a partire dalla rispettiva porzione di prodotto oltre detto piano equatoriale (Pe).

4. Procedimento secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto primo foglio (1), una volta sagomato (3, 4) copre il prodotto (P) ricevuto al suo interno per una estensione, riferita ad una direzione genericamente ortogonale a detto piano equatoriale (Pe) compresa fra due terzi e tre quarti del prodotto (P) stesso.

5. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 4, caratterizzato dal fatto che detto primo foglio (1) viene sagomato tramite un'operazione di formatura fra uno stampo (3) ed un controstampo (4).

6. Procedimento secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto primo foglio (1) viene sagomato tramite un'operazione di imbutitura.

7. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 6, caratterizzato dal fatto che detto secondo foglio (2) viene applicato su detto prodotto (P) in sostanziale assenza di operazioni preliminari di sagomatura.

8. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 7, caratterizzato dal fatto che detto primo (1) e detto secondo (2) foglio vengono collegati fra loro a tenuta con un'operazione di collegamento scelta nel gruppo costituito da:

- sagomatura meccanica,

- incollaggio con apporto di materiale dall'esterno,

- incollaggio per termofusione,

- incollaggio ad ultrasuoni.

9. Procedimento secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto primo (1) e detto secondo (2) foglio sono rivestiti, sulle facce destinate ad essere accoppiate fra loro, con uno strato di materiale termofusibile.

10. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 9, caratterizzato dal fatto che comprende l'operazione di rimuovere (6a) le parti di detto primo (1) e di detto secondo (2) foglio esten-dentesi oltre la regione di collegamento.

11. Procedimento secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detta operazione di rimozione (6a) viene condotta simultaneamente al

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collegamento di detto primo (1) e di detto secondo (2) foglio.

12. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 11, caratterizzato dal fatto che detto primo (1) e detto secondo (2) foglio sono di materiale metallico, preferibilmente alluminio.

13. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 12, caratterizzato dal fatto che detta ulteriore operazione di sagomatura viene realizzata facendo passare detto prodotto (P) avvolto in detto primo (1) e detto secondo (2) foglio collegati fra loro, attraverso un'apertura (1) delimitata da formazioni radialmente contrattili (12) così da formare, alle spalle del prodotto (P) una coda o fiocco.

14. Procedimento secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che comprende l'operazione di sottoporre detta coda o fiocco ad una generale operazione di ricalcatura (16) contro il prodotto (P).

15. Dispositivo per realizzare il procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende:

- mezzi sagomatori (3, 4) per sagomare detto primo foglio (1) secondo una conformazione sostanzialmente complementare a quella del prodotto (P) in condizioni tali per cui detto primo foglio (1), una volta sagomato, ricopre la maggior parte di detto prodotto (P),

- mezzi di collegamento (6) per collegare detto secondo foglio (2) applicato sulla parte di detto prodotto (P) lasciata scoperta da detto primo foglio (1) sagomato che riceve il prodotto (P) al suo interno, così da formare un involucro sostanzialmente chiuso intorno a detto prodotto (P), e

- ulteriori mezzi sagomatori (10) per sagomare detto primo foglio (1) intorno a detto prodotto (P) in modo tale per cui detto primo foglio (1) occulta sostanzialmente detto secondo foglio (2) rispetto all'esterno.

16. Dispositivo secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che detto primo foglio (1) presenta dimensioni sostanzialmente maggiori rispetto a detto secondo foglio (2).

17. Dispositivo secondo la rivendicazione 15, per l'avvolgimento di prodotti (P) presentanti un piano equatoriale (Pe) che suddivide idealmente il prodotto (P) stesso in due porzioni suscettibile di essere genericamente affacciate, rispettivamente, detto primo (1) e detto secondo (2) foglio, caratterizzato dal fatto che detti mezzi sagomatori (3, 4) sono conformati in modo tale per cui detto primo foglio (1) viene sagomato (3, 4) in modo da estendersi in una certa misura (d) a partire dalla rispettiva parte del prodotto oltre detto piano equatoriale (Pe).

18. Dispositivo secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che detti mezzi sagomatori (3, 4) sono conformati in modo tale per cui detto primo foglio (1), una volta sagomato copre il prodotto (P) ricevuto al suo interno per una estensione, riferita ad una direzione genericamente ortogonale a detto piano equatoriale (Pe) compresa fra due terzi e tre quarti del prodotto (P) stesso.

19. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 15 a 18, caratterizzato dal fatto che detti mezzi sagomatori comprendono uno stampo (3) ed un controstampo (4).

20. Dispositivo secondo la rivendicazione 15 o la rivendicazione 19, caratterizzato dal fatto che detti mezzi sagomatori (3, 4) comprendono un utensile di imbutitura.

21. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 15 a 20, caratterizzato dal fatto che detti mezzi sagomatori (3, 4) agiscono esclusivamente su detto primo foglio (1).

22. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 15 a 21, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di collegamento (6) sono scelti nel gruppo costituito da:

- mezzi di sagomatura meccanica,

- mezzi di incollaggio con apporto di materiale dall'esterno,

- mezzi di incollaggio per termofusione,

- mezzi incollaggio ad ultrasuoni.

23. Dispositivo secondo la rivendicazione 15 o la rivendicazione 22, caratterizzato dal fatto che detto primo (1) e detto secondo (2) foglio sono rivestiti, sulle facce destinate ad essere accoppiate fra loro, da uno strato di materiale termofusibile.

24. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 15 a 23, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi (6a) per rimuovere le parti di detto primo (1) e di detto secondo (2) foglio estendentisi oltre la regione di collegamento realizzate in due fasi distinte.

25. Dispositivo secondo la rivendicazione 24, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di collegamento (6) sono configurati così da rimuovere dette parti di detto primo (1) e di detto secondo (2) foglio estendentisi oltre la regione di collegamento.

26. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 15 a 25, caratterizzato dal fatto che detto primo (1) e detto secondo (2) foglio sono di materiale metallico, preferibilmente alluminio.

27. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 15 a 26, caratterizzato dal fatto che detti ulteriori mezzi di sagomatura (10) presentano un'apertura (11) delimitata da formazioni radialmente contrattili (12) suscettibile di essere attraversata da detto prodotto (P) avvolto in detto primo (1) e detto secondo (2) foglio collegati fra loro così da formare, alle spalle del prodotto che ha attraversato detto (12) una coda o fiocco.

28. Dispositivo secondo la rivendicazione 27, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi ricalca-tori (16) per ricalcare detta coda o fiocco contro il prodotto (P).

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