CH637852A5 - Macchina per lo smistamento di oggetti a varia destinazione, particolarmente adatta per corrispondenza postale voluminosa. - Google Patents

Description

La presente invenzione concerne una macchina per lo smistamento di oggetti a varia destinazione, particolarmente ma non esclusivamente adatta per corrispondenza postale voluminosa.

È nota la necessità, particolarmente sentita nel campo della corrispondenza postale voluminosa (stampe, lettere voluminose,

pacchetti), di disporre di macchine capaci di smistare in una sola fase operativa oggetti di vario genere e forma, per lo più di forma appiattita, ad un numero di uscite pari al numero delle destinazioni finali degli oggetti. Uno smistamento meccanizzato in due fasi sarebbe infatti antieconomico, principalmente per il fatto che la destinazione degli oggetti dovrebbe essere codificata dagli operatori ad ogni fase di smistamento, ossia due volte, non essendo d'altra parte previsto di imprimere un codice sugli oggetti medesimi.

Le caratteristiche operative che sono considerate più importanti in macchine del genere sono costituite dalla portata oraria (numero di oggetti smistati/ora) sviluppabile dalle macchine, dalle caratteristiche dimensionali e fisiche degli oggetti trattabili, dal numero delle direzioni di smistamento, dall'ingombro e dalla modularità.

Attualmente sono utilizzate, o comunque in corso di sperimentazione, macchine smistatrici dei seguenti tipi:

a) smistratrici con trasporto degli oggetti mediante piattelli: lo smistamento ottenuto mediante rotazione del piattello in corrispondenza dell'uscita di smistamento appropriata.

b) Smistatrici con sistema di trasporto a sezioni: le sezioni sono disposte in modo da formare un nastro continuo, segmentato da setti di delimitazione delle sezioni stesse; lo smistamento è effettuato con l'ausilio di spintori o aghi di scambio, che deviano gli oggetti verso le rispettive uscite di destinazione.

c) Smistatrici a nastri e rulli: i nastri servono per trasportare longitudinalmente gli oggetti, mentre un sistema di rulli in rotazione, affiorando dal sistema di nastri, opera la deviazione dei singoli oggetti nell'una o nell'altra di due direzioni ortogonali ai nastri stessi.

d) Smistatrice con smistamento di contenitori: si tratta di una macchina sperimentale, in cui ciascun oggetto viene inserito in un contenitore autonomo, a forma di pinza, che da un posto di codifica viene avviato assieme a vari altri contenitori su un percorso fortemente ramificato, costituito da monorotaie a più livelli con scambi e confluenze. Più precisamente, tale percorso si dirama attraverso una serie di scambi successivi fino a generare un numero di rami pari alle destinazioni finali, dove viene accumulato un cosistente numero di contenitori con i relativi oggetti. Successivamente questi rami confluiscono via via fino ad un'unica uscita che porta ad un impilatore. Gruppi di contenitori in sosta nei rami di smistamento vengono inviati a turno all'impilatore, dove gli oggetti sono separati dai contenitori e raccolti in una vasca di plastica che viene poi usata per la spedizione, mentre i contenitori tornano ai posti di codifica.

Le smistatrici di tipo a) e quelle di tipo b) con smistamento a spintori presentano alcune caratteristiche sfavorevoli, che influenzano negativamente la portata e l'ingombro della macchina e cioè:

— la traiettoria di caduta degli oggetti nelle uscite di smistamento è «dispersa» per effetto dell'indeterminazione della posizione dell'oggetto sul piattello o nella sezione e dell'influenza esercitata dalle dimensioni dell'oggetto sull'istante di inizio della caduta dell'oggetto stesso; inoltre l'oggetto è destinato ad essere posizionato in modo da presentare l'ingombro massimo nella direzione di avanzamento dei piattelli o delle sezioni. Per rimediare a ciò ed evitare in particolare che la «dispersione di caduta» generi equivochi (caduta nell'uscita sbagliata), è necessario allargare l'apertura delle uscite di smistamento mediante deflettori o tramogge, e quindi aumentare proporzionalmente l'ingombro longitudinale della smistatrice, oppure ridurre la velocità di trasporto (la dispersione di caduta è direttamente proporzionale alla velocità).

— La portata di smistamento, pari al rapporto fra velocità di trasporto e passo fra contenitori successivi, risulta bassa, sui 5.000 oggetti/ora per linea di trasporto, dato che la sopra citata disposizione dell'oggetto nel contenitore rende elevato il passo fra contenitori successivi.

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— Su una sezione trasversale della macchina possono essere disposte soltanto una o due uscite e l'ingombro longitudinale della macchina cresce molto rapidamente con il crescere del numero delle uscite. Il numero di uscite praticamente realizzabile è quindi limitato ed è molto inferiore al numero delle ripartizioni finali effettuate normalmente in centri come quelli di smistamento postale.

Le smistatrici di tipo b) con aghi di scambio non hanno inconvenienti dovuti alla dispersione di caduta, ma la portata, di circa 9.600 oggetti/ora, è ancora limitata dal fatto che gli oggetti sono trasportati lungo la direzione del loro massimo ingombro. Inoltre l'impiego di queste smistatrici è limitato agli oggetti piatti e questa limitazione impone, negli ambienti postali, una cernita manuale piuttosto onerosa per separare gli oggetti piatti dai pacchetti. Infine, disponendo la macchina di due sole uscite nella sezione trasversale, l'ingombro cresce molto rapidamente con il numero delle uscite, il cui massimo, pratico, attorno a 100, resta ancora lontano dalle esigenze delle lavorazioni postali.

Le smistatrici di tipo c) sono anch'esse limitate nella portata, inferiore a 5.000 oggetti/ora, ed hanno un elevato ingombro longitudinale delle uscite di smistamento (circa 600 mm). Esse sono inoltre inadatte per oggetti di forma non piatta, per esempio pacchetti.

La smistatrice sperimentale di dipo d) realizza invece portate molto elevate e può disporre di un grande numero di uscite su uno spazio ridotto. Essa presenta tuttavia una complessità meccanica notevole, con rotaie a più livelli, scambi e confluenze che, in caso di guasto, possono comportare severe degradazioni della macchina. Inoltre l'impiego di questa smistatrice è limitato agli oggetti piatti.

Nessuna delle macchine attualmente note risulta quindi di caratteristiche pienamente soddisfacenti, particolarmente in previsione di un impiego nel campo della corrispondenza postale.

Scopo della presente invenzione è invece quello di realizzare una macchina smistatrice, particolarmente ma non esclusivamente per impiego postale, che presenti un'elevata portata di smistamento, sia in grado di trattare oggetti di differenti caratteristiche dimensionali e fisiche, abbia un elevato numero di uscite pur in un ingombro complessivo assai contenuto e sia facilmente adattabile alle variabili caratteristiche e dimensioni degli ambienti a cui viene destinata.

In accordo con l'invenzione tale scopo è raggiunto per mezzo di una macchine smistatrice caratterizzata dal fatto di comprendere una guida, secondo un percorso di varia conformazione, passante attraverso almeno una stazione di caricamento includente almeno un posto di caricamento alimentato in successione con gli oggetti da smistare ed almeno una stazione di smistamento includente almeno una successione di contenitori di raccolta per oggetti a differente destinazione, ed almeno una successione di vani di contenimento di singoli oggetti, i quali sono spostabili lungo detta guida per trasportare gli oggetti da detta stazione di caricamento a detta stazione di smistamento, detti vani essendo realizzati nella forma di strette caselle con superficie di massimo ingombro perpendicolare alla direzione di spostamento, le quali caselle sono munite di pareti di fondo apribili a comando per lo scarico degli oggetti in detti contenitori di raccolta.

Da questa struttura della macchina secondo l'invenzione derivano molti pregi, che la fanno nettamente preferire alle macchine attualmente note.

Il trasporto degli oggetti in vani mobili trasversalmente alla loro superificie di massimo ingombro permette di realizzare una notevole densità lineare dei vani di contenimento (numero dei vani per metro lineare di percorso) e quindi degli oggetti stessi. Poiché la portata della macchina è proporzionale, per una data velocità di avanzamento dei vani di contenimento, a detta densità lineare, è possibile sviluppare portate molto elevate anche con velocità di avanzamento modeste. La portata può, a parità di altre condizioni, essere raddoppiata, triplicata, ecc. associando alla guida non una sola ma due o più successioni di vani spostabili in parallelo. Ê stato calcolato in particolare che, utilizzando un'unica successione continua di vani da 50 mm intercalati periodicamente con vani da 200 mm (per gli scopi che verranno spiegati più avanti) la portata realizzabile con una velocità di spostamento di 0,5 m/sec è pari a 24.000 oggetti/ora e arriva quindi a 48.000 oggetti/ora in caso di impiego di due successioni affiancate.

La macchina risulta in grado di trattare oggetti piatti di vario spessore quali lettere, biglietti, fatture commerciali, stampe, giornali, riviste, rassegne, libri, cataloghi, ecc.

Le caratteristiche della presente invenzione saranno rese maggiormente evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di una sua possibile forma di realizzazione pratica, illustrata a solo titolo di esempio non limitativo negli uniti disegni, in cui:

la figura 1 illustra schematicamente in vista prospettica la conformazione generale della macchina;

la figura 2 mostra in pianta dall'alto un posto di caricamento degli oggetti, che è compreso nella macchina suddetta;

la figura 3 mostra detto posto di caricamento in sezione secondo la linea III-III di fig. 2;

la figura 4 mostra in vista frontale il particolare ingrandito della parte di uscita di uno scivolo di convogliamento degli oggetti nei relativi vani di contenimento, che è compreso nel posto di caricamento delle figg. 2 e 3;

la figura 5 mostra lo stesso particolare visto da sinistra rispetto alla fig. 4;

la figura 6 mostra schematicamente in vista laterale un gruppo di vani di contenimento, solidali tra loro, in corrispondenza di una stazione di smistamento della macchina;

la figura 7 mostra il complesso di fig. 6 visto da destra rispetto alla suddetta figura;

la figura 8 mostra in vista laterale ingrandita i dettagli di un gruppo di vani di contenimento come quello di fig. 6;

la figura 9 mostra alcuni di detti vani di contenimento in pianta dall'alto;

la figura 10 mostra la parte di fondo di detti vani in sezione secondo la linea X-X di fig. 8.

La macchina smistatrice mostrata nei disegni comprende in primo luogo una guida a forma di rotaia 1, che è da intendere formata da più spezzoni successivi vincolati tra loro e si sviluppa in un circuito chiuso della forma mostrata in fig. 1. Lungo detta guida sono dislocate due stazioni di caricamento 2 e quattro stazioni di smistamento 3 e sostiene carrelli mobili 4 costituiti, ciascuno, da due pacchi 5 di vani di alloggiamento degli oggetti da smistare. Ognuno dei due pacchi 5 è costituito da una successione di stretti vani di contenimento 6, a forma di casella aperta superiormente, intercalati periodicamente con un vano 7 di maggiore larghezza (figg. 1, 2 e 8). Detti pacchi 5 sono resi solidali tra loro da due coppie di traverse di collegamento 8 (figg. 2 e 6-8), a loro volta vincolate da staffe 9 a due pulegge 10, una delle quali con motore 11, che corrono sopra la rotaia 1. Ogni staffa 9 porta anche una coppia di rotelline 12, che si impegnano a scorrimento con fianchi opposti della rotaia 1 (fig. 7).

Come mostrato nelle figg. 8, 9 e 10, ogni vano stretto 6 è chiuso inferiormente da una parete di fondo apribile 13, che è vincolata alle due estremità laterali ad una coppia di bracci 14 e 15, fulcrati in 16, di cui il primo di forma rettilinea ed il secondo con forma a squadra. Detti bracci 14 e 15 si alternano di posizione da un vano 6 all'altro, nel senso che un vano 6 ha il braccio 14 a sinistra e il braccio 15 a destra guardando la fig. 10, mentre il successivo vano 6 ha il braccio 14 a destra e il

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braccio 15 a sinistra. Ad ogni braccio 15 è associata una leva 17, che lo trattiene nella posizione di chiusura di fig. 8, verso cui è comunque cedevolmente sollecitato da una molla non mostrata, finché non è comandato l'azionamento di un rispettivo attuatore 18. In quest'ultimo caso la leva 17 ruota attorno al fulcro 19, disimpegnando il braccio 15 e così permettendo, come verrà spiegato meglio più avanti, l'apertura del relativo vano 6 sotto il peso dell'oggetto ivi contenuto.

I vani larghi 7 sono a loro volta chiusi inferiormente da una coppia di pareti di fondo apribili 20 e 21, girevoli attorno a rispettivi assi 22 e 23, le quali sono vincolate alle estremità a rispettive coppie di bracci girevoli 24 e 25, i primi di forma rettilinea ed i secondi di forma a squadra (fig. 8). Uno dei due bracci 25 è trattenuto in posizione di chiusura, dove è comunque cedevolmente sollecitato da una molla non mostrata, da una leva 26 fulcrata in 27 e munita di attuatore di comando 28, mentre dall'altra parte del vano 7 l'altro braccio 25 è collegato cinematicamente al corrispondente braccio 24 per mezzo di un'asta 29 incernierata alle estremità (fig. 8).

II caricamento dei carrelli 4 con gli oggetti da smistare (non più di un oggetto per ogni vano 6 o 7) viene eseguito in una delle due stazioni di caricamento 2, sfruttando uno dei posti di caricamento 30 incluso in ognuna di dette stazioni. Uno di tali posti di caricamento è illustrato in dettagli nelle figure 2-5 e comprende un banco di caricamento e codifica 31, dove un operatore opera la codifica dei singoli oggetti, comunicando i dati di smistamento ad un'opportuna unità di controllo. In tale banco è disposto un nastro trasportatore 32, che alimenta gli oggetti uno alla volta su una pluralità di nastri paralleli 33 posti al di sopra del percorso di avanzamento del più vicino dei due pacchi 5 di ogni carrello 4 ed intercalati con rulli 34 portati da un telaio 35 sollevabile per mezzo di un cilindro idraulico o pneumatico 36 (fig. 3). Sia i nastri 33 che i rulli 34 sono motorizzati, i primi da mezzi non mostrati, i secondi da un motore reversibile 37, attraverso una catena o cinghia 38 (fig. 3). Come mostrato in fig. 2, una seconda pluralità di nastri paralleli 33 è posta a prosecuzione della prima al di sopra del percorso di avanzamento del più lontano dei due pacchi 5 di ogni carrello 4 ed analogamente intercalata con rulli 34 portati da un telaio sollevabile come il 35. Anche questo secondo gruppo di nastri

33 e rulli 34 è adeguatamente motorizzato. Secondo che i rulli

34 del primo gruppo siano mantenuti abbassati o vengano sollevati rispetto ai corrispondenti nastri 33, gli oggetti immessi sul nastro di alimentazione 32 sono trasferiti sui nastri 33 del secondo gruppo o vengono deviati dai suddetti rulli 34 verso destra o verso sinistra (rispetto alla fig. 2) in funzione del senso di rotazione impartito agli stessi rulli dal motore 37; analogamente gli oggetti trasferiti sui nastri 33 del secondo gruppo sono deviati verso destra o verso sinistra in funzione del senso di rotazione impartito ai rulli 34 del secondo gruppo.

A ricevere gli oggetti da una parte e dall'altra di ogni gruppo di rulli 34 sono disposti due scivoli 39 destinati a ricevere oggetti di forma piatta standard da inserire nei vani stretti 6 dei due pacchi di vani 5 dei carrelli 4 e due scivoli 40 destinati a ricevere oggetti maggiormente ingombranti da inserire nei vani larghi 7 degli stessi pacchi di vani. I due tipi di scivoli 39 e 40 differiscono soltanto per l'ampiezza delle loro bocche di uscita, ovviamente corrispondente alla diversa larghezza dei vani 6 e 7, per cui la loro illustrazione e descrizione è qui limitata a quelli di un solo tipo, più precisamente a quelli (39) destinati ai vani stretti 6.

Come mostrato nelle figg. 2 e 3, ogni scivolo 39 è portato girevolmente in 41 da un supporto 57 scorrevole lungo una coppia di barre di guida 42 con il contrasto di molle 44. Un motore 43 portato anch'esso dal supporto 57 provvede al comando della rotazione dello scivolo 39 dalla posizione mostrata in punto e linea in fig. 3 a quella mostrata in linea continua nella stessa figura, e viceversa. Nella prima posizione lo scivolo ha una bocca di ingresso 45 rivolta verso i rulli 34 per ricevere l'oggetto ad esso destinato, mentre nella seconda posizione lo scivolo ha una bocca di uscita 46 rivolta verso la bocca di caricamento superiore di un sottostante vano 6, al quale lo stesso scivolo può essere momentaneamente agganciato, comandato tramite l'uno o l'altro di tre attuatori 47 la fuoriuscita di un braccio 48 atto ad impegnarsi con quella corrispondente di tre sporgenze ciclicamente sfalsate 49 delle pareti di delimitazione dei vani 6 (figg. 2-5). La bocca di uscita 46 è normalmente chiusa da uno sportellino 50 girevole attorno ad un perno 51 (fig. 4) e cedevolmente sollecitato in chiusura da una molla non mostrata. A detto sportellino 50 è reso solidale un braccio rigido 52, che è normalmente trattenuto nella posizione corrispondente alla chiusura dello sportellino 50 da una leva 53 fulcrata in 54 e comandabile attraverso un attuatore 55 contro una molla di richiamo 56.

Ne risulta che un oggetto alimentato dal nastro 32 su una delle due rulliere 34 e da qui deviato, se destinato ad un vano stretto 6, verso uno scivolo 39 (ma la stessa cosa avviene nel caso di un oggetto deviato verso uno scivolo 40 perché destinato ad un vano largo 7), si introduce nello scivolo 39 ed è subito fatto cadere verso la bocca di uscita 46 per effetto dell'immediata rotazione comandata allo scivolo stesso dal motore 43 verso la posizione verticale illustrata in linea continua in fig. 3. Come risultato di tale rotazione, il braccio 48 spinto in fuori dal selezionato attuatore 47 si impegna con una corrispondente sporgenza 49 del carrello 4 ed è così obbligato a seguire momentaneamente la traslazione di quest'ultimo, sfruttando la possibilità di traslazione offerta al supporto 57 dalle barre di guida 42. Mentre lo scivolo 39 segue la traslazione del carrello 4, l'unità di controllo comanda l'azionamento dell'attuatore 55, che fa ruotare la leva 53 nella posizione illustrata in tratto e punto in fig. 4, sganciando così il braccio 52 e permettendo conseguentemente all'oggetto contenuto nello scivolo di forzare l'apertura dello sportellino 50 e cadere nel vano 6 ad esso destinato. Per effetto della traslazione sincrona dello scivolo 39 e del carrello 4, tale caduta avviene sicuramente in modo perfetto, senza possibilità di errore fra un vano e l'altro e senza che l'oggetto sia addirittura respinto dal carrello 4. Lo sportellino 50 si richiude poi automaticamente, l'attuatore 47 è riportato a riposo sganciando lo scivolo dal carrello e lo scivolo stesso è infine riportato in posizione orizzontale dal motore 43.

I carrelli 4 con i vari vani di contenimento 6 e 7 vengono così caricati con un oggetto per vano ed inviati all'una o all'altra delle quattro stazioni di smistamento 3, ciascuna delle quali, come mostrato nelle figure 1, 6 e 7, consiste in sostanza in una successione di carrelli indipendenti 58, ciascuno dei quali sostiene due sacchi 59, uno per ciascuno dei due pacchi 5 di ogni carrello 4.

Quando un vano 6 o 7 con relativo oggetto da smistare giunge al di sopra del sacco 59 corrispondente alla destinazione desiderata per il suddetto oggetto, l'unità di controllo comanda l'azionamento del relativo attuatore 18 o 28 per l'apertura del fondo del vano stesso. L'oggetto può così cadere nel sottostante sacco 59.

Quello illustrato nei disegni e precedentemente descritto è chiaramente soltanto uno dei tanti possibili esempi di realizzazione pratica della macchina secondo l'invenzione. Tutte le sue parti possono in pratica comportare numerose varianti, alcune delle quali sono esemplificativamente illustrate qui di seguito:

a) i vani di contenimento 6 e 7 possono essere realizzati come contenitori unici, collegati individualmente al sistema di trasporto, oppure possono essere raggruppati in contenitori multipli 5, ciascuno dei quali è collegato al sistema di trasporto. In entrambi i casi si può realizzare una linea unica di vani oppure linee multiple, come nel caso considerato nei disegni. Dal numero delle linee di vani dipende ovviamente il numero di sacchi 59 associato ad ogni carrello 58 nelle stazioni di smistamento 3.

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b) La guida può essere del tipo a monorotaia 1 come illu- ingombro, come ad esempio campioni merce, pacchetti, mazzi strato nei disegni e sostenere carrelli motorizzati autonomamen- di lettere e di stampe, e così via.

te come i carrelli 4, come pure può essere costituita da una mo- Risulta possibile realizzare un numero di uscite (contenitori norotaiaa di guida di una catena o cavo di trasporto dei carrel- di raccolta) anche molto elevato con ingombri notevolmente li, oppure da una monorotaia di sostegno e guida dei carrelli al- 5 contenuti, per i seguenti motivi:

ternativamente connettibili e separabile da un sistema di trasci- — la dispersione di caduta degli oggetti nelle uscite di smi namento a catena, oppure ancora può consistere in una guida a stamento è piccola, dato che tutti gli oggetti cadono a partire suolo per i carrelli. Le soluzioni a monorotaia con carrelli auto- da una stessa altezza e presentando la sezione di minimo innomi e con carrelli connettibili e separabili hanno il pregio di gombro, quest'ultima caratteristica consentendo anche di tenre consentire velocità diverse dei carrelli in tratti di percorso diver- '« bassa la velocità di avanzamento dei vani di contenimento; di si, in particolare una velocità ridotta (per esempio 0,2 m/sec) in conseguenza l'apertura (e quindi l'ingombro) delle uscite di corrispondenza delle stazioni di caricamento e smistamento ed smistamento, che costituiscono in ogni macchina nota, e anche una velocità maggiore (per esempio 0,6 m/sec) nei tratti di rac- nella macchina secondo l'invenzione, la massima parte dell'incordo. gombro della macchina, può essere veramente ridotta al c) Invece che due coppie di scivoli di larghezza diversa, può 15 minimo:

essere utilizzata una sola coppia di scivoli a larghezza variabile, — l'ingombro delle varie parti della macchina (uscite di smi-come pure possono essere utilizzati nastri di accompagnamento stamento, posti di caricamento) è sviluppato lungo il percorso o pinze. Il sistema di scivoli può anche essere in comune fra dei vani di contenimento che, essendo definito da una semplice due posti di caricamento adiacenti. Infine il caricamento può guida, può essere variato con notevole elasticità, in modo da avvenire di lato (vani aperti lateralmente) invece che dall'alto. 20 utilizzare nel modo migliore lo spazio disponibile. La dimensio-

d) In alternativa agli attuatori 18 e 28 solidali al carrello ne longitudinale della macchina, che è quella di maggior ingom-possono essere usati attuatori fissi capaci di far fuoriuscire not- bro, può così rimanere molto contenuta anche con un elevato tolini atti a provocare l'apertura dei vani mediante interferenza numero di uscite.

meccanica con opportuni grilletti associati ad ogni singolo va- La macchina ha caratteristiche tali da assicurare la completa no. I vari grilletti ed attuatori possono anche essere sfalsati la- 25 modularità. Infatti, il numero dei posti di caricamento può li-teralmente per ridurre la frequenza di passaggio dei grilletti in beramente variare da 1 a qualche decina, così come il numero corrispondenza dei relativi attuatori e così aumentare il tempo a delle uscite di smistamento può partire da poche unità e salire disposizione per la commutazione degli attuatori e ridurre la fino a diverse centinaia, non essendo limitato superiormente da precisione con cui deve essere nota la posizione dei vani. alcun fattore tecnico. La portata massima può essere variata e) Le uscite di smistamento possono essere costituite, invece 30 praticamente con continuità, variando il numero dei vani di che da sacchi come i 59, da impilatori a fondo mobile in cui la contenimento in circolazione, fino a valori di diverse decine di caduta e l'impilamento degli oggetti provoca il progressivo ab- migliaia di oggetti/ora. Lo stesso percorso dei vani di conteni-bassamento del fondo fino al completo riempimento dell'impi- mento può essere variato praticamente a piacere, realizzando la latore. guida secondo spezzoni diritti e curvilinei combinabili a piacere

La macchina sopra descritta è in grado di trattare oggetti 35 tra loro e con eventuali rampe di salita e discesa, aghi di scam-piatti di vario spessore e, con i vani di maggiore larghezza inter- bio, derivazioni e così via, in modo da poter adattare la confor-calati con opportuna frequenza, essa può trattare contempora- mazione della macchine a qualunque esigenza dell'edificio che neamente l'aliquota di traffico costituita da oggetti di maggiore la accoglie.

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8 fogli disegni

Claims (12)

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1. Macchina per lo smistamento di oggetti a varia destinazione, particolarmente adatta per corrispondenza postale voluminosa, caratterizzata dal fatto di comprendere una guida (1), secondo un percorso di varia conformazione, passante attraverso almeno una stazione di caricamento (2) includente almeno un posto di caricamento (30) alimentato in successione con gli oggetti da smistare ed almeno una stazione di smistamento (3) includente almeno una successione di contenitori di raccolta (59) per oggetti a differente destinazione, ed almeno una successione di vani di contenimento (6) di singoli oggetti, i quali sono spostabili lungo detta guida per trasportare gli oggetti da detta stazione di caricamento a detta stazione di smistamento, detti vani essendo realizzati nella forma di strette caselle con superficie di massimo ingombro perpendicolare alla direzione di spostamento, le quali caselle sono munite di pareti di fondo (13) apribili a comando per lo scarico degli oggetti in detti contenitori di raccolta.

2. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti vani (6) di forma ristretta sono periodicamente intercalati con vani (7) di larghezza maggiore.

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RIVENDICAZIONI

3. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti vani sono aperti superiormente per il caricamento degli oggetti.

4. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti vani sono riuniti in pacchi (5) di vani solidali.

5. Macchina secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detti pacchi di vani sono riuniti a due a due a formare carrelli (4) aventi un pacco di vani ad ogni lato di detta guida, detta stazione di smistamento includendo due successioni di contenitori di raccolta posti analogamente ai due lati di detta guida.

6. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto posto di caricamento include almeno uno scivolo (39) di convogliamento degli oggetti verso detti vani.

7. Macchina secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detto scivolo è ruotabile da una posizione sostanzialmente orizzontale adatta per il ricevimento di un oggetto da caricare ad una posizione sostanzialmente verticale adatta per lo scarico dell'oggetto stesso nel relativo vano.

8. Macchina secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di aggancio (48), azionabili per solidarizzare momentaneamente lo scivolo al vano sottostante al momento dello scarico dell'oggetto nel vano stesso.

9. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta guida è costituita da una rotaia adatta per il supporto e la guida di carrelli motorizzati autonomamente.

10. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta guida è costituita da una rotaia di guida per catena o cavo.

11. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta guida è costituita da una rotaia di sostegno e guida in cui i carrelli sono connettibili e separabili da un sistema di trascinamento a catena.

12. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta guida è per carrelli a suolo ed ha lo scopo di realizzare un riferimento fisico fisso, ma non necessariamente mediante vincolo meccanico, al fine di poter esercitare, nella misura necessaria, il controllo di eventuali trasversali dei carrelli.