ITVR20070134A1 - Leghe per oreficeria per la realizzazione di oggetti in oro bianco privi di nichel - Google Patents

Leghe per oreficeria per la realizzazione di oggetti in oro bianco privi di nichel Download PDF

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ITVR20070134A1
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Andrea Basso
Massimo Poliero
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Legor Group S R L
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Description

D E S C R I Z I O N E
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:
LEGHE PER OREFICERIA PER LA REALIZZAZIONE DI OGGETTI IN ORO BIANCO PRIVI DI NICHEL
DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto l’uso di gallio da solo o in abbinamento ad altri elementi quale elemento sbiancante in leghe d’oro bianco per oreficeria prive di nichel.
Oggetto della presente invenzione è pertanto l’uso del gallio sia direttamente nelle leghe d’oro bianco sia nelle leghe madri per la loro produzione.
Con oggetti in oro bianco, nella presente invenzione si intendono in particolare gli oggetti preziosi (quali prodotti di gioielleria e oreficeria, monete e medaglie) ottenuti sia mediante processi di microfusione sia mediante lavorazione meccanica.
La produzione di gioielleria in oro bianco è molto richiesta dal mercato e tale richiesta è estesa a praticamente tutte le carature comprese tra gli 8-9 e i 21-22 carati.
Per quanto riguarda le modalità di valutazione della bianchezza di una lega, attualmente sono utilizzate principalmente due metodologie di esame cromatico, la metodologia “Cielab” (con coordinate a*, b<*>e L<*>) e la metodologia “Yellowness Index” (con indice Yl).
Nella metodologia Cielab, la coordinata L* rappresenta la luminosità del colore (L* = 0 indica nero mentre L<*>= 100 indica bianco), la coordinata a<*>la posizione del colore tra il rosso/magenta ed il verde (valori negativi indicano tendenza al verde mentre valori positivi tendenza al magenta) e la coordinata b* la posizione del colore tra il giallo ed il blu (valori negativi indicano blu mentre valori positivi indicano giallo).
Se si utilizza la metodologia Cielab, una lega in oro bianco viene considerata sufficientemente bianca da non richiedere un trattamento finale di rodiatura quando le sue coordinate colore Cielab risultano : 0 < a < 2; 0 < b < 9.
Se le coordinate colore risultano invece 2 < a < 3.5 e 9 < b < 14, la colorazione viene considerata bianca ma è necessario sottoporre i pezzi ad un trattamento finale di rodiatura.
Per coordinate colore a > 3.5 e b > 14 la colorazione della lega viene considerata non bianca.
Per quanto riguarda la metodologia Yellowness Index (Yl), la sua determinazione deriva da un calcolo (noto pertanto non riportato) basato sull’utilizzo delle coordinate Cielab sopra indicate.
Sulla base di questo indice, una lega d’oro possiede una colorazione bianca “premium white”, che non necessita cioè di ulteriori trattamenti di rodiatura se il valore di Yl risulta inferiore a 19. Se il valore di Yl risulta compreso tra 19 e 24,5, la lega appartiene invece alla categoria “standard white” e l’applicazione di un trattamento di rodiatura può risultare necessaria o meno a seconda delle esigenze. Infine, se il valore di Yl è compreso tra 24,5 e 32, la lega in oro bianco appartiene alla categoria “off white” e l applicazione di un trattamento finale di rodiatura risulta necessaria.
Come è noto, la produzione di oro bianco avviene attraverso l’inserimento in lega di metalli ad effetto sbiancante, vale a dire con la capacità di annullare la tipica colorazione gialla dell’oro.
Il metallo attualmente più utilizzato a tale scopo è il nichel, che oltre a possedere elevate proprietà sbiancanti, è disponibile sul mercato ad un costo relativamente modesto.
Tuttavia, è ormai noto da diversi anni il problema delle allergie causate dal nichel. L’opinione pubblica ha dimostrato un livello crescente di preoccupazione di fronte al problema delle allergie al nichel e l’unione europea ha emanato una direttiva di regolamentazione dell’uso del nichel che è stata recepita in seguito dagli stati membri.
L’alternativa al nichel è attualmente rappresentata dal palladio, il cui costo, trattandosi di un metallo prezioso, risulta però notevolmente più elevato. L’utilizzo del palladio è quindi attualmente ristretto alla produzione di gioielleria di fascia alta.
Solamente per quanto riguarda le carature basse (8-9 kt) l’alternativa a nichel e palladio può essere rappresentata dall’argento che, tuttavia, deve essere aggiunto in quantità notevolmente elevate dato il suo modesto potere sbiancante.
Va inoltre notato che recenti studi avrebbero inoltre messo in evidenza il fatto che anche il palladio, da sempre ritenuto l’alternativa sicura al nichel, sarebbe potenzialmente in grado di provocare dermatiti allergiche da contatto.
Per i motivi sopra esposti, nel corso degli anni si sono cercate alternative al nichel e al palladio nella produzione dell’oro bianco, ma senza risultati convincenti. Tra i vari metalli testati nel corso degli anni, vanno ricordati il cromo e il manganese, la cui reattività nei confronti dei refrattari e dei sistemi di fusione impiegati nel settore orafo ne hanno però finora sconsigliato uso. Infine va ricordato che, negli anni, sono state sviluppate molte leghe d’oro di varie colorazioni, comprendenti il gallio tra i vari elementi costitutivi. A titolo di esempio si segnalano i brevetti DE 44 23 646, DE 43 20 928 e DE 34 14 128.
Tuttavia, ad oggi, nessuna indicazione è mai stata fornita circa la possibilità di utilizzare il gallio come elemento sbiancante per la realizzazione di leghe d’oro bianco.
In particolare, con riferimento ai brevetti sopra indicati, quando in essi è viene fatto riferimento a leghe d’oro bianco tale effetto non è mai ottenuto tramite aggiunta di gallio, ma sempre tramite aggiunta di altri elementi sbiancanti noti.
Le caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di alcune forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, della presente invenzione.
Come detto, il nucleo principale della presente invenzione consiste nell’avere individuato quale innovativo elemento sbiancante per la realizzazione di leghe d’oro bianco, il gallio (in specifiche concentrazioni).
Il gallio (simbolo chimico Ga, numero atomico 31, peso atomico 69,7) è un metallo di colore argenteo, con un punto di fusione intorno ai 29.76°C. Il suo impiego è già noto in oreficeria; grazie al suo basso punto di fusione il gallio viene infatti utilizzato nella produzione di saldature. In alcune speciali applicazioni il gallio conferisce inoltre proprietà indurenti alle leghe.
Numerose prove effettuate dalla richiedente hanno dimostrato che il gallio possiede proprietà sbiancanti estremamente elevate e del tutto in linea con il quanto ottenibile normalmente con l’impiego di nichel e palladio.
La presente invenzione assume particolare importanza se si considera che l’effetto sbiancante è visibile in modo particolare alle carature alte, in particolare nelle leghe d’oro a 18 carati.
A titolo di esempio, aggiunte di gallio in percentuali sull’ordine del 5-6% su leghe d’oro a 18 kt consentono di ottenere un’intensità di livello sbiancante del tutto paragonabili a quanto ottenibile con analoghe concentrazioni di nichel.
Inoltre, in molte applicazioni l’effetto di riduzione sulla temperatura di fusione consente di ridurre la temperatura di colata con conseguenti effetti positivi sulla microfusione con pietre preincassate in cera, vaporizzazione dello zinco e usura delle attrezzature fusorie.
Esiste inoltre la possibilità di effettuare aggiunte di gallio anche su leghe contenenti palladio. In questo modo, infatti, è possibile ridurre notevolmente la quantità di palladio la cui funzione viene a non essere più quella di garantire l’effetto sbiancante.
Come sopra anticipato, la presente invenzione può trovare attuazione sia nella produzione della lega d’oro bianco mediante miscelazione contestuale di tutti gli elementi, sia nella produzione preventiva di una lega madre destinata ad essere mescolata all’oro per ottenere la lega d’oro bianco solo in un momento successivo. La lega madre, infatti, comprende tutti gli elementi costituenti la lega d’oro ad eccezione dell’oro, e permette pertanto una facile preparazione della lega d’oro bianco semplicemente mediante pesatura e miscelazione della lega madre e dell’oro.
Inoltre, come detto, la presente invenzione ha per oggetto sia leghe prive del solo nichel Ni, sia, nella forma attuativa preferita, leghe prive sia di nichel Ni sia di palladio Pd.
In accordo con la presente invenzione, l’uso di gallio come elemento sbiancante è destinato alla produzione di leghe d’oro bianco con contenuto d’oro Au, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compreso nel range 31 % < Au ≤ 92 %.
Con riferimento alla lega d’oro bianco, il gallio Ga viene preferibilmente utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compresa nel range 3 % < Ga < 30,0 %.
In particolare, quando la lega d’oro bianco ha un contenuto d’oro Au, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compreso nel range 73 % < Au < 77 % (e preferibilmente del 75 %, vale a dire un titolo 750 millesimi), in accordo con la presente invenzione il gallio Ga viene preferibilmente utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compresa nel range 3,1 % < Ga < 12 %.
Quando invece, la lega d’oro bianco ha un contenuto d’oro Au, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compreso nel range 57 % ≤ Au < 60 % (e preferibilmente del 58,5 %, vale a dire un titolo 585 millesimi), in accordo con la presente invenzione il gallio Ga viene preferibilmente utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compresa nel range 3 % < Ga ≤ 20 % (e in alcuni casi superiore al 6,1 %). Quando infine, la lega d’oro bianco ha un contenuto d’oro Au, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compreso nel range 36 % < Au < 39 % (e preferibilmente del 37,5 %, vale a dire un titolo 375 millesimi), in accordo con la presente invenzione il gallio Ga viene preferibilmente utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compresa nel range 4 % < Ga < 20 %.
Gli studi effettuati dall’odierna richiedente hanno poi permesso di accertare, sorprendentemente, che l’effetto sbiancante del gallio risulta accentuato quando, nella lega d’oro, viene utilizzato, come coadiuvante dell’effetto sbiancante del gallio Ga, argento Ag in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compresa nel range 0,01 % < Ag < 60,0 %. In particolare, nelle leghe d’oro bianco con contenuto d’oro Au, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compreso nel range 73 % < Au < 77 %, e preferibilmente pari al 75 %, in accordo con la presente invenzione, in aggiunta al gallio Ga l’argento Ag viene preferibilmente utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compresa nel range 0,01 % < Ag < 22,0 %.
Analogamente, nelle leghe d’oro bianco con contenuto d’oro Au, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compreso nel range 57 % < Au < 60 %, e preferibilmente pari al 58,5 %, l’argento Ag viene preferibilmente utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compresa nel range 0,01 % < Ag < 40,0 %, mentre nelle leghe d’oro bianco con contenuto d’oro Au, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compreso nel range 36 % < Au < 39 %, e preferibilmente pari al 37,5 %, l’argento Ag viene preferibilmente utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compresa nel range 0,01 % < Ag ≤ 60,0 %.
Un ulteriore aspetto migliorativo della presente invenzione consiste nell’abbi nare all’uso del gallio come elemento sbiancante, coadiuvato o meno da argento, l’uso di zinco Zn. La presente richiedente ha infatti appurato che l'aggiunta di zinco al gallio permette di migliorare la tonalità di bianco della lega d’oro bianco. Si è infatti constatato che l'aggiunta di zinco permette di perfezionare le leghe bianche ottenute con l'aggiunta di gallio, indirizzandone le sfumature di colore ancor più precisamente su una colorazione puramente bianca.
Tale risultato si può in generale ottenere con aggiunte di zinco Zn in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, comprese nel range 0,01 % < Zn < 30 %.
In particolare, nelle leghe d’oro bianco con contenuto d’oro Au, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compreso nel range 73 % ≤ Au < 77 %, e preferibilmente pari al 75 %, in accordo con la presente invenzione, in aggiunta al gallio Ga lo zinco Zn viene utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compresa nel range 0,01 % < Zn < 7 %.
Analogamente, nelle leghe d’oro bianco con contenuto d’oro Au, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compreso nel range 57 % < Au < 60 %, e preferibilmente pari al 58,5 %, lo zinco Zn viene utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compresa nel range 0,01 % < Zn < 21 %, mentre nelle leghe d’oro bianco con contenuto d’oro Au, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compreso nel range 36 % < Au < 39 %, e preferibilmente pari al 37,5 %, lo zinco Zn viene utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compresa nel range 0,01 % ≤ Zn ≤ 20 %.
Per quanto riguarda gli altri elementi che possono far parte delle leghe d’oro bianco nelle quali l’elemento sbiancante è costituito dal gallio, tali leghe possono, in generale, contenere uno o più dei seguenti elementi, dove le quantità sono sempre espresse in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco:
rame Cu in misura > 0 e ≤ 40,0 %;
indio In, stagno Sn, silicio Si, cromo Cr e cobalto Co, ciascuno in misura > 0 e < 3,0 %;
manganese Mn in misura > 0 e ≤ 2,9 %;
germanio Ge in misura > 0 e ≤ 5,0 %; e
boro B, iridio Ir, rutenio Ru, renio Re e molibdeno Mo, ciascuno in misura > 0 e < 0,5 %.
Come detto, poi, benché nelle forme realizzative preferite della presente invenzione il gallio venga utilizzato come elemento sbiancante in leghe d’oro bianco prive sia di nichel sia di palladio, in generale essa trova comunque vantaggiosa applicazione anche in tutte le leghe prive del solo nichel.
In questo caso, comunque, il palladio può essere presente in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compresa nel range 0 % < Pd < 7,5 %.
Quando la presente invenzione trova attuazione nella produzione preventiva di una lega madre, è importante conoscere le quantità dei vari elementi, e del gallio in particolare, rispetto alla composizione della lega madre.
In generale, nelle leghe madri il gallio Ga viene utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega madre, compresa nel range 6,4 % < Ga < 80 %.
In particolare, invece, quando la lega madre nasce destinata alla produzione di leghe d’oro bianco con percentuali di oro comprese tra il 73% ed il 77 %, il gallio Ga viene utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega madre, compresa nel range 12,4 % < Ga < 48 %.
Analogamente, quando la lega madre nasce destinata alla produzione di leghe d’oro bianco con percentuali di oro comprese tra il 57 % ed il 60 %, il gallio Ga viene utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega madre, compresa nel range 7,2 % < Ga < 48,2 %.
Infine, quando la lega madre nasce destinata alla produzione di leghe d’oro bianco con percentuali di oro comprese tra il 36 % ed il 39 %, il gallio Ga viene utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega madre, compresa nel range 6,4 % < Ga < 32 %.
Lo stesso discorso vale in relazione agli altri elementi coadiuvanti dell’azione del gallio, vale a dire argento e zinco.
In generale, l’argento Ag e lo zinco Zn possono essere presenti in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega madre, comprese rispettivamente nel range 0.01 % ≤ Ag < 93,6 % e nel range 0 % < Zn < 60 %.
Più in particolare, poi, quando la lega madre nasce destinata alla produzione di leghe d’oro bianco con percentuali di oro comprese tra il 73% ed il 77 %, l’argento Ag viene preferibilmente utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega madre, compresa nel range 0,01 % < Ag < 87,6 %, mentre lo zinco Zn in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega madre, compresa nel range 0,01 % < Zn < 28 %.
Quando invece la lega madre nasce destinata alla produzione di leghe d’oro bianco con percentuali di oro comprese tra il 57 % ed il 60 %, l’argento Ag viene preferibilmente utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega madre, compresa nel range 0,01 % ≤ Ag < 92,8 %, e lo zinco Zn in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega madre, compresa nel range 0,01 % < Zn < 50,6 %.
Infine, nel caso di lega madre destinata alla produzione di leghe d’oro bianco con percentuali di oro comprese tra il 36 % ed il 39 %, l’argento Ag viene preferibilmente utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega madre, compresa nel range 0,01 % < Ag < 93,6 % e lo zinco Zn in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega madre, compresa nel range 0,01 % < Zn < 32 %.
Per quanto riguarda gli altri possibili elementi costituenti della lega sopra indicati, con riferimento alla lega madre essi possono essere presenti, in peso rispetto al peso totale della lega madre, nelle seguenti quantità: rame Cu nel range 0 % < Cu < 90 %;
indio In nel range 0 % ≤ In < 15 %;
stagno Sn nel range 0 % < Sn ≤ 15 %;
silicio Si nel range 0 % < Si ≤ 15 %;
cromo Cr nel range 0 % < Cr < 15 %;
manganese Mn nel range 0 % < Mn < 15 %;
germanio Ge nel range 0 % < Ge < 15 %;
cobalto Co nel range 0 % < Co < 15 %;
iridio Ir nel range 0 % ≤ Ir < 2 %;
rutenio Ru nel range 0 % ≤ Ru ≤ 2 %;
renio Re nel range 0 % ≤ Re ≤ 2 %;
molibdeno Mo nel range 0 % < Mo < 2 %.
Infine, in accordo con quanto sopra indicato, la lega madre può essere priva di palladio Pd, o comprenderne in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega madre, compresa nel range 0 % < Pd < 30 %.
Come detto, l’uso del gallio come elemento sbiancante trova applicazione sia in leghe prive del solo nichel, sia in leghe prive anche di palladio, sempre con risultati eccellenti.
Nel seguito verranno ora proposti alcuni esempi sia di leghe d’oro bianco che utilizzano gli elementi sbiancanti tradizionali, sia di leghe d’oro bianco realizzate in accordo con la presente invenzione, nelle quali, cioè, l’elemento sbiancante utilizzato è il gallio.
Per ciascuna lega vengono inoltre riportati i valori di bianchezza misurati e calcolati sia con il metodo Cielab, sia con il metodo Yellowness Index.
Un confronto tra i valori di bianchezza delle leghe tradizionali e di quelle oggetto della presente invenzione permette di accertare la validità del gallio come elemento sbiancante.
ESEMPI
Negli esempi, tutte le composizioni sono espresse in millesimi in peso.
Per ciascuna lega, sono inoltre riportate sia le coordinate Cielab misurate, sia il valore dell’indice Yl conseguentemente calcolato.
Inoltre, per ciascun esempio è riportato anche il valore che indica il livello di colorazione complessivo della lega. Più basso è il valore c, tanto maggiore è il livello di bianchezza della lega.
1.1. Esempi di riferimento di leghe in oro bianco a titolo 750 contenenti nichel come elemento sbiancante primario
Esempio 1.1.0,
Au 750
Zn 40
Ni 70
Cu 140
Coordinate colore Cielab: a<*>= 1.6; b<*>= 11 ; c = 11 ,1 ; L<*>= 81.5, Yl = 24.1
Esempio 1.1.1.
Au 750
Zn 30
Ni 50
Cu 170
Coordinate Cielab: a* = 2.6; b* = 11.8; c = 12.1; L* = 86.2, Yl = 25.3
1.2. Esempi di riferimento di leghe in oro bianco a titolo 750 contenenti pallio come agente sbiancante primario
Negli esempi 1.2.0, 1.2.1, 1.2.2 le tre formulazioni di lega in oro 750 (18 kt) contengono la stessa composizione base, ma differiscono per il contenuto di gallio (e, ovviamente, in modo inversamente corrispondente, per quello di rame che è l’elemento di completamento della lega). E’ chiaramente visibile il marcato effetto sbiancante ottenibile all’aumentare della concentrazione del gallio.
Esempio 1.2.0.
Au 750
Zn 20
Ga 90
Ag 12.5
Cu 127.5
Coordinate colore Cielab: a<*>= 1.6; b<*>= 11.7; c = 11.8, L* = 84.4, Yl = 22.7.
Esempio 1.2.1.
Au 750
Zn 20
Ga 135
Ag 12.5
Cu 82.5
Coordinate colore Cielab: a<*>= 0.4; b<*>= 4.8; c = 4.8, L* = 85.2, Yl = 11,1
Esempio 1.2.3.
Au 750
Zn 20
Ga 180
Ag 12.5
Cu 37.5
Coordinate colore Cielab: a<*>= 0.1 ; b* = 2.9; c = 2.9, L* = 85.5, Yl = 7,2
Esempio 1.2.4.
Au 750
Zn 37.5
Ga 90
Ag 0
Cu 122.5
Coordinate colore Cielab: a<*>= 1.6; b<*>= 11.2; c = 11.3, L<*>= 85.6, Yl = 23.5
Nell’ esempio 1.2.4 la formulazione è stata modificata rispetto all’esempio 1.2.0 aumentando dell’87% il contenuto di zinco nella lega. Il confronto delle coordinate colore tra le due formulazioni dimostra come l’effetto sbiancante dello zinco sia trascurabile.
Esempio 1.2.5.
Au 750
Zn 37.5
Ga 90
Ag 75
Cu 47.5
Coordinate colore Cielab: a* = 0.8; b* = 8.8; c = 8.8, L* = 85.5, Yl = 18.7
Nell’ esempio 1.2.5 è stato aggiunto argento alla precedente formulazione 1.2.4 In questo caso, l’argento ha contribuito a sbiancare ulteriormente la lega ottenuta, sia pure in misura notevolmente inferiore a quanto ottenibile con aggiunta di simili quantità di gallio (vedasi esempio 1.2.3). In ogni caso, è interessante notare che, mentre aggiunte di argento su leghe contenenti nichel come sbiancante primario contribuiscono in maniera ridotta al miglioramento della colorazione bianca, aggiunte di argento in presenza di gallio rafforzano in misura più accentuata l’effetto sbiancante. Questa condizione è stata rilevata specialmente nelle leghe d’oro a titolo 750.
L’effetto sbiancante del gallio è poi evidente al punto tale che una sua rimozione dalla formulazione precedente (a parità degli altri elementi con la sola eccezione dell’elemento compensatore rame) ha comportato un netto ingiallimento della lega (a<*>= 3; b* = 20.8; c = 21; L* = 86.3; Yl = 40.12), confermando ulteriormente l’effetto sbiancante prodotto dal gallio e l’incapacità dell’argento per se di agire come agente decolorante autonomo a carature elevate.
Negli esempi riportati di seguito, zinco e argento sono stati di volta in volta aggiunti in modo tale da aggiustare, a seconda degli obiettivi, le proprietà fisico-meccaniche e gli aspetti legati al costo dei materiali impiegati.
Esempio 1.2.6.
Au 750
Zn 37.5
Ga 60
Ag 105
Cu 47.5
Coordinate colore Cielab: a<*>= 0.3; b<*>= 13.1; c = 13.1, L* = 85.2, Yl = 25.8 Esempio 1 ,2.7.
Au 750
Zn 37.5
Ga 50
Ag 115
Cu 47.5
Coordinate colore Cielab: a<*>= 0.01 ; b<*>= 15.5; c = 15.5; L* = 85.2, Yl = 23.1 In questo esempio è interessante notare come, pur con un peggioramento della coordinata b<*>, l’impatto visivo è comunque quello di una colorazione marcatamente bianca. Ciò è dovuto ai valori estremamente bassi di a* (componente rossa del colore); che notoriamente colpiscono la sensibilità della retina in misura maggiore di quanto succeda per la coordinata b* (componente gialla del colore).
Esempio 1.2.8.
Au 750
Zn 37.5
Ga 70
Ag 95
Cu 47.5
Coordinate colore Cielab: a<*>= 0.5; b<*>= 11.2; c 11 ,2; L* = 86.3, Yl = 23.1
Esempio 1.2.9.
Au 750
Zn 75
Ga 50
Ag 75
Cu 50
Coordinate colore Cielab: a* = 0.6; b* = 13.0; c = 13.0; L* = 86.8; Yl = 25.8
2.1. Esempi di riferimento di leghe in oro bianco a titolo 585 contenenti nichel come agente sbiancante primario
Esempio 2.1,0.
Au 585
Zn 60
Ni 60
Cu 295
Coordinate colore Cielab: a<*>= 2.2; b* = 12.3; c = 12.5; L* = 85.3; Yl = 26.0
Esempio 2.1.1.
Au 585
Zn 48
Ni 87
Cu 280
Coordinate colore Cielab: a* = 1.8; b* = 9.7; c = 9.9; L* = 85.4; Yl = 21.1
2.2, Esempi di riferimento di leghe in oro bianco a titolo 585 contenenti aallio come agente sbiancante primario
Esempio 2.2.1.
Au 585
Zn 100
Ga 62
Ag 62
Cu 191
Coordinate colore Cielab: a* = 1.2; b* = 14.1 ; c = 14.2; L* = 86.6; Yl = 28.2
Esempio 2.2.2,
Au 585
Zn 62
Ga 100
Ag 175
Cu 78
Coordinate colore Cielab: a* = 0.3; b* = 6.7; c = 6.8; L<*>= 87; Yl = 13.6
3.1. Esempi di riferimento di leghe in oro bianco a titolo 375 contenenti nichel come agente sbiancante primario
Esempio 3.1.0.
Au 375
Zn 100
Ni 130
Cu 395
Coordinate colore Cielab: a<*>= 0.7; b* = 8.4; c = 8.4; L* = 85.5; Yl = 17.9
Esempio 3.1.1.
Au 375
Zn 130
Ni 65
Cu 430
Coordinate colore Cielab: a<*>= 0.6; b* = 11.6; c = 11.6; L<*>= 85.4; Yl = 23.4
3.2. Esempi di riferimento di leghe in oro bianco a titolo 375 contenenti qallio come agente sbiancante primario
Esempio 3.2.1.
Au 375
Zn 125
Ga 62
Ag 50
Cu 388
Coordinate colore Cielab: a<*>= 1.1 ; b<*>= 17.5; c = 17.5; L* = 87.8; Yl = 33.8
Esempio 3.2.2,
Au 375
Zn 94
Ga 150
Ag 262
Cu 119
Coordinate colore Cielab: a<*>= 0.4; b* = 5.1; c = 5.1; L* = 82.3; Yl = 11.1.
La presente invenzione consegue importanti vantaggi.
Grazie alla presente invenzione, infatti, è stato possibile individuare un innovativo agente sbiancante, il gallio, che può essere utilizzato in alternativa agli agenti sbiancanti tradizionali (nichel, palladio) con risultati equivalenti se non migliori.
Inoltre, il gallio è un elemento sicuro, dato che, pur essendo utilizzato da molti anni nel settore orafo, per esso non sono mai stati riportati casi di dermatiti allergiche da contatto.
Ulteriormente, il gallio, così come il nichel e contrariamente al palladio, non è un metallo prezioso, per cui il costo connesso all’attuazione dell'invenzione risulta relativamente limitato.
Ulteriori vantaggi si ottengono poi quando in aggiunta al gallio, si utilizzano anche argento e/o zinco, dato che tali elementi permettono rispettivamente di migliorare la bianchezza della lega e di migliorarne la tonalità.

Claims (37)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Uso di gallio Ga come elemento sbiancante per la realizzazione di leghe d’oro bianco prive di nichel Ni.
  2. 2. Uso di gallio Ga secondo la rivendicazione 1 per leghe d’oro bianco con contenuto d’oro Au, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, nel range 31 % < Au ≤ 92 %.
  3. 3. Uso di gallio Ga secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che il gallio Ga viene utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compresa nel range 3 % < Ga < 30,0 %.
  4. 4. Uso di gallio Ga secondo la rivendicazione 3 per la realizzazione di leghe d’oro bianco con contenuto d’oro Au, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compreso nel range 73 % < Au ≤ 77 %, caratterizzato dal fatto che il gallio Ga viene utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compresa nel range 3,1 % < Ga < 12 %.
  5. 5. Uso di gallio Ga secondo la rivendicazione 4 per la realizzazione di leghe d’oro bianco con contenuto d’oro Au, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, pari al 75 %.
  6. 6. Uso di gallio Ga secondo la rivendicazione 3 per la realizzazione di leghe d’oro bianco con contenuto d’oro Au, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compreso nel range 57 % < Au < 60 %, caratterizzato dal fatto che il gallio Ga viene utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compresa nel range 3,1 % ≤ Ga ≤ 20 %.
  7. 7. Uso di gallio Ga secondo la rivendicazione 6 per la realizzazione di leghe d’oro bianco con contenuto d’oro Au, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, pari al 58,5 %.
  8. 8. Uso di gallio Ga secondo la rivendicazione 6 o 7 in cui il gallio Ga viene utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compresa nel range 6,1 % ≤ Ga ≤ 20 %.
  9. 9. Uso di gallio Ga secondo la rivendicazione 3 per la realizzazione di leghe d’oro bianco con contenuto d’oro Au, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compreso nel range 36 % < Au < 39 %, caratterizzato dal fatto che il gallio Ga viene utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compresa nel range 4 % < Ga < 20 %.
  10. 10. Uso di gallio Ga secondo la rivendicazione 9 per la realizzazione di leghe d'oro bianco con contenuto d’oro Au, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, pari al 37,5 %.
  11. 11. Uso di gallio Ga secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 10 caratterizzato dal fatto di utilizzare, come coadiuvante dell’effetto sbiancante del gallio Ga, argento Ag in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compresa nel range 0,01 % < Ag < 60,0 %.
  12. 12. Uso di gallio Ga secondo la rivendicazione 11 per la realizzazione di leghe d’oro bianco con contenuto d’oro Au, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compreso nel range 73 % < Au ≤ 77 %, e preferibilmente pari al 75 %, caratterizzato dal fatto che l’argento Ag viene utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compresa nel range 0,01 % < Ag < 22,0 %.
  13. 13. Uso di gallio Ga secondo la rivendicazione 11 per la realizzazione di leghe d’oro bianco con contenuto d’oro Au, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compreso nel range 57 % < Au < 60 %, e preferibilmente pari al 58,5 %, caratterizzato dal fatto che l’argento Ag viene utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compresa nel range 0,01 % ≤ Ag < 40,0 %.
  14. 14. Uso di gallio Ga secondo la rivendicazione 11 per la realizzazione di leghe d’oro bianco con contenuto d’oro Au, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compreso nel range 36 % < Au < 39 %, e preferibilmente pari al 37,5 %, caratterizzato dal fatto che l'argento Ag viene utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compresa nel range 0,01 % < Ag < 60,0 %.
  15. 15. Uso di gallio Ga secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 14 caratterizzato dal fatto di utilizzare inoltre, come miglioratore della tonalità di bianco della lega d’oro bianco, zinco Zn in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compresa nel range 0,01 % < Zn < 30 %.
  16. 16. Uso di gallio Ga secondo la rivendicazione 15 per la realizzazione di leghe d’oro bianco con contenuto d’oro Au, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compreso nel range 73 % < Au ≤ 77 %, e preferibilmente pari al 75 %, caratterizzato dal fatto che lo zinco Zn viene utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compresa nel range 0,01 % < Zn < 7 %.
  17. 17. Uso di gallio Ga secondo la rivendicazione 15 per la realizzazione di leghe d’oro bianco con contenuto d’oro Au, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compreso nel range 57 % < Au < 60 %, e preferibilmente pari al 58,5 %, caratterizzato dal fatto che lo zinco Zn viene utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compresa nel range 0,01 % < Zn < 21 %.
  18. 18. Uso di gallio Ga secondo la rivendicazione 15 per la realizzazione di leghe d’oro bianco con contenuto d’oro Au, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compreso nel range 36 % < Au < 39 %, e preferibilmente pari al 37,5 %, caratterizzato dal fatto che lo zinco Zn viene utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compresa nel range 0,01 % < Zn < 20 %.
  19. 19. Uso di gallio Ga secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti per la realizzazione di leghe d’oro bianco comprendenti inoltre, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, uno o più dei seguenti elementi: rame Cu in misura > 0 e < 40,0 %; indio In, stagno Sn, silicio Si, cromo Cr e cobalto Co, ciascuno in misura > 0 e < 3,0 %; manganese Mn in misura > 0 e < 2,9 %; germanio Ge in misura > 0 e < 5,0 %; e boro B, iridio Ir, rutenio Ru, renio Re e molibdeno Mo, ciascuno in misura > 0 e < 0,5 %.
  20. 20. Uso di gallio Ga secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti per la realizzazione di leghe d’oro bianco prive di palladio Pd.
  21. 21. Uso di gallio Ga secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 19 per la realizzazione di leghe d’oro bianco comprendenti inoltre palladio in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compresa nel range 0 % < Pd < 7,5 %.
  22. 22. Uso di gallio Ga secondo la rivendicazione 1 per la realizzazione di una lega madre destinata alla produzione di una lega d’oro bianco mediante mescolamento ad oro Au.
  23. 23. Uso di gallio Ga secondo la rivendicazione 22 caratterizzato dal fatto che il gallio Ga viene utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega madre, compresa nel range 6,4 % < Ga ≤ 80 %.
  24. 24. Uso di gallio Ga secondo la rivendicazione 23 per la realizzazione di leghe madri per la produzione di leghe d’oro bianco con contenuto d’oro Au, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compreso nel range 73 % < Au < 77 %, e preferibilmente pari al 75 %, caratterizzato dal fatto che il gallio Ga viene utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega madre, compresa nel range 12,4 % < Ga < 48 %.
  25. 25. Uso di gallio Ga secondo la rivendicazione 23 per la realizzazione di leghe madri per la produzione di leghe d’oro bianco con contenuto d’oro Au, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compreso nel range 57 % < Au < 60 %, e preferibilmente pari al 57,5 %, caratterizzato dal fatto che il gallio Ga viene utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega madre, compresa nel range 7,2 % < Ga < 48,2 %.
  26. 26. Uso di gallio Ga secondo la rivendicazione 23 per la realizzazione di leghe madri per la produzione di leghe d’oro bianco con contenuto d’oro Au, in peso rispetto al peso totale della lega d’oro bianco, compreso nel range 36 % < Au < 39 %, e preferibilmente pari al 37,5 %, caratterizzato dal fatto che il gallio Ga viene utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega madre, compresa nel range 6,4 % < Ga ≤ 32 %.
  27. 27. Uso di gallio Ga secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 22 a 26 caratterizzato dal fatto di utilizzare inoltre, come coadiuvante dell’effetto sbiancante del gallio Ga, argento Ag in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega madre, compresa nel range 0.01 % < Ag < 93,6 %.
  28. 28. Uso di gallio Ga secondo le rivendicazioni 24 e 27 caratterizzato dal fatto che l’argento Ag viene utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega madre, compresa nel range 0,01 % < Ag < 87,6 %.
  29. 29. Uso di gallio Ga secondo le rivendicazioni 25 e 27 caratterizzato dal fatto che l’argento Ag viene utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega madre, compresa nel range 0,01 % < Ag < 92,8 %.
  30. 30. Uso di gallio Ga secondo le rivendicazione 26 e 27 caratterizzato dal fatto che l’argento Ag viene utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega madre, compresa nel range 0,01 % < Ag < 93,6 %.
  31. 31. Uso di gallio Ga secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 22 a 30 caratterizzato dal fatto di utilizzare inoltre, come miglioratore della tonalità di bianco per la lega finale d’oro bianco, zinco Zn in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega madre, compresa nel range 0 % < Zn < 60 %.
  32. 32. Uso di gallio Ga secondo le rivendicazioni 24 e 31 caratterizzato dal fatto che lo zinco Zn viene utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega madre, compresa nel range 0,01 % < Zn ≤ 28 %.
  33. 33. Uso di gallio Ga secondo la rivendicazione 25 e 31 caratterizzato dal fatto che lo zinco Zn viene utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega madre, compresa nel range 0,01 % < Zn ≤ 50,6 %.
  34. 34. Uso di gallio Ga secondo la rivendicazione 26 e 31 caratterizzato dal fatto che lo zinco Zn viene utilizzato in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega madre, compresa nel range 0,01 % < Zn < 32 %.
  35. 35. Uso di gallio Ga secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 22 a 34 per la realizzazione di leghe madri per la produzione di leghe d’oro bianco, comprendenti inoltre, in peso rispetto al peso totale della lega madre, uno o più dei seguenti elementi: rame Cu nel range 0 % < Cu < 90 %; indio In nel range 0 % < In < 15 %; stagno Sn nel range 0 % < Sn < 15 %; silicio Si nel range 0 % < Si < 15 %; cromo Cr nel range 0 % < Cr < 15 %; manganese Mn nel range 0 % < Mn < 15 %; germanio Ge nel range 0 % < Ge < 15 %; cobalto Co nel range 0 % < Co < 15 %; iridio Ir nel range 0 % < Ir < 2 %; rutenio Ru nel range 0 % < Ru ≤ 2 %; renio Re nel range 0 % < Re < 2 %; molibdeno Mo nel range 0 % < Mo < 2 %.
  36. 36. Uso di gallio Ga secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 22 a 35 per la realizzazione di leghe madri prive di palladio Pd.
  37. 37. Uso di gallio Ga secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 22 a 35 per la realizzazione di leghe madri comprendenti inoltre palladio in quantità, in peso rispetto al peso totale della lega madre, compresa nel range 0 % < Pd < 30 %.
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