IT201800003593A1 - Lega d’oro resistente alla decolorazione e metodo di produzione della medesima - Google Patents

Lega d’oro resistente alla decolorazione e metodo di produzione della medesima Download PDF

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Marta Rossini
Marco Nauer
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Argor Heraeus Sa
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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per BREVETTO D’INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:
“LEGA DORO RESISTENTE ALLA DECOLORAZIONE E METODO DI
PRODUZIONE DELLA MEDESIMA”
Campo dell'invenzione
La presente invenzione si riferisce al settore delle leghe d’oro ed in particolare concerne una lega d’oro avente colore di seguito definito rosso chiaro.
La presente invenzione altresì concerne un metodo di produzione di leghe d’oro avente colore rosso chiaro.
Le leghe d’oro ed il metodo di produzione di leghe d’oro in accordo all’invenzione, sono rispettivamente una lega ed un metodo di produzione di leghe d’oro per applicazioni di gioielleria ed orologeria.
Arte nota
Nel settore della gioielleria e dell’orologeria, l’oro non viene impiegato in forma pura poiché troppo duttile. Per applicazioni di gioielleria e orologeria si utilizzano tipicamente leghe d’oro per gioielleria o orologeria, contraddistinte da una maggiore durezza rispetto all’oro in forma pura e/o rispetto a leghe d’oro a bassa durezza o alta duttilità.
E’ noto che, in generale, le leghe d’oro possono subire nel tempo indesiderate alterazioni di colore, a seguito di interazioni con ambienti aggressivi. Tali interazioni portano alla formazione di sottili strati di prodotti di reazione, che, rimanendo aderenti alla superficie della lega, ne provocano un’alterazione del colore e della lucentezza (documento “Observations of onset of sulfide tarnish on gold-base alloys”; JPD, 1971, Vol. 25, issue 6, pag 629-637).
Gli ambienti in grado di promuovere alterazioni del colore delle leghe d’oro sono molteplici e sono legati alle loro applicazioni.
I colori delle leghe d’oro possono essere univocamente misurati nello spazio di colore CIELAB 1976, il quale definisce un colore sulla base di un primo parametro L*, un secondo parametro a* ed un terzo parametro b*, in cui il primo parametro L* identifica la luminosità ed assume valori compresi tra 0 (nero) e 100 (bianco) mentre il secondo parametro a* e il terzo parametro b* rappresentano parametri di cromaticità. In particolare, nella carta di colore CIELAB 1976, la scala acromatica dei grigi è individuata dai punti in cui a*=b*=0; valori positivi per il secondo parametro a* indicano un colore tendente tanto più al rosso quanto più il valore del secondo parametro è alto; valori negativi per il secondo parametro a* indicano un colore tendente tanto più al verde quanto più il valore del secondo parametro a* è in valore assoluto alto, ancorché negativo; valori positivi per il terzo parametro b* indicano un colore tendente tanto più al giallo quanto più il valore del terzo parametro è alto; valori negativi per il terzo parametro b* indicano un colore tendente tanto più al blu quanto più il valore del terzo parametro b* è in valore assoluto alto, ancorché negativo. Inoltre è possibile trasformare il secondo parametro a* ed il terzo parametro b* in parametri polari cosi definiti:
Il parametro cab* è definito come “chroma”; maggiore è il valore del parametro cab*, maggiore sarà la saturazione del colore; minore è il valore del parametro cab*, minore sarà la saturazione del colore, che tenderà alla scala dei grigi. A conoscenza della Richiedente, le leghe con un contenuto di oro superiore a 750%o, che possono essere utilizzate tal quali come leghe d’oro bianco o grigio e non richiedono trattamenti superficiali di rodiatura, arbitrariamente presentano valori di cab*<8. Il parametro hab* identifica invece la tonalità del colore.
In particolare, la norma ISO DIS 8654: 2017 definisce sette designazioni di colore per quanto riguarda le leghe d’oro per gioielleria. In particolare, tali leghe sono definite secondo la tabella seguente, nella quale il colore è definito su di un riferimento standard nominato tra 0N e 6N.
Per la misurazione del colore di una lega d’oro, in particolare, la norma ISO DIS 8654 esplicita che l'apparecchio di misura deve essere conforme alla pubblicazione CIE N° 15.
Lo standard ISO DIS 8654: 2017 inoltre, tabula i valori nominali L*, a*, b* in coordinate tricromatiche per le leghe di colore standard 0N-6N, incluse le tolleranze. Di seguito è riportato un estratto della norma in cui sono definiti i limiti cromatici delle leghe definite dallo standard ISO DIS 8654: 2017 come rosa/rosse.
In relazione alla precedente tabella è dunque possibile ricavare, all'interno dello spazio di colore CIELAB 1976 una pluralità di aree ognuna delle quali rappresenta gli intervalli di colore entro i quali è possibile asserire che una lega presenta un colore 0N...6N e più specificatamente un colore 5N-6N. Tali aree sono rappresentate con dettaglio in figura 1.
La norma ISO DIS 8654: 2017 propone inoltre composizioni chimiche raccomandate per ciascuna delle leghe 0N-6N. Segnatamente per le leghe rosa/rosse, le composizioni sono quelle riportate in tabella:
La Richiedente ha osservato che le leghe d’oro rosa/rosse di tipo noto, presentano una sostanziale instabilità di colore, in particolare quando esposte ad ambienti in cui sono presenti cloruri o solfuri.
Variazioni del colore di una lega d’oro in accordo al colore come definito sulla carta di colore CIE 1976 ed espresso dalla coordinata E=f (L*, a*, b*), definito: - L*0 quale primo parametro in condizioni originali, al tempo to=0;
- a0* quale secondo parametro in condizioni originali, al tempo to=0;
- b0* quale terzo parametro in condizioni originali, al tempo to=0;
sono definite dalla seguente equazione:
E’ stato altresì osservato che l’occhio umano di un tecnico esperto in materiali preziosi è in grado di distinguere variazioni di colore ΔΕ (L*, a*, b*) >1.
In particolare, la Richiedente ha osservato che la lega d’oro 5N ISO DIS 8654: 2017- nella formulazione che utilizza il minimo valore di riferimento per quanto riguarda il contenuto di Argento-, esposta a vapori di Tioacetammide per 150 ore (in accordo allo standard UNI EN ISO 4538:1998), presenta una variazione di colore ΔΕ (L*, a*, b*) pari a 5,6; allorquando esposta all’azione di una soluzione acquosa 50g/litro di Cloruro di Sodio (NaCI) a 35°C per 175 ore, la lega d’oro 5N presenta variazione di colore ΔΕ (L*, a*, b*) pari a 3,6.
Dal documento JP H04-193924 è nota una lega d’oro specificamente concepita per ottenere variazioni del colore della lega, in seguito a trattamenti di ossidazione superficiale. Tale processo genera drastiche e volute alterazioni superficiali della lega, fino ad ottenere un colore nero/blu. Nell’ambito della gioielleria, le leghe descritte in questo documento presentano - oltre ad un comportamento voluto di variazione del colore - l’inconveniente di presentare elementi anche rilevantemente tossici come ad esempio Cobalto, ed altre terre rare che, resi necessari per ottenere la colorazione blu/nera della lega, se per caso scissi 0 dissoluti dalla lega, possono portare quantomeno delle reazioni allergiche. Altri materiali riconosciuti tossici, per applicazioni a contatto epidermico sono Nichel, Cadmio ed Arsenico, anch’essi spesso contenuti in leghe d’oro.
Dal documento “Effect of palladium addition on the tarnishing of dentai gold alloys”; J Mater Sci-Mater, 1(3), pp. 104-145, 1990 e dal document “Effect of palladium on sulphide tarnishing of noble metal alloys”, J Biomed Mater Res, 19(8), pp.317-934, 1985, è noto che il Palladio, in contenuti anche minori al 3% in peso, purché presente, minimizza gli effetti del tarnishing generati da ambienti in cui sono presenti soprattutto composti dello zolfo.
La Richiedente ha osservato che, durante le operazioni di lucidatura ed in particolare di diamantatura, determinate leghe d’oro per gioielleria presentano marcature scure, che si presentano come linee chiaramente visibili ad occhio nudo. Tali marcature scure sono dovute ad inclusioni nelle leghe d’oro, quali carburi. La presenza di tali carburi può essere associata anche alla presenza di ossidi. In entrambi i casi, la presenza di simili composti, rende la lega d’oro di aspetto estetico visuale poco piacevole ed inadatta ad applicazioni di gioielleria ed orologeria dove è richiesta la lucidatura o diamantatura degli oggetti. Tali marcature non sono presenti nella lucidatura dell’oro puro, poiché privo di materiali in grado di generare 1 carburi stessi.
In particolare, il documento WO2014087216 riporta leghe d’oro contenenti Vanadio e le cui composizioni sono state segnatamente formulate per resistere alla decolorazione in ambienti contenenti composti dello zolfo e del cloro. Sebbene sia stato dimostrato che il Vanadio è un elemento in grado di migliorare sorprendentemente la resistenza alla decolorazione delle leghe d’oro, la Richiedente ha osservato che leghe d’oro contenenti tale elemento, sono caratterizzate dall'inconveniente della formazione di carburi o ossidi. Conseguentemente tali leghe risultano inadatte ad applicazioni di gioielleria ed orologeria, in cui è richiesta la lucidatura o diamantatura degli oggetti, ovvero in cui è richiesta un' elevata qualità delle superfici dei manufatti.
Lo scopo della presente invenzione è pertanto quello di descrivere una lega d’oro, in particolare per gioielleria ed orologeria, atta a risolvere l'inconveniente della formazione di imperfezioni durante la lucidatura, dovute alla presenza di carburi e/o ossidi dispersi nella lega.
Più in particolare è scopo della presente invenzione quello di descrivere una lega d’oro rosso chiaro esente da carburi - ovvero presenti in quantitativi tali da non generare le imperfezioni precedentemente descritte - e che è in grado di resistere a variazioni del colore superficiale - in particolare in aria ed in ambienti in cui sono presenti cloruri o solfuri - in misura maggiore rispetto alla lega 5N ISO DIS 8654: 2017, ovvero in grado di resistere in misura maggiore rispetto alla lega 5N ISO DIS 8654: 2017 a non volute decolorazioni superficiali.
Sommario
Forma un 1° ed indipendente aspetto dell’invenzione una lega d’oro per gioielleria, comprendente in peso:
- Oro in ammontare maggiore di 750‰ e inferiore o uguale a 770‰ ,
- Rame in ammontare compreso tra 165‰ e 202‰ ,
- Argento in ammontare compreso tra 28‰ e 50‰ ,
- Palladio in ammontare compreso tra 11 ‰ e 23‰ e
- Ferro in ammontare compreso tra 0‰ e 8‰ .
e caratterizzata dall’assenza di Vanadio.
Forma un 2° aspetto dell’invenzione una lega d’oro per gioielleria, comprendente in peso:
- Oro in ammontare compreso tra 755‰ e 770‰ ,
- Rame in ammontare compreso tra 165‰ e 183‰ ,
- Argento in ammontare compreso tra 28‰ e 50‰ ,
- Palladio in ammontare compreso tra 19‰ e 23‰ e
- Ferro in ammontare compreso tra 2‰ e 6‰ .
e caratterizzata dall’assenza di Vanadio.
Grazie alla composizione sopra descritta, la lega d’oro in accordo al 2° aspetto presenta resistenza alla decolorazione in ambienti contenenti Tioacetammide, NaCI e/o aria maggiore rispetto alla resistenza offerta dalla lega 5N ISO DIS 8654 : 2017 ed, inoltre non forma carburi e/o ossidi.
In accordo ad un 3° aspetto non limitativo, la detta lega d’oro per gioielleria è una lega caratterizzata dall’assenza di Vanadio e di altri materiali in grado di generare carburi e ossidi, in particolare priva di Magnesio, Indio, Silicio, Stagno, Titanio, Tungsteno, Molibdeno, Niobio, Tantalio, Zirconio, Ittrio, Germanio.
In accordo ad un 4° aspetto non limitativo, la lega d’oro per gioielleria, è una lega d’oro di colore rosso chiaro.
Ai sensi della presente invenzione, per “rosso chiaro” si intende un colore che, sul piano di colore a*, b* in accordo alla carta di colore CIE 1976, non è compreso negl’ intervalli definiti dalla norma ISO DIS 8654: 2017 ed è racchiuso entro un poligono almeno definito dai seguenti punti:
In particolare, la lega d’oro è una lega di colore rosso chiaro in condizioni originali, ovvero subito dopo lucidatura e come definito dalla norma ISO DIS 8654:2017. Tale lega presenta colore significativamente differente rispetto ai colori definiti per le leghe 4N, 5N, 6N secondo la norma ISO di riferimento, dalle quali essa risulta dunque chiaramente distinguibile.
In accordo ad un 5° aspetto non limitativo, la lega d’oro per gioielleria, comprende in peso:
- Oro in ammontare compreso tra 755‰ e 770‰ ,
- Rame in ammontare compreso tra 165‰ e 183‰ ,
- Argento in ammontare compreso tra 28‰ e 50 ‰ ,
-Palladio in ammontare compreso tra 19 ‰ e 23‰ e
- Ferro in ammontare compreso tra 2‰ e 4.5‰ .
e la lega è caratterizzata dall’assenza di Vanadio
In particolare, in accordo ad un 6° aspetto non limitativo, la lega d’oro per gioielleria comprende Ferro in ammontare sostanzialmente pari a 4‰ in peso.
In accordo ad un 7° aspetto non limitativo, dipendente dal precedente 6° aspetto, la lega comprende in peso Argento in ammontare sostanzialmente pari a 40‰ e Palladio in ammontare sostanzialmente pari a 21 ‰ .
In accordo ad un 8° aspetto non limitativo, la lega d’oro in accordo al 6° e/o 7° aspetto, presenta Oro in ammontare compreso sostanzialmente tra 759 ‰ e 761 ‰ in peso.
Alternativamente agli aspetti 5°-8°, in accordo ad un 9° aspetto non limitativo, la lega d’oro per gioielleria comprende in peso:
- Oro in ammontare compreso tra 755‰ e 770‰ ,
- Rame in ammontare compreso tra 165‰ e 183‰ ,
- Argento in ammontare compreso tra 28‰ e 50‰ ,
- Palladio in ammontare compreso tra 19 %o e 23%o e
- Ferro in ammontare compreso tra 4.5%o e 6%o.
e la lega è caratterizzata dall’assenza di Vanadio
In particolare, in accordo ad un 10° aspetto non limitativo, dipendente dal precedente 6° aspetto la lega d’oro per gioielleria comprende in peso:
- Oro in ammontare compreso tra 755%o e 770%o,
- Rame in ammontare compreso tra 170%o e 180%o,
- Argento in ammontare compreso tra 38%o e 42 %o,
- Palladio in ammontare compreso tra 19 %o e 23%o e
- Ferro in ammontare compreso tra 4.5%o e 6%o.
e la lega è caratterizzata dall’assenza di Vanadio
In accordo ad un 11° aspetto non limitativo, la lega d’oro per gioielleria è una lega il cui colore, sulla carta di colore CIELAB 1976, presenta una coordinata a*>5 e più preferibilmente, presenta una coordinata a*>6 (osservatore 10°).
In accordo ad un 12° aspetto non limitativo, la lega d’oro per gioielleria è una lega il cui colore, sulla carta di colore CIELAB 1976, presenta una coordinata b*<15.5 (osservatore 10°).
In accordo ad un 13° aspetto non limitativo, la lega d’oro per gioielleria è una lega il cui colore, sulla carta di colore CIELAB 1976, presenta (osservatore 10°) una coordinata a* compresa nell'intervallo ( 5 ÷ 8 ), più preferibilmente ( 6 ÷ 8 ), al di fuori degli intervalli precedentemente ed arbitrariamente definiti come leghe grigie o bianche.
In accordo ad un 14° aspetto non limitativo, la lega d’oro per gioielleria è una lega il cui colore, sulla carta di colore CIELAB 1976, presenta una coordinata b* compresa nell'intervallo (13.5 ÷ 15.5 ) (osservatore 10°).
In accordo agli aspetti non limitativi 11°, 12°, 13°, 14°, la combinazione delle coordinate a* e b* concorrono in una combinazione di colore tale da rendere effettivamente la lega oggetto dell’invenzione di colore “rosso chiaro”, poiché tale coordinata di colore non ricade all’interno delle tolleranze per leghe 4N, 5N e 6N, definite dallo standard ISO DIS 8654: 2017.
In accordo ad un 15° aspetto non limitativo, la lega d’oro per gioielleria comprende in peso:
- Oro in ammontare compreso tra 759%o e 761 %o,
- Rame in ammontare compreso tra 173%o e 177%o,
- Argento in ammontare sostanzialmente pari al 40%o,
- Palladio in ammontare compreso tra 19 %o e 23%o e
- Ferro in ammontare compreso tra 335%o e 5%o.
In accordo ad un 16° aspetto non limitativo, dipendente dal precedente 13° aspetto, la lega d’oro per gioielleria comprende in peso:
- Oro in ammontare compreso tra 759%o e 761 %o,
- Rame in ammontare compreso tra 173%o e 177%o,
- Argento in ammontare sostanzialmente pari al 40%o,
- Palladio in ammontare compreso tra 19 %o e 23%o e
- Ferro in ammontare compreso tra 3.5%o e 4.5%o.
In accordo ad un 17° aspetto non limitativo, dipendente dal precedente 17° aspetto, la lega d’oro per gioielleria comprende in peso:
- Oro in ammontare compreso tra 759%o e 761 %o,
- Rame in ammontare compreso tra 174.5%o e 175.5%o,
-Argento in ammontare sostanzialmente pari al 40%o,
- Palladio in ammontare sostanzialmente pari al 21 %o e
- Ferro in ammontare sostanzialmente pari al 4%o.
In accordo ad un 18° aspetto non limitativo, la lega d’oro per gioielleria è una lega che presenta differenza di colore nominale ΔΕ (a*, b*) > 3.24 e ΔΕ (L, a*, b*) > 3.57 rispetto al colore nominale della lega 5N DIS 8654: 2017 (osservatore 2°).
Questo aspetto permette, oltre agli effetti descritti precedentemente e/o nella seguente porzione di descrizione, altresì di avere una lega visibilmente distinguibile in colore rispetto ad una lega dal colore compatibile con lo standard 5N ISO DIS 8654 : 2017.
In accordo ad un 19° aspetto non limitativo, la lega d’oro per gioielleria è una lega priva di Nichel, di Arsenico e di Cobalto. Grazie a questo aspetto la lega è una lega d’oro compatibile con l’essere indossata o indossabile da soggetti la cui tolleranza allergica è significativamente bassa.
In accordo ad un 20° aspetto non limitativo, la lega è una lega d’oro quinaria. Ai sensi della presente invenzione, per lega d’oro quaternaria o quinaria si intende una lega in cui vi sono rispettivamente 4 o 5 componenti il cui ammontare è non trascurabile, e segnatamente superiore al 2%o in peso e più preferibilmente superiore al 1%o in peso. In altri termini leghe quaternarie o quinarie non comprendono componenti in misura superiore al 2%o in peso e più preferibilmente al 1%o in peso oltre a quelli esplicitamente menzionati.
In accordo ad un 21° aspetto non limitativo, la lega d’oro presenta una variazione di colore ΔΕ (L*, a*, b*) < 0.8 e più preferibilmente < 0.5 per un tempo di esposizione in aria uguale a 300 h, in cui il colore della lega e sue variazioni sono misurate in accordo allo standard ISO DIS 8654 : 2017.
In accordo ad un 22° aspetto non limitativo, la lega d’oro presenta una variazione di colore ΔΕ (L*, a*, b*) < 2.8 e più preferibilmente < 2.5 per un tempo di esposizione in soluzione 50 g/litro di NaCI a 35°C, uguale a 300 h, in cui il colore della lega e sue variazioni sono misurate in accordo alle condizioni di misura del colore precedentemente descritte.
In accordo ad un 23° aspetto non limitativo, la lega d’oro presenta una variazione di colore ΔΕ (L*, a*, b*) < 5.8 e più preferibilmente < 5.5 per un tempo di esposizione in Tioacetammide in accordo allo standard UNI EN ISO 4538:1998 uguale a 210 h, in cui il colore della lega e le sue variazioni, sono misurate in accordo alle condizioni di misura del colore precedentemente descritte.
In accordo ad un 24° aspetto non limitativo, la lega d’oro comprende in peso: - Oro in ammontare compreso tra 750%o e 754%o,
- Rame in ammontare compreso tra 182%o e 200%o,
- Argento in ammontare compreso tra 28%o e 50%o,
- Palladio in ammontare compreso tra 11 %o e 20%o, e
- Ferro in ammontare compreso tra 0%o e 8%o
e caratterizzata dall’assenza di Vanadio.
In accordo ad un 25° aspetto indipendente, forma inoltre oggetto dell'invenzione un metodo di produzione di una lega d’oro; detto metodo è caratterizzato dal fatto di comprendere:
a) un passo (di seguito definito di omogeneizzazione) in cui tutti gli elementi puri costituenti la lega, vengono fusi in modo tale da ottenere una soluzione o miscela omogenea; tale miscela comprende in peso:
- Oro in ammontare maggiore di 750%o e inferiore o uguale a 770%o,
- Rame in ammontare compreso tra 165%o e 202%o,
- Argento in ammontare compreso tra 28%o e 50 %o,
- Palladio in ammontare compreso tra 19%o e 23%o e
- Ferro in ammontare compreso tra 0%o e 6%o.
b) un passo di introduzione della miscela in un crogiolo di fusione, e di una successiva fusione mediante riscaldamento fino a fusione.
In accordo ad un 26° aspetto, detto metodo è caratterizzato dal fatto di comprendere:
a) un passo di omogeneizzazione di una miscela comprendente in peso: - Oro in ammontare compreso tra 755%o e 770%o,
- Rame in ammontare compreso tra 165%o e 183%o,
- Argento in ammontare compreso tra 28%o e 50%o,
- Palladio in ammontare compreso tra 19%o e 23%o e
- Ferro in ammontare compreso tra 2%o e 6%o.
In accordo ad un 21° aspetto, detto metodo è caratterizzato dal fatto di comprendere:
a) un passo di omogeneizzazione di una miscela comprendente in peso: - Oro in ammontare compreso tra 755%o e 770%o,
- Rame in ammontare compreso tra 165%o e 183%o,
- Argento in ammontare compreso tra 28%o e 50 %o,
- Palladio in ammontare compreso tra 19%o e 23%o e
- Ferro in ammontare compreso tra 2%o e 4.5%o.
In particolare, in accordo ad un 28° aspetto non limitativo, la miscela comprende Ferro in ammontare sostanzialmente pari a 4%o in peso.
In accordo ad un 29° aspetto non limitativo, dipendente dal precedente 21° aspetto, la miscela comprende, in peso, Argento in ammontare sostanzialmente pari a 40%o e Palladio in ammontare sostanzialmente pari a 21 %o.
In accordo ad un 30° aspetto non limitativo, la miscela in accordo al 24° e/o 25° aspetto, comprende Oro in ammontare compreso sostanzialmente tra 759 %o e 761 %o in peso.
Alternativamente agli aspetti dal 24° al 30°, in accordo ad un 31° aspetto, detto metodo è caratterizzato dal fatto di comprendere:
a) un passo di omogeneizzazione di una miscela comprendente in peso:
- Oro in ammontare compreso tra 755%o e 770%o,
- Rame in ammontare compreso tra 165%o e 183‰
- Argento in ammontare compreso tra 28%o e 50%o,
- Palladio in ammontare compreso tra 19%o e 23%o e
- Ferro in ammontare compreso tra 4.5%o e 6%o.
In particolare, in accordo ad un 32° aspetto non limitativo, dipendente dal precedente 30° aspetto la miscela comprende in peso:
- Oro in ammontare compreso tra 755%o e 770%o,
- Rame in ammontare compreso tra 170%o e 180%o,
- Argento in ammontare compreso tra 38%o e 42%o,
- Palladio in ammontare compreso tra 19%o e 23%o e
- Ferro in ammontare compreso tra 4.5%o e 6%o.
In accordo ad un 33° aspetto non limitativo, detto metodo è caratterizzato dal fatto di comprendere:
a) un passo di omogeneizzazione di una miscela comprendente in peso: - Oro in ammontare compreso tra 759%o e 761 %o,
- Rame in ammontare compreso tra 173%o e 177%o,
- Argento in ammontare sostanzialmente pari al 40%o,
- Palladio in ammontare compreso tra 19%o e 23%o e
- Ferro in ammontare compreso tra 3.5%o e 5%o.
Più in particolare, in accordo ad un 4° aspetto, detto metodo è caratterizzato dal fatto di comprendere:
a) un passo di omogeneizzazione di una miscela comprendente in peso: - Oro in ammontare compreso tra 759%o e 761 %o,
- Rame in ammontare compreso tra 173%o e 177%o,
- Argento in ammontare sostanzialmente pari al 40%o,
- Palladio in ammontare compreso tra 19%o e 23%o e
- Ferro in ammontare compreso tra 3.5%o e 4.5%o.
Più in particolare, in accordo ad un 35° aspetto, detto metodo è caratterizzato dal fatto di comprendere:
a) un passo di omogeneizzazione di una miscela comprendente in peso: - Oro in ammontare compreso tra 759%o e 761 %o,
- Rame in ammontare compreso tra 174.5%o e 175.5%o,
- Argento in ammontare sostanzialmente pari al 40%o,
- Palladio in ammontare sostanzialmente pari al 21 %o e
- Ferro in ammontare sostanzialmente pari al 4%o.
In accordo ad un 36° aspetto non limitativo, la detta omogeneizzazione è una fusione discontinua, comprendente una fase di colata in cui il materiale fuso è colato in una forma refrattaria o lingottiera refrattaria o metallica ed in cui la detta lega fusa è una lega caratterizzata dall’assenza di Vanadio e di altri elementi in grado di generare carburi o ossidi, in particolare priva di Magnesio, Indio, Silicio, Stagno, Titanio, Tungsteno, Molibdeno, Niobio, Tantalio, Zirconio, Ittrio, Germanio. L’assenza di tali carburi o ossidi, rende la lega d’oro adatta ad applicazioni di gioielleria ed orologeria dove è richiesta la lucidatura o diamantatura degli oggetti finiti.
In accordo ad un 37° aspetto, durante la detta fusione, il crogiolo di fusione è sottoposto ad una atmosfera controllata di gas ed in particolare è sottoposto, almeno temporaneamente, a condizioni di vuoto.
In accordo ad un 38° aspetto non limitativo, in detta fase di colata il detto crogiolo è sottoposto ad una atmosfera controllata, a pressioni inferiori a quella ambientale.
In accordo ad un 39° aspetto non limitativo, la detta atmosfera controllata è un gas inerte preferibilmente argon e/o la detta pressione è una pressione inferiore a 800mbar, preferibilmente inferiore a 700mbar.
In accordo ad un 40° aspetto non limitativo, il detto gas è un gas riducente preferibilmente una miscela idrogeno-azoto e/o la detta pressione è una pressione inferiore a 800mbar, preferibilmente inferiore a 700mbar.
In accordo ad un 41° aspetto non limitativo, la detta fusione è una fusione continua, comprendente una fase di fusione ed omogeneizzazione in un crogiolo di grafite ed una successiva fase di colata in cui la lega fusa è colata in una filiera realizzata in grafite ed in cui la detta lega è una lega di metalli chimicamente non affini alla grafite e più specificatamente, in particolare almeno priva di Vanadio, Magnesio, Indio, Silicio, Stagno, Titanio, Tungsteno, Molibdeno, Niobio, Tantalio, Zirconio, Ittrio, Germanio.
L’assenza di elementi chimicamente affini alla grafite, permette un ottimo scorrimento della lega fusa all'interno della filiera e ne facilita l’estrazione dopo solidificazione. Al contrario, la presenza di elementi chimicamente affini alla grafite, causa un effetto aggrappante della lega alla filiera, impedendone l’estrazione. Inoltre, l’assenza di carburi e ossidi, rende la lega d’oro adatta ad applicazioni di gioielleria ed orologeria dove è richiesta la lucidatura o diamantatura degli oggetti finiti.
In accordo ad un 42° aspetto non limitativo, a seguito della fusione continua o discontinua, la detta lega è assoggettata ad un passo di raffreddamento seguito da uno o più passi di deformazione plastica a caldo o a freddo ed uno o più trattamenti termici.
In accordo ad un 43° aspetto non limitativo, la miscelazione degli elementi è tale per cui gli ammontare in peso degli elementi miscelati in accordo al passo a) sia sostanzialmente pari al 1000%o in peso.
In accordo ad un 44° aspetto, forma inoltre oggetto della presente invenzione un oggetto di gioielleria, comprendente una lega d’oro in accordo ad uno o più dei precedenti aspetti concernenti la detta lega d’oro.
In accordo ad un 45° aspetto dipendente dal precedente aspetto, il detto oggetto di gioielleria comprende un gioiello o un orologio o un bracciale per orologio o un movimento o parte di movimento meccanico per orologio.
In accordo ad un 46° aspetto, dipendente dal precedente aspetto, il detto orologio o movimento meccanico per orologio sono configurati per essere rispettivamente indossati o installati in orologi da polso.
Descrizione dei disegni
L’invenzione verrà qui di seguito descritta in forme di realizzazione preferite e non limitative, la cui descrizione è associata alle figure annesse nelle quali:
- la figura 1 illustra una porzione di spazio di colore in accordo alle coordinate a*, b* nel quale è individuata una area corrispondente ad intervalli o tolleranze di colore ammissibili per leghe d’oro in accordo allo standard ISO DIS 8654: 2017 5N e 6N, insieme all'intervallo definito dalla Richiedente rosso chiaro; inoltre è rappresentata la posizione tipica di colore per alcune leghe oggetto della presente invenzione (LRS 450, LRS 451, LRS 261 (1 )). I dati riportati nella specifica figura sono valutati con osservatore 2°, per poter essere confrontati con i valori definiti dalla norma ISO DIS 8564: 2017;
- la figura 2 illustra un diagramma di variazione di colore in accordo al tempo di esposizione in soluzione 50g/litro di NaCI a 35°C delle leghe oggetto della presente invenzione, in particolare per le leghe LRS 261 (2), LRS 450 LRS 451;
- la figura 3 illustra un diagramma di variazione di colore in accordo al tempo di esposizione a Tiocetammide in accordo a UNI EN ISO 4538: 1998, per parte delle leghe oggetto della presente invenzione, in particolare per le leghe LRS 261 (2), LRS 450, LRS 451 ;
- la figura 4 illustra una micrografia, secondo la scala riportata nella figura medesima, di una superficie lucidata della lega d’oro in accordo all’invenzione; la microstruttura è costituita da un’ unica soluzione omogenea ed è esente da carburi e/o ossidi;
- la figura 5 illustra una micrografia, secondo la scala riportata nella figura medesima, di una superficie lucidata della lega d’oro L06 in accordo al documento WO2014087216. La micrografia riporta un’inclusione formata da un agglomerato di carburi di Vanadio. Tale inclusione risulta essere dispersa nella soluzione omogenea costituente la microstruttura della lega e può essere causa delle imperfezioni superficiali precedentemente descritte e visibili sulle superfici dei manufatti sottoposti a lucidatura o diamantatura; - la figura 6 illustra un diagramma di variazione di colore in accordo al tempo di esposizione in soluzione 50g/litro di NaCI a 35°C per parte delle leghe oggetto della presente invenzione, in particolare per le leghe LRS 261(1), LRS 262, LRS 263, in comparazione con la variazione di colore alla quale è assoggettata la lega 5N in accordo allo standard ISO DIS 8654:2017 (composizione in tabella 1) ed a una lega di riferimento, quale la lega L06; - la figura 7 illustra un diagramma di variazione di colore in accordo al tempo di esposizione in Tioacetammide in accordo a UNI EN ISO 4538: 1998 in particolare per le leghe LRS 261 (1 ), LRS 262, LRS 263, in comparazione con la variazione di colore alla quale è assoggettata la lega 5N in accordo allo standard ISO DIS 8654:2017 ed a una lega di riferimento, quale la lega L06 in accordo al documento WO2014087216; e
- la figura 8 illustra un diagramma di variazione di colore in accordo al tempo di esposizione ad Aria per le leghe LRS 261(1), LRS 262, LRS 263, in comparazione con la variazione di colore alla quale è assoggettata una lega di riferimento campione, quale la lega L06.
Descrizione dettagliata dell' invenzione
Forma oggetto dell’invenzione una famiglia di leghe d’oro, in particolare per gioielleria, con proprietà di resistenza al tarnishing, contraddistinte dall’assenza di formazione di carburi e di colore rosso chiaro. Per la misurazione del colore delle leghe oggetto dell’invenzione, l’apparecchio di misura utilizzato, risulta essere conforme alla pubblicazione CIE N° 15.
In particolare, tale apparecchio, è uno spettrofotometro con sfera di integrazione, in grado di misurare uno spettro di riflessione con geometria di misura compatibile con la designazione di: 8° o 8°: di (componente speculare inclusa).
L’apparecchio è regolato secondo i seguenti parametri:
- Componente speculare inclusa;
- Illuminante standard D65 a 6504 K;
- Osservatore 2° o 10°.
La misura di colore risulta da una media di 5 misure del campione distinte, con riposizionamento, assicurando un pivotamento tra una misura e l’altra.
Di seguito, le condizioni cosi descritte, saranno considerate come condizioni di misura del colore. La figura 1 illustra un riquadro indicativo degli estremi assunti, ai sensi della presente invenzione, per le leghe di colore “rosso chiaro”, ed illustra la posizione entro il detto riquadro per forme di realizzazione specifiche LRS 450, LRS 451 e LRS 261(1) oggetto dell'invenzione (osservatore 2°).
Si ricorda che ai sensi della presente invenzione, per “rosso chiaro” si intende un colore che, sul piano di colore a*, b* in accordo alla carta di colore CIE 1976, non è compreso negl’ intervalli definiti dalla norma ISO DIS 8654: 2017 ed è racchiuso entro un poligono almeno definito dai seguenti punti:
Ai sensi della presente invenzione, per “lega d’oro resistente alla decolorazione” o per “lega d’oro resistente al tarnishing”, si intende una lega che, allorquando sottoposta ad atmosfere contenenti concentrazioni di aggressivi chimici come NaCI e/o Tioacetammide, presenta una spiccata tendenza a non virare significativamente colore ed in particolare a presentare variazioni di colore ΔΕ (L*, a*, b*) e/o ΔΕ (a*, b*) inferiori rispetto alle variazioni di colore che, nelle medesime condizioni di test, assume la lega 5N ISO DIS 8654: 2017 ed a una lega di riferimento, quale la lega L06.
Le leghe che vengono descritte nella presente invenzione sono state testate in termini di resistenza alla variazione di colore (tarnishing) in ambienti comprendenti soluzioni di Tioacetammide e NaCI (cloruro di sodio). Nella presente descrizione, ogni riferimento a test effettuati in ambiente comprendente Tioacetammde è eseguito in accordo alle indicazioni della norma UNI EN IS04538:1998. Allo scopo di effettuare i test, ai sensi della presente invenzione i provini sono esposti a vapori di Tioacetammide CH3CSNH2 in un’atmosfera con umidità relativa del 75% mantenuta attraverso la presenza di una soluzione satura di acetato di sodio triidrato CH3COONa · 3H2O in una camera di prova la cui capacità è compresa tra 2 e 20 litri, in cui tutti i materiali usati per la costruzione della camera medesima sono resistenti ai solfuri volatili e non emettono alcun gas o vapore in grado di influenzare i risultati della prova.
Per quanto concerne la valutazione della resistenza alla corrosione e variazione di colore in ambienti caratterizzati da presenza di soluzioni di Cloruro di Sodio, i test sono stati effettuati immergendo i campioni di una lega d’oro in una soluzione 50g/litro di NaCI, termostatata a 35 °C.
La richiedente ha concepito una famiglia generale di leghe d’oro per gioielleria che nel rispetto delle caratteristiche sopra descritte comprendono in peso:
- Oro in ammontare maggiore di 750%o e inferiore o uguale a 770‰ ,
- Rame in ammontare compreso tra 165%o e 202%o,
- Argento in ammontare compreso tra 28%o e 50%o,
- Palladio in ammontare compreso tra 11 %o e 23%o e
- Ferro in ammontare compreso tra 0%o e 8%o.
Le leghe in accordo alla precedente famiglia generale sono caratterizzate dall’assenza di Vanadio.
Con la formulazione generale qui descritta si definisce pertanto la famiglia di leghe oggetto dell'invenzione, le quali presentano inoltre proprietà di resistenza al tarnishing, in Aria, in NaCI e in Tioacetammide nelle condizioni sopra descritte, sensibilmente migliore rispetto alla lega 5N ed a una lega di riferimento, quale la lega L06 .
Fanno parte della precedente famiglia, specifiche formulazioni di lega d’oro i cui ammontare in peso di componenti sono riportati nella tabella che segue:
Tabella 5
Nella seguente tabella, sono invece riportate composizioni di leghe note e rispetto alle quali sono valutate le proprietà della leghe descritte nella presente invenzione; le composizioni di seguito riportate, sono quindi da considerare come campioni di riferimento:
Tabella 6
In particolare, la Richiedente ha riscontrato che la resistenza alla decolorazione in Aria, in NaCI e in Tioacetammide nelle condizioni precedentemente descritte è ottimizzata per le leghe la cui formulazione comprende in peso:
- Oro in ammontare compreso tra 755%o e 770%o,
- Rame in ammontare compreso tra 165%o e 183%o,
- Argento in ammontare compreso tra 28%o e 50%o,
- Palladio in ammontare compreso tra 19%o e 23%o e
- Ferro in ammontare compreso tra 2%o e 6%o.
La Richiedente ha osservato in particolare che aggiunte di Ferro ad una lega Oro-Rame-Argento-Palladio come sopra descritta contribuisce a ridurre la variazione del colore superficiale della lega in atmosfera contenente solfuri volatili quale è un’atmosfera contenente Tioacetammide. In particolare la Richiedente ha osservato che tale riduzione di variazione di colore è data dalla combinazione di Palladio in ammontare superiore a 19%o in peso e in particolare compreso tra 19 %o e 23%o in peso e Ferro in ammontare compreso tra 2%o e 4.5%o in peso, unitamente a Rame in ammontare compreso tra 165 ‰ e 183%o in peso e Argento in ammontare compreso tra 28%o e 50 %o in peso. In particolare, è stato osservato che leghe come sopra descritte, con tenori di Ferro minori di 4.5 %o e più preferibilmente minori o uguali a 4.2%o in peso, in particolare sostanzialmente pari a 4%o in peso unitamente a tenori di Argento sostanzialmente pari a 40%o in peso e Palladio sostanzialmente pari a 21 %o in peso permettono di ottimizzare allo stesso tempo il comportamento in Tioacetammide ed in soluzione acquosa di NaCI.
Nella tabella 5 sono riportate formulazioni di lega in accordo alle realizzazioni LRS 262, 263, 254, 255, 256, 258 che fanno parte della seguente famiglia di leghe comprendente:
- Oro in ammontare compreso tra 750%o e 754%o,
- Rame in ammontare compreso tra 182%o e 200%o,
- Argento in ammontare compreso tra 28%o e 50%o,
- Palladio in ammontare compreso tra 11 %o e 20%o, e
- Ferro in ammontare compreso tra 0%o e 8%o
e caratterizzata dall’assenza di Vanadio.
Una particolare forma di realizzazione della lega (qui definita forma di realizzazione LRS 261(1) o LRS 261(2)) include Oro in ammontare compreso tra 760 e 761 %o in peso, Argento in ammontare compreso tra 39 e 41 %o in peso, Rame tra 174 e 176 %o in peso, Palladio tra 20 e 22 %o in peso, Ferro tra 3 e 5 %o in peso; non sono presenti ulteriori elementi salvo impurità.
La Richiedente ha osservato che una lega così costituita presenta una buona caratteristica di resistenza al tarnishing in ambiente contenente Tioacetammide. Tale resistenza è significativamente migliore di quella della lega standard 5N ISO DIS 8654: 2017, in particolare della lega 5N ISO DIS 8654: 2017, caratterizzata dalla formulazione che utilizza il minimo valore di riferimento per quanto riguarda il contenuto di Argento. La lega 5N ISO usata come campione di riferimento pertanto comprende in peso: Oro in ammontare pari 750.5 %o, Rame in ammontare pari a 204.5 %o e Argento in ammontare pari a 45 %o.
Siccome la Tioacetammide simula bene il sudore umano, la famiglia di leghe oggetto dell'invenzione presenta una decolorazione minore rispetto alla decolorazione delle leghe che sono definite dagli standard ISO per leghe di oro rosa-rosso.
In tale formulazione, la lega 5N ISO DIS 8654: 2017 usata come campione di riferimento presenta un colore pari a L*=87.2, a*= 8.60, b* = 17.90 con osservatore 2° o, equivalentemente, L*= 86.6, a*=9.7, b*=17.4 con osservatore 10° (a meno della variabilità delle singole misure sperimentali).
Le leghe in accordo alle forme di realizzazione LRS 450-451 sono parte di una diversa sottofamiglia in cui il ferro è contenuto in ammontare compreso tra il 4%o ed il 6%o in peso. Tale diversa sottofamiglia comprende leghe d’oro per gioielleria secondo la seguente composizione in peso:
- Oro in ammontare compreso tra 755%o e 770%o,
- Rame in ammontare compreso tra 165%o e 183%o,
- Argento in ammontare compreso tra 28%o e 50%o,
- Palladio in ammontare compreso tra 19%o e 23%o e
- Ferro in ammontare compreso tra 4.5%o e 6%o.
In particolare, la Richiedente ha estratto le forme di realizzazione LRS 450-451 da una specifica specie di leghe la cui composizione comprende in peso:
- Oro in ammontare compreso tra 755%o e 770%o,
- Rame in ammontare compreso tra 170%o e 180%o,
- Argento in ammontare compreso tra 38%o e 42 %o,
- Palladio in ammontare compreso tra 19%o e 23%o e
- Ferro in ammontare compreso tra 4.5%o e 6%o.
Chiaramente, anche le leghe in accordo alla diversa sottofamiglia qui sopra presentata sono caratterizzate innanzitutto dall’assenza di Vanadio e di elementi in grado di provocare la formazione di carburi e/o ossidi.
L’incremento del tenore di ferro che la diversa sottofamiglia presenta rispetto alla formulazione secondo la forma di realizzazione delle formulazioni LRS261 (2) e 262, provoca un leggero miglioramento delle prestazioni in termini di resistenza alla variazione di colore in Tioacetammide.
La Richiedente ha sorprendentemente osservato che la famiglia di leghe descritta in accordo alle percentuali sopra rivendicate presenta un colore significativamente distinguibile rispetto allo standard di colore 5N DIS 8654: 2017; infatti, dai test effettuati dalla richiedente, la famiglia di leghe in accordo alle percentuali sopra rivendicate presenta una differenza di colore nominale ΔΕ (a*, b*) > 3.24 e ΔΕ (L, a*, b*) > 3.57 rispetto al colore nominale della lega 5N e ΔΕ (a*, b*) > 6 rispetto al colore nominale della lega 4N che appaiono essere pertanto di colore sensibilmente diverso rispetto a quello della lega nella forma di realizzazione descritta.
Nello specifico la famiglia di leghe in accordo alle percentuali sopra descritte presentano un colore sostanzialmente pari a L*= 85.50 ± 0.7 , a*=7.3 ± 0.4, b*=14.4 ± 0.5. Tenendo conto di eventuali margini di ripetibilità dei test effettuati, la Richiedente ha notato che le leghe in accordo alla formulazione generale sopra esposta presentano un colore la cui coordinata a* è sempre compresa nell'intervallo (5 ÷ 8) e più preferibilmente (6 ÷ 8), tale da renderle pertanto sempre definibili come leghe di oro “rosso chiaro”, in accordo alla definizione precedentemente fornita, altresì grazie al fatto che la coordinata b* è minore di 15.5 e in particolare compresa tra 13.5 e 15.5.
Nello specifico, le leghe d’ oro descritte nel presente documento, sono state formulate in modo da consentirne l'impiego in gioielleria ed orologeria, specificatamente per applicazioni in cui è richiesta un’elevata qualità superficiale dei manufatti. A questo scopo le composizioni riportate nel presente documento sono state formulate per ottenere una resistenza alla decolorazione almeno pari a quelle delle composizioni riportate nel documento WO2014087216, senza però utilizzare elementi in grado di generare difettosità sulle superfici dei manufatti come il Vanadio. Inoltre per una buona resistenza meccanica ed all’usura, le composizioni ricercate devono avere una durezza HV maggiore di 150 allorché ricotte, maggiore di 220 allorché incrudite al 75% dopo ricottura e maggiore di 270 allorché invecchiate dopo ricottura.
L’assenza di Vanadio nella famiglia di leghe oggetto dell'invenzione porta ad evitare la formazione di carburi e/o ossidi. Questo aspetto consente una migliore qualità superficiale dei manufatti, permettendone la lucidatura e la diamantatura. L’assenza di Vanadio non è sufficiente a determinare una assenza di carburi e/o ossidi. Infatti, per prevenirne l’insorgenza, la famiglia di leghe d’oro sopra descritta comprende leghe prive di materiali in grado di generare carburi, in particolare prive di Magnesio, Indio, Silicio, Stagno, Titanio, Tungsteno, Molibdeno, Niobio, Tantalio, Zirconio, Ittrio, Germanio. L’assenza di difetti superficiali, come mostrato ad esempio nella figura 4, porta ad una estrema qualità della lega d’oro così concepita in termini di lavorabilità. L’assenza di questi elementi permette di evitare difetti estetici noti come “code di cometa”, tipici delle fasi di lucidatura di strutture di oro includenti carburi e/o ossidi, i quali presentano una durezza significativamente più alta rispetto alla matrice d’oro. L’assenza di carburi e/o ossidi è particolarmente importante per evitare che durante la lavorazione per lucidatura o diamantatura si abbia una asportazione preferenziale della matrice d’oro rispetto alle inclusioni, più dure, che porti pertanto ad un’irregolarità superficiale che diviene osservabile anche ad un occhio non attento. Peraltro, l’assenza di Vanadio concorre a ridurre la formazione di fasi secondarie, come quelle mostrate in figura 5, le quali nuovamente concorrono a deteriorare l’aspetto della lega allorché sottoposta a lucidatura o diamantatura.
Tutte le leghe oggetto dell'invenzione, in particolare quelle menzionate nella tabella 5, sono contraddistinte da totale assenza o bassissima porosità e ritiro termico; la Richiedente fa notare che porosità e ritiro termico sono in grado di produrre difetti del tutto analoghi alle fasi secondarie e alle code di cometa, che rendono di fatto inutilizzabili leghe da queste contraddistinte per tutte quelle applicazioni di gioielleria e/o orologeria nelle quali è richiesta la più elevata possibile qualità superficiale a seguito di lucidatura o diamantatura.
Tutte le leghe in accordo all’invenzione sono inoltre espressamente prive di Nichel, di Cobalto, Arsenico o Cadmio. Questo le rende atte ad essere utilizzate anche per realizzare gioielli o parti di oggetti di gioielleria a contatto con porzioni epidermiche sensibili.
La Richiedente ha osservato che l’assenza di Vanadio comporta un incremento del volume medio dei grani della lega, poiché il Vanadio si comporta come un affinatore di grano. In generale, i bordi dei grani delle leghe possono rappresentare dei siti preferenziali per l’innesco dei fenomeni corrosivi alla base del tarnishing. La dimensione del grano cristallino (ISO 643) influenza la stabilità chimica di una lega d’oro perché al diminuire della dimensione media dei grani cristallini si ha un aumento dell’energia di bordo del grano. Tale energia, definita come l’eccesso di energia libera della struttura policristallina rispetto al reticolo perfetto, può determinare una diminuzione della stabilità chimica della lega, aumentando le differenze di potenziale elettrochimico che si instaurano fra gli elementi della lega o fra le fasi segregate.
La famiglia di leghe d’oro oggetto dell’invenzione comprende leghe almeno quaternarie e più in particolare quinarie. Pertanto, il numero di elementi che sono inclusi in ammontare non trascurabile nella famiglia di leghe d’oro oggetto dell'invenzione è almeno pari a 4 e, preferibilmente, non superiore a 5. La limitazione a leghe quaternarie o quinarie permette di ridurre il rischio di avere comportamenti difformi tra le leghe rivendicate dovuti a interazioni tra elementi presenti in quantità anche minime.
Le tabelle qui di seguito riportate presentano alcuni dati osservati dalla Richiedente.
Comportamento in NaCI (osservatore 10°)
Comportamento in Tioacetammide (osservatore 10°)
Comportamento in Aria
La famiglia di leghe oggetto dell'invenzione, non solo presenta - per pari tempo di esposizione a Tioacetammide - una variazione di colore minore rispetto alla lega 5N ISO, ma presenta contemporaneamente anche un miglioramento del comportamento, sempre in termini di variazione di colore, in soluzione di NaCI ed in aria.
In particolare, dalle tabelle di cui sopra si può desumere che le leghe in accordo all'invenzione presentano variazione di colore ΔΕ (L*, a*, b*) < 0.5 e più preferibilmente < 0.45 per un tempo di esposizione in aria uguale a 300 h, mentre in soluzione di NaCI, in particolare a 35°C, la variazione di colore è tale per cui ΔΕ (L*, a*, b*) < 1.9 e più preferibilmente < 1.77 per un tempo di esposizione pari a 300h. In Tioacetammide, in accordo allo standard UNI EN ISO 4538:1998 per un tempo di esposizione pari a 210 h, la variazione di colore è ΔΕ (L*, a*, b*) < 4 e più preferibilmente < 3.5.
La Richiedente si è accorta, dopo svariati tentativi, che una forma di realizzazione preferita per la lega d’oro oggetto dell'invenzione sono quelle identificate dalle sigle LRS 261(1) e LRS 261(2), le cui formulazioni sono riportate nelle tabelle sopra. Le forme di realizzazione preferite presentano un colore che, in accordo allo standard CIE 1976 e alle misurazioni di colore in accordo allo standard ISO DIS 8654 : 2017 ha coordinate circa pari a: L*=85.3, a* = 7.45 e b* = 14.40.
La Richiedente ha sorprendentemente scoperto che la specifica forma di realizzazione della lega sopra descritta presenta un colore piuttosto simile alla lega L06 descritta nella domanda di brevetto WO2014087216, avendo rispetto a quest’ultima ΔΕ (L*, a*, b*) = circa a 0.6, ma rispetto a quest’ultima è scevra dalla formazione di carburi. Pertanto, la specifica forma di realizzazione della lega sopra descritta vantaggiosamente può essere apparentemente associabile in termini di colore ad una lega già nota, in particolare poiché tale variazione di colore è <1, e pertanto impercettibile all’occhio umano, ma rispetto a quest’ultima presenta maggiore qualità di lavorabilità proprio per via dell’assenza di formazione di carburi, che non solo si manifesta sulla lega prodotta, ma come sarà meglio chiarito nelle seguenti porzioni di descrizione, altresì si manifesta nelle fasi di fusione e solidificazione della lega, in particolare nella colata continua. In altre parole, mentre la lega L06 vede preclusa l'applicabilità ad elementi di gioielleria ed orologeria ove sia richiesta altissima qualità superficiale, assenza di fasi secondarie, assenza di formazione di carburi e di porosità, in particolare le leghe in accordo alle forme di realizzazione LRS 261(1) e LRS 261(2), o composizioni a queste vicine, possono essere impiegate per tali applicazioni risultando - in termini di colore -sostanzialmente indistinguibili rispetto alla lega L06 mostrando sinergicamente un comportamento in termini di resistenza alla variazione di colore, migliore rispetto a quest’ultima.
Fatta salva l’esclusione di impurità non volute, le leghe in accordo all’invenzione possono comprendere ulteriori materiali in misura complessivamente, cioè in somma, non superiore a 2%o in peso e più preferibilmente non superiore al 1%o; la lista di detti ulteriori materiali comprende Iridio, Rutenio e Renio. Tali materiali possono presentare, dietro determinate condizioni meglio spiegate in seguito, proprietà di affinamento del grano. Infine tale lista, comprende anche Zinco, quale elemento capace di ridurre il contenuto dell’ossigeno sciolto in lega.
In particolare, l’Iridio è preferibilmente usato in leghe che contengono alti contenuti di Rame, poiché lega in particolare modo con quest’ultimo elemento; preferibilmente, ma non limitatamente, allorquando è presente, l’Iridio è presente in ammontare uguale o inferiore a 0.5 %o in peso; lo stesso ammontare in peso è quello altresì preferibile per l’utilizzo di Zinco.
Più raro è l’utilizzo di Rutenio e Renio, in ammontare più ridotto, fino allo 0.1 ‰ in peso. Rutenio e Renio sono solitamente utilizzati in leghe d’oro grigie o bianche che contengono Palladio.
Tuttavia, è fatto notare che l’utilizzo di Iridio, Renio e Rutenio è subordinato all'inclusione di questi elementi in pre-leghe. E’ stato infatti osservato che questi elementi, se non pre-legati con il materiale a loro affine, ma direttamente introdotti nel crogiolo, non legano, contribuendo pertanto ad un peggioramento delle caratteristiche della lega. Diversamente, solamente se utilizzati in pre-lega con Rame (Iridio) o Palladio (Renio e Rutenio), avendo cura di fare legare la pre-lega con il resto degli elementi componenti la lega stessa, si ha proprietà di affinamento del grano.
Forma inoltre oggetto dell’invenzione un processo di produzione di una lega d’oro con resistenza alla decolorazione.
Le leghe d’oro che formano oggetto dell’invenzione vengono realizzate a partire da elementi puri, in particolare da Oro al 99.99%, Cu al 99.99%, Pd al 99.95%, Fe al 99.99%, Ag al 99.99%, tra loro omogeneizzati in fusione.
Il procedimento di fusione degli elementi puri per la creazione delle leghe d’oro in accordo all'invenzione può essere in dettaglio un procedimento di fusione discontinua dell'oro o un procedimento di fusione continua dell'oro. Il procedimento di fusione discontinuo deN’oro è un procedimento in cui la lega viene fusa e colata in una forma refrattaria o lingottiera refrattaria o metallica. In questo caso gli elementi sopra indicati vengono fusi e colati in atmosfera controllata. Più in particolare le operazioni di fusione vengono effettuate solamente dopo aver condotto preferibilmente almeno 3 cicli di condizionamento dell’atmosfera della camera di fusione. Tale condizionamento prevede innanzitutto il raggiungimento di un livello di vuoto fino a pressioni inferiori a 1x10<-2>mbar ed una successiva saturazione parziale con Argon a 700mbar. Durante la fusione, la pressione dell’Argon viene mantenuta a livelli di pressione compresi tra 700mbar ed 800mbar. Allorquando si è raggiunta la completa fusione degli elementi puri, avviene una fase di surriscaldamento della miscela, nella quale la miscela viene riscaldata fino ad una temperatura di circa 1250°C, e comunque ad una temperatura al di sopra di 1200°C, al fine di omogeneizzare la composizione chimica del bagno metallico. Durante la fase di surriscaldamento, il valore di pressione nella camera di fusione nuovamente raggiunge un livello di vuoto inferiore a 1x10<-2 >mbar.
A questo punto, in una fase di colata, il materiale fuso viene fatto colare in una forma o lingottiera, e la camera di fusione viene nuovamente pressurizzata con gas, preferibilmente argon, iniettato ad una pressione inferiore a 800mbare in particolare inferiore a 700mbar.
A solidificazione avvenuta, le barre o fusi sono estratti dalla forma refrattaria o lingottiera metallica o refrattaria. Quando la lega è solidificata, si ottengono delle barre o fusi di lega d’oro che sono assoggettati ad un rapido raffreddamento mediante una fase di immersione in acqua, al fine di ridurre e possibilmente evitare cambiamenti di fase allo stato solido. In altre parole, le barre o fusi sono assoggettati ad una fase di raffreddamento rapido, preferibilmente ma non limitatamente in acqua, al fine di evitare variazioni di fase allo stato solido.
In una sua forma di realizzazione più generale, il processo di produzione della lega d’oro in accordo all’invenzione comprende, a partire dagli elementi puri in accordo a quanto sopra descritto, un passo di miscelazione e/o omogeneizzazione delle componenti negli ammontare %o in peso sopra descritti, che successivamente, sono introdotti nel crogiolo di fusione, in particolare nel crogiolo di colata continua.
Il procedimento di fusione continuo è un procedimento in cui la solidificazione ed estrazione dell’oro solidificato sono eseguite in modo continuo a partire da un’estremità libera di una barra o fuso d’oro. In particolare, nel processo di fusione continua viene impiegata una filiera di grafite. L’utilizzo di filiere in grafite è noto, poiché la grafite è un lubrificante solido e presenta tipicamente basso attrito tra le sue superfici e quelle del metallo solido tipicamente permettendo di ottenere una facile estrazione dell’elemento ivi contenuto senza fratture e con la minima quantità di difetti presenti sulla sua superficie.
Allorquando sia presente l’inclusione di materiali quali Iridio, Rutenio e Renio per affinamento del grano, il processo di produzione comprende un passo di una formazione di una pre-lega, in cui la detta pre-lega comprende:
a) Iridio pre-legati a Rame negli ammontare già indicati, o alternativamente, b) Renio o Rutenio pre-legati a Palladio negli ammontare già indicati.
Successivamente le barre o fusi ottenuti per fusione discontinua o continua, sono sottoposte ad una fase di deformazione plastica a freddo, preferibilmente ma non limitatamente, per laminazione piana.
Durante la laminazione piana e più in generale durante le fasi di lavorazione plastica a freddo, le differenti composizioni sintetizzate secondo la procedura di fusione precedentemente descritta vengono deformate oltre il 50% e sottoposte quindi ad un trattamento termico di ricristallizzazione a temperatura superiore a 700°C, per poi essere successivamente raffreddate.
La Richiedente ha notato che, durante il procedimento di colata continua, l’assenza di Vanadio nella lega d’oro concorre a migliorare la specifica fase di colata nella filiera in grafite. In particolare, si è osservato che, in seguito all’affinità chimica con la grafite della filiera, il Vanadio introdotto anche in percentuali molto basse entro le leghe d’oro comunemente impiegate per la realizzazione di gioielli, limita lo scorrimento di quest’ultima sulle superfici della filiera. La barra risulta pertanto difficile da estrarre e la qualità delle superfici laterali della barra o fuso poi ottenuto, ne risentono negativamente. Pertanto, la Richiedente, nel realizzare le leghe d’oro in accordo alla composizione precedentemente descritta, si è altresì resa conto che l’assenza di Vanadio, oltre ai vantaggi precedentemente descritti, concorre ad ottimizzare la lavorabilità mediante colata continua, poiché la presenza di elementi chimicamente affini alla grafite, causa un effetto aggrappante della lega alla filiera, impedendone l’estrazione.
Forma infine oggetto dell’invenzione un oggetto di gioielleria, comprendente una lega d’oro secondo le caratteristiche precedentemente descritte. Benché tale oggetto di gioielleria possa assumere le forme e caratteristiche più svariate, in particolare esso comprende un gioiello, ad esempio e non limitatamente un bracciale, anche a castoni, un collier, orecchini, anelli, clip per soldi, o un orologio o un bracciale per orologio o un movimento o parte di movimento meccanico per orologio. In particolare, il detto orologio o movimento meccanico per orologio sono configurati per essere rispettivamente indossati o installati in orologi da polso. Con l’uso delle leghe d’oro oggetto dell’invenzione tali oggetti di gioielleria presentano un colore rosso chiaro secondo la definizione precedentemente descritta, sufficientemente stabile anche all’uso in ambienti particolarmente aggressivi, quali ad esempio sono la pelle in caso di forte sudorazione e l’ambiente marino (quest’ultimo essendo un ambiente dove tipicamente fedi nuziali e/o orologi subacquei con porzioni ad esempio di bracciale o cassa in oro sono tipicamente comunque indossate dall’utente), assenza di componenti suscettibili di causare allergie e sufficiente durezza.
È infine chiaro che all’oggetto della presente invenzione possono applicarsi modifiche, aggiunte o varianti, ovvie per un tecnico del ramo, senza per questo fuoriuscire dall’ambito di tutela fornito dalle rivendicazioni annesse.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Lega d’oro per gioielleria, resistente alla decolorazione, caratterizzata dal fatto di comprendere in peso: - Oro in ammontare compreso tra 755%o e 770%o, - Rame in ammontare compreso tra 165%o e 183%o, - Argento in ammontare compreso tra 28%o e 50%o, - Palladio in ammontare compreso tra 19%o e 23%o e - Ferro in ammontare compreso tra 2%o e 6%o. e caratterizzata dall’assenza di Vanadio.
  2. 2. Lega d’oro secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dall’assenza di Vanadio e di altri metalli in grado di generare carburi, in particolare priva di Magnesio, Indio, Silicio, Stagno, Titanio, Tungsteno, Molibdeno, Niobio, Tantalio, Zirconio, Ittrio, Germanio.
  3. 3. Lega d’oro secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto di essere priva di Nichel, Arsenico, Cobalto e Cadmio.
  4. 4. Lega d’oro secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto di presentare una variazione di colore ΔΕ (L*, a*, b*) < 0.8 e più preferibilmente < 0.5 per un tempo di esposizione in aria uguale a 300 h, in cui il colore della lega e sue variazioni sono misurate in accordo allo standard ISO DIS 8654 : 2017.
  5. 5. Lega d’oro secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto di presentare una variazione di colore ΔΕ (L*, a*, b*) < 2.8 e più preferibilmente < 2.5 per un tempo di esposizione in soluzione di NaCI, opzionalmente termostatata a 35°C, uguale a 300 h, in cui il colore della lega e sue variazioni sono misurate in accordo allo standard ISO DIS 8654: 2017.
  6. 6. Lega d’oro secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto di presentare una variazione di colore ΔΕ (L*, a*, b*) < 5.8 e più preferibilmente < 5.5 per un tempo di esposizione in Tioacetammide in accordo allo standard UNI EN ISO 4538:1998 uguale a 210 h, in cui il colore della lega e sue variazioni sono misurate in accordo allo standard ISO DIS 8654 : 2017.
  7. 7. Lega d’oro secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, il cui colore, sulla carta di colore CIELAB 1976, misurato secondo lo standard ISO DIS 8654, presenta (osservatore 2°) una coordinata a* compresa nell'intervallo ( 5 ÷ 8 ), più preferibilmente ( 6 ÷ 8 ), e una coordinata b* compresa nell'intervallo ( 13.5 ÷ 15.5 ) e presenta differenza di colore nominale ΔΕ (a*, b*) > 3.24 e ΔΕ (L, a*, b*) > 3.57 rispetto al colore nominale della lega 5N DIS 8654: 2017.
  8. 8. Lega d’oro secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto di comprendere in peso: - Oro in ammontare compreso tra 755%o e 770%o, - Rame in ammontare compreso tra 165%o e 183%o, - Argento in ammontare compreso tra 28%o e 50%o, - Palladio in ammontare compreso tra 19 %o e 23%o e - Ferro in ammontare compreso tra 2%o e 4.5%o.
  9. 9. Metodo di produzione di una lega d’oro per gioielleria, comprendente: a) un passo di omogeneizzazione di una miscela comprendente in peso: - Oro in ammontare compreso tra 755%o e 770%o, - Rame in ammontare compreso tra 165%o e 183%o, - Argento in ammontare compreso tra 28%o e 50%o, - Palladio in ammontare compreso tra 19%o e 23%o - Ferro in ammontare compreso tra 2%o e 4.5%o, b) un passo di introduzione della miscela in un crogiolo di fusione e di una successiva fusione mediante riscaldamento fino a fusione, in cui la detta fusione è una fusione continua, in cui il materiale fuso viene fatto colare in una filiera realizzata in grafite e in cui la detta miscela è una miscela di metalli non chimicamente affine alla grafite, in particolare almeno priva di Vanadio.
  10. 10. Oggetto di gioielleria, comprendente una lega d’oro secondo una o più delle precedenti rivendicazioni 1-8, in cui il detto oggetto di gioielleria comprende un gioiello o un orologio o un bracciale per orologio o un movimento o parte di movimento meccanico per orologio e in cui il detto orologio o movimento meccanico per orologio sono configurati per essere rispettivamente indossati o installati in orologi da polso.
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