ITUD990038A1 - Macchina per la produzione di caffe' espresso - Google Patents

Macchina per la produzione di caffe' espresso

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ITUD990038A1
ITUD990038A1 IT1999UD000038A ITUD990038A ITUD990038A1 IT UD990038 A1 ITUD990038 A1 IT UD990038A1 IT 1999UD000038 A IT1999UD000038 A IT 1999UD000038A IT UD990038 A ITUD990038 A IT UD990038A IT UD990038 A1 ITUD990038 A1 IT UD990038A1
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Simac Vetrella Spa
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"MACCHINA PER LA PRODUZIONE DI CAFFÈ' ESPRESSO"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Forma oggetto del presente trovato una macchina per la produzione di caffè espresso come definita nella rivendicazione principale.
In particolare, forma oggetto del presente trovato una macchina del tipo atto a produrre caffè espresso mediante utilizzo di dosi preconfezionate a base di polvere di caffè.
STATO DELLA TECNICA
Sono note le macchine per la produzione di caffè espresso, generalmente di impiego domestico, che utilizzano dosi preconfezionate a base di polvere di caffè.
Dette dosi preconfezionate sono monouso e sono normalmente costituite da cialde pressate avvolte una ad una in involucri di carta, oppure da capsule in plastica contenenti la polvere di caffè.
Le macchine per la produzione di caffè espresso note comprendono generalmente un serbatoio d'acqua associato ad un circuito di mandata cooperante con mezzi a pompa e con mezzi di riscaldamento istantaneo.
Il circuito di mandata è terminalmente associato ad una camera di infusione in cui è presente una sede atta al contenimento di almeno una di dette dosi preconfezionate.
La camera di infusione è definita da due parti reciprocamente mobili atte ad assumere una prima posizione aperta, in cui permettono l'introduzione ed il prelievo della dose preconfezionata prima e dopo il ciclo di preparazione del caffè, ed una seconda posizione chiusa in cui racchiudono detta dose preconfezionata durante la preparazione del caffè.
La camera di infusione è inoltre inferiormente associata ad un canale erogatore mediante il quale il caffè prodotto defluisce nel contenitore utilizzato per la consumazione (tazzina, bicchiere, ecc .}.
Per la preparazione del caffè espresso, l'utente inserisce una dose preconfezionata all’interno della camera di infusione e dispone le due parti di quest ' ultima nella posizione chiusa; quindi , agendo su appositi comandi , avvia la preparazione del caffè espresso .
In questa fase , i mezzi a pompa prelevano la necessaria quantità d'acqua dal serbatoio e la inviano al circuito di mandata, dove la stessa viene portata in temperatura mediante i mezzi di riscaldamento istantaneo.
L'acqua calda viene quindi inviata a pressione entro la camera di infusione dove attraversa la dose preconfezionata, fuoriuscendo dal canale erogatore in forma di caffè espresso.
Al termine dell'erogazione, la camera di infusione viene aperta per consentire il prelievo della dose preconfezionata usata in modo da predisporre la macchina per un nuovo ciclo di preparazione caffè. Nelle macchine convenzionali i principali inconvenienti funzionali riguardano la corretta esecuzione delle operazioni di inserimento e rimozione delle dosi preconfezionate nella/dalla camera di infusione e la scarsa praticità di apertura/chiusura di quest'ultima.
L'introduzione delle dosi preconfezionate entro la camera di infusione avviene infatti in modo totalmente manuale e senza l ' ausilio di mezzi di guida e centraggio, per cui il loro posizionamento può risultare non corretto od impreciso , compromettendo la successiva chiusura della camera di infusione.
Il corretto posizionamento delle dosi è inoltre reso problematico dalla collocazione della camera di infusione che spesso è ricavata in spazi ristretti e di difficile accesso.
Anche la rimozione della dose preconfezionata usata è difficoltosa, sia perché la stessa tende a rimanere attaccata ad una delle parti della camera di infusione, sia perché al termine della preparazione del caffè essa è ancora molto calda e può causare scottature alle mani di colui che la preleva.
In alcune macchine, la parte inferiore della camera di infusione è associata ad un supporto amovibile; questa soluzione , pur rendendo più agevoli l ' inserimento e l ' estrazione della dose preconfezionata, comporta difficoltà di rimozione e rimontaggio di detto supporto.
In fase di rimontaggio del supporto vi è inoltre il rischio di uno spostamento della dose preconfezionata che può quindi risultare non correttamente disposta e centrata all ' atto della chiusura della camera di infusione.
Anche l'apertura/chiusura della camera di infusione avviene per lo più manualmente e può pertanto comportare, se eseguita in modo inadeguato, un funzionamento non corretto della macchina.
Per ovviare a tali inconvenienti ed ottenere ulteriori vantaggi, la proponente ha studiato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nella rivendicazione principale.
Altre caratteristiche del presente trovato sono espresse nelle rivendicazioni secondarie.
Scopo del presente trovato è quello di fornire una macchina per la produzione di caffè espresso, del tipo atto ad utilizzare dosi preconfezionate di polvere di caffè, che risulti economica e di facile utilizzo, che consenta di rendere più agevoli le operazioni di posizionamento e rimozione delle dosi preconfezionate ed in cui l'apertura e la chiusura della camera di infusione siano automatizzate.
Altro scopo del trovato è quello di realizzare una macchina per la produzione di caffè espresso la cui struttura sia facilmente riconf igurabile per l'utilizzo di dosi preconfezionate di tipo e confezione diversa.
La macchina secondo il trovato comprende una camera di infusione racchiusa all'interno di una struttura di contenimento e definita da due parti, rispettivamente superiore ed inferiore, tra loro selettivamente accoppiabili.
Entrambe dette parti, superiore ed inferiore, sono atte ad essere associate a mezzi filtranti.
Secondo il trovato, la parte inferiore è ricavata su un carrello mobile su un piano sostanzialmente orizzontale da una prima posizione interna, nella quale essa è disposta in cooperazione ed al di sotto della parte superiore, ad una seconda posizione esterna, nella quale detta parte inferiore viene estratta rispetto alla parte superiore e fuoriesce dalla struttura della macchina.
In una soluzione preferenziale, detto carrello è ad azionamento motorizzato . Secondo una variante , detto carrello è di tipo a movimentazione manuale . La parte superiore è ricavata su un blocco mobile in senso verticale atto ad assumere una prima po s i z i one s o l l evata , ne l l e f as i di inserimento/estrazione del carrello, ed una seconda posizione abbassata di chiusura della camera di infusione nella fase di preparazione ed erogazione Secondo una caratteristica del presente trovato, la macchina per la produzione di caffè espresso può essere configurata alternativamente con una camera di infusione per dosi preconfezionate di tipo a cialda oppure con una camera di infusione per dosi di tipo in capsula.
Secondo il trovato, l'inserimento della dose preconfezionata entro la camera di infusione avviene estraendo il carrello dall'interno della struttura della macchina, per deporre la dose preconfezionata sulla parte inferiore, e quindi riportando il carrello nella sua posizione interna per disporre detta parte inferiore in cooperazione ed al di sotto della coniugata parte superiore.
L'operazione di deposizione della dose preconfezionata è estremamente agevole per la completa accessibilità alla parte inferiore nella posizione esterna del carrello il quale, una volta riportato in posizione interna, determina automaticamente il corretto posizionamento e centraggio della dose preconfezionata all'interno della camera di infusione.
Secondo un ' altra caratteristica del presente trovato, la macchina comprende mezzi espulsori atti a rimuovere automaticamente la dose preconfezionata usata dalla parte inferiore durante il movimento di uscita del carrello dall'interno all'esterno della macchina.
Mediante tali mezzi espulsori, quindi, viene evitata la rimozione manuale della dose preconfezionata calda usata e viene facilitato l'inserimento di una nuova dose preconfezionata entro la camera di infusione, essendo la parte inferiore già libera e pronta per alloggiare la nuova dose.
In una soluzione del trovato, la movimentazione del carrello in posizione interna, per l'inserimento di una nuova dose preconfezionata entro la camera di infusione, determina l’automatica evacuazione della dose preconfezionata usata dalla macchina per caffè.
Secondo un'ulteriore caratteristica del trovato, la movimentazione verticale del blocco definente l'apertura/chiusura della camera di infusione è automatizzata ed avviene coordinatamente allo svolgimento del ciclo di preparazione del caffè.
In una soluzione preferenziale, la movimentazione di tale blocco è concretizzata sfruttando la spinta idraulica generata dalla circolazione forzata dell'acqua all'interno di un apposito circuito di mandata collegato al circuito principale di mandata dell ' acqua da cui viene ottenuto il caffè.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla descrizione che segue di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 illustra una sezione frontale di una macchina per la produzione di caffè espresso secondo il trovato;
- la fig. 2 illustra una vista laterale parzialmente sezionata di fig. 1;
- la fig. 3a illustra parzialmente una variante di fig . 1;
- le figg . 3b e 3c illustrano schematicamente dall ' alto un sistema di trattenimento della dose del tipo in capsula;
- le figg . 4a-4g illustrano schematicamente le fasi di inserimento e rimozione di dosi preconfezionate di tipo a cialda nella/dalla camera di infusione della macchina secondo il trovato .
DESCRIZIONE DI UNA FORMA DI REALIZZAZIONE
PREFERENZIALE DEL TROVATO
La macchina per la produzione di caffè espresso secondo il trovato, illustrata solo parzialmente nelle figg. 1 e 2 ed indicata nel suo complesso con il numero di riferimento 10, impiega dosi preconfezionate 11 a base di polvere di caffè che vengono infuse in acqua calda.
Tali dosi preconfezionate 11 possono essere costituite sia da cialde 12 di polvere di caffè pressata avvolte in carta (figg. 1, 2, 4a-4g), sia da capsule 13 in plastica contenenti la polvere di caffè (figg. 3a, 3b e 3c).
La macchina 10 comprende una struttura fissa 35 associata in modo noto ad un serbatoio di contenimento acqua (non illustrato) collegato ad un circuito di mandata 14.
Detto serbatoio è inoltre associato ad una pompa (non illustrata) mediante la quale l'acqua in esso contenuta viene fatta circolare in pressione entro il circuito di mandata 14 e quindi inviata ad un dispositivo di riscaldamento istantaneo 15 disposto nella parte alta della macchina 10.
Nel caso di specie, detto dispositivo di riscaldamento istantaneo 15 comprende una coppia di piastre, inferiore 17a e superiore 17b, tra le quali è ricavata una serpentina 18 di trans to acqua cooperante con una resistenza elettrica 16.
La serpentina 18 è collegata da un lato ad un gruppo di produzione vapore 51, presentante un ugello di erogazione 56, e dall'altro ad un canale 57 ricavato assialmente nella piastra inferiore 17a. .Detto canale 57 è atto ad essere selettivamente messo in comunicazione con la camera di infusione 20 mediante apertura di mezzi a valvola 21a ricavati in una bussola 19 cava secondo le modalità nel seguito descritte.
Il gruppo di produzione vapore 51 presenta una manopola 58 utilizzabile dall'operatore per l'erogazione selettiva del vapore attraverso l'ugello 56.
Per selezionare l'erogazione del vapore o dell'acqua calda per la preparazione del caffè, l’operatore, agendo su un opportuno selettore non illustrato, regola il funzionamento di un termostato atto a condizionare l'attivazione del dispositivo di riscaldamento istantaneo 15.
Detto termostato può essere selettivamente regolato per portare la temperatura dell'acqua nell’intorno di 90 °C, quando si vuole produrre caffè, oppure ad una temperatura superiore, ad esempio nell'intorno di 120 °C, quando si vuole ottenere vapore.
Quando viene prodotto vapore, esso riempie la camera 59 e può essere erogato selettivamente dall'utente attraverso l'ugello 56, che viene messo in comunicazione con detta camera 59 mediante compressione della molla 71.
Secondo una variante, nel caso di produzione di vapore la pompa di erogazione è associata ad una scheda elettronica la quale determina un invio ad impulsi di acqua da trasformare in vapore attraverso il circuito di mandata 14; ciò consente di ripristinare la quantità di vapore che viene erogata attraverso l'ugello 56, in modo da avere sempre una sufficiente quantità di vapore disponibile all'utilizzo.
Nel caso di preparazione di caffè, l’acqua riscaldata ad una temperatura nell'intorno di 90 °C viene fatta pervenire al canale 57 e di qui alla camera di infusione 20, come si vedrà nel seguito. La camera di infusione 20, entro la quale sono atte ad essere alloggiate e chiuse a tenuta le dosi preconfezionate 11 nella fase di preparazione del caffè, è definita da due parti, superiore 20a ed inferiore 20b, disposte coassiali al di sotto della bussola 19.
Dette parti 20a, 20b presentano conformazione sostanzialmente concava e sono selettivamente accoppiabili tra loro a definire almeno una condizione aperta ed una condizione chiusa della camera di infusione 20.
La parte superiore 20a è ricavata inferiormente ad un blocco 22 mobile verticalmente e solidale alla detta bussola 19.
Il movimento verticale del blocco 22 è elasticamente contrastato da mezzi a molla 54 che agiscono tra uno spallamento 119 presente superiormente alla bussola 19 e la superficie di un blocchetto fisso 55, solidalmente associato ad un blocco posizionatore 37 anch'esso fisso.
Il blocco 22 è così atto ad assumere almeno una posizione sollevata, in cui la parte superiore 20a è distanziata dalla parte inferiore 20b per definire la condizione aperta della camera di infusione 20, ed una posizione abbassata in cui detta parte superiore 20a si accoppia in modo sostanzialmente stagno con la parte inferiore 20b per definire la condizione chiusa della camera di infusione 20.
Il blocco posizionatore 37 è dotato di un canale 38 presentante l'ingresso 38a collegato ad una diramazione 14a del circuito di mandata 14 e l'uscita 38b rivolta verso una superficie interna 22a del blocco 22.
Il blocco posizionatore 37 supporta inoltre guarnizioni anulari 39, 40 cooperanti con le pareti interne del blocco 22.
Secondo il trovato, la movimentazione del blocco 22 è automatizzata ed avviene coordinatamente allo svolgimento del ciclo di preparazione del caffè espresso, sfruttando la pressione dell'acqua circolante nel circuito di mandata 14.
All'atto dell'alimentazione del circuito di mandata 14 da parte dei mezzi a pompa, infatti, l'acqua in pressione viene introdotta nel canale 38 attraverso la diramazione 14a e fuoriesce dall'uscita 38b del detto canale 38.
La presenza delle guarnizioni anulari 39 e 40 impedisce all'acqua di risalire verso l’alto, per cui la pressione dell'acqua esercita una spinta verso il basso sul blocco 22, che si sposta insieme alla bussola 19, determinandone la movimentazione verso la posizione abbassata e comprimendo la molla 54.
Nel contempo, l'acqua alimentata attraverso la serpentina 18 e riscaldata istantaneamente dalla resistenza 16, si porta nel canale assiale 57 e.
quando raggiunge una pressione sufficiente a vincere la resistenza a cui è tarata la molla 60 , apre la valvola 21a, riempiendo il vano 62 .
Da qui, l'acqua si porta nel canale assiale 21b e va a riempire il vano 63, e quindi, attraverso i fori laterali 64, va ad occupare il vano 65, raggiungendo così la parte superiore 20a della camera di infusione 20.
Più in particolare, dal vano 65 l'acqua calda si distribuisce, attraverso un filtro 24a, su tutta detta parte superiore 20a raggiungendo ed investendo la dose preconfezionata 11 per la formazione del caffè come nel seguito descritto.
Al termine dell'erogazione del caffè, l'acqua presente nel canale 38 viene scaricata automaticamente mediante un'apposita valvola, non illustrata, determinando la cessazione della spinta idraulica e quindi la risalita del blocco 22 e della bussola 19 nella posizione sollevata grazie al riposizionamento della molla 54.
La parte inferiore 20b della camera di infusione 20, che definisce la sede di posizionamento delle dosi preconfezionate 11 , è ricavata su un carrello 23 scorrevole orizzontalmente da una prima posizione interna ad una seconda posizione esterna.
Nella prima posizione interna, detta parte inferiore 20b è disposta in asse al di sotto della parte superiore 20a per l'esecuzione del ciclo di erogazione del caffè, mentre nella seconda posizione esterna detta parte inferiore 20b viene estratta dalla struttura della macchina 10 per eseguire le operazioni di posizionamento/rimozione delle dosi preconfezionate 11.
Sia la parte superiore 20a che la parte inferiore 20b sono associate a mezzi elastici atti ad operare in spinta contro la dose preconfezionata 11 quando la camera di infusione 20 è aperta.
Detti mezzi elastici sono costituiti, per la parte superiore 20a, dal perno assiale 21c e dalla molla 52 mentre per la parte inferiore 20b sono costituiti dal perno assiale 61 e dalla molla 53.
Essi hanno la funzione di mantenere la dose preconfezionata 11 in una posizione leggermente sollevata ed intermedia rispetto alle relative parti 20a e 20b quando esse vengono allontanate una dall'altra, evitando che detta dose 11 rimanga attaccata alle pareti e quindi facilitando le successive operazioni di rimozione ed evacuazione una volta terminato il ciclo di preparazione del caffè.
Il carrello 23 è atto a scorrere su una guida inferiore 25 ricavata sulla struttura fissa 35, e la sua movimentazione viene eseguita, nel caso di specie, per mezzo di una coppia di ruote dentate 26 ingranate su rispettive cremagliere 28 disposte lateralmente sul carrello 23.
Le ruote dentate 26 sono montate su un albero 27 supportato da montanti 30 della struttura fissa 35 e collegato ad un motore reversibile (non illustrato). L'attivazione di detto motore reversibile, determina quindi la rotazione in un senso o nell'altro delle ruote dentate 26 che, agendo sulle rispettive cremagliere 28, movimentano in avanzamento od arretramento il carrello 23.
Sulla guida inferiore 25 è ricavato un canale erogatore 33 conformato a tramoggia dal quale il caffè espresso viene raccolto mediante gli appositi recipienti (bicchieri o tazzine).
Detto canale erogatore 33 comunica con la parte inferiore 20b della camera di infusione 20, attraverso un canale di raccolta 66 al quale il caffè raccolto perviene attraverso un vano 67 disposto al di sotto ed in comunicazione con la parte inferiore 20b della camera di infusione 20 (fig. 2).
Tra le due cremagliere 28 , il carrello 23 presenta un ' apertura di scarico 31 di ampiezza tale da consentire il passaggio di almeno una dose preconfezionata 11.
Nella posizione interna del carrello 23, l'apertura di scarico 31 viene fatta cooperare con un contenitore per rifiuti (non illustrato) entro il quale vengono raccolte le dosi preconfezionate 11 una volta usate.
Tale apertura di scarico 23 è collegata alla parte inferiore 20b per mezzo di un canale di scolo 32 (fig. 2) che permette l'evacuazione di eventuali residui di caffè espresso o di acqua presenti nella camera di infusione 20.
Lateralmente alla parte inferiore 20b, il carrello 23 comprende inoltre due profili longitudinali 48 in rilievo di altezza coniugata alla porzione della dose preconfezionata 11 sporgente superiormente rispetto al carrello 23.
Secondo il trovato, la camera di infusione 20 può assumere una prima configurazione ( figg . 1 e 2 ) in cui è atta ad accogliere dosi preconfezionate 11 di tipo a cialda 12 ed una seconda configurazione (fig.
3a-3c ) in cui è atta ad accogl iere dos i preconfezionate 11 del tipo a capsula 13 .
Nella prima configurazione, la parte superiore 20a è associata al filtro 24a il quale è amovibile ed è atto ad essere elasticamente spinto verso il basso, all'atto dell’abbassamento dell’intero blocco durante l'esecuzione del ciclo di preparazione caffè, grazie all'azione elastica del perno 21c e la compressione di mezzi a molla 52.
La parte inferiore 20b è ricavata su un primo carrello 123 ed è associata ad un relativo filtro 24b amovibile ed atto, in modo coordinato, ad essere spinto verso l'alto dal perno 61 grazie alla compressione della molla 53.
Come detto prima, quando il blocco 22 si alza una volta terminata l'erogazione del caffè, l'estensione dei mezzi a molla 52 e 53 spinge rispettivamente verso il basso e verso l'alto i relativi filtri 24a e 24b per facilitare la rimozione della dose 11.
Nella seconda configurazione della camera di infusione 20, la parte superiore 20a è invece associata ad una guarnizione 49 atta a cooperare con la capsula 13 e vincolata al blocco 22 mediante un apposito supporto 50; la parte inferiore 20b è invece ricavata su un secondo carrello 223 sostanzialmente strutturato come il primo 123, ma atto a supportare una capsula 13.
In questo caso, poiché l'altezza della capsula 13 comporta problemi di stabilità e centraggio durante l'esecuzione del ciclo di preparazione caffè, sul carrello 223 (figg. 3b e 3c) sono montate due piccole ganasce elastiche 68, oscillanti su rispettivi perni 69 disposti fra loro allineati ed esternamente alla capsula 13, atte a cooperare con due rispettivi riscontri fissi 70, nel caso di specie costituiti da rotelline.
Quando il carrello 223 si porta in posizione interna alla macchina 10 per l'esecuzione del ciclo di preparazione caffè (fig. 3b), le rotelline 70 agiscono sulle rispettive ganasce 68, portandole nella posizione di chiusura in cui sostanzialmente abbracciano la capsula 13 e la mantengono in posizione durante l'intero ciclo.
Quando il carrello 223, terminato il ciclo, viene estratto dalla macchina 10, cessa l'interferenza fra rotelline 70 e ganasce 68 e queste ultime vengono richiamate in posizione di apertura (fig. 3c), consentendo la rimozione e l'evacuazione della capsula 13.
Tornando ora alla descrizione generale del carrello 23, quest'ultimo presenta in corrispondenza di entrambi i suoi lati, ed anteriormente al blocco mobile 22, due spallette verticali 34 su ciascuna delle quali è montato un rullino 29 atto a migliorare lo scorrimento del carrello 23 stesso.
Dette spallette 34 supportano inoltre un organo espulsore 36 atto a rimuovere la dose preconfezionata 11 dalla parte inferiore 20b della camera di infusione 20 dopo l'uso.
L'organo espulsore 36 comprende una barra rotante 41 sulla quale sono inseriti due elementi a boccola 47 (di cui uno solamente visibile in fig. 2) liberi di ruotare rispetto a detta barra rotante 41 e ciascuno supportante un'aletta posteriore 42.
I due elementi a boccola 47 supportano un'aletta inferiore 43 estendentesi almeno per una parte sostanziale della larghezza della camera di infusione 20.
Gli elementi a boccola 47, e quindi le alette 42 e 43, sono elasticamente vincolati alla barra rotante 41 mediante mezzi-a molla non illustrati, sì che in condizioni normali, cioè in assenza di sollecitazioni, l’aletta posteriore 42 risulta mantenuta in battuta su un'asta di fine corsa 45 trasversale supportata dalle spallette verticali 34. In posizione intermedia tra gli elementi a boccola 47 e le spallette verticali 34 sono presenti due camme 46 calettate sulla barra rotante 41 e ciascuna atta a cooperare con un relativo profilo longitudinale 48.
Dette due camme 46 supportano una piastrina trasversale 44 disposta anteriormente all ' aletta inferiore 43 in posizione sostanzialmente affiancata alla stessa.
Con riferimento alle figg. 4a-4g vengono di seguito descritte le fasi di inserimento e rimozione di una dose preconfezionata 11, nel caso di specie una cialda 12, nella/dalla camera di infusione 20 della macchina 10.
Il carrello 23 viene inizialmente portato nella sua posizione esterna (fig. 4a) per consentire la deposizione di una cialda 12 in corrispondenza della parte inferiore 20b; entro tale parte inferiore 20b, la cialda 12 viene mantenuta parzialmente sollevata per la spinta esercitata dai mezzi elastici di sollevamento 61, 53 sul filtro 24b disposto sul fondo.
Successivamente (fig. 4b) il carrello 23 viene movimentato per essere portato nella sua posizione interna.
In questa fase, il movimento del carrello 23 porta i profili longitudinali 48 in corrispondenza delle camme 46 che, scorrendo superiormente agli stessi, determinano la rotazione in senso orario della barra rotante 41.
Conseguentemente, la piastrina trasversale 44 esercita una spinta sull'aletta inferiore 43 che determina la rotazione in senso orario anche dell'elemento a boccola 47, permettendo il passaggio della cialda 12.
Allo stesso tempo, la cialda 12, avanzando, viene a contatto con la piastrina trasversale 44, sospingendola ulteriormente e contemporaneamente ricevendo da questa una spinta verso il basso che ne determina un migliore assestamento e centraggio entro la parte inferiore 20b.
Una volta che il carrello 23 ha assunto la posizione interna (fig. 4c) l'elemento a boccola 47 riassume la sua posizione normale per effetto dei propri mezzi elastici, mentre la cialda 12 risulta posizionata al di sotto del blocco 22 e nuovamente sollevata.
Agendo sugli appositi comandi, viene quindi avviato il ciclo di preparazione del caffè ed il blocco 22 si porta in posizione abbassata (fig. 4d) comprimendo la cialda 12 entro la camera di infusione 20.
Al termine di tale ciclo, il blocco 22 riassume la sua posizione sollevata e, qualora si voglia preparare dell'altro caffè, il carrello 23 viene riportato in posizione esterna.
Durante la movimentazione del carrello 23, i profili longitudinali 48 si riportano in corrispondenza delle camme 46 le quali, scorrendo sugli stessi, determinano una rotazione in senso antiorario della barra rotante 41 (fig. 4e).
La cialda 12, ritornata in posizione sollevata dopo l'apertura della camera di infusione 20, viene invece trattenuta dall'aletta inferiore 43 dell'organo espulsore 36 che, pur spinta dalla stessa cialda 12, è impossibilitata a ruotare per la battuta dell’aletta posteriore 42 sull'asta di fine corsa 45.
Al raggiungimento della posizione esterna del carrello 23 (fig. 4f), la cialda 12, impossibilitata a seguire il movimento di quest'ultimo, ricade nell'apertura di scarico 31, adagiandosi sulla guida 25 sottostante.
La parte inferiore 20b risulta quindi libera e su di essa può essere deposta una nuova cialda 112 per la preparazione di altro caffè.
Il carrello 23 viene perciò riportato nella posizione interna, sospingendo durante il suo avanzamento la cialda 12 usata al di fuori della guida 25 e facendola ricadere entro un contenitore di raccolta sottostante (fig. 4g).
E' ovvio comunque che al presente trovato possono essere apportate modifiche o aggiunte, senza per questo uscire dall'ambito dello stesso.
Ad esempio il sistema di movimentazione del carrello 23 può essere di tipo diverso e prevedere anche mezzi ad azionamento manuale, oppure il carrello 23 può presentare sedi di posizionamento per due o più dosi preconfezionate 11.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1 - Macchina per la produzione di caffè espresso comprendente una struttura di contenimento definente almeno una camera di infusione cooperante con mezzi (14) di adduzione acqua in pressione e mezzi di riscaldamento istantaneo (15) dell'acqua, detta camera di infusione essendo atta a contenere una dose preconfezionata (11) a base di polvere di caffè e comprendendo due parti, rispettivamente superiore ed inferiore, dette due parti essendo selettivamente accoppiabili a definire almeno una prima condizione aperta della camera di infusione, per l'inserimento/rimozione della dose (11), ed una seconda condizione chiusa dì detta camera di infusione durante il ciclo di preparazione del caffè, caratterizzata dal fatto che la parte superiore (20a) di detta camera di infusione (20) è ricavata su un blocco (22) mobile verticalmente da una prima posizione sollevata ad una seconda posizione abbassata di accoppiamento alla parte inferiore (20b), e che detta parte inferiore (20b) definisce una sede di posizionamento per almeno una dose preconfezionata (11) ed è ricavata su un carrello (23) mobile su un piano sostanzialmente orizzontale da una prima posizione interna, in cui la parte inferiore (20b) è disposta in asse ed al di sotto della parte superiore (20a) , ad una seconda posizione esterna in cui detta parte inferiore (20b) è estratta al di fuori della struttura della macchina (10) per consentire il posizionamento di detta dose preconfezionata (11). 2 - Macchina come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto carrello (23) è atto a scorrere su una guida (25) inferiormente alla quale è ricavato un canale erogatore (33) del caffè espresso. 3 - Macchina come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto carrello (23) coopera con mezzi di movimentazione motorizzati. 4 - Macchina come alla rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di movimentazione motorizzati comprendono almeno una ruota dentata (26) associata ad un motore reversibile e cooperante con una coniugata cremagliera (28) ricavata sul carrello (23 ) . 5 - Macchina come al la rivendicaz ione 1 , caratterizzata dal fatto che detto carrello (23 ) è movimentato manualmente. 6 - Macchina come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto carrello (23) comprende un'apertura di scarico (31) disposta posteriormente alla parte inferiore {20b) ed idonea a consentire la caduta delle dosi preconfezionate (11) usate. 7 - Macchina come al la rivendicaz ione 6 , caratterizzata dal fatto che detta apertura di scarico (31) è posizionata superiormente alla guida (25) nella posizione esterna del carrello (23 ) . 8 - Macchina come alla rivendicazione 6 o 7, caratterizzata dal fatto che detto carrello (23) comprende un canale dì scolo (32) collegante detta parte inferiore (20b) con detta apertura di scarico (31) ed atto all’evacuazione di eventuali residui di caffè presenti nella camera di infusione (20). 9 - Macchina come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto carrello (23) coopera con un dispositivo espulsore (36) atto a rimuovere automaticamente la dose preconfezionata (11) dalla parte inferiore (20b) dopo l'uso. 10 - Macchina come alla rivendicaz ione 1 , caratterizzata dal fatto che detta parte inferiore (20b) coopera con mezzi elastici (61 , 53 ) atti a mantenere almeno parzialmente staccata dal fondo la dose preconfezionata (11) nella condizione aperta della camera di infusione (20) . 11 - Macchina come al la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che detta parte superiore (20a) coopera con mezzi elastici (21c, 52 ) atti a mantenere almeno parzialmente staccata da detta parte superiore (20a) la dose preconfezionata (11) nella condizione aperta della camera di infusione (20). 12 - Macchina come alla rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che detto organo espulsore (36) comprende mezzi di sbarramento atti a trattenere la dose preconfezionata (11) durante la movimentazione del carrello (23) dalla posizione interna alla posizione esterna. 13 - Macchina come alla rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di sbarramento comprendono un'aletta (43) oscillante, sostanzialmente verticale, disposta anteriormente rispetto al blocco (22) e trasversalmente rispetto al senso di movimentazione del carrello (23), detta aletta (43) essendo reclinabile unicamente verso il blocco (22) per permettere il passaggio della dose preconfezionata (11) nella movimentazione del carrello (23) dalla posizione esterna alla posizione interna. 14 - Macchina come alla rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che detta aletta (43) coopera con mezzi spintori (44) atti a portarla nella sua posizione reclinata verso il blocco (22), detti mezzi spintori (44) essendo associati a mezzi a camma (46) cooperanti con profili longitudinali (48) presenti sul carrello (23) . 15 - Macchina come alla rivendicazione 14, caratterizzata dal fatto che detti mezzi spintori (44) sono atti ad esercitare una spinta di assestamento sulla dose preconfezionata (11) durante la movimentazione del carrello (23) dalla posizione esterna alla posizione interna. 16 - Macchina come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che prevede la movimentazione automatizzata del blocco (22) coordinatamente allo svolgimento del ciclo di preparazione del caffè espresso. 17 - Macchina come alla rivendicazione 16, caratterizzata dal fatto che detto blocco (22) è atto ad essere movimentato verso il basso, contro l’azione di mezzi elastici (54) , dall'azione idraulica generata dalla pressione dell'acqua circolante nei mezzi di adduzione (14) . 18 - Macchina come alla rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che il blocco (22) coopera con un blocco posizionatore (37) fisso e definente al suo interno un condotto (38) di circolazione acqua in pressione, detto condotto (38) presentando l'entrata (38a) collegata ai mezzi di adduzione (14) e l'uscita (38b) rivolta verso una superficie superiore (22a) di detto blocco (22) . 19 - Macchina come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che la camera di infusione (20) è atta ad assumere almeno una prima configurazione, per l'utilizzo di dosi preconfezionate (11) costituite da cialde (12) di polvere di caffè pressata ed avvolta in carta, ed una seconda configurazione per l'utilizzo di dosi preconfezionate (11) costituite capsule (13) di contenimento polvere di caffè. 20 - Macchina come alla rivendicazione 19, caratterizzata dal fatto che nella configurazione per capsule (13), sul carrello (223) sono montate ganasce (68) di chiusura cooperanti con riscontri fissi (70) ed atte ad assumere una prima posizione temporanea di bloccaggio capsula cooperante con la posizione interna del carrello (223) ed una seconda posizione temporanea di rilascio capsula cooperante con la posizione esterna del carrello (223) . 21 - Macchina per la produzione di caffè espresso, sostanzialmente come descritta con riferimento agli annessi disegni .
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