ITPN20010079A1 - Macchina da caffe' automatica con macinatura, preparazione ed erogazione del caffe' e scarico dei residui del caffe' macinato. - Google Patents

Macchina da caffe' automatica con macinatura, preparazione ed erogazione del caffe' e scarico dei residui del caffe' macinato. Download PDF

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ITPN20010079A1
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Inventor
Tio Nello Dal
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C M A Spa
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Description

Descrizione dell’invenzione industriale intitolata :
“MACCHINA DA CAFFÈ’ AUTOMATICA CON MACINATURA, PREPARAZIONE ED EROGAZIONE DEL CAFFÈ’ E SCARICO DEI RESIDUI DEL CAFFÈ MACINATO’”
L’invenzione riguarda una macchina da caffè automatica, di tipo professionale, atta a determinare in successione la macinatura del caffè in grani, la dosatura della quantità di caffè liquido desiderato, la preparazione e l’erogazione del caffè liquido scaldato e lo scarico dei residui del caffè macinato. Sono note macchine da caffè di svariati tipi per usi professionali o domestici, comprendenti un mobile scatolare racchiudente uno o più gruppi d’infusione noti in sé, raccordati a rispettivi circuiti idraulici collegati con una pompa ed una caldaia per la circolazione ed il riscaldamento dell’acqua di rete, e per la preparazione del vapore di riscaldamento delle bevande, in cui il caffè viene preparato macinando preventivamente e separatamente il caffè in grani, in modo da ottenere polvere di caffè, e poi introducendo questa polvere di caffè nel gruppo d’infusione e facendo passare attraverso essa l’acqua calda in pressione, con successiva erogazione del caffè liquido caldo cosi ottenuto. Il caffè viene anche preparato impiegando delle cialde separate contenenti polvere di caffè, introducendo tali cialde nel gruppo d’infusione della macchina ed erogando successivamente il caffè liquido caldo così ottenuto. Questi tipi di macchine da caffè, quindi, richiedono una serie di operazioni per l’introduzione della materia prima caffè in ogni macchina, per la dosatura della stessa, in dosi fisse o variabili selezionate preventivamente in alcuni tipi di macchine, e poi per l’erogazione del caffè liquido, e queste operazioni devono essere ripetute per cicli successivi di preparazione ed erogazione del caffè. La presente invenzione si propone lo scopo di rendere disponibile una macchina da caffè a funzionamento completamente automatico, che non presenta gli inconvenienti ed i limiti suddetti delle attuali macchine da caffè, e richiede la presenza dell’operatore soltanto per Γ impostazione dei cicli desiderati di preparazione del caffè, con le quantità di caffè rispettivamente volute, senza necessità d’introdurre di volta in volta la materia prima caffè allo stato macinato per ogni ciclo operativo da svolgere. Questa macchina da caffè automatica è realizzata con le caratteristiche costruttive sostanzialmente descritte, con particolare riferimento alle allegate rivendicazioni del presente brevetto.
L’invenzione verrà meglio compresa dalla seguente descrizione, a solo scopo esemplificativo non limitativo e con riferimento agli uniti disegni, in cui :
- la fig. 1 mostra una vista prospettica frontale e schematica di una macchina da caffè conforme all’invenzione, parzialmente aperta ;
- la fig. 2 mostra una vista prospettica frontale esplosa e schematica della macchina da caffè della fig. 1, con evidenziate tutte le parti componenti principali ;
- la fig. 3 mostra una vista prospettica frontale esplosa e schematica di alcune parti componenti principali della presente macchina da caffè ;
- la fig. 4 mostra una vista prospettica frontale e schematica dei particolari ingranditi di un assieme di componenti di fig. 3 della macchina da caffè ;
- la fig. 5 mostra una vista prospettica frontale ed ingrandita di una parte dell’assieme di componenti di fig. 4 della macchina da caffè ;
- la fig. 6 mostra una vista prospettica frontale ed ingrandita di un’altra parte dell’assieme di componenti di fig. 4 della macchina da caffè ;
- la fig. 7 mostra una vista prospettica frontale ed esplosa delle diverse parti componenti smontate della parte di assieme di componenti di fig. 6 della macchina da caffè ;
- le fig. 8 e 9 mostrano con rispettive viste frontale e laterale sezionata un componente della macchina da caffè spostato in una prima fase operativa ;
- le fig. 10 e 11 mostrano con rispettive viste frontale e laterale sezionata lo stesso componente delle fig. 8 e 9 spostato in una seconda fase operativa ;
- le fig. 12 e 13 mostrano con rispettive viste frontale e laterale sezionata lo stesso componente precedente spostato in una terza fase operativa ;
- le fig. 14 e 15 mostrano con rispettive viste frontale e laterale sezionata lo stesso componente precedente spostato in una quarta fase operativa ;
- le fig. 16 e 17 mostrano con rispettive viste frontale e laterale sezionata lo stesso componente precedente spostato in una quinta fase operativa ;
- le fig. 18 e 19 mostrano con rispettive viste frontale e laterale sezionata lo stesso componente precedente spostato in una sesta posizione operativa ;
- le fig. 20 e 21 mostrano con rispettive viste frontale e laterale sezionata lo stesso componente precedente spostato in una settima posizione operativa.
Nelle figure specificate viene rappresentata schematicamente una macchina da caffè automatica 5 conforme all’invenzione, di tipo professionale, atta a determinare in successione la macinatura di caffè in grani, sufficiente per svariati cicli di preparazione ed erogazione del caffè liquido caldo, la dosatura delle quantità di caffè liquido e lo scarico dei residui del caffè macinato.
Con particolare riferimento alle fig. 1-3, in cui vengono mostrate schematicamente le diverse parti componenti principali della presente macchina da caffè, si nota che la macchina è costituita sostanzialmente da un mobile scatolare 6 sagomato con una base inferiore 7, dotata di piedini 8 per l’appoggio su un piano o superficie di lavoro orizzontale (non indicata), e da un contenitore superiore 9 in cui sono contenute, assieme alla base 7, tutte le parti componenti della macchina che verranno descritte in dettaglio, tale contenitore essendo dotato di sportelli mobili 10 apribili e chiudibili sul contenitore stesso (nella fig. 1 mostrati in posizione aperta) ed essendo sagomato con un incavo frontale 11 per tutta la lunghezza del mobile 6, delimitante un piano orizzontale 12 per l’appoggio delle tazzine o bicchieri per ricevere il caffè liquido erogato da diversi punti d’erogazione, nel presente esempio dai due punti d’erogazione 13 e 14 identici e distanziati orizzontalmente fra loro. Vengono ora descritte le parti componenti principali della presente macchina ed il loro funzionamento, ed il numero delle stesse in questo caso si riferisce alla composizione della presente macchina da caffè, in cui sono previsti due punti d’erogazione del caffè, però è evidente che queste parti componenti possono essere previste anche in numeri maggiori o minori in dipendenza dei punti d’erogazione e delle grandezze con cui le macchine vengono realizzate. Queste parti componenti comprendono sostanzialmente un primo ed un secondo gruppo d’infusione 15 e 16, atti a ricevere quantità dosate di caffè macinato e preparare nonché erogare caffè liquido caldo, un primo ed un secondo gruppo di macinazione del caffè in grani 17 e 18, associati con i relativi gruppi d’infusione 15 e 16 e atti a ricevere il caffè in grani ed a macinare lo stesso in quantità dosate predeterminate, trasferendolo poi nei relativi gruppi d’infusione, un primo ed un secondo gruppo d’erogazione del caffè 19 e 20 comunicanti con i rispettivi gruppi d’infusione 15 e 16 e costituenti tali punti d’erogazione del caffè 13 e 14, un gruppo 21 di raccolta e scarico dei residui del caffè, associato con entrambi i gruppi d’infusione 15 e 16 e formato da almeno un cassetto 22 disposto sotto a detti gruppi d’infusione e atto alla raccolta dei residui del caffè scaricati da parte di questi ultimi al termine della preparazione ed erogazione di ogni quantità dosata di caffè liquido, un circuito idraulico collegato ad un’alimentazione d’acqua esterna e composto come di consueto da almeno una pompa di circolazione 23, una caldaia o bollitore 24 di adeguata capacità con riscaldamento incorporato e sistema di controllo termostatico della temperatura di riscaldamento dell’acqua e del vapore e relativo sistema di valvole di controllo e regolazione (tutti questi componenti non sono mostrati), ed infine un circuito elettrico collegato con tutte le parti componenti della macchina e con i relativi componenti di comando e regolazione di una centralina elettronica (non indicata) contenuta in una scatola amovibile 25’ inserita nella macchina ed accessibile frontalmente.
Come visibile dalla fig. 1-4, i gruppi di macinazione del caffè 17 e 18 sono costituiti da un rispettivo mulino di macinazione motorizzato 25 e 26, nel presente caso disposto con asse di rotazione verticale del mulino, sulla cui parte superiore viene montata amovibilmente una corrispondente tramoggia di carico 27 e 28, inserita nella relativa apertura superiore 29 e 30 delle camere interne dei mulini, in cui viene macinato il caffè in grani, e questa tramoggia presenta una capacità volumetrica tale da potere contenere il caffè in grani da macinare nel mulino, in quantità sufficienti a permettere la macinazione del caffè per lo svolgimento di svariati cicli di preparazione ed erogazione di quantità dosate di caffè. I mulini di macinazione 25 e 26 sono provvisti di organi di regolazione (non mostrati) per permettere od impedire l’introduzione nelle loro camere interne (non mostrate) del caffè in grani dalla tramoggia, camere in cui il caffè in grani viene prima macinato e poi distribuito verso i relativi gruppi d’infusione, come verrà descritto, e questi organi di regolazione sono comandati attraverso una serie di pulsanti selettori dei cicli (non mostrati) disposti nel pannello comandi 32 della macchina situato frontalmente nella stessa, in modo che essi rimangano inseriti per durate proporzionali alle dosature di caffè desiderate che vengono rispettivamente selezionate, con conseguente introduzione di dosi diverse di caffè nei gruppi d’infusione ed erogazione di quantità di caffè liquido corrispondenti. Questi gruppi di macinazione, inoltre, sono provvisti rispettivamente di almeno un regolatore 33 della grandezza della grana del caffè macinato, la cui regolazione viene comandata agendo su una manopola 34 fissata all’estremità libera di un gambo allungato 35, la cui altra estremità è unita al regolatore stesso, e la cui rotazione determina lo spostamento del regolatore 33 in diverse posizioni di regolazione. A loro volta, i gruppi di infusione 15 e 16 (vedi fig. 4) sono simmetricamente identici e montati affiancati fra loro, nel senso della lunghezza della macchina e sono disposti affiancati anche con i corrispondenti gruppi di macinazione 17 e 18, nel senso della larghezza della macchina, ed i singoli gruppi 15 e 16 sono visibili nelle restanti figure 5-7, in cui la fig.
5 mostra il solo gruppo 16 in condizione assiemata e le fig. 6 e 7 mostrano il solo gruppo 15 rispettivamente in condizione assiemata e smontata. Come visibile, ogni gruppo d’infusione è sostanzialmente costituito da una coppia di piastre laterali allungate 36 e 37, con estensione verticale, identiche e fissate nel mobile della macchina opportunamente distanziate parallelamente fra loro, tra le quali risulta sostenuta una tramoggia superiore 38 imperniata oscillante fra esse, e sagomata internamente cava e con estremità aperte, di cui l’estremità superiore di tale tramoggia è unita con un imbuto tubolare 39 per permettere l’introduzione di dosi prestabilite di caffè decaffeinato nella tramoggia stessa ed il suo convogliamento nel modo e per lo scopo che verranno descritti.
Tra queste piastre allungate 36 e 37, inoltre, sono sostenuti un pistone cilindrico 40 unito ad un soprastante manovellismo 41, alloggiato entro corrispondenti feritoie di guida passanti 42 e fori passanti 43 praticati lateralmente nelle piastre stesse ed atto a determinare uno scorrimento alternativo in senso verticale di tale pistone, da una posizione sollevata ad una posizione abbassata, detto manovellismo essendo azionato in senso alternativo per tutta la sua corsa da un gruppo motore 44 con regolazione elettronica, applicato lateralmente ad una piastra, la cui coppia può venire regolata entro determinati limiti da parte della centralina elettronica della macchina, agendo sui diversi pulsanti selettori dei cicli, determinando con ciò la variazione della pressione di spinta del pistone, quando esso è spostato nella sua posizione abbassata, per la funzione che verrà descritta. Tale pistone 40, inoltre, è sostenuto superiormente da una corta piattina rettilinea 45, fissata ad un’estremità col pistone stesso ed all’altra estremità con una barretta rettilinea trasversale 46, le cui estremità sono inserite entro corrispondenti feritoie di guida passanti verticali 47 e 48 praticate nelle relative piastre allungate 36 e 37. Questa barretta 46, inoltre, viene azionata meccanicamente con un movimento di rotazione attorno al proprio asse orizzontale, determinando lo spostamento del pistone 40 da una prima posizione verticale ad una seconda posizione ruotata attorno al proprio asse orizzontale, sollevata lateralmente verso l’esterno rispetto alle piastre 36 e 37. Quando la barretta 46 è azionata nella sua prima posizione, essa può anche venire spostata dal manovellismo 41, azionato dal gruppo motore 44, con un movimento di traslazione alternata in senso verticale nelle corrispondenti feritoie di guida 47 e 48 delle piastre allungate 36 e 37, con conseguente spostamento del pistone 40 dall’una all’altra delle sue posizioni sollevata ed abbassata, e la successione dei movimenti di rotazione e di traslazione del pistone 40 serve a produrre le diverse fasi operative della macchina, con le sequenze e per i motivi che verranno descritti.
Infine, tra le piastre allungate 36 e 37 è sostenuto anche un blocco metallico 50 di forma parallelepipeda, fissato in posizione sottostante al pistone 40 e dotato di un foro passante cilindrico 51 estendentesi verticalmente nel blocco stesso e formato da una porzione di foro superiore 52 raccordata con una porzione di foro inferiore 53 di diametro minore di quella precedente. La porzione di foro superiore 52 possiede un diametro leggermente maggiore di quello del pistone 40, per alloggiare quest’ultimo quando esso è allineato con la porzione di foro stessa, nella condizione in cui il pistone risulta spostato nella sua prima posizione verticale e pertanto può venire anche spostato dal manovellismo 41 in posizione sollevata od abbassata rispetto a tale porzione di foro superiore 52. A sua volta, nella porzione di foro inferiore 53 viene inserito e fissato un corrispondente filtro perforato 54 con relativa guarnizione di tenuta periferica 55, in cui viene introdotto il caffè macinato dosato e compresso tramite il pistone 40, tale filtro perforato essendo fissato sulla parte superiore di un pistoncino verticale 56 sostenuto da una barretta orizzontale 57 scorrevole verticalmente con una corsa limitata entro corrispondenti feritoie di guida passanti 58 e 59 delle piastre allungate 36 e 37, e raccordandosi inferiormente con un condotto continuo 60 per l’alimentazione dell’acqua scaldata nella caldaia o bollitore 24, il cui passaggio sotto pressione attraverso il caffè macinato contenuto nel filtro 54 determina per infusione il caffè liquido. Questo caffè liquido viene poi convogliato attraverso un relativo condotto 61 e 62 (vedi fig. 1), raccordati con un’estremità con la camera interna del blocco metallico 50 di ogni gruppo d’infusione e con l’altra estremità con i corrispondenti beccucci d’erogazione 63 e 64 di detti punti d’erogazione, che sono inseriti a scorrimento entro rispettive guide laterali parallele 65, 66 e 67, 68, fissate dietro il pannello comandi 32 della macchina, e sono sagomati come un corpo allungato 69 nella cui parte inferiore è imperniata una porzione terminale 70 rastremata verso il basso, in cui tale corpo può venire fatto scorrere lungo le relative guide e tale porzione verticale può venire ruotata opportunamente attorno al proprio asse verticale, al fine di variare l’altezza di ogni beccuccio dal bicchiere o tazzina sottostanti, a seconda della forma o grandezza di questi ultimi. Ogni blocco metallico 50 è scaldato da uno o più elementi riscaldanti (non mostrati), la cui temperatura è regolata da almeno un sensore termostatico 71 con diversi livelli di regolazione, inserito attraverso il blocco stesso, la cui regolazione viene effettuata preventivamente agendo sui pulsanti selettori dei cicli della macchina, in dipendenza dei cicli rispettivamente prescelti, ed il blocco 50 cosi scaldato viene mantenuto caldo per lungo tempo, grazie alla sua notevole inerzia termica, alla temperatura prestabilita grazie alla suddetta regolazione termostatica, mantenendo pertanto anche l’acqua ed il caffè macinato alla temperatura ottimale per la preparazione di caffè liquido di sapore eccellente. Un ulteriore accorgimento per ottenere l’erogazione del caffè alle migliori condizioni consiste nel fatto di collegare almeno un rispettivo dosatore volumetrico 72 e 73 (vedi fig. 2) nei corrispondenti circuiti dell’acqua calda associati ai gruppi d’infusione, la cui regolazione effettuata agendo sui pulsanti selettori di ciclo determina una variazione regolata della portata dell’acqua calda attraverso il relativo circuito idrico e quindi una quantità d’acqua maggiore o minore per ciascuna dose di caffè erogato, in dipendenza della richiesta di caffè normale, “ristretto” o “lungo”.
Facendo riferimento alle fig. 8-21, vengono ora descritte le diverse fasi operative della macchina, che si svolgono automaticamente, per ottenere l’erogazione del caffè liquido per qualsiasi ciclo operativo selezionato, in cui la macchina risulta caricata preventivamente con caffè in grani, introdotto nella tramoggia di carico nel tipo e con la quantità desiderati.
Nelle fig. 8 e 9, in particolare, viene mostrato un gruppo d’infusione in posizione iniziale di riposo, prima di selezionare un ciclo operativo, nella condizione in cui il pistone cilindrico 40 risulta spostato dal manovellismo 41 in posizione sollevata ed azionato meccanicamente nella sua seconda posizione ruotata e sollevata lateralmente verso l’esterno, in cui esso è disallineato rispetto al foro passante cilindrico 51 del blocco metallico 50, e la spazzola raschiatrice 74 fissata inferiormente a detto pistone, prevista per l’eliminazione e lo scarico della capsula esausta di caffè macinato, è pure scostata e sollevata rispetto a detto foro passante cilindrico.
In queste circostanze, inoltre, la tramoggia 38 è sollecitata meccanicamente a ruotare attorno al proprio perno d’articolazione 75, disponendosi in posizione inclinata, con la sua estremità inferiore 76 rivolta verso il foro passante cilindrico 51 e leggermente sollevata rispetto ad esso, predisponendosi per l’introduzione di una quantità dosata di caffè macinato entro il foro passante cilindrico 51, mentre il filtro 54 è spostato dal pistoncino 56 in posizione abbassata ed il condotto 56 non è attraversato dall’acqua calda, Nelle fig. 10 e 11 si nota che tutti i componenti descritti sono sempre spostati nella stessa posizione precedente, per cui appena un ciclo operativo selezionato nella macchina è stato attivato, nel mulino (ad esempio il mulino 25) viene introdotto il caffè in grani nel tipo e nella quantità scelta, e tale mulino provvede a macinare il caffè con la grandezza di grana prestabilita, e determinata dalla selezione di ciclo effettuata, ed il caffè macinato 77 viene convogliato attraverso un condotto 78 raccordato con le camere interne del mulino e comunicante con l’estremità superiore 79 della tramoggia 38, penetrando in quest’ultima e scivolando verso il basso, e passando attraverso il foro passante 51 fino a riempire il filtro 54. Nelle fig. 12 e 13 viene mostrata l’introduzione del caffè decaffeinato macinato nel filtro 54, contenuto in un sacchetto separato 80, che Λ-iene effettuata versandolo attraverso l’imbuto tubolare 39 e la tramoggia 38, nelle condizioni in cui tutti i componenti sono sempre spostati come in precedenza.
Nelle fig. 14 e 15, si nota l’inizio della compressione del caffè macinato, normale o decaffeinato, che avviene azionando meccanicamente il pistone cilindrico 40 nella sua prima posizione operativa verticale, in cui esso è allineato rispetto al foro passante 51 del blocco metallico 50 ed è mantenuto sollevato dallo stesso da parte del manovellismo 41, e con questo spostamento del pistone la sua spazzola raschiatrice 74 provvede ad eliminare qualsiasi residuo di caffè accumulatosi in posizione, predisponendosi per comprimere la quantità dosata di caffè macinato introdotta nel filtro 54. Nelle fig. 16 e 17, si nota che il pistone 40 viene spinto verso il basso dal manovellismo 41, comprimendo il caffè macinato nel filtro 54 con una pressione determinata dalla coppia motrice del gruppo motore 44, a regolazione elettronica, stabilita automaticamente col ciclo selezionato e corrispondente alle condizioni desiderate che deve avere il caffè liquido da erogare, ed al termine di tale compressione viene introdotta l’acqua calda attraverso il condotto 60 con conseguente formazione del caffè liquido ed erogazione dello stesso attraverso il condotto 61 ed il beccuccio d’erogazione 63. Nelle successiva fase operativa, come visibile dalle fig. 18 e 19, il pistone 40 viene spinto dal manovellismo 41 in posizione sollevata mentre il pistoncino inferiore 56 viene pure spinto in posizione sollevata, con conseguente sollevamento del filtro 54 al livello del piano superiore del blocco metallico 50, e disposizione della capsula esausta di caffè macinato 81 oltre tale livello, predisponendola per l’espulsione. Infine, nell’ultima fase operativa, visibile nelle fig. 20 e 21, si nota che il pistone 40, mantenuto sempre sollevato dal manovellismo 41, viene nuovamente spostato meccanicamente nella sua seconda posizione operativa ruotata e sollevata lateralmente verso l’esterno, per cui la sua spazzola raschiatrice 74 spinge e trascina nella stessa direzione la capsula esausta 81, facendola cadere nel sottostante cassetto di raccolta 22, mentre il pistoncino 56 viene risospinto in posizione abbassata, assieme al filtro 54, per cui la macchina è nuovamente predisposta per lo svolgimento di un successivo ciclo con le stesse sequenze operative descritte.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina da caffè automatica con macinatura, preparazione ed erogazione del caffè e scarico dei residui del caffè macinato, comprendente mezzi di caricamento del caffè in grani, del tipo ed in quantità desiderate, mezzi di macinatura motorizzati del caffè in grani, onde ottenere caffè macinato, mezzi d’infusione atti a ricevere il caffè macinato ed a preparare caffè liquido, in dipendenza di cicli operativi prestabiliti rispettivamente selezionati mediante mezzi selettori, mezzi d’erogazione del caffè liquido preparato, mezzi di raccolta dei residui del caffè, ed un circuito idraulico alimentato da acqua di rete e collegato operativamente con detti mezzi d’infusione e detti mezzi d’erogazione, e comprendente mezzi di preparazione dell’acqua calda e del vapore di riscaldamento con relativi mezzi di comando e regolazione del flusso dell’acqua e del vapore e mezzi elettrici di comando e regolazione di tutti i componenti elettrici della macchina per Io svolgimento dei cicli operativi rispettivamente selezionati, caratterizzata da mezzi di dosatura del caffè in grani da macinare e mezzi di regolazione (33) della grandezza della grana del caffè macinato, associati con detti mezzi di macinatura motorizzati (25, 26), atti rispettivamente a dosare le quantità di caffè da macinare ed a macinare il caffè con grandezza di grana diversa, per la preparazione del caffè liquido : caratterizzata dal fatto che detti mezzi d’infusione (15, 16) comprendono mezzi a filtro (54) atti a ricevere il caffè macinato e comunicanti con detto circuito idraulico per il passaggio dell’acqua per l’infusione attraverso il caffè macinato, e spostabili da mezzi di comando da una prima posizione operativa, abbassata, in cui essi sono predisposti per ricevere il caffè, ad una seconda posizione operativa, sollevata, al termine dell’infusione, per l’espulsione dei residui di caffè ; mezzi di convogliamelo del caffè (38, 39) per l’introduzione del caffè entro detti mezzi a filtro (54), quando essi sono spostati nella loro prima posizione operativa ; mezzi di compressione (40) atti a comprimere il caffè macinato entro detti mezzi a filtro (54), quando sono spostati nella loro seconda posizione operativa, con una pressione stabilita da mezzi di regolazione (44) dipendentemente dal ciclo selezionato, detti mezzi di compressione (40) essendo spostabili da mezzi di comando (41) da una prima ad una seconda posizione operativa, rispettivamente sollevata ed abbassata rispetto a detti mezzi a filtro (54), e meccanicamente da una prima ad una seconda posizione operativa, rispettivamente allineata e scostata e sollevata lateralmente rispetto a detti mezzi a filtro (54) ; e caratterizzato da mezzi dosatori volumetrici (72, 73) collegati nel suddetto circuito idraulico e atti a regolare la portata dell’acqua calda per la preparazione del ‘ -caffè liquido dipendentemente dai cicli rispettivamente selezionati.
  2. 2. Macchina da caffè secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di dosatura comprendono idonei organi di regolazione per permettere od impedire il passaggio del caffè in grani da detti mezzi di caricamento (tramogge 27, 28) verso detti mezzi di macinatura (mulini 25, 26), detti organi di regolazione essendo comandati da detti mezzi selettori di ciclo (31) in modo da rimanere inseriti per durate proporzionali alle dosature di caffè desiderate che vengono selezionate.
  3. 3. Macchina da caffè secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di regolazione della grana comprendono almeno un regolatore (33) disposto nei relativi mulini di macinatura (25, 26) e comandabile tramite manopola (34) in diverse posizioni di regolazione.
  4. 4. Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi a filtro comprendono almeno un filtro perforato (54) con relativa guarnizione di tenuta periferica (55) per contenere il caffè macinato, alloggiato nella porzione inferiore (53) di un foro passante cilindrico (51) estendentesi verticalmente in un blocco metallico (50) sostenuto da una coppia di piastre allungate verticali (36, 37), identiche e fissate nella macchina opportunamente distanziate parallelamente fra loro.
  5. 5. Macchina secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di comando di detto filtro perforato (54) comprendono un pistoncino verticale (56) fissato inferiormente al filtro stesso e sostenuto da una barretta orizzontale (57), scorrevole verticalmente ed alternativamente con una corsa limitata dalla sua prima posizione abbassata alla sua seconda posizione sollevata entro corrispondenti feritoie di guida passanti (58, 59) di detta coppia di piastre (36, 37), e raccordandosi inferiormente con un condotto continuo (60) di detto circuito idraulico, per l’alimentazione dell’acqua calda dell’ infusione, detto filtro perforato (54) essendo spostabile in detta prima posizione abbassata prima dell’infusione, per venire riempito con caffè macinato, e durante l’infusione, e in detta seconda posizione sollevata dopo il termine dell’infusione.
  6. 6. Macchina secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detto blocco metallico (50) è scaldato, mantenendo una notevole inerzia termica, da elementi riscaldanti la cui temperatura è regolata da mezzi termostatici (71) con diversi livelli di temperatura, la cui regolazione viene effettuata agendo su detti mezzi selettori di ciclo (31).
  7. 7. Macchina secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di convogliamento del caffè comprendono almeno una tramoggia (38) imperniata oscillante entro dette piastre allungate (36, 37) e sagomata internamente cava e con estremità aperte, di cui Γ estremità superiore (79) è atta a comunicare con le camere interne di detti mulini (25, 26), per ricevere da esse il caffè macinato, e restremità inferiore (76) è atta a venire rivolta verso detto filtro perforato (54) per riempirlo con tale caffè macinato.
  8. 8. Macchina secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detta tramoggia (38) è unita con la sua parte superiore con un imbuto tubolare (39) per Γ intraduzione in essa di caffè decaffeinato.
  9. 9. Macchina secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di compressione comprendono almeno un pistone cilindrico (40) disposto in posizione soprastante a detto blocco metallico (50) e dimensionato per penetrare e scorrere verticalmente entro una corrispondente porzione superiore (52) di detto foro passante (51) di detto blocco metallico (50), detto pistone (40) essendo spostabile verticalmente nella sua prima posizione operativa sollevata prima e dopo Γ infusione, e nella sua seconda posizione operativa abbassata durante l’infusione.
  10. 10. Macchina secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di comando di detto pistone (40) comprendono un manovellismo (41) unito con detto pistone (40) ed alloggiato entro corrispondenti feritoie di guida passanti (42) e fori passanti (43) di dette piastre allungate (36, 37).
  11. 11. Macchina secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di regolazione della pressione di detto pistone (40) comprendono un gruppo motore (44) con regolazione elettronica variabile della coppia motrice, sostenuto lateralmente da una di dette piastre e comandato in dipendenza del ciclo selezionato da detti mezzi selettori di ciclo (31).
  12. 12. Macchina secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che detto pistone (40) comprende una corta piattina rettilinea (45) fissata ad un’estremità superiore del pistone stesso ed all’altra estremità con una barretta rettilinea trasversale (46), le cui estremità sono sostenute entro corrispondenti feritoie di guida passanti (47, 48) di dette piastre allungate (36, 37), detta barretta (46) essendo spostabile con un movimento di rotazione attorno al proprio asse di rotazione orizzontale, da detta prima a detta seconda posizione operativa, in cui essa è rispettivamente allineata con detto filtro (54), assieme a detto pistone (40), ed è scostata lateralmente rispetto a detto filtro (54), assieme a detto pistone (40).
  13. 13. Macchina secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che detto pistone (40) è fissato inferiormente con almeno una spazzola raschiatrice (74) atta ad espellere la capsula di caffè esausta al termine dell’ infusione, quando detto filtro (54) viene spostato nella sua seconda posizione operativa sollevata e detto pistone (40) viene spostato in posizione scostata rispetto a detto filtro (54).
  14. 14. Macchina secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detti mezzi d’erogazione comprendono relativi beccucci d’erogazione (63, 64) comunicanti con la camera interna di detto blocco metallico (50) e provvisti di un corpo allungato (69) scorrevole entro corrispondenti guide laterali parallele (65. 66 ; 67, 68) fissate dietro al pannello comandi (32) della macchina e nella cui parte inferiore è imperniata una porzione terminale (70) rastremata verso il basso, detto corpo (69) e detta porzione tenninale (70) essendo spostabili in diverse posizioni di regolazione in dipendenza della forma e grandezza delle tazzine e bicchieri utilizzati e disposti sotto ad essi.
  15. 15. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di raccolta dei residui del caffè sono costituiti da un cassetto (22) disposto sotto a detti mezzi d’infusione (15, 16).
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