CH631065A5

CH631065A5 - Macchina automatica per la produzione di caffe a partire dai chicchi tostati.

Info

Publication number: CH631065A5
Application number: CH1100178A
Authority: CH
Inventors: Lucio Grossi
Original assignee: Lucio Grossi
Priority date: 1977-10-28
Filing date: 1978-10-24
Publication date: 1982-07-30
Also published as: ES474510A1; FR2414894A1; US4188863A; DE2847220A1; GB2008394B; GB2008394A; FR2414894B3; DE2847220C2; IT1087829B; BE871565A

Description

Il presente trovato ha per oggetto una macchina a funzionamento automatico per la produzione di caffè, e particolarmente di caffè espresso, a partire dai chicchi, atta ad essere utilizzata sia per uso familiare, che come gruppo per il bar, e per la distribuzione automatica a comunità.

Sono noti da tempo diversi tipi di macchina per la produzione cosiddetto «istantanea» di caffè, e cioè di caffè espresso, incorporanti un macinino per la macinazione dosata dei chicchi di caffè.

In generale le macchine note sono costituite da un gruppo macinino-dosatore erogante la quantità dosata di polvere, da un gruppo caldaia che provvede a riscaldare l'acqua e il gruppo caffè mediante un sistema a termosifone o per contatto diretto, da un gruppo dosatore dell'acqua, di tipo elettrico a sonde, o di tipo a cilindro-pistone e da ima elettropompa per generare la pressione dell'acqua.

Queste macchine, generalmente, sono basate sul principio della espulsione della pastiglia esausta mediante un appropriato movimento del filtro inferiore (filtro erogatore del caffè); in alcuni casi per tale movimento è impiegato un sistema di leve e camme che aziona il filtro inferiore e il tappo di chiusura superiore, in altri casi è impiegato il sistema idraulico comandato da elettrovalvole. In tali macchine la macinatura e la dosatura del caffè vengono realizzate azionando il macinino mediante un temporizzatore che prefissa la dose in base al tempo di funzionamento o asser5

io

15

20

25

30

35

40

45

50

55

60

65

3

631065

vendo il motore del macinino con un dosatore che aziona una paletta che agisce su un microinterruttore spinto dal caffè macinato.

Questi tipi di macchine automatiche con caldaie che mantengono costantemente acqua in pressione intorno ai 100°C presentano all'atto pratico diversi inconvenienti fra cui: valvole di scarico di sicurezza sulla caldaia con inevitabili perdite di acqua e di vapore, la necessità di eliminare il calcare dell'acqua mediante apposito depuratore ed inoltre un complesso impianto elettrico.

Il problema tecnico alla base del presente trovato è quello di realizzare una macchina automatica per la produzione di caffè espresso o altro tipo meno concentrato a partire dai chicchi, atta ad eliminare i sopraddetti inconvenienti e svantaggi delle macchine note e in particolare consiste nel realizzare: l'espulsione della pastiglia di fondi di caffè con pulizia automatica del filtro, la dosatura del caffè macinato con azione meccanica diretta senza apparecchi temporizzatori, comandi elettrici o elettronici e inoltre il riscaldamento della sola quantità di acqua necessaria per una dose di bevanda solo al momento della richiesta della stessa, eliminando le caldaie in pressione delle macchine note.

La soluzione del problema tecnico suddetto consiste in una macchina automatica per la produzione di caffè a partire da chicchi, comprendente una intelaiatura di supporto costituita da due piastre incorporanti un macinino con dosatore volumetrico avente una parete spostabile e collegato a un motore mediante giunto ad innesto frontale azionabile da detto dosatore tramite due leve; a detto motore essendo collegato, mediante riduttore, un comando a glifo ad erresto programmato, atto ad allontanare e avvicinare tramite aste scorrevoli da un porta-filtro fisso riscaldato un gruppo idraulico riscaldato costituito da un cilindro, incorporante un filtro superiore, da un pistone a tenuta e da uno stelo avente una funzione combinata di riscaldatore dell'acqua, cilindro di pressione per l'acqua ed espulsione della pastiglia esausta, detto stelo essendo solidale ad un perno trasversale mosso da aste azionate da detto comando a glifo per sollevare il cilindro, che è contemporaneamente alimentato da acqua per caduta, messa in pressione da molle agenti sullo stelo del pistone, essendo associate a detto stelo e a detto cilindro sporgenze laterali combinate con scontri fissi atti a far ruotare lo stelo e spostare lateralmente il cilindro rispetto al detto porta-filtro fisso a fine corsa superiore del pistone, essendo inoltre prevista un'asta azionata da un perno comandato da altre aste per sollevare fino al piano superiore del porta filtro la pastiglia di fondi di caffè esausta, in modo che detta pastiglia possa essere espulsa da una paletta associata a detto cilindro, durante la rotazione del cilindro essendo anche previste, due bielle agganciate al cilindro e contrapposte a molle di richiamo, sia per spostare uno scivolo collegante il dosatore con detto porta-filtro fisso e operante la contemporanea apertura e chiusura del dosatore stesso, sia per riportare il cilindro in asse con detto porta-filtro fisso all'inizio della corsa di ritorno, cioè in posizione da consentire al cilindro di centrare e appoggiarsi a detto porta-filtro fisso in modo da consentire poi al pistone sottoposto al carico delle molle di comprimere l'acqua, riscaldata nel cilindro, sulla polvere sottostante erogando così il caffè, essendo infine previste camme per l'arresto del motore, nonché altre aste azionate da un perno trasversale, allo stelo, prima del suo arresto, agenti su quella di dette leve che è scorrevole, innestando il giunto frontale del macinino al giunto del motore, predisponendo il macinino per un successivo ciclo.

Il trovato può essere più chiaramente compreso dalla seguente dettagliata descrizione di una sua forma preferita e non esclusiva di pratica realizzazione, fatta con riferimento alle unite tavole di disegno, date a puro titolo indicativo e non limitativo, in cui:

la fig. 1 mostra una sezione assiale della macchina da caffè completa in tutte le sue parti, realizzata secondo il trovato;

la fig. 2 mostra, parzialmente, una sezione della fig. 1 presa secondo la linea A-A;

la fig. 3 mostra, parte in vista e parte in sezione, il gruppo cilindro-pistone sollevato dal porta-filtro fisso inferiore con pastiglia esausta in posizione sollevata dal filtro;

la fig. 4 mostra lo stesso particolare della fig. 3 con cilindro deviato e filtro inferiore rientrato nel portafiltro fisso;

infine, la fig. 5 mostra schematicamente un particolare.

In tali figure, e in particolare nelle figure 1 e 2, la macchina oggetto del trovato è rappresentata in posizione di riposo con pastiglia di caffè esausta in loco, cioè racchiusa tra filtro inferiore e filtro superiore.

La macchina comprende una intelaiatura di supporto costituita da due piastre 1 e 2 (fig. 2) mantenute fra loro distanziate parallelamente.

Fra dette piastre è montato un motore 3 ad esse verticale, sul cui albero 4 è calettato un giunto frontale 5 a sua volta rigidamente collegato, tramite giunto 7, all'albero 6 di un macinino a macine piane 8.

Il giunto 7, collegato all'albero della macina 6 mediante una chiavetta e scorrevole assialmente spinto da una molla, presenta perifericamente una sporgenza elicoidale 9 atta a consentire il suo distacco dal giunto 5 per effetto dello spostamento di un'asta 10, contrapposta ad una molla 11 (fig. 1).

Alla macina rotante 8 sono associate delle palette 12 la cui funzione è quella di spingere il caffè 13 macinato entro il vano 14 di un dosatore laterale 15, incernierato superiormente in 16.

Il dosatore 15 è trattenuto in posizione di chiusura dalla molla 17.

Un nottolino 18, girevole, avente una appendice inserita in un'asola dell'asta 10 si apoggia con una estremità al dosatore 15 e con l'altra tiene in posizione l'asta 10 tirata dalla molla 11.

Quando il vano 14 è riempito di caffè macinato, la pressione di questo agisce sulla parete interna del dosatore 15 il quale si sposta lateralmente liberando il nottolino 18.

Questo, spinto dalla molla 11, attraverso l'asta 10 la quale, nella sua corsa di traslazione, si inserisce nella sporgenza elicoidale 9, provoca il disinnesto del giunto 7 e il conseguente arresto della macina rotante, senza arrestare il motore 3.

All'altra estremità dell'albero motore 4 è associato un riduttore 19 il cui albero 20 aziona due dispositivi a glifo simmetricamente disposti rispetto al riduttore.

Ogni glifo comprende una leva 21 incernierata all'intelaiatura nel punto 22 avente un'asola trasversale 23 entro cui si muove un perno 24 calettato su una ruota a camma 25; contro la superficie periferica esterna di una delle due ruote a camme 25 (fig. 1) è montata la rotellina 26 di un microinterruttore 26A, collegato al motore 3 e alla rete elettrica in modo da arrestare il motore quando la rotellina cade entro la cava della ruota 25.

Le estremità libere delle due leve oscillanti 21 (fig. 2)

sono fulcrate in 27 all'estremità inferiore di due elementi astiformi 28 scorrevoli entro cilindri 29.

Una molla precaricata 30 è montata coassialmente alle aste 28 fra cilindro 29 e una base allargata 31 delle aste 28.

I due cilindri 29 sono superiormente collegati ad un perno trasversale 32 traslabile entro le asole 33 ricavate nelle fiancate 1 e 2 dell'intelaiatura (fig. 2).

Al perno trasversale 32 è collegato, in modo oscillante,

5

10

15

20

25

30

35

40

45

50

55

60

65

631065

4

uno stelo 34 collegato ad un pistone 35 montato a tenuta, tramite anelli 36, entro un cilindro 37 (fig. 1).

Il cilindro 37 è provvisto di due opposti perni 38 (fig. 2) ed è disposto in modo da risultare traslabile in senso verticale tramite lo stelo 34 del pistone; il perno trasversale 32, spostabile entro le asole 33, è anche oscillante intorno al proprio asse, come meglio sarà chiarito in seguito.

L'estremità inferiore dello stelo 34 non è rigidamente collegata al pistone 35; esso infatti presenta una sporgenza 39 atta ad arrestarsi contro una battuta 40 nei primi millimetri di corsa ascendente dello stelo 34.

L'arresto della sporgenza 39 contro la battuta 40 scopre una luce 41, chiaramente rappresentata in sezione trasversale nella fig. 5, che consentirà il passaggio dell'acqua dalla parte superiore 42 del cilindro a quella inferiore, sotto al pistone.

Poiché il cilindro 37 è libero di spostarsi verso l'alto, l'ulteriore corsa dello stelo 34 trascina verso l'alto anche il cilindro per effetto dell'attrito degli anelli di tenuta 36.

In pratica, nel caso che l'attrito degli anelli di tenuta non sia sufficiente, il cilindro viene comunque sollevato quando il pistone 35 a fine corsa si appoggia sul cielo del cilindro stesso.

Lateralmente al cilindro è previsto un arresto 43 contro il quale i perni 38, sporgenti dal cilindro, dopo un primo tratto di salita arrestano il cilindro lasciando libero il pistone 35 di salire fino a fine corsa superiore vincendo l'attrito tra pistone e cilindro.

Il cilindro 37 presenta inferiormente una sporgenza cilindrica 44, assialmente cava e chiusa in testa da un filtro superiore 45.

Nella cavità assiale è sistemata una valvola sferica 46, mantenuta chiusa nella sua sede superiore da una molla; detta valvola serve a permettere il passaggio dell'acqua per aspirazione dalla parte superiore del cilindro alla parte inferiore e ad evitare, quando l'acqua è nella parte inferiore, che esca per caduta.

Nella parte superiore, il cilindro 37 è provvisto di un condotto 47 raccordato ad un tubo 48 flessibile, a sua volta collegato ad una vasca 49 contenente acqua; una apertura 47A mette in comunicazione la parte superiore del cilindro 37 con l'atmosfera.

L'ingresso dell'acqua fredda nel cilindro 37 per caduta libera dalla vasca 49, cioè la dosatura dell'acqua, avviene nel primo tratto di salita del cilindro '37.

Infatti un perno 50 solidale al perno trasversale 32 spinge verso l'alto, durante la salita dello stesso perno 32, una piastrina scorrevole 51 la quale, mediante il piano inclinato 52, urta la leva 53 la quale, spostandosi, provoca il rilassamento dello schiacciamento del tubo flessibile 48 e quindi l'acqua può entrare nella parte alta 42 del cilindro, sopra al pistone, il detto movimento della piastrina 53 può anche essere utilizzato per il comando in una valvola atta all'apertura e chiusura del detto passaggio dell'acqua.

La piastrina 51 è provvista di una fenditura entro la quale è sistemato un perno 54; durante la salita la piastrina 51 urta il perno 54 con il piano inclinato 55 di detta fenditura provocando un suo spostamento a destra (fig. 1) e quindi il disimpegno della piastrina stessa dal perno 50.

Ciò provoca il rischiacciamento del tubo flessibile 48 iri quanto la piastrina 51 viene riportata indietro dalla molla 56 e la leva 53 viene trascinata nella posizione di partenza o riposo dalla molla 57, interrompendo così il flusso dell'acqua.

Il perno 54 è previsto regolabile entro una cava per poter dosare la quantità d'acqua da inviare al cilindro 37.

Il cilindro 37, in posizione di riposo, è posto in asse con un porta-filtro fisso 58 avente una cavità interna atta ad accogliere la sporgenza inferiore 44 del cilindro; la cavità è chiusa inferiormente da un filtro mobile 59 sotto il quale è previsto il condotto 60 di erogazione del caffè pronto; è inoltre prevista, all'esterno della sporgenza cilindrica 44, nel punto di unione al cilindro 37, una gola contenente una guarnizione 88 che serve per fare tenuta fra il porta-filtro fisso e il cilindro durante l'erogazione del caffè.

Assialmente al porta-filtro fisso 58 è prevista scorrevole un'asta 61, collegata al centro del filtro mobile inferiore 59; all'altra estremità l'asta 61 termina con una testa allargata 62; una molla di richiamo 63 è interposta tra la base del porta-filtro fisso 58 e la testa 62.

Per il sollevamento del filtro inferiore 59 e della pastiglia di caffè esausta 64, sono previste (fig. 2) due aste 65 ancorate superiormente al perno trasversale 32 ed inferiormente fra loro collegate da un perno 66, attraverso a due molle di trazione 67; il sollevamento del perno 32 solleva le aste 65 per cui il perno 66, urtando la testa 62 dell'asta 61 collegata al filtro mobile 59, solleva il filtro stesso fino al livello del piano superiore 68 del porta filtro fisso 58, ponendo la pastiglia esausta 64 in posizione pronta per l'espulsione; il perno 66 poi si arresta contro il piano 69 di una fessura 70 parzialmente inclinata.

Le aste 65 possono ulteriormente salire ponendo in tal caso in trazione le molle 67.

In una guida verticale del cilindro 37 è montata scorrevole una paletta 71, mantenuta aderente al piano 68 da una molla 72.

Il perno 32 è provvisto di una sporgenza laterale 73 atta ad urtare, durante la salita del cilindro 37, contro uno scontro fisso 74; l'urto fa ruotare il perno 32 attorno al proprio asse e quindi spostare lateralmente il cilindro 37.

Nella corsa di sollevamento del perno 32 e del pistone anche le aste 65 si sollevano spostandosi lateralmente per effetto combinato dell'urto del piano inclinato 75, sporgente dalle aste 65 stesse, contro un altro perno fisso 76 e anche del piano inclinato 69 e molla 67 (fig. 4).

In tal modo il perno 66 si disimpegna dalla testa 62 e la molla 63 può riportare il filtro 59 entro la cavità del porta-filtro fisso 58.

Ai perni laterali 38 del cilindro 37 (figg. 2 e 3) sono collegate ad incastro due bielle 77 incernierate su di un perno 78 scorrevole in una cava in contrapposizione a due molle di richiamo 79.

Uno scivolo 80, incernierato in 81, viene quindi trascinato dal perno 78 e spostato lateralmente con la sua estremità inferiore sopra al porta-filtro fisso 58.

Con lo spostamento del cilindro 37 anche la paletta 71 viene spostata e la sua estremità inferiore, scorrendo sul piano 68, espelle la pastiglia 64 dal filtro 59 (fig. 4).

Il perno scorrevole 78, che trascina lo scivolo 80, nel tratto di corsa finale, costringe la cava 82 dello scivolo 80 ad urtare un perno 83, sporgente da una appendice solidale col dosatore 15, il quale perno provoca il ribaltamento istantaneo del dosatore 15 non appena il punto 84, collegato ad ima molla 17, supera il punto di equilibrio (fig. 4) cioè il punto di incernieramento 16 del dosatore.

Il caffè macinato scende quindi dal dosatore nella cavità del porta-filtro fisso 58.

Sono pure previste due este 85 (fig. 1) terminanti a piano inclinato, azionate dal perno 32 atte ad agire, a fine corsa del pistone, sull'asta 10 per chiudere il giunto 7 sul giunto 5.

Il cilindro 37 e il porta-filtro fisso 58 sono provvisti di resistenze elettriche 86 e di relativo controllo termostatico regolabile 87.

Il volume del vano 14 del dosatore 15 è a capacità variabile mediante la vite 89 che deforma la membrana 90.

5

io

15

20

25

30

35

40

45

50

55

60

65

La grana della polvere di caffè macinato è regolabile manualmente attraverso la vite 91 che, collegata mediante un filetto micrometrico a un perno 92, agisce su due leve simmetriche 93, le quali, fulcrate in 94, sorreggono l'anello esterno 95 del cuscinetto di supporto dell'albero porta-macine 6.

Il funzionamento della macchina sopra descritta (che corrisponde ad un giro completo della ruota 25) è il seguente:

con macchina disposta come in fig. 1, cioè con pastiglia esausta racchiusa fra i filtri 59 e 45, con caffè in grani entro la tramoggia del macinino, con acqua nella vasca 49 e il cilindro 37 e il porta-filtro fisso 58 in temperatura, premendo un pulsante si invia un impulso di corrente al motore 3 che poi è mantenuto alimentato dal micro 26A; il motore parte, le ruote 25 iniziano a ruotare, il macinino macina il caffè in grani 13 finché il dosatore 15 è pieno.

La pressione della polvere nel dosatore provoca lo spostamento di questo e quindi il suo disimpegno dalla leva 18 la quale lascia libera di scorrere l'asta 10; questa, trascinata dalla molla 11, si inserisce nella scanalatura elicoidale 9 del giunto 7 disinnestandolo dal giunto inferiore 5.

Il macinino pertanto si arresta mentre il motore 3 rimane in rotazione.

Durante il tempo di macinatura, corrispondente circa ad un terzo di angolo giro delle ruote 25, le leve 21 dei glifi iniziano il sollevamento del cilindro 37 agendo sulla aste 28, sul cilindri 29 e sul perno trasversale 32 collegato allo stelo 34 del pistone 35.

Nel primo tratto di corsa del perno 34, il pistone 35 non si muove, si muove qualche istante dopo cioè quando la sporgenza 39 urta la battuta 40 scoprendo così la luce 41.

Contemporaneamente inizia l'immissione dosata dell'acqua nella parte superiore 42 del cilindro; infatti, il perno laterale 50 urtando la piastrina 51 sposta la leva 53 la quale elimina la strozzatura del tubo di adduzione 48 dell'acqua; la chiusura della strozzatura viene attuata mediante la stessa piastrina 51 che, tramite il perno regolabile 54, relativo piano inclinato 55 e molla di richiamo 56, ritorna automaticamente in posizione di riposo.

Allo stesso modo può essere comandata dalla piastrina 53 una valvola per il passaggio dell'acqua.

Il pistone 35 trascina con sè il cilindro, per effetto dell'attrito fra pistone e cilindro, fino al momento in cui il cilindro stesso si arresta per contatto dei suoi perni laterali 38 contro l'arresto fisso 43 (fig. 3).

Il pistone quindi sale (sempre spinto dalle leve 21 agenti sugli organi 28-29 quindi sul perno 32, vince l'attrito fra pistone e cilindro fino a fine corsa superiore costringendo l'acqua per risucchio a passare dalla parte superiore 42 del cilindro, alla parte inferiore sotto il pistone attraverso detta luce 41.

631 065

Ad un certo punto inizia la salita del filtro 59; infatti la due leve 65 e il perno 66 che le collega inferiormente, vengono fatte salire dal perno 32; esse pertanto, attraverso il perno 66 che è sotto all'asta 61, sollevano il filtro 59 con relativa pastiglia 64 arrestandolo quando il filtro è a livello del piano 68 del porta-filtro fisso 58.

Quando lo scorrimento del pistone 35 nel cilindro 37 è giunto a fine corsa superiore, la sporgenza 73 solidale al perno trasversale 32 urta contro lo scontro fisso 74 costringendo il cilindro 37 a oscillare lateralmente insieme al perno 32 come rappresentato in fig. 4. Il massimo spostamento angolare è raggiunto al termine della corsa di salita del perno 32.

L'urto delle sporgenze 75 delle aste 65 contro un ostacolo fisso 76 provoca lo sganciamento del perno 66 dalla testa 62 dell'asta 61 per cui la molla 63 riporta il filtro 59 in posizione iniziale non appena la paletta 71, associata al cilindro 37, ha espulso la pastiglia 64.

L'oscillazione del cilindro 37 provoca, tramite le bielle 77 e il perno 78, lo spostamento dello scivolo 80 e lo spostamento della parete del dosatore di caffè 15, quindi il caffè macinato cade sul filtro inferiore 59.

Inizia quindi la fase di ritorno verso il basso del cilindro 37.

Le leve 21, ritornando verso il basso, spostano pure verso il basso il perno 32; le bielle 77, tramite perno 78 e molle 79, riportano il cilindro in asse con il porta-filtro fisso arrestandolo coi suoi perni 38 contro l'arresto fisso 43; anche lo scivolo viene arretrato, il dosatore caffè riportato in posizione di chiusura.

Inizia quindi la discesa del cilindro 37; quando l'appendice 44 del cilindro si appoggia sul caffè, lo comprime leggermente; l'ulteriore abbassamento fa appoggiare il cilindro 37 sul porta-filtro fisso 58 creando fra i due elementi, a mezzo della guarnizione 88, una tenuta perfetta.

L'ulteriore corsa della leva 21 fino al punto morto inferiore provoca un'ulteriore compressione delle molle 30 attraverso le aste 28 e la conseguente messa in pressione dell'acqua nel cilindro.

Al punto morto inferiore delle leve 21 si arresta il motore 3 per effetto dell'ingresso della rotella 26 del microinterruttore 26A nella cava della ruota 25.

Il caffè viene quindi erogato fino a completa espulsione dell'acqua da parte del pistone.

In questa condizione il perno 66 ritorna sotto la testa 62 dell'asta 61.

Qualche attimo prima dell'arresto del perno 32 le aste 85 fanno arretrare l'asta 10 e quindi innestare il giunto 7 con il giunto 5 predisponendo così il macinino per un successivo ciclo.

5

10

15

20

25

30

35

40

45

50

V

3 fogli disegni

Claims

631065

1. Macchina automatica per la produzione di caffè a partire da chicchi, caratterizzata dal fatto che comprende una intelaiatura di supporto costituita da due piastre (1, 2) incorporanti un macinino (8) con dosatore volumetrico (15) avente una parete spostabile e collegato a un motore (3) mediante giunto ad innesto frontale (5, 7) azionabile da detto dosatore (15) tramite due leve (10, 18); a detto motore (3) essendo collegato, mediante riduttore (19), un comando a glifo (21, 23, 24, 25) ad arresto pogrammato (26, 26A), atto ad allontanare e avvicinare tramite aste scorrevoli (28) da un porta-filtro fisso riscaldato (58) un gruppo idraulico riscaldato costituito da un cilindro (37), incorporante un filtro superiore (45), da un pistone (35) a tenuta e da uno stelo (34) avente una funzione combinata di riscaldatore dell'acqua, cilindro di pressione per l'acqua e espulsore della pastiglia esausta (64), detto stelo essendo solidale a un perno trasversale (32) mosso dalle aste (28) azionate da detto comando a glifo (21, 23, 24, 25) per sollevare il cilindro (37), che è contemporaneamente alimentato da acqua per caduta, messa in pressione da molle (30) agenti sullo stelo (34) del pistone (35), essendo associati a detto stelo

(34) e a detto cilindro (37) le sporgenze laterali (73, 38), agenti con gli scontri fissi (74, 43), atti a far ruotare lo stelo (34) e spostare lateralmente il cilindro (37) rispetto al detto porta-filtro fisso (58) a fine corsa superiore del pistone

(35), essendo inoltre prevista un'asta (61) azionata da un perno (66) comandato da altre aste (65) per sollevare fino al piano superiore (68) del porta-filtro (58) la pastiglia di fondi di caffè esausta (64), in modo che detta pastiglia possa essere espulsa da una paletta (71) associata a detto cilindro (37) durante la rotazione del cilindro, essendo anche previste, due bielle (77) agganciate al cilindro (37) e contrapposte a molle di richiamo (79), sia per spostare uno scivolo (80) collegante il dosatore (15) con detto porta-filtro fisso (58) e operante la contemporanea apertura e chiusura del dosatore (15) stesso, sia per riportare il cilindro (37) in asse con detto porta-filtro fisso (58) all'inizio della corsa di ritorno, cioè in posizione'da consentire al cilindro di centrare e appoggiarsi a detto porta-filtro fisso (58) in modo da consentire poi al pistone (35) sottoposto al carico delle molle (30) di comprimere l'acqua, riscaldata nel cilindro, sulla polvere sottostante erogando così il caffè, essendo infine previste camme (25) per l'arresto del motore (3), nonché altre aste (85) azionate da un perno trasversale (32) allo stelo, prima del suo arresto, agenti su quella di dette leve (10, 18) che è scorrevole, innestando il giunto frontale (7) del macinino (8) al giunto (5) del motore, predisponendo il macinino per un successivo ciclo.

2. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto pistone (35) è scorrevole a tenuta nel cilindro (37) ed è munito di una luce (41) atta a far passare l'acqua dalla parte superiore (42) alla parte inferiore del pistone, detta luce (41) essendo sostanzialmente ricavata lasciando libero lo stelo (34) di scorrere per un breve tratto nel pistone durante il primo tratto di movimento, la luce (41) aprendosi quando il cilindro (37) sale e chiudendosi quando il cilindro (37) si appoggia sul porta-filtro inferiore fisso (58).

2

RIVENDICAZIONI

3. Macchina secondo la rivendicazione 1 e 2, caratterizzata dal fatto che detto comando (21, 23, 24) a glifo (25) comprende leve oscillanti (21) collegate ad aste (28) per il sollevamento del pistone e del cilindro, detto cilindro (37) essendo inoltre provvisto di sporgenze laterali (38) per il suo arresto in posizione tale da lasciare libero il pistone (35) di scorrere vincendo detto attrito fra pistone e cilindro.

4. Macchina secondo le rivendicazione da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che dette aste (28) per sollevare il cilindro sono allogate in cilindri (29) e sono provviste di un pistone (31), una molla precompressa (30) essendo posta fra la testa del pistone (31) dal lato dell'asta (28) e il fondo del cilindro ' (29), detta molla (30) agendo come mezzo elastico per mettere l'acqua sotto pressione.

5. Macchina secondo la rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzata dal fatto che i mezzi per sollevare il filtro mobile inferiore (59) sono costituiti dalle aste (65), che comandano l'asta (61) sollevante detta pastiglia (64) tali aste essendo sollevabili unitamente allo stelo (34) del pistone (35) ed agenti in contrapposizione a molle (67) colleganti il perno (66)

che aziona il filtro mobile inferiore (59), dette aste (65) essendo pure spostabili per urto di un piano inclinato (75) sporgente da dette aste contro arresti fissi (76) permettendo così il ritorno istantaneo del filtro inferiore.

6. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che le leve per l'aggancio di detto giunto frontale sono costituite da una'sta scorrevole (10) nonché da una leva (18) di aggancio e sgancio del giunto (5, 7) azionata dall'asta (10), l'asta essendo azionata dallo stelo (34) del pistone.

7. Macchina secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la dosatura dell'acqua nel cilindro è attuata mediante una piastrina (51) scorrevole con corsa regolabile, associata ad una molla di richiamo (56) e comandata dallo stelo del pistone, detta piastrina (51) agendo su una leva (53) associata a una molla di richiamo (57) costituente il mezzo di arresto per il passaggio (48) dell'acqua alimentata da vasca (49) soprastante.

8. Macchina secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la regolazione della quantità di caffè macinato nel dosatore (15), è ottenuta mediante la deformazione di una parete elastica a membrana (90) attraverso una vite micrometrica.

9. Macchina secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la regolazione della grana del macinato è ottenuta mediante un sistema di leve (93) che agisce spostando assialmente l'anello esterno (95) del cuscinetto di supporto dell'albero (6) porta macina.