ITMI932720A1 - Macchina per la preparazione di bevande calde mediante infusione. - Google Patents

Macchina per la preparazione di bevande calde mediante infusione. Download PDF

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ITMI932720A1
ITMI932720A1 IT002720A ITMI932720A ITMI932720A1 IT MI932720 A1 ITMI932720 A1 IT MI932720A1 IT 002720 A IT002720 A IT 002720A IT MI932720 A ITMI932720 A IT MI932720A IT MI932720 A1 ITMI932720 A1 IT MI932720A1
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infusion
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Francesco Polti
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Polti Spa
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Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione concerne una macchina per la preparazione di bevande calde mediante infusione, comprendente una camera di infusione destinata a contenere una sostanza per infusi.
Pi? in particolare essa si riferisce ad una macchina, destinata prevalentemente all'uso domestico, per la preparazione di caff?, del tipo espresso o all'italiana, a partire dal macinato di chicchi di caff? torrefatti.
Il macinato pu? essere prodotto al momento della preparazione della bevanda per mezzo di un macinino, azionato elettricamente, compreso nell'insieme della macchina per la preparazione di bevande calde mediante infusione. In alternativa il macinato di caff? ? contenuto, in forma di pastiglia o cialda, in una bustina di carta porosa oppure ? disposto manualmente, per mezzo di un cucchiaio, direttamente nella camera di infusione.
Una volta che il macinato ? stato posto nella camera di infusione esso viene pressato, ad esempio manualmente o dalla testa di un apposito pistone, andando cos? a formare la cosiddetta pastiglia pressata.
Dopo questa operazione avviene l'infusione che si ottiene iniettando acqua calda in pressione all'interno della camera di infusione. L'acqua, trasformata in caff?, viene estratta attraverso un filtro e colata in tazza o in un contenitore termico. La quantit? di acqua e la sua temperatura sono predeterminate per esaltare le qualit? organolettiche della bevanda.
In tali macchine sono previsti mezzi elevatori della pastiglia pressata esausta, comprendenti un piattello,mobile tra il fondo della camera di infusione e la sua imboccatura, e mezzi espulsori, sostanzialmente a racla, mobili trasversalmente al piattello all'altezza dell'imboccatura.
Le attuali tendenze progettuali prevedono l'introduzione, sempre pi? massiccia, di automatismi per rendere pi? facile l'uso di questo tipo di macchine.
La completa automatizzazione del processo di preparazione incontra per? dei problemi rilevanti e non ancora risolti.
Ad esempio l'introduzione automatica del macinato di caff?, prodotto da un macinino elettrico, nella camera di infusione prevede finora la presenza di uno scivolo di introduzione mobile che necessita di mezzi di movimentazione,di azionamenti elettrici e di logiche automatiche a s? stanti, completamente dedicati a tali usi specifici e non cooperanti con gli altri meccanismi della macchina, con un aggravio in termini di costi e di complessit? generale. Inoltre anche l?introduzione manuale di pastiglie preformate o di macinato ? scomoda e comporta il contatto con l'ambiente ostile della camera di infusione interna all'incastellatura della macchina.
E' necessario anche considerare le difficolt? che si incontrano nella pulizia della camera di infusione, posta nel medesimo ambiente ostile, specialmente quando si verifica una fuoriuscita incidentale di macinato o la rottura di una pastiglia preformata. La scomodit? di questa operazione ? dovuta anche al fatto che questo tipo di macchine deve avere spiccate caratteristiche di compattezza, essendo previste per l'uso domestico, con limitati spazi di intervento per operazioni del genere.
Un altro aspetto problematico ? costituito dalla necessit? di espellere la pastiglia pressata esausta e di raccoglierla in un apposito contenitore senza determinare sporcizia che pu? derivare dalla rottura della pastiglia pressata, in posizioni difficilmente accessibili. Questa espulsione richiede la presenza, inoltre, di mezzi di movimentazione per sollevare la pastiglia pressata esausta dal fondo della camera di infusione e per espellerla direttamente nel contenitore preposto. Tali mezzi sono anch'essi completamente dedicati a quest'uso e non cooperanti con altri meccanismi della macchina, con le gi? citate conseguenze.
Inoltre, una sentita esigenza ? quella di realizzare una macchina per la preparazione di bevande calde mediante infusione che possa funzionare automaticamente ma, con la stessa struttura, possa essere prodotta in versione manuale, che risulterebbe essere pi? economica all'acquisto.
Il problema tecnico che sta alla base della presente invenzione consiste nel mettere a disposizione una macchina per la preparazione di bevande calde mediante infusione in grado di superare gli svantaggi citati con riferimento alla tecnica nota, soddisfando le suddette esigenze.
Tale problema viene risolto da una macchina del tipo specificato, comprendente una camera di infusione destinata a contenere una sostanza per infusi, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi per la movimentazione di detta camera di infusione tra una posizione di infusione ed erogazione della bevanda calda ed una o pi? posizioni di carico e scarico della sostanza per infusi.
Le caratteristiche ed i vantaggi della macchina per la preparazione di bevande calde mediante infusione secondo l'invenzione risulterannomaggiormente dalla descrizionedi alcune sue versioni realizzative preferite, date a titolo di esempio, e dai disegni allegati in cui :
- la figura 1 rappresenta una vista prospettica della macchina per la preparazione di bevande calde mediante infusione secondo l'invenzione;
- la figura 2 rappresenta una vista prospettica, ingrandita ed in parziale sezione, della macchina di figura 1;
- le figure 3 e 4 rappresentano una vista, rispettivamente laterale ed in pianta, in sezione di un particolare della macchina di figura 1 con la camera di infusione in posizione di carico;
- le figure 5 e 6 rappresentano, nello stesso modo, il particolare delle figure 3 e 4 con la sostanza per infusi in fase di compressione;
-le figure 7 e 8 rappresentano, nello stesso modo, il particolare delle figure 3 e 4 con la camera di infusione in posizione di infusione ed erogazione;
- le figure 9 e 10 rappresentano, nello stesso modo, il particolare delle figure 3 e 4 con la camera di infusione in posizione di scarico,
- la figura 11 rappresenta una vista frontale in sezione della macchina di figura 1 con la camera di infusione in una posizione intermedia tra la posizione di scarico e quella di carico.
Nelle figure una macchina per la preparazione di bevande calde mediante infusione secondo l'invenzione ? indicata generalmente con 1. Essa comprende un involucro rigido 2 che contiene un'incastellatura portante 3 ed un serbatoio 4 per l'acqua.
Il serbatoio 4 pu? essere di materiale trasparente, rimanendo visibile dall'esterno dell'involucro 2 attraverso una finestra 57, a sviluppo verticale, posta in corrispondenza del serbatoio 4. In questo modo l'utente pu? controllare a vista il livello dell'acqua, contenuta nel serbatoio 4, ed eventualmente effettuare un rifornimento attraverso un tappo rimovibile 58, posto sulla sommit? dell'involucro 2.
L'incastellatura portante 3 ha la forma di un parallelepipedo e presenta un basamento 5, due pareti laterali contrapposte 6 e 6', una copertura 7, un'apertura anteriore 8 ed un'apertura posteriore 9.
All'interno dell?incastellatura 3 ? posto un blocco di infusione 10, di forma approssimativamente cubica, che presenta una faccia superiore 11, una faccia inferiore 12, due facce laterali 13 e 13', parallele alle pareti laterali 6 e 6', una faccia anteriore 14 ed una faccia posteriore 15. Al centro della faccia superiore 11 ? ricavata una camera di infusione 16 verticale e di forma cilindrica, delimitata inferiormente da un fondo 17. Tra esso e l? faccia inferiore 12 ? presente primo un foro passante 18 coassiale alla camera di infusione 16.
All'interno del foro passante 18 ? posto scorrevolmente un primo stelo 19 che sostiene un piattello forellato 20, avente la funzione di filtro,posto all'interno della camera di infusione 16 ed avente il suo stesso diametro. Dall'altra parte il primo stelo 19 fuoriesce dalla faccia inferiore 12 del blocco di infusione 10 e si appoggia liberamente al basamento 5 dell'incastellatura 3.
La camera di infusione 16 ? predisposta ad ospitare una sostanza per infusi C, sotto forma, ad esempio, di una cialda preformata di caff? in polvere o di una dose della stessa polvere fornita manualmente dall'utente oppure fornita da una macinino elettrico di chicchi torrefatti di caff? connesso alla macchina 1.
L'introduzione della sostanza per infusi C ? possibile per la presenza di una saracinesca 60, nell'involucro 2, in corrispondenza del blocco di infusione 10.
Il fondo 17 della camera 16 ed il serbatoio 4, normalmente pieno di acqua per la preparazione dell'infuso, sono in comunicazione di liquido. Tale comunicazione ? realizzata, a partire dal serbatoio 4, da una pompa elettrica 21, che pesca al suo interno, da una elettrovalvola di intercettazione 21', posta sulla mandata della pompa 21, da un primo tubo flessibile 22, posto tra l'elettrovalvola di intercettazione 21' e la faccia posteriore 15 del blocco di infusione 10, e da un riscaldatore elettrico a resistenza 23, che presenta un percorso a spirale 24 ed ? posto internamente al blocco camera di infusione 10, che sfocia direttamente nella camera di infusione 16 dal suo fondo 17.
Il blocco di infusione 10 ? supportato da due coppie di leve, parallele e simmetriche rispetto ad esso, rispettivamente anteriori,indicate con 25 e 25', e posteriori, indicate con 26 e 26'. Esse sono girevolmente fissate, ad una estremit?, alle facce laterali 13 e 13' del blocco di infusione 10, rispettivamente vicino alla faccia anteriore 14 e vicino alla faccia posteriore 15 di detto blocco 10, e, all'altra estremit?, alle pareti laterali contrapposte 6 e 6' dell'incastellatura portante 3 nei pressi del suo basamento 5. La disposizione delle leve 25, 25', 26 e 26' ? tale da permettere il movimento circolare del blocco di infusione 10, e quindi della camera di infusione 16, dal basamento 5, dell'incastellatura portante 3, alla copertura 7. Tale movimento ? realizzato grazie a mezzi per la movimentazione 50 della camera di infusione 16, che saranno descritti successivamente.
Al moto circolare del blocco di infusione 10 corrisponde un moto verticale, rispetto alla camera di infusione 16, del piattello forellato 20 sostenuto dal primo stelo 19 che si appoggia al basamento 5, se il moto ? discendente, e scorre liberamente nel primo foro passante 18, mantenendo sollevato il piattello 20.
Un perno 27 collega e solidarizza tra loro le leve 26 e 26' sulle estremit? fissate alle pareti 6 e 6', fuoriuscendo esternamente all'incastellatura portante 3 dalla parete laterale 6'.
Ruotando il perno 27 intorno al proprio asse si agisce quindi sulle leve 26 e 26' che mettono in movimento il blocco di infusione 10 con moto circolare intorno all'asse del perno 27.
Tale rotazione ? trasmessa al perno 27 da un motore elettrico 28, convenzionale e di per s? noto, posto al di sopra dell'incastellatura portante 3 ma interno all'involucro 2, attraverso mezzi di trasmissione 29. Essi sono costituiti da una manovella motrice 29a, fissata ad un alberino motore 28' di un riduttore 59 azionato dal motore elettrico 28, girevolmente connessa ad una manovella intermedia 29b a sua volta girevolmente connessa ad una manovella azionatrice 29c che ? fissata al perno 27. Il dimensionamento delle manovelle 29a, 29b, 29c ? tale che, per una mezza rotazione della manovella motrice 29a, il blocco di infusione 10 si muove dal basamento 5 alla copertura 7 mentre, per la successiva mezza rotazione,il blocco di infusione 10 compie il tragitto inverso, dalla copertura 7 al basamento 5.
Il motore elettrico 28, il riduttore 59, l'alberino motore 28' ed mezzi di trasmissione 29 costituiscono detti mezzi per la movimentazione 50 della camera di infusione 16.
Nella parte superiore dell'incastellatura portante 3 ? presente una piastra di sostegno 30 orizzontale,essa ? supportata da due scanalature 30, 30' orizzontali, ricavate rispettivamente sulle pareti laterali 6, 6' all'interno dell'incastellatura ed alla stessa altezza dal basamento 5,nei pressi della copertura 7. La lunghezza della piastra di sostegno 30 ? inferiore alla lunghezza delle scanalature 31,31'cosicch? essa pu? scorrere tra una ppsizione di fine corsa anteriore, in corrispondenza dell'apertura anteriore 8, ed una posizione di fine corsa posteriore, in corrispondenza dell'apertura posteriore 9.
Quando la piastra di sostegno 30 si trova nella posizione di fine corsa posteriore essa preme il pulsante di un microinterruttore 32, supportato dall'incastellatura portante 3 e facente parte del sistema di controllo della macchina per la preparazione di bevande calde mediante infusione 1 che sar? descritto pi? avanti.
La piastra di sostegno 30 supporta un tampone 33, di forma cilindrica e rivolto verso il basamento 5,posto in posizione tale da andarsi ad impegnare nella camera di infusione 16 quando il blocco di infusione 10 viene mosso verso la copertura 7, per la compressione della sostanza per infusi (C). Il diametro del tampone 33 ? sostanzialmente uguale a quello della camera di infusione 16, inoltre ? presente una guarnizione ad anello 34, che circonda il tampone 33, per sigillare la camera di infusione 16 quando il blocco di infusione 10 ed il tampone 33 vengono a contatto.
Il tampone 33 presenta una superficie inferiore forellata 35, rivolta verso l'interno della camera di infusione 16, ed un interno cavo 36. La superficie inferiore forellata 35 ha le funzioni di un filtro e mette in comunicazione di liquido la camera di infusione 16 con l'interno cavo 36, dal quale si diparte un secondo tubo flessibile 37 che ? connesso ad un beccuccio di erogazione 38 della bevanda prodotta mediante infusione.
Il beccuccio di erogazione 38 ? posto esternamente all'involucro 2, lateralmente alla parete 6 dell'incastellatura 3, al di sopra di un vano 2a dell'involucro 2 dove si pu? sistemare una tazzina T da riempire con la bevanda.
Quando il tampone 33 ? completamente impegnato nella camera di infusione 16 e l'elettrovalvola di intercettazione 21' ? aperta si realizza un circuito, aperto alla circolazione di liquido, tra il serbatoio 4 ed il beccuccio di erogazione 38.
Dalla piastra di sostegno 30, inoltre, si aggetta inferiormente una prima astina verticale 39, posta in posizione tale da impegnarsi, durante il moto del blocco di infusione 10, in un incavo 40 realizzato in una sporgenza 41 che si aggetta superiormente dalla leva 26. L'astina 39 ha la funzione di trascinare la piastra di sostegno 30 avanti ed indietro, relativamente al moto della camera di infusione 16, come verr? dettagliatamente spiegato pi? avanti nella descrizione del funzionamento della macchina per la preparazione di bevande calde mediante infusione 1 secondo l'invenzione.
L'incastellatura portante 3 contiene mezzi espulsori 42 della sostanza per infusi C esausta che verranno di seguito descritti.
Dalla faccia posteriore 15 del blocco di infusione 10 si aggetta orizzontalmente una mensola 43 che presenta un secondo foro passante 44 verticale in corrispondenza della sua estremit? libera. -All'interno del foro passante 44 ? posto un secondo stelo 45, libero di traslare e di ruotare sul proprio asse. Il secondo stelo 45 presenta un'estremit? superiore 46 ed un'estremit? inferiore 47.
Dall'estremit? superiore 46 si aggetta orizzontalmente una barra 48 solidale allo stelo 45, in direzione del blocco di infusione 10.Essa termina con un'estremit? ad anello 49,posta in corrispondenza della camera di infusione 16, avente il diametro interno sostanzialmente uguale a quello della camera 16.
Dall'estremit? ad anello 49 si aggetta inferiormente una seconda astina verticale 51 cos? messa per interferire con il blocco di infusione 10, in modo tale da permettere la rotazione dell'estremit? ad anello 49 solo dalla parte della parete laterale 6', attraverso uno spazio 52, ricavato nella parete laterale 6*, e verso una vasca di raccolta 53 per la sostanza per infusi C esausta.
Inoltre, l'estremit? superiore 46 ? connessa all'estremit? libera della mensola 43 da almeno un elemento elastico 54, ad esempio una molla, che si oppone alla rotazione dello stelo 45 e dell'estremit? ad anello 49 verso la vasca di raccolta 53.
Dall'estremit? inferiore47 siaggetta un'astina orizzontale 55, posizionata in modo_tale da interferire, durante il moto del blocco di infusione 10, con una terza astina verticale 56 che si aggetta dal basamento 5.
Questa interferenza si realizza durante il moto discendente del blocco di infusione 10 e provoca la rotazione del secondo stelo 45 e dell'estremit? ad anello 49, in opposizione all'azione dell'elemento elastico 54.
Questa rotazione costituisce il movimento di espulsione della sostanza per infusi C esausta.
Verr? ora descritto il funzionamento della macchina per la preparazione di bevande calde mediante infusione 1 secondo l'invenzione, con particolare riferimento alle figure da 3 a 10 nelle quali sono rappresentate, in sezione laterale ed in pianta, le varie posizioni che il blocco di infusione 10 assume durante detto funzionamento.
Nelle figure 3 e 4 la camera di infusione 16 ? in posizione di carico. La sostanza per infusi C, in forma di cialda, ? appena stata introdotta manualmente ed ? disposta al di sopra del piattello forellato 20 che si appoggia al fondo 17 della camera di infusione 16.
La piastra di sostegno 30 si trova nella posizione di fine corsa anteriore e la prima astina verticale 39 non ? impegnata nell'incavo 40 della sporgenza 41. Anche l'astina orizzontale 55 e la terza astina verticale 56 non sono in reciproca interferenza quindi l'elemento elastico 54 mantiene l'estremit? ad anello 49 in posizione coassiale alla camera di infusione 16.
Nelle figure 5 e 6 la manovella motrice 29a ha compiuto una porzione di giro per cui ora la camera di infusione 16 si trova in una fase intermedia tra la posizione precedente, di carico, e la successiva, di infusione ed erogazione, che si potrebbe definire di compressione.
Il tampone 33 si sta impegnando nella camera di infusione 16 e la prima astina verticale 39 si sta impegnando nell'incavo 40. I mezzi espulsori 42 non hanno mutato posizione rispetto alla situazione precedente quindi il tampone 33, per impegnarsi nella camera di infusione 16, pu? passare all'interno dell'estremit? ad anello 49.
Nelle figure 7 e 8 la manovella azionatrice 29a ha compiuto un'altra porzione di giro per cui ora la camera di infusione si trova nella posizione di infusione ed erogazione.
Il tampone 33 ? completamente impegnato, attraverso l'estremit? ad anello 49, all'interno della camera di infusione 16, comprimendo adeguatamente, tra la superficie inferiore forellata 35 ed il piattello forellato 20, la sostanza per infusi C che assume il nome di pastiglia pressata.
La prima astina verticale 39 si ? impegnata nell'incavo 40, il movimento della leva 26 ha quindi trascinato la piastra di sostegno 30 fino alla posizione di fine corsa posteriore, facendola cos? agire sul microinterruttore 32, facente parte del sistema di controllo della macchina 1 che interagisce con dei comandi manuali di competenza dell'utente. Inizia quindi la vera e propria produzione della bevanda calda per infusione.
Il microinterruttore 32 abilita al funzionamento la pompa elettrica 21 ed il riscaldatore elettrico 23.Agendo su un comando di inizio/fine erogazione si mette in moto la pompa elettrica 21 e si apre l'elettrovalvola di intercettazione 21', l'acqua raggiunge il blocco di infusione 10 dove,percorrendo il percorso a spirale 24, viene riscaldata dal riscaldatore elettrico 23 fino alla temperatura desiderata.
L'utilizzo di un riscaldatore elettrico 23, interno al blocco di infusione 10,consente di riscaldare solo la quantit? di acqua necessaria, cosa che non avverrebbe se l'acqua fosse preriscaldata.Inoltre vengono abbattuti i tempi di attesa e viene risparmiata energia.
Successivamente essa penetra nella camera di infusione 16 del suo fondo 17, supera il piattello forellato 20 e si infonde nella pastiglia pressata della sostanza per infusi C.
A questo punto si ottiene l'infusione vera e propria che d? luogo alla bevanda calda. La pressione data dalla pompa elettrica 21 spinge il liquido ottenuto a superare la superficie inferiore forellata 35 ed ad entrare nell'interno cavo 36 del tampone 33, da dove, attraverso il secondo tubo flessibile 37, raggiunge il beccuccio di erogazione 38, colando poi nella tazzina T.
Si pu? notare che l'acqua calda percorre la sostanza per infusi (C) in senso ascendente anzich? discendente, fatto che migliora le qualit? organolettiche della bevanda.
Dopo che la macchina 1 ha erogato la quantit? di bevanda voluta si agisce sul comando inizio/fine erogazione, fermando la pompa elettrica 21 e chiudendo la valvola di intercettazione 21'.
Secondo una versione realizzativa preferita della macchina per la preparazione di bevande calde mediante infusione 1 secondo l'invenzione, la valvola di intercettazione 21' ? del tipo a tre vie, ? possibile far colare il liquido rimasto a monte della valvola 21 stessa in un apposito recipiente, non rappresentato, svuotando il circuito. Questo accorgimento migliora la qualit? della bevanda successiva.
Nelle figure 9 e 10 la manovella azionatrice 29a ha compiuto un'ulteriore porzione di giro per cui ora la camera di infusione si trova nella posizione di scarico.
Il blocco di infusione 10 ha compiuto un moto circolare discendente che ha portato la piastra di sostegno 30 di nuovo nella posizione di fine corsa anteriore ed ha messo l'astina orizzontale 55 e la terza astina verticale 56 in reciproca interferenza. Il primo stelo 19 ? andato a contatto con il basamento 5 cosicch? il piattello 20 risulta sollevato dal fondo 17 della camera di infusione 16, innalzando la pastiglia pressata esausta della sostanza per infusi C all'esterno della camera 16 stessa ed all'interno dell'estremit? ad anello 49.
Contemporaneamente l'interferenza tra le astine 55 e 56 provoca la rotazione del secondo stelo 45 e quindi lo spostamento dell'estremit? ad anello 49 che toglie la pastiglia pressata esausta dal piattello 20.
La pastiglia pressata esausta, sia essa contenuta in una cialda di carta alimentare permeabile o meno, si ? ridotta di volume e quindi ha un diametro minore dell'estremit? ad anello 49. Ne risulta che, quando l'estremit? ad anello 49 si sposta dalla camera di infusione 16, la pastiglia pressata esausta cade nell'apposita vasca di raccolta 53, posta a lato del blocco di infusione 10.
L'utilizzo dell'estremit? ad anello 49, al posto di una estremit? sostanzialmente a racla, ? conveniente, in quanto si diminuisce la probabilit? di rottura della pastiglia pressata.
A questo punto la manovella motrice 29a compie l'ultima porzione di giro per completare il ciclo, riportando la camera di infusione 16 nella posizione di partenza delle figure 3 e 4.
In questa posizione la camera di infusione 16 ? facilmente accessibile all'utente, sia per l'introduzione della sostanza per infusi C che per la pulizia dell'interno della macchina 1.
Inoltre questa posizione ? perfettamente compatibile con la presenza di un macinino elettrico,non rappresentato nelle figure, comandato automaticamente che pu? introdurre il macinato predosato nella camera di infusione 16, grazie, ad esempio, ad una tramoggia connessa ad uno scivolo che termina al di sopra della faccia superiore 11 del blocco di infusione 10.
Questi vantaggi sono ottenuti con una macchina per la preparazione di bevande calde mediante infusione 1 secondo l'invenzione che presenta spiccate caratteristiche di compattezza, ? di semplice struttura ed ? adatta alla produzione di tipo industriale, senza comportare l'utilizzo di elementi o materiali particolarmente costosi.
Tale macchina 1 ? particolarmente adatta per la produzione di caff? espresso per un bacino di utenza di medie dimensioni, il medesimo concetto inventivo pu? comunque essere impiegato per la preparazione di altre bevande calde, come th?, latte, cioccolata, tisane aromatiche ecc.
La macchina per la preparazione di bevande calde mediante infusione 1 pu? presentare comunque numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.
Ad esempio pu? essere prevista la presenza di una caldaia, esterna al blocco di infusione, per la produzione di vapore in pressione da erogarsi con un'apposita lancia posta all'esterno dell'involucro 2 della macchina 1. Il vapore pu? essere utilizzato, ad esempio, per riscaldare latte o acqua per la produzione di cappuccini o th?. La caldaia pu? essere alimentata dalla stessa pompa elettrica 21 che alimenta il blocco di infusione 10,? sufficiente aggiungere un'ulteriore valvola a tre vie, comandata da un sistema di controllo automatico o manuale.
I mezzi di movimentazione 50 possono comprendere, al posto del motore elettrico 28, un sistema manuale. Ad esempio il perno 27 pu? prolungarsi all'esterno dell'involucro 2 ed essere direttamente connesso ad una leva con manopola che l'utente pu? azionare direttamente.Questa variante non coinvolge nessun'altra modifica strutturale,quindi ? adatta ad essere utilizzata in una versione economica della macchina 1, senza rinunciare a nessun altro vantaggio.
Inoltre, in caso di utilizzo del motore elettrico 21, i mezzi di trasmissione 29 possono comprendere, al posto delle manovelle 29a, 29b, 29c, un sistema a pulegge e ruote dentate.
Ulteriormente i mezzi di trasmissione 29 potrebbero comandare direttamente il moto della piastra di sostegno 33.
Anche il moto del secondo stelo 45 pu? essere determinato da un elemento elastico 54 diverso da una molla, ad esempio una striscia di gomma elastica.
L'utilizzo della camera di infusione mobile tra diverse posizioni operative non ? limitato alle macchine di tipo domestico,vantaggi analoghi a quelli gi? descritti possono essere raggiunti, con l'impiego della camera di infusione mobile, in macchine distributrici di bevande calde di tipo industriale, variando opportunamente il sistema di controllo del movimento e dell ' infusione .

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina per la preparazione di bevande calde mediante infusione (1), comprendente una camera di infusione (16) destinata a contenere una sostanza per infusi (C), caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi per la movimentazione di detta camera di infusione (16) tra una posizione di infusione ed erogazione della bevanda calda ed una o pi? posizioni di carico e scarico della sostanza per infusi (C).
  2. 2. Macchina (1) secondo la rivendicazione 1, in cui ? previsto un tampone (33), per la compressione della sostanza per infusi (C) contenuta nella camera di infusione (16) che presenta un fondo (17), agente sulla camera di infusione (16) durante il moto della stessa tra la posizione di carico e la posizione di infusione ed erogazione.
  3. 3. Macchina (1) secondo la rivendicazione 1, in cui la posizione di carico e la posizione di scarico della camera di infusione (16) sono distinte.
  4. 4. Macchina (1) secondo la rivendicazione 1, in cui la camera di infusione (16) viene mossa tra la posizione di infusione ed erogazione della bevanda calda ed una o pi? posizioni di carico e scarico della sostanza per infusi (C) con un moto circolare.
  5. 5. Macchina (1) secondo la rivendicazione 4, in cui la camera di infusione (16) ? ricavata in un blocco di infusione (10), che ? supportato girevolmente da almeno una leva (26).
  6. 6. Macchina (1) secondo la rivendicazione 5, in cui ? presente un perno (27) fissato a detta leva (26) e detti mezzi di movimentazione (50) comprendono un alberino motore (28') di un riduttore (59) azionato da un motore elettrico (28) e mezzi di trasmissione (29) tra detto perno (27) e detto alberino motore (28').
  7. 7. Macchina (1) secondo la rivendicazione 6, in cui detti mezzi di trasmissione (29) comprendono una pluralit? di manovelle (29a, 29b, 29c) girevolmente connesse tra loro ed operanti tra detto alberino motore (28') e detto perno (27).
  8. 8. Macchina (1) secondo la rivendicazione 5, in cui il tampone (33) ? supportato da una piastra di sostegno (30), collocata superiormente a detto blocco di infusione (10), mobile in corrispondenza del moto della camera di infusione (16).
  9. 9. Macchina (1) secondo le rivendicazioni 5 e 8, in cui dalla piastra di sostegno (30) si aggetta inferiormente una prima astina verticale (39) destinata ad impegnarsi in un incavo (40) di una sporgenza (41) che si aggetta dalla leva-(26), per il trascinamento della piastra di sostegno (30) durante il moto della camera di infusione (16).
  10. 10. Macchina (1) secondo la rivendicazione 5, in cui il blocco di infusione (10), che presenta una faccia inferiore (12), ? contenuto in un?incastellatura portante (3), che presenta un basamento (5), e comprende un primo foro passante (18), tra il fondo (17) della camera di infusione (16) e la faccia inferiore (12) del blocco di infusione (10), coassiale alla camera di infusione (16), essendo previsto, in detto primo foro passante (18), un primo stelo (19), libero di muoversi assialmente, che supporta un piattello forellato (20), corrispondente al fondo (17), sul quale viene posta la sostanza per infusi (C), e detto primo stelo (19) si appoggia liberamente al basamento (5), mantenendo il piattello forellato (20) sollevato dal fondo (17) della camera di infusione (16) in modo tale che la sostanza per infusi (C) ? al di sopra del blocco di infusione (10), quando la camera di infusione (16) si trova in posizione di scarico.
  11. 11. Macchina (1) secondo la rivendicazione 1, in cui sono presenti mezzi espulsori (42) per la sostanza per infusi (C) esausta.
  12. 12. Macchina (1) secondo le rivendicazioni 3, 10 e 11, in cui detti mezzi espulsori (42) comprendono una mensola (43), che si aggetta orizzontalmente dal blocco di infusione (10), che presenta un secondo foro passante (44) verticale in corrispondenza della sua estremit? libera, essendo previsto un secondo stelo (45), libero di muoversi assialmente e di ruotare sul proprio asse, che presenta un'estremit? superiore (46) ed un'estremit? inferiore (47), una barra (48), che si aggetta orizzontalmente dell'estremit? superiore (46) del secondo stelo (45), terminante con un'estremit? ad anello (49) corrispondente alla camera di infusione (16), avente diametro interno sostanzialmente uguale a quello della camera di infusione (16), una seconda astina verticale (51), che si aggetta inferiormente da detta estremit? ad anello (49) ad interferire con il blocco di infusione (10) per permettere la rotazione dell'estremit? ad anello (49) solo da un lato del blocco di infusione (10), almeno un elemento elastico (54), fissato tra l'estremit? superiore (46) del secondo stelo (45) e la mensola (43), che si oppone a detta rotazione dell'estremit? ad anello (49), un'astina orizzontale (55), che si aggetta dall'estremit? inferiore (47) del secondo stelo (45), essendo prevista una terza astina verticale (56), che si aggetta dal basamento (5) dell'incastellatura portante (3), destinata ad interferire con detta astina orizzontale (55) durante il moto della camera di infusione (16) dalla posizione di infusione ed erogazione e la posizione di scarico.
  13. 13. Macchina (1) secondo la rivendicazione 5, in cui ? compreso un serbatoio (4) per l'acqua, una pompa elettrica (21) che pesca nel serbatoio (49, un?elettrovalvola di intercettazione (21') posta sulla mandata della pompa elettrica (21), un primo tubo flessibile (22) posto tra l'elettrovalvola di intercettazione (21') ed il blocco di infusione (10), un riscaldatore elettrico (23), che presenta un percorso al spirale (24) ed ? contenuto internamente al blocco di infusione (10), posto tra il primo tubo flessibile (23) ed il fondo (17) della camera di infusione (16).
  14. 14. Macchina (1) secondo la rivendicazione 13, in cui l'elettrovalvola di intercettazione (21') ? del tipo a tre vie.
  15. 15. Macchina (1) secondo la rivendicazione 2, in cui il tampone 33 presenta una superficie inferiore forellata 35 ed un interno cavo 36, essendo previsto un secondo tubo flessibile (37) posto tra l'interno cavo (36) del tampone 33 ?d un beccuccio di erogazione (38).
  16. 16. Macchina (1) secondo la rivendicazione 6, in cui detti mezzi per la movimentazione (50) della camera di infusione (10) comprendono una leva ad azionamento manuale, posta esternamente alla macchina (1), connessa a detto perno (27).
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