ITUD20150062A1 - Macchina compattatrice di tessuti e relativo metodo di compattazione - Google Patents

Macchina compattatrice di tessuti e relativo metodo di compattazione Download PDF

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ITUD20150062A1
ITUD20150062A1 ITUD2015A000062A ITUD20150062A ITUD20150062A1 IT UD20150062 A1 ITUD20150062 A1 IT UD20150062A1 IT UD2015A000062 A ITUD2015A000062 A IT UD2015A000062A IT UD20150062 A ITUD20150062 A IT UD20150062A IT UD20150062 A1 ITUD20150062 A1 IT UD20150062A1
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    • D06TREATMENT OF TEXTILES OR THE LIKE; LAUNDERING; FLEXIBLE MATERIALS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • D06CFINISHING, DRESSING, TENTERING OR STRETCHING TEXTILE FABRICS
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    • D06CFINISHING, DRESSING, TENTERING OR STRETCHING TEXTILE FABRICS
    • D06C15/00Calendering, pressing, ironing, glossing or glazing textile fabrics
    • D06C15/06Calendering, pressing, ironing, glossing or glazing textile fabrics between rollers and co-operating moving surfaces formed of flexible material, e.g. bands

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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"MACCHINA COMPATTATRICE DI TESSUTI E RELATIVO METODO DI COMPATTAZIONE"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce a una macchina compattatrice di tessuti, ovvero a una macchina che pu? essere utilizzata per l?operazione di compattazione dei tessuti per garantire al tessuto stesso una elevata ed efficace stabilit? dimensionale prima di avviarlo alla confezionatura, conferendo allo stesso un effetto estetico e di mano estremamente soffice e morbido. Il trovato si riferisce anche ad un relativo metodo di compattazione.
STATO DELLA TECNICA
Nel settore del finissaggio tessile sono note macchine di compattazione dei tessuti che comprendono, generalmente, come elementi principali, un cilindro riscaldato attorno al quale si avvolge il tessuto da compattare, ed un nastro di feltro che preme il tessuto contro la superficie del cilindro.
Il tessuto da compattare ? guidato all?imboccatura tra il cilindro riscaldato e il nastro in feltro da un elemento introduttore, realizzato normalmente con un materiale a basso coefficiente di attrito, che tecnicamente viene anche denominato ?scarpetta?.
Il principio di funzionamento su cui si basano le macchine di compattazione a feltro, sia per tessuti a maglia aperta che in forma tubolare, ? costituito dalla differenza di velocit? del tessuto tra la zona di introduzione, in cui viene portato a contatto con il feltro, e contemporaneamente premuto contro un rullo di rinvio attorno al quale si avvolge, e la zona di stabilizzazione in cui viene premuto dal feltro contro il cilindro riscaldato.
Nella zona di introduzione del tessuto, infatti, la velocit? periferica del feltro ? maggiore rispetto alla velocit? con la quale feltro e tessuto si avvolgono insieme attorno al cilindro riscaldato.
Tale differenza di velocit? determina nel feltro una dilatazione durante ravvolgimento attorno al rullo di rinvio, normalmente di piccolo diametro rispetto a quello del cilindro riscaldato, seguita da un ritiro non appena il feltro comincia ad avvolgersi attorno al cilindro riscaldato, riassumendo un andamento che pu? essere considerato sostanzialmente rettilineo.
Il tessuto viene introdotto a contatto con il feltro quando detto feltro ? in condizione di massima dilatazione; durante il tratto successivo detto tessuto, essendo bloccato tra feltro ed elemento introduttore, ? costretto a seguire la variazione di velocit? periferica del feltro, ed in particolare il rallentamento ed il ritiro del feltro nella zona di stabilizzazione attorno al cilindro riscaldato, venendo quindi sottoposto ad una compattazione longitudinale forzata.
La superficie del feltro presenta inoltre una rugosit?, e quindi un coefficiente di attrito, molto pi? alta di quella della superficie dell'elemento introduttore, essendo dunque il feltro a comandare, con il suo ritiro, un analogo effetto sul tessuto.
I parametri di compattazione possono essere regolati agendo sullo spessore del feltro, sul diametro del rullo di avvolgimento, sulla posizione dell'elemento introduttore.
Un inconveniente di tale tipo di macchina compattatrice, il cui utilizzo ? ormai standardizzato, ? che essa non permette di ottenere sempre, e per ogni tipo di tessuto, una qualit? ottimale con un ragionevole compromesso di costi ed ingombri della macchina stessa.
In particolare, a seconda del tipo di tessuto, che pu? essere ad esempio pi? o meno grezzo, e al tipo di compattazione che si desidera ottenere, possono essere necessari due o pi? passaggi del tessuto nella stessa macchina compattatrice o utilizzando due o pi? cilindri riscaldati e relativi feltri.
Un ulteriore inconveniente ? dato inoltre dalla ridotta produttivit? di tali macchine compattatici, ed ai problemi di trasporto e direzionamento dei tessuti che devono subire pi? passaggi per ottenere le volute caratteristiche di compattazione e morbidit?.
Uno scopo del presente trovato ? quello di fornire una macchina compattatrice che abbia una produttivit? maggiore rispetto alle macchine compattatici di tipo noto a parit? di qualit? ottenuta e di costi di investimento e gestione della macchina.
Un ulteriore scopo del presente trovato ? quello di realizzare una macchina compattatrice che sia produttiva ed efficiente senza che si verifichi un aumento di costi o dell?ingombro complessivo dato dalla macchina compattatrice.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato ? espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell?idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, il presente trovato ? relativo ad una macchina compattatrice per compattare un tessuto comprendente un cilindro riscaldato di stabilizzazione attorno a cui si avvolge il tessuto, almeno un feltro predisposto per premere il tessuto contro la superficie del cilindro, due elementi introduttori, o di compattazione, disposti in due punti distinti lungo la circonferenza del cilindro di stabilizzazione, ed un elemento di deviazione del tessuto disposto intermedio tra i due elementi introduttori.
In accordo con forme realizzative, il primo elemento introduttore ? configurato per eseguire una prima operazione di compattazione del tessuto tra il cilindro di stabilizzazione e un primo tratto di feltro e il secondo elemento introduttore ? configurato per eseguire una seconda operazione di compattazione del tessuto tra il cilindro di stabilizzazione e un secondo tratto di feltro, che pu? essere lo stesso feltro unico od un diverso feltro.
In questo modo, vantaggiosamente, possono essere definite due zone di compattazione distinte attorno ad un unico cilindro riscaldato di stabilizzazione, ottenendo due diverse operazioni di compattazione in un?unica macchina compattatrice che presenta un ingombro complessivo comparabile a quello delle macchine compattatrici di tipo noto, su cui per? viene effettuata una singola operazione di compattazione per ciascuna unit? cilindro/feltro.
La presenza dei due elementi introduttori che guidano il tessuto a contatto tra il cilindro di stabilizzazione e il feltro, o i feltri, in due diversi punti attorno al cilindro di stabilizzazione permette quindi di ottenere una maggiore produttivit? rispetto alle macchine di tipo noto, di ridurre l?ingombro complessivo, i relativi costi derivanti da due unit? di compattazione disposte una di seguito all?altra, e/o i problemi di trasporto e direzionamento dei tessuti che devono essere sottoposti a pi? di un?operazione di compattazione.
In accordo con forme di realizzazione, il primo tratto di feltro e il secondo tratto di feltro appartengono ad un unico feltro.
In accordo con una variante di forme di realizzazione, il primo tratto di feltro e il secondo tratto di feltro appartengono a due feltri diversi. In accordo con ulteriori forme di realizzazione, tra la prima zona di compattazione e la seconda zona di compattazione, a monte del secondo elemento introduttore, ? previsto un gruppo di accumulo tessuto configurato per creare un accumulo, o un polmone di tessuto.
Tale accumulo, o polmone di tessuto, pu? essere utilizzato, in forme di realizzazione, per compensare le differenti velocit? del tessuto a valle della prima e a valle della seconda zona di compattazione.
Secondo forme di realizzazione il gruppo di accumulo tessuto comprende un nastro di alimentazione su cui pu? essere temporaneamente accumulata una determinata quantit? di tessuto.
In accordo con forme di realizzazione, il metodo di compattazione di un tessuto prevede di:
- inserire il tessuto mediante un primo elemento introduttore tra il cilindro di stabilizzazione e un primo tratto di feltro per eseguire una prima operazione di compattazione in una prima zona del cilindro di stabilizzazione;
- definire un percorso del tessuto in allontanamento dal/awicinamento al cilindro di stabilizzazione mediante un elemento di deviazione in corrispondenza di un tratto di circonferenza del cilindro di stabilizzazione;
- inserire il tessuto mediante un secondo elemento introduttore tra il cilindro di stabilizzazione e un secondo tratto di feltro per eseguire una seconda operazione di compattazione in una seconda zona di compattazione del cilindro di stabilizzazione a valle dell?elemento di deviazione.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fornite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 ? una vista schematica di una macchina compattatrice in accordo con forme di realizzazione qui descritte;
- la fig. 2 ? una vista schematica di una variante di una macchina compattatrice in accordo con forme di realizzazione qui descritte;
- la fig. 3 ? una vista schematica di un?ulteriore variante di una macchina compattatrice in accordo con forme di realizzazione qui descritte.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Si far? ora riferimento nel dettaglio alle varie forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o pi? esempi sono illustrati nelle figure allegate. Ciascun esempio ? fornito a titolo di illustrazione del trovato e non ? inteso come una limitazione dello stesso.
In accordo con la presente descrizione, forme di realizzazione qui descritte si riferiscono ad una macchina compattatrice 10 configurata per lavorare tessuti 12, quali a solo titolo esemplificativo e non limitativo del presente trovato, possono essere tessuti naturali in lana, o in cotone, o tessuti sintetici, in cotone-lycra, in lycra al 100%, in viscosa o simili. Per tessuto 12, qui e nel seguito, si comprende sia tessuto di tipo tubolare, di tipo aperto, o piegato su se stesso longitudinalmente e cucito. In accordo con forme di realizzazione, la macchina compattatrice 10 presenta un unico cilindro di stabilizzazione 16, ad esempio un cilindro metallico di tipo sostanzialmente noto, la cui superficie ? opportunamente riscaldata in modo altrettanto noto, attorno a cui si avvolge almeno parzialmente il tessuto 12, premuto contro la superficie del cilindro di stabilizzazione 16 nella soluzione di fig. 1, da un feltro 20. Secondo forme di realizzazione, la macchina compattatrice 10 comprende un primo elemento introduttore 18 a, configurato per eseguire una prima operazione di compattazione del tessuto 12 tra il cilindro di stabilizzazione 16 e un primo tratto 20a del feltro 20, e un secondo elemento introduttore 18b, cooperante con una zona circonferenziale distinta del cilindro di stabilizzazione 16, configurato per eseguire una seconda operazione di compattazione del tessuto 12 tra il cilindro di stabilizzazione 16 e un secondo tratto 20b del feltro 20.
In accordo con forme di realizzazione descritte utilizzando figg. 1-3, il cilindro di stabilizzazione 16 comprende una prima porzione superficiale 14a su cui si avvolge il primo tratto di feltro 20a e una seconda porzione superficiale 14b su cui si avvolge il secondo tratto di feltro 20b.
In accordo con forme di realizzazione descritte utilizzando f?g. 1, il primo tratto di feltro 20a e il secondo tratto di feltro 20b appartengono a uno stesso feltro 20.
Secondo forme di realizzazione descritte utilizzando f?gg. 2 e 3, ciascun tratto di feltro 20a, 20b, appartiene a un rispettivo e distinto feltro 120a, 120b.
Le porzioni superficiali 14a, 14b, possono essere posizionate distanziate tra loro lungo la circonferenza del cilindro di stabilizzazione 16, ad esempio possono essere disposte in posizioni opposte una all?altra rispetto al centro del cilindro di stabilizzazione 16.
Le porzioni superficiali 14a, 14b, possono avere estensione uguale, oppure possono avere estensioni diverse, ad esempio la porzione superficiale 14b pu? avere estensione maggiore della porzione superficiale 14a, o viceversa.
In accordo con forme di realizzazione descritte utilizzando figg. 1-3, la macchina compattatrice 10 comprende, inoltre, almeno un gruppo di deviazione tessuto 30, comprendente un elemento di deviazione tessuto 32, ad esempio un cilindro di deviazione tessuto, configurato in modo tale da definire un percorso del tessuto 12 in allontanamento dal cilindro di stabilizzazione.
Tra la prima porzione superficiale 14a e il primo tratto di feltro 20a, e tra la seconda porzione superficiale 14b e il secondo tratto di feltro 20b, viene inserito il tessuto 12 da compattare.
In accordo con forme di realizzazione descritte utilizzando figg. 1-3, tra la prima porzione superficiale 14a e la seconda porzione superficiale 14b il cilindro di stabilizzazione 16 prevede un tratto di circonferenza 17 su cui non ? avvolto n? il tessuto 12, n? il feltro 20, 120a, 120b, in corrispondenza del distacco del tessuto 12 realizzato dal gruppo di deviazione tessuto 30.
In accordo con forme di realizzazione descritte utilizzando figg. 1-3, gli elementi introduttori 18a, 18b, sono posizionati rispettivamente a monte della prima porzione superficiale 14a e a monte della seconda porzione superficiale 14b, per realizzare la rispettiva azione di compattazione, all?ingresso del tessuto 12 nel cilindro di stabilizzazione 16 e, rispettivamente, a valle del gruppo di deviazione tessuto 30.
La prima porzione superficiale 14a, il primo tratto di feltro 20a e il primo elemento introduttore 18a definiscono una prima unit? di compattazione 15a, mentre la seconda porzione superficiale 14b, il secondo tratto di feltro 20b e il secondo elemento introduttore 18b definiscono una seconda unit? di compattazione 15b operanti sullo stesso cilindro di stabilizzazione 16.
La macchina compattatrice 10 secondo il presente trovato prevede quindi di poter svolgere due distinte operazioni di compattazione su un tessuto 12 passando attraverso due unit? di compattazione 15a e 15b posizionate una in serie all?altra attorno ad un unico cilindro di stabilizzazione 16 e separate tra loro dal gruppo di deviazione tessuto 30. In accordo con forme di realizzazione descritte utilizzando f?gg. 1-3, il feltro 20, 120a, 120b si avvolge in modo noto, ad anello chiuso, su una pluralit? di rulli 23a, 23b, 23c, 23d, 24, 25, 26, 124a, 124b.
Secondo forme di realizzazione descritte utilizzando f?g. 1, ? previsto un unico feltro 20, che si avvolge attorno a sette rulli 23a, 23b, 23c, 23d, 24, 25, 26.
Gli elementi comuni illustrati nelle diverse forme di realizzazione sono indicati con gli stessi numeri utilizzati per gli elementi descritti con riferimento alla fig. 1.
In accordo con varianti di forme di realizzazione descritte utilizzando figg. 2 e 3, sono previsti due feltri 120a, 120b distinti, ciascuno dei quali ? chiuso ad anello su tre rulli 124a, 25, 26 e 124b, 25, 26 rispettivamente. Nulla esclude che, in ulteriori forme di realizzazione, i rulli su cui si avvolge il feltro 20, 120a, 120b possano essere quattro, cinque, sei, o un numero maggiore di sette.
In accordo con forme di realizzazione descritte utilizzando fig. 1, il feltro 20 pu? essere portato in rotazione da un rullo di traino 24 motorizzato, configurato per far scorrere il feltro 20 con una determinata velocit?.
In accordo con forme di realizzazione descritte utilizzando f?gg. 2 e 3, possono essere previsti due rulli di traino 124a, 124b, rispettivamente configurati per movimentare i due feltri 120a, 120b.
In accordo con forme di realizzazione, il rullo di traino 24, 124a, 124b pu? essere posizionato lungo la circonferenza del cilindro di stabilizzazione 16 in posizione opposta rispetto al punto in cui si trova l?elemento introduttore 18a e/o 18b.
In accordo con forme di realizzazione, almeno il rullo di traino 24, 124a, 124b e/o il cilindro di stabilizzazione 16 possono essere motorizzati.
Secondo forme di realizzazione, il/i rullo/i di traino 24, 124a, 124b e/o il cilindro di stabilizzazione 16 possono essere fatti ruotare con velocit? periferica uguale.
In accordo con una possibile variante, il/i rullo/i di traino 24, 124a, 124b e/o il cilindro di stabilizzazione 16 possono essere fatti ruotare con velocit? periferica differenziata.
In particolare, la velocit? di rotazione del cilindro di stabilizzazione 16 pu? essere diversa dalla velocit? del tessuto 12 nel suo percorso lungo le porzioni superficiali 14a, 14b del cilindro di stabilizzazione 16 stesso.
Secondo una possibile soluzione realizzativa, il feltro 20, 120a, 120b e 11 cilindro di stabilizzazione 16 possono essere azionati con velocit? periferiche opposte l?uno rispetto all?altro, generando un effetto di frizione sul tessuto 12 ed incrementare, ad esempio, l?effetto di lucidatura del tessuto 12.
In accordo con varianti di forme di realizzazione, solo un rullo di traino 24, 124a, 124b del feltro 20 pu? essere motorizzato, mentre il cilindro di stabilizzazione 16 ? folle. In questo caso, il rullo di traino 24, 124a, 124b motorizzato mette in rotazione il feltro 20, il quale a sua volta mette in rotazione gli altri rulli di rinvio 23a, 23b, 23c, 23d, 25, 26, e il cilindro di stabilizzazione 16.
Il cilindro di stabilizzazione 16 e i rimanenti rulli di rinvio 23 a, 23b, 23c, 23d, 25, 26, sono messi in rotazione dall?attrito che il feltro 20 genera sul tessuto 12.
La motorizzazione del rullo di traino 24, 124a, 124b imprime al feltro 20, 120a, 120b, e quindi al tessuto 12, una determinata velocit? di avanzamento, che costituisce la velocit? di lavoro della macchina compattatrice 10.
In accordo con ulteriori forme di realizzazione, pu? essere previsto che i rulli di traino 24, 124a, 124b siano motorizzati e ruotino, movimentando i relativi rispettivi feltri 20, 120a, 120b, e quindi il tessuto 12 traslato da essi, mentre il cilindro di stabilizzazione 16 sia fermo. In accordo con forme di realizzazione descritte utilizzando figg. 2 e 3, pu? essere previsto che le velocit? di rotazione dei due rispettivi rulli di traino 124a, 124b siano uguali.
In accordo con una variante realizzativa, pu? essere previsto che le velocit? di rotazione dei due rulli di traino 124a, 124b siano diverse, in modo tale da regolare la velocit? dei feltri 120a, 120b e la velocit? e tensionatura del tessuto 12 in corrispondenza delle due unit? di compattazione 15a, 15b, nel modo pi? opportuno per ottenere l?effetto di compattazione voluto.
In accordo con forme di realizzazione, il rullo 25 pu? essere un rullo di tensionatura e centraggio feltro 25 configurato mobile, ad esempio lungo una direzione D, per regolare la tensione del feltro 20, 120a, 120b, per centrare il feltro 20, 120a, 120b, e/o per permettere l?inserimento del tessuto 12 all?inizio di un ciclo di compattazione.
In accordo con forme di realizzazione, inoltre, il rullo 26 pu? essere un controrullo di pressione 26 che ha la funzione di portare il feltro 20, 120a, 120b, pi? o meno in prossimit? del relativo elemento introduttore 18a, 18b.
La compattazione del tessuto 12, infatti, avviene sfruttando il suo inserimento a contatto con il feltro 20, 120a, 120b, nel punto di massimo allungamento di quest?ultimo, per poi sfruttare l?azione meccanica di rientro, che avviene nel momento in cui il feltro 20, 120a, 120b, lascia il contatto con il controrullo di pressione 26 e va a contatto con il cilindro di stabilizzazione 16.
In accordo con forme di realizzazione descritte utilizzando fig. 1 il gruppo di deviazione tessuto 30 comprende un unico cilindro di deviazione tessuto 32.
Nelle soluzione delle figg. 2 e 3, nel seguito descritte in maggior dettaglio, il gruppo di deviazione tessuto 30 comprende una pluralit? di cilindri di deviazione tessuto 32.
In accordo con forme di realizzazione descritte utilizzando f?g. 1, il rullo 23c pu? essere un rullo di rinvio feltro 23c, configurato in modo tale da allontanare il feltro 20 dal tessuto 12 in corrispondenza del tratto di circonferenza 17 e della posizione del gruppo di deviazione tessuto 30. In accordo con forme di realizzazione descritte utilizzando f?g. 1, il tessuto 12 viene introdotto, mediante il primo elemento introduttore 18a, tra il cilindro stabilizzatore 16 e il feltro 20, e ruota attorno al cilindro di stabilizzazione 16 a contatto con e trascinato dal feltro 20, subendo una prima operazione di compattazione, fino a che non viene separato dal cilindro di stabilizzazione 16 mediante l?elemento di deviazione tessuto 32. Successivamente, viene nuovamente introdotto tra il cilindro stabilizzatore 16 e il feltro 20 mediante il secondo elemento introduttore 18b e ruota attorno al cilindro di stabilizzazione 16 a contatto con e trascinato dal feltro 20 subendo una seconda operazione di compattazione.
In accordo con forme di realizzazione descritte utilizzando f?g. 1, il secondo elemento introduttore 18b pu? essere configurato mobile lungo una direzione F di allontanamento/avvicinamento dal/al cilindro di stabilizzazione 16.
In accordo con possibili forme di realizzazione, anche il rullo 23d posto a valle del rullo di rinvio feltro 23 c pu? essere configurato mobile lungo la direzione F, per regolare la tensione del feltro 20, oppure per permettere l?inserimento del tessuto 12 all?inizio di un ciclo di compattazione.
In accordo con forme di realizzazione, la macchina compattatrice 10 comprende, in corrispondenza dell?uscita del tessuto 12, un cilindro di rinvio tessuto 28. Tale cilindro di rinvio tessuto 28 pu? comprendere un sensore 29, ad esempio una cella di carico, in grado di rilevare la tensione del tessuto 12 in uscita dalla macchina di compattazione 10, ed inviare un segnale ad un?apposita unit? di controllo, non illustrata nei disegni, configurata per regolare la tensione del tessuto 12 introdotto dal primo elemento introduttore 18a.
In accordo con forme di realizzazione non illustrate nei disegni, a valle del cilindro di rinvio tessuto 28 pu? essere previsto un dispositivo avvolgitore, su cui pu? essere avvolto il tessuto 12 compattato, oppure un dispositivo faldatore, per depositare il tessuto 12 compattato a falde. In accordo con forme di realizzazione descritte utilizzando fig. 2, il gruppo di deviazione tessuto 30 pu? comprendere pi? cilindri di deviazione tessuto 32, ad esempio due cilindri di deviazione tessuto 32, configurati per allontanare il tessuto 12 dal cilindro di stabilizzazione 16 nel tratto di circonferenza 17 compreso tra le due porzioni superficiali 14a, 14b.
In accordo con forme di realizzazione descritte utilizzando fig. 3, i cilindri di deviazione tessuto 32 possono essere motorizzati, in modo da trascinare il tessuto 12 regolandone la corretta tensionatura, eventualmente variando la velocit? di rotazione.
Il gruppo di rinvio tessuto 30 pu? comprendere anche un cilindro di rinvio tessuto 33 provvisto di un sensore 34, ad esempio una cella di carico, in modo tale da monitorare la tensione del tessuto 12 e inviare eventualmente un segnale ad un?unit? di controllo e comando per regolare la tensionatura del tessuto 12 in ingresso alla macchina 10.
Secondo forme di realizzazione descritte utilizzando fig. 2, pu? essere previsto un solo cilindro di rinvio tessuto 33 posizionato direttamente a monte del secondo elemento introduttore 18b associato alla seconda unit? di compattazione 15b.
In accordo con forme di realizzazione descritte utilizzando fig. 3, possono essere previsti due cilindri di rinvio tessuto 33, posti rispettivamente in uscita dalla prima unit? di compattazione 15a e in ingresso alla seconda unit? di compattazione 15b.
In accordo con forme di realizzazione descritte utilizzando figg. 2 e 3, pu? essere previsto che il controrullo di pressione 26 sia configurato mobile lungo una direzione G perpendicolare alla direzione D lungo cui sono mobili i cilindri di tensionatura 25. In questo modo il tessuto 12 pu? essere portato a contatto con il feltro 20 e con il cilindro di stabilizzazione 16 nel modo pi? adatto ad ottenere il voluto effetto di compattazione.
In accordo con forme di realizzazione descritte utilizzando fig. 3, la macchina 10 comprende, in posizione esterna al cilindro di stabilizzazione 16, un gruppo di accumulo tessuto 35, configurato per contenere una determinata quantit? di tessuto 12 in posizione distanziata dal cilindro di stabilizzazione 16 e intermedia tra la prima porzione superficiale 14a e la seconda porzione superficiale 14b.
In accordo con forme di realizzazione descritte utilizzando f?g. 3, il gruppo di accumulo tessuto 35 pu? cooperare con il gruppo di deviazione tessuto 30. Il gruppo di accumulo tessuto 35 permette di compensare la differenza di velocit? del tessuto 12 a monte e a valle delle due unit? di compattazione 15a, 15b.
In particolare, il gruppo di accumulo tessuto 35 permette di compensare le differenti velocit? del tessuto 12 che si determinano fra la prima zona di compattazione, tra il primo elemento introduttore 18a ed il gruppo di deviazione tessuto 30, e la seconda zona di compattazione, tra il secondo elemento introduttore 18b e il cilindro di rinvio tessuto 28 in uscita.
In questo modo il tessuto 12 pu? essere sovralimentato, oppure tensionato, rendendo la velocit? nella seconda unit? di compattazione 15b parzialmente indipendente rispetto a quella del tessuto 12 proveniente dalla prima unit? di compattazione 15 a, in tal modo ottenendo due unit? di compattazione 15a, 15b, sostanzialmente indipendenti una dall?altra.
In accordo con forme di realizzazione descritte utilizzando fig. 3, il gruppo di accumulo tessuto 35 pu? comprendere un nastro di alimentazione 36 che funge da polmone per una predeterminata quantit? di tessuto 12.
Secondo forme di realizzazione il gruppo di accumulo tessuto 34 pu? comprendere anche un dispositivo di controllo 37 per monitorare la quantit? di tessuto 12 accumulato, e/o regolare la tensione del tessuto 12 stesso.
? chiaro che alla macchina compattatrice fin qui descritta possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall? ambito del presente trovato.
E anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potr? senz?altro realizzare molte altre forme equivalenti di macchina compattatrice, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell?ambito di protezione da esse definito.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina compattatrice per compattare un tessuto (12), comprendente un cilindro di stabilizzazione (16) riscaldato attorno a cui si avvolge il tessuto (12) e almeno un feltro (20; 120a, 120b) predisposto per premere il tessuto (12) contro la superficie di detto cilindro di stabilizzazione (16), caratterizzata dal fatto che comprende due elementi introduttori (18a, 18b), disposti in due punti distinti lungo la circonferenza di detto cilindro di stabilizzazione (16), ed un gruppo di deviazione tessuto (30) comprendente un elemento di deviazione tessuto (32), disposto intermedio tra detti due elementi introduttori (18a, 18b) e configurato in modo tale da definire un percorso del tessuto (12) in allontanamento da/awicinamento a detto cilindro di stabilizzazione (16) lungo un tratto di circonferenza (17) di detto cilindro di stabilizzazione (16), detto primo elemento introduttore (18a) essendo configurato per eseguire una prima operazione di compattazione del tessuto (12) in una prima zona di detto cilindro di stabilizzazione (16) e detto secondo elemento introduttore (18b) essendo configurato per eseguire una seconda operazione di compattazione del tessuto (12) in una seconda zona di detto cilindro di stabilizzazione (16) posta a valle di detto gruppo di deviazione del tessuto (30).
  2. 2. Macchina compattatrice come nella rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto feltro (20) ? unico e comprende un primo tratto di feltro (20a) associato a detta prima zona del cilindro di stabilizzazione (16) ed un secondo tratto di feltro (20b) associato a detta seconda zona del cilindro di stabilizzazione (16).
  3. 3. Macchina compattatrice come nella rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che comprende un primo feltro (120a) associato a detta prima zona del cilindro di stabilizzazione (16) ed un secondo feltro (120b) associato a detta seconda zona del cilindro di stabilizzazione (16).
  4. 4. Macchina compattatrice come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende un gruppo di accumulo tessuto (35) a valle del gruppo di deviazione tessuto (30) e a monte del secondo elemento introduttore (18b), configurato per creare un accumulo, o un polmone di tessuto (12) in posizione distanziata dal cilindro di stabilizzazione (16).
  5. 5. Macchina compattatrice come nella rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detto gruppo di accumulo tessuto (35) comprende un nastro di alimentazione (36) che funge da polmone per una determinata quantit? di tessuto (12).
  6. 6. Macchina compattatrice come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti feltri (20, 120a, 120b) sono movimentati da rispettivi rulli di traino (24, 124a, 124b).
  7. 7. Macchina compattatrice come nella rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detto/i rullo/i di traino (24; 124a, 124b) e detto cilindro di stabilizzazione (16) sono motorizzati e ruotano con velocit? di rotazione uguali uno all?altra o diversa.
  8. 8. Macchina compattatrice come nella rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detto/i rullo/i di traino (24; 124a, 124b) ?/sono motorizzato/i e detto cilindro di stabilizzazione (16) ? fermo.
  9. 9. Metodo di compattazione di un tessuto (12) in una macchina compattatrice comprendente un cilindro di stabilizzazione (16) riscaldato e almeno un feltro (20; 120a, 120b), caratterizzato dal fatto che prevede di: - inserire il tessuto (12) mediante un primo elemento introduttore (18a) tra detto cilindro di stabilizzazione (16) e un primo tratto (20a) di feltro (20; 120a) per eseguire una prima operazione di compattazione di detto tessuto (12) in una prima zona del cilindro di stabilizzazione (16); definire un percorso del tessuto (12) in allontanamento da/awicinamento a detto cilindro di stabilizzazione (16) mediante un gruppo di deviazione tessuto (30) in corrispondenza di un tratto di circonferenza (17) di detto cilindro di stabilizzazione (16); - inserire il tessuto (12) mediante un secondo elemento introduttore (18b) tra detto cilindro di stabilizzazione (16) e un secondo tratto (20b) di feltro (20; 120b) per eseguire una seconda operazione di compattazione di detto tessuto (12) in una seconda zona del cilindro di stabilizzazione (16) a valle di detto gruppo di deviazione tessuto (30).
  10. 10. Metodo di compattazione come nella rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che prevede di accumulare una determinata quantit? di tessuto (12), allontanato dal cilindro di stabilizzazione (16) mediante il gruppo di deviazione tessuto (30), in un gruppo di accumulo tessuto (35) a monte del secondo elemento introduttore (18b).
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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CH318939A (de) * 1952-06-20 1957-01-31 Bleachers Ass Limited Vorrichtung zum Schrumpfen unter Druck von Flachmaterial
EP0950748A1 (en) * 1998-04-17 1999-10-20 LAFER SpA Compaction device for fabrics
EP0955403A1 (en) * 1998-04-30 1999-11-10 Sperotto Rimar S.p.A. Method and apparatus for the compressive shrinking of textile fabrics

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