ITUD20080035A1 - Cerniera per occhiale - Google Patents

Cerniera per occhiale Download PDF

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ITUD20080035A1 ITUD20080035A ITUD20080035A1 IT UD20080035 A1 ITUD20080035 A1 IT UD20080035A1 IT UD20080035 A ITUD20080035 A IT UD20080035A IT UD20080035 A1 ITUD20080035 A1 IT UD20080035A1
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"CERNIERA PER OCCHIALE"
CAMPO DI APPLICAZIONE
II presente trovato si riferisce ad una cerniera per occhiale, atta a consentire l'articolazione tra il frontale dell'occhiale, ossia la parte di montatura che porta le lenti, e l'astina, tra una posizione d'indossatura, in cui l'astina è sostanzialmente perpendicolare al piano di giacitura del frontale, ed una posizione di riposo, in cui l'astina è sostanzialmente parallela al piano di giacitura del frontale.
STATO DELLA TECNICA
Le cerniere per occhiale sono normalmente costituite da due elementi d'incernieramento, uno collegato all'astina ed uno collegato al frontale, imperniati fra loro, mediante una vite, attorno ad un comune asse d'imperniamento.
Le cerniere note presentano l'inconveniente che nel passaggio dalla condizione di riposo alla condizione d'indossatura, lo sforzo è applicato direttamente sulla regione d'imperniamento con conseguenti sovraccarichi, usura e possibili rotture della cerniera.
Altro inconveniente delle cerniere note è che, con le ripetute rotazioni di 90°, si ha una notevole sollecitazione allo svitamento della vite d'imperniamento, con conseguente rischio di perdita della vite.
Uno scopo del presente trovato è quello di realizzare una cerniera per occhiale che non sia soggetta, o che lo sia in misura notevolmente ridotta, all'usura, sforzi e sovraccarichi dovuti alla rotazione nel movimento d'apertura e chiusura dell'astina rispetto al frontale.
Altro scopo del presente trovato è quello di realizzare una cerniera per occhiale che consenta di mantenere stabilmente avvitata in sede la vite d'imperniamento, evitando i rischi di allentamento ed eventuale perdita della vite a causa delle frequenti rotazioni.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nella rivendicazione indipendente.
Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato varianti dell'idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, un cerniera per occhiale secondo il presente trovato comprende, in modo convenzionale , un primo elemento d'incernieramento atto ad essere collegato all'astina ed un secondo elemento d'incernieramento atto ad essere collegato al frontale.
In accordo con un aspetto caratteristico del presente trovato, la cerniera comprende almeno un terzo elemento d'incernieramento, disposto intermedio tra il primo ed il secondo elemento, il quale è atto, da un lato, ad essere imperniato al primo elemento attorno ad un primo asse d'imperniamento e, sul quale, dal lato opposto, è atto ad essere imperniato il secondo elemento attorno ad un secondo asse d'imperniamento, diverso dal primo asse e spostato linearmente verso il relativo elemento dell'occhiale a cui esso è collegato.
In questo modo si può suddividere, o demoltiplicare, il movimento angolare complessivo dell'astina rispetto al frontale dalla posizione di riposo alla posizione d'indossatura, e viceversa, in almeno un primo movimento angolare di rotazione relativa, tra il primo elemento ed il terzo elemento ed in un secondo movimento angolare di rotazione relativa, tra il terzo elemento ed il secondo elemento.
La presenza del terzo elemento d'incernieramento consente, così, di ridurre gli sforzi e le sollecitazioni cui sono sottoposte le regioni d'imperniamento della cerniera, riducendo l'usura complessiva.
Inoltre, avendosi due assi d'imperniamento per realizzare un movimento angolare complessivo, normalmente di 90°, si ottengono due bracci di leva ridotti e quindi più vantaggiosi, contribuendo, così, alla riduzione delle sollecitazioni.
La cerniera così realizzata ha una durata operativa aumentata e l'articolazione tra i vari elementi d'incernieramento ha una frizione migliorata. Secondo una forma realizzativa, il terzo elemento presenta, ai due lati d'estremità, prime porzioni di battuta, mentre il primo elemento ed il secondo elemento presentano rispettivamente seconde porzioni di contro-battuta, le prime porzioni essendo sagomate in maniera coniugata alle seconde porzioni, adatte a cooperare con queste ultime per limitare ad una predeterminata ampiezza angolare l'ampiezza rispettivamente del primo movimento angolare e del secondo movimento angolare.
Poiché la rotazione che interessa ciascuna regione d'imperniamento è limitata e non più di 90°, il trovato fa sì che gli eventuali elementi d'imperniamento, viti, perni, pioli od altro, siano meno sollecitati. Ciò è particolarmente vantaggioso nella soluzione con le viti, in cui si ha una ridotta tendenza allo svitamento e quindi un diminuito rischio di allontanamento o perdita della vite. Secondo una variante realizzativa del presente trovato, le porzioni di battuta sono sagomate con una superficie inclinata di un determinato angolo, sì che il primo movimento angolare ha ampiezza complementare all'ampiezza del secondo movimento angolare .
Secondo una variante di soluzione, il terzo elemento della cerniera può essere configurato per fungere da elemento maschio della cerniera, e il primo e secondo elemento possono fungere da elementi femmina, con relative sedi d'incernieramento. Alternativamente, il terzo elemento della cerniera può essere configurato per fungere da elemento femmina della cerniera, con relative sedi d'incernieramento per il primo ed il secondo elemento che fungono da elementi maschio. Quest'ultima alternativa ha l'ulteriore vantaggio che, in caso di rottura della cerniera, c'è la possibilità di fornire come parte di ricambio solo il terzo elemento intermedio e non necessariamente l'intera astina con il primo elemento d'incernieramento, con evidente risparmio nei costi di sostituzione.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 è una vista prospettica di una cerniera secondo il presente trovato in una prima condizione d'utilizzo;
- la fig. 2 è una vista prospettica di una cerniera secondo il presente trovato in una seconda condizione d'utilizzo;
- la fig. 3 è una vista in pianta dall'alto di fig.
i;
- la fig. 4 è una vista in pianta dall'alto di fig.
- la ffig. 5 è una vista laterale nel verso della freccia V di fig. 3;
- la ffig. 6 è una vista laterale nel verso della freccia VI di fig. 4;
- la ffig. 7 è una vista laterale nel verso della freccia VII di fig. 3;
- la ffig. 8 è una vista laterale nel verso della freccia Vili di fig. 4;
- la ffig. 9 è una vista prospettica di una prima variante di cerniera secondo il presente trovato.
- la ffig. 10 è una vista frontale di una seconda variante di cerniera secondo il presente trovato;
- la ffig. 11 è una vista frontale di una terza variante di cerniera secondo il presente trovato;
- la ffig. 12 è una vista frontale di una quarta variante di cerniera secondo il presente trovato;
- la ffig. 13 è una vista frontale di una quinta variante di cerniera secondo il presente trovato; e
- la ffig. 14 è una vista frontale di una sesta variante di cerniera secondo il presente trovato.
DESCRIZIONE DI UNA FORMA PREFERENZIALE DI
REALIZZAZIONE
Con riferimento alla fig. 1, una cerniera 10 per occhiale secondo il presente trovato è utilizzata per articolare un'astina 28 dell'occhiale, rispetto al frontale dell'occhiale, non rappresentato nei disegni, come indicato dalla freccia F di fig. 1, in particolare tra una posizione di riposo, in cui l'astina 28 è sostanzialmente parallela al piano di giacitura del frontale (fig. 1) ed una posizione d'indossatura, in cui l'astina 28 è sostanzialmente perpendicolare al piano di giacitura del frontale (fig. 2).
La cerniera 10 secondo il presente trovato comprende un primo elemento 12 d'incernieramento, atto ad essere collegato, in corrispondenza di una relativa porzione di fissaggio 23 ad esempio mediante una vite, non rappresentata nei disegni, all'astina 28.
La cerniera 10 comprende, inoltre, un secondo elemento 14 d'incernieramento, atto ad essere collegato, in corrispondenza di una relativa porzione di fissaggio 30, ad esempio mediante un rivetto, non rappresentato nei disegni al frontale dell'occhiale .
La cerniera 10 comprende, inoltre, un terzo elemento 16 d'incernier amento, intermedio ai due elementi 12 e 14.
Tale terzo elemento 16 è atto ad essere incernierato da un lato al primo elemento 12, attorno ad un primo asse Y d'imperniamento, e, da un lato opposto, a permettere 1'incernieramento del secondo elemento 14, attorno ad un secondo asse Y' d'imperniamento, sì da collegare girevolmente, così, i due elementi 12 e 14 tra loro. In questo modo, il terzo elemento 16 articola tra loro il primo 12 ed il secondo 14 elemento d'incernieramento .
II collegamento articolato del terzo elemento 16 ai due elementi 12 e 14 avviene mediante viti 18 e 20, in modo noto nella tecnica.
Il terzo elemento 16 presenta, su entrambi i lati d' incernieramento con gli elementi 12 e 14, relative porzioni, o spalle 31 e 32 di battuta, le quali sono sagomate in modo da combaciare con corrispondenti porzioni, o pareti 33 e 35 di contro-battuta, realizzate rispettivamente sugli elementi 12 e 14. L'interferenza selettiva fra le spalle 31 e 32 e le pareti 33 e 35, durante la fase di rotazione dalla posizione di indossatura alla posizione di riposo e viceversa, fa sì che l'angolo di 90° di rotazione complessivo che l'astina 28 deve coprire rispetto al piano di giacitura del frontale, venga coperto in due passaggi sequenziali, ovvero che venga frazionato in due angoli di rotazione complementari, vantaggiosamente di circa 45° per agevolare la costruzione del tutto.
In particolare, si ha una prima rotazione del primo elemento 12 rispetto al terzo elemento 16, finché la parete 33 va in battuta con la spalla 31, in un verso di rotazione o nell'altro, a seconda che si sia nella fase di rotazione dalla posizione di indossatura alla posizione di riposo, oppure in quella opposta.
Nel caso di specie, la spalla 31 è sagomata inclinata di 45° rispetto alla parete 33, e si ha che la prima frazione d'angolo di rotazione che l'astina 28 percorre ha un'ampiezza di 45°.
In seguito, il primo ed il terzo elemento 12 e 16 sono atti a ruotare, rispetto al secondo elemento 14, come un corpo unico e si ha, così, una seconda rotazione del tutto, finché la spalla 32 va in battuta con la parete 35, in un verso di rotazione o nell'altro, a seconda che si sia nella fase di rotazione dalla posizione di indossatura alla posizione di riposo, oppure in quella opposta.
Nel caso di specie, la spalla 32 è sagomata inclinata di circa 45° rispetto alla parete 35, e si ha che la seconda frazione d'angolo di rotazione che l'astina 28 percorre ha un'ampiezza di 45°, sì da completare il richiesto angolo di 90° di rotazione complessiva tra astina 28 e piano di giacitura del frontale ed avere l'astina 28 in condizione di riposo, oppure in condizione d'indossatura.
Grazie alla soluzione illustrata, si ha che il movimento angolare di 90° per portare l'astina 28 nella posizione di riposo o nella posizione d'indossatura viene demoltiplicato in due movimenti angolari successivi, indicati con i riferimenti I e II in fig. 3, la somma delle cui ampiezze è sempre 90°. Si hanno, così, minore usura e sollecitazioni della cerniera 10.
Inoltre, rispetto ad un ipotetico unico fulcro d'imperniamento come nell'arte nota, si ha un minore e più vantaggioso braccio di leva sia per l'articolazione tra il primo elemento 12 ed il terzo elemento 16, ovvero la distanza tra il punto d'applicazione della forza sull'astina 28 e l'asse Y d'imperniamento che rappresenta il fulcro d'imperniamento tra il primo 12 ed il terzo elemento 16 e sia per l'articolazione tra il terzo elemento 16 ed il secondo elemento 14, ovvero la distanza tra il punto d'applicazione della forza della spalla 31 sulla parete 33 e l'asse Y' d'imperniamento che rappresenta il fulcro d'imperniamento tra il secondo 14 ed il terzo elemento 16.
La suddivisione dell'angolo di rotazione complessivo in sottoangoli complementari ha l'ulteriore vantaggio, nel caso d'utilizzo di viti per 1 'imperniamento ed il collegamento degli elementi 12, 14 e 16 della cerniera 10, che tali viti sono sottoposte a sollecitazioni di rotazione d'ampiezza inferiore e quindi hanno una ridotta tendenza a svitarsi .
Vantaggiosamente, la spalla 32 funge da elemento di fermo impedendo un'extra rotazione dell'astina 28 oltre i 90° complessivi rispetto al frontale, sia quando essa viene portata nella posizione di riposo, evitando che l'astina 28 vada a sbattere contro il frontale e le lenti dell'occhiale, sia quando essa viene portata nella posizione d'indossatura.
Nel caso di specie rappresentato nelle figg. 1 8, il terzo elemento 16 è configurato come un elemento maschio, mentre gli elementi 12 e 14 sono elementi femmina della cerniera 10, con rispettive sedi 13 e 15 d'incernieramento, di sagoma coniugata a quella del terzo elemento 16 che funge da maschio.
Inoltre, il presente trovato prevede, secondo un ulteriore dettaglio di realizzazione, che gli elementi 12, 14 e 16 abbiano ciascuno appendici 22, 24 e 26 esterne, solidali in rotazione con i relativi elementi 12, 14 e 16 su cui sono realizzate.
Sull'appendice 22 del primo elemento 12 è prevista la porzione di fissaggio 23 all'astina 28, mentre sull'appendice 24 del secondo elemento 14 è prevista l'analoga porzione di fissaggio 30, per il fissaggio al frontale dell'occhiale.
Come si vede nelle figg. 1 e 3, quando l'astina 28 è nella posizione di riposo, ovvero la cerniera 10 è ruotata, le appendici 22, 24 e 26, seguendo in rotazione il corrispondente elemento 12, 14 e 16 su cui sono realizzate, si aprono a ventaglio (come si vede anche nelle figg. 5 e 7).
Come si vede, invece, nelle figg. 2 e 4, nella posizione d'indossatura, le appendici 22, 24 e 26 sono invece chiuse l'una dentro l'altra, a formare una superficie sostanzialmente continua, in una condizione assimilabile a quella di un ventaglio chiuso (come si vede anche nelle figg. 6 e 8).
Per realizzare l'effetto di apertura e chiusura a ventaglio, ben visibile rispettivamente nelle figg.
1 e 3 e nelle figg. 2 e 4, la seconda 24 e la terza 26 delle suddette appendici sono sagomate in modo da presentare ciascuna una finestra 44 e 46 passante, la quale ha forma coniugata a quella dell'appendice, rispettivamente la prima appendice 22 e la terza appendice 26, in modo da poterla accogliere al suo interno. Le appendici 22, 24 e 26 e le relative finestre 44 e 46 hanno dimensioni coniugate e crescenti in modo coordinato passando dall'appendice 22 più interna all'appendice 26 più esterna, sì che il tutto sia compatibile geometricamente .
Le appendici 22 e 26 si possono, così, agevolmente inserire a scomparsa, in tali finestre 44 e 46, passando dalla posizione di riposo a quella d'indossatura, sì da definire una superficie continua ed evitare sovrapposizioni e impuntamenti di materiale, in tale posizione d'indossatura (figg. 6 e 8).
Vantaggiosamente, quando l'astina 28 è nella posizione d'indossatura, le appendici 42, 44 e 46, inserendosi l'una nell'altra, possono definire un logo, un marchio, una forma, un disegno geometrico o di fantasia od altro.
Ad esempio, le appendici 22, 24 e 26 sono sagomate a piacere, secondo una forma geometrica od estetica di fantasia che può essere ellittica, come nei disegni allegati, oppure a mezzaluna 110, a stella 210, quadrata 310, rettangolare 410, o circolare 510, od altre forme, geometriche o meno (figg. 10, 11, 12, 13, 14).
In questo modo, si abbina il vantaggio della minore usura della cerniera 10, ad un vantaggio estetico di apertura e chiusura a ventaglio delle appendici 22, 24 e 26, che risulta sorprendente e distintivo per un utente.
E' chiaro che, per ragioni estetiche, una finestra passante potrebbe essere anche realizzata nell'appendice 22 più interna, anche se questa è rappresentata nei disegni sempre come un pezzo pieno.
E' chiaro, inoltre, che tale effetto estetico potrebbe esser ottenuto anche con sole due appendici, ad esempio la coppia d'appendici 24, 26, oppure 22, 24 oppure ancora 22, 24 che si aprono e poi s'inseriscono l'una nell'altra, durante la rotazione.
Altro vantaggio è che, variando opportunamente la dimensione delle appendici 22, 24 e 26, si può realizzare anche un effetto di schermo solare laterale per l'occhiale.
Ulteriore vantaggio dell'utilizzo delle appendici 22, 24 e 26 è che, nella posizione di riposo dell'astina 28, l'occhiale può appoggiare direttamente sull'appendice 26 esterna, che è quella di dimensioni maggiori, senza, così, appoggiarsi alle astine e rovinandone o sforzandone la struttura. Una variante del presente trovato (fig. 9), indicata per comodità con il riferimento numerico 110, prevede che il terzo elemento, indicato con il riferimento 116, sia sagomato con funzione d'elemento femmina, con due sedi d'imperniamento 113 e 115, mentre il primo ed il secondo elemento, indicati con i riferimenti 112 e 114, siano sagomati come elementi maschi, atti ad essere inseriti ed imperniati rispettivamente nelle sedi 113 e 115.
È chiaro che alla cerniera 10 fin qui descritta possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.
È anche chiaro che, sebbene il trovato sia stato descritto con riferimento ad esempi specifici, un esperto del ramo potrà realizzare forme equivalenti di cerniera per occhiale, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi rientranti nell'ambito di protezione da esse definito.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Cerniera per occhiale atta ad articolare l'astina (28) al frontale dell'occhiale tra una posizione di riposo, in cui l'astina (28) è sostanzialmente parallela al piano di giacitura del frontale ed una posizione d'indossatura, in cui l'astina (28) è sostanzialmente perpendicolare a detto piano di giacitura, comprendente un primo elemento (12, 112) d'incernieramento atto ad essere collegato all'astina (28) ed un secondo elemento (14, 114) d'incernieramento atto ad essere collegato al frontale, caratterizzato dal fatto che comprende almeno un terzo elemento (16, 116) d'incernieramento, disposto intermedio tra detto primo (12, 112) e detto secondo (14, 114) elemento d'incernieramento, il quale è atto, da un lato, ad essere imperniato al primo elemento (12, 112) attorno ad un primo asse (Y) d'imperniamento e, dal lato opposto, ad imperniare il secondo elemento (14, 114) attorno ad un secondo asse (Υ') d'imperniamento .
  2. 2. Cerniera come nella rivendicazione 1, caratte-rizzato dal fatto che il primo asse (Y) è spostato linearmente rispetto al secondo asse (Υ') verso il relativo elemento dell'occhiale.
  3. 3. Cerniera come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che il terzo elemento (16, 116) è atto a suddividere il movimento angolare complessivo dell'astina (28) rispetto al frontale, dalla posizione di riposo alla posizione d'indossatura e viceversa, in almeno un primo movimento angolare (I) di rotazione relativa, tra il primo elemento (12, 112) ed il terzo elemento (16, 116) ed un secondo movimento angolare (II) di rotazione relativa, tra il terzo elemento (16, 116) ed il secondo elemento (14, 114).
  4. 4. Cerniera come nella rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che il terzo elemento (16, 116) intermedio presenta, ai due lati d'estremità, prime porzioni (31, 32) di battuta e che il primo elemento (12, 112) ed il secondo elemento (14, 114) presentano rispettivamente seconde porzioni (33, 35) di contro-battuta, le prime porzioni (31, 32) essendo coniugate alle seconde porzioni (33, 35), in modo da cooperare con queste ultime, per limitare l'ampiezza rispettivamente del primo movimento angolare (I) e del secondo movimento angolare (II).
  5. 5. Cerniera come nella rivendicazione 4, caratte-rizzata dal fatto che le prime porzioni (31, 32) sono sagomate con una superficie inclinata, sì che il primo movimento angolare (I) ha ampiezza complementare all'ampiezza del secondo movimento angolare (II)
  6. 6. Cerniera come nella rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che le prime porzioni (31, 32) sono sagomate inclinate di circa 45°, sì che il primo movimento angolare (I) ha ampiezza di circa 45°
  7. 7. Cerniera come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il primo elemento (12) ed il secondo elemento (14) presentano rispettive sedi d'imperniamento (13, 15) nelle quali imperniare il terzo elemento (16), sì che il primo elemento (12) ed il secondo elemento (14) fungono da elementi femmina d'incernieramento, mentre il terzo elemento (16) intermedio funge da elemento maschio d'incernieramento .
  8. 8. Cerniera come in una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 1 alla 6, caratterizzata dal fatto che il terzo elemento (116) intermedio presenta ai suoi lati sedi d 'imperniamento (113, 115) nelle quali imperniare rispettivamente il primo elemento (112) ed il secondo elemento (114), sì che il terzo elemento (116) funge da elemento femmina d' incernieramento, mentre il primo elemento (112) ed il secondo elemento (114) fungono da elementi maschio d'incernieramento.
  9. 9. Cerniera come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende almeno due appendici (22, 24, 26) realizzate su almeno due di detti elementi (12, 112, 14, 114, 16, 116), sul loro lato esterno, nel normale uso della cerniera, in cui almeno una delle appendici (22, 24, 26) presenta una finestra passante (44, 46) avente dimensioni coniugate con le dimensioni di un'altra appendice (22, 24, 26), in modo da potervi alloggiare detta altra appendice (22, 24, 26), almeno nella posizione di riposo.
  10. 10. Cerniera come nella rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che comprende una prima appendice (22), una seconda appendice (24) ed una terza appendice (26), realizzate rispettivamente sul primo elemento (12, 112), sul secondo elemento (14, 114) e sul terzo elemento (16, 116), in cui la seconda appendice (24) e la terza appendice (26) presentano rispettivamente una seconda finestra passante (44) ed una terza finestra passante (46) aventi dimensioni coniugate con le dimensioni rispettivamente della terza appendice (26) e della prima appendice (22), per l'alloggiamento della terza appendice (26) e della prima appendice (22).
  11. 11. Cerniera per occhiale, sostanzialmente come descritta, con riferimento agli annessi disegni,
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