ITUB20152757A1

ITUB20152757A1 - Ponte sollevatore perfezionato per autoveicoli.

Info

Publication number: ITUB20152757A1
Application number: ITUB2015A002757A
Authority: IT
Inventors: Orietta Rossato
Original assignee: O Me R Spa
Priority date: 2015-08-03
Filing date: 2015-08-03
Publication date: 2017-02-03
Also published as: EP3331808A1; EP3331808B1; PL3331808T3; DK3331808T3; RS59985B1; HUE047367T2; SI3331808T1; ES2770339T3; PT3331808T; HRP20200116T1; WO2017021863A1

Description

DESCRIZ I O N E

"Ponte sollevatore perfezionato per autoveicoli" La presente invenzione concerne un ponte sollevatore perfezionato per autoveicoli.

Sono noti ponti sollevatori a parallelogramma ed a pantografo comprendenti una coppia di longheroni di appoggio al pavimento, una coppia di corsie orizzontali sollevabili rispetto ai longheroni per sollevare il veicolo posto su di essi e più coppie di dispositivi di sollevamento o montanti, articolati a parallelogramma od a pantografo alle corsie ed ai longheroni ed azionati con sistemi generalmente idraulici per provocare il sollevamento delle corsie.

Questi noti tipi di ponti hanno trovato una larga diffusione sul mercato essenzialmente per la semplicità di installazione, per la robustezza e per l'affidabilità di funzionamento.

In particolare, tra i ponti sollevatori noti vi sono quelli in cui ciascuna corsia è provvista di due dispositivi di sollevamento comprendenti:

- primi e secondi bracci principali di eguale lunghezza articolati ad una estremità tra loro, ed all’altra estremità rispettivamente al pavimento e alla corsia in corrispondenza di due assi trasversali verticalmente sovrapposti, - primi bracci ausiliari articolati a secondi bracci ausiliari ed ai primi bracci principali,

- secondi bracci ausiliari articolati ai primi bracci ausiliari in corrispondenza di un’estremità ed ai secondi bracci principali in corrispondenza di una porzione intermedia, ed impegnati scorrevolmente con l’altra estremità lungo una guida ricavata nella corrispondente corsia,

- un attuatore posizionato tra i primi bracci principali ed i secondi bracci, principali o ausiliari.

In genere le corsie di questi noti ponti sollevatori sono conformate in sezione trasversale ad U rovescia e quando il ponte è completamente abbassato delimitano con il pavimento o con longheroni posti a pavimento spazi longitudinali destinati ad alloggiare i dispositivi di sollevamento ripiegati. Tuttavia esigenze strutturali, funzionali e prestazionali del ponte non consentono di ridurre gli ingombri dei dispositivi di sollevamento oltre certi valori e ciò comporta che la minima altezza del ponte abbassato ben difficilmente sia inferiore a 200 mm e ciò può essere incompatibile con certe esigenze deN’utilizzatore.

Allo scopo di eliminare o quanto meno di ridurre questo inconveniente sono già stati proposti ponti cosiddetti “incassati", e cioè appoggiati inferiormente sul fondo di cavità longitudinali ricavate nel pavimento e destinate ad alloggiare le corsie ed i dispositivi di sollevamento ripiegati quando il ponte è abbassato. La soluzione ha sicuramente risolto il problema dell’ingombro minimo di un ponte, ma ha richiesto dei complessi lavori di predisposizione del locale, nel quale il ponte deve essere installato, ed ha al tempo stesso vincolato la posizione del ponte all’interno del locale stesso.

Scopo dell’invenzione è di realizzare un ponte sollevatore che presenti, in condizione ribassata, una altezza particolarmente ridotta e, comunque, inferiore rispetto a quella dei ponti tradizionali.

Altro scopo dell’invenzione è di realizzare un ponte sollevatore che presenti un’altezza particolarmente ridotta anche se dotato in ciascuna corsia di un sollevatore ausiliario.

Altro scopo dell’invenzione è di realizzare un ponte sollevatore che non richieda particolari lavori di installazione e che al tempo stesso non ponga alcun vincolo alla posizione di installazione del ponte nel locale, nel quale è destinato.

Altro scopo dell’invenzione è di realizzare un ponte sollevatore che sia particolarmente stabile, in modo da compensare le deformazioni e i disallineamenti e da evitare i sovraccarichi interni dei vari componenti strutturali.

Altro scopo dell'invenzione è di realizzare un ponte sollevatore che possa assumere una geometria deformata e/o possa assorbire carichi squilibrati assicurando sempre la sua stabilità in condizione sollevata ed evitando di generare sovraccarichi strutturali.

Altro scopo dell'invenzione è di realizzare un ponte che sia facilmente accessibile, sia in senso longitudinale che trasversale, agli operatori che debbano lavorare al di sotto del ponte sollevato.

Altro scopo dell'invenzione è di realizzare un ponte con due metà longitudinali prive di collegamenti meccanici trasversali tra loro.

Altro scopo dell’invenzione è di realizzare un ponte con una caratterizzazione alternativa, sia in termini costruttivi che funzionali, rispetto ai ponti tradizionali.

Altro scopo dell’invenzione è di realizzare un ponte che sia realizzabile in modo semplice, rapido e con bassi costi.

Tali scopi sono raggiunti, secondo l’invenzione, con un ponte sollevatore con le caratteristiche indicate nella rivendicazione 1.

La presente invenzione viene qui di seguito ulteriormente chiarita in una sua preferita forma di pratica realizzazione riportata a scopo puramente esemplificativo e non limitativo con riferimento alle allegate tavole di disegni in cui:

la figura 1 mostra in vista prospettica un ponte sollevatore secondo l'invenzione in condizione sollevata,

la figura 2 mostra in vista frontale un componente del ponte di fig. 1 ,

la figura 3 mostra in vista laterale un ponte sollevatore secondo l'invenzione in condizione abbassata,

la figura 4 lo mostra all’inizio della fase di sollevamento,

la figura 5 lo mostra in una fase di sollevamento successiva rispetto a quella di fig. 4,

la figura 6 lo mostra in condizione sollevata,

la figura 7 mostra un particolare ingrandito di fig. 3,

la figura 8 mostra lo stesso particolare ingrandito di fig. 4,

la figura 9 mostra lo stesso particolare ingrandito di fig. 5,

la figura 10 mostra lo stesso particolare ingrandito di fig. 6.

Come si vede dalle figure il ponte sollevatore 1 secondo l'invenzione comprende sostanzialmente una coppia di corsie 2 sollevabili rispetto al pavimento 3 per mezzo di dispositivi di sollevamento indicati complessivamente con 4.

In particolare ciascun dispositivo di sollevamento 4 comprende un primo braccio principale 6, che è articolato con l’estremità superiore in corrispondenza di un primo perno 7 ad un secondo braccio principale 8, e con l’estremità inferiore è articolato ad una staffa a cerniera 12 ancorata al pavimento 3 del locale di installazione.

Il secondo braccio principale 8 ha la stessa lunghezza del primo braccio principale 6 e, come detto, ha l’estremità inferiore articolata ad esso, e l’estremità superiore articolata alla corsia 2.

Ciascun dispositivo di sollevamento 4 comprende altresì un primo braccio ausiliario 20 che, all’estremità inferiore è provvisto di rulli o pattini 22 scorrevoli sul pavimento 3 o su un longherone di base 23, a sua volta vincolato al pavimento 3, ed all'estremità superiore è articolato ad un secondo braccio ausiliario 24 in corrispondenza di un secondo perno 25. Preferibilmente, i rulli o pattini 22 sono scorrevoli lungo guide, non rappresentate, ancorate al pavimento 3 o fissate al longherone di base 23.

Inoltre, il primo braccio ausiliario 20 è articolato al primo braccio principale 6 in corrispondenza di un terzo perno 26 interposto tra le due estremità del braccio 20 stesso, in posizione tale che la distanza tra l’asse di rotazione del rullo 22 o di articolazione del pattino, che dovesse sostituire il rullo, e l’asse del terzo perno 26 sia eguale alla distanza tra quest’ultimo e l’asse della cerniera 12.

Il secondo braccio ausiliario 24 ha l’estremità inferiore, come già detto, articolata al primo braccio ausiliario 20 in corrispondenza del secondo perno 25 e l’estremità superiore articolata al secondo braccio principale 8 in corrispondenza di un quarto perno 28 interposto tra le sue due estremità.

Opportunamente, le porzioni dei bracci principali 6,8 e dei bracci ausiliari 20, 24 reciprocamente articolate tra loro definiscono un parallelogramma articolato. In particolare, la distanza tra l’asse del quarto perno 28 e l’asse del primo perno 7 è pari alla distanza tra l’asse del terzo perno 26 e l’asse del secondo perno 25.

Ciascun dispositivo di sollevamento 4 comprende altresì un attuatore 30 che ha un’estremità articolata in corrispondenza di un quinto perno 31 al primo braccio principale 6, in prossimità del pavimento 3. Preferibilmente, l’estremità dell’attuatore 30 è vincolata ad una piastra 33 che è articolata alla staffa a cerniera 12.

L’altra estremità dell’attuatore 30 è articolata ad una leva 40 in corrispondenza di un sesto perno 42.

La leva 40 è inoltre articolata al secondo braccio principale 8 in corrispondenza di un settimo perno 44 ed, inoltre, in corrispondenza dell’estremità opposta rispetto a quella del sesto perno 42, è provvista di rulli ni di scorrimento 45. Essi vantaggiosamente possono essere posti su più assi, allo scopo di creare un appoggio multiplo durante il movimento.

Opportunamente, allo scopo di ottimizzare il leverismo, la leva 40 ha una conformazione tale che l’asse del settimo perno 44 è posta al di fuori del piano contenente l’asse del sesto perno 42 e l’asse dei rulini 45.

Il settimo perno 44 è interposto tra il quarto perno 28 e l’estremità del secondo braccio principale 8 articolata alla corsia 2.

Preferibilmente, l’attuatore 30 è un martinetto idraulico comprendente un cilindro 32, articolato al primo braccio principale 6 in corrispondenza del quinto perno 31, ed uno stelo 34 articolato alla leva 40 in corrispondenza del sesto perno 42.

Gli attuatori 30 dei sollevatori 4 associati ad una medesima corsia 2 sono opportunamente controllati in modo da assicurare la loro contemporanea ed eguale attivazione, al fine di garantire il moto puramente traslatorio della corsia stessa nei suoi movimenti di salita e di discesa.

Più in dettaglio, a tal fine, i cilindri 32 degli attuatori 30 sono alimentati da un circuito idraulico, non rappresentato, tramite un divisore di flusso controllato in modo da assicurare il contemporaneo ed uguale spostamento degli steli 34 all'interno dei rispettivi cilindri 32. Essi peraltro potrebbero essere controllati altrettanto efficacemente con un sistema di equalizzazione elettronica.

In ogni caso gli attuatori 30, nonché il loro controllo, sono di tipo noto e come tali non vengono ulteriormente descritti. Tuttavia, a fine esemplificativo, si può far riferimento a quanto descritto nella domanda di brevetto d’invenzione VE2007A000059 depositato il 20 agosto 2007 a nome della stessa richiedente.

Vantaggiosamente, sia i primi 6 che i secondi bracci principali 8, nonché i primi 20 ed i secondi bracci ausiliari 24 possono essere costituiti da due piastre identiche, affacciate e tra loro collegate in condizione distanziata da piastre trasversali. In questo modo ciascun braccio definisce tra le due piastre affacciate un idoneo spazio di alloggiamento del rispettivo attuatore 30.

Ciascuna corsia 2 è costituita da una lamiera metallica piegata ad U rovescia con ali laterali 52 di altezza tale da definire, con l’ala centrale 50 e con il pavimento 3, uno spazio che, in condizione di ponte abbassato, alloggia completamente i dispositivi di sollevamento 4 (cfr. fig. 3 e 7). In altri termini, l’altezza delle ali laterali 52 di ciascuna corsia 2 è definita in modo da essere sostanzialmente pari o leggermente superiore a quella del dispositivo di sollevamento 4 in condizione ripiegata.

Il funzionamento del ponte secondo l’innovazione è il seguente: quando esso è in condizione abbassata (cfr. fig. 3 e 7) gli attuatori 30 sono in condizioni di minima elongazione. In particolare, in tale condizione, i bracci principali 6, 8, quelli ausiliari 20, 24, nonché la leva 40, sono tutti sostanzialmente complanari e paralleli al pavimento. In questo modo, quindi, il veicolo (non rappresentato in disegni) può essere fatto salire sulle corsie 2.

Quando si comanda l’attivazione degli attuatori 30, il loro allungamento iniziale provoca la rotazione della rispettiva staffa 40 attorno al settimo perno 44 in modo da portare i rullini 45 a contatto con una piastra di appoggio 47 prevista nel primo braccio ausiliario 20.

Quindi, mano a mano che gli attuatori 30 si allungano, i rullini 45 rotolano sulla piastra di appoggio 47, mentre le rispettive leve 40 continuano a ruotare attorno ai propri perni 44, provocando in questo modo l’inizio della corsa di sollevamento delle corsie 2 (cfr. fig. 4, 5, 8 e 9), fino a quando la rotazione delle leve 40 è impedita dal loro contrasto contro corrispondenti porzioni fisse 49 del rispettivo secondo braccio principale 8.

Da questo istante la prosecuzione dell’allungamento degli attuatori 30 provoca i seguenti eventi:

- i bracci principali 6, 8 vengono fatti ruotare in modo da aumentare l’angolo tra essi formato; in particolare, l’allungamento dell’attuatore 30 provoca, attraverso la leva 40, l’allontanamento del secondo braccio principale 8 dal primo braccio principale 6,

- i bracci 20,24 vengono anch’essi fatti ruotare in modo da aumentare l’angolo tra essi formato; in particolare, la rotazione del secondo braccio principale 8 provoca la rotazione e l’allontanamento del secondo braccio ausiliario 24 dal primo braccio ausiliario 20, il quale comunque è sollevato anche per effetto del sollevamento del primo braccio principale 6, al quale è articolato in corrispondenza del terzo perno 26.

Inoltre, mentre il secondo braccio ausiliario 24 ruota rispetto al primo braccio ausiliario 20, l’estremità inferiore di questo, provvista dei rullini o pattini 22, scorre sul pavimento 3, o su apposite guide, avvicinandosi così alla staffa a cerniera 12.

Ne consegue una traslazione verso l’alto delle corsie 2 rispetto al pavimento 3 con moto sostanzialmente traslatorio. La presenza poi di un opportuno controllore degli attuatori 30 assicura il sincronismo della movimentazione tra i dispositivi di sollevamento 4 che agiscono sulla medesima corsia, nonché tra quelli che agiscono sulle altre corsie.

Nella forma di realizzazione qui descritta e rappresentata, si è visto che:

- il primo braccio principale 6 è articolato al pavimento 3 in corrispondenza della staffa a cerniera 12,

- il primo braccio ausiliario 20 è provvisto dei rulli o pattini 22 per lo scorrimento lungo il pavimento 3,

- l’attuatore 30 ha un’estremità articolata al primo braccio principale 6 in prossimità del pavimento 3, e

- il secondo braccio principale 8 è articolato alla corsia 2;

tuttavia, è inteso che la presente invenzione comprende anche una forma di realizzazione sostanzialmente ribaltata alla precedente, in cui cioè si ha che: - il primo braccio principale 6 è articolato alla corsia 2,

- il primo braccio ausiliario 20 presenta dei rulli o pattini 22 per lo scorrimento su opportune guide definite nella corsia 2,

- l’attuatore 30 ha un’estremità articolata alla corsia 2, e

- il secondo braccio principale 8 è articolato al pavimento 3.

In una variante realizzativa non rappresentata nei disegni l’attuatore 30 ed il primo braccio principale 6 sono articolati a longheroni appoggiati e/o vincolati al pavimento 3.

Da quanto detto risulta che il ponte sollevatore secondo l'invenzione risulta più vantaggioso di quelli tradizionali, in quanto, in condizione ribassata, il ponte ha un’altezza particolarmente ridotta, di circa 150 mm, od anche meno, in funzione della portata di sollevamento e delle apparecchiature installate, quali piatti rotanti, sollevatore ausiliario e piatti oscillanti posteriori, ed inoltre consente al bordo inferiore delle ali laterali 52 delle corsie 2 di giungere sostanzialmente a contatto con il pavimento, isolando cosi completamente dall’esterno i dispositivi di sollevamento quando il ponte è abbassato.

Inoltre, il ponte sollevatore secondo l'invenzione risulta vantaggioso sia perché è particolarmente stabile sia perché l'assenza di collegamenti meccanici tra le corsie consente il libero accesso agli operatori al di sotto del ponte sollevato.

La presente invenzione è stata illustrata e descritta in alcune sue preferite forme di pratica realizzazione, ma si intende che varianti esecutive potranno ad esse in pratica apportarsi, senza peraltro uscire dall'ambito di protezione del presente brevetto per invenzione industriale.

Claims

R I V E N D I C A Z I O N I 1. Ponte sollevatore perfezionato per autoveicoli comprendente due corsie (2) parallele per l’appoggio delle ruote di un veicolo, ciascuna corsia (2) essendo provvista di almeno due dispositivi (4) di sollevamento rispetto al pavimento (3), caratterizzato dal fatto che ciascun dispositivo di sollevamento (4) comprende: - un primo ed un secondo braccio principale (6, 8), di eguale lunghezza, articolati tra loro ad una estremità ed articolati all’altra estremità rispettivamente al pavimento (3) ed alla corsia (2) in corrispondenza di due assi verticalmente sovrapposti, - un primo ed un secondo braccio ausiliario (20, 24) articolati tra loro ad una estremità, il primo braccio ausiliario (20) essendo articolato a detto primo braccio principale (6) ed inoltre essendo provvisto all’altra estremità di primi mezzi (22) per lo scorrimento lungo il pavimento (3), o lungo detta corsia (2), il secondo braccio ausiliario (24) essendo articolato al secondo braccio principale (8), - un attuatore (30) con una prima estremità articolata ad un braccio principale (6,8) in prossimità del pavimento (3) o di detta corsia (2), e con una seconda estremità articolata ad un’estremità di una leva (40), la quale è centralmente articolata all’altro braccio principale (8,6) ed è provvista all’altra estremità di secondi mezzi di scorrimento (45).
2. Ponte sollevatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la distanza tra detti primi mezzi di scorrimento (22) di detto primo braccio ausiliario (20) e l’asse del perno di articolazione (26) tra detto primo braccio principale e detto primo braccio ausiliario è pari alla distanza tra quest’ultimo e l’asse del perno di articolazione di detto primo braccio principale (6) al pavimento (3) od alla corsia (2).
3. Ponte sollevatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta leva (40) ha una conformazione tale che l’asse del suo perno di articolazione (44) al braccio principale (6,8) è posto esternamente al piano passante per l’asse del suo perno (42) di articolazione all’attuatore (30) e per l’asse di rotazione di detti suoi secondi mezzi di scorrimento (45).
4. Ponte sollevatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le porzioni di detti bracci principali (6,8) e di detti bracci ausiliari (20,24) reciprocamente articolati tra loro definiscono un parallelogramma articolato.
5. Ponte sollevatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’articolazione (28) di detto secondo braccio ausiliario (24) a detto secondo braccio principale (8) è interposta tra l’articolazione di detti due bracci principali (6, 8) e l’articolazione di detta leva (40) a detto secondo braccio principale (8).
6. Ponte sollevatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di scorrimento (22), comprendono rulli o pattini che sono scorrevoli direttamente sul pavimento (3), su un longherone di base o su guide associate al pavimento (3) o a detta corsia (2).
7. Ponte sollevatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuna corsia (2) è costituita da una lamiera sagomata ad U rovescia, con l’ala centrale (50) che definisce una superficie per l’appoggio delle ruote del veicolo e con le due ali laterali di altezza tale che, in condizione di ponte ribassato, il loro bordo inferiore aderisce al pavimento (3).
8. Ponte sollevatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che gli attuatori (30) dei dispositivi di sollevamento (4) sono collegati tra loro e sono controllati in modo da assicurare la loro attivazione sincronizzata.
9. Ponte sollevatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detti secondi mezzi di scorrimento (45) cooperano con corrispondenti piastre di appoggio (47) associate al primo braccio ausiliario (20).
10. Ponte sollevatore secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detti secondi mezzi di scorrimento (45) sono posti su più assi e creano in questo modo un appoggio multiplo.