ITTV20090084A1 - Modulo scalda fast food accoppiabile ad un'apparecchiatura automatica di vendita e distribuzione fast food freschi o conservati ed apparecchiatura automatica combinata di vendita e distribuzione di fast food caldi - Google Patents

Modulo scalda fast food accoppiabile ad un'apparecchiatura automatica di vendita e distribuzione fast food freschi o conservati ed apparecchiatura automatica combinata di vendita e distribuzione di fast food caldi Download PDF

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ITTV20090084A1
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fast food
distribution
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cooking chamber
automatic
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Polytechnic Lab Of Res S C A R L
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Description

MODULO SCALDA FAST FOOD ACCOPPIABILE AD
UN’APPARECCHIATURA AUTOMATICA DI VENDITA E
DISTRIBUZIONE FAST FOOD FRESCHI 0 CONSERVATI ED
APPARECCHIATURA AUTOMATICA COMBINATA DI VENDITA E
DISTRIBUZIONE DI FAST FOOD CALDI
[0001 ] Il presente trovato ha per oggetto un modulo scalda fast food che viene ad essere unito alla parte inferiore o base d’una apparecchiatura del tipo noto per la sola distribuzione di fast food freschi o conservati ed in situ, sostituendo la parte relativa all’erogazione del convenzionale fast food, in modo tale da convertire detta apparecchiatura nota, in un’apparecchiatura automatica combinata per la distribuzione di fast food caldi.
Campo d’applicazione
[0002] Nella seguente descrizione, il termine fast food, espressione traducibile letteralmente come "cibo veloce", intende indicare una categoria d’alimenti veloce da preparare e da consumare, costituita da una cucina che à ̈ principalmente formata da panini, focacce, fagottini, croissant, hot dog, sandwich, pizze, ma anche da altri cibi derivati ed in genere qualificabili come prodotti di panetteria veloce farciti o meno. Il termine conservati, sottende alla categoria di fast food, che può essere del tipo refrigerata, congelata o surgelata.
Nell’ambito dei distributori automatici di fast food maggiormente diffusi, vi sono per esempio quelli che provvedono alla somministrazione del fast food tal quale, come può essere un panino od un tramezzino, a temperatura ambiente o leggermente freddo, conservato anche in modo refrigerato per lo più ad atmosfera modificata in un relativo imballaggio, quale ad esempio un incarto. La bontà dell’alimento veloce, non dipende solo dalla qualità intrinseca degli ingredienti, come potrebbe essere il pane, l’affettato e le verdure in esso contenuti, ma anche dalla fragranza dell’alimento principale. Tatto e odore, sono mutevoli, si sa, e non vi à ̈ nulla di meglio per il proprio palato che assaporare un panino od altro fast food, snack o junk food, caldo piuttosto che freddo, tanto più in quei casi ove, solitamente, ci si trova di passaggio potendosi concedere solo brevi ed estemporanee soste. In altre parole à ̈ ragionevolmente più apprezzato e certamente migliorativo il servizio che include la capacità di poter somministrare del fast food caldo.
[0003] Nei luoghi frequentati da un grande numero di pubblico, come stazioni ferroviarie, aeroporti, imprese, mediante i convenzionali distributori automatici vengono oggi erogati prodotti che per la maggior parte sono bevande calde e bevande fredde. Negli ultimi anni tuttavia, si à ̈ constatato un discreto incremento dei consumi e del pubblico con la conseguenza d'una richiesta maggiormente ampia della gamma dei prodotti offerti. Distributori automatici, oggi assai diffusi, che vendono snack e merende, prodotti freschi (conservati in atmosfera modificata) come panini, tramezzini, focacce, frutta fresca o succhi di frutta senza conservanti, sono presenti ovunque, ma si può affermare ragionevolmente come vi sia volontà di erodere ulteriormente parti di mercato anche alla ristorazione veloce convenzionale come i bar, locali fast foods, focaccerie e quant’altro attraverso distributori automatici di fast food caldi.
[0004] Distributori automatici che provvedono alla distribuzione di pasti caldi, sono certamente noti. Si tratta di macchine che funzionano sia con prodotti surgelati sia refrigerati, successivamente portati a temperatura di servizio da forni a microonde presenti all'interno dei distributore. Ad, esempio, un distributore automatico tipico, può comprendere sinteticamente, un’area di stoccaggio prodotti conservati a bassa temperatura, mezzi selettivi di prelevamento dei detti prodotti conservati a bassa temperatura per essere introdotti all'interno d’un forno a microonde, ed infine al termine del processo di cottura, mezzi d’erogazione del pasto caldo. Una delle parti maggiormente significative dì questo genere di apparecchiatura, à ̈ data dal forno a microonde, sostanzialmente composto da una camera di cottura, all’interno della quale vengono indirizzate in modo guidato delle microonde per il tramite d’una sorgente come un magnetron. Un piatto rotante, che generalmente à ̈ posizionato in una posizione centrale rispetto alla base della camera di cottura, ha infine lo scopo di permettere l’appoggio, al di sopra della facciata che guarda verso l’alto, d’un contenitore il quale contiene il cibo o la confezione di cibo da somministrare.
[0005] Quello che dunque si può affermare à ̈ che certamente sono noti distributori automatici che somministrano pasti caldi, primi e secondi, pure del fast food, ma anche che apparentemente, ad oggi, esiste un certo fabbisogno d’implementare le macchine distributrici di fast food, snacks freschi o surgelati con un sistema semplice ed efficace di riscaldamento degli stessi, senza dover progettare ex novo una macchina dedicata distributrice e riscaldante.
Stato dell'arte
[0006] Neirambito delle apparecchiature distributori automatici di alimentari conservati e somministrati caldi, nonché limitatamente alla conformazione della camera di cottura di un forno a microonde per dette apparecchiature, à ̈ stata condotta una ricerca, la quale ha permesso di rintracciare almeno le seguenti anteriorità:
D1 JP4005792 (Hara)
D2 W020040751 25 (Lupini et al.)
D3 US20022195002 (Dominguez et al.)
D4 EP601954 (Vega)
D5 US4784292 (Johndrow et al.)
D6 W00213628 (Beagle et al.)
D7 CN1 372105 (Sun)
D8 DEI 01 14022 (Moebius et al.)
D9 CN1601 187 (Piao)
DI O WW02004/030414 (Greenburg)
[0007] DI E’ un distributore automatico di cibo surgelato con un adiacente modulo forno a microonde, il quale à ̈ collegato al detto distributore automatico. Si pone lo scopo di prevenire il riscaldamento d’una merce diversa da quella venduta, tramite l'inserimento manuale di materiale estraneo, in un modulo forno a microonde senza la previa verifica se si tratta di un prodotto venduto, nonché permette il suo scongelamento e riscaldamento quando vi à ̈ la verifica che si tratta di merce venduta. Diversamente da DI , ove il modulo forno a microonde risulta essere adiacente rispetto all’apparecchiatura di distribuzione del cibo, in D10 il modulo forno a microonde à ̈ posizionato nella parte alta dell’apparecchiatura combinata, ovvero sovrapposto, al di sopra del comparto di refrigerazione/ conservazione e dì distribuzione de! cibo. Sia DI che DI O, richiedono l’intervento dell'utilizzatore per il prelievo dell’alimento selezionato e la sua introduzione nel forno per essere riscaldato.
[0008] D2 suggerisce un distributore d'alimenti caldi. Esso integra un dispositivo di pagamento, un comparto refrigerante, un dispositivo atto alla consegna del cibo surgelato ed uno o più forni a microonde. I detti forni a microonde comprendono un dispositivo pilota la cui operatività à ̈ regolata sulla base della lettura d’un codice a barre posizionato sull'imballaggio del cibo acquistato.
[0009] D3 descrive un distributore automatico dì sandwich del tipo a baguette o pane francese, sigillato in confezioni e refrigerati nel distributore. Il dispositivo provvede al trasferimento del sandwich dal compartimento refrigerato ad un forno al fine dì scaldare l’alimento e tostare il pane. L’utilizzatore preleva io snack ma non può accedere al forno.
[001 0] D4 descrive un’apparecchiatura per la distribuzione a pagamento di alimenti preservati in una condizione congelata ed atti ad essere serviti caldi in situ. Detta apparecchiatura si compone di un contenitore provvisto di una porta, all’interno del quale vi à ̈ un’unità di conservazione provvista di porte ed elementi di supporto, connesso ad un'unità compressore ed un motore. L’unità di conservazione à ̈ provvista di carrelli supportati da guide fissate su una pluralità di ganci agenti come resistenze elettriche. Nella parte inferiore à ̈ una tramoggia connessa con l’entrata superiore di un forno provvisto di porte superiori ed una porta frontale. L’unità di conservazione contiene prodotti imballati in materiale plastico
[001 1 ] D5 à ̈ un distributore automatico che comprende un compartimento refrigerato montato sopra un forno a microonde che contiene un trasportatore. I contenitori di alimenti rilasciati attraverso le aperture sul fondo del compartimento refrigerato cadono verticalmente nel forno per essere scaricati lateralmente dal trasportatore una volta che il riscaldamento à ̈ completato.
[001 2] D6 tratta di un’apparecchiatura per distribuire alimenti commestibili, come ad esempio popcorn, comprendente un compartimento di stoccaggio dei prodotti commestibili in pacchetti, mezzi rotanti del magazzino per la presentazione d’un compartimento di scelta verso la parte posteriore di un forno a microonde, mezzi di adduzione della confezione più inferiore attraverso un’aletta del forno, riscaldamento automatico dei forno per un predeterminato tempo e temperatura, dopo del quale il fondo del forno s’apre essendo incernierato per la caduta della confezione.
[001 3] 07, D8 e D9 propongono un forno a microonde che à ̈ provvisto d’una camera di cottura di forma cilindrica.
[001 4] In definitiva à ̈ ragionevole ritenere noto:
a) Un’apparecchiatura forno a microonde modulare che essendo distinta dal distributore automatico d’alimenti esistente e già posizionato in situ, viene ad essere interfacciata, affiancata, sovrapposta o remota, al detto distributore automatico d’alimenti, per integrare le funzioni di quest’ultimo con la funzione di somministrazione di alimenti caldi, mediante intervento manuale dell’utilizzatore cui à ̈ richiesto il prelievo del cibo dal distributore automatico e la sua introduzione ne! forno; b) Un apparecchiatura forno a microonde integrata nel distributore automatico d’alimenti, per implementare le funzioni di detto distributore automatico d’alimenti con la funzione di somministrazione di alimenti caldi, mediante intervento manuale deil’utilizzatore tal quale il punto precedente;
c) Un distributore automatico di snack caldi, quali dei panini; d) Un distributore automatico d’alimenti, nei quale per caduta verticale, da un compartimento di stoccaggio alimenti, l’alimento selezionato cade in un forno sottostante; e) Un distributore automatico d’alimenti, il cui fondo de! forno à ̈ incernierato per l’erogazione, al termine del riscaldamento dell’alimento caldo;
f) Un forno a microonde, con la camera di cottura di forma cilindrica.
Inconvenienti
[001 5] Nell’ambito dei forni a microonde comunemente impiegati nelle apparecchiature di distribuzione automatica di alimenti ad esempio snack caldi o dei moduli di riscaldamento collegati alle dette apparecchiature, come nel caso dei forni descritti da DI a D6 e DI O, la conformazione della camera di cottura presenta una sagoma che à ̈ sostanzialmente di pianta rettangolare o quadrata. Questa peculiarità origina un primo inconveniente, consistente nel fatto che condiziona il dimensionamento contenuto dell’apparecchiatura stessa.
[001 6] Un secondo inconveniente, riguarda il fatto che, a causa della sezione poligonale del vano interno della camera di cottura delle soluzioni note, non à ̈ possibile effettuare una corretta igienizzazione delle superfici. In linea di principio, la presenza d’angoli nell’ambito di manufatti destinati al settore alimentare, costituisce un ottimo ricettacolo di batteri, proprio in quanto spazi remoti di difficile accessibilità, impedendo la corretta pulizia. Ciò appare maggiormente necessario oltre che regolamentato da apposite normative, ove si tratti d’apparecchiature per la somministrazione automatica di cibo, come quelle del caso descritto, che sono solitamente strutturate per operare grandi quantità di alimenti, per lunghi periodi e spesso in condizioni ambientali particolari.
[001 7] È inoltre risaputo che la migliore soluzione per rendere omogeneo il riscaldamento d’alimenti in forni a microonde à ̈ la rotazione del piatto d’appoggio ivi contenuto durante l'azione delle microonde. Detta funzione appare oggi non sufficiente, in quanto à ̈ possibile nelle soluzioni note il verificarsi d’una riduzione di potenza dell’irradiazione all'interno della camera di cottura, ad esempio a causa d’un malfunzionamento del magnetron, circostanza che impedirebbe la somministrazione dello snack alla temperatura di ricetta.
[001 8] Inconvenienti ancora possono essere riferiti alle soluzioni più sopra rintracciate, come ad esempio in DI , DI O e D2. In queste ultime, lo snack selezionato e pagato deve essere prelevato manualmente e successivamente introdotto all’interno del relativo forno a microonde.
L'azione descritta può essere non alla portata della capacità del pubblico medio, ed in ogni caso sembra complicare la funzione dì somministrazione dello snack caldo, in quanto obbliga ad una preventiva lettura delle informazioni ed indicazioni successive alia selezione che riguardano la fase di riscaldamento e che possono ulteriormente complicare la funzione. Altri aspetti negativi sono riscontrabili in DI , DI O il quale avendo per oggetto un modulo dì forno a microonde à ̈ certamente associabile ad un distributore automatico implementando le funzioni originarie, tuttavia il detto modulo può essere solo affiancato o sovrapposto al distributore automatico di cibi freschi o anche posizionato in modo remoto, una circostanza che evidentemente condiziona sempre l’ingombro complessivo richiedendo spazi che spesso non sono disponibili e soprattutto come nel caso di DI O, l’oggettiva impossibilità, in quanto sovrapposto, d’essere accoppiato al distributore automatico esistente in modo tale da mantenere la caratteristica della somministrazione dell’alimento caldo in modo automatico ovvero senza l’intervento dell’utilizzatore per la fase di riscaldo.
[001 9] Aspetti negativi riferibili ad alcune dettagliate parti delle apparecchiature note, possono riscontrarsi in una delle soluzioni più vicine al trovato come ad esempio D4 e D5. In tal caso, il sistema di carico del forno avviene con la caduta per gravità del cibo dal compartimento di stoccaggio, mentre l’evacuazione al termine della fase di riscaldo avviene secondo mezzi trasporatori noti, ad esempio a nastro e lateralmente. Questo fatto comporta una notevole complicazione nella realizzazione deH'apparecchiatura dilatando i tempi di erogazione del cibo. Per altri versi, in D6, iì sistema di carico del forno a microonde avviene convenzionalmente lateralmente, mentre lo scarico del cibo una volta che questo à ̈ riscaldato avviene per gravità, aprendo il fondo del forno a microonde. Anche in questo tuttavia à ̈ ravvisabile una notevole complicazione nella realizzazione dell’apparecchiatura, che condiziona, al pari della soluzione precedente, le dimensioni dell’apparecchiatura stessa. In definitiva sia D4, D5 che DG trattano d’apparecchiature dedicate, ovvero il cui forno a microonde ne à ̈ parte integrante sin dall’orìgine, non atte ad implementare le funzioni d’una apparecchiatura per la distribuzione automatica del solo cibo fresco.
[0020] Da tutto quanto sopraesposto, vi à ̈ la necessità per le imprese, particolarmente del settore, di individuare delle soluzioni alternative, maggiormente efficaci, rispetto alle soluzioni sino ad ora in essere. Uno scopo del presente trovato à ̈ anche quello di ovviare ai descritti inconvenienti.
Breve descrizione del trovato
[0021 ] Questo ed altri scopi vengono raggiunti con il presente trovato secondo le caratteristiche di cui alle annesse rivendicazioni risolvendo i problemi esposti mediante un modulo scalda fast food accoppiabile ad un’apparecchiatura automatica di vendita e distribuzione fast food freschi o conservati ed apparecchiatura automatica combinata di vendita e distribuzione di fast food caldi; detto modulo scalda fast food costituito da una struttura atta a contenere almeno un modulo forno a microonde con almeno due magnetron ed un sensore atto a rilevare la potenza generata dai magnetron all’interno della relativa camera di cottura, in cui la camera di cottura del modulo forno a microonde che ha una conformazione circolare à ̈ in comunicazione con il soprastante compartimento di stoccaggio del fast food fresco o conservato, dell’apparecchiatura automatica di vendita e distribuzione fast food fresco o conservato, mediante un convogliatore ed il cielo apribile della camera di cottura, attraverso i quali cade verticalmente per gravità il fast food selezionato e da scaldare, ed in cui in corrispondenza del fondo della camera di cottura vi à ̈ un mezzo dì evacuazione del fast food scaldato al termine della fase di riscaldamento per essere successivamente erogato attraverso un cassetto di erogazione presente nel modulo scalda fast food.
Scopi
[0022] In tal modo, attraverso il notevole apporto creativo il cui effetto ha consentito di raggiungere un considerevole progresso tecnico, vengono conseguiti alcuni scopi e vantaggi.
[0023 ] Un primo scopo deil’oggetto del presente trovato, à ̈ stato quello di implementare le funzioni originarie d’una convenzionale apparecchiatura automatica di vendita e distribuzione fast food, già esistente, con la funzione aggiuntiva di riscaldamento dei fast food freschi o conservati stessi al fine di conferire all’alimento come ad esempio un panino, una maggiore fragranza rendendo il pane più croccante e appetibile, senza dover progettare ex novo una macchina distributrice e riscaldante.
[0024] Un secondo scopo consiste nelP' ottimizzare complessivamente le dimensioni dei modulo forno a microonde, in modo tale da poter essere accoppiato agevolmente nella parte inferiore dell’apparecchiatura automatica di vendita e distribuzione fast food fresco o conservato, in sostituzione delia originaria porzione inferiore relativa alla sola funzione d’erogazione del fast food. Ulteriormente si à ̈ optato per una forma cilindrica della camera di cottura ottimizzando anche l'area a disposizione del fast food da riscaldare, ed in modo tale da evitare angoli che possano creare punti di intoppo per il materiale ivi contenuto che ruota durante la fase di riscaldamento. Ancora, la conformazione cilindrica della camera dì cottura, essendo priva di angoli, rende maggiormente agevole una radicale pulizia della stessa, consentendo una buona igienizzazione.
[002 5] Un terzo scopo à ̈ consistito nel rendere maggiormente omogeneo il riscaldamento dell’alimento nel forno a microonde provvisto di dispositivo atto a determinare la rotazione degli stessi durante l'azione delle microonde. A tal scopo e per uniformità e bilanciatura di potenza si à ̈ optato dotare tale forno di due sorgenti di microonde o "Magnetron" i quali possono essere applicati alla cavità cilindrica di tale camera di cottura in svariate posizioni purché in maniera tale da non potersi "vedere" direttamente per evitare il conflitto d’onda reciproca. In particolare, entrambi i "Magnetron" sono stati applicati in posizioni arretrate o "zone d'ombra" radio, in modo da creare una zona di impedenza reciproca di carico verso la cavità che entrambi condividono.
[0026] Un ulteriore scopo à ̈ stato quello di conferire maggiore affidabilità ai modulo forno a microonde. Più in particolare, la previsione d’almeno un sensore atto a rilevare la potenza generata dai magnetron all'interno della camera di cottura, il quale comunica con l’unità logica che controlla il forno per adeguare il tempo di riscaldamento previsto dalla ricetta, permette sempre di avere un riscaldamento ottimale dell’alimento, oltre che di agevolare l’intervento del manutentore.
[0027] In definitiva, s’à ̈ reso possibile ricavare un modulo scalda fast food accoppiabile ad un’apparecchiatura automatica di vendita e distribuzione fast food freschi o conservati il quale implementa in modo agevole ed a costi contenuti le funzioni originarie di quest’ultima. Questi ed altri vantaggi appariranno dalla successiva particolareggiata descrizione di soluzioni preferenziali di realizzazione con l'aiuto dei disegni schematici allegati, i cui particolari d’esecuzione non sono da intendersi limitativi ma solo esemplificativi.
Contenuto dei disegni
Figura 1 à ̈ una vista d’assieme d’una prima soluzione d’apparecchiatura automatica combinata di vendita e distribuzione di fast food caldi; Figura 2 à ̈ una vista d’una prima soluzione di camera di cottura e della relativa tramoggia, del modulo scalda fast food, in cui il fondo della camera di cottura à ̈ incernierato;
Figura 3 à ̈ una vista d’una seconda soluzione di camera di cottura e della relativa tramoggia, del modulo scalda fast food, in cui il fondo della camera di cottura à ̈ apribile mediante traslazione dello stesso;
Figura 4 à ̈ una vista in sezione della parte inferiore dell’apparecchiatura automatica combinata di vendita e distribuzione di fast food caldi con la camera di cottura provvista di cielo apribile;
Figura 5 Ã ̈ una vista di pianta di un ulteriore dispositivo di evacuazione del fast food scaldato;
Figura 6 Ã ̈ una vista in dettaglio del fondo rotante della camera di cottura; Figura 7 e Figura 8 rappresentano delle viste in sequenza operativa della camera di cottura con fondo apribile incernierato come da Figura 2;
Figura 9 Ã ̈ una vista in dettaglio della zona incernierata del fondo delia camera di cottura di cui in Figura 8.
Esempio dì realizzazione del trovato
[0028] Un’apparecchiatura automatica combinata di vendita e distribuzione di fast food caldi (10), à ̈ composta di due distinte unità tra loro accoppiate ed atte a colloquiare tra loro attraverso una comune unità logica, rispettivamente un’apparecchiatura automatica di vendita e distribuzione fast food freschi o conservati (100) per la parte superiore, ed una parte inferiore costituita dal modulo scalda fast food (200) (Fig. 1 ). La detta apparecchiatura automatica di vendita e distribuzione fast food freschi o conservati (100) ad esempio refrigerati, congelati o surgelati e contenuti in incarti ad atmosfera modificata atti ad essere riscaldati, tramite microonde, à ̈ composta, in un caso, da un corpo macchina ( 101 ) comprendente un sistema di selezione e pagamento per la somministrazione di fast food o snack, tipicamente a spirale o coclea distributrice, un gruppo frigorifero o refrigerante che espone i prodotti del comparto di distribuzione e stoccaggio ( 104) per il tramite d’una vetrina refrigerata (102), e nella parte inferiore del corpo macchina (101 ) un originario sistema d’erogazione e prelevamento manuale del fast food attraverso un cassetto d’erogazione (103) (Fig. 1 ).
[0029] Al corpo macchina (101 ) dell’apparecchiatura automatica di vendita e distribuzione fast food freschi o conservati (100), viene ad essere internamente rimosso, dalla parte inferiore, l'originario sistema d'erogazione e prelevamento manuale del fast food attraverso il cassetto d’erogazione (103) e bloccato il detto cassetto d’erogazione (103), in modo tale da accoppiare in corrispondenza della base (105) del detto corpo macchina (101 ) il modulo scalda fast food (200) il quale comunica con l’apparecchiatura automatica di vendita e distribuzione fast food freschi o conservati ( 100) per mezzo di un allacciamento ombelicale a bassa tensione tramite protocollo seriale. L’apparecchiatura automatica dì vendita e distribuzione fast food freschi o conservati (100) (Fig. 1 ), risulta quindi esattamente sovrapposta, allineata verticalmente, rispetto al modulo scalda fast food (200), il cui sottostante corpo macchina (201 ) presenta esternamente le dimensioni periferiche delia soprastante apparecchiatura automatica di vendita e distribuzione fast food freschi o conservati (100), penetrando la sezione inferiore dell’apparecchiatura automatica di vendita e distribuzione fast food freschi o conservati (100) occupando parzialmente il posto della sezione di prelievo fast food normalmente erogati.
[0030] li modulo scalda fast food (200), contiene internamente almeno un modulo forno a microonde (21 0, 220, 230) (Figg. 2, 3 e 5) il quale ha una camera di cottura (300) di forma cilindrica che presenta una parete circolare (301 ) verticale, una base (302) ortogonale rispetto alla parete circolare (301 ), ed un’imboccatura superiore (303). In corrispondenza della parete circolare (301 ), ad una certa distanza rispetto alla base (302), sono ricavate almeno due finestre (304) d’ingresso microonde e che non si guardano l’una con l’altra, ed inoltre, sempre in corrispondenza di detta parete circolare (301 ) à ̈ ricavata almeno un’area provvista di fori (305) per l’estrazione dei vapori e fumi, distante dalla detta base (302) della camera di cottura (300). Il modulo scalda fast food (200) à ̈ del tipo provvisto d’un dispositivo estrattore di vapore/fumi dalia camera di cottura (300) ed integra due magnetron (400, 401 ), che possono essere applicati adiacenti alla cavità cilindrica di tale camera di cottura (300) in svariate posizioni purché in maniera tale da non potersi "vedere" direttamente per evitare il conflitto d’onda reciproca. In particolare, entrambi i magnetron (400, 401 ), sono stati applicati in posizioni arretrate o "zone d'ombra" radio, in modo da creare una zona d'impedenza reciproca di carico verso la cavità che entrambi condividono. In corrispondenza dell'imboccatura (303) della camera di cottura (300) à ̈ unito un convogliatore (500) che nel caso di specie à ̈ costituito da una tramoggia troncoconica, di modo tale che con la propria porzione di parete imbutita (501 ) penetri nella sezione inferiore dell'apparecchiatura automatica di vendita e distribuzione fast food freschi o conservati (100) andando parzialmente ad occupare il posto della originaria meccanica d’erogazione fast food che à ̈ stata rimossa.
[0031 ] La camera di cottura (300), in corrispondenza dell’imboccatura (303) alla base del convogliatore (500) à ̈ chiusa superiormente da un cielo apribile (310) costituito da uno sportello, il quale separa la cavità della camera di cottura (300) dal soprastante compartimento di stoccaggio del fast food (104) della vetrina refrigerata (102). Il cielo apribile (310) à ̈ costituito da uno sportello con funzione di barriera termica di chiusura, (Fig. 4), e da una o più sezioni nel qual caso a ghigliottina, ciascuna che trasla orizzontalmente in va e vieni, ogni volta che il fast food, selezionato e contenuto nell’apparecchiatura automatica di vendita e distribuzione fast food freschi o conservati (100), viene rilasciato per caduta verso la parte inferiore, cadendo per gravità nel convogliatore (500) del modulo scalda fast food (200). In una condizione di rilascio del fast food, il cielo apribile (310) della camera di cottura (300), risulta in una condizione aperta, di modo tale che il fast food cada, attraversando l’imboccatura (303), per posizionarsi all’interno della camera di cottura (300), in corrispondenza del fondo rotante (320, 330, 340) presente in corrispondenza della base (302) della camera di cottura (300). Trascorso un lasso di tempo dal rilascio del fast food o rilevando la presenza dell’alimento per il tramite d’un conveniente sensore, all’interno della camera di cottura (300), il cielo apribile (310) trasla e ritorna in una condizione chiusa, separando termicamente il soprastante compartimento di distribuzione e stoccaggio del fast food ( 104) dalla sottostante detta camera di cottura (300).
[003 2] In una prima soluzione realizzativa, la camera di cottura (300) nel modulo forno a microonde (210) (Figura 2, 7 ed 8) presenta il fondo rotante (320) incernierato a ribalta (321 ) lungo la base (302) della camera di cottura, di modo tale che al termine della fase di riscaldo del fast food, l’unità logica dell’apparecchiatura automatica combinata di vendita e distribuzione di fast food caldi (10), dia il consenso all’apertura del fondo rotante (320), che aprendosi verso il basso e trascinando con se il motoriduttore (322) che movimenta il fondo rotante (320), lasci così cadere nel cassetto d’erogazione sottostante (600) (Fig. 1 ), il fast food a temperatura dì ricetta. Quindi detto fondo rotante (320) si richiude.
[0033 ] In una seconda realizzazione (Fig. 3), la camera di cottura (300) de! modulo forno a microonde (220), presenta un diverso fondo rotante (330) rispetto a quello di Figura 2. Nel caso di specie, il fondo rotante (330) compie unicamente un movimento di traslazione su piano orizzontale in va e vieni, di modo tale che al termine della fase di riscaldo del fast food, l’unità logica dell’apparecchiatura automatica combinata di vendita e distribuzione di fast food caldi (10), dia il consenso all’apertura del fondo rotante (330), che traslando lateralmente, lasci così cadere verso il basso nel cassetto d’erogazione sottostante (600) (Fig, 1 ), il fast food a temperatura di ricetta, per poi ritornare in condizione di chiusura.
[0034] In Figura 5, à ̈ rappresentata una camera di cottura (300) che ipotizza ancora una diversa soluzione dì evacuazione del fast food scaldato dalla camera di cottura (300). Più in dettaglio, perifericamente rispetto alla camera di cottura (300) à ̈ previsto un dispositivo spintore/espulsore (341 ) il quale opera al di sopra del fondo rotante (340), di modo tale da espellere lateralmente dalla camera di cottura (300), al termine del ciclo di riscaldo, il fast food, per poi richiudersi in una condizione d’attesa.
[003 5] Ancora una variante, richiede che il modulo forno a microonde (210, 220, 230), sia del tipo provvisto di almeno un sensore, atto a rilevare la potenza generata dai magnetron (400, 401 ) all’interno della camera di cottura (300). Il detto sensore à ̈ in comunicazione con l’unità logica di controllo dell'apparecchiatura automatica combinata di vendita e distribuzione di fast food caldi (10), di modo tale da rilevare eventuali variazioni di potenza derivanti dal cattivo o non funzionamento d’uno dei detti magnetron (400, 401 ). Ove si rilevi da parte del detto sensore una diminuzione della potenza al di sotto d’una soglia prestabilita, l’unità logica dell’apparecchiatura automatica combinata di vendita e distribuzione di fast food caldi (10), provvede automaticamente ad adeguare il tempo di riscaldo del fast food della misura necessaria al fine di rispettare i parametri di ricetta originariamente impostati.
[0036] Operativamente, l’apparecchiatura automatica combinata di vendita e distribuzione di fast food caldi (10) à ̈ caricata con alimenti fast food freschi alternativamente refrigerati, congelati o surgelati e contenuti in incarti ad atmosfera modificata atti ad essere riscaldati da forno a microonde. Una volta che l’utente, interagendo con l'unità logica di controllo deN’apparecchiatura automatica combinata di vendita e distribuzione di fast food caldi (10), ha effettuato la selezione del fast food desiderato, ed effettuato il pagamento tramite mezzi convenzionali, il fast food viene sollecitato a cadere verticalmente per gravità verso la parte inferiore dell’apparecchiatura automatica combinata di vendita e distribuzione di fast food caldi (10), per essere guidato attraverso il convogliatore (500) all'interno della camera di cottura (300), la quale si presenta in una condizione di cielo apribile (310) aperto. Una volta trascorso un predeterminato tempo o rilevando la presenza del fast food all’interno della camera di cottura (300), il cielo apribile (310) si richiude, isolando termicamente la camera di cottura (300) dal comparto di distribuzione e stoccaggio (104), ed avviando contemporaneamente la fase di riscaldo del fast food. Al termine della fase di riscaldo il ciclo si chiude, mediante evacuazione del fast food trattato dal fondo rotante (320, 330, 340) della camera di cottura (300) con caduta verticale o per il tramite d’uno scivolo, in un cassetto d’erogazione abilitato (600).
[003 7] Una variante dell’apparecchiatura automatica combinata di vendita e distribuzione di fast food caldi ( 10), può prevedere che il modulo scalda fast food (200) sia dotato di scanner interno per l'acquisizione, da parte dell’unità logica di controllo dell’apparecchiatura automatica combinata di vendita e distribuzione di fast food caldi (10), delle informazioni relative al fast food selezionato, sul cui incarto à ̈ riportato un codice a matrice di dati nel quale vengono codificate buona parte delle informazioni utili e relative all’alimento somministrato, ad esempio: tipo del pane se baguette o a fette, integrale o altro e composizione quale ad esempio: formaggio, salumi, insalata, etcc.., data e luogo di confezionamento, data di scadenza, “ricetta†intesa come modalità di riscaldamento dell’alimento che considera un ciclo di trattamento con indicazione di tempo e temperatura.
Legenda
(10) apparecchiatura automatica combinata di vendita e distribuzione di fast food caldi
(100) apparecchiatura automatica di vendita e distribuzione fast food freschi o conservati per la parte superiore
(200) modulo scalda fast food
(101 ) corpo macchina
(102) vetrina refrigerata
(103) cassetto d’erogazione
(104) comparto di distribuzione e stoccaggio
(105) base del corpo macchina (101 )
(201 ) corpo macchina modulo scalda fast food (200) (210, 220, 230) modulo forno a microonde
(300) camera di cottura
(301 ) parete circolare
(302) base
(303) imboccatura superiore
(304) finestre
(305) fori
(31 0) cielo apribile
(320, 330, 340) fondo rotante
(321 ) cerniera
(322) motoriduttore
(341 ) dispositivo spintore/espulsore
(400, 401 ) magnetron
(500) convogliatore
(501 ) parete imbutita
(600) cassetto d’erogazione modulo scalda fast food

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 7. Modulo scalda fast food (200), accoppiabile ad un’apparecchiatura automatica di vendita e distribuzione fast food freschi o conservati (100), ed apparecchiatura automatica combinata di vendita e distribuzione di fast food caldi (10), caratterizzato dal fatto che detto modulo scalda fast food (200) contiene almeno un modulo forno a microonde (210, 220, 230) con almeno due magnetron (400, 401 ), in cui, la camera di cottura (300) con fondo rotante (320, 330, 340), del modulo forno a microonde (210, 220, 230) ha una conformazione circolare ed à ̈ in comunicazione con il soprastante compartimento di distribuzione e stoccaggio (104) del fast food fresco o conservato, dell’apparecchiatura automatica di vendita e distribuzione fast food fresco o conservato (100), mediante il convogliatore (500) ed il cielo apribile (310) della camera di cottura (300), attraverso i quali cade verticalmente per gravità il fast food selezionato e da scaldare, ed in cui in corrispondenza del fondo (320, 330, 340) della camera di cottura vi à ̈ un mezzo di evacuazione del fast food scaldato al termine della fase dì riscaldamento per essere successivamente erogato attraverso un cassetto di erogazione (600) presente nel detto modulo scalda fast food (200).
  2. 2. Modulo scalda fast food (200), secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che contiene internamente almeno un modulo forno a microonde (210, 220, 230) il quale ha una camera di cottura (300) di forma cilindrica che presenta una parete circolare (301 ) verticale, una base (302) ortogonale rispetto alla parete circolare (301 ), ed un’imboccatura superiore (303), con in corrispondenza della parete circolare (301 ), distante rispetto alla base (302), almeno due finestre (304) d’ingresso microonde e che non si guardano l’una con l’altra, ed inoltre, sempre in corrispondenza di detta parete circolare (301 ) essendo ricavata almeno un’area provvista di fori (305) per l’estrazione dei vapori e fumi, ed in cui il detto modulo scalda fast food (200) à ̈ provvisto d’un dispositivo estrattore di vapore/fumi dalla camera di cottura (300) e due magnetron (400, 401 ), adiacenti alla cavità cilindrica di tale camera di cottura (300) in maniera tale da non potersi vedere direttamente.
  3. 3. Modulo scalda fast food (200), secondo la rivendicazione 1 e 2, caratterizzato dal fatto che in corrispondenza dell’imboccatura (303) della camera di cottura (300) del modulo forno a microonde (210, 220, 230) à ̈ unito il convogliatore (500) costituito da una tramoggia troncoconica, e che alla base del convogliatore (500) la camera di cottura (300) à ̈ chiusa superiormente dal cielo apribile (310) costituito da uno sportello, il quale separa la cavità della camera di cottura (300) dal soprastante compartimento di stoccaggio del fast food (104) della vetrina refrigerata (102), detto cielo apribile (310) costituito da uno sportello con funzione di barriera termica di chiusura, composto da una o più sezioni a ghigliottina, ciascuna che trasla orizzontalmente in va e vieni.
  4. 4. Modulo scalda fast food (200), secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il modulo forno a microonde (210, 220, 230), à ̈ provvisto d’almeno un sensore, atto a rilevare la potenza generata dai magnetron (400, 401 ) all’interno della camera di cottura (300), di modo tale che, essendo in comunicazione con l’unità logica di controllo dell’apparecchiatura automatica combinata di vendita e distribuzione di fast food caldi (10), rilevi eventuali variazioni di potenza derivanti dal cattivo o non funzionamento d’uno dei detti magnetron (400, 401 ) di modo tale da adeguare il tempo di riscaldo del fast food della misura necessaria al fine di rispettare i parametri di ricetta originariamente impostati.
  5. 5. Modulo scalda fast food (200), secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la camera di cottura (300) nel modulo forno a microonde (210) presenta il fondo rotante (320) incernierato a ribalta (321 ) lungo la base (302) della camera di cottura, di modo tale che al termine della fase di riscaldo de! fast food, l’unità logica dell’apparecchiatura automatica combinata di vendita e distribuzione di fast food caldi (10), dia il consenso all’apertura del fondo rotante (320), che aprendosi verso il basso e trascinando con se il motoriduttore (322) che movimenta il fondo rotante (320), lasci così cadere nel cassetto d'erogazione sottostante (600) il fast food a temperatura di ricetta, per poi detto fondo rotante (320) ritornare nella posizione di chiusura.
  6. 6. Modulo scalda fast food (200), secondo le rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che, la camera di cottura (300), nel modulo forno a microonde (220) ha il fondo rotante (330) che compie unicamente un movimento di traslazione su piano orizzontale in va e vieni, di modo tale che al termine della fase di riscaldo del fast food, l’unità logica dell’apparecchiatura automatica combinata di vendita e distribuzione di fast food caldi (10), dia il consenso all’apertura del fondo rotante (330), che traslando lateralmente, lasci così cadere verso il basso nel cassetto d’erogazione sottostante (600) il fast food a temperatura di ricetta, per poi ritornare in condizione di chiusura.
  7. 7. Modulo scalda fast food (200), secondo le rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che, la camera di cottura (300) nel modulo forno a microonde (230), dispone perifericamente d’un dispositivo spintore/espulsore (341 ) il quale opera al di sopra del fondo rotante (340), di modo tale da espellere lateralmente dalla camera di cottura (300), al termine del ciclo di riscaldo, il fast food, per poi richiudersi in una condizione d’attesa.
  8. 8. Apparecchiatura automatica combinata di vendita e distribuzione di fast food caldi (10) con il modulo scalda fast food (200) secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che à ̈ composta di due distinte unità tra loro accoppiate ed atte a colloquiare tra loro attraverso una comune unità logica, rispettivamente un’apparecchiatura automatica di vendita e distribuzione fast food freschi o conservati (100) per la parte superiore, e la parte inferiore costituita dal modulo scalda fast food (200); ove la detta apparecchiatura automatica di vendita e distribuzione fast food freschi o conservati (100) contenuti in incarti ad atmosfera modificata atti ad essere riscaldati, tramite microonde, à ̈ composta da un corpo macchina (101 ) comprendente un sistema di selezione e pagamento per la somministrazione di fast food, tipicamente a spirale o coclea distributrice, un gruppo frigorifero o refrigerante che espone i prodotti del comparto di distribuzione e stoccaggio (104) per il tramite d’una vetrina refrigerata (102), e con nella parte inferiore del corpo macchina (101 ), in sostituzione deH’originario sistema d’erogazione e prelevamento manuale del fast food attraverso un cassetto d’erogazione (103), il detto modulo scalda fast food (200), in modo tale da accoppiare in corrispondenza della base (105) del detto corpo macchina (101 ) il modulo scalda fast food (200) il quale comunica con l’apparecchiatura automatica di vendita e distribuzione fast food freschi o conservati (100) per mezzo di un allacciamento ombelicale a bassa tensione tramite protocollo seriale.
  9. 9. Apparecchiatura automatica combinata di vendita e distribuzione di fast food caldi (10) con il modulo scalda fast food (200), secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che l’apparecchiatura automatica di vendita e distribuzione fast food freschi o conservati (100) à ̈ sovrapposta, allineata verticalmente, rispetto al modulo scalda fast food (200), il cui sottostante corpo macchina (201 ) presenta esternamente le dimensioni periferiche della soprastante apparecchiatura automatica di vendita e distribuzione fast food freschi o conservati (100), penetrando la sezione inferiore dell’apparecchiatura automatica di vendita e distribuzione fast food freschi o conservati (100) occupando parzialmente, almeno con la parete imbutita (501 ) del convogliatore (500), il posto della sezione di prelievo fast food normalmente erogati.
  10. 10. Apparecchiatura automatica combinata di vendita e distribuzione di fast food caldi (10) con il modulo scalda fast food (200), secondo la rivendicazione 8, 9 e 10, caratterizzata dal fatto che il modulo scalda fast food (200) à ̈ dotato di scanner per l’acquisizione, da parte dell’unità logica di controllo dell’apparecchiatura automatica combinata di vendita e distribuzione di fast food caldi (10), delle informazioni relative al fast food selezionato, sul cui incarto à ̈ riportato un codice a matrice di dati ne! quale vengono codificate buona parte delle informazioni utili e relative all’alimento somministrato: tipologia del prodotto di panetteria e composizione, data e luogo di confezionamento, data di scadenza, “ricetta†intesa come modalità di riscaldamento dell’alimento che considera un ciclo di trattamento con indicazione di tempo e temperatura.
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