ITTS980015A1 - Sistema di apertura e trasferimento di pesi delle lastre scorrevoliimpiegate nei banchi e nelle vetrine - Google Patents
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Description
Sistema di apertura a trasferimento di pesi delle lastre scorrevoli impiegate nei banchi e nelle vetrine.
II sistema in oggetto trova valido impiego nel settore dei banchi, refrigerati a. meno ed in particolare in quelli destinati alla vendita al dettaglio di alimenti. I banchi e le vetrine per la vendita di prodotti alimentari sono sempre dotati di lastre in vetro o materiale plastico, la cui funzione è quella di isolare gli alimenti contenuti negli stessi dall’ambiente esterno impedendo così che la polvere e/o gli insetti possano raggiungerli. Tali lastre sono vincolate in maniera diversa ad un telaio inferiore oppure ad un telaio superiore con molle a gas (sorretto da montanti) oppure ad entrambi. A volte, però, il telaio con molle a gas non viene utilizzato; questa tipologia è comunemente utilizzata, ad esempio, nelle pasticcerie. In questi casi le lastre sono dotate di curvature nella loro parte superiore che, pur consentendo anche dall’alto un’ottima visione dei prodotti posti in vendita, ne aumentano lo sviluppo e conseguentemente il peso. Esse sono sempre vincolate lungo il loro lato inferiore ed, in posizione di riposo, vanno ad appoggiarsi ad appositi bracci di sostegno verticali.
Per eseguire la pulizia all’interno del banco o della vetrina e per inserire od estrarre gli alimenti le lastre situate dal lato cliente devono essere spostate almeno due volte al giorno. Sono conosciuti diversi sistemi per movimentare tali lastre. Il metodo più semplice è naturalmente quello di sollevarle dai telai ed appoggiarle a terra finché non sono state concluse le predette operazioni giornaliere. Ma, considerato il peso ed il fatto che esse possono scivolare e rompersi, questa procedura è utilizzabile solo per lastre di ridotte dimensioni e di scarso ingombro.
Un’altra soluzione è quella di incemierare il lato inferiore di ciascuna lastra al proprio telaio in maniera da facilitare il suo spostamento in quanto almeno un lato rimane sempre vincolato al banco o vetrina e quindi lo sforzo fisico viene diminuito. Ma neppure questa soluzione è in grado di risolvere tutti i problemi degli operatori. Nell’apertura verso il basso dei grandi cristalli rimane l’obbligo di sostenerli manualmente mentre vengono compiute le operazioni di pulizia ed inserimento/allontanamento degli alimenti onde evitare la rottura delle cerniere. Il disagio degli operatori risulta così raddoppiato: da un lato la fatica di sostenere le lastre, dall’altro quello di non potersi muovere lungo il banco o vetrina in quanto gran parte dello stesso/a è occupato dalle lastre aperte.
Un’ulteriore metodo è quello di utilizzare le tradizionali lastre scorrevoli. Il movimento delle lastre è longitudinale e quindi la fatica ed il pericolo per gli operatori sono assenti. Ma purtroppo ciascuna lastra scorre in una propria guida con la conseguenza che i lati delle diverse lastre sono sovrapposti e quindi non combaciano mai. Nella luce presente fra gli stessi possono allora inserirsi i temuti insetti o la polvere.
Scopo dell'invenzione in oggetto è quello di mettere a disposizione degli utilizzatori un sistema in grado di consentire lo spostamento longitudinale delle lastre dei banchi e delle vetrine ma che consenta di far combaciare i lati delle lastre stesse. Un altro scopo è quello di realizzare un sistema di movimentazione delle lastre che, permettendone la facile apertura, riduca la fatica degli operatori. Questi ed altri scopi vengono raggiunti dal sistema di apertura a trasferimento di pesi oggetto del presente brevetto, il quale prevede lo scorrimento longitudinale delle lastre in vetro o materiale plastico dal lato cliente. Le lastre, indipendentemente dal loro numero, traslano longitudinalmente lungo un profilato portante inferiore, di qualsiasi lunghezza. II profilato inferiore presenta due alloggiamenti longitudinali, con base e volta preferibilmente orizzontali, posti a diverso livello rispetto al piano di terra. Nella base di ciascun alloggiamento è realizzata una o più guide di scorrimento, con andamento longitudinale. Analogamente, nella volta di ciascun alloggiamento è ricavata una o più guide di scorrimento, sempre con andamento longitudinale.
Gli assi longitudinali delle guide ricavate nella volta di ciascun alloggiamento sono situati su piani verticali più vicini ad un piano verticale longitudinale passante per il centro del banco o vetrina rispetto ai piani verticali passanti per gli assi longitudinali delle guide presenti nella base dello stesso alloggiamento. Ogni alloggiamento ospita almeno un profilato utilizzato come carrello. Il numero di carrelli è corrispondente a quello delle lastre e la lunghezza di ciascuno di essi è pari o minore a quella della lastra a cui è collegato.
Ad ogni carrello sono connessi, sia nella faccia superiore che in quella inferiore, un certo numero di supporti. Su ciascuno di tali supporti è imperniata almeno una ruota od un rullo od altro elemento rotolabile avente l’asse di rotazione ortogonale a quello delle succitate guide. In alternativa in ogni supporto va ad impegnarsi un elemento intermedio sul quale è imperniato almeno un elemento rotolabile avente l’asse di rotazione ortogonale a quello delle succitate guide. Tali ruote e/o rulli e/o altri elementi rotolabili scorrono entro queste ultime. I supporti sono regolabili in altezza, mediante rotazione od altro movimento, rispetto ai carrelli. Anche gli elementi intermedi eventualmente presenti possono essere regolabili in altezza rispetto ai supporti oppure ai carrelli.
I profilati utilizzati come carrelli terminano, in corrispondenza del lato cliente, con un’estremità longitudinale preferibilmente cilindrica collegata con un ramo al resto di ciascun carrello. Dette estremità cilindriche a maschio sono infilate entro le estremità a femmina, sagomate preferibilmente a semicilindro cavo, dei profilati presentanti le pinze per il serraggio delle lastre. In alternativa le estremità longitudinali dei carrelli rivolte verso il lato cliente sono sagomate a femmina ed ospitano le estremità a maschio dei profilati presentanti le pinze per il serraggio delle lastre. Le estremità a maschio o femmina dei profilati presentanti le pinze sono unite a queste ultime mediante bracci che hanno diversa lunghezza in maniera tale da permettere il combaciamento laterale delle lastre.
Il profilato portante inferiore presenta inoltre un ramo terminante con un’ala inferiore a femmina sagomata preferibilmente a semicilindro cavo e con un’ala verticale superiore. L’ala inferiore alloggia un’estremità cilindrica a maschio di un profilato di copertura della meccanica, mentre l’ala verticale viene ospitata in un alloggiamento dello stesso profilato. In alternativa l’ala inferiore del profilato portante inferiore è sagomata a maschio e viene infilata in un’ala inferiore a femmina del profilato di copertura della meccanica, mentre l’ala verticale superiore a maschio del profilato portante inferiore viene sostituita da un alloggiamento a femmina, ospitante un’ala a maschio dello stesso profilato di copertura della meccanica.
Le lastre presenti che, in posizione di riposo combaciano perfettamente, sono tutte mobili in quanto indirettamente connesse ai carrelli che, essendo dotati di ruote e/o rulli e/o altri elementi rotolabili, possono liberamente traslare longitudinalmente per tutta la lunghezza del profilato portante. Quando si devono spostare le lastre almeno una di queste viene fatta ruotare verso il lato cliente del banco o della vetrina e spostata al di sopra della/e rimanente/i. Tale movimento avviene con facilità. Infatti quando le lastre sono chiuse il loro peso si scarica sulle basi dei succitati alloggiamenti del profilato inferiore portante (e sui previsti bracci di sostegno), mentre quando le lastre vengono aperte il peso delle stesse viene trasferito alle volte degli alloggiamenti. Questo trasferimento dei carichi consente quindi di far scorrere longitudinalmente le lastre lungo il banco o vetrina senza sorreggerle.
Il profilato di copertura impedisce la visione delle parti mobili del sistema.
Le lastre non possono ribaltarsi completamente verso l’operatore nel caso di un loro strappo eccessivo verso il Iato cliente. Gli operatori possono dunque movimentare tali lastre senza alcun pericolo.
Il sistema di trasferimento dei carichi appena descritto consente di contenere al massimo le dimensioni dei carrelli. Conseguentemente tutta la parte meccanica presenta minimi ingombri con indubbi vantaggi pratici in quanto essa non va ad ostruire la visuale del prodotto posto in vendita e consente quindi di raggiungere un’estetica del banco o vetrina notevolmente migliorata. Si riducono inoltre i costi di produzione e si ottiene la massima semplicità di produzione, di montaggio e d’uso. La regolazione in altezza dei supporti oppure degli elementi intermedi consente di ottenere un perfetto allineamento dei profilati usati quali pinze dal lato cliente e contemporaneamente di bilanciare il carico delle forze applicate.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione, preferita ma non esclusiva, del sistema a vetri scorrevoli in oggetto, illustrato a titolo indicativo e non limitativo negli uniti disegni, in cui:
- le figure 1 e 2 mostrano la sezione trasversale di una parte di un banco, rispettivamente, nelle fasi in cui le lastre sono in posizione di riposo e di movimentazione ;
- le figure 3 e 4 illustrano le sezioni trasversali ingrandite della meccanica di movimento dello stesso banco sempre, rispettivamente, nelle fasi in cui le lastre sono in posizione di riposo e di movimentazione;
- la figura 5 mostra una vista prospettica delle due lastre del banco in posizione di riposo;
- le figure 6 e 7 illustrano due viste prospettiche delle stesse lastre, rispettivamente, nel momento in cui entrambe sono sollevate ed una di esse è sovrapposta all’altra;
- la figura 8 illustra una vista prospettica, ingrandita, di uno dei carrelli.
Più in particolare, il sistema di apertura a trasferimento dei carichi in oggetto prevede nel presente esempio l’utilizzo, su un banco, di due lastre 1, 2 in vetro disposte dal lato cliente, di un profilato 3 portante inferiore, di due carrelli 4, 5, di un profilato 6 di copertura della meccanica e di bracci 7 di sostegno delle lastre 1, 2. Il banco è privo di un profilato superiore e le lastre 1, 2, quando sono chiuse, vanno ad appoggiarsi ai pomelli di cui sono dotati i bracci 7.
Il profilato 3 inferiore presenta due alloggiamenti 8, 9 longitudinali, sagomati approssimativamente ad “U” piegata a 90°, con base e volta orizzontali, posti a diverso livello. L’alloggiamento 8 è infatti posto a livello superiore rispetto a quello dell’alloggiamento 9 rispetto alla terra. Nella base di ciascun alloggiamento 8, 9 è realizzata una guida 10, 11 di scorrimento, con andamento longitudinale. Analogamente, nella volta di ciascun alloggiamento 8, 9 è realizzata una guida 12, 13 di scorrimento, sempre con andamento longitudinale. L’asse longitudinale della guida 12 ricavata nella volta dell’ alloggiamento 8 è situata su un piano verticale più vicino al piano verticale longitudinale passante per il centro del banco rispetto al piano verticale passante per l’asse longitudinali della guida 10 presente nella base dello stesso alloggiamento 8. Lo stesso accade per ralloggiamento 9, dove l’asse longitudinale della guida 13 ricavata nella volta è situata su un piano verticale più vicino al piano verticale longitudinale passante per il centro del banco rispetto al piano verticale passante per l’asse longitudinali della guida 11 presente nella base. Entro tali alloggiamenti 8, 9 sono ospitati i due profilati utilizzati come carrelli 4, 5, in ciascuno dei quali sono avvitati due supporti costituiti da porta bussole 14 nella faccia superiore e due supporti costituiti da porta bussole 14 nella faccia inferiore. Ciascun porta bussole 14 è costituito da un manicotto filettato internamente ed esternamente. Ogni porta bussole 14 ospita una bussola 15 dotata di una ruota 16 avente l’asse di rotazione ortogonale a quello delle guide 10, 11, 12, 13. Le ruote 16 dei carrelli 4, 5 scorrono entro tali guide 10, 11, 12, 13.
I profilati utilizzati come carrelli 4, 5 terminano, in corrispondenza del lato cliente del banco, con un’estremità cilindrica 17, 18 longitudinale collegata con un ramo al resto di ciascun carrello 4, 5. Dette estremità cilindriche 17, 18 sono infilate entro le estremità 19, 20, sagomate approssimativamente a semicilindro cavo, dei profilati presentanti le pinze 21, 22 per il serraggio delle lastre 1, 2. I bracci che uniscono le estremità 19, 20 alle pinze 21, 22 hanno diversa lunghezza in maniera tale che le due lastre 1, 2, quando sono chiuse, siano perfettamente combacianti. Il profilato 3 portante presenta inoltre un ramo 23 inferiore terminante con un’ala 24 inferiore sagomata a semicilindro cavo schiacciato lateralmente ed un’ala verticale 25 superiore. L’ala 24 inferiore alloggia un’estremità cilindrica 26 del profilato 6 di copertura della meccanica, mentre l’ala verticale 25 viene ospitata in un alloggiamento 27, sagomato approssimativamente ad “U” rovescia, dello stesso profilato 6.
Quando le due lastre 1, 2 sono chiuse, esse sono affiancate e combaciano perfettamente. Il loro peso grava sulle ruote 16 (imperniate sulle bussole 15) scorrevoli entro le guide 10, 11 ricavate nella base degli alloggiamenti 8, 9 e sui due bracci 7 di sostegno. Se si desidera muovere le lastre 1, 2 dalla loro posizione è prima necessario aprire il profilato 6 di copertura della meccanica. Per far questo lo si afferra e lo si solleva verticalmente in modo tale che il suo alloggiamento 27 non ospiti più l’ala verticale 25 del profilato 3 e la sua estremità cilindrica 26 risalga entro l’ala 24 semicilindrica del profilato 3 stesso. Il profilato 6, così disimpegnato superiormente dal profilato 3, può così ruotare grazie al suo peso verso il lato cliente avendo come fulcro un asse coincidente con quello di simmetria dell’estremità cilindrica 26. Si afferrano quindi le due lastre 1, 2 superiormente e le si tirano verso il lato cliente. La rotazione di ciascuna lastra 1, 2 ha come fulcro l’asse longitudinale passante per il centro della corrispondente estremità cilindrica 17, 18 dei carrelli 4, 5. La rotazione si conclude quando il bordo inferiore libero delle estremità 19, 20 semicilindriche dei profilati presentanti le pinze 21, 22 vanno ad urtare contro i bracci dei carrelli 4, 5 terminanti con le estremità cilindriche 17, 18.
Quando le due lastre 1, 2 sono aperte, il loro peso grava ancora sulle basi degli alloggiamenti 8, 9 del profilato 3 mediante le ruote 16 scorrevoli entro le guide 10, 11 ma la componente della forza peso che prima si scaricava sui due bracci 7 di sostegno viene ora trasferita sulle volte dei succitati alloggiamenti 8, 9 tramite le ruote 16 scorrevoli nelle guide 12, 13 superiori. Vengono infatti a crearsi delle doppie leve aventi come fulcri i piani longitudinali verticali di simmetria delle ruote 16 scorrevoli entro le guide 10, 11 inferiori. Tali leve hanno come bracci, rispettivamente, i segmenti che vanno da questi ultimi piani ai piani longitudinali verticali di simmetria delle estremità cilindriche 17, 18 dei carrelli 4, 5 ed i segmenti che vanno dai piani longitudinali verticali di simmetria delle ruote 16 scorrevoli entro le guide 10, 11 ai piani longitudinali verticali di simmetria delle ruote 16 scorrevoli entro le guide 12, 13. A questo punto è possibile far traslare i carrelli 4, 5 per tutta la lunghezza del profilato 3 spostando la lastra 2 al di sopra della lastra 1. Sui carrelli 4, 5 sono infatti fissate le ruote 16 e conseguentemente essi possono liberamente traslare longitudinalmente per tutta la lunghezza del profilato 3. Lo spostamento della lastra 2 dalla sua posizione iniziale consente di accedere alla corrispondente parte interna del banco per eseguire le usuali operazioni giornaliere.
In seguito le due lastre 1 , 2, in coppia e sovrapposte, vengono fatte scorrere sino alla posizione inizialmente occupata della lastra 2 liberando la seconda parte del banco. Eseguite anche in questa metà le operazioni di pulizia e/o di inserimento/allontanamento degli alimenti la lastra 1 oppure la lastra 2 viene fatta traslare sino ad occupare la parte libera del banco. Per riposizionare le lastre 1 , 2 le si afferrano superiormente e le si fanno ruotare verso il lato venditore sino al momento in cui esse non vanno nuovamente ad appoggiarsi ai pomelli dei bracci 7 di sostegno.
Si fa quindi ruotare anche il profilato 6 di copertura ed alla fine lo si spinge verso il basso, in modo tale che il suo alloggiamento 27 vada ad abbracciare l’ala verticale 25 del profilato 3 e la sua estremità cilindrica 26 si posizioni sul fondo della cavità semicilindrica delimitata dall’ala 24 del profilato 3 stesso. Il profilato 6, così impegnato sul profilato 3, non può più muoversi.
I carrelli 4, 5 (e conseguentemente le lastre 1, 2) possono essere posizionati anche in posizione inversa rispetto a quella inizialmente occupata.
Le lastre 1, 2 non possono ribaltarsi completamente verso l’operatore nel caso di un loro strappo eccessivo verso il lato cliente in quanto le ruote 16 scorrevoli entro le guide 12, 13 agiscono da scontro ed evitano che ciò accada. Gli operatori possono dunque movimentare tali lastre 1, 2 senza alcun pericolo.
Le bussole 15 sono regolabili in altezza rispetto ai porta bussole 14 ed, a loro volta, i porta bussole 14 sono regolabili in altezza rispetto ai carrelli 4, 5. Ciò avviene mediante una loro rotazione in senso orario od antiorario.
Claims (1)
- RIVENDICAZIONI 1 - Sistema di apertura a trasferimento di pesi delle lastre scorrevoli impiegate nei banchi e nelle vetrine, prive di profilato portante superiore, il quale prevede lo scorrimento longitudinale delle lastre (1, 2) in vetro o materiale plastico dal lato cliente lungo un profilato (3) portante inferiore, caratterizzato dal fatto che detto profilato (3) inferiore presenta due alloggiamenti (8, 9) longitudinali, con base e volta preferibilmente orizzontali, un alloggiamento (8) dei quali è posto a livello superiore rispetto a quello dell’altro alloggiamento (9) rispetto alla terra; nella base di ciascuno dei predetti alloggiamenti (8, 9) è realizzata una o più guide (10, 11) di scorrimento, con andamento longitudinale ed analogamente, nella volta di ciascun alloggiamento (8, 9) è ricavata una o più guide (12, 13) di scorrimento, sempre con andamento longitudinale; gli assi longitudinali delle guide (12, 13) ricavate nella volta di ciascun alloggiamento (8, 9) sono situati su piani verticali più vicini ad un piano verticale longitudinale passante per il centro del banco o vetrina rispetto ai piani verticali passanti per gli assi longitudinali delle guide (10, 11) presenti nella base dello stesso alloggiamento (8, 9); ogni alloggiamento (8, 9) ospita almeno un profilato utilizzato come carrello (4, 5); il numero dei carrelli (4, 5), è corrispondente a quello delle lastre (1, 2) e la lunghezza di ciascuno di essi è pari o minore a quella della lastra (1, 2) a cui è collegato; ad ogni carrello (4, 5) sono connessi, sia nella faccia superiore che in quella inferiore, un certo numero di supporti quali manicotti, bicchieri, porta bussole (14) od altro; in ogni supporto va ad impegnarsi un elemento intermedio, quale una bussola (15), sul quale è imperniato almeno un elemento rotolabile, quale una ruota (16) od un rullo, avente l’asse di rotazione ortogonale a quello delle predette guide (10, 11, 12, 13); dette ruote (16) e/o rulli e/o altri elementi rotolabili scorrono entro dette guide (10, 11, 12, 13); detti supporti sono regolabili in altezza, mediante rotazione od altro movimento, rispetto ai carrelli (4, 5) mentre i predetti elementi intermedi possono essere regolabili in altezza sia rispetto ai supporti che ai carrelli (4, 5); i profilati utilizzati come carrelli (4, 5) terminano, in corrispondenza del lato cliente, con un’estremità (17, 18) con andamento longitudinale a maschio preferibilmente cilindrica collegata con un ramo al resto di ciascun carrello (4, 5); dette estremità (17, 18) a maschio sono infilate entro le estremità (19, 20) a femmina, sagomate preferibilmente a semicilindro cavo, dei profilati presentanti le pinze (21, 22) per il serraggio delle lastre (1, 2); le estremità (19, 20) dei profilati presentanti le pinze (21, 22) sono unite a queste ultime mediante bracci che hanno diversa lunghezza in maniera tale da permettere il combaciamento laterale delle lastre (1, 2) quando esse sono chiuse; il profilato (3) portante presenta inoltre un ramo (23) inferiore terminante con un’ala (24) inferiore a femmina sagomata preferibilmente a semicilindro cavo e con un’ala verticale (25) superiore a maschio; l’ala (24) inferiore alloggia un’estremità (26) preferibilmente cilindrica a maschio di un profilato (6) di copertura della meccanica, mentre l’ala verticale (25) viene ospitata in un alloggiamento (27) a femmina dello stesso profilato (6). 2 - Sistema di apertura a trasferimento di pesi, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che su ciascuno dei predetti supporti può essere direttamente imperniata almeno una ruota (16) od un rullo od altro elemento rotolabile avente l’asse di rotazione ortogonale a quello delle guide (10, 11, 12, 13) entro cui scorrono. 3 - Sistema di apertura a trasferimento di pesi, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le estremità (17, 18) longitudinali dei carrelli (4, 5) rivolte verso il lato cliente possono essere sagomate a femmina ed ospitare le estremità (19, 20) a maschio dei profilati presentanti le pinze (21, 22) per il serraggio delle lastre (1, 2). 4 - Sistema di apertura a trasferimento di pesi, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l’ala (24) inferiore del profilato (3) portante inferiore può essere sagomata a maschio e venire infilata in un’ala (26) inferiore a femmina del profilato (6) di copertura della meccanica, mentre l’ala (25) verticale superiore del profilato (3) portante può formare un alloggiamento (27) a femmina ed ospitare un’ala (27) a maschio dello stesso profilato (6) di copertura della meccanica. 5 - Sistema di apertura a trasferimento di pesi, secondo la rivendicazione I , in cui le lastre (1, 2) chiuse vanno ad appoggiarsi ad usuali bracci (7) di sostegno, caratterizzato dal fatto che la rotazione delle lastre (1, 2) si conclude quando le estremità (19, 20) rivolte verso il banco o vetrina dei profilati presentanti le pinze (21 , 22) vanno ad urtare contro i bracci sporgenti dei carrelli (4, 5); quando dette lastre (1, 2) sono aperte, la parte del loro peso che prima gravava sui bracci (7) di sostegno viene trasferita sulle volte dei predetti alloggiamenti (8, 9) del profilato (3) portante tramite gli elementi rotolabili scorrevoli nelle guide (12, 13) ivi ricavate; a lastre (1, 2) aperte, vengono infatti a crearsi delle doppie leve, aventi come fulcri i piani longitudinali verticali di simmetria degli elementi rotolabili scorrevoli entro le guide (10, 11) delle basi degli alloggiamenti (8, 9) e come bracci, rispettivamente, i segmenti che vanno da questi ultimi piani ai piani longitudinali verticali di simmetria delle estremità (17, 18) dei carrelli (4, 5) ed i segmenti che vanno dai piani longitudinali verticali di simmetria degli elementi rotolabili scorrevoli entro le guide (10, 11) ai piani longitudinali verticali di simmetria degli elementi rotolatali scorrevoli entro le guide (12, 13) delle volte degli alloggiamenti (8, 9); quindi detti carrelli (4, 5) possono essere fatti traslare per tutta la lunghezza del profilato (3) spostando una lastra (2) al di sopra di un’altra lastra (1). 6 - Sistema di apertura a trasferimento di pesi, secondo le rivendicazioni 1, 4 e 5, caratterizzato dal fatto che per aprire il profilato (6) di copertura della meccanica è necessario prima sollevarlo in modo tale che il suo alloggiamento (27) non ospiti più l’ala verticale (25) del profilato (3) e la sua estremità cilindrica (26) risalga entro l’ala (24) semicilindrica del profilato (3) stesso; il profilato (6) così disimpegnato superiormente può quindi ruotare verso il lato cliente avendo come fulcro un asse coincidente con quello di simmetria dell’estremità cilindrica (26). 7 - Sistema di apertura a trasferimento di pesi, secondo le rivendicazioni precedenti, il tutto come precedentemente descritto ed illustrato negli allegati disegni.
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