ITTO970588A1 - Pompa - Google Patents

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ITTO970588A1
ITTO970588A1 IT97TO000588A ITTO970588A ITTO970588A1 IT TO970588 A1 ITTO970588 A1 IT TO970588A1 IT 97TO000588 A IT97TO000588 A IT 97TO000588A IT TO970588 A ITTO970588 A IT TO970588A IT TO970588 A1 ITTO970588 A1 IT TO970588A1
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IT
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shaft
rotor
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rotation
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IT97TO000588A
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Manfred Sommer
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Manfred Sommer
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F04POSITIVE - DISPLACEMENT MACHINES FOR LIQUIDS; PUMPS FOR LIQUIDS OR ELASTIC FLUIDS
    • F04CROTARY-PISTON, OR OSCILLATING-PISTON, POSITIVE-DISPLACEMENT MACHINES FOR LIQUIDS; ROTARY-PISTON, OR OSCILLATING-PISTON, POSITIVE-DISPLACEMENT PUMPS
    • F04C15/00Component parts, details or accessories of machines, pumps or pumping installations, not provided for in groups F04C2/00 - F04C14/00
    • F04C15/0057Driving elements, brakes, couplings, transmission specially adapted for machines or pumps
    • F04C15/0076Fixing rotors on shafts, e.g. by clamping together hub and shaft
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F04POSITIVE - DISPLACEMENT MACHINES FOR LIQUIDS; PUMPS FOR LIQUIDS OR ELASTIC FLUIDS
    • F04CROTARY-PISTON, OR OSCILLATING-PISTON, POSITIVE-DISPLACEMENT MACHINES FOR LIQUIDS; ROTARY-PISTON, OR OSCILLATING-PISTON, POSITIVE-DISPLACEMENT PUMPS
    • F04C2/00Rotary-piston machines or pumps
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    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16BDEVICES FOR FASTENING OR SECURING CONSTRUCTIONAL ELEMENTS OR MACHINE PARTS TOGETHER, e.g. NAILS, BOLTS, CIRCLIPS, CLAMPS, CLIPS OR WEDGES; JOINTS OR JOINTING
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Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale del titolo : "Pompe "
L'invenzione concerne une pompe per fluidi o mezzi simili a fluido, particolarmente per generi alimentari o voluttuari come pure per prodotti fermaceutici o cosmetici, con una carcasse, un'emmissione, uno scarico, un vano di lavoro con cenale di pompaggio, vano di aspi razione, zona di mandata, vano di scerico, e con un rotore presentante un albero rotorico ed azionabile con un motore in rotazione, il quale rotore è collegato in modo disimpegnabile con ausilio di un mezzo di fissaggio con un albero conduttore formando superfici limite di collegamento e presenta un elemento pompante con superfi eie periferica cilindrica, rotante nel canale di pompaggio e provvisto di superfici limite ondulate ed estese radialmente a partire dall'albero rotoricò, in cui il ca nale di pompaggio almeno nella zone di mandata è cilin -drico e presenta, almeno nella zone di mandata, una su -perficie frontale, contro la quale poggiano a tenuta le zone radiali più alte dell'elemento pompante, ed in cui nel vano di lavoro delle pompe è previsto un elemento di intercettazione spostabile essialmente rispetto ell' esse rotorico, il quale elemento di intercettazione met te a tenuta il canale di pompeggio tre ammissione e scarico e presenta superfici di tenuta situate dirimpetto tra di loro é poggianti a tenuta contro le superfici li mite ondulate dell'elemento pompante, cosicché alla rotazione del rotore l'elemento di intercettazione segue il movimento ondulato delle superfici limite dell'ele -mento pompante, inoltre con mezzi di messa a tenuta, i quali fanno tenuta tra i vani della pompa conducenti fluido e la carcassa.
Una siffatta pompa è nota dal documento DE 3418 708 Al. In questa, l'elemento pompante del rotore è collega to in un sol pezzo con un albero rotorico di forma cavo -cilindrica ovvero con un mozzo. Questo è montato su un perno formato con l'albero conduttore assialmente ed è accoppiato in rotazione con il perno del mozzo ovvero con l'albero conduttore per mezzo di chiavette impegnan tisi in scanalature del mozzo e del perno del mozzo.
Per il fissaggio assiale del mozzo con l'elemento pom — pante sul perno del mozzo, questo presenta sulla sua es tremità libera una filettatura di attacco, sulla quale è avvitato un dado di sopporto e ritegno che, allo stato chiuso in serraggio preme il mozzo contro un arresto previsto sul lato posteriore e così lo blocca contro spostamento essiale. In questa costruzione non è evita bile che, con l'andare del tempo, indesiderati batteri e/o funghi vi si annidino, i quali possono causare una corrispondente contaminazione del fluido pompato. Ciò è critico in particolare per fluidi pompati, il cui ma neggio e trasporto devono soddisfare severe condizioni igieniche di sicurezza, cioè per esempio prodotti alimentari e voluttuari, come pure prodotti farmaceutici e cosmetici. Inoltre, nel caso di un serraggio irregola re del dado di sopporto e ritegno, questo può svitarsi. A causa di ciò si può giungere a disfunzioni della pompa fino ad una distruzione di componenti della stessa con conseguente avaria totale della pompa.
Pertanto, è compito dell'invenzione di creare una pompa, la quale unitamente ad una mandata riguardosa di mezzi da pompare delicati o mezzi da pompare presentanti ingredienti delicati, come frutta e generi alimentari, come pure generi farmaceutici e cosmetici, permetta un funzionamento rispondente anche per lungo tempo ad alti requisiti igienici, ed in cui si fini di una sem -plice e radicale possibilità di pulizia della pompa, sia costituita da componenti facilmente smontabili nonché rimontabili in modo funzionalmente sicuro, facilmen te realizzabili e di foggiatura relativamente semplice.
econdo l'invenzione è previsto che le superfici li mite di collegamento sono disposte, relativamente ai vani della pompa convoglienti i fluidi, sul lato con -duttore al di là dei mezzi di messa a tenuta al fine di ottenere condizioni igieniche sicure per un periodo di tempo prolungato.
Ciò significa anche il vantaggio di tempi di funzio namento più lunghi della pompa senza interruzione di smontaggio e rimontaggio e, di conseguenza il vantag -gio di un esercizio economicamente conveniente.
Vantaggiosamente, le superfici limite di collegamen to sono formate con strutture a giunto d'asse. Così, si possono ottenere migliori condizioni di impegno e di applicazione di forza.
Quando le strutture a giunto d'asse sono realizzate con profili superficiali posti normalmente all'asse ro torico ed essenzialmente piani, è possibile di minimiz zare lo spazio di montaggio richiesto.
Per migliorare la trasmissione di forza tra l'albero conduttore e l'albero rotorico, le strutture a giun to d'asse possono essere realizzate con profili superficiali ingrananti ad accoppiamento di forma tra di lo ro. Vantaggiosamente, i profili superficiali sono realizzati a guisa di denti di sega.
Secondo una soluzione alternative del compito dell' invenzione, il mezzo di fissaggio è realizzato con uno o più elementi di collegamento e bloccaggio, disposti al difuori del vano di lavoro della pompe, resistenti e forza centrifuga ed assorbenti almeno forze assiali per accoppiamento di forza o di forma.
Così, oltre ad ottenere buone condizioni igieniche, 1 componenti della pompa, posti in contatto con il fluì do in pompaggio, si possono facilmente smontare e monta re, mentre allo stato montato è possibile di ottenere un collegamento sicuro con l'albero conduttore, rispondente anche ai requisiti posti alla sicurzza di funzionamento a numeri di giri della pompa piuttosto elevati.
Vantaggiosamente, gli elementi di collegamento e bloc caggio sono formati con fianchi di collegamento e bloccaggio impegnanti dal disopra le struttura a giunto d'as se. Così, unitamente ad una semplicità di smontaggio e rimontaggio degli elementi di collegamento e bloccaggio, si possono ottenere condizioni di applicszione di forza favorevoli a riguardo di un collegamento funzionalmente sicuro tra l'albero conduttore e l'albero rotorico.
Le condizioni di smontaggio e montaggio si possono semplificare ulteriormente, quando sono previsti almeno due elementi di collegamento e bloccaggio collegabili tra di loro e/o questi sono realizzati a guisa di fascetta o di chiusura a baionetta.
Ε' particolarmente vantaggioso, quando gli elementi di collegamento e bloccaggio sono formati con fianchi di collegamento e bloccaggio, i quali presentano spazi d'impegno a guisa di scanalature, nei quali allo stato montato si impegnano strutture d'impegno ad estremità d'asse, adattati alla forma degli spazi d'impegno. Così si ottiene un buon collegamento ad accoppiamento di forma tra l'albero conduttore e l'albero rotorico.
Se l'albero del rotore e l'albero conduttore presen teno mezzi enti-spostamento-radiale che si compenetrano almeno parzialmente tra di loro, è possibile ottene re un funzionamento della pompe particolarmente silenzioso, sicuro e povero di usura, in particolare nel pompaggio di fluidi con contenuti, alternantisi a brevi intervalli di tempo, di ingredienti a pezzetti ovve ro con una distribuzione dimensionale differenziata di questi ingredienti.
Convenientemente, l'albero del rotore e l'albero con duttore presentano mezzi di bloccaggio contro rotazione che si compenetrano tra di loro almeno parzialmente. Co sì si rende possibile una buona trasmissione diretta di momenti senza che le forze torsionali debbano essere ss sorbite dal mezzo di fissaggio.
7 particolarmente vantaggioso, quando l'albero rotorico e l'albero conduttore presentano mezzi di bloccaggio contro rotazione, compenetrantisi tra di loro elmeno parzialmente, come pure mezzi di bloccaggio contro spostamento radiale, compenetrantisi tra di loro alme no parzialmente.
Come mezzi di bloccaggio contro rotazione sono pos sibili diverse soluzioni appropriate, per esempio con spine o chiavette o perni di bloccaggio impegnantisi ad accoppiamento preciso in cave o aperture, oppure attraverso una conformazione e guisa di chiusura e ba ionetta dèi mézzi di bloccaggio contro rotazione. Que sti sono realizzati in adattamento alla dimensione della pompa ed alle condizioni di montaggio e di tras missione di forza.
Vantaggiosamente , i mezzi di bloccaggio contro spo stamento radiale sono formati con spine, chiavette o perni di bloccaggio, estesi parallelamente all'albero conduttore ed impegnantisi ad accoppiamento preciso in corrispondenti cave o aperture. Così si ottiene un collegamento ad accoppiamento di forma sicuro rispetto a forza centrifuga tra l'albero conduttore e l'albero del rotore.
In vista di una minimizzazione dello spezio di mon taggio, è particolarmente vantaggioso, quando le strut ture d'impegno ad estremità d'asse sono formate con in grossamente a guisa di disco, formati sulla estremità dell'albero rotorico e dell'albero conduttore ed i qua li presentano profili superficiali disposti intorno all'esse del disco ed allo stato montato impegnantisi l'uno nell'altro ad accoppiamento di forma, in cui
gli stessi possono essere realizzati vantaggiosamente a guisa di denti di sega.
Ulteriori conformazioni vantaggiose, caratteristiche e vantaggi, nonché particolari e punti di viste dell'invenzione risultano dalla seguente parte descrit tiva, fornita in base ai disegni.
Esempi di attuazione e varianti dell'invenzione sono descritti in appresso in base ai disegni, in cui:
Le fig. 1 è una sezione longitudinale verticale di una pompa secondo l'invenzione;
la fig. 2 è una sezione trasversale verticale della pompa secondo le fig. 1 con illustrazione in dettaglio di singole parti della pompa, osservate in direzione della freccia 29;
la fig. 3 mostra un dettaglio ingrandito della se -zione longitudinale verticale della pompa secondo la fig. 1;
la fig. 4 è una vista longitudinale con sezione par ziale del rotore;
la fig. 5 è una vista frontale del rotore secondo la fig. 4, con osservazione in direzione della freccia 34;
la fig. 6 mostra un forte ingrandimento del pertico lare che nelle fig. 4 è indicato con il riferimento 121; le fig. 7 è une sezione longitudinale parziale dell' albero conduttore;
la fig. 8 è una sezione trasversale dell'albero conduttore lungo la linea 8-8 nella fig. 7;
la fig. 9 è un forte ingrandimento del particolare che nella fig. 7 è indicato con il riferimento 188;
la fig. 10 mostra una sezione trasversale dei due se migusci del giunto di bloccaggio;
la fig. 11 è una vista longitudinale dall'alto de'l semiguscio del giunto di bloccaggio illustrato a sinistra nella fig. 10;
la fig. 12 è una vista dall'alto del semiguscio del giunto di bloccaggio illustrato nella fig. 10 a destra;
la fig. 13 mostra un dettaglio fortemente ingrandito della realizzazione dell'elemento di collegamento dei semigusci del giunto di bloccaggio illustrati nelle fig.
11 e 12;
la fig. 14 è una sezione trasversale dei semigusci del giunto di bloccaggio con spine distanziatrici di ac coppiamento e viti di collegamento, ad illustrazione delle condizioni di montaggio;
la fig. 15 mostra una forma di attuazione vantaggiosa della realizzazione di elementi di collegamento in corrispondenza delle rispettive estremità dell'albero retorico e dell'albero conduttore con profili superfi cieli impegnentisi tra di loro ed eccoppiamento di forma e sagomati a guisa di denti di sega;
la fig. 16 è una vista dall'alto del cono di bloccaggio illustra nella fig. 15 a destre.
La pompa 20 presenta una carcassa 21 con un'ammissione 22 ed uno scarico 23. In essa sono formati un va no di lavoro 24 con canale di pompaggio 25, un vano di aspirazione 26, una zona di mandata 27 ed un vano di scarico 28. Bella stessa, ruota un rotore 80. Questo ha un albero rotorico 81 ed un elemento pompante 90. Il ro tore 80 è azionato dall'albero conduttore 180 ed è col legato con questo in modo disimpegnabile per mezzo del giunto di bloccaggio 250. Inoltre, sono previsti uno o più cassetti a tenuta 31 che servono come elementi di intercettazione.
La carcassa 21 presenta un appoggio 36, il quale è formato dal piede 37 e dalla sovrastante flangia 38 che è collegata in modo .non maggiormente illustrato con il piede. La carcassa 21 contiene inoltre una parte anulare 39, collegata in modo non meglio illustrato con la flangia 38, avente a sua volta una forma di flangia e presentante il vano di montaggio d'accoppiamento 32. Con questa parte anulare è collegata, perimenti in modo non maggiormente illustrato, una parte di carcassa 40 a forma di tazza. La stessa è formate con le parte di parete 67 parallela all'esse di rotezione delle pompe e con le perte di parete 66 posta verticalmente alla pri me e che separa il vano di lavoro 24 della pompe dal vano di montaggio di accoppiamento 32. Alla parte di carcassa 40 si raccorda il coperchio 41, il quale è col legeto in modo disimpegnabile per mezzo di viti 42 con la parte di carcasse 40. Queste viti presentano una tes te esagonale con un'apertura di chiave 62. La messa a tenuta del vano di lavoro 24 della pompa rispetto al coperchio 41 ha luogo per mezzo di un anello torico 69. Sul lato della flangia 38, opposto ella parte anulare 39 della carcassa, è previsto il manicotto di sopporto 43, il quale è collegato in modo disimpegnabile con la flangia 38 per mezzo di viti 55. Al manicotto di soppor to 43 si raccorda il coperchio 45 che è collegato con questo in modo disimpegnabile per mezzo di viti 44.
Nella parte di carcassa 40 a forma di tazza, entro la zona superiore, per l'ammissione 22 è previsto un tronchetto di ammissione cilindrico 46 e per lo scarico un tronchetto di scarico cilindrico 47 con filettature di collegamento 46.1 e 47.1 per l'avvitamento di tubazioni. I tronchetti hanno un foro di ammissione cilindrico 46.2 ed un foro di scarico cilindrico 47.2. Questi sboccano,attraverso aperture appropriate nella parte di carcassa 40 a forma di tazza, nel vano di aspirazione 26 e nel vano di scarico 28. Il veno di espirazione 26 e l'ammissione 22 rappresentano il lato di espirazione ed il vano di scarico 28 e lo scarico 23 rappresentano il lato di mandata.
I cassetti a tenuta 31 realizzati come elementi di intercettazione servono per la messa a tenuta delle su perfici limite andulate 96.1, 96.2 dell’elemento pom -pante 90 tra il νano di aspirazione 26 ed il vano di scarico 28. Si tratta di elementi con forma di base all'incirca di parallelepipedo. Affinchè i cassetti a tenuta 31 possano seguire le superfìci limite ondulate 96.1 e 96.2 dell'elemento pompante, devono essere guidati a tenuta, ammettendo un movimento rettilineo. Per questo scopo, i cassetti a tenuta 31 sono guidati nell' apposita parte di guide 71. Questa presenta una forma esterna parzialmente cilindrica ed è disposta in una ca vita di alloggiamento 72 della parte di carcassa 40 e forma di tazza. Essa presenta una fessura passante 78 e perta alle estremità, nella quale sono formate le super fici di scorrimento di sezione trasversale all'incirca rettangolari, piane, parallele tra di loro e parallele all'asse di rotazione 76 della pompa. Le loro superfìci di tènuta 73 che mettono a tenute le superfici limite ondulate 96.1, 96.2 dell'elemento pompante 90 qui hanno una forma circolare cilindrica, mentre in funzione delle condizioni dimensionali della pompe 20, delle confi gurazione delle superfici limite 96.1, 96.2 dell'eia -mento pompante 90 e delle condizioni di tenute richieste, sono possibili eltre configurazioni delle superfi ci di tenute 73. Ai due cassetti e tenute 31, qui di e secuzione identica, è associata una molla a staffe 74 realizzata in filo metallico tondo, le cui estremità 73 penetrano in scanalature posteriori dei cassetti a tenuta 31.
Dal vano di scarico 28, attraverso ciascuna delle due estremità della parte di guida 71 dei cassetti un'apertura 77 sbocca nella fessura 78 dei cassetti, cosicché il fluido preme dal didietro sui cassetti 31, spingendo li con la loro superficie di tenuta 73 contro le superfici limite 96.1 e 96.2. Così viene soccorsa la molla a staffa 74, la quale preme i due cassetti e tenuta 31 con tro le superfici limite 96.1, 96.2 per la compensazione di usura e per una buona messa e tenuta.
La zona di mandate 27 del cenale di pompaggio 25 qui è delimitata con parti intercambiabili 33.1 e 33-2. Queste sono realizzate in sezione trasversale longitudinale a forma di L come parti strutturali uguali preferibilmen te di materia plastica o di gomma e sono disposte specularmente tra di loro. L'impiego di siffatte parti intercambiabili 33.1 e 33.2 è de considerarsi utile in pompe che possono essere ripulite con mezzi di lavaggio o detergenti appropriati a temperature al disotto di circa 100 gradi corrispondentemente ai requisiti igienici.
Nel caso di requisiti igienici superiori, in particolare se sono necessarie condizioni di mandata asettiche, possono insorgere condizioni di lavaggio e di pulizia in combinazione con temperature al disopra di 100 gradi, per esempio nel lavaggio con vapore acqueo surriscaldato. Per siffatte applicazioni, le parti ricambiabili possono essere omesse ed in luogo di queste la parte di carcassa 4-0 a forma di tazza ed eventualmente il coperchio 4-1 della carcassa possono essere realizzati in for ma adatta per costituire la zona di mandata 27 del cana le di pompaggio 25.
Il rotore 80 è realizzato preferibilmente in un sol pezzo con l'albero retorico 81 e con l'elemento pompante 90. La fabbricazione del rotore 80 ha luogo, per e -sempio, mediante colata o fucinatura con successiva rifinitura mediante fresatura. L'albero rotorico 81 è for mato insieme con il perno di sopporto cilindrico 87, il corpo d'albero cilindrico 85, il còrpo di appoggio cilin drico 111 ed il manicotto conduttore cilindrico 86 e pre senta una lunghezza 84 che scelta corrispondentemente alle condizioni dimensionali e di sollecitazione della in considerazione delle condizioni di sopporto e di tenuta richieste. Il perno di sopporto 87 ha un diametro esterno 91 ed una larghezza 92, i cui valori sono otti mati in adeguamento alle condizioni di sopporto. Il perno di sopporto 87 presenta, sulla sua estremità libe ra.82, una testa 107 per l'applicazione di un utensile in ubicazione centrale, preferibilmente eseguita in un sol pezzo con il perno. Questa testa qui è munita di un esagono con l’apertura di chiave 108 che corrisponde all 'apertura di chiave 62 delle viti 42 di fissaggio del coperchio 41 delle carcassa, cosicché in entrambi i casi può essere utilizzato lo stesso utensile di montaggio o di servizio.
Per mezzo di un siffatto utensile applicato alla testa 107, per esempio una chiave a gomito, il rotore può essere fatto ruotare e mano per portare i semigusci 250.1 e 250.2 del giunto di bloccaggio in una posizione favore vole per lo smontaggio ed il montaggio.
Al perno di sopporto 87 è annessa la parte di parete 102, estesa parallelamente all'asse di rotazione 79 del rotore, del corpo d'albero 85 con il suo diametro esterno 99- Questo corpo presenta una larghezza 89. Il raccor do dal perno di sopporto 87 si corpo d'albero 85 è realiz to con raggio di arrotondamento 88. Dall 'albero rotorico 81 si estende radialmente verso l'esterno l'elemento pom pante 90 formato a guisa di disco con le superfici limite ondulate 96.1, 96.2. Esso presenta una superficie li mite periferica cilindrica 97 con il diametro esterno 98 ed è formato con il collare 95 determinante la lar -ghezza. L'elemento pompante 90 è collegato preferibil -mente in un sol pezzo con il corpo d'albero 85. Il corpo d'albero 85 è formato, sul suo lato opposto alla estremità 82, con una superficie frontale 101 poste nor -malmente all'asse di rotazione 79 del rotore. Sul lato associato alla superficie frontale 101 presenta una sca nalatura anulare 105 di forme rettangolare nella sezione trasversale. Questa ha il diametro esterno 105, il diame tro interno 106 e la profondità 104. Al corpo d'albero 85 sì raccorda un corpo di appoggio 111, il cui diametro esterno 112 corrisponde al diametro interno 106 della scanalatura anulare assiale 105. Al corpo di appoggio 111 si raccordano uno smusso 114 ed il manicotto di azionamento 86 con il suo diametro esterno 116.
L’albero rotorico 81 presente, sulla sua estremità 83, un elemento di attacco 125 formato con strutture d'impe gno di estremità d'asse. Questo consiste del cono di bloccaggio 140, della scanalatura anulare 130 e delle feritoie 155-1, 155-2, 155-3.
La scanalatura anulare 130 è delimitata dalla parte di parete 131 formata verticalmente all'asse di.rotazione 79 del rotore, della parte di parete 133 parallela al l'asse e della parete oblique 137- La parte di parete 131 si raccorda con il raggio 132 alle parete 133 parallela all’asse e che presenta una larghezza 134.
Questa si raccorda con il raggio 136 ella parete obli qua 137 che include di circa 45° con l'asse di rot8 -zione 79 del rotore ovvero con una retta parallela a questo. La parete obliqua 137 si estende su una lar -ghezza 139· Alla parete obliqua 137 si raccorda una parte di parete 141 del gradino 142, parallela all'asse con una larghezza 143. Il gradino 142 è delimitato dalla superficie frontale 145, di posizione normale all'asse di rotazione 79 del rotore, della parete d' urto"146.
Le feritoie 155·1 a 155·3 sono disposte sfalsate tra di loro ad uguale distanza intorno all'asse di rotazio ne d’albero 183 in misura degli angoli 159.1, 159.2, 159.3 corrispondentemente al numero delle stesse, nel presente caso, gli angoli 159-1 a 159.3 ammontando ciascuno a circa 120°.
Le feritoie 155.1, 155.2, 155.3 presentano una larghezza 156 ed una profondità 158. In corrispondenza del la loro estremità opposta alla estremità 83 dell'albero rotorico 81, le feritoie 155 sono arrotondate con il raggio 157.
L’albero rotorico 81 presenta una cavità cilindrica 14-9 con il diametro interno 151- Le cavità si estende in direzione assiale parallelamente all'esse di rotazione 79 del rotore fino sotto il corpo d'albero 85 e termina nella zona del corpo d'albero 85.
L'albero conduttore 180 è cilindrico e presenta un fusto di guida 181, l'elemento di attacco 185 ed il gambo d'albero 224. Il fusto di guida 181 è cilindrico con il diametro esterno 182 che è solo di poco inferio re al diametro internò 151 della cavità 14-9 dèi rotore 80, e presenta una lunghezza 186 che è minore della lun ghezza della cavità 14-9 che si estende attraverso il rotore 80. Al fusto di guida 181 si raccorda l'elemento di attacco 185 dell'albero conduttore, formato con strut ture di impegno d'estremità d'asse e che è formato essenzialmente uguale all'elemento di attacco 125 dell'albero del rotore 80. E' costituito dal cono di bloccaggio 190, dalla scanalatura anulare 210 e dalle scanalature di bloccaggio contro rotazione 231.1, 231.2, 231.3 con inserite chiavette 24-2.1, 24-2.2, 24-2.3 di forme appropriata .
Il cono di bloccaggio 190 presenta la parete d'ùrto 192 delimitata dalle superficie frontale 191 che è posta normalmente all'asse di rotazione 183 dell'albero conduttore 180. Questa parete d'urto presenta, nel raccordo dal fusto di guida 181 al cono di bloccaggio 190, una scanalatura anulare di scarico 195 formata con il raggio 194. Verticalmente alla parete d'urto 192 è formata la parte di parete 195, parallela all'asse, del gradino 196. Questa parte di parete presenta una ler -ghezza 198 ed un diametro esterno 197 che corrisponde al diametro esterno 147 del gradino 142 del cono di bloccaggio 140 del rotore 80. Al gradino 196 si raccor de la perete obliqua 199 che include,con l'asse di rota zione d'albero 183 ovvero una retta parallela a questo, un angolo 201 di circa 45°. La parete obliqua 199 pre -senta la larghezza 200. Con il raggio 202 si raccorda alla parte di parete 203, parallela all'asse, della sca nalatura anulare 210. La parte di parete 203 parallela all'asse si raccorda, con il raggio 206, alla parte di parete 207 formata normalmente all'asse di rotazione d'ai bero 183· A questa si raccorda lo smusso 208 della larghezza 209 che a sua volta si raccorda alla parte di parete 211, parallela all'asse, della spella di appoggio 214. La spalla presenta un diametro esterno 215 ed una larghezza 216. La spalla di appoggio 214 è delimitate dall8 parte di paréte 217 che si estende normalmente all' asse di rotazione d'albero 185. Questa parte di parete si raccorda alla parte di sopporto 218 parallela all'asse e presentante una larghezza 219 ed un diametro esterno 221. Poi segue lo smusso 223· La parte del gambo d' albero 224, annessa a questo, presenta un diametro esterno 226.
Le scanalature antirotazione 231.1 a 231.3 presenta no una larghezza 232 che corrisponde alla larghezza 156 delle feritoie 155.1, 155.2, 155.3 nell'albero rotorico 81 ed hanno una lunghezza 234 che è maggiore del la loro larghezze 232. Alle loro estremità longitudinali le scanalature 231.1, 231.2, 231-3 sono arrotondate con il raggio 236.1, 236.2.
Inoltre, presentano una profondità 235. Nella loro posizione assiale, le scanalature 231.1, 231.2, 231.3 sono disposte in modo che il loro asse longitudinale si estende parallelamente all'asse di rotazione d'albero 183; il loro centro 237.1 riferito al raggio è situato nel piano formato dalla superficie frontale 191 del cono di bloccaggio 190 ed il loro centro 237.2 riferito al raggio è situato tra la superficie frontale 191 e la estremità 187 dell'albero conduttore 180.
Corrispondentemente alla disposizione delle feritoie 155.1, 155.2, 155-3, le scanalature antirotazione 231.1, 231.2, 231.3 sono disposte intorno all'asse di rotazione d'albero 183 in misura di un angolo 233.1, 233.2, 233.3 corrispondente al loro numero, qui di 120°. Le di mensionì esterne delle chiavette 242.1, 242.2, 242.3 sono leggermente minori delle misure interne delle scanalature antirotazione 231.1, 231-2, 231. 3, ad eccezione della loro altezza 243. L'altezza 243 è minore od u guale alle metà della differenze tra il diametro ester no 116 del manicotto di azionamento 86 ed il diametro interno delle cavità 149 più la profondità 235 delle scanalature.
L'albero conduttore 180 è montato nel manicotto di sopporto 43 per mezzo di cuscinetti volventi assiali 51 e 52 in impedimento di scorrimento assiale. Il cuscinet to volvente assiale 51 poggia radialmente sulla parte di sopporto 218 ed assialmente contro le parte di parete verticale 217 della spalla di appoggio 214. Sull'altro lato, il cuscinetto volvente assiale 51 poggia ra -dualmente ed assialmente sul manicotto di sopporto 43. Per l'appoggio assiale, questo presenta una spalla di sopporto 48. L'altro cuscinetto volvente assiale 52 pog già radialmente sul gambo d'albero 224 ed assialmente contro un dado 50 fissato sul gambo d'albero 224 ed il quale serve per la regolazione del precarico dei cuscinetti volventi assiali 51, 52. Sull'altro lato, il cu -scinetto volvente assiale 52 poggia radialmente ed as -sialmente sul manicotto di sopporto 43. Per l'appoggio assiale, questo presenta lo spallamento di sopporto 49.
Per la messa a tenuta del vano di montaggio di accop piamente 32 rispetto al vano di sopporto 56 è prevista la guarnizione anulare radiale 53. Questa poggia sul manicotto di sopporto 43 e per mezzo dell'anello di sicurezza 54 ivi applicato è bloccata contro spostamento assiale in direzione verso il cuscinetto vol -vente assiale 51. Sull'altro lato, la guarnizione enulare radiale 53 poggiaa e tenuta contro la spalla di appoggio 214 dell'albero conduttore 180.
Il manicotto di sopporto 43 presenta nella zona del vano di sopportò 56, situata tra i due cuscinetti volventi assiali 51 e 52, un foro di scolo 57 che può essere chiuso a tenuta per mezzo di una vite 58. La messa a tenuta del vano di sopporto 56 verso l'esterno ha luogo per mezzo della guarnizione anulare radiale 59, la quale da un lato poggia contro la periferia interna del foro 61 previsto nel coperchio 45 della carcassa e dall'altro lato poggia a tenuta contro il gambo d'albero 224.
Allo stato montato, il rotore 80 è investito con la cavità assiale 149 sul fusto di guida 181 dell'albero conduttore 180, cosicché de un lato l'esse di rotazione 79 del rotore e l'asse di rotazione d'albero 183 forman te l'asse di rotazione 76 della pompa sono perfettamente allineati, e dall'altro lato il rotore 80 è fissato radialmente sul fusto di guida contro spostamento. Per ot tenere una sede esente da gioco del rotore 80 sul fusto di guide 181, il diametro esterno 182 del fusto di gui de 181 ed il diametro interno 151 delle cavità 149 del rotore 80 sono accordati tra di loro in modo da formare un accoppiamento mobile.
Per il bloccaggio contro rotazione tra l'albero con duttore 180 ed il rotore 80 possono essere previste nu merose costruzioni alternative, appropriate alle condì zioni dimensionali della pompa ed alla situazione di sollecitazione, evitando picchi di carico. Nell'esempio di attuazione qui illustrato, allo stato montato le chiavette 242.1, 242.2, 242.3 inserite nelle scanalature antirotazione 231.1, 231.2, 231.5 dell'albero condut tore 180 si impegnano ad accoppiamento di forma nelle feritoie 155.1, 155.2, 155.3 eseguite in forme adeguata nell'albero rotorico. Questa costruzione è utilizzata preferibilmente nel caso di pompe di grandi dimensioni. Per pompe minori è per esempio possibile omettere le chiavette e provvedere invece un albero rotorico 81 leg germente prolungato, mentre le feritoie 155-1 a 155-3 sono fortemente allargate, cosicché l'albero rotorico 81 presenta naselli di trascinamento. Questi si impegnano in scanalature appropriate dell'albero conduttore 180, mentre le scanalature penetrano nel cono di bloccag -gio 190.
Un'altra alternativa del bloccaggio contro rotazione tra l'albero conduttore 180 ed il rotore 80 risulta dal le fig. 15 e 16. Qui i coni di bloccaggio 140 e 190 non sono formati, come finora descritto con le superfici frontali 145, 191 poste normalmente all'asse di rotazio ne 97 del rotore ed all'asse di rotazione d'albero 185, ma sono previste strutture superficiali formate a guisa di denti di sega, disposte intorno agli assi di rotazio ne 79 e 183 rispettivamente del rotore e dell'albero, impegnantisi-ad- accoppiamento di-forma tra di loro: Così sono formati numerosi denti 341.1 a 341.12, triangolari in sezione trasversale ed i quali sono delimitati da superfici limite 342.1 e 342.2 di forma all'incirca trapezoidale e delimitate da spigoli radiali rettilinei 344.1, 344.2. Le superfici limite 342.1 e 342.2 formano tra di loro e con le superfici limite adiacenti 342.1, 342.2 un angolo 343.1 e 343.2 che qui ammonta e circa 45°. Gli spigoli di delimitazione 344.1 e 344.2 estesi radial mente in lìnea retta e formati tramite le sezione delle superfici limite adiacenti 342.1, 342.2 sono situati in un piano limite 346.1 e 346.2 posto normalmente agli assi di rotazione 79 e 183 rispettivamente del rotore e dell' albero conduttore. Verso l'interno, le superfici limite 342.1 e 342.2 dei denti 341.1 a 341.12 sono delimitate dalla, superficie circolare piana 347 che è disposta all' incirca all'altezza del piano limite 346.2. Questa super ficie di base 347 presenta un diametro 348, il quale in questa versione ammonta ad un terzi del diametro 141, 195 dei coni di bloccaggio 140, 190.
La larghezza 143, 198 dei gradini 141, 195 dei coni di bloccaggio 140, 190 è maggiore delle profondità dei denti ovvero delle distanza 349 tra i due piani limite 346.1 e 346.2 ed è accordata alle condizioni dimensionali, alle condizioni di carico e di resisten za.
- I coni di bloccaggio 140 e 190 provvisti dei denti 341.1 e 341.12 sono formati identicamente per assicura re da un lato un perfetto bloccaggio contro rotazione ed accoppiamento di forma e, dall'altro lato, per rendere possibile l'impiego di semigusci di giunto di accoppiamento formati simmetricamente, come sono stati descritti in quanto precede ed illustrati nelle figure 10 a 14.
Il sopporto radiale del rotore 80 ha luogo in corri spondenze della sua estremità libera essenzialmente nella zona del perno di sopporto 87 che poggia sull'anello 160 di cuscinetto radente. L'anello di cuscinetto radente presenta una larghezza 161 che è leggermente maggiore della larghezza del perno di sopporto 87 ed è provvisto di un diametro interno 163 che è legger mente maggiore del diametro esterno 91 del perno di sopporto 87. Inoltre, l'anello di cuscinetto radente presenta un diametro esterno 162 che è leggermente minore del diametro interno del foro 63. L'anello di cuscinetto radente 160 è formato, sul suo lato rivol to verso l'elemento pompante 90 in corrispondenza del suo spigolo interno, arrotondato con un raggio 164, il quale è maggiore del raggio 88 sul raccordo tra il perno di sopporto 87 e la parte di parete 102 del cor po d'albero 85. L'anello di cuscinetto radente 160 poggia da un lato contro il foro 63 previsto nel coperchio 41 della carcassa e, dall'altro lato, contro la parte ricambiabile 33.1 ed il cassetto a tenuta 31.
La messa e tenuta del vano di lavoro 24 della pompa dal vano di montaggio di accoppiamento 32 he luogo, sul lato rotore, per mezzo di guarnizioni anulari radiali 166, 167 e 168. Queste poggiano da un lato contro l'albero rotorico 81 a tenute e, dall'altro lato, poggiano contro il manicotto di appoggio e sopporto 173 Questo è disposto in modo che si estende, da un lato, entro il vano di lavoro della pompa e, dall'altro lato, entro il vano di montaggio di accoppiamento 32. La guarnizione anulare radiale 168 è prevista in corrispon denza della estremità 174 della parte del manicotto 173 protesa nel vano di montaggio 32 ed ivi poggia contro la spalla di appoggio 241. Le guarnizioni anulari radia li 167 e 166 sono previste nelle zona della estremità 175 del manicotto 173 situata dirimpetto e protesa entro il vano di lavoro 24 delle pompe. Le guarnizione anulare radiale 166 poggia tramite un anello distanziatore 258.1 contro la guarnizione anulare radiale 167 e questa poggia, tramite un snello distanziatore 258.2 contro le spalla di appoggio 259 del manicotto di appoggio e di sopporto 173. Così è formato tra la guarnizione anulare radiale 168 prevista sul lato del vano di montaggio di accoppiamento e le guarnizione anulare radiale 167 prevista sul lato del vano di lavoro della pompa, un vano di lavaggio 179.
Questo è collegato, attraverso appropriati raccordi a vite, aventi funzione di mezzi di attacco e/o di chiusura e non illustrati, con canali di lavaggio o fori di lavaggio, parimenti non illustrati.
Nella conformazione della messa a.tenuta del vano di lavoro della pompa 24 e del sopporto pertinente, non si è limitati ella forma di attuazione illustrata, ma possono essere previste altre costruzioni appropria te in adattamento alla dimensione e forma di costruzione della pompa, come pure alle condizioni di pressione e dei fluidi, per esempio con guarnizioni ed anello scorrevole in varie versioni e disposizioni.
Il manicotto di appoggio e sopporto 173 è cilindri co e radialmente poggia essenzialmente contro la parte 40 della carcassa, ma poggia anche contro la parte ricambiabile 35.2 ed il cassetto a tenuta 31. Per il fissaggio assiale del manicotto di appoggio e di sopporto 173, questo presente un snello di sicurezza 176 disposto nel vano di montaggio e di accoppia mento ed il quale poggia contro le parte 40 a forma di tazza della carcasse. Inoltre, il manicotto 173 è bloccato contro rotazione in modo non illustrato Con la sua estremità frontale situata nel vano di lavoro 24 della pompa , il manicotto 173 poggia contro l'anello di cuscinetto 169 a forma di L. Questo presenta una parte di appoggio cilindrica 171 che è piantata a pressione nella scanalatura anulare assia le 103 del corpo d 'albero 83 e presenta dall'altro lato una parte di sopporto 172 parimenti cilindrica. La parte di appoggio 171 e le parte di sopporto 172 sono formate preferibilmente in un sol pezzo. La par te di sopporto 172 presenta un diametro esterno, il quale corrisponde al diametro esterno del manicotto di appoggio e di sopporto 173·
La messe a tenuta del vano di lavoro 24 della pom pa sul lato di appoggio e di sopporto rispetto al va no di montaggio e accoppiamento 32 ha luogo per mezzo dell'anello torico 177 che è fissato nella scanala tura anulare 178, disposta in corrispondenza del foro 68 previsto nella parte a tazza 40 della carcassa.
Per il fissaggio sicuro, resistente a forza centrifu ga ed esente da gioco dell'albero conduttore 180 con il rotore 80 è previsto un giunto di bloccaggio 250 a forma di disco, il quale impegna dal disopra i due coni di bloccaggio 140 e 190 e serve come mezzo di collegamento e bloccaggio. Lo stesso è munito di fianchi di collegamento e bloccaggio, i quali qui sono formati con i due semigusci 251.1 e 251.2 anulari semicircolari di forma pressoché identica. Questi presentano il diametro estér no 252, il diametro interno 253 e lo spessore 254, i cui rispettivi valori sono scelti conformemente alle condizioni di carico, alle dimensioni della pompa ed al le condizioni di montaggio. Nella loro parete interna 255 è formata una scanalatura anulare semicircolare 258, trapezoidale in sezione trasversale, aperta verso il centro 25o del cerchio primitivo ovvero verso l'asse lon gitudinale 257 del disco ed avente funzione di vano libero d'intervento scanalato.
L'esatta conformazione dell'elemento di attacco risul te dalla fìg. 13. Come si vede, i semigusci 251 del giun to di bloccaggio, nella vista dall'alto longitudinale secondo la fig. 13, sono formati simmetricamente al piano di mezzeria 259 esteso normalmente all'asse longitudi naie 257 del disco. Per questo motivo, la descrizione delle forme di parete ha luogo essenzialmente soltanto per le parti di parete situate nella fig. 13 a sinistra del piano di mezzeria 259. Partendo dalla parete laterale 261.1 posta verticalmente all'esse longitudinale 257 del disco, quests si raccorda con il raggio di arrotondamento 262.1 alla parte di.parete 263.1, parsile la all'asse, della parete interna 255·
A queste si raccorda verso l'esterno, cioè con distanza crescente dall'asse longitudinale 257 del disco, la parete obliqua 267.1 che rispetto al piano di mezze ria 259 forma un angolo di 45°. La parete obliqua 267.1 presenta una larghezza longitudinale 260.1. Con il raggio di arrotondamento 269 - 1 si raccorda alla parete 271 limitatrice di scanalatura estese parallelamente all'as se longitudinale 257 del disco e la cui metà larghezza 272.1 è minore della larghezza 143 o 198 dei gradini 142 o 195 dei coni di bloccaggio 140 o 190. Così è assicurato che, allo stato montato, i due semigusci 251.1 e 251.2 del giunto di bloccaggio contattano esclusivemente con le loro pareti oblique 267.1 e 267.2 i coni di bloccaggio 140 e 190, per produrre così un effetto di serraggio ottimale. Per gli stessi motivi, la scanalatura anulare 258 presenta una profondità 273, le quale è minore della metà di differenza tra il diametro ester no 147 o 197 dei gradini 141, 195 dei coni di bloccag -gio 140 e 190 ed il diametro esterno 135 o 205 delle parti di parete orizzontali 133 o 203 delle scanalature anulari 130 o 210 dell'albero rotorico 81 e dell' albero conduttore 180. Inoltre, per lo stesso motivo, lo spessore 254 dei semigusci 251.1 e 251.2 è dimensio nato in modo che è minore della somma delle distanze 134, 139 e 143 ossia 198, 200 e 204, rispettivamente è minore della somme delle distanze tra la parte di pare te 131 e la parete d'urto 146, normale all'asse di rotazione 79 del rotore , dell'elemento di attacco 125 dell'albero rotorico ovvero tra la parte di parete 207 e la parete d'urto 192 dell'elemento di attacco 185 dell'albero conduttore.
Per il montaggio ed il fissaggio dei due semigusci 251.1 e 251.2 del giunto di bloccaggio, sono previste due viti 276 e 276.2. Qui, le stesse sono previste come viti ad esagono incassato. Se le condizioni dimensionali lo permettono, le viti 276 possono anche essere formate corrispondentemente alle viti 42 od alla testa 107 di applicazione d’utensile con una teste esagonale avente le stessa apertura di chiave.
Nella scelta delle viti 276 e 42 come pure della testa 107 per l'applicazione d'utensile non si è legati per principio a determinate forme di viti; tuttavia, le misure di applicazione d'utensile di queste viti si scel gono vantaggiosamente uguali, affinchè per il montaggio e smontaggio della pompa 20 è richiesto un solo utensi le od un solo tipo di utensili. Ciò è vantaggioso in sede di servizio ed a riguardo della minimizzazione del numero di utensili richiesto.
Per l'alloggiamento delle viti 276, i due semigusci 251.1 e 251.2 presentano ciascuno due fori 281 e 301 disposti in simmetria speculare rispetto al centro di cerchio primitivo 256 ed estesi alla distanza 277 parai le lamente tra di loro e normalmente alle superfici-fron tali 325.1 a 325.4. Allo stato montato, un foro 281 si trova dirimpetto ad un foro 301. Sia il foro 281, sia il foro 301 sono formati come fori passanti, aperti ver so tutti due i lati. I fori 281 sono formati con le par ti di foro 282 presentanti un diametro interno 283, il quale è maggiore del diametro 278.1, 278.2 delle testa delle viti 276.1 e 276.2. La profondità delle parti di foro 282 è dimensionata in modo che la loro profondità minime 283 è maggiore dell'altezza di testa 279 delle viti 276. Così è assicurato che le teste 331.1, 331.2 delle viti allo stato montato ovvero chiuso in serraggio sono totalmente incassate nei semigusci 251 e di conseguenza non creano disturbo spogendo all'infuori.
Alla parte di foro 282 si raccorda un foro di guida 284, il cui diametro 286 è leggermente maggiore del dia metro di filettatura 291 delle due viti 276.1 e 276.2. Al foro di guida 284 si raccorda un foro 287. Questo presenta un diametro 288, il quale è maggiore del diame -tro 286 del foro di guida 284 ed ha una profondità 289· Il foro 301 che allo stato montato si trova dirimpetto al foro 281 presenta, nella sua parte situata dirimpet to al foro 287, la parte di foro 302. Questa ha un dia metro 303 che corrisponde al diametro 288 del foro 287. La stessa ha una profondità 304 che corrisponde all'in circa alla pròfondità di avvitamento delle viti 276. Alla parte di foro 302 si raccorda il foro filettato 307 che è provvisto di una filettatura interna 308 adat ta alle viti 276.
Inoltre, nel semiguscio 251.1 del giunto di bloccaggio, sono previsti due fori di accoppiamento 312,1 e 312.2, situati a distanza uguale dall'asse longitudinale 257 del disco nel piano di mezzeria 259 e che hanno un diametro 213 ed una profondità 214. I fori di accoppiamento 312.1 e 312.2 servono per alloggiare spine di accoppiamento e distanziamento 316.1 e 316.2, le quali allo stato montato sono piantate a pressione nei corrispondenti fori di accoppiamento 312.1 e 312.2. Le spine di accoppiamento e distanziamento 316.1 e 316.2 presentano perciò un diametro 317, il quale è leggermente mag giore del diametro 313 dei fori di accoppiamento 312. Inoltre, le spine 316 hanno una lunghezza 318 che è leg germente maggiore delle profondità 314 dei fori di accoppiamento 312. Così, le spine di accoppiamento e dis tanziamento 316 sporgono di una leggera distanza 319 dalle superfici frontali 321.1 e 321.2 poste verticalmente al piano di mezzeria 259. Ciò assicura che, al montaggio ed al serraggio delle viti 276.1 e 276.2 si evita un posizonamento angolato dei semigusci 251.1 e 251.2 del giunto di bloccaggio.
Affinchè allo smontaggio dei semigusci 251, le viti 276.1 e 276.2 non possano andare smarrite, le viti 276 infilate attraverso il foro di guida 384 presentano ciascuna un anello 320 antismarrimento. Questi anelli qui sono formati a guisa di disco con uno spessore 327 ed un diametro esterno 328, il quale dipendentemente dal materiale utilizzato dell'anello antismarrimento 326 può essere minore od anche leggermente maggiore del diametro 288 o 303 del foro 287 o della parte di foro 302. Se si utilizza, come nel caso presente, un disco di materia plastica, il diametro esterno di questo 328 può essere leggermente maggiore del diametro 288 o 303 del foro, affinchè le viti 276 dopo lo svitamento restino nella loro posizione. Gli anelli enti-smarrimento 326 per esempio sono piantati a pressione sulle viti 276, ad esempio come nel caso del disco di materia plastica qui previsto, ma possono anche essere fissati alle viti 276 con altre tecnica nota nel campo degli anelli antismar rimento. Gli anelli antismarrimento sono disposti ad una distanza 329 dalle teste 331.1 e 331.2 delle viti . Così risulta, in combinazione con la lunghezza 332 del le viti, una distanza 333 dalla estremità frontale 334 delle viti 276, la quale è maggiore della profondità di avvitamento 336 delle viti 276.
Per assicurare un movimento esente da arresto longi tudinale degli anelli antismarrimento 326 all'interno dei vani di spostamento 338 formati dei fori 288 e del le parti di foro 302, le profondità 289 e 304 dei fori sono accordate, in combinazione con la distanza 319 tre i due semigusci 251.1 e 251.2 allo stato montato, alle profondità di avvitamento 237 in modo appropriato.
Allo stato montato, i due semigusci del giunto di bloccaggio impegnano dal disopra con la loro scanalatu ra anulare 258 formata con le pareti oblique 267.1, 267.2 e la parete 271 limitatrice di scanalatura i due coni di bloccaggio 140 e 190. Le pareti oblique 267.1, 267.2 del giunto di bloccaggio 250 poggiano, assorbendo in prevalenza forze assialin contro la parete oblique 137 dei coni di bloccaggio 140 del rotore 80 e contro le pa rete obliqua 199 del cono di bloccaggio 190 dell'albero conduttore 180 in modo che le superfici frontali 191 e 145 delle pareti d'urto 192 e 146, formate come strutture d'urto d'asse con profili superficiali piani, ven gono premute saldamente l'una sull'altra, formando una superficie limite di collegamento estese normalmente all'asse di rotazione 76 della pompa.
La pompa 20 è adatta particolarmente per la mandata di fluidi, quali prodotti alimentari e voluttuari, come pure prodotti farmaceutici e cosmetici, ai quali si pon gono alti requisiti igienici, in cui le parti delle pom pa convoglianti questi fluidi a determinati intervalli di tempo come pure dopo un fermo della pompa devono essere sottoposte a lavaggio e pulizia. Per determinate applicazioni può essere sufficiente di procedere al lavaggio del vano di lavoro 24-della pompa con detergenti appropriati, per esempio con acqua, vapore d'acqua surriscaldato oppure soluzioni chimiche. A tale scopo, la pompa 20 è fatta funzionare per un certo intervallo di tempo con simultanee mandata del fluido di lavaggio.
Un buon effetto di lavaggio è favorito nel caso presenta attraverso il fatto che le parti della pompe asso soc ate al vano di lavoro 24 siano realizzate in forma geometricamente piuttosto semplice e particolarmente senza sottosquadri o cavità che disturbino. Attraverso il fatto che nel vano di lavoro 24 della pompa non sono disposte parti difficilmente o non totalmente lavabili, si evita un inquinamento del fluido da pompare che al -trimenti si manifesta già dopo un periodo d'esercizio piuttosto breve. Ciò permette un funzionamento della pompa 20 ininterrotto per un periodo di tempo più lun go e rispondente alle elevate esigenze igieniche.
Dopo un funzionamento prolungato della pompa e/o dopo un fermo prolungato della stessa, è necessario, in funzione dei fluidi da pompare come pure delle esi genze igieniche e delle norme di legge, di smontare il rotore 80 dalla pompa 20 per la pulizia completa delle parti di pompa contattanti il fluido pompato e, dopo effettuata la pulizia del vano di lavoro 24-, del o dei cassetti 31, delle parti ricambiabili 33.1, 33.2, dell'anello di cuscinetto radente 160 e del rotore 80, procedere al rimontaggio dello stesso. A tele scopo/5 dapprima con ausilio di un utensile appropriato, per esempio una chiave a bocca oppure a tubo con gomito, si devono disimpegnare le viti ad esagono 42. Poi, si può levare il coperchio 41 della carcassa insieme con l'anel lo torico 69 inserito frontalmente.
Per rimuovere il rotore 80, è necessario allentare e togliere il giunto di bloccaggio 250 con i suoi semigusci 251.1 e 251.2, disimpegnando le viti 276.1, 276.2. L'accessibilità dal giunto di bloccaggio 250 è data dal fatto che convenientemente nella parte lateralmente accessibile della parte anulare a flangia 39 della carcas sa sono previste due aperture, situate all'incirca dirimpetto, non illustrate. Queste sono di dimensioni sufficientemente grandi per allentare le viti 276.1 e 276.2 per mezzo di un utensile adatto e per rimuovere a mano i semigusci 251.1 e 251.2 del giunto di bloc caggio.
A seguito della casuale posizione di rotazione dei semigusci 251.1 e 251.2 con le viti 276.1 e 276.2 che si presenta all’arresto della pompa, è necessario di fare ruotare il rotore intorno al suo asse di rotazione 79 fino a quando le viti 276.1 e 276.2 si trovano in una posizione idonea allo smontaggio relativamente alle aperture che preferibilmente sono previste sul la to della parte anulare 39 della carcassa. A tale scopo, si gà girare a mano il rotore 80 intorno al suo asse di rotazione 79, utilizzando un utensile adatto, prefe ribilmente lo stesso utensile per l'allentamento delle viti 42 del coperchio 41 della carcassa, portandolo in impegno con la testa di applicazione esagonale 107 pre vista sulle estremità libera 82 dell'albero rotorico 81, cosicché poi si può procedere alla rotazione del rotore 80, girando l'utensile. Successivamente al posi zionamento angolare del rotore 80, si disimpegneno totalmente le viti 276.1 e 276.2 che però rimangono vincolate dall’anello antismarrimento 326.1, 326.2. Tolte le viti 276.1 e 276.2, si possono estrarre a mano i semigusci 251.1 e 251.2 attraverso le aperture presenti nelle parte anulare 59 della carcasse.
Dopo la rimozione dei semigusci 251.1 e 251.2, il ro tore 80 può essere sfilato assialmente in modo semplice insieme con l'anello di cuscinetto radente 160, il od i cassetti a tenuta 31 e le due parti ricambiabili 53.1 e 33-2. Poi, si possono pulire le singole parti della pom pa , mentre eventualmente si protranno rimuovere e pulire ovverso sostituire l'anello di sopporto 169, le guarnizioni anulari radiali 166 a 168 e gli anelli torici 169 e 177· Infine è possibile pulire totalmente il vano di lavoro 24 della pompa, aperto frontalmente, come pure il vano di montaggio ed accoppiamento 32, in maniera appropriata, ad esempio mediante lavaggio con acque, al cole od altri mezzi di lavaggio appropriati.
Il rimontaggio delle singole parti della pompa poi ha luogo in ordine di successione inverse.
In quanto segue, si riporta una parte importante del la descrizione:
La pompa 20 presenta, in un canale di pompaggio (25), un rotore (80) azionabile in rotazione con un motore. Il rotore presenta un elemento pompante (90) con superfici limite ondulate ed estese radialmente. Queste sono delimitate cilindricamente e scorrono in modo adeguato nella zona di mandata cilindrica (27), mentre le loro zone più alte scorrono lungo le superfici frontali (35) del canale di pompaggio, aderedovi a tenuta. Inoltre è pre visto un cassetto a tenuta (31) spostabile parallela -mente all'asse di rotazione (76) ed il quale mette a tenuta il canale di pompaggio (25) tra l'ammissione (22) e lo scarico (23), cosicché lo stesso, alla rotazione del rotore (80), segue il movimento ondulato delle superfici limite (96) dell'elemento pompante (90). Sono pure previsti mezzi di messa a tenuta dei veni della pompa convoglienti fluido rispetto alle carcassa (21). Il rotore (80) è collegato attraverso superfici limite di collegamento in modo disimpegnabile con l'albero con duttore (180), mentre le superfici limite di collegamen to sono disposte sui lato conduttore, al di là dei mezzi di messe a tenuta.

Claims (22)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Pompa (20) per fluidi o mezzi simili a fluidi, in particolare per prodotti alimentari o voluttuari, come pure prodotti farmaceutici o cosmetici, con una carcassa (21), un'ammissione (22), uno scarico (23), un vano di lavoro (24·) con canale di pompeggio (25), vano di as pirazione (26)·, zona di mandata (27) e vano di scarico (28), e con un rotore (80) presentante un albero rotori co (81) ed azionabile in rotazione con un motore, il quale rotore è collegato in modo disimpegnabile tramite un mezzo di fissaggio con un albero conduttore (180) for mando superfici limite di collegamento e presenta un elemento pompante (90) cilindrico sulla superficie perife rica esterna, rotante nel canale di pompaggio (25) e provvisto di superfici limite ondulate (96.1, 96.2) estendentisi radialmente a partire dell'albero rotorico (81), in cui il canale di pompeggio (25) è cilindrico al meno nella zona di mandata (27) e presenta almeno nella zona di mandata (27) una superficie frontale (35), contro la quale poggia/a tenuta le zone radiali più alte dell'elemento pompante (90), ed in cui nel vano di lavo ro (24) delle pompa è previsto un elemento di intercettazione spostabile assialmente rispetto all'asse di rotazione (79) del rotore, destinato a mettere e tenuta il canale di pompaggio (25) tra l'ammissione (22) e lo scarico (23) e presentante superfici di tenuta (73) a derenti a tenuta alle superfici limite ondulate (96.1, 96.2) dell'elemento pompante e situate dirimpetto tra di loro, cosicché alla rotazione del rotore (80) l'elemento di intercettazione segue il movimento ondulato delle superfici limite (96.1, 96.2) dell’elemento pompante (90), ed inoltre con mezzi di tenuta, i quali mettono a tenuta i vani della pompa convoglianti fluido rispetto alla carcassa (21), caratterizzata dal fatto che le superfici limite di collegamento sono disposte, rispetto ai vani delle pompe convoglienti fluido, sul lato conduttore al di là dei mezzi di mes sa a tenuta per fornire condizioni igieniche sicure per un periodo di tempo prolungato.
  2. 2. Pompa secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che le superfici limite di collegamento sono formate con strutture ad urto d'asse.
  3. 3. Pompa secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che le strutture ed urto d'asse sono realizzate con parti di profilo superficiale essenzialmente piane e poste normalmente all'asse di rotazione (79) del rotore.
  4. 4. Pompa secondo la rivendicazione 2 oppure 3, cerat· terizzata dal fatto che le strutture ed urto d'asse sono realizzate con profili superficiali impegnantisi tra di loro.
  5. 5. Pompe secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che i profili superficiali sono formati a gui sa di denti di sega.
  6. 6. Pompa (20) per fluidi o mezzi simili a fluidi, in particolare per prodotti alimentari o voluttuari, come pure prodotti farmaceutici o cosmetici, con una carcassa (21), un'ammissione (22), uno scarico (23), un vano di lavoro (24) con canale di pompeggio (25), vano di ss pirazione (26), zona di mandata (27) e vano di scarico (28), e con un rotore (80) presentante un albero rotori co (81) ed azionabile in rotazione con un motore, il quale rotore è collegato in modo disimpegnabile tramite un mezzo di fissaggio con un albero conduttore (180) for mando superfici limite di collegamento e presenta un elemento pompante (90) cilindrico sulla superficie perife rice esterna, rotante nel canale di pompaggio (25) e provvisto di superfici limite ondulate (96.1, 96.2) estendentisi radialmente a partire dall'albero rotorico (81), in cui il canale di pompeggio (25) è cilindrico al meno nella zona di mandata (27) e presenta almeno nella zona di mandata (27) una superficie frontale (35), contro la quale poggiano a tenuta le zone radiali più alte dell'elemento pompante (90), ed in cui nel vano di lavo ro (24) della pompe è previsto un elemento d intercettazione spostabile assialmente ispettò all'asse di rotazione (79) del rotore, destinato a mettere 8 tenuta il canale di pompaggio (25) tre l'ammissione (22) e lo scarico (23) e presentante superfici di tenute (73) a derenti a tenute alle superfici limite ondulate (96.1, 96.2) dell'elemento pompante e situate dirimpetto tra di loro, cosicché alla rotazione del rotore (8C) l'ele mento di intercettazione seque il movimento ondulato delle superfici limite (96.1, 96 .2) dell'elemento pompante (90), ed inoltre con mezzi di tenute, i quali mettono a tenuta i vani della pompa convoglienti fluido rispetto alla carcassa (21), caratterizzata dal fatto che il mezzo di fissaggio è costituito con uno o più mezzi di collegamento e bloccaggio, resisten ti a forza centrifuga, disposti al difuori del vano di lavoro (24) della pompa ed assorbenti almeno forze assiali attraverso accoppiamento di forza o di forma.
  7. 7. Pompa secondo la rivendicazione 6, caretterizzata dal fatto che i mezzi di collegamento e bloccaggio sono formati con fianchi di collegamento e bloccaggio impegnanti superiormente le strutture ad urto d'asse.
  8. 8. Pompa secondo la rivendicazione 6 oppure 7, caratterizzata dal fatto che sono previsti almeno due mez zi di collegamento e bloccaggio collegabili tra di loro.
  9. 9. Pompa secondo almeno una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che i mezzi di col legamento e bloccaggio sono formati a guisa di fascetta .
  10. 10. Pompa secondo almeno una delle precedenti riven dicazioni, caratterizzata dal fatto che i mezzi di col legamento e bloccaggio sono formati a guisa di chiusura a baionetta.
  11. 11. Pompa secondo almeno una delle precedenti riven dicazioni, caratterizza ta del fatto che i mezzi di col legamento e bloccaggio sono formati con fianchi di ollegamento e bloccaggio presentanti spazi liberi d'impe gno a guisa di scanalatura, in cui allo stato montato penetrano strutture d'impegno ad estremità d'asse, adattate alla forme dei vani liberi d'impegno.
  12. 12. Pompa secondo almeno una delle precedenti ri -vendicazioni, caratterizzata dal fatto che l'albero(81) del rotore (80) e l'albero conduttore (180) presentano mezzi di sicurezza contro spostamento radiale, i quali si compenetrano tra di loro almeno parzialmente.
  13. 13· Pompa secondo almeno una delle precedenti ri -vendicazioni, caratterizzata del fatto che l'albero(81) del rotore (80) e l'albero conduttore (180) presentano mezzi di sicurezza contro rotazione, i quali si compenetrano tra di loro almeno parzialmente.
  14. 14. Pompa, secondo almeno una delle precedenti ri -vendicazioni, caratterizzata dal fatto che l'albero ro torico (81) e l'albero conduttore (18G) presentano mez zi di sicurezza contro rotazione compenetrentisi elmeno parzialmente e mezzi di sicurezza contro spostamento radiale compenetrentisi almeno parzialmente.
  15. 15. Pompa secondo la rivendicazione 15 oppure 14, caratterizzata dal fatto che i mezzi di sicurezza con tro rotazione sono formati con spine o molle o perni di sicurezza impegnantisi in accoppiamento preciso in incavi od aperture.
  16. 16. Pompa secondo la rivendicazione 15 oppure 14, ca ratterizzata dal fatto che i mezzi di sicurezza contro rotazione sono formati a guisa di chiusura a baionetta.
  17. 17. Pompa secondo la rivendicazione 12 oppure 14, ca ratterizzata dal fatto che i mezzi di sicurezza contro spostamento radiale sono formati con spine o molle o perni di sicurezza estesi parallelamente all'albero con duttore (180) ed impegnantisi ad accoppiamento preciso in corrisoondenti incavi od aperture.
  18. 18. Pompa secondo la rivendicezione 11, caratterizza ta dal fatto che le strutture di impegno ad estremità d'asse sono formate con mezzi di sicurezza contro rotazione.
  19. 19. Pompa secondo le rivendicazione 11, caratterizza ta dal fatto che le strutture di impegno ad estremità d'asse sono formate con mezzi di sicurezza contro spo -stamento radiale.
  20. 20. Pompa secondo le rivendicazione 11, caratterizzate del fatto che le strutture di impegno ed estremità d'esse sono formate con mezzi di sicurezza contro rotazione e con mezzi di sicurezza contro spostamento radia le.
  21. 21. Pompa secondo almeno una delle rivendicazioni 11, 18, 19 o 20, caratterizzata dal fatto che le strutture di impegno ed estremità d'asse sono formate con ingrossamenti a guisa di disco, ricavati sull'estremità dell' albero rotorico (81) e dell'albero conduttore (180) e presententi ciascuna profili superficiali che sono disposti intorno all'asse del disco ed allo stato montato si impegnano tra di loro ad accoppiamento di forme.
  22. 22. Pompe secondo la rivendicazione 21, caratterizza ta dal fatto che i profili superficiali sono formati a guisa di denti di sega.
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