TITOLO: “Serratura a scatto in particolare per uno schienale reclinabile di un sedile di un veicoloâ€
* ;;DESCRIZIONE ;Settore tecnico ;La presente invenzione si riferisce a una serratura a scatto in particolare per uno schienale reclinabile di un sedile di un veicolo. ;Sfondo tecnologico ;Più specificamente la presente invenzione si riferisce a una serratura a scatto secondo il preambolo dell’annessa rivendicazione indipendente, vale a dire una serratura a scatto in particolare per uno schienale reclinabile di un sedile di un veicolo; detta serratura comprendendo: ;- una struttura di supporto atta ad essere fissata al telaio di detto schienale; e ;- un meccanismo di aggancio associato a detta struttura di supporto ed atto ad accoppiarsi rilasciabilmente con un riscontro fisso quando detto schienale si trova in una posizione sostanzialmente eretta. ;Le serrature a scatto del tipo sopra citato sono tipicamente utilizzate nei sedili posteriori di un autoveicolo, i cui schienali sono reclinabili fra una posizione ribaltata in avanti, il più possibile verso un orientamento sostanzialmente orizzontale, ed una posizione sostanzialmente eretta, avente un orientamento sostanzialmente verticale. In questo modo à ̈ possibile incrementare lo spazio destinato al vano porta bagagli situato posteriormente nell’autoveicolo, consentendo una disposizione agevole di carichi particolarmente ingombranti che non sarebbero altrimenti trasportabili all’interno dell’autoveicolo. ;Tuttavia la possibilità di reclinare lo schienale rende necessaria l’adozione di idonei dispositivi in grado di bloccare stabilmente in posizione lo schienale quando si trova nella condizione eretta. Infatti, qualora lo schienale non fosse correttamente bloccato nella condizione eretta, in caso di frenata eventuali passeggeri seduti nei sedili posteriori potrebbero essere sbalzati in avanti. Inoltre, anche in assenza di passeggeri accomodati sui sedili posteriori, la frenata potrebbe far sì che il carico contenuto del vano portabagagli spinga in avanti gli schienali, provocandone non solo il ribaltamento in avanti, ma anche rischiando che il suddetto carico si introduca nell’abitacolo con potenziali gravi conseguenze per l’incolumità del conducente o degli altri passeggeri. ;Per questa ragione negli autoveicoli vengono tipicamente impiegate serrature a scatto, il cui meccanismo di aggancio à ̈ in grado di vincolare in modo stabile ma rilasciabile lo schienale del sedile posteriore, in condizione eretta, su un riscontro fisso previsto sul telaio del veicolo. Chiaramente per questo motivo le serrature a scatto devono essere montate stabilmente sul telaio dello schienale del veicolo, in maniera che le sollecitazioni a cui esse sono sottoposte nell’uso riducano il più possibile il rischio che vi sia un loro distacco indesiderato dallo schienale stesso. Infatti tale distacco provocherebbe il ribaltamento dello schienale, con tutte le conseguenze problematiche e pericolose precedentemente esposte. ;Tuttavia le serrature a scatto del tipo sopra specificato soffrono di alcuni inconvenienti. ;Un inconveniente à ̈ dato dal fatto che, per garantire un fissaggio saldo ed un adeguata resistenza alle sollecitazioni, le suddette serrature a scatto sono vincolate al telaio dello schienale tipicamente con l’utilizzo di numerosi elementi e componenti, quali staffe, piastrine e simili. Questa situazione comporta il fatto che, da una parte, il montaggio della serratura sia gravoso in termini di tempi impiegati per collegare numerosi componenti e, dall’altra parte, la fabbricazione della serratura sia onerosa per quanto attiene ai costi di produzione dei suddetti componenti. ;Sintesi dell’invenzione ;Uno scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare una serratura a scatto di tipo perfezionato, in particolare che sia in grado di risolvere questi ed altri inconvenienti della tecnica anteriore in modo tale che essa possa essere fabbricata in modo semplice ed economico. ;Secondo la presente invenzione questo ed altri scopi vengono raggiunti mediante una serratura a scatto dotata delle caratteristiche tecniche citate nell’annessa rivendicazione indipendente. ;E’ da intendersi che le annesse rivendicazioni costituiscono parte integrante degli insegnamenti tecnici qui forniti nella descrizione dettagliata che segue in merito alla presente invenzione. In particolare, nelle annesse rivendicazioni dipendenti sono definite alcune forme di realizzazione preferite della presente invenzione che includono caratteristiche tecniche opzionali. ;Breve descrizione dei disegni ;Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno chiari dalla descrizione dettagliata che segue, data a puro titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento in particolare ai disegni allegati, in cui: ;- la figura 1 à ̈ vista prospettica di un sedile posteriore di un autoveicolo, avente uno schienale reclinabile dotato di una serratura a scatto realizzata in accordo con una forma di realizzazione esemplificativa della presente invenzione; ;- la figura 2 à ̈ una vista prospettica ingrandita della serratura a scatto mostrata nella figura 1; ;- la figura 3 à ̈ una vista prospettica in esploso della serratura a scatto rappresentata nelle figure precedenti; - la figura 4 à ̈ una vista prospettica analoga alla figura 2, ma in cui la serratura a scatto à ̈ osservata da un'altra angolazione; ;- la figura 5 à ̈ una vista in elevazione frontale sezionata lungo un piano sostanzialmente longitudinale della serratura illustrata nelle figure precedenti; ;- le figure 6 e 7 sono viste in elevazione laterale della serratura mostrata nelle figure precedenti, in cui il meccanismo di aggancio à ̈ illustrato in due rispettive e differenti condizioni operative; ;- la figura 8 à ̈ una vista sezionata longitudinalmente della serratura mostrata nelle figure precedenti; ;- le figure 9 e 10 sono viste analoghe a quelle rappresentate nelle figure 6 e 7 ma rappresentative di una serratura a scatto realizzata in accordo con una ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione; e ;- la figura 11 à ̈ una vista analoga a quella rappresentata nella figura 8, ma rappresentativa della serratura a scatto realizzata secondo la suddetta ulteriore forma di realizzazione mostrata nelle figure 9 e 10. ;Descrizione dettagliata dell’invenzione ;Con riferimento in particolare alle figure da 1 a 8, à ̈ indicata nel suo complesso con 10 una serratura a scatto realizzata in accordo con una forma di realizzazione esemplificativa della presente invenzione. ;In questa forma di realizzazione , la serratura a scatto 10 à ̈ mostrata montata su uno schienale reclinabile S appartenente ad un sedile di un veicolo, quale un sedile posteriore di un autoveicolo. In particolare, lo schienale S à ̈ oscillabile intorno ad un asse orizzontale A-A situato inferiormente, in modo tale da passare fra una posizione sostanzialmente eretta (figura 1) di funzionamento normale ad una posizione ribaltata in avanti (non mostrata) verso la seduta del sedile. Nella posizione sostanzialmente eretta, lo schienale S à ̈ atto a ricevere in appoggio la schiena di un utente che si accomoda sul sedile. Invece nella posizione sostanzialmente ribaltata in avanti, lo schienale S consente l’accesso alla regione situata posteriormente al sedile stesso, in particolare con la possibilità di accedere al vano portabagagli del veicolo su cui il sedile à ̈ installato ed incrementare dunque il volume di carico del vano portabagagli stesso. ;In questa forma di realizzazione, lo schienale S comprende un telaio od ossatura F montato oscillabile in particolare intorno all’asse orizzontale A-A e su cui à ̈ applicato posteriormente un pannello P che concorre a realizzare la separazione fra la regione situata posteriormente, quale il vano portabagagli, e la regione situata anteriormente, quale l’abitacolo, rispetto allo schienale S. ;Preferibilmente il telaio F à ̈ realizzato mediante uno o più tratti tubolari o scatolari fra di loro resi solidali in modo tale da definire la sagoma periferica dello schienale e che ne formano la struttura portante. ;Nella forma di realizzazione illustrata, il telaio F à ̈ realizzato di materiale metallico, ad esempio acciaio (preferibilmente di alto resistenziale) oppure alluminio (o sue leghe). ;Con riferimento in particolare alle figure da 2 a 8, la serratura a scatto 10 comprende: ;- una struttura di supporto 12 atta ad essere fissata al telaio F di detto sedile S; e ;- un meccanismo di aggancio 14 associato a detta struttura di supporto 12 ed atto ad accoppiarsi rilasciabilmente con un riscontro o scontrino fisso R (figure 3, 5 e 6), tipicamente realizzato di materiale metallico (ad esempio, acciaio), quando detto schienale S si trova in una posizione sostanzialmente eretta. ;In questa forma di realizzazione, la struttura di supporto comprende – vantaggiosamente ma non necessariamente - un involucro 12 internamente cavo ad atto ad accogliere, montato al suo interno, il meccanismo di aggancio 14. Preferibilmente, l’involucro 12 comprende a sua volta un corpo cavo 12a lateralmente aperto che viene chiuso da un coperchio o piastrina 12b ad esso fissato lateralmente, particolarmente realizzando una disposizione a “sandwich†con il meccanismo di aggancio 14. Tuttavia in ulteriori varianti di realizzazione à ̈ anche concepibile utilizzare una struttura di supporto che includa soltanto un organo portante per il meccanismo di aggancio, ad esempio la sola piastrina sopra menzionata, senza prevedere la presenza di altri elementi atti a costituire un involucro idoneo alla protezione o rivestimento esterno di tale meccanismo di aggancio. ;In questa forma di realizzazione, il corpo cavo 12a dell’involucro 12 à ̈ realizzato di materiale polimerico, ad esempio di tipo termoplastico. In particolare il suddetto materiale termoplastico comprende una poliammide, ad esempio nylon (quale di tipo PA 6). ;In questa forma di realizzazione, il coperchio o piastrina 12b dell’involucro 12 à ̈ realizzato di materiale metallico, ad esempio acciaio. In particolare, tale acciaio à ̈ di tipo alto resistenziale, quale acciaio S500 MC). ;La serratura a scatto 10 comprende inoltre almeno un organo allungato 16 che à ̈ in grado di attraversare in modo passante la struttura di supporto 12. Inoltre l’organo allungato 16 à ̈, da una parte, atto ad essere stabilmente e direttamente accoppiato alla struttura di supporto 12 e, dall’altra parte, atto ad essere accoppiato stabilmente e direttamente a detto telaio F, senza ostacolare il funzionamento di detto meccanismo di aggancio 14. ;In altri termini, l’organo allungato 16 permette contemporaneamente un collegamento diretto, vale a dire anche senza la necessità di ulteriori componenti ed elementi intermedi (ad esempio, tramite staffe, manicotti, piastrine e simili), da una parte con la struttura di supporto 12 e dall’altra parte con il telaio F dello schienale, peraltro sostanzialmente senza far decadere le prestazioni in termini di resistenza e stabilità dell’unione sussistente fra lo schienale S e la serratura a scatto 10. ;Preferibilmente il telaio F à ̈ provvisto di una coppia di fori passanti trasversali allineati H attraverso i quali à ̈ inseribile l’organo allungato 16. ;In particolare l’organo allungato 16 à ̈ atto ad attraversare almeno parzialmente e ad essere accoppiato con il telaio F. ;In questa forma di realizzazione, l’organo allungato 16 à ̈ sagomato come un’asta, preferibilmente di forma cilindrica. L’organo allungato 16 può essere dotato di variazioni di diametro o spessore attraverso la sua lunghezza, come sarà qui di seguito descritto. Vantaggiosamente ma non necessariamente, l’organo allungato 16 à ̈ realizzato in un sol pezzo. ;In questa forma di realizzazione, il collegamento diretto fra l’organo allungato 16 e la struttura di supporto 12 avviene vincolando una porzione 16a dell’organo allungato 16 che à ̈ sporgente verso l’esterno della struttura di supporto 12. In particolare la porzione 16a à ̈ un’estremità dell’organo allungato 16. Preferibilmente, l’organo allungato 16 – con la sua porzione 16a -attraversa una coppia di aperture passanti trasversali allineate (non numerate), ciascuna di esse ricavata nella struttura di supporto 12, ad esempio una di esse nel corpo cavo 12a e l’altra ricavata corrispondentemente nel coperchio 12b. ;Ad esempio, il suddetto collegamento diretto può avvenire mediante il montaggio di un dado 18 sulla suddetta porzione 16a, in particolare accoppiati grazie ad una filettatura reciproca. In alternativa, il collegamento diretto può essere realizzato mediante rivettatura, ribaditura o saldatura della porzione 16a sulla struttura di supporto 12. ;In questa forma di realizzazione, il collegamento diretto fra l’organo allungato 16 e il telaio F à ̈ realizzabile in modo analogo a quanto descritto con riferimento al collegamento diretto fra l’organo allungato 16 e la struttura di supporto 12. In altri termini, il collegamento diretto fra l’organo allungato 16 e il telaio F à ̈ atto ad avvenire vincolando una ulteriore porzione 16b dell’organo allungato 16 sporgente verso l’esterno (e preferibilmente attraversante i fori passanti H, fra di loro allineati) del telaio F, ad esempio da parte opposta rispetto alla porzione 16a. In particolare l’ulteriore porzione 16b à ̈ un’estremità dell’organo allungato 16. ;Ad esempio, il suddetto collegamento diretto può avvenire mediante il montaggio di un ulteriore dado sulla suddetta porzione 16b, in particolare accoppiati grazie ad una filettatura reciproca. In alternativa, il collegamento diretto può essere realizzato mediante rivettatura, ribaditura o saldatura della ulteriore porzione 16b telaio F. ;Preferibilmente l’organo allungato 16 comprende un distanziale allargato 20 atto ad essere interposto fra la struttura di supporto 12 e il telaio F, in modo tale da mantenerli fra di loro distanziati affinché sia possibile l’accoppiamento fra il riscontro o scontrino R con il meccanismo 14. Più in dettaglio, il riscontro R può sporgere (dal telaio del veicolo) posteriormente o lateralmente rispetto allo schienale S e grazie al distanziale 20 à ̈ possibile mantenere reciprocamente allontanati lo schienale S e riscontro R, evitando dunque un’interferenza indesiderata nel movimento. Pertanto il distanziale 20 che à ̈ “integrato†nell’organo allungato 16 consente di evitare l’adozione nella serratura 10 di ulteriori componenti atti a realizzare la sua funzione. ;In questa forma di realizzazione illustrata, ciascun organo allungato 16 à ̈ realizzato di materiale metallico, ad esempio di acciaio. ;In particolare, il meccanismo 14 comprende almeno un elemento girevole in grado di operare ruotando intorno ad un rispettivo asse di oscillazione. Il suddetto almeno un elemento girevole à ̈ attraversato con libertà di rotazione dal rispettivo organo allungato 16 in corrispondenza del suddetto asse di oscillazione. ;In questa forma di realizzazione il meccanismo 14 prevede una coppia di elementi girevoli 22 e 24 fra di loro cooperanti, in grado di operare ruotando intorno a rispettivi assi di oscillazione X-X e Y-Y. Preferibilmente gli assi X-X e Y-Y sono fra di loro paralleli. In modo altresì preferito gli elementi girevoli 22, 24 sono sostanzialmente piastriformi e giacciono su un medesimo piano di oscillazione, sostanzialmente perpendicolare agli assi X-X e Y-Y. In questo modo si conferisce una compattezza trasversale alla struttura complessiva della serratura 10. ;In questa forma di realizzazione, gli elementi girevoli 22 e 24 sono realizzati di materiale metallico, ad esempio acciaio (o sue leghe). In particolare tale acciaio comprende una acciaio legato con manganese e/o cromo (cosiddetto acciaio Mn-Cr). ;Particolarmente almeno uno degli elementi girevoli 22, 24 à ̈ attraversato dal rispettivo organo allungato 16 in corrispondenza del rispettivo asse di rotazione X-X, Y-Y, con libertà di rotazione rispetto all’organo allungato 16 stesso. In questo modo, viene consentita una ulteriore riduzione degli spazi occupati dalla serratura 10, evitando contemporaneamente che venga ostacolato il funzionamento corretto del meccanismo 14, particolarmente la rotazione dell’elemento girevole 22, 24. ;Nella forma di realizzazione ciascuno degli elementi girevoli 22 e 24 à ̈ attraversato – con libertà di rotazione – dal rispettivo organo allungato 16 in corrispondenza del rispettivo asse di oscillazione X-X e Y-Y. Chiaramente in ulteriori varianti dell’invenzione (non illustrate) à ̈ anche possibile concepire che nel meccanismo di aggancio vi sia soltanto un elemento girevole attraversato da un organo allungato. ;In questa forma di realizzazione, il meccanismo di aggancio 14 à ̈ predisposto per assumere due differenti configurazioni stabili, vale a dire una configurazione disaccoppiata dal riscontro R, mostrata nella figura 6, e una configurazione accoppiata con il riscontro R, mostrata nella figura 7. ;In questa forma di realizzazione, il meccanismo di aggancio 14 comprende un elemento girevole di aggancio 22 ed un elemento girevole di ritegno 24 montati girevoli nella struttura di supporto 12 intorno ad un asse di rotazione di aggancio X-X e rispettivamente un asse di rotazione di ritegno Y-Y, il cui funzionamento sarà chiarito qui di seguito.. ;Secondo questa forma di realizzazione, l’asse di rotazione di aggancio X-X associato all’elemento girevole di aggancio 22 à ̈ situato al di sotto dell’asse di rotazione di ritegno Y-Y associato all’elemento girevole di ritegno 24, in particolare secono il punto di vista di un osservatore che osservi la serratura 10 quando il sedile S a cui essa à ̈ associata si trova nella posizione sostanzialmente eretta ;In questa forma di realizzazione, l’elemento girevole di aggancio 22 à ̈ precaricato elasticamente da una molla di aggancio 26, quale una molla precaricata torsionalmente, in modo tale che tale elemento girevole di aggancio 22 tenda a ruotare per portarsi da una posizione inattiva (figura 6) verso una posizione attiva (figura 7), secondo un verso di rotazione di aggancio. Con riferimento all’esempio illustrato, tale movimento corrisponde sostanzialmente ad una rotazione in senso orario intorno all’asse X-X da parte dell’elemento girevole di aggancio 22 per chi osserva le figure 6 e 7. ;In questa forma di realizzazione, l’elemento girevole di ritegno 24 à ̈ precaricato elasticamente da una molla di ritegno 30, quale una molla precaricata torsionalmente, in modo tale che tale elemento girevole di ritegno tenda a ruotare per portarsi da una posizione di sblocco (figura 6) ad una posizione di blocco (figura 7), secondo un verso di rotazione di ritegno. Con riferimento all’esempio illustrato, tale movimento corrisponde ad una rotazione in senso orario intorno all’asse di rotazione Y-Y da parte dell’elemento girevole di ritegno 24 per chi osserva le figure 6 e 7. ;Preferibilmente il verso di rotazione di aggancio intorno all’asse di rotazione X-X e il verso di rotazione di ritegno intorno all’asse di rotazione Y-Y sono fra di loro concordi (ad esempio, in questa forma di realizzazione sono entrambi orientati in senso orario) ;Con riferimento alla figura 6, il meccanismo di aggancio 14 si trova nella configurazione disaccoppiata dal riscontro R. In questa forma di realizzazione, nella configurazione disaccoppiata l’elemento girevole di aggancio 22 si trova nella posizione inattiva e l’elemento girevole di ritegno 24 si trova nella posizione di sblocco. In questa configurazione lo schienale S à ̈ dunque disaccoppiato dal riscontro R. ;Nella posizione inattiva, l’elemento girevole di aggancio 22 à ̈ richiamato dalla molla di aggancio 26 in una condizione affacciata ad una finestra 28 ricavata posteriormente e/o lateralmente nella struttura di supporto 12, essendo atto a ricevere in accoppiamento il riscontro R ed altresì a consentirne il disaccoppiamento. Ad esempio, nella condizione affacciata, una sede 32 ricavata nell’elemento girevole di aggancio 22 à ̈ rivolta verso la finestra 28 ed à ̈ predisposta per ricevere al suo interno il riscontro R. Inoltre, nella posizione di sblocco, l’elemento girevole di ritegno 24 à ̈ atto a non interferire con la rotazione dell’elemento girevole di aggancio 22 verso la posizione inattiva o verso la posizione attiva. Viceversa, in tale configurazione disaccoppiata, l’elemento girevole di aggancio 22 à ̈ conformato per impedire, ad esempio mediante la cooperazione di profili complementari in interferenza meccanica reciproca, che l’elemento girevole di ritegno 24 ruoti verso la posizione di blocco, contrastando dunque l’azione della molla di ritegno 30. ;In questa forma di realizzazione, con particolare riferimento alla figura 6, tali profili complementari sono portati da: ;- un primo braccio 22a dell’elemento girevole di aggancio 22 che à ̈ sagomato come un bilanciere (particolarmente con bracci di forma ricurva), e ;- un primo braccio 24a dell’elemento girevole di ritegno 24 che à ̈ altresì sagomato come un bilanciere. ;Partendo dalla suddetta configurazione disaccoppiata, quando lo schienale S viene reclinato all’indietro nella posizione sostanzialmente eretta, il riscontro R attraversa la finestra 28, spingendo forzatamente l’elemento girevole di aggancio 22 verso la posizione attiva contro l’azione della molla di aggancio 26. ;Nella posizione attiva, l’elemento girevole di aggancio 22 à ̈ spostato in una condizione allontanata dalla finestra 28, ricevendo in accoppiamento il riscontro R, ad esempio all’interno della sede 32. Nel contempo, ormai spostato nella posizione attiva, l’elemento girevole di aggancio 22 à ̈ atto a non interferire con la rotazione dell’elemento girevole di ritegno 24 verso la posizione di blocco o verso la posizione di sblocco, ad esempio allontanando i suddetti profili complementari precedentemente in interferenza. Pertanto l’elemento girevole di ritegno 24 à ̈ in grado di portarsi nella sua posizione di blocco per azione della molla di ritegno 30. Viceversa, quando l’elemento girevole di ritegno 24 raggiunge la posizione di blocco, esso à ̈ conformato per impedire, ad esempio mediante l’interazione di ulteriori profili complementari in interferenza meccanica reciproca, che l’elemento girevole di aggancio 22 ruoti verso la posizione inattiva, contrastando dunque l’azione della molla di aggancio 26. ;In questa forma di realizzazione, con particolare riferimento alla figura 7, tali ulteriori profili complementari sono portati da: ;- un secondo braccio 22b (dotato di una sporgenza distale) dell’elemento girevole di aggancio 22, sagomato come un bilanciere, e ;- un secondo braccio 24b (dotato di un intaglio intermedio sagomato in maniera idonea ad alloggiare la sporgenza distale) dell’elemento girevole di ritegno 24, altresì sagomato come un bilanciere. ;Particolarmente i primi bracci 22a e 24a dei bilancieri realizzati dagli elementi girevoli di aggancio 22 e rispettivamente di ritegno 24 sono operativamente situati anteriormente rispetto ai secondi bracci 22b e 224b. In altri termini, i primi bracci 22a e 24a si trovano nell’uso ad oscillare in posizione più lontana dal vano portabagagli posteriore rispetto agli altri bracci 22b e 24b. ;Pertanto il meccanismo di aggancio 14 si trova dunque nella configurazione accoppiata con il riscontro R, particolarmente in cui l’elemento girevole di aggancio 22 si trova nella posizione attiva e l’elemento girevole di ritegno 24 si trova nella posizione blocco. In questa configurazione lo schienale S à ̈ dunque saldamente vincolato al riscontro R. ;In particolare, in questa fase, il riscontro R si trova accomodato nella sede 32 preferibilmente ricavata come un’ansa situata fra i bracci ricurvi 22a e 22b recati dal bilanciere definito dall’elemento girevole di aggancio 22. ;Partendo dalla suddetta configurazione accoppiata, quando l’elemento girevole di ritegno 24 viene ruotato forzatamente (in modo controllato manualmente od automaticamente) verso la posizione di sblocco, esso non viene contrastato dall’elemento girevole di aggancio 22. Al contrario, l’elemento girevole di aggancio 22 viene liberato dal vincolo con l’elemento girevole di ritegno 24, ad esempio mediante l’allontanamento degli ulteriori profili complementari in interferenza meccanica reciproca. In questo modo viene consentito all’elemento girevole di aggancio 22 di portarsi dalla posizione attiva alla posizione inattiva per l’azione della molla di aggancio 26. Al termine dell’azione forzata eseguita sull’elemento girevole di ritegno 24, quest’ultimo tende ad essere richiamato verso la posizione di blocco dalla molla di ritegno 30. Tuttavia, l’elemento girevole di aggancio 22 che si trova nella sua posizione attiva à ̈ conformato per impedire, ad esempio mediante la cooperazione dei profili complementari in interferenza meccanica reciproca, che l’elemento girevole di ritegno 24 ruoti verso la posizione di blocco, contrastando dunque l’azione della molla di ritegno 30. ;Pertanto in questa situazione il meccanismo di aggancio 14 si trova nuovamente nella configurazione disaccoppiata dal riscontro R. ;In questa forma di realizzazione, la serratura a scatto 10 à ̈ dotata di un organo di sgancio 34 montato mobile sulla struttura di supporto 12 e predisposto per controllare manualmente il meccanismo di aggancio 14 in maniera tale da comandarne il passaggio dalla configurazione accoppiata alla configurazione disaccoppiata. In particolare l’organo di sgancio 34 à ̈ vincolato all’elemento girevole di ritegno 24 in modo tale che, a seguito di un azionamento manuale dell’organo di sgancio 34 (posizione di lavoro), l’elemento girevole di ritegno 24 venga momentaneamente portato dalla posizione di blocco alla posizione di sblocco, contro l’azione della molla di ritegno 30, quando l’elemento girevole di aggancio 22 à ̈ nella posizione attiva. ;Preferibilmente l’organo di sgancio 34 à ̈ contrastato da una molla di richiamo 35, quale una molla precaricata torsionalmente, tendente a riportarlo in una posizione di riposo, vale a dire corrispondente la configurazione accoppiata del meccanismo di aggancio 14, in particolare alla posizione di blocco dell’elemento girevole di ritegno 24. ;In particolare l’organo di sgancio 34 comprende una leva 36 montata ruotabile intorno ad un’asse di rotazione di sgancio Z-Z, in maniera tale da essere manualmente accessibile dall’esterno della struttura di supporto 12 da parte di un utente. La leva 36 à ̈ vincolata al meccanismo di aggancio 14 in tale da controllarne il passaggio dalla configurazione accoppiata alla configurazione disaccoppiata, quando tale leva passa dalla posizione di riposo alla posizione di lavoro, ad esempio contro l’azione della molla di richiamo 35. ;In particolare l’asse di rotazione di sgancio Z-Z à ̈ parallelo agli assi di rotazione X-X e Y-Y associati agli elementi girevoli 22 e 24 del meccanismo di aggancio 14. Preferibilmente, l’asse di rotazione di sgancio Z-Z à ̈ situato al di sopra degli assi di rotazione X-X e Y-Y associati al meccanismo di sgancio, per un osservatore che osservi la serratura 10 quando il sedile S a cui essa à ̈ associato si trova nella posizione sostanzialmente eretta. ;In questa forma di realizzazione, la leva 36 à ̈ vincolata all’elemento girevole di ritegno 24 in maniera tale da farlo oscillare verso la posizione di sblocco quando tale leva viene ruotata intorno all’asse Z-Z in un verso di rotazione di sgancio (ad esempio, orientato concordemente ad un senso antiorario per chi osserva le figure 6 e 7) nella posizione di lavoro, in particolare contro l’azione della molla di richiamo 35. Preferibilmente, la serratura a scatto comprende, a questo scopo, un corpo rigido 38, ad esempio incernierato da una parte alla leva 36 (particolarmente in posizione eccentrica a quest’ultima) e dall’altra parte all’elemento girevole di ritegno 24. In questo modo si determina un vincolo in rotazione fra la leva 36 e il corpo rigido 38. Particolarmente, i suddetti incernieramenti avvengono intorno ad assi paralleli all’asse Z-Z. ;In questa forma di realizzazione, il corpo rigido 38 à ̈ una barra allungata, in particolare avente alle estremità una coppia di pioli (non numerati) sporgenti trasversalmente a cui sono accoppiati con libertà di rotazione la leva 36 e l’elemento girevole di ritegno 24. In questo modo il corpo rigido 38 agisce sostanzialmente come un puntone, sollecitato in compressione per effetto dell’oscillazione manualmente forzata della leva 36 in combinazione con l’azione svolta dalla molla associata all’elemento girevole di ritegno 24. ;Con riferimento alla figura 8, sono illustrati alcuni particolari di realizzazione di questa forma di realizzazione. In particolare, nella suddetta figura à ̈ visibile come il suddetto almeno un elemento girevole 22, 24 sia supportato in rotazione dalle pareti laterali 40a e 40b della struttura di supporto 12, realizzata come un involucro cavo atto a racchiudere il meccanismo di aggancio 14. ;Particolarmente, le suddette pareti laterali 40a e 40b sono affacciate trasversalmente (vale a dire, in direzione parallela al rispettivo asse di rotazione X-X o Y-Y) definendo un intercapedine nella quale à ̈ supportato in rotazione il suddetto almeno un elemento girevole 22 e 24. ;In questa forma di realizzazione, il suddetto almeno un elemento girevole 22 e 24 à ̈ supportato da una coppia di spallamenti 42a e 42b recati internamente dalle pareti laterali 40a e rispettivamente 40b. Preferibilmente gli spallamenti 42a e 42b sono sporgenti verso l’interno dell’intercapedine definita dalla struttura di supporto 12. In forme di realizzazione alternative (non illustrate), à ̈ concepibile realizzare uno od entrambi gli spallamenti 42a e 42b come rientranti internamente - oppure a filo -rispetto alle pareti laterali 40a e 40b, adeguando corrispondentemente la sagoma dell’associato elemento girevole 22 e 24. ;In questa forma di realizzazione, il suddetto almeno un elemento girevole 22, 24 ed almeno uno degli spallamenti 42a e 42b sono fra di loro almeno in parte compenetranti, ma con libertà di rotazione reciproca, in direzione trasversale (vale a dire, in direzione parallela al rispettivo asse di rotazione X-X o Y-Y). In particolare tale elemento girevole 22, 24 presenta lateralmente da una parte un incavo 44 in cui à ̈ inserito lo spallamento 42b sporgente dalla parete laterale 40b trasversalmente più esterna. In ulteriori varianti di realizzazione (non raffigurate), à ̈ possibile concepire che vi sia un ulteriore incavo situato in posizione opposta all’incavo 44 e atto ad alloggiare anche l’altro spallamento 42a. ;In questa forma di realizzazione, entrambi gli elementi girevoli 22 e 24 sono supportati in rotazione dalle pareti interne della struttura di supporto 12, sostanzialmente in accordo a quanto sopra descritto. ;Secondo varianti di realizzazione alternative non illustrata, il suddetto almeno un elemento girevole può essere supportato in rotazione da una rispettiva boccola vincolata opportunamente dalla struttura di supporto, ad esempio fra pareti laterali trasversalmente affacciate. In tale ipotesi, gli organi allungati sono realizzabili in maniera tale da attraversare la struttura di supporto ed inseribili, con libertà di rotazione, all’interno di tali boccole. Chiaramente tale configurazione à ̈ adottabile anche prevedendo una pluralità delle suddette boccole associabili ad una corrispondente pluralità di elementi girevoli. ;Nella forma di realizzazione descritta, come si può notare in particolar modo con riferimento a quanto illustrato nella figura 4, gli organi allungati 16 intersecano trasversalmente i tratti scatolari o tubolari del telaio F in modo sostanzialmente allineato parallelamente all’asse longitudinale di tali tratti quando la serratura 10 à ̈ montata al sedile S. In particolare, gli organi allungati 16 nella loro estensione attraverso i tratti scatolari o tubolari del telaio F attraversano trasversalmente – preferibilmente perpendicolarmente – l’asse longitudinale di tali tratti. ;Quando il suddetto almeno un elemento girevole 22, 24 del meccanismo di aggancio 14 à ̈ supportato in rotazione dalla struttura di supporto 12, indipendentemente dal montaggio del suddetto almeno un organo allungato 16 attraverso quest’ultima, si riscontra una flessibilità ed adattabilità della modalità di montaggio della serratura 10. ;Secondo una prima modalità di montaggio della serratura 10 sul telaio F dello schienale à ̈ possibile: ;- mettere a disposizione una serratura 10 come sopra descritta ma in forma di un assieme preassemblato includente la struttura di supporto 12 e il meccanismo di aggancio 14 ma disaccoppiato dal suddetto almeno un organo allungato 16; ;- procedere con l’accoppiamento dell’almeno un organo allungato 16 con il telaio F, ad esempio inserendo la porzione 16b attraverso la coppia di fori allineati H e collegandola stabilmente e direttamente con il telaio F stesso; e ;- assemblare successivamente la serratura 10 nell’almeno un organo allungato 16 già accoppiato con il telaio F, ad esempio inserendo la porzione 16a attraverso la coppia di aperture allineate (non numerate) e collegandola stabilmente e direttamente con la struttura di supporto 12. ;Secondo una modalità di montaggio alternativa à ̈ possibile: ;- mettere a disposizione una serratura 10 come sopra descritta includente la struttura di supporto 12 e il meccanismo di aggancio 14, ed anche già accoppiata con l’organo allungato 16 (ad esempio, attraverso la porzione 16a); e ;- procedere con l’accoppiamento della serratura 10, provvista dell’organo allungato 16, con il telaio F, ad esempio inserendo la porzione 16b attraverso la coppia di fori allineati H e collegandola stabilmente e direttamente con il telaio F stesso. ;In questa forma di realizzazione, almeno una delle molle 26, 30 e 35 à ̈ realizzata di acciaio, ad esempio di classe SH. ;In questa forma di realizzazione la leva 36 e/o il corpo rigido 38 à ̈ realizzata di materiale polimerico, ad esempio di tipo termoplastico (quale, poliammide). In particolare la suddetta poliammide comprende nylon, ad esempio di tipo PA6. ;Con riferimento in particolare alle figure da 9 a 11, à ̈ indicata nel suo complesso con 110 una serratura a scatto realizzata in accordo con una ulteriore forma di realizzazione esemplificativa della presente invenzione. ;A particolari ed elementi simili - o aventi una funzione analoga - a quelli della forma di realizzazione precedentemente illustrata, sono associati i medesimi riferimenti alfanumerici. Per ragioni di concisione, la descrizione di tali particolari ed elementi non sarà nuovamente ripetuta qui di seguito, ma si farà riferimento a quanto precedentemente esposto nella descrizione della prima forma di realizzazione. ;Come si potrà apprezzare, in questa forma di realizzazione uno dei principali aspetti distintivi rispetto alla forma di realizzazione precedente descritta à ̈ riscontrabile nel meccanismo di aggancio, ivi indicato dal riferimento 114. ;In particolare, il meccanismo di aggancio 114 prevede una coppia di elementi girevoli 122, 124 che cooperano fra loro nella configurazione accoppiata (figura 9) e disaccoppiata (figura 10) mediante caratteristiche strutturalmente differenti dalla prima forma di realizzazione. ;In questa forma di realizzazione, la molla di ritegno ivi indicata con 130 à ̈ una molla precaricata a trazione, tendente a trattenere l’elemento girevole di ritegno 124 nella posizione illustrata nella figura 9. ;A differenza della forma di realizzazione precedentemente descritta, nella configurazione accoppiata del meccanismo di aggancio 114, l’elemento girevole di ritegno 124 à ̈ sagomato in maniera tale per cui esso realizzi anteriormente (rispetto ai rispettivi assi di rotazione X-X e Y-Y) un’interferenza con il profilo complementare dell’elemento girevole di aggancio 122. Invece nella forma di realizzazione precedentemente decritta, nella configurazione accoppiata illustrata nella figura 7, gli ulteriori profili complementari dell’elemento girevole di ritegno 24 e dell’elemento girevole di aggancio 22 realizzano posteriormente (sempre rispetto ai rispettivi assi di rotazione X-X e Y-Y) un’interferenza, evitando il ritorno dell’elemento girevole di aggancio 22 nella posizione atta ad espellere il riscontro R. ;Ulteriormente in questa forma di realizzazione, la cooperazione mediante interferenza fra l’elemento girevole di ritegno 124 e l’elemento girevole di aggancio 122 à ̈ sostanzialmente del tipo ad arpionismo che nel principio à ̈ sostanzialmente analogo al corrispondente arpionismo illustrato nella forma di realizzazione rappresentata nelle figure da 1 a 8. In particolare, l’elemento girevole di ritegno 124 presenta un dente radialmente sporgente 124a e l’elemento girevole di aggancio 122 ha rispettivamente uno smusso od incisione 122a, complementare a detto dente 124a. ;In questa forma di realizzazione, la struttura degli organi allungati 16 e la loro modalità di collegamento fra la struttura di supporto 12 e il telaio F del sedile S sono sostanzialmente le medesime di quelle esibite dalla forma di realizzazione precedente. ;Per quanto attiene il montaggio fra gli elementi girevoli 122, 124 e le pareti laterali 40a e 40b della struttura di supporto, la posizione e conformazione degli spallamenti 142a e 142b à ̈ opzionalmente invertita rispetto a quella della forma di realizzazione precedentemente illustrata. In altri termini, l’incavo 144 à ̈ rivolto verso la parete laterale 40a trasversalmente più interna, dalla quale sporge trasversalmente verso l’esterno lo spallamento 142a compenetrante con l’incavo 144 in maniera tale da permettere una libertà di rotazione reciproca. Tuttavia la suddetta configurazione à ̈ derogabile, in quanto essa à ̈ modificabile sulla base degli insegnamenti precedentemente descritti con attinenza alla forma di realizzazione rappresentata nelle figure da 1 a 8. ;Come evidente ad un tecnico del settore alla luce della presente descrizione, le caratteristiche tecniche che differenziano fra loro le diverse varianti e forme di realizzazione descritte ed illustrate sono liberamente scambiabili fra loro, laddove compatibili. ;Naturalmente, fermo restando il principio dell’invenzione, le forme di attuazione ed i particolari di realizzazione potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto descritto ed illustrato a puro titolo di esempio non limitativo, senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione come definito nelle annesse rivendicazioni. ;Come à ̈ chiaro ad un tecnico del settore, il principio dell’invenzione può essere applicato a serrature a scatto che presentano un meccanismo di aggancio che differisce da quanto descritto in precedenza, ad esempio dotato di elementi mobili che cooperano in maniera differente dagli elementi girevoli di aggancio e di ritegno illustrati nelle figure. ;Come à ̈ altresì evidente ad un tecnico del settore, l’organo di sgancio può essere realizzato e concepito in maniera differente da quanto esemplificativamente espresso nella precedente descrizione. Ad esempio l’organo di sgancio può essere sostituto od integrato con un sistema di azionamento di tipo differente, manuale od automatico. In particolare, tale sistema di azionamento sostitutivo od aggiuntivo può impiegare - in modo di per sé noto nel settore - un cavo Bowden oppure un attuatore od un motore elettrico cooperanti con il meccanismo di aggancio. Tale sistema di azionamento può essere controllabile remotamente rispetto alla posizione in cui si trova la serratura, ad esempio direttamente dal cruscotto oppure dal vano portabagagli stesso, senza per questo uscire dall’ambito della presente invenzione. *