ITTO20100063U1 - Porta per un apparecchio di cottura domestico, particolarmente un forno - Google Patents

Porta per un apparecchio di cottura domestico, particolarmente un forno

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ITTO20100063U1
ITTO20100063U1 IT000063U ITTO20100063U ITTO20100063U1 IT TO20100063 U1 ITTO20100063 U1 IT TO20100063U1 IT 000063 U IT000063 U IT 000063U IT TO20100063 U ITTO20100063 U IT TO20100063U IT TO20100063 U1 ITTO20100063 U1 IT TO20100063U1
Authority
IT
Italy
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handle body
door according
support body
handle
door
Prior art date
Application number
IT000063U
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English (en)
Inventor
Gianluca Allegrezza
Pietro Bartoccetti
Fabio Gambardella
Original Assignee
Indesit Co Spa
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Publication date
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B1/00Knobs or handles for wings; Knobs, handles, or press buttons for locks or latches on wings
    • E05B1/0015Knobs or handles which do not operate the bolt or lock, e.g. non-movable; Mounting thereof
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F24HEATING; RANGES; VENTILATING
    • F24CDOMESTIC STOVES OR RANGES ; DETAILS OF DOMESTIC STOVES OR RANGES, OF GENERAL APPLICATION
    • F24C15/00Details
    • F24C15/02Doors specially adapted for stoves or ranges
    • F24C15/024Handles
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B1/00Knobs or handles for wings; Knobs, handles, or press buttons for locks or latches on wings
    • E05B1/0015Knobs or handles which do not operate the bolt or lock, e.g. non-movable; Mounting thereof
    • E05B2001/0023Knobs or handles which do not operate the bolt or lock, e.g. non-movable; Mounting thereof being movable into a non-operating position, e.g. foldable towards the mounting plane

Description

DESCRIZIONE del modello di utilità dal titolo:
“Porta per un apparecchio di cottura domestico, particolarmente un forno”,
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Campo del trovato
Il presente trovato si riferisce ad una porta per un apparecchio di cottura domestico, particolarmente un forno. Più particolarmente, l’invenzione è relativa ad una tale porta avente un dispositivo di maniglia “a scomparsa”, provvisto di un meccanismo di tipo push-push.
Sfondo del trovato
L’uso di dispositivi di maniglia a scomparsa su porte per apparati di cottura domestica è largamente noto. In alcune soluzioni questi dispositivi sono provvisti di un meccanismo di fermo di tipo “push-push”, ovverosia un meccanismo bistabile, commutabile tra rispettive condizioni di blocco e di rilascio di un corpo di maniglia tramite una pressione del corpo stesso verso una rispettiva posizione chiusa.
Questi dispositivi di maniglia noti comprendono essenzialmente un corpo di maniglia che è incernierato ad una relativa struttura di supporto per ruotare secondo un asse generalmente parallelo all’asse di rotazione della porta. Al dispositivo di maniglia è associato il meccanismo di push-push, che è suscettibile di assumere una condizione di blocco ed una condizione di rilascio. Nella condizione di blocco del meccanismo, il corpo di maniglia risulta sostanzialmente a filo con la superficie frontale della porta. Premendo leggermente il corpo di maniglia si determina la commutazione del meccanismo di push-push, e quindi il suo passaggio alla condizione di rilascio, che consente al corpo di maniglia di assumere una rispettiva condizione aperta: in tale condizione, il corpo di maniglia è afferrabile con una mano da un utilizzatore dell’elettrodomestico, onde aprire la porta.
I dispositivi di maniglia provvisti di meccanismo push-push secondo la tecnica nota sono in generale costruttivamente complicati, nonché di assemblaggio e montaggio relativamente difficoltoso e dispendioso. Tali dispositivi di tipo noto si dimostrano inoltre poco idonei per applicazioni in cui il corpo di maniglia debba estendersi per quasi l’intera larghezza della porta.
Sommario del trovato
Il presente trovato si propone essenzialmente di risolvere uno o più dei suddetti inconvenienti, ed in particolare di indicare una porta per un apparecchio di cottura domestico, in particolare un forno, provvista di un dispositivo di maniglia di realizzazione semplice ed economica, di funzionamento affidabile e di montaggio estremamente semplificato. Scopo ulteriore del trovato è quello di realizzare una tale porta in cui il dispositivo di maniglia si estenda per quasi l’intera larghezza della porta, garantendo al contempo un funzionamento preciso ed affidabile.
Questi ed altri scopi ancora, che risulteranno maggiormente chiari in seguito, sono raggiunti secondo il presente trovato da una porta per un apparecchio di cottura domestico avente le caratteristiche indicate nelle rivendicazioni allegate. Le rivendicazioni costituiscono parte integrante dell’insegnamento tecnico qui fornito in relazione al trovato.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno chiari dalla descrizione che segue, effettuata con riferimento ai disegni annessi, forniti a puro titolo esemplificativo e non limitativo, in cui:
- le figure 1 e 2 sono una vista in elevazione e frontale ed una vista laterale, rispettivamente, di una porta per un apparecchio di cottura domestico secondo il presente trovato, con un relativo dispositivo di maniglia in condizione aperta;
- le figure 3 e 4 sono viste simili a quelle delle figure 1 e 2, ma con il dispositivo di maniglia in condizione chiusa;
- la figura 5 è una vista parzialmente esplosa della porta delle figure 1-4;
- la figura 6 è una vista in elevazione posteriore di un telaio della porta delle figure 1-5;
- la figura 7 è una vista esplosa di un dispositivo di maniglia di una porta secondo il trovato, ad esempio la porta delle figure 1-5;
- la figura 8 è un dettaglio ingrandito di figura 7;
- la figura 9 è un’ulteriore vista esplosa del dispositivo di maniglia di figura 7;
- le figure 10 e 11 sono dettagli ingranditi di figura 9;
- la figura 12 è un’ulteriore vista parziale, in esploso, del dispositivo di maniglia delle figure 7 e 9;
- la figura 13 è un dettaglio ingrandito di figura 12;
- le figure 14 e 15 sono una vista in elevazione posteriore ed una vista dall’alto, rispettivamente, di un componente del dispositivo di maniglia delle figure 7, 9 e 12;
- la figura 16 è un dettaglio ingrandito di figura 14; e
- la figura 17 è una sezione, in scala ingrandita, secondo la linea XVII-XVII di figura 14.
Descrizione di forme di attuazione preferite del trovato
Il riferimento ad “una forma di attuazione” all’interno di questa descrizione sta ad indicare che una particolare configurazione, struttura, o caratteristica descritta in relazione alla forma di attuazione è compresa in almeno una forma di attuazione. Quindi, i termini “in una forma di attuazione” e simili, presenti in diverse parti all’interno di questa descrizione, non sono necessariamente tutti riferite alla stessa forma di attuazione. Inoltre, le particolari configurazioni, strutture o caratteristiche possono essere combinate in ogni modo adeguato in una o più forme di attuazione. I riferimenti utilizzati nel seguito sono soltanto per comodità e non definiscono l’ambito di tutela o la portata delle forme di attuazione.
Nelle figure da 1 a 4, con 1 è indicata nel suo complesso una porta per un apparecchio di cottura domestico secondo il presente trovato. Nel seguito della presente descrizione si assuma che la porta 1 sia prevista in corrispondenza dell’apertura di una camera di cottura o muffola di un forno domestico; a tale scopo la porta è incernierata in una sua regione inferiore alla struttura del forno, per ruotare secondo un asse sostanzialmente orizzontale.
La porta 1 comprende un telaio di porta, indicato complessivamente con 2, il quale ha una struttura comprensiva di due lati montanti 3 e 4, raccordati alle rispettive estremità tramite due elementi trasversali 5 e 6. Il telaio 2 definisce sostanzialmente una cornice di montaggio per un pannello di chiusura, indicato complessivamente con 7. Il pannello 7, che è preferibilmente un pannello in vetro temperato, è fissato al telaio 2. In una forma di attuazione del trovato, il telaio 2 ha un corpo di materiale plastico al quale il pannello in vetro 7 è fissato tramite incollaggio. Al telaio 2 è associato, in una sua parte superiore, un dispositivo di maniglia, indicato complessivamente con 10 in figura 5.
Come rappresentato ad esempio nelle figure 7, 9 e 12, il dispositivo di maniglia 10 comprende un corpo di supporto, indicato complessivamente con 20, destinato ad essere montato sul telaio 2 al di sopra del pannello 6. Il dispositivo di maniglia 10 comprende ulteriormente un corpo di maniglia, indicato complessivamente con 30, il quale è montato mobile sul corpo di supporto 20, onde poter assumere una posizione chiusa ed una posizione aperta. Nella posizione aperta, visibile nelle figure 1-2, il corpo di maniglia 30 risulta sporgente da un piano frontale della porta, ad esempio il piano definito dalla superficie frontale del pannello 6, onde poter essere afferrabile da un utilizzatore. Nelle figure 3 e 4 è invece visibile la posizione chiusa del corpo di maniglia 30, nella quale il corpo stesso non è afferrabile. Come risulterà chiaro in seguito, in una forma di attuazione preferita del trovato, come rappresentata nelle figure, al corpo di maniglia 30 è applicato frontalmente un relativo pannello di copertura, indicato con 40. Preferibilmente anche questo pannello 40 è formato in vetro e, nella condizione chiusa del corpo di maniglia 30, il pannello 40 risulta sostanzialmente a filo con il pannello 6, come ben visibile ad esempio in figura 4.
Il dispositivo di maniglia 10 comprende un meccanismo di fermo, in seguito descritto, sostanzialmente di tipo push-push, ovverosia commutabile tra rispettive condizioni di blocco e di rilascio tramite una leggera pressione del corpo di maniglia 30 verso la rispettiva posizione chiusa. Il dispositivo 10 include inoltre mezzi elastici, in seguito descritti, montati in modo da sollecitare costantemente il corpo di maniglia 30 verso la rispettiva posizione aperta.
Secondo una caratteristica del trovato, il corpo di maniglia 30 ha, nella sua faccia posteriore, ovvero la sua faccia generalmente rivolta verso il corpo di supporto 20, almeno un riscontro, indicato con 31 nelle figure 9, 10, 14, 16 e 17. Il riscontro 31 è sostanzialmente configurato come un’appendice sporgente dalla suddetta faccia posteriore del corpo di maniglia 30. In una forma di attuazione particolarmente vantaggiosa, l’appendice che realizza il riscontro 31 è ricavata integralmente nel corpo stesso, che è preferibilmente formato in un pezzo unico in materiale termoplastico ottenuto da stampaggio. Come visibile nelle figure 10 e 17, il riscontro 31 ha una testa 31a generalmente allargata rispetto ad un relativo gambo. Nell’esempio illustrato, questa testa 31a include due piani inclinati opposti.
Sempre secondo una caratteristica del trovato, il corpo di supporto 20 ha, nella sua faccia frontale, ovvero la sua faccia generalmente rivolta verso il corpo di maniglia 30, almeno una sede di ricezione per un meccanismo di fermo di tipo push-push.
La sede suddetta, indicata complessivamente con 21 ad esempio nelle figure 8, 12 e 13, è destinata a ricevere l’involucro di un rispettivo meccanismo di fermo, indicato nelle stesse figure citate con 22. In una forma di attuazione preferita, la sede 21 è definita integralmente nel corpo di supporto 20, che è preferibilmente anch’esso formato in un pezzo unico in materiale termoplastico stampato. Nelle figure 8, 11 e 13 l’involucro del meccanismo 22 è indicato con 23.
In una forma di attuazione particolarmente vantaggiosa, l’involucro 23 del meccanismo 22 e la relativa sede di ricezione 21 sono configurati per il mutuo aggancio, particolarmente un aggancio a scatto. Nel caso esemplificato l’involucro 23 presenta, su due pareti opposte, un rispettivo dentino di aggancio, uno solo dei quali visibile, indicato con 23a, destinato ad impegnarsi in una corrispondente fessura 21a - vedere figura 8 - ricavata in una omologa parete della sede 21. Nell’esempio di attuazione illustrato l’involucro 23 ha forma generalmente parallelepipeda, aperto all’estremità frontale e chiuso all’estremità posteriore, e la sede 21 ha una rispettiva cavità avente sezione trasversale sostanzialmente complementare alla sezione trasversale dell’involucro 23. Si apprezzerà tuttavia che, in possibili forme di attuazione alternative, la forma dell’involucro 23 e della sede 21 potrà essere diversa da quella esemplificata, fermo restando che, di preferenza, il tipo di aggancio tra le due parti in questione è un aggancio di tipo rapido.
Sempre secondo il trovato, il meccanismo di fermo 22 include una coppia di bracci 22a, generalmente conformati a ganascia, preferibilmente sporgenti frontalmente dall’involucro 23. I bracci 22a sono montati rispetto al relativo involucro 23 in modo tale per cui, nella condizione di rilascio del meccanismo 22, i bracci stessi sono in una configurazione distanziata, in modo da poter ricevere liberamente tra loro la testa 31a del relativo riscontro 31; nella condizione di blocco del meccanismo 22, i bracci 22a risultano invece in una condizione generalmente ravvicinata, atta a trattenere tra loro la testa 31a del riscontro 31.
Nell’esempio di attuazione esemplificato, il meccanismo 22 comprende anche un corpo mobile 22b, parzialmente alloggiato all’interno dell’involucro 23 di modo che la sua parte frontale sia accessibile sul fronte dell’involucro stesso. Il corpo mobile 22b è sollecitato da un elemento elastico, non visibile, verso l’esterno dell’involucro 23 o comunque in posizione tale per cui su di esso possa premere la sommità della testa 31a del riscontro 31. Il corpo mobile 22b ha essenzialmente la funzione di comandare l’avvicinamento o l’allontanamento in rotazione dei due bracci 22a.
All’interno dell’involucro 23 sono presenti i componenti del meccanismo bistabile che consentono di mantenere le due suddette posizioni reciproche dei bracci 22a. Le modalità pratiche di realizzazione dei componenti interni del meccanismo 22 prescindono dalle finalità del presente trovato. A tale scopo si segnala che meccanismi di tipo push-push con bracci a ganascia del tipo indicato sono generalmente noti e che ad esempio, meccanismi utilizzabili ai fini dell’implementazione del presente trovato possono essere del tipo descritto in EP-A-477863, oppure in US-A-4,709,949, i cui insegnamenti al riguardo si considerano qui incorporati per riferimento.
In una forma di attuazione preferita del trovato, quale quella rappresentata nei disegni, sono previsti almeno due riscontri 31, due sedi di ricezione 21 e due meccanismi di fermo 22. In questo caso, i due riscontri 31 e le due sedi 21 sono preferibilmente definiti in regioni laterali opposte del corpo di maniglia 30 e del corpo di supporto 20, rispettivamente. Questa disposizione garantisce un buon bilanciamento in aggancio ed un buon allineamento del corpo di maniglia 30, quando esso si trova nelle rispettiva posizione chiusa. La presenza di una coppia di meccanismi 22 è particolarmente utile in quelle attuazioni in cui, come nel caso qui esemplificato, la maniglia a scomparsa di una porta per un elettrodomestico di cottura - ovvero il corpo di supporto 20 e il corpo di maniglia 30 - hanno una lunghezza almeno pari alla minima distanza tra i due lati montanti 3 e 4 del telaio di porta 2. Come si apprezza, infatti, ad esempio dalle figure 1 e 3, in una forma di attuazione preferita del presente trovato il dispositivo di maniglia ha complessivamente una lunghezza sostanzialmente pari alla larghezza del pannello 7.
Va notato che è possibile una disposizione inversa dei componenti che consentono di mantenere il corpo di maniglia 30 nella rispettiva posizione chiusa, ovverosia una disposizione in cui il riscontro 31, o i riscontri 31, sono sul corpo di supporto 20, mentre la sede 21, o ciascuna sede 21, per un relativo meccanismo 22 si trova nel corpo di maniglia 30.
In una forma di attuazione preferita, la faccia frontale del corpo di supporto 20 include almeno una regione generalmente cava, aperta frontalmente, ed è nell’ambito di questa porzione che è definita una relativa sede 21. In questo modo, la posizione del meccanismo 22 risulta generalmente arretrata rispetto al piano generale del corpo di maniglia 30 quando nella posizione chiusa, e questo consente, in modo semplice, di far sì che il corpo stesso, “scompaia” in tale posizione, ovvero il pannello 40 risulti sostanzialmente a filo con il pannello 7.
Nella forma di attuazione preferita illustrata, e come si vede ad esempio nelle figure 7, 8, 12 e 13, la faccia frontale del corpo di supporto 20 include una parete principale 24, sostanzialmente piana, che si estende tra due regioni generalmente cave, indicate con 25. Queste due regioni cave 25 hanno una rispettiva parete di fondo 25a (vedere ad esempio le figure 8 e 11) che è in posizione generalmente arretrata rispetto alla parete 24. In ciascuna regione cava 25 è definita una rispettiva sede 21. Nell’esempio, le sedi 21 sono formate integralmente con la parete di fondo 25a, ma sono evidentemente possibili altre realizzazioni. In ogni caso, di preferenza, le sedi 21 sono in posizione arretrata rispetto alla superficie frontale della parete principale 24, per i motivi precedentemente spiegati.
Si noti che la presenza delle regioni 25, con le relative pareti posteriori 25a arretrate rispetto alla parete 24 consente anche di limitare la zona di contatto tra il dispositivo 10 ed il telaio 2 della porta 1. In questo la trasmissione di calore dal telaio 2 al dispositivo 10 può essere ridotta.
Nella forma di attuazione esemplificata, il corpo di maniglia 30 è incernierato al corpo di supporto 20, in modo da ruotare secondo un rispettivo asse di rotazione, non indicato. Di preferenza, l’asse di rotazione del corpo di maniglia 30 è sostanzialmente parallelo all’asse di rotazione della porta 1, il cui telaio 2 - come detto - è incernierato nella sua regione inferiore, con mezzi di per sé noti, al corpo dell’apparecchio di cottura, qui non rappresentato.
Come si vede particolarmente nelle figure 8 e 13, ciascuna regione cava 25 è delimitata lateralmente da una parete esterna 25b del corpo di supporto 20. Questa parete 25b è di preferenza generalmente perpendicolare alla parete principale 24 ed in essa è formato un foro passante 26, di ricezione di un rispettivo perno di rotazione 27 del corpo di maniglia 30.
Sempre con riferimento alla forma di attuazione esemplificata, e come visibile ad esempio nelle figure 9, 10 e 12-13, il corpo di maniglia 30 ha anch’esso due pareti laterali opposte, indicate con 32, che sono generalmente perpendicolari alla faccia anteriore del corpo 30, che è sostanzialmente piana, indicata con 30a.
In sostanziale corrispondenza di almeno una delle pareti laterali 32, e preferibilmente in corrispondenza di entrambe di esse, è definito un alloggiamento sostanzialmente cilindrico cavo, aperto verso la parte esterna del corpo 30, indicato con 33 ad esempio nelle figure 7, 9 e 12. All’interno dell’alloggiamento 33 è destinata ad essere ricevuta una boccola 34 (una sola delle quali rappresentata) avente una rispettiva cavità assiale 34a in cui è parzialmente inserito un rispettivo perno di rotazione 27. La boccola 34 è di preferenza formata in materiale resiliente ed ha essenzialmente la funzione di frizionare il movimento di rotazione del corpo di maniglia 20, particolarmente quando questo passa posizione chiusa alla posizione aperta, sotto l’azione dei mezzi elastici in seguito descritti.
In una forma di attuazione il dispositivo di maniglia 10 ha mezzi di fine corsa al movimento di apertura del corpo di maniglia.
Con riferimento all’esempio non limitativo illustrato, si nota nelle figure 9, 10 e 12 come, in almeno una delle pareti laterali 32, e preferibilmente in entrambe le pareti 32, è prevista un’appendice 35 generalmente sporgente verso il corpo di supporto 20. L’appendice 35, ovvero ciascuna appendice 35, ha all’estremità un rispettivo elemento di arresto 35a, sporgente dalla relativa appendice 35 in direzione sostanzialmente perpendicolare rispetto alla stessa parete 32 del corpo di maniglia 30.
Dall’altro lato, nella parete 25b del corpo di supporto 20, o in ciascuna di esse, è formata una fenditura indicata complessivamente con 28 ad esempio nelle figure 8 e 11.
Nella condizione montata del corpo di maniglia 30 sul corpo di supporto 20, le pareti laterali 32 del primo sono generalmente parallele alle pareti esterna 25b del secondo, con gli elementi di arresto 35a che sono vincolati in modo mobile nell’ambito di una relativa fenditura 28, ovvero in modo tale da consentire il movimento di rotazione del corpo di maniglia 30 rispetto al corpo di supporto 30, secondo l’asse di cerniera determinato dai perni 27.
Come si intuisce, l’elemento di arresto 35a, ovvero ciascun elemento di arresto 35a, è suscettibile di cooperare almeno con l’estremità della fenditura 28 rivolta verso il corpo di maniglia 30, per determinare un finecorsa meccanico di quest’ultimo nella sua posizione aperta. Onde agevolare il montaggio del corpo di maniglia 30 sul corpo di supporto 20, almeno una delle alette 35 è elasticamente deformabile, al fine di consentire l’inserimento del relativo elemento di arresto 35a nell’ambito della corrispondente fenditura 28.
Naturalmente mezzi di fine corsa meccanico al movimento di apertura del corpo 30 possono essere conformati differentemente. Ad esempio, in una forma di attuazione alternativa, non rappresentata, i suddetti mezzi di fine corsa comprendono una pluralità di denti o appendici in rilievo, definiti in una regione superiore del corpo 30, preferibilmente in posizione intermedia agli alloggiamenti 33, che riscontrano il bordo superiore del corpo di supporto 20 quando il corpo 30 è nella sua posizione di completa apertura.
In una forma di attuazione preferita, la parete principale 24 del corpo di supporto 20 definisce integralmente mezzi di alloggiamento per i mezzi elastici che sollecitano costantemente il corpo di maniglia 30 verso la rispettiva posizione aperta. Nell’esempio di attuazione rappresentato, a questo scopo, in una parte superiore della parete 24 sono definite, in due regioni laterali opposte della parete stessa, due alloggiamenti 29, ciascuno destinato a ricevere una rispettiva molla a elica 50. Ciascun alloggiamento 29 è configurato in modo tale per cui la relativa molla 50 sia vincolata al suo interno in modo da estendersi assialmente sostanzialmente nella medesima direzione dell’asse di rotazione del corpo di maniglia 30. Come si vede ad esempio in figura 12, la molla 50 ha un’estremità 50a destinata a fare riscontro sul corpo di supporto 20, mentre l’altra estremità 50b è destinata a riscontrare il corpo di maniglia 30. A questo scopo, convenientemente, nella faccia posteriore del corpo di maniglia 30 può essere definito un punto di vincolo scorrevole per l’estremità 50b della molla 50. Un tale punto di vincolo può essere ad esempio ottenuto tramite due piccole pareti verticali, indicate con 51 in figura 16, che si estendono parallele per definire tra loro una spazio di ricezione e guida dell’estremità 50b della molla 50.
Come spiegato precedentemente, in una forma di attuazione preferita del trovato, alla faccia frontale del corpo di maniglia 30 è fissato, particolarmente tramite incollaggio, un relativo pannello di copertura 40. Questo pannello 40, ben visibile ad esempio nelle figure 7 e 9, ha configurazione generalmente ristretta ed allungata, ed è convenientemente formato in vetro, per essere stilisticamente omogeneo al pannello 7.
In una forma di attuazione vantaggiosa, come detto, tanto il corpo di supporto 20, quanto il corpo di maniglia 30 sono interamente formati in materiale termoplastico e sono ottenibili tramite stampaggio. A tale scopo si nota nelle varie figure come i suddetti corpi presentino opportuni passaggi o scarichi, necessari per il posizionamento ed il movimento di tasselli facenti parti dell’attrezzatura di stampo, ad esempio necessari per formare gli eventuali elementi in sottosquadro.
Come detto, in una versione preferita, anche il telaio di porta 2 è formato in materiale plastico. La figura 6 illustra la faccia del telaio 2 generalmente rivolta verso l’interno dell’apparecchio di cottura, ossia la faccia opposta a quella parzialmente visibile nelle figure 1-5. Nella parte superiore del telaio 2, sostanzialmente nelle due regioni d’angolo superiori, sono previsti fori, indicati con 2a, tramite i quali il corpo di supporto 20 può essere fissato al telaio 2 tramite organi filettati, ad esempio viti. A questo scopo, il corpo di supporto 20 presenta relativi fori passanti, indicati con 56 nelle figure 11-13.
La soluzione secondo il presente trovato risulta estremamente vantaggiosa in quanto semplifica notevolmente ed agevola la costruzione del dispositivo di maniglia 10, e quindi della porta 1 nel suo complesso.
I meccanismi di fermo 22 sono configurati come componenti a sé stanti, e sono essenzialmente componenti commerciali. Il fatto che essi possano essere montati in relative sedi 21 agevola notevolmente l’assemblaggio del dispositivo di maniglia, rispetto alle soluzioni note, e questo vantaggio è ulteriormente accresciuto nel caso preferito di un aggancio a scatto dell’involucro 23 dei meccanismi nelle relative sedi 21.
Il fatto che le sedi 21 siano ottenibili integralmente nel corpo di supporto semplifica ulteriormente la produzione del dispositivo, riducendone il costo complessivo. Considerazioni simili valgono ovviamente in relazione al fatto che altri elementi funzionali del dispositivo di maniglia 10 sono di preferenza ottenuti integrali nel corpo 20 o nel corpo 30, durante le operazioni di stampaggio dei corpi stessi, quali i riscontri 31, i mezzi di fine corsa rappresentati dalle alette 35 e le fenditure 28, gli alloggiamenti 29 per le molle 50.
La soluzione illustrata, con due riscontri 31 laterali e due sedi 21 per rispettivi meccanismi 22, risulta particolarmente vantaggiosa in applicazioni in cui il corpo di maniglia 20 estende per la massima parte della larghezza della porta, come, appunto, nel caso esemplificato. In questo modo è garantito un preciso aggancio nelle due zone opposte del corpo di maniglia 30. L’allineamento ed il bilanciamento del corpo di maniglia 30 è evidentemente accresciuto anche grazie al fatto che sono previsti due distinti elementi elastici, rappresentati dalle molle 50.
Come si intuisce, il montaggio tra i corpi 20 e 30 è estremamente semplice.
Entro le sedi 21 vengono agganciati, tramite una semplice spinta, i meccanismi 22 e negli alloggiamenti 29 vengono vincolate le relative molle 50. Le boccole 34 vengono inserite nei relativi alloggiamenti 33. Di preferenza le boccole 34 presentano un rilievo periferico, non visibile nelle figure, atto ad impegnarsi in una scanalatura assiale (visibile ad esempio in figura 12, non indicata) definita nell’alloggiamento 33, in modo da impedirne la rotazione delle boccole. A questo punto, una o entrambe le alette 35 vengono deformate elasticamente onde poter inserire gli arresti 35a nell’ambito delle scanalature 28. Nei fori 26 vengono quindi piantati, con interferenza, i perni di rotazione 27, avendo cura che una loro porzione assialmente estesa risulti inserita nel passaggio assiale 34a delle boccole 34. Come detto, sulla superficie frontale 30a del corpo di maniglia 30 viene applicato il pannello di copertura 40, ad esempio tramite incollaggio.
Il corpo di supporto 20 viene quindi fissato alla parte antero- superiore del telaio 2, sfruttando la presenza dei fori 2a del telaio ed i fori 56 del corpo 30. Nel caso in cui il dispositivo 10 venga fissato sul telaio 2 solo dopo essere stato assemblato possono essere impiegate viti autofilettanti avvitate a partire dai fori 2a, dal retro del telaio 2, e destinate a formare una madrevite in corrispondenza dei fori 56. Ovviamente il corpo 20 potrebbe anche essere fissato al telaio 2 prima dell’accoppiamento ad esso del corpo di maniglia 30, nel qual caso delle viti autofilettanti potranno essere avvitate a partire dai fori 56, dal fronte del corpo 30, per formare una madrevite in corrispondenza dei fori 2a.
Il trovato è stato descritto con riferimento ad una configurazione di dispositivo di maniglia 10 in cui il corpo di maniglia 30 è mobile angolarmente rispetto al corpo di supporto 30. Si apprezzerà tuttavia che, in possibili varianti di attuazione non rappresentate, il corpo di maniglia potrebbe essere montato, tramite mezzi di guida, per scorrere linearmente rispetto al corpo di supporto, ad esempio per il tramite di guide ricavate nelle pareti laterali o superiori ed inferiori del corpo di supporto e del corpo di maniglia. Anche in una tale attuazione saranno previsti mezzi elastici per sollecitare il corpo di maniglia verso la relativa posizione aperta, questi mezzi potendo essere ad esempio rappresentati da molle elicoidali o a lamina. Anche in una tale attuazione, in una faccia posteriore del corpo di maniglia saranno previsti riscontri del funzionalmente simili a quelli precedentemente indicati con 31; parimenti su una faccia del corpo di corpo di supporto rivolta verso la detta faccia posteriore del corpo di maniglia saranno ricavate le sedi 21 per i meccanismi 22; anche in una tale forma di attuazione, di preferenza, tali sedi saranno in posizione generalmente arretrata rispetto alla posizione assunta dalla faccia posteriore del corpo di maniglia quando nella condizione chiusa.
Naturalmente, fermo restando il principio del trovato, i particolari di costruzione e le forme di attuazione potranno variare rispetto a quanto descritto ed illustrato a puro titolo di esempio, senza per questo uscire dall'ambito definito dalle rivendicazioni che seguono.

Claims (20)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Una porta per un apparecchio di cottura, particolarmente un forno, avente un telaio di porta (2) con due lati montanti (3, 4) e due lati trasversali (5, 6), sul telaio (2) essendo fissato un pannello di chiusura (7), particolarmente in vetro, al telaio (2) essendo inoltre associato, in una sua parte superiore, un dispositivo di maniglia (10) comprendente un corpo di supporto (20), montato sul telaio (2) al di sopra del pannello di chiusura (7), ed un corpo di maniglia (30), montato mobile sul corpo di supporto (20), per poter assumere una posizione chiusa, in cui il corpo di maniglia (30) non è afferrabile, ed una posizione aperta, in cui il corpo di maniglia (30) è afferrabile, il dispositivo di maniglia (10) includendo inoltre mezzi elastici (50), per sollecitare il corpo di maniglia (30) verso la posizione aperta, ed almeno un meccanismo di fermo (22), sostanzialmente di tipo push-push, ovverosia predisposto per essere commutabile tra rispettive condizioni di blocco e di rilascio tramite una pressione del corpo di maniglia (30) verso la rispettiva posizione chiusa, caratterizzato dal fatto che - uno tra la struttura di supporto (20) ed il corpo di maniglia (30) ha, in una sua faccia generalmente rivolta verso l’altro tra la struttura di supporto (20) ed il corpo di maniglia (30), almeno un riscontro (31) sporgente dalla suddetta faccia, - l’altro tra il corpo di supporto (20) ed il corpo di maniglia (30) ha, in una sua faccia generalmente rivolta verso l’altro tra la struttura di supporto (20) ed il corpo di maniglia (30), almeno una sede di ricezione (21) di un involucro (23) di un rispettivo meccanismo di fermo (22), - il meccanismo di fermo (22) include una coppia di bracci anteriori (22a), generalmente a ganascia, montati rispetto al relativo involucro (23) in modo tale per cui, nella condizione di blocco del meccanismo (22), i bracci (22a) sono ravvicinati in modo da trattenere tra loro una testa (31a) del riscontro (31) e, nella condizione di rilascio del meccanismo (22), i bracci (22a) sono distanziati in modo da non trattenere la testa (31a) del riscontro (31).
  2. 2. La porta secondo la rivendicazione 1, in cui la sede (21) e l’involucro (23) sono configurati per il mutuo aggancio, particolarmente un aggancio a scatto.
  3. 3. La porta secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 2, in cui almeno uno tra il riscontro (31) e la sede (21) è ricavato integralmente nel corpo di supporto (20) o nel corpo di maniglia (30).
  4. 4. La porta secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente almeno due detti riscontri (31), due dette sedi di ricezione (21) e due detti meccanismi di fermo (22), i due riscontri (31) e le due sedi (21) essendo in regioni laterali opposte del relativo corpo di supporto (21) o corpo di maniglia (31).
  5. 5. La porta secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui la detta faccia del corpo di supporto (20) include almeno una regione generalmente cava (25), definita nel corpo di supporto (20) ed aperta su detta faccia, nella regione cava (25) essendo definita una detta sede (21) per un detto meccanismo (22).
  6. 6. La porta secondo le rivendicazioni 4 e 5, in cui la detta faccia del corpo di supporto (20) include una parete principale sostanzialmente piana (24), che si estende tra due dette regioni generalmente cave (25), in ciascuna regine cava (25) essendo definita una detta sede (21) per un rispettivo detto meccanismo (22), ciascuna sede (21) essendo in posizione arretrata rispetto alla parete principale (24).
  7. 7. La porta secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui il corpo di maniglia (30) è incernierato al corpo di supporto (20) per ruotare secondo un rispettivo asse di rotazione.
  8. 8. La porta secondo la rivendicazione 6 e 7, in cui ciascuna detta regione cava (25) è delimitata lateralmente da una parete esterna (25b) del corpo di supporto (20) che è generalmente perpendicolare alla detta parete principale (24), nella detta parete esterna (25a) essendo formato un foro di ricezione (26) di un rispettivo perno di rotazione (27) del corpo di maniglia (30).
  9. 9. La porta secondo la rivendicazione 8, in cui il corpo di maniglia (30) ha due pareti laterali opposte (32), generalmente parallele alle pareti esterne (25b) del corpo di supporto (20), in sostanziale corrispondenza di almeno una detta parete laterale (32), o di ciascuna detta parete laterale (32), essendo definito un alloggiamento (33) per un elemento a boccola (34) avente una cavità assiale (34a) in cui è almeno parzialmente inserito un rispettivo detto perno di rotazione (27).
  10. 10. La porta secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il dispositivo di maniglia (10) ha mezzi di fine corsa per il corpo di maniglia (30).
  11. 11. La porta secondo la rivendicazione 10, in cui i mezzi di fine corsa comprendono una pluralità di dentini o appendici in rilievo, definiti in una regione superiore del corpo di maniglia (30), che riscontrano un bordo superiore del corpo di supporto (20) quando il corpo di maniglia (30) è in una sua posizione di completa apertura.
  12. 12. La porta secondo le rivendicazioni 6, 7 e 10, in cui - ciascuna detta regione cava (25) è delimitata lateralmente da una parete esterna (25b) del corpo di supporto (20) che è generalmente perpendicolare alla detta parete principale (24), in una detta parete esterna (25b), o in ciascuna detta parete esterna, essendo formata una fenditura (28), - il corpo di maniglia (30) ha due pareti laterali opposte (32), generalmente parallele alle pareti esterne (25b) del corpo di supporto (20), almeno una detta parete laterale (32) avendo un’appendice (35) generalmente sporgente verso il corpo di supporto (20), l’appendice (35), o ciascuna appendice, avendo un elemento di arresto (35a) generalmente sporgente dalla relativa appendice (35) in direzione sostanzialmente perpendicolare rispetto alla relativa parete laterale (32) del corpo di maniglia (30), ed in cui, in una condizione montata del corpo di maniglia (30), nella fenditura (28), o in ciascun fenditura, è vincolato in modo mobile un rispettivo detto elemento di arresto (35a), l’elemento di arresto (35a) essendo suscettibile di cooperare con un’estremità della relativa fenditura (28) per determinare un fine-corsa meccanico del corpo di maniglia (30).
  13. 13. La porta secondo la rivendicazione 12, in cui almeno una detta appendice (35) è elasticamente deformabile per consentire l’inserimento del relativo elemento di fermo (35a) nella corrispondente fenditura (28).
  14. 14. La porta secondo le rivendicazioni 6 e 7, in cui in ciascuna di due regioni laterali opposte della detta parete principale (24) del corpo di supporto (20) è integralmente definito un alloggiamento (29) per un mezzo elastico (50) atto a sollecitare costantemente il corpo di maniglia (30) verso la posizione aperta, ciascun mezzo elastico includendo una molla ad elica (50) che si estende assialmente nella medesima direzione dell’asse di rotazione del corpo di maniglia (30).
  15. 15. La porta secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui ad una parte frontale del corpo di maniglia (30) è fissato un rispettivo pannello di copertura (40), particolarmente in vetro.
  16. 16. La porta secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il corpo di supporto (20) ed il corpo di maniglia (30) hanno lunghezza almeno pari alla minima distanza tra i due lati montanti (3, 4) del telaio di porta (2).
  17. 17. La porta secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il corpo di supporto (20) è fissato con viti al telaio di porta (2).
  18. 18. La porta secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il corpo di supporto (20) ed il corpo di maniglia (30) sono di materiale termoplastico.
  19. 19. La porta secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il telaio di porta (2) è di materiale termoplastico.
  20. 20. Un apparecchio di cottura domestico, particolarmente un forno, comprendente una porta secondo una o più delle rivendicazioni da 1 a 19.
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