ITTV20000101A1 - Struttura di cerniera particolarmente per il bloccaggio temporaneo diporte o finestre - Google Patents

Struttura di cerniera particolarmente per il bloccaggio temporaneo diporte o finestre Download PDF

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Description

“STRUTTURA DI CERNIERA, PARTICOLARMENTE PER IL BLOCCAGGIO TEMPORANEO DI PORTE O FINESTRE”
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha per oggetto una struttura di cerniera, particolarmente adatta a consentire il bloccaggio temporaneo di una porta o di una finestra.
Oggigiorno per consentire l’aerazione o il ricambio di aria di un locale o di una stanza, si effettua la semplice apertura dell’anta di una porta o di una finestra comunicante con l’ambiente esterno: in tal modo si crea un ricircolo di aria, in movimento per convezione naturale.
Questo movimento di aria può portare, soprattutto se vi sono altre porte o finestre aperte in corrispondenza di altri lati dell’edifìcio, alla creazione di correnti d’aria o colpi di vento: essi possono frequentemente provocare il movimento, anche violento, delle porte o delle finestre aperte, determinandone la completa e repentina chiusura od apertura con possibile rottura delle parti in vetro.
Per evitare di avere porte o finestre che sbattano in modo violento e non controllato contro il rispettivo telaio piuttosto che contro mobili, mura od oggetti posti in prossimità delle porte o delle finestre medesime, sono noti dispositivi di fermo costituiti ad esempio da braccetti, estensibili o meno, ad una estremità posizionabili sulla porta o finestra ed all’altra temporaneamente posizionabili, nella condizione di apertura, ad esempio sulla cassaporta o sulla cassa della finestra in modo da impedirne il movimento.
II principale svantaggio di tali braccetti consiste nel fatto che costituiscono un costo aggiuntivo che si somma a quello delle cerniere utilizzate per l interconnessione dell’anta della porta o della finestra al relativo telaio.
Per di più altrettanto gravoso ed economicamente oneroso risulta il montaggio di tali dispositivi di fermo di tipo noto.
Un altro inconveniente che ι tipi noti presentano è costituita dall’impatto estetico alquanto negativo che tali braccetti offrono. impatto che è aggravato dal fatto di essere visibili, in modo maggiore o minore.
Per ovviare parzialmente a tali inconvenienti, sono stati realizzati dei dispositivi di tipo noto i quali risultano integrati nella struttura stessa della cerniera, e sono vantaggiosamente costituiti da dispositivi di frizione.
Tali dispositivi di tipo noto non svolgono una vera e propria funzione di fermo, quanto piuttosto presentano la caratteristica di innalzare l’inerzia al movimento offerta dall’anta di detta porta o finestra, ostacolando il moto della stessa o quantomeno frenando il suo movimento di chiusura od apertura.
Nonostante detto dispositivo di tipo noto risolva alcuni degli inconvenienti sopra esposti, riguardanti ad esempio l’impatto estetico complessivo offerto, esso presenta comunque diversi inconvenienti, tutti sostanzialmente legati all’usura del meccanismo frenante.
In particolare, tale meccanismo risulta attivato in qualsiasi posizione venga assunta dall’anta, rendendo quindi faticoso per Γ utilizzatore effettuare le normali, e frequenti, operazioni di chiusura e di apertura.
Per di più il dispositivo di frizione risulta essere soggetto ad una rapida usura, questo comportando per prima cosa fastidiosi cigolìi, quindi un veloce peggioramento dell’effetto frenante con successivi malfunzionamenti ed eventuale rottura del meccanismo stesso.
Compito principale di quanto forma oggetto del presente trovato è quindi quello di risolvere i problemi tecnici evidenziati, eliminando gli inconvenienti di cui alla tecnica nota citata e quindi escogitando un trovato il quale consenta di ottenere una struttura di cerniera che permetta l’eventuale bloccaggio temporaneo, in una voluta posizione, dell’anta di una porta o finestra.
Nell’ambito del compito sopra esposto, un altro importante scopo è quello di realizzare un trovato che mantenga un elevato impatto estetico, anche durante il bloccaggio dell’anta.
Ancora un importante scopo è quello di realizzare un trovato che duri nel tempo, senza presentare problemi di usura e senza essere soggetto ad evidenti malfunzionamenti.
Un ulteriore scopo consiste nel realizzare un trovato che non sia di intralcio nelle operazioni di apertura e chiusura dell’anta.
Ancora uno scopo è quello di realizzare un trovato che permetta all’utilizzatore di percepire la condizione di bloccaggio o meno imposta alla finestra od alla porta.
Non ultimo scopo è quello di realizzare un trovato che risulti strutturalmente semplice, il medesimo presentando costi realizzativi contenuti.
II compito e gli scopi accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da una struttura di cerniera, particolarmente per il bloccaggio temporaneo di porte o finestre, costituita da un primo corpo maschio e da un secondo corpo femmina, girevolmente associabili tra loro e presentanti mezzi di collegamento ad un telaio e a detta porta o finestra, che si caratterizza per il fatto che detti primo e secondo corpo presentano rispettivamente prime e seconde sedi assiali per dei mezzi di attivazione interagenti con mezzi di temporaneo e mutuo bloccaggio e sbloccaggio della rotazione tra detti primo e secondo corpo.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle tavole di disegni allegate, in cui:
la fig. 1 illustra, in una vista in sezione laterale, un esploso del trovato;
le figg. 2 e 3 illustrano, rispettivamente il primo corpo in una vista dal basso ed il secondo corpo in una vista dall’alto;
le figg. 4 e 5 illustrano, in una vista in sezione laterale, il trovato posto rispettivamente in posizione bloccata e sbloccata; la fig. 6 illustra, in una vista di tre quarti, un esploso del trovato.
Con riferimento alle figure precedentemente citate, si è indicata con il numero 1 una struttura di cerniera costituita da un primo corpo maschio e da un secondo corpo femmina, indicati rispettivamente con i numeri 2 e 3, i quali sono vantaggiosamente di forma cilindrica, gli stessi presentando opportuni mezzi dS collegamento ad un telaio ed ad una porta o ad una finestra.
Tali mezzi di collegamento sono vantaggiosamente costituiti da una prima ed una seconda vite di fissaggio, indicate con i numeri 4a e 4b, sporgenti radialmente da detti primo e secondo corpo.
Dal primo corpo 2 sporge centralmente ad una prima estremità, indicata con il numero 5a, un perno 6 atto all’interconnessione girevole entro un controsagomato foro 7 ricavato centralmente ed assialmente in corrispondenza di una seconda estremità, indicata con il numero 5b del secondo corpo 3.
In corrispondenza di una terza e quarta estremità 8a ed 8b di detti primo e secondo corpo 2 e 3, rispettivamente opposte a dette prima e seconda estremità 5a e 5b, sono ottenute una prima ed una seconda sede, indicate con i numeri 9a e 9b, vantaggiosamente cilindriche, atte all’ alloggiamento di rispettivi mezzi di attivazione, azionabili dall 'utilizzatore ed il cui stato di azionamento è visibile dall’utilizzatore stesso.
Tali mezzi di attivazione sono preferibilmente costituiti da un primo e da un secondo elemento, vantaggiosamente cilindrici, indicati con i numeri 10a e 10b: gli stessi sono opportunamente controsagomati a dette prima e seconda sede 9a e 9b in modo da essere interamente contenibili e scorrevolmente associati nelle medesime.
Una interconnessione scorrevole con interferenza tra detti primo e secondo elemento cilindrico 10a e 10b e le superfici laterali della prima e seconda sede 9a e 9b viene vantaggiosamente ottenuta, in questa particolare, ma non esclusiva forma realizzativa , mediante il posizionamento di una prima ed una seconda guarnizione ad anello (“O” ring), indicate con i numeri 1 la e 1 lb e realizzate in materiale elasticamente comprimibile, in rispettive scanalature perimetrali, ottenute in prossimità delle estremità di detti primo e secondo elemento cilindrico 10a e 10b posizionabili internamente a dette prima e seconda sede.
Dette prima e seconda sede 9a e 9b sono comunicanti con rispettive coppie di terze e quarte sedi, indicate con i numeri 12a e 12b, preferibilmente cilindriche, con asse parallelo all’asse longitudinale di detta cerniera 1 e disposte su un piano diametrale.
La coppia di terze sedi 12a è infatti ricavata in detto primo corpo 2 vantaggiosamente in posizione simmetrica rispetto ad un piano passante per il perno 6; in questa forma realizzativa il piano di giacitura degli assi di detta coppia di terze sedi 12a coincide con quello dell’asse di detta prima vite di fissaggio 4a.
Allo stesso modo la coppia di quarte sedi 12b è ricavata nel secondo corpo 3 in posizione simmetrica rispetto ad un piano passante per il foro 7; il piano di giacitura degli assi di detta còppia di quarte sedi 12b non è invece coincidente con quello di giacitura dell’asse della seconda vite di fissaggio 4b.
Questo crea un disassamento radiale tra dette coppie di terze e quarte sedi.
" In dette coppie di terze e quarte sedi 12a e 12b sono posizionabili opportuni mezzi di mutuo bloccaggio e sbloccaggio di detta cerniera 1, preferibilmente costituiti da una prima e da una seconda coppia di spine, indicate rispettivamente con i numeri 13a e 13b, opportunamente controsagomate alle rispettive sedi e presentanti lunghezza tale da poter essere alloggiate completamente entro le medesime.
In questa forma realizzativa la lunghezza di detta prima coppia di spine 13a è tale per cui quando il primo elemento cilindrico IOa è posizionato interamente entro la rispettiva prima sede 9a, esso è in contattò con due estremità della prima coppia di spine 13a, le estremità opposte della medesima essendo vantaggiosamente a filo con la prima superficie di contatto 14a tra detti primo e secondo corpo 2 e 3.
La lunghezza della seconda coppia di spine 13b è invece tale per cui quando due estremità delle medesime sono a filo con la seconda superficie di contatto, indicata con il numero 14b, le estremità opposte di detta seconda coppia di spine 13b sono in contatto con il secondo elemento cilindrico 10b, posizionato parzialmente fuori dalla rispettiva seconda sede 9b.
Il funzionamento è quindi il seguente: quando il primo elemento cilindrico IOa è completamente inserito nella rispettiva prima sede 9a, come illustrato in figura 5, il secondo corpo 3 può ruotare liberamente, attorno al perno 6, rispetto al primo corpo 2, consentendo il normale utilizzo della cerniera 1.
In questa particolare, ma non esclusiva, forma realizzativa, le coppie di terze e quarte sedi 12a e 12b sono disposte in modo tale da arrivare a combaciare a due a due quando la prima e la seconda vite di fissaggio 4a e 4b si dispongono perpendicolarmente l’una aH’altra.
In tale situazione l utilizzatore può agire sul secondo elemento cilindrico 10b in modo da spingerlo completamente dentro la seconda sede 9b: come evidenziato in figura 4 ciò è possibile grazie al fatto che la seconda coppia di spine 13b, spinta dal secondo elemento cilindrico 10b, penetra entro la coppia di terze sedi 12a, provocando lo spostamento della prima coppia di spine 13a, che a loro volta spingono il primo elemento cilindrico IOa parzialmente verso l’estemo.
II posizionamento della seconda coppia di spine 13b entro entrambe dette coppie di terze e quarte sedi 12a e 12b consente il bloccaggio della rotazione della cerniera 1 in una voluta posizione di apertura, che può ad esempio essere di circa dieci gradi, impedendo la chiusura dell’anta associata e consentendo in tal modo un effettivo ricambio di aria.
Per effettuare lo sblocco della cerniera 1 in modo da richiudere o comunque cambiare la posizione della arita, è sufficiente agire sul primo elemento cilindrico IOa, riportandolo completamente all’intemo della sua sede, così che la seconda coppia di spine 13b ritorni completamente airintemo della coppia di quarte sedi 12b.
Si è così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati, essendosi escogitata una struttura di . cerniera che permette di effettuare il bloccaggio temporaneo dell’anta di una porta o finestra in modo facile e veloce, mantenendo allo stesso tempo un elevato impatto estetico, anche durante il bloccaggio dell’anta stessa.
Tale struttura di cerniera non presenta inoltre problemi di usura, in quanto il bloccaggio è effettuato per interposizione di parti, senza alcun elemento di frizione.
Naturalmente il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del medesimo concetto inventivo.
Così, ad esempio, è possibile pensare ad una diversa forma realizzativa in cui la funzione del primo e del secondo elemento cilindrico 10a e 10b sia invertita, in modo che alla cerniera 1 sia consentito di ruotare quando il secondo elemento 10b è posizionato completamente entro la rispettiva sede.
Supponendo che il primo ed il secondo corpo 2 e 3 abbiano uguali dimensioni, tale soluzione può essere ad esempio raggiunta semplicemente posizionando la seconda coppia di spine 13b nella coppia di terze sedi 12a, e viceversa posizionando la prima coppia di spine 13a nella coppia di quarte sedi 12b.
E’ possibile inoltre fabbricare il primo ed il secondo elemento cilindrico 10a e 10b in diverse altre forme sostanzialmente equivalenti, ad esempio a forma di parallelepipedo, o più in generale di prisma, oppure a forma di fungo, con una sporgenza disposta esternamente in modo da facilitare la sua attivazione da parte dell’utilizzatore.
Allo stesso modo si può operare con la prima e la seconda coppia di spine 13a e 13b, dette spine potendo presentare una equivalente conformazione prismatica.
Si può inoltre prevedere di consentire un bloccaggio dell’anta con una apertura angolare differente da quella sopra descritta, tale apertura essendo determinata solamente dalla opportuna e voluta disposizione delle coppie di terze e quarte sedi 12a e 12b rispetto alla prima e seconda vite di fissaggio 4a e 4b.
In altro modo è possibile prevedere una differente soluzione realizzativa in cui si ottengono in detti primo e secondo corpo 2 e 3, ad esempio teme o quaterne di terze e quarte sedi 12a e 12b, opportunamente disposte in modo da formare un triangolo equilatero od un quadrato, e rispettive spine in esse che consentano un bloccaggio non solo in una unica posizione, ad esempio con l’anta aperta di circa dieci gradi rispetto al telaio, ma in due o più posizioni, secondo le esigenze deU’utilizzatore.
Una marcatura del primo e del secondo elemento cilindrico 10a e 10b con due distinti colori, ad esempio rispettivamente .'rosso e verde, può agevolare Putilizzatore, rendendo intuitivo ed immediato l’utilizzo del trovato.
Alternativamente, i mezzi di collegamento possono essere vantaggiosamente costituiti da almeno una piastrina o da viti.
Naturalmente i materiali impiegati nonché' le dimensioni costituenti i singoli componenti il ritrovato potranno essere più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze;

Claims (25)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Strutura di cerniera, particolarmente per il bloccaggio temporaneo di porte o finestre, costituita da un primo corpo maschio e da un secondo corpo femmina, girevolmente associabili . tra loro e presentanti mezzi di collegamento ad un telaio e a detta porta o finestra, caratterizzata dal fato che detti primo e secondo corpo presentano rispetivamente prime e seconde sedi assiali per dei mezzi di attivazione interagenti con mezzi di temporaneo e mutuo bloccaggio e sbloccaggio della rotazione tra deti primo e secondo corpo.
  2. 2) Struttura come alla rivendicazione 1, in cui ad una prima estremità di detto primo corpo sporge centralmente un perno atto all’ interconnessione girevole entro un controsagomato foro ricavato centralmente ed assialmente in corrispondenza di una seconda estremità di deto secondo corpo, caratterizzata dal fato che in corrispondenza di una terza e quarta estremità di deti primo e secondo corpo, rispettivamente opposte a dette prima e seconda estremità, sono otenute una prima ed una seconda sede ate all’ alloggiamento di deti mezzi di attivazione, azionabili dall’utilizzatore ed il cui stato di azionamento è visibile dall’ utilizzatore stesso.
  3. 3) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 2, in cui deti primo corpo maschio e secondo corpo femmina sono vantaggiosamente di forma cilindrica, caratterizzata dal fatto che dette prima e seconda sede sono controsagomate a detti mezzi di attivazione, costituiti da un primo e da un secondo elemento, vantaggiosamente cilindrici.
  4. 4) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 3 caratterizzata dal fatto che detti primo e secondo elemento cilindrico presentano dimensioni tali da essere interamente contenibili e scorrevolmente associati nelle medesime.
  5. 5) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 4 caratterizzata dal fatto che tra detti primo e secondo elemento cilindrico e le superfici laterali di detta prima e seconda sede viene ottenuta una interconnessione scorrevole con interferenza.
  6. 6) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 5 caratterizzata dal fatto che detta interconnessione scorrevole con interferenza è ottenuta vantaggiosamente mediante il posizionamento in rispettive scanalature perimetrali di una prima ed una seconda' guarnizione ad anello (“O” ring), realizzate in materiale elasticamente comprimibile.
  7. 7) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 6 caratterizzata dal fatto che dette scanalature perimetrali sono preferibilmente ottenute in prossimità delle estremità di detti primo e secondo elemento cilindrico posizionabili internamente a dette prima e seconda sede.
  8. 8) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 2 caratterizzata dal fatto che dette prima e seconda sede comunicano con detti mezzi di temporaneo e mutuo bloccaggio e sbloccaggio della rotazione tra detti primo e secondo corpo, vantaggiosamente posizionabili in rispettive coppie di terze e quarte sedi.
  9. 9) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 8 caratterizzata dal fatto che dette coppie di terze e quarte sedi, preferibilmente di forma cilindrica, presentano asse parallelo all’asse longitudinale di detta cerniera, essendo disposte tra loro su un piano diametrale.
  10. 10) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 9 caratterizzata dal fatto che detta coppia di terze sedi è ricavata in detto primo corpo vantaggiosamente in posizione simmetrica rispetto ad un piano passante per detto perno.
  11. 11) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 10 in cui; detti mezzi di collegamento sono vantaggiosamente costituiti da una prima ed una seconda vite di fissaggio, sporgenti radialmente da detti primo e secondo corpo, caratterizzata dal fatto che il piano di giacitura degli assi di detta coppia di terze sedi coincide con quello dèli 'asse di detta prima vite di fissaggio.
  12. 12) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detti mezzi di collegamento sono vantaggiosamente costituiti da almeno una piastrina o da viti.
  13. 13) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 10 caratterizzata dal fatto che detta coppia di quarte sedi è ricavata in detto secondo corpo vantaggiosamente in posizione simmetrica rispetto ad un piano passante per detto foro.
  14. 14) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 13 caratterizzata dal fatto che il piano di giacitura degli assi di detta coppia di quarte sedi non risulta coincidente con quello di giacitura dell’asse di detta seconda vite di fissaggio, venendosi a creare un disassamento radiale tra dette coppie di terze e quarte sedi.
  15. 15) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 14 caratterizzata dal fatto che il piano di giacitura degli assi di detta coppia di quarte sedi risulta circa perpendicolare al piano di giacitura dell’asse di detta seconda vite di fissaggio.
  16. 16) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 14 caratterizzata dal fatto che detti mezzi di mutuo bloccaggio e sbloccaggio di detta cerniera, alloggiabili in dette coppie di terze e quarte sedi,; sono preferibilmente costituiti da una prima e da una seconda coppia di spine opportunamente controsagomate a dette sedi.
  17. 17) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 16 caratterizzata dal fatto che dette prima e seconda coppia di spine presentano lunghezza tale da poter essere alloggiate completatnente entro le rispettive dette coppie di terze e quarte sedi.
  18. 18) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 17 in cui detti primo e secondo corpo presentano rispettivamente una prima ed una seconda superficie di contatto, affacciate tra loro, caratterizzata dal fatto che detta prima coppia di spine presenta una lunghezza tale per cui, a detto primo elemento cilindrico posizionato interamente entro detta prima sede, detta prima coppia di spine presenta due estremità in contatto con detto primo elemento cilindrico e due opposte estremità vantaggiosamente a filo con detta prima superficie di contatto di detto primo corpo.
  19. 19) Struttura come alle rivendicazioni 1 e 17 caratterizzata dal fatto che detta seconda coppia di spine presenta una lunghezza tale per cui, quando due estremità delle medesime sono a filo con detta seconda superficie di contatto, le estremità opposte di detta seconda coppia di spine sono in contatto con detto secondo elemento cilindrico, posizionato parzialmente fuori da detta seconda sede.
  20. 20) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detti mezzi di attivazione sono costituiti da un primo ed un secondo elemento di /forma vantaggiosamente prismatica, controsagomati a dette prima e seconda sede.
  21. 21) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detti mezzi di attivazione sono costituiti da un primo ed un secondo elemento di forma vantaggiosamente parallelepipeda, controsagomati a dette prima e seconda sede.
  22. 22) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detti mezzi di attivazione sono costituiti da un primo ed un secondo elemento conformati preferibilmente a fungo, controsagomati a dette prima e seconda sede, presentando vantaggiosamente una sporgenza disposta esternamente in modo da facilitare la sua attivazione da parte del’utilizzatore.
  23. 23) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che dette prima e seconda coppia di spine presentano una conformazione prismatica, opportunamente contro sagomate a dette coppie di terze e quarte sedi.
  24. 24) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto di presentare in detti primo e secondo corpo una tema di terze e quarte sedi, opportunamente disposte in modo da formare un triangolo equilatero, in cui sono posizionabili rispettive spine atte al bloccaggio di detta cerniera in due distinte posizioni.
  25. 25) Struttura come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto di presentare in detti primo e secondo corpo una quaterna di terze e quarte sedi, od ulteriori sedi, opportunamente disposte in modo da formare un quadrato, in cui sono posizionabili rispettive spine atte al bloccaggio di detta cerniera in tre o più distinte posizioni.
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