ITRM980061A1 - Procedimento per la produzione di peptidi com proprieta' inibitrici della sintesi ns3 del virus hcv peptidi cosi' ottenibili e peptidi - Google Patents

Procedimento per la produzione di peptidi com proprieta' inibitrici della sintesi ns3 del virus hcv peptidi cosi' ottenibili e peptidi

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ITRM980061A1
ITRM980061A1 IT98RM000061A ITRM980061A ITRM980061A1 IT RM980061 A1 ITRM980061 A1 IT RM980061A1 IT 98RM000061 A IT98RM000061 A IT 98RM000061A IT RM980061 A ITRM980061 A IT RM980061A IT RM980061 A1 ITRM980061 A1 IT RM980061A1
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IT
Italy
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seq
peptide
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sequence
xaa
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Antonello Pessi
Francesco Raffaele De
Christian Steinkuhler
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Angeletti P Ist Richerche Bio
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Description

DESCRIZIONE DELL'INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
"PROCEDIMENTO PER LA PRODUZIONE DI PEPTIDI CON PROPRIETÀ INIBITRICI DELLA PROTEASI NS3 DEL VIRUS HCV, PEPTIDI COSI' OTTENIBILI E PEPTIDI SINTETICI DA ESSI DERIVATI"
DESCRIZIONE
Campo dell'invenzione
La presente invenzione si riferisce alla biologia molecolare ed alla virologia del virus dell'epatite C umana (HCV). In particolare l'invenzione ha per oggetto peptidi che presentano una notevole attività inibitrice dell'azione proteolitica associata all'enzima NS3 di HCV, e che quindi si 'prospettano come molecole potenzialmente utilizzabili nella terapia delle forme di epatite conseguenti alla infezione di questo virus.
Stato dell'arte
La metodica attualmente più adottata nel settore, al fine di generare molecole con potenzialità terapeutiche nei confronti delle patologie virali, è quella di sottoporre collezioni di composti, contenenti un gran numero di singole entità chimiche ad alta diversità molecolare, ad un esame automatizzato atto ad identificare l'esistenza di singoli agenti attivi. Tali agenti vengono poi sottoposti ad ulteriori modifiche chimiche con lo scopo di migliorarne le potenzialità terapeutiche.
Nel caso specifico dell'HCV, non sono stati descritti in arte metodi che permettano la coltura in vitro ed il passaggio di particelle infettive in colture cellulari. Per di più, gli unici modelli animali di infezione fanno uso di primati. L'alto costo di tali modelli animali limita drasticamente il numero di preparazioni che possono essere saggiate per le loro capacità antivirali. In pratica l'identificazione di molecole aventi potenzialità terapeutiche' è attualmente limitata alla identificazione di molecole capaci di interferire con l'attività biologica di proteine virali in qualche modo espresse al di fuori del completo contesto virale. Lo studio della biologia di HCV, pur fortemente ostacolato dalle limitazioni sopra discusse, ha permesso l'identificazione di proteine virali la cui attività biologica è ritenuta essenziale per la replicazione virale e la cui inibizione è perciò ipotizzata avere probabile utilità terapeutica.
Il virus HCV è il principale agente eziologico dell'epatite non-A non-B (NANB) la cui presenza permanente (infezione cronica) nel siero è spesso causa di cirrosi epatica e può progredire nel corso di 20 - 30 anni in carcinoma epatocellulare.
Per quanto riguarda la biologia molecolare di HCV, esso, come è noto, è un virus con membrana, che contiene un genoma ad RNA positivo di circa 9,4 Kb, chiuso all'interno di un capside proteico .
L'organizzazione genomica del virus HCV comprende una regione strutturale, codificante cioè ie proteine che concorrono a formare la struttura del virus, ed una regione non strutturale NS, che codifica per proteine funzionali (elicasi/proteasi; RNA polimerasi RNA dipendente).
Entrambe le regioni sono disposte in un unico schema di lettura aperto(ORF) variabile tra i 9030 ed i 9099 nucleotidi che viene tradotto in una singola poliproteina virale, la cui lunghezza può variare tra i 3010 e 3033 amminoacidi, processata proteoliticamente nei singoli prodotti genici solo successivamente durante il ciclo di infezione virale. Diversi studi di biologia molecolare hanno indicato che la maturazione della poliproteina avviene ad opera di differenti enzimi. In particolare il processamento della porzione non strutturale della poliproteina HCV, comprendente le proteine NS2-NS3-NS4A-NS4B-NS5A-NS5B (disposte in questo ordine), è da attribuirsi all'attività di due differenti protessi, una delle quali è una serino-proteasi contenuta all'interno della regione N-terminale (amminoacidi 1-181) della proteina NS3 (da qui il nome protessi NS3), che è responsabile dei tagli ai siti .NS3/NS4A, NS4A/NS4B, NS4B/NS5A e NS5A/NS5B (Bartenschlager, R. Antiviral Chemistry & Chemotherapy 1997).
NS3 è una proteina di 68 KDa che presenta infatti 2 domini funzionali, un dominio di serino proteasi nei primi 200 amminoacidi-amminoterminali, e un dominio di ATPasi RNA-dipendente al carbossi terminale.
Inizialmente la specificità di substrato della proteasi NS3 è stata indagata qualitativamente utilizzando trasfezioni transitorie (Kolykhalov, A. et al. J. Virol . 1994; Bartenschlager, R., et al.
J. Virol . 69, 198-205, 1995), traduzioni in vitro (Leinbach, S., et al Virology 1994), o processamento intracellulare della proteina di fusione in E.coli (Komoda, Y., et al. J. Virol .
1994). Più recentemente sono state descritte l'espressione eterologa efficiente e la purificazione del dominio proteasico enzimaticamente attivo (Shimizu, Y., et al. J. Virol . 1996; Steinkùhler, C., et al. J. Biol . Chem.
1996; Kakiuchi, N., et al. Biochem. Biophys. Res. Commun. 1995; Overton, H., et al. J. Gen. Virol .
1995; D'Souza, E. D. A., et al. J. Gen. Virol .
1995; Suzuki, T.,. et al. J. Gen. Virol . 1995; Shoji, ,1,·,.et al. , Hepathologv 1996; Mori, A., et al. FEBS Lett . 1996; Hong, Z., et al. Anal . Biochem. 1996; Steinkùhler, C.., et al. J. Virol .
1996), e sono state anche stabilite le condizioni ottimali per la determinazione dell'attività proteasica (Steinkùhler, C., et al. J. Virol . 1996; Urbani, A., et al. J. Biol . Chem. '1997; Bianchi, E., et al. Anal . Biochem. 1996; Taliani, M., et al. Anal . Biochem . 1996).
In relazione a quanto descritto sulla biologia del virus e sul ciclo di infezione e replicazione virale, appare chiaro come una sostanza in grado di interferire con l'attività proteolitica associata con la proteina NS3 potrebbe costituire un nuovo agente terapeutico. Infatti, l'inibizione di questa attività proteasica comporterebbe l'arresto del processamento proteolitico della regione non strutturale della poliproteina di HCV e, di conseguenza, impedirebbe la replicazione virale nelle cellule infette.
Lo sviluppo di metodologie che permettono la produzione di NS3 enzimaticamente attivo e di metodologie di saggio di attività enzimatica, hanno permesso la messa a punto di programmi di ricerca di nuove entità chimiche capaci di interferire con attività proteasica di NS3... .Tali programmi consistono essenzialmente nell'introdurre nel saggio di attività enzimatica un gran numero di singole entità chimiche al fine di determinarne l'attività specifica sulla proteasi. Composti in tal modo definiti come attivi, vengono poi sottoposti ad ulteriori modifiche chimiche con lo scopo di migliorarne le potenzialità terapeutiche. Un secondo approccio comunemente adottato comprende la modificazione razionale di substrati ligandi della proteasi, con il fine di sviluppare composti, in grado di alterarne o abolirne l'attività biologica, ad alta affinità di legame.
Descrizione sommaria dell'invenzione
La presente invenzione ha per oggetto peptidi capaci di inibire la attività proteasica associata all'enzima NS3 di HCV. Essi sono stati identificati nel corso i studi sulla specificità di substrato dell'enzima NS3, in seguito alla individuazione tra i prodotti dell'azione proteolitica di NS3 sulla poliproteina virale, di alcuni peptidi capaci di agire come inibitori della proteasi stessa.
In particolare si è trovato che i peptidi (derivati dalla proteolisi che portano nella parte C-terminale della loro sequenza gli amminoacidi naturalmente presenti nelle posizioni P4, P3, P2 e P1 (secondo la definizione di Schechter, I. and Berger, A., 1967) dei siti di giunzione NS3/NS4A, NS4A/NS4B, NS4B/NS5A, ed NS5A/NS5B, presentano una capacità inibitoria nei confronti della proteasi NS3 stessa. Le sequenze dei su menzionati quattro siti di taglio dell'enzima NS3 sono elencati nella tabella I.
Residui P6-P' 4 dei siti di taglio delle poliproteine del ceppo HCV Bk. Le sequenze amminoacidiche sono indicate con il codice ad una lettera . Le posizioni P1 e P' 1 sono indicate in neretto .
Tra i peptidi di origine virale, una particolare efficacia inibitoria hanno dimostrato i due peptidi indicati nella lista di sequenze come SEQ ID NO: 1 e SEQ ID NO : · 8, la cui sequenza corrisponde ai residui P6-P1 rispettivamente dei siti NS4A/NS4B ed NS5A/NS5B .
Il fatto che i prodotti dell' azione enzimatica siano in grado di agire come inibitori competitivi dell' enzima responsabile della loro produzione, è alquanto insolito per una protessi a serina quale la NS3, ed apre nuove prospettive per la elaborazione di farmaci più efficaci contro l' epatite nonA-nonB .
Sono stati sintetizzati per via chimica ulteriori peptidi, la cui sequenza amminoacidica è in parte ricavata dalla sequenza, dei peptidi virali e che sono caratterizzati da un notevole aumento nella capacità inibitoria.
In relazione a ciò e a quanto esposto successivamente oggetto della presente invenzione è innanzitutto il procedimento per la produzione di peptidi aventi capacità inibitoria nei confronti della attività enzimatica associata alla proteasi NS3 del virus HCV, caratterizzato dal fatto di prevedere la reazione di preoteolisi di polipeptidi contenenti almeno una tra le sequenze dei siti di giunzione NS3/NS4A, NS4A/NS4B, NS4B/NS5A e/o NS5A/NS5B della poliproteina di detto virus HCV, detta proteolisi consistendo nel processamento di detto polipeptide su almeno uno di detti siti di giunzione.
In particolare sono considerati i casi in cui la reazione di proteolisi è operata dalla proteasi NS3 del virus HCV, in cui HCV presenta un genotipo 1a, 1b, 1c, 2a, 2b, 2c, 2d, 2e, 2f, 3a, 3b, 3c, 3d, 3e, 3f, 4a, 4b, 4c, 4d, 5a, 5a, 6b, 7a, 7b, 7c, 7d, 8a, 8b, 9a, 9b, 9c, 10a e/o 11a, come descritti come esempio, non limitante, in Tokita, M. et al J. of Gen. Virol. 1996; ed in Myakawa, Y., et al, Molecular Med. Today, 1995, ed il caso in cui il virus sia di ceppo H-FDA, H-AP, HCV-1, HCV-J, HCV-BK, HC-J6, HCV-T, HC-J8, HCV-JT e/o HCV-JT' come descritti come esempio non limitante, in Grakou et al, J. of Virol., 1993.
Altro caso di particolare rilevanza è quello, in cui i siti di giunzione contenuti nel polipeptide substrato di NS3, sono formati da decapeptidi, contenenti gli amminoacidi naturalmente presenti nelle posizioni P4, P3, P2 e PI dei siti di giunzione stessi.
Ulteriore oggetto della presente invenzione sono i peptidi ottenibili dal procedimento come sopra descritto, ed in particolare quelli che presentano una concentrazione di peptide alla quale si ottiene il 50% di inibizione dell'attività enzimatica di NS3 (IC50) minore oppure uguale a 2 μΜ.
In tal senso sono di particolare rilevanza quei peptidi che presentano nella parte carbossiterminale la sequenza degli amminoacidi naturalmente presenti nelle posizioni P4, P3, P2 e P1 delle sequenze dei siti di giunzione NS3/NS4A, NS4A/NS4B, NS4B/NS5A, e/o NS5A/NS5B del virus HCV, ed in particolare quelli in cui l'amminoacido in posizione carbossi-terminale è scelto dal gruppo comprendente la L-cisteina (o un suo analogo o un suo derivato con una funzione acida libera), D-cisteina, omocisteina, S-metilcisteina, alanina, S-etilcisteina, treonina, metionina, serina e penicillamina.
In una forma di realizzazione preferita i peptidi oggetto della presente invenzione sono quelli aventi una sequenza amminoacidica scelta dal gruppo comprendente le sequenze riportate nella lista di sequenze da SEQ ID NO:l a SEQ ID NO:69.
Ulteriore oggetto della presente invenzione è l'uso dei peptidi di cui sopra per la derivazione di saggi di legame o di inibizione,della attività enzimatica della proteasi NS3 del virus HCV, ma soprattutto l'uso di tali peptidi per la preparazione di farmaci per la terapia della epatite non-A non-B.
Di particolare rilevanza è inoltre l'uso che si può fare di questi inibitori peptidici nella "co-cristallizzazione" con l'enzima, al fine di ottenere informazioni strutturali sul sito attivo dell'enzima, che facilitino la scoperta di nuovi modulatori dell'attività enzimatica, siano essi di natura peptidica o meno.
Tutti i peptidi come sopra descritti possono essere usati per la preparazione di composizioni farmaceutiche, caratterizzate dal fatto di comprendere oltre ai peptidi sopra descritti, un veicolo farmaceuticamente compatibile, nonché le composizioni di materia che parimenti li comprendono.
L'invenzione sarà comunque meglio chiarita con l'aiuto delle figure annesse.
La fig. 1 mostra la cinetica di reazione del taglio del substrato NS4A/NS4B catalizzato dalla proteasi NS3.
La fig. 2 mostra la determinazione della IC50 del peptide SEQ ID NO: 1 per spiazzamento .del marcatore fluorescente derivato dal peptide SEQ ID NO: 69. Nel quadro A è riportata la diminuzione di intensità dello spettro di fluorescenza del complesso tra la proteasi NS3 ed il peptide SEQ ID NO: 69, in funzione della concentrazione crescente del peptide SEQ ID NO: 1. Nel quadro B è riportato la variazione di intensità dello spettro di fluorescenza a 520nm in funzione della concentrazione del peptide SEQ ID NO: 1 per il calcolo della IC50.
Descrizione dettagliata dell'invenzione
La presente invenzione ha per oggetto peptidi aventi una rilevante capacità inibitoria dell'attività proteasica associata ad NS3, alcuni dei quali corrispondenti a quelli di origine virale, altri da questi ricavati tramite modificazioni di uno o più residui amminoacidici.
Nella tabella II sono in particolare riportati, come esempio non limitante, codici e caratteristiche di 69 inibitori peptidici ottenuti dallo studio sulla specificità di substrato dell'enzima NS3, ed è indicata la concentrazione in μΜ di composto alla quale si ottiene il 50% della inibizione dell'attività enzimatica di NS3 (IC50)/ quale parametro di riferimento per la valutazione della maggiore o minore efficienza della capacità inibitoria dei singoli peptidi.
Dei peptidi elencati in Tabella II, come già anticipato, due (SEQ ID N0:1 e NO:8) sono prodotti direttamente dal taglio della stessa NS3 rispettivamente sui siti 4A/4B (SEQ ID N0:1) e sul sito 5A/5B (SEQ ID NO: 8) della poliproteina virale. Questa inibizione può essere evidenziata studiando la tempo-dipendenza della reazione di taglio proteolitico, mediata dall'attività enzimatica di NS3, di un substrato corrispondente al sito 4A/4B (vedi Tabella I). La figura 1 mostra che la conversione enzimatica di questo peptide nei suoi prodotti di taglio diminuisce nel tempo. Utilizzando metodiche note nel settore è possibile calcolare che questa diminuzione dell'attività proteasica di NS3 è compatibile con la formazione, durante la reazione di taglio proteolitico, di un prodotto che inibisce l'enzima con una costante Ki, definita come la costante di dissociazione del complesso enzima-inibitore, di 600 nM. Dalla comparazione dei valori esposti in tabella risalta in modo evidente un aumento notevole nella capacità inibitoria della maggior parte dei peptidi sintetici rispetto a quella riferita, ai peptidi di origine virale.
I risultati sono di seguito dettagliatamente esposti con riferimento alle mutazioni apportate agli amminoacidi nelle posizioni Ρ1-Ρ6 nella sequenza dei peptidi virali (SEQ ID N0:1, SEQ ID NO:8).
Residuo P1
La sostituzione di una cisteina nella posizione Pi con una cisteammina, come in SEQ ID NO:14, o la sua riduzione ad un alcool come in SEQ ID NO:17 (entrambi appartenenti alla serie derivata da SEQ ID N0:1) comporta una riduzione della capacità inibitoria di un fattore superiore a 100. Il gruppo carbossilico della cisteina è stato sostituito da un gruppo acilsolfonammide nel peptide identificato come SEQ ID NO:41.
Residui P5 e P6
Con riferimento ad entrambe le serie derivate da SEQ ID NO:1 (IC50 = 1,0) e da SEQ ID NO:8 (IC50 = 5,3 μΜ), sembra essere importante la presenza di un acido sia nella posizione P5 che nella posizione P6 Infatti se la delezione di P6 da SEQ ID NO:1 causa un significativo decremento dell'attività inibitoria (SEQ ID NO:7, IC50 = 21 μ M), la delezione di entrambi i residui causa un decremento di 100 volte superiore (SEQ ID NO:6, IC50 = 150 μΜ).
Questo risultato è confermato anche operando le stesse modificazioni in analoghi più potenti come SEQ ID NO:35 (IC50 = 0,055 μΜ) e SEQ ID NO:53 (IC50 = 0,063 μΜ). Nel primo caso si ottengono le sequenze SEQ ID NO:42 (IC50 = 1,4 μΜ) e SEQ ID NO:43 (IC50 = 30 μΜ); nel secondo caso le sequenze SEQ ID NO:50 (IC50 = 2,5 μΜ) e SEQ ID N0:51 la quale determina il 50% di inibizione alla concentrazione di 100 μΜ.
Comunque l'acido aspartico nella posizione Ρ6 di SEQ ID NO:1 può essere sostituito con un semplice acido carbossilico, come l'acido succinico (con perdita della metà acetilamminica), o da un acilsulfonammide senza osservare significativo decremento della capacità inibitoria (cfr. SEQ ID NO:18, IC50 = 1,3 μΜ e SEQ ID NO:20, IC50 = 0,6 μΜ). Questo è stato anche verificato per la serie derivata da SEQ ID NO:8, con SEQ ID NO:25 (IC50 = 2,8 μΜ) attivo come SEQ ID NO:9 (IC50 = 2,8 μΗ).
Infine i due acidi in posizione P5 e P6 SEQ ID NO:1 possono essere scambiati tra di loro (cfr. SEQ ID NO:8, IC50 = 5 ,3 μM, con SEQ .ID N:10, IC50 = 2,1 μΜ).
Sostituzioni nella posizione P2
Gli effetti delle sostituzioni nella posizione P2 sono stati studiati in entrambe le serie derivate dagli originali peptidi virali. Per quanto riguarda la serie derivata da SEQ ID NO:8 si è potuto osservare che mentre la sostituzione della cisteina con acido amminobutirrico come in SEQ ID NO:9 (IC50 = 2,8 μΜ) è tollerata, la glicina nella stessa posizione dà un peptide dieci volte meno attivo (SEQ ID NO:11, IC50 = 20 μΜ).
Un effetto più drammatico si è osservato nella serie derivata da SEQ ID N0:1, dove la sostituzione dell'acido glutammico in P2 con un residuo idrofobico conserva o anche migliora l'attività inibitoria (SEQ ID NO:22, IC50 = 1,1 μΜ; SEQ ID NO:24 IC50 = 0,8 μΜ; SEQ ID NO:23, IC50 = 0,3 μΜ).
Sosti tuzioni nella posizione P4
La SEQ ID NO:23 è stata presa come sequenza di riferimento per ottimizzare la posizione P4. Questo è stato realizzato sintetizzando una serie di analoghi che mantenevano la struttura generale della sequenza di partenza e presentavano modificazioni.sulla sola posizione P4.
I risultati hanno dimostrato che la posizione P4 ha una forte preferenza per gli amminoacidi idrofobici sia con catene laterali alifatiche che aromatiche, e i migliori residui si sono dimostrati la 3,3-difenilalanina (SEQ ID NO:35, IC50 = 0,055 μΜ), seguita dalla leucina (SEQ ID NO:32, IC50 - 0,118 μΜ), isoleucina (SEQ ID NO:29, IC50 = 0,122 μΜ) e fenilglicina (SEQ ID NO:38, IC50 = 0,120 μΜ).
Sosti tuzioni nella posizione P3
La SEQ ID NO:32 è stata presa come sequenza di riferimento a sua volta per ottimizzare la posizione P3 . Come per la posizione P4, il risultato è stato sistematicamente ottenuto tramite la sintesi di una serie di analoghi che pur presentando la stessa struttura della SEQ ID NO:32 presentavano una modificazione nella sola posizione P3.
Solo due residui hanno ottenuto una potenza comparabile con l'acido glutammico presente nella posizione P3 della SEQ ID NO:32, e cioè la vaiina e 1'isoleucina.
Sostituzioni nella posizione P5
La SEQ ID NO:32 è stata ancora presa come sequenza di riferimento per ottimizzare la posizione P3. Come per le posizioni P3 e P4, il risultato è stato sistematicamente ottenuto tramite la sintesi di una serie di analoghi che pur presentando la stessa struttura della SEQ ID NO:32 presentavano una modificazione nella sola posizione P5. Gli L-amminoacidi più interessanti in questa posizione sono P5 = acido aspartico, (SEQ ID NO:57, IC50 = 0,290 μΜ), P5 = pnitrofenilalanina, (SEQ ID NO:58, IC50 = 0,240 μΜ), P5 = tirosina, (SEQ ID NO:59, IC50 = 0,135 μΜ) e P5 = acido g-carbossiglutammico, (SEQ ID NO:60, IC50 = 0,055 μΜ). Anche gli amminoacidi a chiralità D sono ben tollerati in questa posizione, ed in effetti i due composti più potenti mostrano questa chiralità: P5 = D-fenilalanina, (SEQ ID NO:61, IC50 = 0,820 μΜ), P5 = D-tirosina, (SEQ ID NO:62, IC50 = 0,680 μΜ), P5 = D-valina, (SEQ ID NO:63, IC50 = 0,470 μΜ), P5 = D-isoleucina, (SEQ ID NO:64, IC50 - 0,330 μΜ), P5 = D-3,3-difenilalanina, (SEQ ID NO:65, IC50 = 0,276 μΜ), P5 = acido D-aspartico, (SEQ ID NO:66, IC50 = 0,122 μΜ), P5 = acido D-glutammico, (SEQ ID NO:67, IC5Q = 0,045 μΜ) e P5 = acido D-g-carbossiglutammico, (SEQ ID NO:68, IC50 = 0,0015 μΜ).
Sostituzioni nella posizione P1
Gli effetti della sostituzione del residuo amminoacidico nella posizione P1 nella serie derivata dal peptide inibitore di sequenza SEQ ID NO:1 mostrano una tendenza analoga a quella osservata per il substrato. In ordine decrescente di IC50 i residui sono: cisteina (SEQ ID NO:1, IC50 - 1 μM), acido amminobutirrico (SEQ ID NO:3, IC50 = 5,8 μΜ), acido 1-ammino-1-ciclopentancarbossilico (SEQ ID NO:48, IC50 = 9 μ M), allilglicina (SEQ ID NO:12, IC50 = 12 μΜ), Smetilcisteina (SEQ ID NO:27, IC50 = 17 μΜ), cianoalanina (SEQ ID NO:52, IC50 = 19 μΜ), vinilglicina (SEQ ID NO:21, IC50 = 38 μΜ), serina (SEQ ID NO:4, IC50 = 41 μM), glicina (SEQ ID NO:5, IC50 = 62 μΜ), beta-alanina (SEQ ID N0:40, 20% di inibizione alla concentrazione di 200 μΜ).
Nella serie derivata da SEQ ID NO:8, la chiralità della cisteina nella posizione P1 deve essere L, da cui l'inversione della chiralità determina un decremento nell'attività inibitoria di 70 volte (SEQ ID NO:26, IC50 = 194 μΜ).
Lo scambio D-cisteina per L-cisteina si è rivelato in pari misura altamente pregiudizievole della capacità inibitoria nei più potenti analoghi modificati nelle posizioni P2 e P4 (cfr. SEQ ID NO:35, IC50 = 0,05 μΜ e SEQ ID NO:39, IC50 - 3,4 μ M).
La L-cisteina non può essere scambiata con D-cisteina nella serie derivata da SEQ ID NO:8 (cfr. SEQ ID NO:9, IC50 = 2,8 μΜ e SEQ ID NO:26, IC50 = 194 μΜ).
Ulteriori analisi sono state condotte utilizzando come base il più potente analogo SEQ ID NO:32 (IC50 = 118 nM). Queste analisi hanno confermato che la sostituzione della cisteina determina in ogni modo un decremento di 10 volte dell'attività inibitoria; i migliori sostituti sono l'acido amminobutirrico (SEQ ID NO:54, IC50 = 1,6 μΜ) insieme con la norvalina (SEQ ID NO:56, IC50 - 1,3 μΜ), seguita dalla valina (SEQ ID NO:55, IC50 = 4,0 μΜ).
La delezione del residuo Pi in SEQ ID NO:49 determina un decremento di più di 700 volte nell'attività.
Peptidomimetici N-metilati derivati da SEQ ID NO:1 e SEQ ID NO: 8
Come già anticipato oltre ad avere esaminato gli effetti della sostituzione dei residui amminoacidici .nelle- posizioni P1 e Ρ6, - degli originali peptidi virali, sono stati sistematicamente esaminati anche gli. effetti della N-metilazione del peptide di legame in una serie di analoghi derivati sempre dalle sequenze SEQ ID NO:1 e SEQ ID NO:8.
Si è data finora della presente invenzione una descrizione di carattere generale. Con l'aiuto dei seguenti esempi, verrà ora fornita una descrizione più dettagliata di sue specifiche forme di realizzazione, finalizzate a far meglio comprendere scopi, caratteristiche, vantaggi e modalità operative. Negli esempi, i residui amminoacidici vengono anche indicati, per ragioni di semplicità, con il codice ad una lettera.
Esempio 1
Preparazione dell ' enzima
Cellule di Escherichia coli BL21(DE3) sono state trasformate con un plasmide contenente il cDNA codificante per il dominio della serina proteasi della proteina NS3 (amminoacidi 1-180) del ceppo HCV BK, sotto il controllo del promotore del gene 10 del batteriofago T7. Il dominio della proteasi è stato purificato come precedentemente descritto (Steinkiihler, C. et al., J. Biol . Chem.
1996). .L'enzima è .stato ricavato omogeneo come— valutato mediante elettroforesi su gel di poliacrilammide in presenza di sodio dodecil solfato (SDS-PAGE) utilizzando come rivelazione la colorazione all'argento (silver stain), e puro in misura superiore al 95% come valutato con HPLC in fase inversa eseguita 'utilizzando una colonna Vydac C4 di 4,6 x 250 mm. Le preparazioni enzimatiche sono state sistematicamente verificate tramite spettrometria di massa eseguita sui campioni purificati per HPLC, utilizzando uno strumento API 100 della Perkin Elmer, e tramite l'analisi della sequenza N-terminale condotta utilizzando la degradazione Edman su un sequenziatore a fase gassosa modello 470A della Applied Biosystems. Entrambe le tecniche hanno indicato che in più del 90% delle molecole di enzima la metionina N-terminale e l'alanina erano state rimosse, ottenendo un enzima che iniziava con la prolina in posizione 2. Gli stock dell'enzima sono stati quantificati mediante analisi quantitativa del contenuto amminoacidico, congelati in azoto liquido e mantenuti in aliquote a -80°C fino all'utilizzo. Esperimenti di controllo hanno dimostrato che questa procedura di congelamento non interferisce con l' attività specifica dell'enzima.
Sintesi dei peptidi
La sintesi dei peptidi è stata eseguita utilizzando la chimica Fmoc (Fluorenilmetilossicarbonil)/t-Bu (tert-butil), essenzialmente come descritto in Atherton and Sheppard.(1989). I peptidi sono stati assemblati su una resina Novasyn® TGA (Novabiochem) e sbloccati dal polimero alla fine della sintesi con TFA 88%, fenolo 5%, triisopropilsilano 2%, acqua 5% (Sole, N. A. and Barany, G. J. Org. Chem. 1992).
I peptidi grezzi sono stati purificati tramite HPLC a fase inversa (reversed phase-HPLC) su un Nucleosyl C18, 250 x 21 mm, 100 À, 7 μm, utilizzando acqua, 0,01% TFA e acetonitrile 0,1% TFA come eluenti. Un HPLC analitico è stato eseguito su Ultrasphere C18, 250 x 4,6 miti, 80 À, 50 μιη (Beckman). I peptidi purificati sono stati caratterizzati tramite spettrometria di massa, [ <1 >HJ -NMR e analisi ammmoacidica .
Saggio di attivi tà della proteasi HPLC
La concentrazione delle soluzioni stock dei peptidi, preparati in DMSO o in soluzione acquosa tamponata, e tenuti a -80°C fino all'utilizzo, è stata determinata tramite un'analisi amminoacidica quantitativa eseguita su campioni idrolizzati con acido cloridrico azeotropico. Se non diversamente specificato, il saggio di taglio è stato eseguito in 57 μl 50 mM Tris pH 7,5, 2% CHAPS, 50% in glicerolo, 10 mM in DTT (tampone A), al quale sono stati aggiunti 3 μl del peptide substrato Ac-DEMEECASHLPYK(Ac)-NH2 . Come cofattore della proteasi è stato utilizzato un peptide la cui sequenza corrisponde al nucleo idrofobico centrale (residui 21-34) della proteina NS4A, con una "coda" di tre lisine all'estremità amminoterminale per incrementare la solubilità (Bianchi, E. et al., Biochemistry 1391 ) , Pep4AK (KKKGSVVIVGRIILSGR-NH2). PeP4AK è stato preincubato per 10 minuti con la proteasi 10-50 nM prima della aggiunta del substrato. Il tempo di incubazione è stato scelto al fine di ottenere una conversione del substrato minore del 7 %. La reazione è stata interrotta tramite l'aggiunta di 40 μl 1% in TFA, ed il grado di processamento del substrato è stato determinato tramite HPLC utilizzando un cromatografo Merck-Hitachi equipaggiato con un autocampionatore. 80 μΐ di campione sono stati iniettati su una colonna Lichrospher. C-18 con .cartuccia . a fase., .inversa (Lichrospher C-18 reversed phase cartridge column) (4 x 75 mm, 5 μm, Merck) e i frammenti sono stati separati utilizzando un gradiente 10-40% di acetonitrile al 5%/min utilizzando una velocità di flusso di 2,5 ml/min. La individuazione del picco è stata compiuta tramite il monitoraggio sia dell'assorbanza a 220 nm che della fluorescenza del residuo di tirosina (λex = 260 nm, λem = 305 nm). I prodotti del processamento sono stati quantificati tramite l'integrazione di cromatogrammi con riferimento agli standard appropriati. Le velocità iniziali di processamento sono state determinate sui campioni caratterizzati da una percentuale di conversione del substrato minore del 7 %. I parametri cinetici sono stati calcolati dalle velocità iniziali in funzione della concentrazione del substrato con l'ausilio del software Kaleidograph®, assumendo la cinetica di Michaelis-Menten.
Saggio di attivi tà della proteasi su micropiastra La proteasi HCV (ceppo J) è stata conservata fino all'utilizzo a -80°C in NaCl 250 mM, tampone fosfato pH 6,5, 50% glicerolo, 0,1% CHAPS; PeP4AK è stato conservato a -80°C in DMSO; il substrato triziato Ac-DEMEECASHLPYK (<3>H-Ac)-NH2 e il corrispondente substrato freddo Ac-DEMEECASHLPYK (Ac)-NH2 sono stati conservati a -80°C in DMSO/DTT.
Il saggio è stato condotto in piastre Costar polipropilene 96-well. La composizione del miscuglio di reazione era la seguente (100 μl):
Glicerolo 15%
DTT 30 mM
Hepes pH 7,5 50 mM
Triton X-100 0,05%
Proteasi 10 nM
substrato caldo
substrato freddo 5 μΜ (300.000 cpm) PeP4AK 15 μΜ
Il miscuglio sperimentale è stato diluito in DMSO (concentrazione finale 10% DMSO) PeP4AK è stato preincubato con la proteasi 5 minuti prima dell'aggiunta del miscuglio di substrato. In queste condizioni, la Km del substrato è 7±2 μΜ. Le piastre sono state agitate per 30 minuti a temperatura ambiente, quindi è stata aggiunta una resina a scambio ionico (100 μΐ di 20% Fractogel TSK-DEAE® 650S, Merck) per catturare il substrato non processato e le piastre sono state agitate per altri 1-0 -minuti. Dopo aver permesso alla resina di assestarsi per gravità, 30 μl del mix di reazione sono stati trasferiti in una piastra a<* >96 pozzetti (Picoplate, Packard), mescolati con 250 μΐ di cocktail di scintillazione Microscint 40, e la radioattività misurata in un contatore' a scintillazione Packard modello Top Counter .
Esempio 2
Saggio di competizione basato sugli inibitori da prodotto
La proprietà di peptidi derivanti dal taglio dei substrati della proteasi NS3 di legare al sito attivo dell'enzima è utilizzabile per lo sviluppo di saggi di competizione in cui un peptide inibitore appositamente marcato è spiazzato da un'altra molecola che si lega allo stesso sito. Questa tecnologia è sfruttabile per l'identificazione di inibitori competitivi di NS3 proteasi. La marcatura del peptide inibitore può essere ottenuta mediante l'introduzione di funzionalità chimiche radioattive, fluorescenti, luminescenti o colorate utilizzando tecniche note nel settore. Ad esempio sono note le tecniche di introduzione..di atomi di <125>J in peptidi contenenti, residui di tirosina. E' anche possibile sintetizzare peptidi leganti il sito attivo di NS3 proteasi utilizzando residui amminoacidici marcati con isotopi radioattivi come <3>H, <14>C o <35>S. Sono note nel settore anche tecniche di modificazione chimica di peptidi che possono essere utilizzate per introdurre un marcatore radioattivo in un peptide utilizzando reagenti contenenti radioisotopi. Ad esempio è possibile marcare con <3>H una sequenza peptidica contenente gruppi amminici primari tramite reazione di suddetti gruppi con anidride acetica contenente <3>H.
Peptidi leganti il sito attivo di NS3 contenenti radioisotopi possono essere utilizzati per trovare altri composti leganti lo stesso sito sfruttando tecniche note nel settore. Ad esempio si può aggiungere ad una soluzione tamponata che contenga la proteasi NS3 oppure la proteasi NS3 ed il suo cofattore NS4A, o peptidi derivanti dalla sequenza di questo cofattore, un peptide marcato utilizzando le tecniche sopra descritte, che abbia una sequenza che lega al sito attivo di NS3 proteasi. La proteasi legata al peptide può essere isolata utilizzando .tecniche . .di filtrazione,, legame a resine cromatografiche, o precipitazione utilizzando soluzioni saline o reagenti organici. La quantità di peptide marcato può facilmente essere determinata utilizzando tecniche di rivelazione del processo di decadimento radioattivo come la scintillazione. In questo processo l'aggiunta di una sostanza con la proprietà di legarsi al sito attivo di NS3 prima dell'isolamento della proteasi utilizzando suddette techniche, comporterà lo spiazzamento del peptide marcato e quindi una riduzione di emissione dei prodotti del decadimento radioattivo.
E' anche possibile introdurre in un peptide che abbia una sequenza che lega il sito attivo di NS3 proteasi una funzionalità chimica con proprietà fluorescenti. E' noto nel settore che le proprietà spettroscopiche dì alcune funzionalità chimiche subiscono alterazioni in dipendenza dalle condizioni fisico-chimiche nelle quali vengono determinate. Tali condizioni comprendono il pH, la forza ionica, la costante dielettrica ed il solvente specifico nel quale le misure spettroscopiche vengono effettuate. In particolare è ..noto che alcune molecole subiscono cambiamenti spettroscopicamente determinabili una volta legate a proteine. Alcune di queste molecole sono descritte nel "Handbook of Fluorescent Probes and Resarch Chemicals" e sono commercialmente ottenibili. Altre sono ottenibili mediante modificazioni chimiche di molecole ’con proprietà spettroscopiche note, atte ad inserirle nel contesto di un peptide che si lega al sito attivo di NS3 proteasi. Esempi di funzionalità chimiche che possono essere utilizzate a questo scopo sono: fluoresceina, mansile, cumarina, rodamina e dansile. In particolare è stato dimostrato che il dansile ècapace di un'interazione di trasferimento di energia di risonanza con residui di triptofano. In questo processo il triptofano viene eccitato ad una lunghezza d'onda variabile tra 280 e 295 nm e trasferisce la sua energia di eccitazione alla molecola di dansile, la quale a sua volta emette energia ad una lunghezza d'onda variabile tra 510 e 540 nm. Il fenomeno di trasferimento di energia di risonanza decade con la sesta potenza della distanza ed è operativo a distanze tra 10 e 100 À, rendendolo estremamente sensibile per determinare il legame tra due molecole.
La.molecola in SF.Q. ID NO:69 è un esapeptide derivato dall'ottimizzazione della sequenza di un prodo.tto di taglio di NS3 proteasi, SEQ ID NO:23, in cui il residuo di metionina è stato sostituito con un residuo di acido 2,3-diamminopropionico, derivatizzato sull'amminogruppo in posizione 3 con il gruppo Dansile.
La molecola SEQ ID NO:69 è stata dimostrata legarsi al sito attivo di NS3 proteasi con una Ki = 200 nM. Il suo legame alla proteasi può essere determinato mediante spettroscopia di fluorescenza . In particolare è possibile eccitare la funzionalità del dansile presente nella molecola sia direttamente, utilizzando luce con una lunghezza d'onda a 335 nm oppure, sfruttando la presenza di due triptofani nella proteasi NS3, indirettamente utilizzando il suddetto fenomeno di trasferimento di energia di risonanza tra i triptofani di NS3 e la molecola SEQ ID NO:69 legata all'enzima. In entrambe le modalità il legame è direttamente osservabile in virtù delle differenti proprietà spettroscopiche delle molecole libere e legate. E' però preferibile l'utilizzo del fenomeno di trasferimento di energia di risonanza in quanto più sensibile.
La molecola SEQ ID NO:69 può essere utilizzata per determinare il legame di altre molecole al sito attivo di NS3 proteasi, capaci quindi di spiazzarla dall'interazione con l'enzima. Un esperimento tipico è mostrato nella figura 2. Ad una soluzione tamponata contenente 200 nM NS3 proteasi complessata con Pep4AK sono stati aggiunti 200 nM di SEQ ID NO:69. Il legame delle due molecole è stato misurato eccitando i triptofani di NS3 ad una lunghezza d'onda di 280 nm e registrando gli spettri di emissione intorno a 520 nm. Aggiunta dell'inibitore competitivo di NS3 proteasi SEQ ID NO:1 causa uno spiazzamento di SEQ ID NO:69 dal sito attivo di NS3 ed una concomitante riduzione del fenomeno di trasferimento di energia di fluorescenza. E' possibile determinare da questo esperimento un valore di IC50 per l'inibitore SEQ ID NO:1 di 1 μΜ, che è lo stesso valore trovato saggiando l'effetto di questa molecola sull'attività proteasica di NS3.
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
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Zang, R., Durkin, J., Windsor, W.T., McNemar, C., Ramanathan, L. and Le, H.V. (1997) J. of Virol . 71/8 6208-6213 .
ABBREVIAZIONI E SIMBOLI USATI NEL TESTO CHAPS = 3- [(3-colammidopropil)-dimetil-ammonio] -1-propan- solionato;
HPLC = high-performance liquid chromatography;
TEA = acido trifluoroacetico;
ORF = Open Reading Frame;
NMR = Risonanza Magnetica Nucleare
DMSO = Dimetilsolfossido
DTT = ditiotreitolo
LISTA DI SEQUENZE
INFORMAZIONI GENERALI:
(il) TITOLO DELL'INVENZIONE:
(iii) NUMERO DI SEQUENZE: 71
(iv) INDIRIZZO DI CORRISPONDENZA:
(v) FORMA LEGGIBILE AL CALCOLATORE:
(A) TIPO DI SUPPORTO:
(B) COMPUTER: IBM PC compatibile
(C) SISTEMA OPERATIVO: PC-DOS/MS-DOS Rev. 5.0 (D) SOFTWARE: Microsoft Word 6.0
(1) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 1: (1) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 1: Asp Glu Met Glu Glu Cys
1 5
(2) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 2: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 6
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è D-cisteina (xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 2: Asp Glu Met Glu Glu Xaa
1 5
(3) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 3: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 6
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è Abu
(xi) DESCRIZIONE DELTA SEQUENZA SEQ ID NO: 3: Asp Glu Met Glu Glu Xaa
1 5
(4) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 4: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 4: Asp Glu Met Glu Glu Ser
1 5
(5) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 5: (1) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 5: Asp Glu Met Glu Glu Gly
1 5
(6) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 6: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 4 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 6: Met Glu Glu Cys
1
(7) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 7: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 5 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(Xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 7: Glu Met Glu Glu Cys
1 5
(8) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 8: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 8: Glu Asp Val Val Cys Cys
1 5
(9) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 9: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xa è Abu
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ LD NO: 9: Glu Asp Val Val Xaa Cys
1 5
(10) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 10: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(11) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 10: Asp Glu Val Val Cys Cys
1 5
(11) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 11: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 11: Glu Asp Val.Val Gly Cys
1 5
(12) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 12: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 6
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è Allil-glicina (xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 12: Asp Giu Met Glu Glu Xaa
1 5
(13) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 13: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è MeGly
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 13: Glu Asp Val Val Xaa Cys
1 5
(14) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 14: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 6
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è cisteamina (xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 14: Asp Glu Met Glu Glu Xaa
1 5
(15) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 15: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
( i.i ) TIPO DI MOLECOLA : peptide .
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 4
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è MeVal (ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è Abu
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 15: Glu Asp Val Xaa Xaa Cys
1 5
(16) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 16: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 3
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è MeVal
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B). POSIZIONE: 5 , .
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è Abu
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 16: Glu Asp Xaa Val Xaa Cys
1 5
(17) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 17: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 6
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è Cys-SOH
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 17:
Asp Glu Met Glu Glu Xaa
1 5
(18) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 18: (ì) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 5 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola_
(D) TIPOLOGIA: lineare
(il) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 1
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è Glu cui è legato un gruppo succinile (xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 18:
Xaa Met Glu Glu Cys
1 5
(19) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 19: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 4 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 1
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è Met cui è legato un gruppo succinile (xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 19:
Xaa Glu Glu Cys
1 4
(20) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 20: U ) CARATTERISTICHE DELLA .SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 5 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 1
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è Giu che presenta in posizione N-terminale un Acilsulfonammide (xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 20: Xaa Met Glu Glu Cys
1 5
(21) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 21: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 6
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa_è..Vinilglicina (xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 21: Asp Glu Met Glu Glu Xaa
1 5
(22) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 22: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 22:
Asp Glu Met Glu Leu Cys
1 5
(23) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 23: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 23:
Asp Glu Met Glu Xaa Cys
1 5
(24) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 24: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ÌX) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è naftilalanina (xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 24:
Asp Glu Met Glu Xaa Cys
1 5
(25) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 25: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 5 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA; lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 1
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è Asp cui è legato un gruppo succinile (ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è Abu
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 25: Xaa Val Val Xaa Cys
1 5
(26) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 26: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
{B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è Abu
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 6
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è D-cisteina (xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 26: Glu Asp Val Val Xaa Xaa
1 5
(27) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 27: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è S-metilcisteina (xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 27:
Asp Glu Met Glu Glu Xaa
1 5
(28) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 28: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 28:
Asp Glu Val Glu Xaa Cys
1 5
(29) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 29: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 29:
Asp Glu Ile Glu Xaa Cys
1,
(30) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 30: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 30:
Asp Glu Tyr Glu Xaa Cys
1 5
(31) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 31: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilaianina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 31:
Asp Glu Phe Glu Xaa Cys
1 5
(32) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 32: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 32:
Asp Glu Leu Glu Xaa Cys
1 5
(33) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 33: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 3
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 33:
Asp Giu Xaa Glu Xaa Cys
1 5
(34) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 34: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 3
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è Nle
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 34:
Asp Glu Xaa Glu Xaa Cys
1 5
(35) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 35: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(li) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 3
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è 3,3-difenilalanina
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
.. , (B) POSIZIONE: 5 . . .
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 35:
Asp Glu Xaa Glu Xaa Cys
1 5
(36) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 36: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 3
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è 2-tienilalanina (ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 36:
Asp Glu Xaa Glu Xaa Cys
1 5
J37) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA. SEQ ID NO:. 37 (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 3
(D) ALTRE INFORMAZIONI:Xaa è 4-clorofenilalanina
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 37:
Asp Glu Xaa Glu Xaa Cys
1 5
(38) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 38: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare ·-(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 3
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è fenilglicina (ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 38: Asp Glu Xaa Glu Xaa Cys
1 5
(39) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 39: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 3
(D) ALTRE INFORMAZIONI : Xaa è 3, 3 dif enilalanina . ..
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(3) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 6
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è D-cisteina (xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 39: Asp Glu Xaa Glu Xaa Xaa
1 5
(40) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 40: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 6
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è bAla
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 40: Asp Glù Met Glu Glù Xaa
1 5
(41) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 41: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO:'amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è Cys che presenta in posizione C-terminale un acilsulfonammide
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 41:
Asp Glu Met Glu Glu Xaa
1 5
(42) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 42: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 5 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 2
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è 3,3 difenilalanina
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 4
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 42: Glu Xaa Glu Xaa Cys
1 5
(43) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 43: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 4 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptìde
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 1
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è 3,3 difenilalanina - . . . . .
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 3
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 43:
Xaa Glu Xaa Cys
1
(44) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 44: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
{11} TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 44:
Asp Glu Leu Val Xaa Cys
1 5
(45) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 45: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
{D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 45: Asp Glu Leu Ile Xaa Cys
1 5
(46) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 46: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 2
(D) ALTRE INFORMAZIONI : Xaa è acido metilqlutammico
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 46:
Asp Xaa Leu Glu Xaa Cys
1 5
(47) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 47: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 3
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è 3,3 difenilalanina
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI : Xaa è βcicloesilalanina . .
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 6
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è deidroalanina (xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 47:
Asp Glu Xaa Glu Xaa Xaa
1 5
(48) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 48: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 6
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è acido 1-ammino-1-ciclopentan-carbossilico
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 48:
Asp Glu Met Glu Glu Xaa
1 5
(49) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 49: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA:-5 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 3
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è 3,3 difenilalanina
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 6
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 49:
Asp Glu Xaa Ile Xaa
1 5
(50) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 50: {i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 5 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE·ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 2
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è 3,3 difenilalanina
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 4
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 50: Glu Xaa Ile Xaa Cys
1 5
(51) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 51: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 4 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 1
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è 3,3 difenilalanina
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 4
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 51:
Xaa Ile Xaa Cys
1
(52) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 52: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 6
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è cianoalanina (xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 52:
Asp Glu Met Glu Glu Xaa
1 5
(53) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO:_53: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 3
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è 3,3 difenilalanina
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 53:
Asp Glu Xaa Ile Xaa Cys
1 5
(54) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 54: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO : amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE.ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 6
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è Abu
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 54:
Asp Glu Leu Glu Xaa Xaa
1 5
(55) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 55: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO : amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 55:
Asp Glu Leu Glu Xaa
1 5
(56) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 56: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
<B) POSIZIONE: 6
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è Norvalina (xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 56:
Asp Glu Leu Glu Xaa Xaa
1 5
(57) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 57: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicioesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 57: Asp Asp Leu Glu Xaa Cys
1 5
(58) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 58: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 2
(D) ALTRE INFORMAZIONI:Xaa è 4-nitrofenilalanina
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(Bh POSIZIONE: 5 .... -(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 58: Asp Xaa Leu Giu Xaa Cys
1 5
(59) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 59: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 59:
Asp Tyr Leu Glu Xaa Cys
1 5
(60) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 60: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(Ci NUMERO DI-CATENE:singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 2
(D) ALTRE INFORMAZIONI : Xaa è acido
g-carbos siglutammico ( ix ) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 60: Asp Xaa Leu Glu Xaa Cys
1 5
(61) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 61: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE .
(B) POSIZIONE: 2
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è D-fenilalanina (ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 61:
Asp Xaa Leu Glu Xaa Cys
1 5
(62) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 62: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 2
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è D-tirosina (ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa -è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 62: Asp Xaa Leu Glu Xaa Cys
1 5
(63) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 63: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 2
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è D-valina
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 63:
Asp Xaa Leu Glu Xaa Cys
1 5
(64) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 64: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 2
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è D-isoleucina (ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicioèsilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 64:
Asp Xaa Leu Glu Xaa Cys
1 5
(65) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 65: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 2
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è
D-3,3 difenilalanina (ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 65: Asp Xaa Leu Glu Xaa Cys
1 5
(66) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 66: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 2
(D) ALTRE INFORMAZIONI : Xaa è acido D-aspartico , ( ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI .
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa. è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 66:
Asp Xaa Leu Glu Xaa Cys
1 5
(67) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 67: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 2
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è acido D-glutamraico
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: .67
Asp Xaa Leu Glu Xaa Cys
1 5
(68) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 68: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(A) LUNGHEZZA: 6 amminoacidi
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 2
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è acido
D-g-carbos siglutammico (ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI : Xaa è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 68:
Asp Xaa Leu Ile Xaa Cys
1 5
(69) INFORMAZIONI SULLA SEQUENZA SEQ ID NO: 69: (i) CARATTERISTICHE DELLA SEQUENZA
(Al LUNGHEZZA: 6 amminoacidi.
(B) TIPO: amminoacidica
(C) NUMERO DI CATENE: singola
(D) TIPOLOGIA: lineare
(ii) TIPO DI MOLECOLA: peptide
(ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 3
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è acido β diammino propionico (N-b-dansile) (ix) CARATTERISTICHE ULTERIORI
(A) NOME: PEPTIDE
(B) POSIZIONE: 5
(D) ALTRE INFORMAZIONI: Xaa è βcicloesilalanina
(xi) DESCRIZIONE DELLA SEQUENZA SEQ ID NO: 69: Asp Glu Xaa Glu Xaa Cys
1 5

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per la produzione di peptidi aventi capacità inibitoria nei confronti della attività enzimatica associata alla proteasi NS3 del virus HCV, caratterizzato dal fatto di prevedere la reazione di preoteolisi di polipeptidi contenenti almeno una tra le sequenze dei siti di giunzione NS3/NS4A, NS4A/NS4B, NS4B/NS5A e/o NSSA/NS5B della poliproteina di detto virus HCV, detta proteolisi consistendo nel pròcesscimento di detto polipeptide su almeno uno di detti siti di giunzione.
  2. 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui la reazione di proteolisi è operata dalla proteasi NS3 del virus HCV.
  3. 3. Procedimento secondo la rivendicazione .1 oppure 2, in cui il virus HCV è scelto dal gruppo comprendente i virus HCV di genotipo 1a, 1b, 1c, 2a, 2b, 2c, 2d, 2e, 2f, 3a, 3b, 3c, 3d, 3e, 3f, 4a, 4b, 4c, 4d, 5a, 5a, 6b, 7a, 7b, 7c, 7d, 8a, 8b, 9a, 9b, 9c, 10a ed 11a.
  4. 4. Procedimento secondo la rivendicazione 3, in cui il virus HCV è scelto dal gruppo comprendente i virus HCV di ceppo H-FDA, H-AP, HCV-1, HCV-J, HCV-BK, HC-J6, HCV-T, HC-J8, HCV-JT ed HCV-JT'.
  5. 5. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui i siti di giunzione sono formati da decapeptidi, contenenti gli amminoacidi naturalmente presenti nelle posizioni P4 P3, P2 e PI di detti siti di giunzione stessi.
  6. 6. Peptidi caratterizzati dal fatto di essere ottenibili dal procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5.
  7. 7. Peptidi secondo la rivendicazione 6, che presentano una concentrazione di peptide alla quale si ottiene il 50% di inibizione dell'attività enzimatica di NS3 (IC50) minore oppure uguale a 2.
  8. 8. Peptidi secondo una delle rivendicazioni 6 oppure 7, che presentano nella parte carbossiterminale la sequenza degli amminoacidi naturalmente presenti nelle posizioni P4, P3, P2 e P1 delle sequenze dei siti di giunzione NS3/NS4A, NS4A/NS4B, NS4B/NS5A, e/o NS5A/NS5B del virus HCV.
  9. 9. Peptidi secondo la rivendicazione 8, in cui 1'amminoacido in posizione carbossi-terminale è scelto dal gruppo comprendente L-cisteina, D-cisteina, omocisteina, S-metilcisteina, alanina, S-etilcisteina, treonina, metionina, serina e penicillamina.
  10. 10. Peptidi secondo la rivendicazione 9, in cui l'amminoacido in posizione carbossi-terminale è una cisteina o un suo analogo o un suo derivato con una funzione acida libera.
  11. 11. Peptidi aventi una sequenza amminoacidica scelta dal gruppo comprendente le sequenze da SEQ ID NO:1 a SEQ ID NO:69.
  12. 12. Uso dei peptidi come da una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 11, per la derivazione di saggi di legame o di inibizione della attività enzimatica della proteasi NS3 del virus HCV.
  13. 13. Uso dei peptidi come da una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 11, per la preparazione di farmaci per la terapia della epatite non-A non-B.
  14. 14. Composizioni farmaceutiche, caratterizzate dal fatto di comprendere peptidi come da rivendicazioni da 6 a 11, ed un veicolo farmaceuticamente compatibile.
  15. 15. Composizioni di materia, caratterizzate dal fatto di comprendere peptidi come da una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 11.
  16. 16. Peptidi, loro uso e composizioni che li contengono, come precedentemente descritto, esemplificato e rivendicato.
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