ITRM20130135A1 - Nuovi derivati del resveratrolo. - Google Patents

Nuovi derivati del resveratrolo.

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ITRM20130135A1
ITRM20130135A1 IT000135A ITRM20130135A ITRM20130135A1 IT RM20130135 A1 ITRM20130135 A1 IT RM20130135A1 IT 000135 A IT000135 A IT 000135A IT RM20130135 A ITRM20130135 A IT RM20130135A IT RM20130135 A1 ITRM20130135 A1 IT RM20130135A1
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IT
Italy
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resveratrol
carbamoyl
tri
mmol
acid
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IT000135A
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Inventor
Michele Azzolini
Lucia Biasutto
Alice Bradaschia
Massimo Carraro
Spiridione Garbisa
Ester Marotta
Andrea Mattarei
Cristina Paradisi
Nicola Sassi
Mario Zoratti
Original Assignee
Michele Azzolini
Lucia Biasutto
Alice Bradaschia
Massimo Carraro
Spiridione Garbisa
Ester Marotta
Andrea Mattarei
Cristina Paradisi
Nicola Sassi
Mario Zoratti
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    • CCHEMISTRY; METALLURGY
    • C07ORGANIC CHEMISTRY
    • C07CACYCLIC OR CARBOCYCLIC COMPOUNDS
    • C07C271/00Derivatives of carbamic acids, i.e. compounds containing any of the groups, the nitrogen atom not being part of nitro or nitroso groups
    • C07C271/06Esters of carbamic acids
    • C07C271/40Esters of carbamic acids having oxygen atoms of carbamate groups bound to carbon atoms of six-membered aromatic rings
    • C07C271/42Esters of carbamic acids having oxygen atoms of carbamate groups bound to carbon atoms of six-membered aromatic rings with the nitrogen atoms of the carbamate groups bound to hydrogen atoms or to acyclic carbon atoms
    • CCHEMISTRY; METALLURGY
    • C07ORGANIC CHEMISTRY
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    • C07C271/06Esters of carbamic acids
    • C07C271/40Esters of carbamic acids having oxygen atoms of carbamate groups bound to carbon atoms of six-membered aromatic rings
    • C07C271/42Esters of carbamic acids having oxygen atoms of carbamate groups bound to carbon atoms of six-membered aromatic rings with the nitrogen atoms of the carbamate groups bound to hydrogen atoms or to acyclic carbon atoms
    • C07C271/54Esters of carbamic acids having oxygen atoms of carbamate groups bound to carbon atoms of six-membered aromatic rings with the nitrogen atoms of the carbamate groups bound to hydrogen atoms or to acyclic carbon atoms to carbon atoms of hydrocarbon radicals substituted by carboxyl groups

Description

"NUOVI DERIVATI DEL RESVERATROLO"
DESCRIZIONE
L’ invenzione consiste in una nuova classe di derivati del resveratrolo dotati di proprietà fisico-chimiche più favorevoli di quelle del resveratrolo stesso. L’elemento caratterizzante à ̈ la presenza di tre funzionalità carbamoiliche, in cui la porzione legata tramite l’ atomo di ossigeno à ̈ il resveratrolo, mentre l’atomo di azoto porta un gruppo sostituente che conferisce alla molecola proprietà desiderabili. Queste nuove molecole sono particolarmente utili come precursori (prodrugs) e veicoli per il resveratrolo in preparazioni da usarsi come integratori dietetici o per uso farmaceutico: sono stabili nei confronti della degradazione ossidativa, permettendo quindi lo stoccaggio per lunghi periodi, e possiedono una reattività opportuna per la rigenerazione del resveratrolo in condizioni fisiologiche.
CONTESTO
Il resveratrolo à ̈ un prodotto naturale che dimostra attività biochimiche potenzialmente rilevanti per la salute pubblica, come ad es. la protezione del sistema cardiocircolatorio, il potenziamento della risposta immunitaria, il contrasto di patologie infiammatorie come l’artrite, di infezioni patogeniche, dell’invecchiamento, di obesità e sindromi metaboliche, il miglioramento funzionale del muscolo scheletrico e delle capacità intellettuali menomate dall’età o da neurodegenerazione, la prevenzione o terapia del cancro (ad es.: Harikumar and Aggarwal, 2008; Parvaiz and Holme, 2009; Petrovski et al., 2011; Agarwal and Baur, 2011; Park et al., 2012). Queste attività spiegano la rapida crescita del mercato per preparazioni e formulazioni a base di resveratrolo, usate come integratori alimentari e dietetici, e farmaci di automedicazione. Due fattori complicanti con un impatto notevole su questa industria sono la scarsa solubilità del resveratrolo in mezzi acquosi e la sua suscettibilità all’ ossidazione. Queste caratteristiche pongono limiti alle modalità di somministrazione, confezionamento e immagazzinamento.
Un approccio al superamento di queste difficoltà consiste nello sviluppo di “precursori†, ossia di derivati del composto d’interesse (in questo caso il resveratrolo) dotati di caratteristiche desiderabili e in grado di rigenerare la molecola attiva.
La letteratura brevettuale contiene rivendicazioni di preparazioni basate su derivati del resveratrolo in cui una parte o tutti i gruppi ossidrilici sono impegnati con legami covalenti in gruppi funzionali quali etere, fosfato, solfonato, nitrato, carbonato, carbossiestere o glicoside (Pettit and Grealish, 2003; Soby et al., 2003; Maes et al., 2009; Lu et al., 2011). Tutte queste funzionalità presentano delle limitazioni. L’idrolisi di alcune (carbonato, carbossiestere) in soluzione acquosa o in ambito fisiologico à ̈ molto facile, cosicché la protezione viene persa troppo rapidamente per essere di utilità pratica. In altri casi (etere alchilico, solfonato, nitrato, i composti descritti da Lu et al., 2011) l’idrolisi à ̈ eccessivamente lenta o richiede condizioni drastiche, il che previene la rigenerazione di resveratrolo in tempi utili in condizioni fisiologicamente rilevanti. Questi composti non possono quindi essere considerati dei “precursori†. Altre modificazioni riportate in letteratura possono essere appropriate per la rigenerazione dei gruppi ossidrilici in una opportuna finestra temporale, ma la loro applicabilità à ̈ limitata; ad esempio, gruppi fosfato o glicosidici aumenteranno la solubilità, ma non sono adatti per modulare le proprietà della molecola lungo l’ asse idrofilicità-lipofilicità in modo da ottimizzare le sue proprietà ai fini di formulazioni innovative. C’à ̈ quindi l’esigenza di un metodo generale di protezione con la versatilità necessaria per essere di ampia utilità per applicazioni nei campi nutrizionale e medico. Questa nuova protezione dovrebbe essere facilmente introducibile, e vantaggiosa anche per aspetti industriali e commerciali come il confezionamento del prodotto e la sua conservazione.
RIASSUNTO DELL’ INVENZIONE
Questa invenzione affronta i seguenti problemi, allo stato dell’arte irrisolti o risolti in modo solo parziale/insoddisfacente:
a) la bassa solubilità in acqua del resveratrolo, con le conseguenti limitazioni alle modalità di formulazione e somministrazione;
b) la possibilità di degradazione ossidativa del resveratrolo nelle preparazioni;
c) i risultati insoddisfacenti dei precursori del resveratrolo attualmente disponibili per quanto riguarda la stabilità in condizioni fisiologiche.
Questa invenzione risolve questi problemi fornendo precursori del resveratrolo che incorporano il gruppo carbamoilico. Poichà ̈ i problemi da risolvere sono molteplici, l’ invenzione à ̈ multifunzionale, e può essere utilizzata in circostanze e per scopi diversi, in funzione del sostituente legato all’ azoto come parte del gruppo protettivo.
L’invenzione si basa sulla scoperta fortuita di una funzionalità protettiva per gli ossidrili del resveratrolo (il gruppo carbammato) che coniuga una stabilità vicina all’ ottimale in condizioni di rilevanza fisiologica con la versatilità che viene dal poter conferire al precursore quasi ogni proprietà chimico-fisica si desideri.
Gli inventori hanno osservato che la natura del gruppo sostituente influenza pesantemente le proprietà del derivato, in particolare idro- e lipofilicità. Vengono forniti precursori che coprono l’intera gamma di solubilità, da quelli idrofili, da usarsi preferibilmente come soluzioni acquose (punto a), a quelli lipofili, con buona solubilità in olii. Nei derivati del resveratrolo di questa invenzione il gruppo carbamoilico protegge gli ossidrili contro l’ossidazione e la conseguente degradazione della molecola. I derivati forniti sono stabili nei confronti dell’ossidazione, a differenza del resveratrolo stesso (punto b). Infine, il legame carbamoilico presenta una buona stabilità in ambiente acido, permettendo il passaggio del precursore indenne attraverso lo stomaco e il suo stoccaggio a lungo termine (mesi) in una soluzione leggermente acida in frigorifero, senza necessità di agenti stabilizzanti. Nonostante ciò, a pH fisiologico e in sangue il legame carbamoilico N-monosostituito viene idrolizzato con un tempo di emivita quasi ideale di 50-200 minuti a 37 °C, in funzione delle condizioni (soluzione a pH fisiologico o sangue) (punto c).
Inoltre questa invenzione rappresenta un miglioramento delle procedure sintetiche disponibili per la sintesi dei carbammati fenolici, come viene spiegato più sotto nella descrizione.
In accordo con tutto ciò, la presente invenzione fornisce derivati del resveratrolo con la formula (I):
O
O NHR
O
ONHR O
RHN O
In cui ogni gruppo NHR deriva dalla corrispondente ammina RNH2, selezionata fra i seguenti composti:
- metossioligoetilenglicol ammine;
- metossipolietilenglicol ammine con massa molecolare inferiore a 20.000 g/mol;
- amminodeossi zuccheri;
- amminoalcoli alifatici;
- amminopolialcoli alifatici con da 1 a 10 atomi di carbonio;
- ammine alifatiche con catene sature o insature da 1 a 20 atomi di carbonio;
- amminoacidi naturali o non naturali.
Questa invenzione fornisce inoltre una composizione farmaceutica comprendente un composto di formula (I) o un sale farmaceuticamente ammissibile, e un “carrier†farmaceuticamente adeguato.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Fig. 1. Struttura chimica dei composti oggetto di questa invenzione.
Fig. 2. Decorso temporale delle concentrazioni di 3,4’,5-tri-(N-(6-deossi-galattosil)-carbamoil)-resveratrolo (Resv(DGAL-C)3) e dei suoi prodotti di idrolisi in PBS a pH 6.8 (A) e in sangue fresco di ratto (B).
Fig. 3. Decorso temporale delle concentrazioni di 3,4’,5-tri-(N-1-(2,3-idrossipropil)-carbamoil)-resveratrolo (Resv(MDHP-C)3) e dei suoi prodotti di idrolisi in PBS a pH 6.8 (A) e in sangue fresco di ratto (B).
Fig. 4. Decorso temporale delle concentrazioni di 3,4’,5-tri-(N-(6-deossi-galactosil)-carbamoil)-resveratrolo (50 µM) e dei suoi prodotti di idrolisi in 20 mM PBS, pH 5.0, a 4 °C (A) e a temperatura ambiente (B).
Fig. 5. La reazione di DPPH con Resv(TGME-C)3e con resveratrolo, misurata come diminuzione dell’assorbanza del DPPH a 520 nm. Al tempo zero sono state mescolate in metanolo 20 nanomoli di DPPH e le quantità specificate di resveratrolo o di suo derivato. L’assorbanza à ̈ stato misurata dopo 40 minuti.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’ INVENZIONE
Questa invenzione fornisce composti del resveratrolo con la formula (I):
O
O NHR
O
ONHR O
RHN O
(I)
In cui ogni gruppo NHR deriva dalla corrispondente ammina RNH2, selezionata fra i seguenti composti:
- metossioligoetilenglicol ammine;
- metossipolietilenglicol ammine con massa molecolare inferiore a 20.000 g/mol;
- amminodeossi zuccheri;
- amminoalcoli alifatici;
- amminopolialcoli alifatici con da 1 a 10 atomi di carbonio;
- ammine alifatiche con catene sature o insature da 1 a 20 atomi di carbonio;
- amminoacidi naturali o non naturali.
Secondo una realizzazione dell’invenzione il gruppo –NHR deriva dalla corrispondente metossioligoetilenglicol ammina appartenente al gruppo formato da metossimonoetilenglicol ammina, metossidietilenglicol ammina, metossitrietilenglicol ammina, metossitetraetilenglicol ammina, metossipentaetilenglicol ammina, metossiesaetilenglicol ammina, metossieptaetilenglicol ammina, metossioctaetilenglicol ammina, metossinonaetilenglicol ammina, metossidecaetilenglicol ammina, metossipolietilenglicol ammina con PM (peso molecolare) medio di 2.000, metossipolietilenglicol ammina con PM medio di 5.000, metossipolietilenglicol ammina con PM medio di 10.000, metossipolietilenglicol ammina con PM (peso molecolare) medio di 20.000.
Secondo un’altra realizzazione dell’invenzione il gruppo –NHR deriva da un amminodeossizucchero selezionato fra gli amminodeossipentosi ed amminodeossiesosi, intendendosi inclusi tutti i possibili isomeri (regio- e stereoisomeri) e in particolare i seguenti: amminodeossiribosio, amminodeossiarabinosio, amminodeossixilosio, amminodeossilixosio, amminodeossiallosio, amminodeossialtrosio, amminodeossiglucosio, amminodeossigulosio, amminodeossimannosio, amminodeossigalattosio, amminodeossiramnosio;
Secondo un’altra realizzazione dell’invenzione il gruppo –NHR deriva da un amminoalcol o amminopolialcol alifatico scelto fra i seguenti, inclusi tutti i loro isomeri: amminometanolo, amminoetanolo, amminopropanolo, amminopropandiolo, amminopropantriolo, amminobutanolo, amminobutandiolo, amminobutantriolo, amminobutantetraolo, amminopentanolo, amminopentandiolo, amminopentantriolo, amminopentantetraolo, amminopentanpentanolo, amminociclopentanolo, amminocyclopentandiolo, amminociclopentantriolo, amminociclopentantetraolo, amminociclopentanpentanolo, amminoesanolo, amminoesandiolo, amminoesantriolo, amminoesantetraolo, amminoesanpentaolo, amminoesanesaolo, amminocicloesanolo, amminocicloesandiolo, amminocicloesantriolo, amminocicloesantetraolo, amminocicloesanpentaolo, amminocicloesanesaolo, amminoeptanolo, amminoeptandiolo, amminoeptantriolo, amminoeptantetraolo, amminoeptanpentaolo, amminoeptanesaolo, amminoeptaneptaolo, amminoottanolo, amminoottandiolo, amminoottantriolo, amminoottantetraolo, amminoottanpentaolo, amminoottanesaolo, amminoottaneptaolo, amminoottanottaolo, amminononanolo, amminononandiolo, amminononantriolo, amminononantetraolo, amminononanpentaolo, amminononanesaolo, amminononaneptaolo, amminononanottaolo, amminononalnonaolo, amminodecanolo, amminodecandiolo, amminodecantriolo, amminodecantetraolo, amminodecanpentanolo, amminodecanesaolo, amminodecaneptaolo, amminodecanottaolo, amminodecannonaolo, amminodecandecaolo,
Secondo un’altra realizzazione dell’invenzione il gruppo –NHR deriva da un’ ammina alifatica satura o insatura selezionata fra le seguenti: metanammina, etanammina, propanammina, butanammina, pentanammina, esanammina, eptanammina, ottanammina, nonanammina, decanammina, undecanammina, dodecanammina, tridecanammina, tetradecanammina, pentadecanammina, esadecanammina, eptadecanammina, ottadecanammina, nonadecanammina, icosanammina, tetradecenammina, esadecenammina, eptadecenammina, ottadecenammina, ottadecatrienammina, icosatetraenammina, icosapentaenammina, considerando inclusi nella lista tutti gli amminoidrocarburi alifatici saturi o insaturi loro isomeri.
Secondo un’ altra realizzazione dell’invenzione il gruppo –NHR deriva da uno dei seguenti amminoacidi naturali o non-naturali: alanina, arginina, asparagina, cisteina, acido aspartico, acido glutammico, glutammina, glicina, ornitina, prolina, selenocisteina, serina, taurina, tirosina, istidina, isoleucina, leucina, lisina, metionina, fenilalanina, treonina, trittofano, valina, acido 2,4-diamminobutirrico, acido 2-amminoeptanoico, acido 2-amminoesadecanoico, acido 5-amminovalerico, 4-idrossiprolina, 3-fenilserina, α-metilvalina, acido 2-amminocaprilico, acido 2-ammino-2-fenilbutirrico, acido 2,6-diamminopimelico, inclusi gli stereoisomeri D ed L per ciascun amminoacido.
Gli esempi preferiti dei composti forniti dall’ invenzione comprendono:
-3,4',5-tri-[N-(metossi tri-(etilenglicol))-carbamoil] resveratrolo;
-3,4',5-tri-[N-(metossi tetra-(etilenglicol))-carbamoil] resveratrolo;
-3,4',5-tri-[N-(metossi esa-(etilenglicol))-carbamoil] resveratrolo;
-3,4’,5-tri-[N-(6-deossi-galactosil)-carbamoil]-resveratrolo;
-3,4',5-tri-[N-(2,3-diidrossipropil)-carbamoil] resveratrolo;
-3,4',5-tri-[N-metil-carbamoil] resveratrolo;
-3,4’,5-tri-[N-(octadec-9-enil)-carbamoil]-resveratrolo;
-3,4’,5-tri-[N-(glicil)-carbamoil]-resveratrolo;
-3,4’,5-tri-[N-(leucil)-carbamoil]-resveratrolo;
-3,4’,5-tri-[N-(isoleucil)-carbamoil]-resveratrolo;
-3,4’,5-tri-[N-(treonil)-carbamoil]-resveratrolo;
-3,4’,5-tri-[N-(fenilalanil)-carbamoil]-resveratrolo.
In funzione della natura dei sostituenti, R, possono essere possibili due o più diastereoisomeri. In questo caso l’ invenzione comprende i singoli diastereoisomeri e le loro miscele.
Resta inteso che forme polimorfiche dei composti di formula (I), così come i loro sali, complessi e forme solvatate sono inclusi nella presente invenzione.
Sono compresi nell’ambito di questa invenzione tutti gli stereoisomeri (ad esempio, isomeri geometrici, ottici, eccetera) dei composti qui citati (inclusi quelli di sali, complessi e forme solvatate dei composti), come quelli che possono esistere per la presenza di atomi di carbonio asimmetricamente sostituiti nei gruppi sostituenti, incluse le forme enantiomeriche (che possono esistere anche in assenza di carbonii asimmetrici), forme rotameriche, atropisomeri, e forme diastereomeriche.
Singoli stereoisomeri dei composti dell’invenzione possono, ad esempio, essere sostanzialmente liberi da altri isomeri, o possono essere presenti in miscele, ad esempio come racemati o con tutti gli altri stereoisomeri, o con alcuni altri stereoisomeri selezionati. I centri chirali della presente invenzione possono avere la configurazione S o R come definite dalle Raccomandazioni IUPAC 1974. L’uso dei termini “sale†, “solvatato†, “complesso†e simili si intende si applichi egualmente ai sali, specie solvatate e complessi di enantiomeri, steroisomeri, rotameri, tautomeri, racemati o ogni altra forma dei composti dell’ invenzione.
Le miscele diastereomeriche possono essere separate nei loro singoli diastereoisomeri in base alle differenze nelle loro proprietà fisico-chimiche mediante metodi ben noti agli esperti dell’arte, come, ad esempio, cromatografia e/o cristallizzazione frazionata. Gli enantiomeri possono essere separati trasformando la miscela enantiomerica in una miscela diastereomerica per reazione con un appropriato composto otticamente attivo (ad es. un ausiliario chirale come un alcool chirale o il cloruro dell’acido di Mosher), separando i diastereoisomeri e convertendo (ad es. idrolizzando) i singoli diastereoisomeri nei corrispondenti enantiomeri puri. Gli enantiomeri possono essere separati anche usando una colonna HPLC chirale. Inoltre alcuni dei composti di Formula (I) possono essere atropoisomeri (ad es., biarili sostituiti) e sono considerati come parte di questa invenzione.
Sono compresi nell’ambito di questa invenzione i sali che possono derivare dai composti di formula (I). Ogni riferimento a un composto di formula (I) in questo documento à ̈ inteso riguardare anche i suoi sali, se non diversamente indicato. Il termine “sale(i)†, come qui impiegato, denota sali acidi formati con acidi inorganici e/o organici, come pure sali basici formati con basi inorganiche e/o organiche. Inoltre, quando un composto di formula (I) contiene una porzione basica, come, ma non limitatamente a, un gruppo amminico o imidazolico, e una porzione acida, come, ma non limitatamente a, un gruppo carbossilico, si possono formare zwitterioni (“sali interni†), che sono inclusi nel termine “sale(i)†come qui usato. Sono preferiti sali farmaceuticamente adeguati (cioà ̈ non tossici, fisiologicamente tollerabili). Sali dei composti di formula (I) si possono formare, ad esempio, facendo reagire un composto di formula (I) con una certa quantità (ad es. un ammontare equivalente) di acido o base, in un ambiente di reazione in cui ad es. il sale precipiti, o in un mezzo acquoso che si possa poi allontanare per liofilizzazione. Acidi (e basi) generalmente considerati adatti per la formazione di sali utilizzabili farmaceuticamente da composti farmaceutici basici (o acidi) sono discussi, ad esempio, da: S. Berge et al, Journal of Pharmaceutical Sciences (1977) 66(1) 1-19; P. Gould, International J. of Pharmaceutics (1986) 33 201-217; Anderson et al, The Practice of Medicinal Chemistry (1996), Academic Press, New York; in The Orange Book (Food & Drug Administration, Washington, D.C. on their website); e P. Heinrich Stahl, Camille G. Wermuth (Eds.), Handbook of Pharmaceutical Salts: Properties, Selection, and Use, (2002) Int'I. Union of Pure and Applied Chemistry, pp. 330-331. Queste informazioni sono qui incorporate mediante il riferimento ad esse.
I composti di questa invenzione possono essere in forma cristallina o non-cristallina, e possono opzionalmente essere solvatati, in particolare idratati. Questa invenzione comprende nel suo ambito idrati stechiometrici così come pure composti contenenti quantità variabili d’acqua.
I composti dell’invenzione possono essere opportunamente forniti in forma sostanzialmente pura, con purezza minima del 50%, adatta del 60%, opportuna di almeno il 75%, preferibile di almeno l’ 85%, migliore se di almeno il 95%, ottimale se di almeno il 98%, con tutte le percentuali calcolate come peso/peso.
I composti della presente invenzione e i loro sali o derivati farmaceuticamente accettabili hanno stabilità e solubilità migliorate rispetto al resveratrolo e sono quindi utili come medicamenti terapeutici in tutti i casi e condizioni per cui il resveratrolo può evidenziare effetti benefici.
In particolare, per il trattamento di infiammazioni, infezioni virali, infezioni batteriche delle prime vie respiratorie, malattie metaboliche, cancro, disordini del tratto gastrointestinale, malattie cardiovascolari, offese cerebrali traumatiche negli animali, e questo specialmente nei mammiferi, esseri umani inclusi, in particolare negli umani e negli animali domestici (inclusi gli animali da fattoria).
I composti potranno essere usati per:
- il trattamento di infezioni e patologie virali, come ad es. il comune raffreddore, influenze, herpes simplex, zoster, genitalis, e di infezioni batteriche delle prime vie respiratorie;
- il trattamento di malattie metaboliche come ad es. obesità, diabete di tipo II; controllo dei livelli di colesterolo, trigliceridi e zuccheri;
- come coadiuvanti nella chemioterapia o altri trattamenti anti-cancro;
- in patologie di origine infiammatoria come artrite reumatoide, febbre da fieno, rinite, sinusite, asma, otite, gengivite e periodontite;
I composti potranno essere usati per la prevenzione e il trattamento di malattie cardiovascolari, inclusi ad es. arteriosclerosi, occlusione dei vasi, infarto, danni da ischemia/riperfusione; per il contrasto di disfunzioni legate all’invecchiamento, miastenia, calo dell’acutezza mentale, perdita della memoria; per la terapia di danni cerebrali traumatici.
I composti potranno essere usati per il trattamento di disordini dermatologici, della muscolatura scheletrica, del sistema nervoso periferico e centrale, dei sistemi endocrino e genitourinario.
I composti forniti dall’invenzione potranno essere somministrati al paziente, ad esempio, a dosi giornaliere da 0.05 a 50 mg/Kg di peso corporeo. Dosaggi maggiori o minori potranno comunque essere adottati secondo la normale pratica clinica.
In un suo ulteriore aspetto, la presente invenzione fornisce una composizione farmaceutica contenente un composto dell’invenzione o un suo sale o derivato o solvatato insieme con un opportuno veicolo (o eccipiente) farmaceutico. Le composizioni incluse nell’invenzione, in aggiunta a quanto sopra, potranno contenere ulteriori composti, ad esempio: flavonoidi, includendo in questo termine flavoni (ad es. luteolina, apigenina), flavonoli (ad es. quercetina, campferolo), flavanoni (ad es. naringenina), flavanololi (ad es. taxifolina), flavanoli (ad es. catechina, catechina-3-gallato, epigallocatechina-3-gallato); isoflavonoidi (ad es. genisteina, daidzeina, equolo); antocianidine (ad es. delfinidina, malvidina); curcumina; composti organici dello zolfo (ad es. sulfurofano, N-acetilcisteina) e del selenio (ad es. selenocisteina); vitamine [ad es. vitamina A, carotenoidi, vitamine del complesso B (ad es. biotina, riboflavina, niacina, acido folico), vitamina C, vitamina E (tocoferoli)]; acidi grassi omega-3 e i loro esteri; Coenzima Q10; carnitina; amminoacidi; peptidi; ciclodestrine. Questi ulteriori composti potranno essere presenti anche sotto forma di derivati naturali (ad es. glicosidi), precursori (ad es. esteri), oligomeri o polimeri, sali. Possono inoltre essere presenti come componenti di estratti o preparati ottenuti da erbe o piante. Altri ingredienti possono essere anche sali inorganici e ioni, come ad es. quelli di Mg, Zn, Ca, e loro complessi.
I preparati di cui alla presente invenzione potranno essere utilizzati nel trattamento delle patologie summenzionate e potranno essere formulati in modo adatto alla somministrazione per ogni via, ad es. orale, topica o parenterale. Questi preparati potranno, ad esempio, avere la forma di compresse, capsule, polveri, granuli, pastiglie, creme, sciroppi, aerosol o liquidi, ad es. soluzioni o sospensioni che potranno essere formulate per uso orale o in forma sterile per somministrazione parenterale per iniezione o infusione.
Più in generale, i composti e preparati dell’ invenzione potranno essere formulati per somministrazione con ogni modalità risulti conveniente per scopi medici o veterinari. Compresse e capsule per somministrazione orale potranno corrispondere ad una singola dose, e potranno contenere eccipienti convenzionali come, ad es., agenti leganti, ad esempio sciroppo di mais o di glucosio, gomma d’ acacia o arabica, gomma tragacanth, gelatina, sorbitolo, polivinilpirrolidone; riempitivi, ad es. lattosio, zucchero, amido di mais, calcio fosfato, sorbitolo o glicina; lubrificanti per compresse, ad es. stearato di magnesio, talco, polietilenglicole o silice; disintegranti, ad es. amido di patata; e agenti umidificanti utilizzabili farmaceuticamente, ad es. sodio laurilsolfato. Le compresse potranno essere rivestite seguendo metodi ben noti nella normale pratica farmaceutica.
Preparazioni liquide per somministrazione orale potranno assumere la forma di, per esempio, sospensioni acquose od oleose, soluzioni, emulsioni, sciroppi od elisir, oppure di un prodotto secco da ricostituire con acqua o un altro veicolo opportuno prima dell’uso. Tali preparati liquidi potranno contenere additivi convenzionali, inclusi, ad esempio, agenti stabilizzanti della sospensione, ad es. sorbitolo, metil cellulosa, sciroppo di glucosio, gelatina, idrossietil cellulosa, carbossimetil cellulosa, stearato di alluminio o grassi commestibili idrogenati; agenti emulsificanti, ad es. lecitina, sorbitan monooleato o gomma d’acacia; veicoli non acquosi (che possono includere olii commestibili), ad es. olio di mandorla, esteri oleosi (ad es. glicerina), glicole propilenico, o alcool etilico; conservanti, ad es. metil- o propil-idrossibenzoato o acido sorbico; e, opzionalmente, agenti coloranti e aromatizzanti convenzionali.
I preparati dell’invenzione destinati ad applicazione topica potranno, ad esempio, assumere la forma di unguenti/pomate, creme, lozioni, unguenti oftalmici, colliri, gocce auricolari o nasali, spray nasali, aerosol e bendaggi intrisi, e potranno contenere appropriati additivi convenzionali, fra cui, per esempio, conservanti, solventi per facilitare la penetrazione del composto, ed emollienti nel caso di unguenti e creme. Queste formulazioni topiche potranno inoltre contenere vettori convenzionali compatibili, ad es. basi per creme ed unguenti, etanolo o alcol oleico per lozioni e basi acquose per spray ed aerosol. Questi vettori potranno costituire da circa l’ 1% a circa il 98% della formulazione; di norma costituiranno fino a circa l’ 80% in peso della formulazione.
Le formulazioni fornite dall’invenzione ed intese per applicazioni topiche potranno contenere anche altri composti in aggiunta a quelli menzionati sopra, ad esempio: viniferine, flavonoidi, coenzima Q1-10, vitamine (ad es. vitamina C, vitamina A), xantofilline, acido ialuronico. Questi composti potranno essere presenti come derivati o precursori (ad es. esteri), oligomeri o polimeri, sali. La formulazione potrà inoltre contenere sali e ioni inorganici, come quelli di Mg, Zn, Ca, e loro complessi.
Le formulazioni fornite dall’invenzione e intese per somministrazione parenterale potranno convenientemente essere prodotte come dosi unitarie in forma fluida, preparabili usando il composto e un veicolo sterile, preferibilmente acqua. Il composto potrà essere sospeso o dissolto nel veicolo, in funzione della natura del veicolo e della concentrazione. Nel preparare soluzioni, il composto potrà essere sciolto in acqua iniettabile e la soluzione potrà essere sterilizzata per filtrazione prima di essere posta in un’ opportuna fiala o ampolla, che verrà poi sigillata. Se vantaggiosi, degli additivi convenzionali, come, ad es., anestetici locali, conservanti e sistemi tampone potranno essere sciolti nel veicolo. Per aumentare la stabilità della soluzione, la formulazione potrà essere congelata dopo essere stata posta nella fiala, e l’acqua potrà essere rimossa sotto vuoto; la polvere liofilizzata secca risultante potrà poi essere sigillata nella fiala e potrà essere messa in commercio assieme ad una fiala di acqua iniettabile per il ripristino della soluzione prima dell’uso.
Sospensioni per uso parenterale potranno essere preparate sostanzialmente allo stesso modo, tranne che il composto sarà sospeso anzichà ̈ sciolto nel veicolo, e la sterilizzazione non potrà essere ottenuta per filtrazione. Il composto potrà invece essere sterilizzato, ad esempio, per esposizione ad ossirano (ossido di etilene) prima della sospensione in veicolo sterile. Se vantaggioso, si potrà includere un tensioattivo o un agente umidificante per facilitare la distribuzione uniforme del composto.
Una formulazione basata su questa invenzione potrà opportunamente contenere un composto dell’invenzione o un suo sale o derivato o solvatato dallo 0.03% al 95% in peso. Quando presentata in forma di dose unitaria, ad es. come pasticca, ogni dose potrà opportunamente contenere ad es. da 3 a 1000 mg di composto.
Un altro oggetto di questa invenzione à ̈ una formulazione cosmetica comprendente un composto qui descritto e un opportuno veicolo per amministrazione topica. La formulazione potrà contenere altri ingredienti, ad es. retinolo, alfa-idrossiacidi (ad es. acido glicolico, acido lattico), acidi grassi insaturi omega-3, coenzyma Q1-10, vitamine (ad es. vitamina C, vitamina A), ingredienti di schermi solari (ad es. ossido di titanio, avobenzone, foto stabilizzanti), ciclo destrine, detergenti (ad es. laurilsolfato, detergenti cationici), peptidi derivati dal collagene e acido ialuronico. Il veicolo potrà essere in forma di liquido, olio, unguento, crema, pasta, gel, sospensione, lozione, polvere, e potrà esso stesso essere una formulazione di ingredienti come ad es. glicerina, vaselina, lanolina, olio di ricino e derivati, cera d’api, talco, amido di mais, cellulosa e suoi derivati.
In particolari realizzazioni, la formulazione o miscela includente i composti dell’invenzione potrà essere realizzata in forma di integratore alimentare, alimento funzionale, dispositivo nutraceutico o medico mediante l’aggiunta ad esempio di uno o più eccipienti e/o ingredienti alimentari. In accordo con questa descrizione, non esistono specifiche limitazioni nella sua realizzazione come integratore alimentare, alimento funzionale, dispositivo nutraceutico o medico. I composti dell’invenzione sono utilizzabili in tutte le forme usate comunemente dai tecnici del settore, fatto salvo il mantenimento dell’attività degli ingredienti attivi usati.
Come supplemento la miscela o formulazione può essere realizzata in forma solida, semi-solida, gelatinosa o liquida, come ad es. sotto forma di barrette, dolciumi, gelatine, bevande (sospensioni od emulsioni) o sotto forma di cibo e formulazioni più complesse, la cui preparazione non causi il deterioramento degli ingredienti attivi della formulazione. Esempi non limitanti di siffatti nutraceutici possono essere, ad es., bevande come frullati, succhi, bevande gasate, o cibi come caramelle, biscotti, dolciumi, polveri, granulati, barrette. La composizione potrà inoltre essere introdotta al momento più appropriato nel corso della preparazione, in forma liquida o secca, in cibi solidi o liquidi, come potrà essere definito dai tecnici del settore in modo semplice e senza attività inventiva. Il supplemento dietetico o cibo potrà inoltre contenere altri ingredienti, inclusi componenti come combinazioni di vitamine, minerali e altre sostanze intese come integrazione della dieta.
Le procedure sintetiche usate per ottenere i derivati del resveratrolo summenzionati sono illustrate in termini generali qui sotto, mentre esempi dettagliati sono presentati più avanti.
Metodi per la sintesi di esteri carbamoilici N-monosostituiti del resveratrolo
Un ulteriore oggetto della presente invenzione à ̈ un processo per la sintesi dei composti descritti in questa sede secondo lo schema 1 seguente; R à ̈ definito con riferimento alla definizione dei sostituenti dei composti di formula (I).
O O O O HN
Fosgene o un suo equivalente O Resveratrolo<R>
NH2R R C NH
Un'adeguata base e solvente N Un'adeguata base e solvente R H
O N
R Ã ̈ qualsiasi gruppo R precedentemente definito O
Schema 1
Come mostra lo schema 1, l’estere carbamoilico N-monosostituito può essere formato in due passaggi per reazione dell’ opportuna ammina primaria con fosgene o i suoi equivalenti come difosgene o trifosgene a dare un isocianato reattivo (che potrebbe anche essere disponibile commercialmente), che viene poi accoppiato alle funzioni fenoliche del resveratrolo in presenza di una base e solvente adatti. Si possono usare basi come trietilammina, diisopropiletilammina, 4-(dimetilammino)piridina (DMAP), piridina, sodio idruro e simili. I solventi adatti includono diclorometano (CH2Cl2), cloroformio (CHCl3), N,N-dimetilformammide (DMF), tetraidrofurano (THF), acetonitrile (ACN), acetato di etile (EtOAc).
L’invenzione fornisce anche un nuovo metodo migliorato per la sintesi dell’estere carbamoilico N-monosostituito summenzionato, come illustrato in schema 2.
O O HN
Bis p-nitrofenil carbonato NO O O
O2Resveratrolo R
NH2R R NH
Un'adeguata base e solvente N O Un'adeguata base e solvente R
H H O N
R Ã ̈ qualsiasi gruppo R precedentemente definito O Schema 2
Questa nuova procedura prevede la reazione dell’ ammina primaria prescelta con bisp-nitrofenil carbonato per produrre l’ intermedio estere carbamoilico del paranitrofenolo che viene facilmente convertito nel prodotto desiderato per reazione con resveratrolo.
Questo metodo fornisce un approccio sintetico significativamente migliorato rispetto allo stato della tecnica per la produzione di carbammati fenolici in genere oltre che dei carbammati del resveratrolo di cui alla presente invenzione. Il gruppo R Ã ̈ definito come da definizione dei sostituenti dei composti di formula (I).
Basi e solventi adatti sono gli stessi identificati sopra.
Passaggi di protezione/de protezione, non qui illustrati, possono essere necessari se l’ammina contiene dei gruppi reattivi che possono potenzialmente interferire, come esemplificato in sez. VIII e noto alle persone esperte nell’arte. Le ammine primarie usate come uno dei materiali di partenza possono essere convenientemente prodotte via riduzione dell’ azide corrispondente con trifenilfosfina (reazione di Staudiger). Le azidi possono essere facilmente sintetizzate con ottime rese da alogenuri o tosilati mediante sostituzione con sodio azide.
I seguenti Esempi illustrano la presente invenzione e in particolare le procedure sintetiche schematizzate sopra, facendo riferimento alla preparazione di specifici composti compresi nell’ambito dell’ invenzione stessa.
Esempi
METODI ANALITICI
La formazione dei prodotti desiderati, la loro identità e purezza possono essere verificate mediante i metodi analitici comunemente usati nelle sintesi organiche (HPLC, LC/MS, NMR). In particolare, per le analisi HPLC il protocollo del gradiente d’eluzione à ̈ stato ottimizzato caso per caso, in funzione dell’ idrofilicità/idrofobicità dei derivati da analizzare. Per esempio, nell’analisi di composti idrofili (ad es. quelli contenenti gruppi zuccherini) abbiamo usato una colonna a fase inversa a risoluzione rapida (RRLC) (Zorbax Eclipse Plus C18, 1.8 µm, 2.1 x 50 mm; Agilent); I solventi A e B sono stati nella maggior parte dei casi H2O contenente 0.1% TFA e CH3CN, rispettivamente, e un esempio tipico di gradiente per B à ̈ il seguente: 2% per 0.5 min, dal 2% al 10% in 0.3 min, dal 10% al 18% in 1.7 min, dal 18% al 28% in 0.5 min, dal 28% al 100% in 1.8 min (0.9 min), con un flusso di 0.6 mL/min, e un volume d’iniezione di 2 µL. L’eluato à ̈ stato monitorato preferenzialmente a 286 nm per il 4,4’-diidrossibifenile (standard interno), e a 320 nm per il resveratrolo e i suoi derivati.
La stabilità dei precursori nei confronti dell’idrolisi e la rigenerazione di resveratrolo possono essere valutati mediante a) incubazione in soluzioni di composizione e pH appropriati e b) incubazione in sangue seguita da separazione, recupero ed analisi della frazione contenente gli analiti. La suscettibilità all’ossidazione può essere valutata studiando c) la reazione con il radicale 1,1-difenil-2-picrilidrazile (DPPH). Vengono ora forniti dettagli sperimentali.
METODI PER LA CARATTERIZZAZIONE DEI PRECURSORI (PRODRUGS) a) Stabilità in soluzione. Per determinare le cinetiche d’idrolisi il composto viene sciolto (5 µM) in 0.1 N HCl o in PBS (pH 6.8). Le soluzioni sono incubate a 37 °C. Ai tempi indicati nelle figure si prelevano campioni che sono analizzati direttamente per HPLC. b) Stabilità/metabolismo in sangue. Per le cinetiche in sangue, il composto viene aggiunto a sangue fresco di ratto eparinizzato e addizionato con EDTA e ai tempi desiderati si esegue il work-up di recupero come descritto in Biasutto et al. (2010). c) Stabilità all’ossidazione. Il DPPH à ̈ un radicale libero stabile con un massimo d’assorbanza a 520 nm (viola). Per reazione con polifenoli viene convertito a DPPHH (giallo) e questo cambiamento di colore à ̈ un’ indicazione del progredire della reazione. I saggi sono stati condotti usando piastre a 96 pozzetti seguendo Fukumoto e Mazza (2000), misurando l’assorbanza con un lettore di piastre Tecan Infinite 200.
Solubilità in mezzi acquosi. Si costruisce una curva di calibrazione via analisi HPLC di una serie di soluzioni a concentrazione nota del composto d’interesse in un solvente opportuno. Una quantità nota (in eccesso) del composto solido viene posta in una fiala da 20 mL, a cui si aggiunge poi un’aliquota di 5 mL di tampone acetato 1 mM a pH 5. I contenuti vengono mescolati a 25 °C per 24 ore. Dopo un periodo di decantazione di 4 ore, 1 mL del supernatante viene filtrato attraverso un filtro PTFE da 0.45 µm, diluito con 2 v/v di acetonitrile e analizzato via HPLC. L’intera procedura viene ripetuta altre 2 volte per ogni campione, per verificare l’invarianza del risultato.
Coefficiente di ripartizione ottanolo/acqua (LogP). Questo parametro à ̈ stato stimato usando il software ALOGPS 2.1 (Tetko e Bruneau, 2004), disponibile in rete all’indirizzo http://www.vcclab.org/lab/alogps/start.html).
Esempio 1. Sintesi di 3,4',5-tri-[N-(metossi-trietilenglicol)-carbamoil] resveratrolo (Resv(TGME-C)3)
O NaOH, THF O 1. Potassio ftalimmide, DMF Trifosgene O OH
3 H2
2O, TsCl OTs NH
3 2. Idrazina, EtOH 3 Piridina, CH2Cl2 TGME-OH<1 (TGME-OTs)>2 (TGME-NH2)
TGME HN O Resveratrolo O O
O C
N
3 Pyridina, DMAP O
3 (TGME-NCO) O O NH
TGME
HN O
TGME 4 (Resv(TGME-C)3)
Schema 3
Metossitrietileneglicole-(p-toluensolfonato) (1; TGME-OTs): Ad una miscela di sodio idrossido (2.4 g, 61.0 mmol, 2 eq.) in acqua (25 mL) e metossitrietilenglicole (TGME-OH) (5.0 g, 31 mmol, 1 eq.) in THF (25 mL), tenuta sotto agitazione e con raffreddata in un bagno acqua-ghiaccio, si aggiunge goccia a goccia in 30 min p-toluen solfonil cloruro (11.6 g, 61.0 mmol) in THF (25 mL). La miscela di reazione viene mescolata per ulteriori 2 ore a 5 °C, versata in acqua e ghiaccio (100 mL) ed estratta con diclorometano (5 × 50 mL). Gli estratti organici combinati vengono lavati con acqua ( 2 × 50 mL) e sodio cloruro saturo ( 1 × 50 mL), anidrificati con MgSO4, e il solvente viene rimosso in vacuo. Il residuo viene purificato per cromatografia flash usando CH2Cl2:EtOAc 8:2 come eluente per ottenere 7.2 g of 1 (74 %) come olio incolore.<1>H-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 2.43 (s, 3H, Ar-CH3), 3.35 (s, 3H, -O-CH3), 3.49-3.66 (m, 10H, 2 × -O-CH2-CH2-O- -O-CH2-), 4.14 (t, 2H, Ts-CH2-,<3>JH-H=
5.75 Hz), 7.32 (d, 2H, 2 × Ar-H,<3>JH-H= 8.25 Hz), 7.77 (d, 2H, 2 × Ar-H,<3>JH-H= 8.25 Hz);
<13>C-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 144.7, 132.9, 129.7, 127.9, 71.8, 70.6, 70.5, 70.4, 69.2, 68.6, 58.9, 21.6, 144.7, 132.9, 129.7, 127.9, 71.8, 70.6, 70.5, 70.4, 69.2, 68.6, 58.9, 21.6; ESI-MS (trappola ionica): m/z 337 [M+H2O+H]<+>.
Metossi tri-(etileneglicol)-ammina (2; TGME-NH2): 1 (4.7 g, 15 mmol, 1 eq.) e potassio ftalimmide (27.8 g, 150 mmol, 10 eq.) sono sciolti in DMF (100 mL) e riscaldati a 120 °C per 4 ore. Si aggiunge dietiletere (300 mL), i solidi sono rimossi per filtrazione e il precipitato viene lavato con dietiletere (2 × 50 mL) e CH2Cl2freddo (2 × 50 mL). Il filtrato viene seccato sotto vuoto e sciolto in 400 mL di etanolo. Si aggiunge idrato di idrazina (7.5 g, 150 mmol, 10 eq.) e la miscela risultante viene riscaldata a riflusso per 6 ore. La miscela viene poi acidificata a pH 1 con HCl (37%), filtrata e concentrata. Si aggiunge NaOH (50 mL, 30% in acqua) e la miscela risultante viene estratta con cloroformio (5 × 70 mL). Gli estratti combinati sono seccati sotto vuoto per ottenere 2.1 g of 2 (86%) come olio giallo pallido.<1>H-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 1.57 (s, 2H, -NH2), 2.79 (t, 2H, -CH2-NH2,<3>JH-H= 5.25 Hz) 3.31 (s, 3H, -O-CH3), 3.42-3.60 (m, 10H, 2 × -O-CH2-CH2-O- -O-CH2-);<13>C-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 73.2, 71.6, 70.3, 70.3, 70.0, 58.8, 41.5; ESI-MS (trappola ionica): m/z 164 [M+H]<+>.
3,4',5-tri-[N-(metossi-trietilenglicol)-carbamoil] resveratrolo (4; Resv(TGME-C)3):
Ad una soluzione di trifosgene (1.92 g, 6.5 mmol, 1 eq.) in CH2Cl2(20 mL) si aggiunge piridina (3 mL), e la miscela viene mescolata a 0 °C per 20 min. Una soluzione di 2 (1.05 g, 6.5 mmol, 1 eq.) in CH2Cl2(20 mL) viene quindi aggiunta goccia a goccia e la miscela viene mescolata a temperature ambiente per 45 min. Dopo aver aggiunto H2O (50 mL), la miscela viene estratta con CHCl3(3 × 50 mL). Le fasi organiche combinate sono anidrificante su MgSO4e filtrate. Il solvente viene evaporato a pressione ridotta a dare TGME-isocianato (3) con tracce di piridina, che viene utilizzato senza ulteriore purificazione. Una soluzione di resveratrolo (0.28 g, 1.2 mmol, 0.2 eq.) e DMAP (0.59 g, 4.8 mmol, 0.75 eq.) in piridina (5 mL) viene aggiunta goccia a goccia alla soluzione di cui sopra, e la miscela risultante viene lasciata reagire sotto vigorosa agitazione a 50 °C per una notte. La miscela di reazione viene poi diluita in CH2Cl2(100 mL) e lavata con 0.5 N HCl (7 × 100 mL). La fase organica viene anidrificata su MgSO4e filtrata. Il solvente viene allontanato a pressione ridotta e il residuo à ̈ purificato per cromatografia flash usando CH2Cl2:acetone 6.5:3.5 come eluente per ottenere 0.53 g of 4 (55 %) sotto forma di olio giallo.<1>H-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 3.08 (m, 9H, 3 × N-CH3), 3.39 (s, 9H, 3 × -O-CH3) 3.42-3.69 (m, 36H, 6 × -O-CH2-CH2-O- 3 × -O-CH2- 3 × -N-CH2-), 5.80 (m, 3H, 3 × -NH-), 6.86 (t, 1H,<4>JH,H= 2.0 Hz, H-4), 6.90-7.12 (m, 6H, H-2, H-3’, H-5’, H-6, H-7, H-8), 7.45 (d, 2H,<3>JH,H= 8.75 Hz, H-2’, H-6’);<13>C-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 154.6, 154.3, 151.6, 150.7, 139.1, 133.9, 129.2, 127.4, 127.1, 121.8, 116.3, 114.3, 71.8, 70.5, 70.2, 70.2, 69.8, 59.0, 40.9; ESI-MS (trappola ionica): m/z 818 [M+Na]<+>.
Solubilità in acqua: > 10<-2>M
Log P: 2.36
Esempio 2. Sintesi di 3,4',5-tri-[N-(metossi-esaetilenglicol)-carbamoil] resveratrolo (Resv(HexaGME-C)3)
TsCl, DMAP O
O NaN3O S O 1. PPh3, THF O
OH Piridina, CH2
2Cl26 O Acetone/H3
2O (3:1) N
6 2. H2O, ∆ NH
6 O 6
<HexaGME-OH>5 (HexaGME-OTs)<6 (HexaGME-N>3<)>7 (HexaGME-NH2)
O O N O NO26H
PNPC, THF O Resv, DMAP O
DMAP O N O Piridina O 6HO O N O H68 (HexaGME-PNPC) N O
6H
9 (Resv(HexaGME-C)3)
Schema 4
Metossiesaetilenglicole-(p-toluensolfonato) (5; HexaGME-OTs): Piridina (1.09 mL, 13.5 mmol, 2 eq.) e DMAP (1.65 g, 13.5 mmol, 2 eq.) si aggiungono ad una soluzione di metossiesaetilenglicole (HexaGME-OH) (2.0 g, 6.75 mmol, 1 eq.) in CH2Cl2(10 mL), e la mistura viene mescolata a 0 °C per 15 min. Si aggiunge quindi goccia a goccia alla miscela una soluzione di tosil cloruro (1.93 g, 10.1 mmol, 1.5 eq.) in CH2Cl2(10 mL), e si continua a mescolare a temperatura ambiente per 4 ore. La miscela viene diluita in CH2Cl2(150 mL) e lavata con 0.5 N HCl (100 mL). Lo strato acquoso viene lavato con CH2Cl2(5 × 75 mL) e tutte le frazioni organiche vengono riunite, anidrificate con MgSO4e filtrate. Il solvente viene svaporato a pressione ridotta e il residuo viene purificato per cromatografia flash usando CH2Cl2:acetone 65:35 come eluente per ottenere 3.0 g di 5 (98%) come olio incolore.<1>H-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 2.35 (s, 3H, Ar-CH3), 3.27 (s, 3H, -O-CH3), 3.42-3.60 (m, 22H, 2 × -O-CH2-CH2-O- -O-CH2-), 4.05 (t, 2H, Ts-CH2-,<3>JH-H= 5.00 Hz), 7.25 (d, 2H, 2 × Ar-H,<3>JH-H= 7.93 Hz), 7.70 (d, 2H, 2 × Ar-H,<3>JH-H= 8.34 Hz);<13>C-NMR (62.9 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 144.6, 132.7, 129.6, 127.7, 71.7, 70.5, 70.4, 70.4, 70.3, 70.3, 70.3, 69.1, 68.4, 58.8, 21.4; ESI-MS (trappola ionica): m/z 451 [M+H]<+>.
Azidoesaetileneglicole metil etere (6; HexaGME-N3): Si aggiunge sodio azide (10.72 g, 0.165 mol, 5 eq.) ad una soluzione di 5 (14.9 g, 33 mmol, 1 eq.) in soluzione acqua:acetone (1:3, 65 mL), e la miscela viene mescolata a 75 °C per una notte. La mistura viene quindi diluita in CH2Cl2(250 mL) e lavata con acqua (250 mL). Lo strato acquoso viene lavato con CH2Cl2(5 × 100 mL) e tutte le frazioni organiche vengono riunite, anidrificate su MgSO4e filtrate. Il solvente viene allontanato sotto pressione ridotta e il residuo purificato per cromatografia flash usando CH2Cl2:acetone 8:2 come eluente per ottenere 10.6 g di 6 (100 %) come olio incolore.<1>H-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 3.28-3.32 (m, 5H, -O-CH3+ -O-CH2-CH2-N3), 3.43-3.48 (m, 2H, -O-CH2-CH2-N3), 3.53-3.61 (m, 20H, 5 × -O-CH2-CH2-O-);<13>C-NMR (62.9 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 71.6, 70.4, 70.4, 70.3, 70.3, 70.3, 70.3, 70.3, 70.2, 69.7, 58.7, 50.4; ESI-MS (trappola ionica): m/z 322 [M+H]<+>.
Metossi esa-(etilenglicol)-(ammina) (7; HexaGME-NH2): Una soluzione di trifenilfosfina (10.88 g, 41.5 mmol, 1.25 eq.) in 25 mL di THF anidro viene aggiunta goccia a goccia ad una soluzione di azidoesaetileneglicole metil etere 6 (10.6 g, 33 mmol, 1 eq.) in THF anidro (25 mL), e la soluzione viene poi mescolata a temperatura ambiente per 5 ore. Si aggiunge poi acqua distillata (20 mL) e la miscela viene riscaldata a riflusso (80 °C) e con agitazione vigorosa per una notte. La miscela risultante viene tirata a secco a pressione ridotta, e il residuo purificato per cromatografia flash usando CH2Cl2:MeOH 9:1 (+ 1% Et3N) come eluente per ottenere 9.55 g di 7 (98 %) come un olio leggermente giallastro.<1>H-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 1.78 (s, 2H, -CH2-NH2), 2.76 (t, 2H,<3>JH-H= 5.25 Hz, -CH2-CH2-NH2), 3.26 (s, 3H, -O-CH3), 3.39-3.46 (m, 4H, -O-CH2-CH2-O- -O-CH2-CH2-NH2), 3.51-3.56 (m, 18H, 4 × -O-CH2-CH2-O- -O-CH2-CH2-O-);<13>C-NMR (62.9 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 72.8, 71.6, 70.3, 70.3, 70.3, 70.2, 70.2, 70.2, 70.0, 58.7, 41.4; ESI-MS (trappola ionica): m/z 296 [M+H]<+>.
[(Metossi-esaetilenglicol)-carbamoil]-p-nitrofenolo (8; HexaGME-PNPC): Bis(4-nitrofenil) carbonato (2.74 g, 9.0 mmol, 1.1 eq.) in 15 mL di acetonitrile viene aggiunto goccia a goccia ad una soluzione di metossi esa-(etilenglicol)-(ammina) 7 (2.4 g, 8.2 mmol, 1 eq.) e DMAP (2.00 g, 16.4 mmol, 2 eq.) in 15 mL di acetonitrile e la miscela risultante viene mescolata a 50 °C per 3 ore. La mistura viene diluita in CH2Cl2(150 mL) e lavata con 0.5 N HCl (100 mL). La fase acquosa viene lavata con CH2Cl2(5 × 100 mL) e tutte le frazioni organiche vengono raccolte insieme, anidrificate con MgSO4e filtrate. Il solvente viene evaporato sotto vuoto e il residuo purificato per cromatografia flash usando CH2Cl2:acetone da 8:2 a 6:4 come eluente per ottenere 3.2 g di 9 (84 %) come olio incolore.<1>H-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 3.30 (s, 3H, -O-CH3), 3.37-3.50 (m, 4H, -O-CH2-CH2-NH-), 3.55-3.61 (m, 20H, 5 × -O-CH2-CH2-O-), 6.04 (t, 1H,<3>JH-H= 5 Hz -CH2-NH-CO-O-), 7.26 (d, 2H,<3>JH-H= 9.25 Hz, Ar-H), 8.17 (d, 2H,<3>JH-H= 9.25 Hz, Ar-H);<13>C-NMR (62.9 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 125.8, 124.9, 121.8, 115.5, 71.6, 70.3, 70.3, 70.3, 70.2, 70.0, 69.3, 58.8, 40.9; ESI-MS (trappola ionica): m/z 461 [M+H]<+>.
3,4',5-tri-[N-(metossi-esaetilenglicol)-carbamoil] resveratrolo (9; Resv(HexaGME-C)3): 8 (0.13 g, 2.8 mmol, 5 eq.) in piridina (5 mL) viene aggiunto ad una soluzione di resveratrolo (0.13 g, 0.56 mmol, 1 eq.) e DMAP (0.27 g, 2.2 mmol, 2 eq.) in piridina (5 mL), e la miscela viene mescolata a 50 °C per una notte. La mistura risultante viene diluita in CH2Cl2(150 mL) e lavata con 1 N HCl (200 mL). Lo strato acquoso viene lavato con CH2Cl2(5 × 100 mL) e tutte le frazioni organiche vengono riunite,
5 anidrificate con MgSO4e filtrate. Il solvente viene allontanato sotto vuoto e il residuo purificato per cromatografia flash usando CH2Cl2:acetone da 4:6 a 2:8 come eluente per ottenere 0.51 g di 9 (76 %) come olio incolore.<1>H-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm):
3.33 (s, 9H, 3 × -O-CH3), 3.38-3.51 (m, 12H, 3 × -O-CH2-CH2-NH-), 3.57-3.68 (m, 60H, 15 × -O-CH2-CH2-O-), 5.80-5.86 (m, 3H, 3 × -CH2-NH-CO-O-), 6.80-7.12 (m, 7H,
0 H-2, H-4, H-3’, H-5’, H-6, H-7, H-8), 7.41 (d, 2H, 3JH,H = 8.75 Hz, H-2’, H-6’); 13C-NMR (62.9 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 154.4, 154.1, 151.5, 150.6, 138.9, 133.8, 129.1,
127.3, 127.0, 121.7, 116.2, 114.2, 71.7, 70.4, 70.4, 70.3, 70.3, 70.3, 70.2, 69.7, 58.8,
40.9; ESI-MS (trappola ionica): m/z 1193 [M+H]<+>.
Solubilità in acqua: > 2*10<-1>M
5 Log P: 0.18
Esempio 3. Sintesi di 3,4’,5-tri-[N-(6-deossi-galattosil)-carbamoil]-resveratrolo (Resv(DGAL-C)3)
<–>
O O NOHO N<+>O
S OONOO
H2NO
TsCl, DMAP NaN
O O3PPh3, THF PNPC, THF O O
Piridina DMSO O O H2O O O DMAP O O O
DIG-OH O O
O 10 (DIG-OTs)<11 (DIG-N>3<)>12 (DIG-NH2)
O O
O2N
O DIG DGAL O Resv, DMAP N O
H TFA, H2O N O
H O NOH Piridina O O O DIG DGAL
13 (DIG-PNPC) OOO N O O N O DIG H DGAL H N O N O
H14 (Resv(DIG-C)3)H<15 (Resv(DGAL-C)>3<)>DGAL = 6-deossigalattosio 0
Schema 5
1,2:3,4-di-O-isopropiliden-6-O-(p-toluensolfonato)-D-galattopiranosio (10; DIG-OTs): Piridina (3.1 mL, 38.4 mmol, 2 eq.) e DMAP (3.51 g, 28.7 mmol, 1.5 eq.) vengono aggiunte ad una soluzione di 1,2:3,4-di-O-isopropiliden-D-galattopiranosio (DIG-OH) (5.0 g, 19.2 mmol, 1 eq.) in CH2Cl2(20 mL), e la miscela viene mescolata a 0 °C per 15 min. Si aggiunge quindi goccia a goccia una soluzione di cloruro di tosile (5.49 g, 28.7 mmol, 1.5 Eq) in CH2Cl2(20 mL) e si mescola la miscela per 5 ore a temperatura ambiente. Dopo aver aggiunto H2O (30 mL), la mistura viene diluita in CH2Cl2(150 mL) e lavata con 0.5 N HCl (5 × 100 mL). Lo strato organico viene anidrificato con MgSO4e filtrato. Il solvente viene rimosso a pressione ridotta e il residuo purificato per cromatografia flash usando CH2Cl2:EtOAc 9:1 come eluente per ottenre 7.33 g di 10 (92 %).<1>H-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 1.26 (s, 3H, -C-CH3), 1.30 (s, 3H, -C-CH3), 1.33 (s, 3H, -C-CH3), 1.49 (s, 3H, -C-CH3), 2.43 (s, 3H, Ar-CH3), 4.00-4.20 (m, 4H, H-4, H-5, H-6), 4.28 (dd, 1H,<3>J3-2= 2.5 Hz,<3>J3-4= 2.5 Hz, H-3), 4.57 (dd, 1H,<3>J2-1= 2.5 Hz, H-2), 5.44 (d, 1H,<3>J1-2= 5 Hz, H-1), 7.32 (d, 2H, Ar-H,<3>JH-H= 10 Hz), 7.80 (d, 2H,<3>JH-H= 7.5 Hz);<13>C-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 144.7, 132.7, 129.7, 128.0, 109.5, 108.9, 96.0, 70.4, 70.3, 70.3, 68.1, 65.8, 25.9, 25.7, 24.9, 24.3, 21.6; ESI-MS (trappola ionica): m/z 415 [M+H]<+>.
6-azido-1,2:3,4-di-O-isopropiliden-D-6-deossigalattopiranosio (11; DIG-N3): 5.84 g (89.8 mmol, 5 eq.) di sodio azide vengono aggiunti ad una soluzione di 10 (7.22 g, 17.4 mmol, 1 eq.) in DMSO (40 mL), e la miscela viene mescolata sotto azoto a 160 °C per 1.5 ore. La miscela risultante viene versata in acqua ghiacciata (500 mL), ed estratta con EtOAc (2 × 250 mL). Lo strato organico viene anidrificato con MgSO4e filtrato. Il solvente viene rimosso a pressione ridotta e il residuo purificato per cromatografia flash usando CH2Cl2:EtOAc 97:3 come eluente per 4.60 g di 11 (resa 93 %).<1>H-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 1.33 (s, 6H, 2 × -C-CH3), 1.44 (s, 3H, -C-CH3), 1.53 (s, 3H, -C-CH3), 3.34 (dd, 1H,<2>J6*-6= 12.5 Hz,<3>J6*-5= 5 Hz, H-6*), 3.50 (dd, 1H,<2>J6-6*= 12.5Hz,<3>J6-5= 7.5Hz, H-6), 3.87-3.93 (m, 1H, H-5), 4.18 (dd, 1H,<3>J4-3= 2.5 Hz<3>J4-5= 7.5 Hz, H-4), 4.31 (dd, 1H,<3>J3-2= 2.5 Hz,<3>J3-4= 2.5Hz, H-3), 4.61 (dd, 1H,<3>J2-1= 7.5Hz,<3>J2-3= 2.5Hz, H-2), 5.53 (d, 1H,<3>J1-2= 5Hz, H-1);<13>C-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 109.5, 108.7, 96.3, 71.0, 70.7, 70.3, 66.9, 50.6, 25.9, 25.9, 24.8, 24.3; ESI-MS (trappola ionica): m/z 286 [M+H]<+>.
6-ammino-1,2:3,4-di-O-isopropiliden-D-6-deossigalattopiranosio (12; DIG-NH2):
Una soluzione di trifenilfosfina (5.49 g, 20.9 mmol, 1.3 eq.) in THF (35 mL) viene aggiunta goccia a goccia ad una soluzione di 11 (4.60 g, 16.1 mmol, 1 eq.) in THF (60 mL), e la miscela viene mescolata a temperatura ambiente per 4 ore sotto azoto. Si aggiunge quindi acqua distillata (25 mL) e la mistura risultante viene riscaldata a riflusso e con agitazione vigorosa per 15 ore. I solventi sono rimossi sotto vuoto e il residuo viene purificato per cromatografia flash usando come eluente CH2Cl2:MeOH 95:5 1% di trietilammina per ottenere 4.05 g di 12 (resa: 97 %).<1>H-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 1.32 (s, 6H, 2 × -C-CH3), 1.34 (s, 2H, -NH2), 1.43 (s, 3H, -C-CH3), 1.51 (s, 3H, -C-CH3), 2.82 (dd, 1H,<2>J6*6= 15 Hz,<3>J6*-5= 5 Hz, H-6*), 2.95 (dd, 1H,<2>J6-6*= 12.5 Hz,<3>J6-5= 7.5 Hz, H-6), 3.65-3.71 (m, 1H, H-5), 4.21 (dd, 1H,<3>J4-3= 7.5 Hz,<3>J4-5= 2.5 Hz, H-4), 4.30 (dd, 1H,<3>J3-2= 5 Hz<3>J3-4= 2.5Hz, H-3), 4.58 (dd, 1H,<3>J2-1= 10 Hz,
<3>J2-3= 2.5 Hz, H-2), 5.53 (d, 1H,<3>J1-2= 2.5Hz, H-1);<13>C-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 109.1, 108.4, 96.3, 71.7, 70.7, 70.5, 69.4, 42.3, 26.0, 25.9, 24.9, 24.3; ESI-MS (trappola ionica): m/z 260 [M+H]<+>.
N-[(1,2:3,4-di-O-isopropiliden-D-6-deossi-galattopiranosil)-carbamoil]-pnitrofenolo (13; DIG-PNPC): Una soluzione di 12 (1.0 g, 3.9 mmol, 1 eq.) in THF (15 mL) viene aggiunta goccia a goccia ad una soluzione di bis-(4-nitrofenil)carbonato (1.17 g, 3.9 mmol, 1 eq.) e DMAP (1.01 g, 7.8 mmol, 2 eq.) in THF (20 mL) e la miscela viene mescolata a temp. ambiente per 5 ore. La mistura risultante à ̈ diluita in EtOAc (150 mL) e lavata con 0.5 N HCl (3 × 100 mL). Lo strato organico viene anidrificato con MgSO4e filtrato. Il solvente viene rimosso a pressione ridotta e il residuo purificato per cromatografia flash usando come eluente CH2Cl2:esano 75:25 per ottenere 1.27 g di 13 (resa: 78 %).<1>H-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 1.34 (s, 3H, -C-CH3), 1.35 (s, 3H, -C-CH3), 1.46 (s, 3H, -C-CH3), 1.51 (s, 3H, -C-CH3), 3.34-3.44 (m, 1H, H-6*), 3.55-3.65 (m, 1H, H-6), 3.95-4.01 (m, 1H, H-5), 4.23 (dd, 1H,<3>J4-3= 10 Hz,<3>J4-5= 2.5 Hz, H-4), 4.34 (dd, 1H,<3>J3-2= 2.5 Hz,<3>J3-4= 5Hz, H-3), 4.63 (dd, 1H,<3>J2-1= 7.5Hz,<3>J2-3= 2.5Hz, H-2), 5.55 (d, 1H,<3>J1-2= 5 Hz, H-1), 5.60 (dd, 1H,<3>JNH-6*= 7.5 Hz, JNH-6= 5Hz, -NH), 7.28-7.32 (m, 2H, H-2’, H-6’), 8.21-8-25 (m, 2H, H-3’, H-5’);<13>C-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 155.9, 153.3, 144.7, 125.0, 121.9, 109.5, 108.8, 96.3, 71.5, 70.7, 70.4, 66.0, 41.8, 26.0, 25.9, 24.9, 24.3; ESI-MS (trappola ionica): m/z 425 [M+H]<+>.
3,4’,5-tri-[N-(6-deossi-galattosil)-carbamoil]-resveratrolo (15; Resv(DGAL-C)3):
Una soluzione di resveratrolo (0.15 g, 0.66 mmol, 1 eq.) e DMAP (0.32 g, 2.64 mmol, 4 eq.) in piridina (5 mL) viene aggiunta ad una soluzione di 13 (1.40 g, 3.3 mmol, 5 eq) in piridina (5 mL) e la miscela viene lasciata reagire sotto agitazione vigorosa a 45 °C per 48 ore. La miscela di reazione viene quindi diluita in EtOAc (150 mL) e lavata con 0.5 N HCl (7 × 100 mL). Lo strato organico viene anidrificato con MgSO4e filtrato. Il solvente viene rimosso a pressione ridotta e il residuo purificato per cromatografia flash usando come eluente EtOAc:Hexane 5.5:4.5 a dare 0.55 g di 14 contenente tracce dei prodotti di disostituzione. 14 (0.5 g) viene aggiunto, senza ulteriore purificazione, ad una soluzione di TFA/acqua (90/10, 5 mL). Dopo 1.5 ore i prodotti vengono fatti precipitare aggiungendo 25 mL di dietiletere, il materiale viene centrifugato e i solventi decantati via. La polvere bianca ottenuta viene quindi lavata altre tre volte con etere etilico per eliminare tracce di TFA. Il solido viene sciolto in acqua e, dopo liofilizzazione, purificato usando una colonna preparativa HPLC a fase inversa (ACE 5AQ 150 mm × 21.2 mm da 0 % a 38 % di ACN in acqua in 17 minuti) per ottenere 0.31 g di 15 (resa: 79.7 %) come polvere bianca.<1>H-NMR (600 MHz, DMSO-d6) Î ́ (ppm): 2.98-4.95 (m, 33H, 3 × (H-1, H-2, H-3, H-4, H-5, H-6, H-6* galattosio), 12 × -OH), 6.78 (s, 1H, H-4 resveratrolo), 7.11-7.33 (m, 6H, H-3’, H-5’, H-2, H-6, H-8, H-9 resveratrolo), 7.60 (d, 2H,<3>J2’-3’= 6Hz, H-2’, H-6’), 7.68-7.81 (m, 3H, 3 × -NH );<13>C-NMR (600 MHz, DMSO-d6) Î ́ (ppm): 154.4, 154.2, 151.7, 150.8, 138.9, 134.5, 133.5, 129.2, 127.5, 126.7, 122.0, 116.3, 101.7, 97.5, 92.7, 82.6, 82.1, 76.1, 73.3, 72.4, 71.9, 69.4, 69.2, 68.9, 68.6, 68.0, 68.0, 41.8, 41.7; ESI-MS (trappola ionica): m/z 845 [M+H]<+>.
Solubilità in acqua: > 0.2 M
Log P: -0.36
Esempio 4. Sintesi di 3,4',5-tri-[N-metil-carbamoil] resveratrolo (Resv(Me-C)3):
NH
H O O PNPC, THF N O Resv, DMAP
NH2O DMAP O Piridina
Me-NH NO2 2O O N H
16 (Me-PNPC) N O
H
17 (Resv(Me-C)3) Schema 6
[N-metil-carbamoil]-p-nitrofenolo (16; Me-PNPC): Una soluzione di metilammina (33% in etanolo, 1 mL, 0.25 g, 8.1 mmol, 1 eq.) in THF (10 mL) viene aggiunta goccia a goccia ad una soluzione di bis-(4-nitrofenil) carbonato (2.45 g, 8.1 mmol, 1 eq.) e DMAP (1.0 g, 8.1 mmol, 1 eq.) in THF (10 mL), e la miscela viene mescolata a temperatura ambiente per 3 ore. La miscela risultante viene diluita in CH2Cl2(150 mL) e lavata con 0.5 N HCl (3 × 100 mL). Lo strato organico viene anidrificato con MgSO4e filtrato. Il solvente viene rimosso a pressione ridotta e il residuo purificato per cromatografia flash usando come eluente EtOAc:Et2O:esano 3:2:5 per ottenere 1.2 g di 16 (resa: 76%) sotto forma di un solido giallino.<1>H-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm):
2.92 (d, 3H, CH3-NH-,<3>JH-H= 5.0 Hz), 5.06-5.21 (m, 1H, CH3-NH-), 7.30 (d, 2H, 2 × Ar-H,<3>JH-H= 8.75 Hz), 8.24 (d, 2H, 2 × Ar-H,<3>JH-H= 8.75 Hz);<13>C-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 155.9, 153.7, 144.7, 125.1, 121.9, 27.8; ESI-MS (trappola ionica): m/z 197 [M+H]<+>.
3,4’,5-tri-[N-metil-carbamoil]-resveratrolo (17; Resv(Me-C)3): Una soluzione di resveratrolo (0.27 g, 1.2 mmol, 1 eq.) e DMAP (0.72 g, 5.9 mmol, 5 eq.) in piridina (5 mL) viene aggiunta ad una soluzione di 16 (1.16 g, 5.9 mmol, 5 eq) in piridina (5 mL) e la miscela risultante viene lasciata reagire sotto vigorosa agitazione a 50 °C per 48 ore.
La miscela di reazione viene poi diluita in CH2Cl2(150 mL) e lavata con HCl 0.5 N (2 × 100 mL). Lo strato organico viene anidrificato con MgSO4e filtrato. Il solvente viene rimosso a pressione ridotta e il residuo purificato per cromatografia flash usando come eluente acetone:esano 5:5 a dare 0.35 g di 17 (resa: 73%) come solido giallo.<1>H-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 2.66-2.69 (m, 9H, 3 × CH3-NH-), 6.78 (t, 1H,<4>JH-H= 2 Hz, H-4), 7.10-7.42 (m, 6H, H-3’, H-5’, H-2, H-6, H-8, H-9), 7.58-7.71 (m, 5H, 3 × CH3-NH-, H-2’, H-6’);<13>C-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 154.7, 154.5, 151.7, 150.8, 138.8, 133.5, 129.1, 127.4, 126.6, 126.1, 122.0, 116.2, 115.8, 27.0; ESI-MS (trappola ionica): m/z 400 [M+H]<+>.
Solubilità in acqua: sotto il limite di rilevabilità
Log P: 2.75
Esempio 5. Sintesi di 3,4',5-tri-[N-(1-(2,3-diidrossipropil))-carbamoil] resveratrolo (Resv(MDHP-C)3)
O O O O PNPC O H O N O Resv, DMAP
<NH>2 THF, DMAPPiridina NH
O NO2O O
DMDO-NH2
18 (DMDO-PNPC) O
OH O N O O
HO H
O O N O H NH O
19 (Resv(DMDO-C)
TFA, H3)
2O O O
O HO N O O H OH HO O N
H
20 (Resv(MDHP-C)3) OH
Schema 7
[N-((3,3-dimetil-2,4-diossolil)-metil)-carbamoil]-p-nitrofenolo (18; DMDO-PNPC):
Si mescolano con un agitatore magnetico, sotto flusso di N2, 3.47 g (11.4 mmol, 1 eq.) di bis-p-nitrofenilcarbonato in 20 mL di THF anidro e 2.79 g (22.8 mmol, 2 eq.) di DMAP in un pallone da 100 mL. Si aggiungono quindi goccia a goccia 1.5 g (11.4 mmol, 1 eq.) di (3,3-dimetil-2,4-diossolil)-metilammina in 20 mL di THF. Dopo 3 ore la miscela viene ripresa in EtOAc (150 mL), trasferita in un imbuto di separazione da 500 mL e lavata tre volte con 150 mL di HCl 0.3 M. La fase organica viene anidrificata con MgSO4e filtrata. Il solvente viene allontanato a pressione ridotta e il prodotto desiderato, 18, viene purificato per cromatografia flash su gel di silice (eluente: 9.5 CH2Cl2/0.5 EtOAc). Resa: 75%.<1>H-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 1.38 (s, 3H, -CH3), 1.48 (s, 3H, -CH3), 3.28-3.61 (m, 2H, -NH-CH2), 3.70-4.14 (m, 2H, -CH2-), 4.28-4.37 (m, 1H, -CH-), 7.32 (d, 2H, Ar-H,<3>JH-H: 9.25 Hz), 8.25 (d, 2H, Ar-H,<3>JH-H: 9.25 Hz);
<13>C-NMR (62.9 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 155.7, 153.3, 144.7, 125.1, 121.9, 109.6, 74.2, 66.5, 43.6, 26.7, 25.0; ESI-MS (trappola ionica): m/z 297 [M+H]<+>.
3,4’,5-tri-[N-((3,3-dimetil-2,4-diossolil)-metil)-carbamoil]-resveratrolo (19; Resv(DMDO-C)3): 1.50 g (5.1 mmol, 6.0 equiv.) di 18 in 8 mL di piridina vengono posti sotto N2in un pallone da 100 mL con un agitatore magnetico. Si aggiungono 0.20 g (0.9 mmol, 1 equiv.) di resveratrolo e 0.43 g (3.5 mmol, 4 equiv.) di DMAP in 8 mL di piridina, e si lascia reagire a 60 °C per una notte. La miscela viene quindi ripresa con 150 mL di EtOAc, trasferita in un imbuto separatore e lavata 5 volte con 150 mL di HCl 0.5 M. La fase organica viene anidrificata con MgSO4e filtrata. Il solvente viene allontanato a pressione ridotta. Il solido risultante (0.42 g), che contiene tracce di prodotti di-sostituiti assieme al composto tri-sostituito, à ̈ purificato per cromatografia flash (eluente: 7.5 CH2Cl2/2.5 acetone) ed usato come tale per il passaggio sintetico successivo.
3,4’,5-tri-[N-(1-(2,3-diidrossipropil))-carbamoil]-resveratrolo (20; Resv(MDHP-C)3): 0.42 g della miscela ottenuta nel passaggio precedente vengono posti in un pallone da
50 mL, e si aggiungono 5 mL di una soluzione TFA/H2O (9:1). La miscela risultante viene mescolata vigorosamente per 1.5 ore e poi tirata a secco sotto vuoto. I prodotti sono separati mediante HPLC preparativo (da 0% a 40% ACN in 17 min) e liofilizzati per ottenere 0.33 di 20 (resa cumulativa dei due passaggi finali: 63%).<1>H-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm):<1>H-NMR (250 MHz DMSO-d6) Î ́ (ppm): 2.94-3.25 (m, 6H, 3 × -CH2-), 3.35 (d, 6H,<3>JH-H= 5.25 Hz, 3 × -CH2-), 3.53-3.62 (m, 3H, 3 × -CH-), 6.78 (t, 1H,
<4>JH,H= 2.0 Hz, H-4), 7.10-7.36 (m, 6H, H-2, H-6, H-3’, H-5’, H-7, H-8), 7.59-7.74 (m, 5H,
H-2’, H-6’, 3 × -N-H);<13>C-NMR (62.9 MHz, DMSO-d6) Î ́ (ppm): 154.4, 154.2, 151.7, 150.8, 138.8, 133.5, 129.1, 127.5, 126.7, 122.0, 116.2, 114.6, 70.3, 63.8, 44.1; ESI-MS (trappola ionica): m/z 580 [M+H]<+>.
Solubilità in acqua: > 0.2 M
Log P: -0.62
Esempio 6. Sintesi di 3,4’,5-tri-[N-(octadec-9-enil)-carbamoil]-resveratrolo
NH2PNPC, THF H
N O Resv, DMAP DMAP Piridina O NO2Oleil-NH2
21 (Oleil-PNPC)
Oleil
NH O O
O
Oleil
O O N
Oleil H
N O
H
22 (Resv(Oleil-C)3)
Schema 8
[N-(octadec-9-enil)-carbamoil]-p-nitrofenolo (21; Oleil-PNPC): Una soluzione di octadec-9-enil ammina (2.67 g, 10.0 mmol, 1 eq.) in THF (10 mL) viene aggiunta goccia a goccia ad una soluzione di bis (4-nitrofenil) carbonato (3.32 g, 10.9 mmol, 1.1 eq.) e DMAP (2.44 g, 19.9 mmol, 2 eq.) in THF (30 mL), e si mescola a temperatura ambiente per 3 ore. La miscela risultante viene poi diluita in CH2Cl2(150 mL) e lavata con HCl 0.5 N (3 × 100 mL). La fase organica viene anidrificata con MgSO4e filtrata. Il solvente viene allontanato a pressione ridotta e il residuo purificato per cromatografia flash (eluente: acetone:esano 2:8) per ottenere 4.1 g di 21 (resa: 94%).<1>H-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 1.17 (t, 3H, -CH3,<3>JH-H= 6.75 Hz), 1.43-1.72 (m, 22H, 11 × -CH2-), 1.84-1.90 (m, 2H, -CH2), 2.27-2.32 (m, 4H, 2 × -CH2-), 3.52-3.60 (m, 2H, -CH2-), 5.52-5.66 (m, 3H, -NH-, -CH=CH-), 7.59 (d, 2H, 2 × Ar-H,<3>JH-H= 8.75 Hz), 8.51 (d, 2H, 2 × Ar-H,<3>JH-H= 8.75 Hz);<13>C-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 156.0, 153.0, 144.5, 129.9, 129.7, 125.0, 121.8, 41.3, 32.5, 31.8, 29.7, 29.6, 29.6, 29.5, 29.4, 29.2, 29.1, 27.1, 27.1, 26.6, 22.6, 14.0; ESI-MS (trappola ionica): m/z 433 [M+H]<+>.
3,4’,5-tri-[N-(octadec-9-enil)-carbamoil]-resveratrolo (22; Resv(Oleil-C)3): Una soluzione di resveratrolo (0.3 g, 1.3 mmol, 1 eq.) e DMAP (0.64 g, 5.2 mmol, 4 eq.) in piridina (10 mL) viene aggiunta ad una soluzione di 21 (3.38 g, 7.8 mmol, 6 eq) in piridina (5 mL) e la miscela risultante viene lasciata reagire sotto vigorosa agitazione a 45 °C per 48 ore. La miscela di reazione viene poi diluita in CH2Cl2(150 mL) e lavata con HCl 0.5 N (7 × 100 mL). La fase organica viene anidrificata con MgSO4e filtrata. Il solvente viene allontanato a pressione ridotta e il residuo purificato per cromatografia flash usando dietiletere:esano 3:7 come eluente fino all’uscita di p-nitrofenolo dalla colonna, ed esano:EtOAc 7.5:2.5 in seguito, per ottenere 1.2 g di 22 (resa: 82%) come solido bianco.<1>H-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 0.85-91 (m, 9H, 3 × -CH3), 1.16-1.56 (m, 72H, 36 × -CH2-), 1.90-2.14 (m, 12H, 6 × -CH2-), 3.19-3.28 (m, 6H, 3 × -CH2-), 5.10-5.48 (m, 9H, 3 × -NH-, 3 × -CH=CH-), 6.84-7.12 (m, 7H, H-4, H-3’, H-5’, H-2, H-6, H-8, H-9 resveratrol), 7.42 (d, 2H,<3>J2’-3’= 8.25 Hz, H-2’, H-6’);<13>C-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 154.4, 154.1, 151.6, 150.7, 139.1, 133.9, 129.9, 129.7, 129.2, 127.4, 127.1, 121.7, 116.2, 114.3, 41.3, 32.6, 31.9, 31.7, 30.2, 29.7, 29.7, 29.7, 29.6, 29.6, 29.5, 29.5, 29.4, 29.4, 29.3, 29.3, 29.2, 29.2, 29.2, 28.9, 27.2, 26.9, 26.7, 22.6, 14.1; ESI-MS (trappola ionica): m/z 1109 [M+H]<+>.
Solubilità in acqua: sotto il limite di rilevabilità
Log P: 10.7
Esempio 7. Sintesi di 3,4’,5-tri-[N-(glicil)-carbamoil]-resveratrolo:
tBuOGly
O NH H O N O NH NPC, THF O Resv, DMAP O O
2P TFA, H2O O DMAP O NO2Piridina O
tBuOGli-NH223 (tBuOGli-PNPC) tBuOGly O O N
tBuOGly H
N O
H
24 (Resv(tBuOGli-C)3)
O OH
HN O O O
OH
O O N HO H O N O O H
25 (Resv(HOGli-C)3)
Schema 9
[N-(ter-butil-O-glicil)-carbamoil]-p-nitrofenolo (23; tBuOGli-PNPC): Una soluzione di idrocloruro di glicina t-butil estere (1.0 g, 4.0 mmol, 1 eq.) e DMAP (0.7 g, 4.0 mmol, 1 eq.) in CH2Cl2(10 mL) viene aggiunta goccia a goccia ad una soluzione di bis (4-nitrofenil) carbonato (1.8 g, 4.0 mmol, 1 eq.) e DMAP (0.7 g, 4.0 mmol, 1 eq.) in THF (20 mL), e la miscela viene tenuta sotto agitazione per 3 ore. La mistura risultante viene diluita in CH2Cl2(150 mL) e lavata con HCl 0.5 N (3 × 100 mL). Lo strato organico viene anidrificato con MgSO4e filtrato. Il solvente viene svaporato a pressione ridotta e il residuo purificato per cromatografia flash usando cloroformio:acetone:esano 3:1:6 come eluente per ottenere 1.26 g di 23 (resa: 72%).<1>H-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 1.49 (s, 9H, 3 × -C-CH3), 3.95 (d, 2H, -CH2-,<3>JH-H= 5.25 Hz), 5.71 (t, 1H, -NH-,<3>JH-H= 5.25 Hz), 7.31 (d, 2H, 2 × Ar-H,<3>JH-H= 9.25 Hz), 8.23 (d, 2H, 2 × Ar-H,<3>JH-H= 9.25 Hz);<13>C-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 168.4, 155.7, 153.0, 144.8, 125.1, 122.0, 82.8, 43.4, 28.0; ESI-MS (trappola ionica): m/z 297 [M+H]<+>.
3,4’,5-tri-[N-(ter-butil-O-glicil)-carbamoil]-resveratrolo (24; Resv(tBuOGli-C)3): Una soluzione di resveratrolo (0.16 g, 0.7 mmol, 1 eq.) e DMAP (0.35 g, 2.8 mmol, 4 eq.) in piridina (10 mL) viene aggiunta ad una soluzione di 23 (1.26 g, 4.3 mmol, 6 eq) in piridina (5 mL) e la miscela viene lasciata reagire sotto agitazione vigorosa a 45 °C per 48 ore. La mistura risultante viene diluita in CH2Cl2(150 mL) e lavata con HCl 0.5 N (7 × 100 mL). Lo strato organico viene anidrificato con MgSO4e filtrato. Il solvente viene svaporato a pressione ridotta e il residuo purificato per cromatografia flash usando diclorometano:dietiletere:esano 6:2:2 come eluente per ottenere 0.42 g di 24 (resa: 83%).<1>H-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 1.47 (s, 27H, 9 × -C-CH3), 3.91-3.93 (m, 6H, 3 × -CH2-), 5.77-5.84 (m, 3H, 3 × -NH-), 5.10-5.48 (m, 9H, 3 × -NH-, 3 × -CH=CH-), 6.80-7.09 (m, 7H, H-4, H-3’, H-5’, H-2, H-6, H-8, H-9), 7.38 (d, 2H,<3>J2’-3’= 8.5 Hz, H-2’, H-6’);<13>C-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 168.8, 168.7, 154.4, 154.1, 151.3, 150.4, 139.1, 134.0, 129.2, 127.4, 126.9, 121.7, 116.4, 82.3, 43.3, 27.9; ESI-MS (trappola ionica): m/z 700 [M+H]<+>.
3,4’,5-tri-[N-(glicil)-carbamoil]-resveratrolo (25; Resv(HOGli-C)3): il composto 24 (0.42 g, 0.6 mmol) viene sciolto in TFA/acqua (4 mL, 97.5/2.5). Dopo agitazione per 1 ora a tempreatura ambiente i solventi vengono allontanati a pressione ridotta e il residuo sciolto in acqua/DMSO 1:1 e purificato usando una colonna HPLC preparativa a fase inversa (ACE 5AQ 150 mm × 21.2 mm; da 10 % a 40 % di ACN in acqua in 13 min) per ottenere dopo liofilizzazione 0.3 g di 25 (resa: 94%) come polvere bianca.<1>H-NMR (250 MHz, DMSO-d6) Î ́ (ppm): 3.70-3.86 (m, 6H, 3 × -CH2-), 5.10-5.48 (m, 9H, 3 × -NH-, 3 × -CH=CH-), 6.79 (t, 1H,<4>J4-2= 2 Hz, H-4), 7.11-7.38 (m, 6H, H-3’, H-5’, H-2, H-6, H-8, H-9), 7.63 (d, 2H,<3>J2’-3’= 8.75 Hz, H-2’, H-6’), 8.09-8.20 (m, 3H, 3 × -NH-);
<13>C-NMR (250 MHz, DMSO-d6) Î ́ (ppm): 171.2, 171.2, 154.7, 154.5, 151.6, 150.6, 139.1, 133.6, 129.3, 127.6, 126.7, 121.9, 118.5, 116.2, 114.3, 42.2; ESI-MS (trappola ionica ): m/z 532 [M+H]<+>.
Solubilità in acqua: > 2*10<-2>M
Log P: 1.58
Esempio 8. Sintesi di 3,4’,5-tri-[N-(fenilalanil)-carbamoil]-resveratrolo:
tBuOPhe
O NH
H
O N O NH2PNPC, THF O Resv, DMAP O O TFA, H2O O DMAP O NO2Piridina O
tBuOPhe O O N
tBuOPhe H
N O
tBuOPhe-NH226 (tBuOPhe-PNPC) H
27 (Resv(tBuOPhe-C)3)
O OH
HN O O
O
OH
O O N HO H O N O O H
28 (Resv(HOPhe-C)3)
Schema 10
[N-(ter-butil-O-fenilalanil)-carbamoil]-p-nitrofenolo (26; tBuOPhe-PNPC): Una soluzione di idrocloruro di fenilalanina t-butil estere (2.36 g, 9.15 mmol, 1 eq) in THF
(20 mL) e DMAP (1.12 g, 9.15 mmol, 1 eq) viene aggiunta goccia a goccia ad una soluzione di bis (4-nitrofenil) carbonato (2.78 g, 9.15 mmol, 1 eq) e DMAP (1.12 g, 9.15 mmol, 1 eq) in THF (20 mL), e la miscela viene agitata a temperatura ambiente per 4 ore. La mistura risultante viene diluita in CH2Cl2(200 mL) e lavata con HCl 0.5 N (3 ×
100 mL). Lo strato organico viene anidrificato con MgSO4e filtrato. Il solvente viene evaporato a pressione ridotta e il residuo purificato per cromatografia flash usando CH2Cl2:acetone = 9:1 come eluente per ottenere 2.86 g di 26 (resa: 81%).<1>H-NMR
(250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 1.54 (s, 9H, 3 × -C-CH3), 3.05-3.35 (m, 2H, 2 × C-CH2), 4.70 (dd, 1H, -NH-CH-CH2- J = 14.7, 6.5 Hz), 6.33 (d, 1 H, -NH-CH-, J = 8.3 Hz), 7.22-7.45 (m, 7H, aromatici), 8.23 (d, 2 H, PNP aromatici, J= 15.5 Hz);<13>C-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 170.4, 155.8, 152.6, 144.6, 136.0, 129.5, 128.1, 127.5, 124.9, 121.9, 82.7, 55.6, 38.2, 27.3.
3,4’,5-tri-[N-(ter-butil-O-fenilalanil)-carbamoil]-resveratrolo (27; Resv(tBuOPhe-C)3): Una soluzione di resveratrolo (0.24 g, 1.1 mmol, 1 eq.) e DMAP (0.52 g, 4.2 mmol, 4 eq.) in piridina (10 mL) viene aggiunta ad una soluzione di 26 (1.84 g, 4.8 mmol, 4.5 eq) in piridina (5 mL) e si lascia reagire la miscela risultante con agitazione vigorosa a 40 °C per 48 ore. La miscela di reazione viene poi diluita in EtOAc (200 mL) e lavata con HCl 0.5 N (3 × 250 mL). Lo strato organico viene anidrificato con MgSO4e filtrato. Il solvente viene svaporato a pressione ridotta e il residuo purificato per cromatografia flash usando come eluente esano:dietiletere 7:3 fino alla totale eluizione del p-nitrofenolo, e quindi esano:dietiletere:etilacetato 5:3.5:1.5 per ottenere 0.59 g di 27 (resa: 57%).<1>H-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 1.41 (s, 27H, 3 × C-CH3), 3.02-3.30 (m, 6H, 3 × Ph-CH2), 4.16 (q, 1H, NH-CH-CH2, J = 7.1 Hz), 4.64 (q, 2H, 2 × NH-CH-CH2, J= 6.2 Hz), 5.79 (m, 3H, 3 × -NH-), 6.81-7.56 (m, 24 H, aromatici);<13>C-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 170.6, 154.0, 153.7, 151.6, 150.8, 139.4, 136.2, 128.8, 128.7, 127.7, 127.3, 122.0, 116.7, 114.5, 82.8, 55.6, 38.6, 28.2.
3,4’,5-tri-[N-(fenilalanil)-carbamoil]-resveratrolo (28; Resv(HOPhe-C)3): 27 (0.59 g, 0.61 mmol) viene sciolto in TFA (3.9 mL) ed acqua (0.1 mL). Dopo 1 ora di agitazione a T ambiente, i solventi vengono allontanati a pressioen ridotta, e il residuo sciolto in acqua/DMSO 1:1 e purificato usando una colonna HPLC a fase inversa (ACE 5AQ 150 mm x 21.2 mm; da 35 % a 65 % di ACN in acqua in 13 minuti) a dare 0.36 g di 28 (resa: 74%).<1>H-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 3.59-4.04 (m, 6H, 3 × Ph-CH2), 4.96-5.11 (m, 3H, 3 × NH-CH-CH2), 7.70-8.45 (m, 24H, aromatici), 8.96-9.11 (m, 3H, 3 × -NH-);<13>C-NMR (250 MHz, CDCl3) Î ́ (ppm): 164.0, 145.1, 142.6, 141.7, 130.1, 128.9, 128.9, 124.7, 120.3, 119.4, 118.9, 117.7, 112.9, 107.2, 45.9, 30.6.
Solubilità in acqua: sotto la soglia di rilevabilità
Log P: 6.03
Esempi di studi di idrolisi
I saggi sono stati eseguiti come specificato nella sezione Esempi – Metodi.
I derivati carbamoilici sono stabili a pH 1. Vengono idrolizzati molto lentamente in mezzi debolmente acidi, come illustrato più sotto (si veda il punto c). A pH vicini alla neutralità e in sangue le cinetiche di idrolisi dei vari composti sono simili. Vengono presentati due esempi (punti a e b qui sotto).
a. Cinetiche di idrolisi di 3,4’,5-tri-(N-(6-deossi-galattosil)-carbamoil)-resveratrolo (15; Resv(DGAL-C)3)
L’analisi HPLC dei campioni à ̈ stata eseguita utilizzando una colonna RRLC a fase inversa (Zorbax Eclipse Plus C18, 1.8 µm, 2.1 x 50 mm; Agilent), con la composizione e il gradiente di eluente specificati in Tabella 1.
Tabella 1. Composizione e gradiente dell’eluente tipicamente usati per le analisi del processo di idrolisi di Resv(DGAL-C)3.
Tempo (min) % A (H2O 0,1% TFA) % B (ACN)
0 98 2
0,5 98 2
0,8 90 10
2,5 82 18
3 72 28
3,5 72 28
5,3 0 100
6,2 0 100
7 98 2
7,5 98 2
In Fig. 2A) e Fig. 2B) si mostrano dei profili temporali rappresentativi della concentrazione di Resv(DGAL-C)3e dei suoi prodotti di idrolisi in esperimenti condotti rispettivamente in soluzione salina con tampone fosfato (PBS) a pH 6.8 e in sangue fresco di ratto.
b. Cinetiche di idrolisi di (N-(2,3-idrossipropil)-carbamoil)-resveratrolo (20;
Resv(MDHP-C)3)
L’analisi HPLC dei campioni à ̈ stata eseguita come descritto nell’esempio precedente. In Fig. 3A) e Fig. 3B) si mostrano dei profili temporali rappresentativi della concentrazione di Resv(MDHP-C)3e dei suoi prodotti di idrolisi in esperimenti condotti rispettivamente in soluzione salina con tampone fosfato (PBS) a pH 6.8 e in sangue fresco di ratto.
c. Cinetiche di idrolisi di 3,4’,5-tri-(N-(6-deossi-galattosil)-carbamoil)-resveratrolo (15; Resv(DGAL-C)3) a pH 5 e a diverse temperature
In Fig. 4A) e Fig. 4B) si mostrano dei profili temporali rappresentativi della concentrazione di Resv(DGAL-C)3e dei suoi prodotti di idrolisi in esperimenti condotti in soluzione salina con tampone fosfato (PBS) a pH 5.0 rispettivamente a 4 °C e a temperatura ambiente.
Protezione dall’ossidazione
Un risultato esemplificativo à ̈ illustrato in Fig. 5, che come un derivato del resveratrolo protetto con gruppi carbamoilici recanti catene trimeriche di oligoetilenglicole terminanti con un gruppo metile, (Resv(TGME-C)3), non reagisca assolutamente con il DPPH, che causa invece l’ossidazione stechiometrica del resveratrolo.
La maggiore stabilità e miglior resistenza alla degradazione ossidativa dei composti dell’invenzione à ̈ stata saggiata, oltre che per i composti di cui agli esempi da 1 ad 8, anche con i derivati elencati nella lista seguente:
-3,4’,5-tri-(N-leucil-carbamoil)-resveratrolo
-3,4’,5-tri-(N-isoleucil-carbamoil)-resveratrolo
-3,4’,5-tri-(N-treonil-carbamoil)-resveratrolo
-3,4',5-tri-[N-(metossi tetra-(etilenglicol))-carbamoil]-resveratrolo
Con tutti i composti sono stati ottenuti risultati significativi: tutti sono risultati stabili in condizioni ossidative secondo il saggio del DPPH; le solubilità in acqua vanno da < 1 µM a > 50 mM in funzione della natura del sostituente, assicurando la voluta versatilità per molteplici applicazioni. Questi risultati confermano che le proprietà vantaggiose dei composti sono propri di un’ampia gamma di derivati del resveratrolo oggetto della presente invenzione.
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Si dichiara che la presente traduzione à ̈ conforme al testo originale.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un derivato del resveratrolo di formula (I): O O NHR O ONHR O RHN O (I) In cui ogni gruppo NHR deriva dalla corrispondente ammina RNH2, selezionata fra i seguenti composti: - metossioligoetilenglicol ammine; - metossipolietilenglicol ammine con massa molecolare inferiore a 20.000 g/mol; - amminodeossi zuccheri; - amminoalcoli alifatici; - amminopolialcoli alifatici con da 1 a 10 atomi di carbonio; - ammine alifatiche con catene sature o insature da 1 a 20 atomi di carbonio; - amminoacidi naturali o non naturali.
  2. 2. Derivato del resveratrolo secondo la rivendicazione 1 in cui il gruppo –NHR deriva da una metossioligoetilenglicol ammina selezionata dal gruppo formato da: metossimonoetilenglicol ammina, metossidietilenglicol ammina, metossitrietilenglicol ammina, metossitetraetilenglicol ammina, metossipentaetilenglicol ammina, metossiesaetilenglicol ammina, metossieptaetilenglicol ammina, metossioctaetilenglicol ammina, metossinonaetilenglicol ammina, metossidecaetilenglicol ammina, metossipolietilenglicol ammina con PM (peso molecolare) medio di 2.000, metossipolietilenglicol ammina con PM medio di 5.000, metossipolietilenglicol ammina con PM medio di 10.000, metossipolietilenglicol ammina con PM medio di 20.000.
  3. 3. Derivato del resveratrolo secondo la rivendicazione 1 in cui il gruppo –NHR deriva da amminodeossizucchero selezionato fra i seguenti: amminodeossipentosi, amminodeossi esosi, intendendosi inclusi tutti i possibili isomeri (regio- e stereoisomeri) e in particolare i seguenti: amminodeossiribosio, amminodeossiarabinosio, amminodeossixilosio, amminodeossilixosio, amminodeossiallosio, amminodeossialtrosio, amminodeossiglucosio, amminodeossigulosio, amminodeossimannosio, amminodeossigalattosio, amminodeossiramnosio.
  4. 4. Derivato del resveratrolo secondo la rivendicazione 1 in cui il gruppo –NHR deriva da un amminoalcol o amminopolialcol alifatico scelto fra i seguenti, tutti i loro isomeri inclusi: amminometanolo, amminoetanolo, amminopropanolo, amminopropandiolo, amminopropantriolo, amminobutanolo, amminobutandiolo, amminobutantriolo, amminobutantetraolo, amminopentanolo, amminopentandiolo, amminopentantriolo, amminopentantetraolo, amminopentanpentanolo, amminociclopentanolo, amminocyclopentandiolo, amminociclopentantriolo, amminociclopentantetraolo, amminociclopentanpentanolo, amminoesanolo, amminoesandiolo, amminoesantriolo, amminoesantetraolo, amminoesanpentaolo, amminoesanesaolo, amminocicloesanolo, amminocicloesandiolo, amminocicloesantriolo, amminocicloesantetraolo, amminocicloesanpentaolo, amminocicloesanesaolo, amminoeptanolo, amminoeptandiolo, amminoeptantriolo, amminoeptantetraolo, amminoeptanpentaolo, amminoeptanesaolo, amminoeptaneptaolo, amminoottanolo, amminoottandiolo, amminoottantriolo, amminoottantetraolo, amminoottanpentaolo, amminoottanesaolo, amminoottaneptaolo, amminoottanottaolo, amminononanolo, amminononandiolo, amminononantriolo, amminononantetraolo, amminononanpentaolo, amminononanesaolo, amminononaneptaolo, amminononanottaolo, amminononalnonaolo, amminodecanolo, amminodecandiolo, amminodecantriolo, amminodecantetraolo, amminodecanpentanolo, amminodecanesaolo, amminodecaneptaolo, amminodecanottaolo, amminodecannonaolo, amminodecandecaolo.
  5. 5. Derivato del resveratrolo secondo la rivendicazione 1 in cui il gruppo –NHR deriva da un’ammina alifatica satura od insatura selezionata fra le seguenti: metanammina, etanammina, propanammina, butanammina, pentanammina, esanammina, eptanammina, ottanammina, nonanammina, decanammina, undecanammina, dodecanammina, tridecanammina, tetradecanammina, pentadecanammina, esadecanammina, eptadecanammina, ottadecanammina, nonadecanammina, icosanammina, tetradecenammina, esadecenammina, eptadecenammina, ottadecenammina, ottadecatrienammina, icosatetraenammina, icosapentaenammina, considerando inclusi nella lista tutti gli amminoidrocarburi alifatici saturi o insaturi loro isomeri.
  6. 6. Derivato del resveratrolo secondo la rivendicazione 1 in cui il gruppo –NHR deriva da un amminoacido naturale o non naturale selezionato dal gruppo comprendente: alanina, arginina, asparagina, cisteina, acido aspartico, acido glutammico, glutammina, glicina, ornitina, prolina, selenocisteina, serina, taurina, tirosina, istidina, isoleucina, leucina, lisina, metionina, fenilalanina, treonina, trittofano, valina, acido 2,4-diamminobutirrico, acido 2-amminoeptanoico, acido 2-amminoesadecanoico, acido 5-amminovalerico, 4-idrossiprolina, 3-fenilserina, αmetilvalina, acido 2-amminocaprilico, acido 2-ammino-2-fenilbutirrico, acido 2,6-diamminopimelico, inclusi gli stereoisomeri D ed L per ciascun amminoacido.
  7. 7. Derivato del resveratrolo secondo la rivendicazione 1 selezionato dal gruppo comprendente i seguenti composti: -3,4',5-tri-[N-(metossi tri-(etilenglicol))-carbamoil] resveratrolo; -3,4',5-tri-[N-(metossi tetra-(etilenglicol))-carbamoil] resveratrolo; -3,4',5-tri-[N-(metossi esa-(etilenglicol))-carbamoil] resveratrolo; -3,4’,5-tri-[N-(6-deossi-galactosil)-carbamoil]-resveratrolo; -3,4',5-tri-[N-(2,3-diidrossipropil)-carbamoil] resveratrolo; -3,4',5-tri-[N-metil-carbamoil] resveratrolo; -3,4’,5-tri-[N-(octadec-9-enil)-carbamoil]-resveratrolo; -3,4’,5-tri-[N-(glicil)-carbamoil]-resveratrolo; -3,4’,5-tri-[N-(leucil)-carbamoil]-resveratrolo; -3,4’,5-tri-[N-(isoleucil)-carbamoil]-resveratrolo; -3,4’,5-tri-[N-(treonil)-carbamoil]-resveratrolo; -3,4’,5-tri-[N-(fenilalanil)-carbamoil]-resveratrolo.
  8. 8. Derivato del resveratrolo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 7, come medicamento.
  9. 9. Derivato del resveratrolo secondo le precedenti rivendicazioni per uso nel trattamento di problemi di origine infiammatoria, infezioni virali, infezioni batteriche delle alte vie respiratorie, malattie metaboliche, cancro, disturbi del tratto gastrointestinale, malattie cardiovascolari, danni cerebrali traumatici, disturbi a carico dei muscoli scheletrici, del sistema nervoso centrale e periferico, del sistema endocrino e genitourinario.
  10. 10. Composizione farmaceutica comprendente il composto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7 o un suo sale accettabile, e un veicolo farmaceuticamente accettabile.
  11. 11. Composizione farmaceutica secondo la rivendicazione 10 sotto forma di compresse, capsule, polveri, granuli, pastiglie, creme, sciroppi, spray, soluzioni o sospensioni.
  12. 12. Composizione secondo le rivendicazioni 10 od 11 per somministrazione orale, topica o parenterale.
  13. 13. Composizione cosmetica secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 7 e un veicolo adatto per somministrazione topica.
  14. 14. Composizione comprendente il composto secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 7 sotto forma di integratore alimentare, alimento funzionale, dispositivo nutraceutico o medico ed uno o più eccipienti e/o ingredienti alimentari.
  15. 15. Procedimento per la sintesi dei composti di cui alle rivendicazioni da 1 a 7 secondo lo schema seguente, in cui R Ã ̈ definito come nelle rivendicazioni precedenti e il composto ottenuto viene isolato e opzionalmente purificato. O O O O HN Fosgene o un suo equivalente O Resveratrolo<R> NH2R R C NH Un'adeguata base e solvente N Un'adeguata base e solvente R H O N R Ã ̈ qualsiasi gruppo R precedentemente definito O
  16. 16. Procedimento per la sintesi dei composti di cui alle rivendicazioni da 1 a 7 secondo lo schema seguente, in cui R Ã ̈ definito come nelle rivendicazioni precedenti e il composto ottenuto viene isolato e opzionalmente purificato. O O O O HN Bis p-nitrofenil carbonato NO O2Resveratrolo R NH2R R NH Un'adeguata base e solvente N O Un'adeguata base e solvente R H H O N R Ã ̈ qualsiasi gruppo R precedentemente definito O
  17. 17. Procedimento di cui alle rivendicazioni 15 o 16, in cui il detto solvente opportuno à ̈ scelto fra: diclorometano (CH2Cl2), cloroformio (CHCl3), N,N-dimetilformammide (DMF), tetraidrofurano (THF), acetonitrile (ACN), etil acetato (EtOAc).
  18. 18. Procedimento di cui ad una qualsiasi delle rivendicazioni 15 o 16 in cui la detta base opportune à ̈ selezionata fra: trietilammina, diisopropiletilammina, 4-(dimetilammino)piridina, piridina, idruro di sodio. Si dichiara che la presente traduzione à ̈ conforme al testo originale.
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