ITRE940041A1 - Banco automatico di colatura a pressione - Google Patents

Abstract

Banco di colatura a pressione per apparecchi sanitari in vetrochina presentante due guide su cui scorrono in senso orizzontale parti di stampo atte ad accoppiarsi a pacco per definire una cavità di formatura, essendo previsti mezzi per introdurre ed estrarre dall'alto nelle cavità così definite delle ulteriori parti di stampo dette tamponi, comprende una struttura superiore atta a sostenere una trave orizzontale e a farla traslare in un piano ortogonale al piano definito da dette guide, alla quale sono inferiormente fissati tutti i tamponi destinati ad inserirsi nelle cavità di formatura, essendo previsti mezzi elastici di sospensione di detti tamponi e mezzi per bloccare i tamponi alle sottostanti parti di stampo che definiscono le cavità di formatura e per provocare il primo distacco di detti tamponi da dette cavità.

Description

DESCRIZIONE

di Brevetto per Invenzione Industriale dal titolo: "BANCO AUTOMATICO DI COLATURA A PRESSIONE",

Il presente brevetto concerne un banco di colatura per la formatura di apparecchi sanitari in vetrochina aventi una forma complessa, come ad esempio i vasi di cacciata, o water closet, ed i bidet.

Questi apparecchi vengono formati nelle cavità di stampi igroscopici, generalmente in gesso o in apposita resina, composti da più parti complementari.

In particolare sono noti stampi composti da almeno tre parti, delle quali due combacianti a definire una cavità, ed almeno una atta ad introdursi in detta cavità per creare l'intercapedine di formatura dell'apparecchio sanitario.

Detti stampi vengono utilizzati a pacco, ed in tal caso ognuna delle due parti combacianti che formano lo stampo presenta due semicavità sulle facce contrapposte, in guisa da creare, con due parti identiche poste ai suoi lati, due cavità complete di formatura.

In dette cavità complete di formatura si inserisce dall'alto la terza parte di stampo, detta anche pistone, o tampone, e dal basso una eventuale quarta parte, detta piede.

Le operazioni più laboriose che debbono essere effettuate nel processo di colatura sono quelle inerenti la sformatura, e cioè il distacco dello stampo dal pezzo, che deve avvenire molto dolcemente per non danneggiare il pezzo che è ancora tenero e assai delicato.

Queste operazioni, secondo la tecnica nota, vengono effettuate manualmente, con grande dispendio di mano d'opera.

Lo scopo del trovato è quello di automatizzare le operazioni di colatura, con particolare riguardo alle operazioni di sformatura.

Questo scopo viene conseguito da un impianto che presenta ogni parte di stampo montata stabilmente su un supporto mobile in guisa da porla a contatto o distante dalle parti di stampo ad essa coniugate, su comando di adatti mezzi.

Nel caso di stampi realizzati in tre parti, di cui una terza parte fungente da tampone, sono previsti mezzi per inserire ed allontanare detta terza parte dalla cavità resa disponibile dalle altre due parti.

Detti mezzi di comando della movimentazione delle prime due parti funzionano in successione, in guisa da allontanare una parte di stampo alla volta e rendere disponibile per il prelievo un pezzo alla volta.

Sono inoltre previsti mezzi per rendere assai dolce il distacco delle parti di stampo dal pezzo.

Queste ed altre caratteristiche costruttive e funzionali del trovato saranno meglio evidenziate dalla particolareggiata descrizione che seque, che a titolo di esempio non limitativo si riferisce ad un banco di colatura per vasi di cacciata illustrato dai disegni delle allegate tavole.

Le FIGG. 1A e 1B mostrano le due parti del banco di colatura, con la relativa linea di separazione.

La FIG. 2 mostra la vista da II di FIG. 1A.

La FIG. 3 mostra la sezione Ili-m di FIG. 1A.

La FIG. 4 mostra frontalmente la parte superiore di uno stampo chiuso.

La FIG. 5 mostra la sezione V-V di FIG. 4.

La FIG. 6 mostra lo stampo di FIG. 4, dopo lo sgancio del tampone superiore.

La FIG. 7 è la sezione VII-VII di FIG. 6.

La FIG. 8 mostra lo stampo di FIG. 4 col tampone superiore sollevato.

La FIG. 9 è la vista da IX di FIG. 8.

La FIG. 10 è la vista ingrandita della parte inferiore del bancale durante la sformatura.

La FIG. 11 è una sezione trasversale del bancale con i mezzi dì prelievo del pezzo, in una prima posizione operativa.

La FIG. 12 è una sezione trasversale come quella di FIG.

11, con i mezzi di prelievo in una seconda posizione operativa.

La FIG. 13 è un particolare dei mezzi di prelievo.

Dalle figure si rileva un armadio di comando 1 che controlla un gruppo di potenza oleodinamico 2 posto in testata alla linea di colatura 3.

Quest'ultima comprende una intelaiatura fissa 4 che sostiene un bancale inclinato 5.

Sul bancale 5 sono posti gli stampi di colatura 6, ognuno composto da un tampone superiore 61, da un piede inferiore 62 e da due parti simmetriche 63 e 64.

Tutti i tamponi superiori 61 sono sospesi ad una unica trave comune 7 che può traslare parallelamente a se stessa scorrendo su guide inclinate 8 ortogonali al piano del bancale 5. Le guide 8 sono fissate, in modo non illustrato, alla intelaiatura 4, e lo scorrimento della trave 7 è demandato ad un gruppo motoriduttore elettrico 9 sostenuto al centro della intelaiatura 4 ed alla sommità della stessa, e collegato alla trave mediante mezzi noti.

La trave è contrappesata dai pesi 10, posti ad una estremità del bancale, e collegati alla trave mediante i cavi 11 rinviati dalle carrucole 12.

Alla estremità sinistra del banco di colatura (FIG. 1A) è fissato il corpo di un gruppo cilindro pistone 13 il cui stelo è impegnato al centro di un corpo di spinta 14, scorrevole sul bancale inclinato 5.

Alla estremità opposta (FIG. 1B) è fissato alla intelaiatura 4 un corpo di controspinta 15 uguale e simmetrico al corpo 14

Il bancale inclinato 5 (FIG. 10) è composto di due guide parallele 51 e 52 su cui scorrono, per ogni stampo 6, un carrello 630 portante due semistampi laterali 63 e 64 uniti schiena contro schiena ed un carrello 620 portante il piede 62.

I tamponi superiori 61 sono invece fissati alla trave superiore 7, con possibilità di alzarsi e abbassarsi, ma senza possiblltà di scorrere lungo la linea di colatura.

Più in dettaglio, vedi meglio le FIGG. da 4 a 9, la trave 7 è composta da due longheroni 71 e 72, paralleli, ai quali sono inferiormente fissati, tramite le staffe 610, tanti telai 611 quanti sono i tamponi 61.

Ai vertici di ogni telaio 611 sono fissati quattro pilastrini 612; su ogni coppia di pilastrini 612 è liberamente infilata una piastra 613, con interposizione delle molle 614.

Alle estremità di ogni piastra 613 è fissato un martinetto pneumatico 615, il cui stelo è rivolto verso il basso e porta una testa a martello 616.

Alle due piastre 613 è fissato un tampone 61 mediante una struttura superiore 617.

I semistampi laterali 63 e 64 sono stabilmente fissati due a due schiena contro schiena a formare un unico blocco, fatta ovviamente eccezione per i due semistampi di estremità.

Ogni blocco formato da due semistampi fissati stabilmente schiena contro schiena comprende, a cavallo della linea di giunzione degli stessi, due staffe 631 ognuna delle quali porta superiormente una mensola 632.

Al di sotto delle mensole 632 si dispongono, grazie ad una rotazione di 90 gradi, le su nominate teste a martello 616. La discesa della trave 7 provoca l’inserimento dei tamponi 61 nella cavità formata tra due semistampi 63 e 64. Al termine dell'inserimento il tampone 61 risulta spinto in basso dalle molle 614, e viene meccanicamente bloccato in posizione dalle teste a martello 616 azionate dai martinetti 615. Questi ultimi trascinano verso l'alto le teste a martello facendole contestualmente ruotare di 90 gradi grazie a guide elicoidali non mostrate, sino a che queste si bloccano sotto le mensole 632, garantendo la congruenza dello stampo (v. FIGG. 4 e 5). All'atto dell'apertura dello stampo i martinetti 615 vengono azionati in senso inverso, sino a che le teste a martello 616 si appoggiano (v. FIGG. 6 e 7) sulla sottostante staffa 631 e spingono sino a provocare dolcemente il distacco del tampone 61 dal pezzo.

A distacco avvenuto, viene sollevata la trave 7 (v. FIGG. 8 e 9) il che provoca il completo sfilamento del tampone 61 dalla cavità formata dai due semistampi 63 e 64.

Come visto, sulle guide inferiori 51 e 52, per ogni stampo scorrono tre carrelli 630, 620 e 630, nell'ordine (v. FIG.

10).

Tra le guide 51 e 52, {FIG. 10), al di sotto delle stesse, scorre longitudinalmente un dispositivo azionatore 9 atto a disporsi via via sotto ognuno degli stampi che devono essere aperti, scorrendo sulle rotaie 99.

Il dispositivo 9 presenta superiormente due piuoli 911 e 912 verticali e mobili sia longitudinalmente lungo l'asse del dispositivo 9 che verticalmente, ed un piuolo 92 mobile solo verticalmente, rispetto al dispositivo 9.

I meccanismi che consentono le escursioni verticali e orizzontali dei piuoli 911, 912 e 92 non sono illustrati per semplicità, essendo di semplice ed intuitiva realizzazione. Allorché si inizia l'apertura degli stampi sistemati sul bancale, ovviamente dopo che sono stati estratti completamente i tamponi superiori 61, il dispositivo azionatore 9 si dispone con i tre piuoli 911, 912 e 92 al di sotto del primo stampo che deve essere aperto, in tale posizione i piuoli essendo alla estremità di sinistra del dispositivo 9 con riferimento alla FIG. 10.

II corpo di spinta 14 arretra, per azionamento del gruppo cilindro-pistone 13, e l’insieme degli stampi può essere aperto.

I piuoli 911, 912 e 92 quindi si sollevano sino ad impegnare, rispettivamente e nell'ordine, un carrello 630, un carrello 620 ed un carrello 630 portanti i due semistampi 63 e 64 formanti la cavità da aprire ed il piede 62 posto nella cavità.

A questo punto si allontana, verso sinistra in FIG. 10, dapprima il piuolo 911 che trascina un carrello 630, poi il piuolo 912 che trascina il carrello 620.

Il carrello 620 si dispone nel vano tra i due semistampi 63 e 64 ed il pezzo 16 può venire prelevato come vedremo nel seguito.

Una volta prelevato il pezzo 16, i piuoli 911, 912 e 92 si abbassano ed il dispositivo azionatore 9 si sposta a destra, in FIG. 10, sino a che il piuolo 911 si pone nella posizione precedentemente occupata dal piuolo 92.

I piuoli 911, 912 e 92 quindi si risollevano ed il ciclo si ripete .

Allorché tutti i pezzi 16 sono stati prelevati, il corpo di spinta 14 riavanza per azione del gruppo cilindro pistone 13, ed il pacco degli stampi si riposiziona come in partenza (v. FIG. 1).

Si riabbassa la trave 7, che riposiziona come visto i tamponi 61 e, a stampi completamente chiusi, si effettua una nuova colatura ed il ciclo si ripete.

Di fronte alla linea di colatura (v. FIGG. 11, 12 e 13) è posto un trasportatore orizzontale 17 atto a ricevere i pezzi 16 appena sformati. A cavallo del trasportatore 17 scorre parallelamente all'asse del banco di colatura una struttura a ponte 18 la quale sostiene superiormente un carrello 19 che può scorrere orizzontalmente in direzione ortogonale all’asse del banco di colatura.

Dal carrello 19 discendono due guide inclinate 20, ortogonali al piano definito dalle guide 51 e 52 del banco di colatura. Sulle guide 20 scorre un secondo carrello 21 dal quale si derivano due mensole a sbalzo 22.

Gli spostamenti del carrello 19 sono comandati da un gruppo motoriduttore 191, il cui pignone di uscita ingrana in una cremagliera non illustrata.

Gli scorrimenti del carrello 21 sono comandati da un gruppo cilindro-pistone pneumatico 211.

Alla estremità delle mensole 22 è ricavata una sede 221, chiusa anteriormente da una leva 222 azionata da un gruppo cilindro-pistone 223.

in posizione retrostante, tra le mensole 22, è posta una parete oscillante 23, che è impegnata alle mensole da un gruppo cilindro-pistone 231.

Il prelievo del pezzo 16 avviene come segue.

vengono disposti, ai lati del pezzo 16, due gusci 161 simmetrici che ne sposano perfettamente la forma.

Ogni guscio 161 presenta un perno 162.

Le mensole 22 vengono fatte avanzare fino a che i perni 162 si infilano nelle sedi 221, e sono bloccati dalle leve 222. Le mensole quindi si sollevano, per sfilare il pezzo dal tampone inferiore 62, e poi arretrano, il pezzo viene raddrizzato dalla parete oscillante 23 grazie all'azionamento del gruppo cilindro-pistone 231, e quindi depositato sul trasportatore 17.

Claims (8)

1. RIVENDICAZIONI 1. Banco di colatura a pressione per apparecchi sanitari in vetrochina presentante due guide su cui scorrono in senso orizzontale parti di stampo atte ad accoppiarsi a pacco per definire una cavità di formatura, essendo previsti mezzi per introdurre ed estrarre dall'alto nelle cavità così definite delle ulteriori parti di stampo dette tamponi, caratterizzato dal comprendere una struttura superiore atta a sostenere una trave orizzontale e a farla traslare in un piano ortogonale al piano definito da dette guide, alla quale sono inferiormente fissati tutti i tamponi destinati ad inserirsi nelle cavità di formatura, essendo previsti mezzi elastici di sospensione di detti tamponi e mezzi per bloccare i tamponi alle sottostanti parti di stampo che definiscono le cavità di formatura e per provocare il primo distacco di detti tamponi da dette cavità.
2. 2. Banco di colatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che detta trave porta bloccati tanti telai inferiori quanti sono i tamponi, ove ogni telaio sostiene inferiormente una coppia di piastre ognuna liberamente infilata in una coppia di pilastrini con interposizione di molle, tra dette piastre essendo sostenuto il tampone.
3. 3. Banco di colatura secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che ognuna di dette piastre porta alle estremità due martinetti aventi lo stelo rivolto verso il basso e dotato di una testa a martello, essendo previsti mezzi di guida per fare ruotare detto stelo di 90 gradi durante la sua escursione.
4. 4. Banco di colatura secondo le rivendicazioni 1, 2 e 3, caratterizzato dal fatto che ognuno dei due semistampi scorrevoli sul bancale tra i quali si crea la cavità di formatura, presenta superiormente una coppia di staffe comprendenti una mensola sotto la quale si impegna la testa a martello per mantenere bloccato il tampone contro la cavità, essendo lo stelo che porta la testa a martello atto anche a spingere contro la staffa per distaccare il tampone dal pezzo formato entro la cavità.
5. 5. Banco di colatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal comprendere, tra le guide su cui scorrono i semistampi, un dispositivo azionatore a sua volta scorrevole per posizionarsi di volta in volta al di sotto di due semistampi da aprire, dotato di mezzi atti a sollevarsi per bloccarsi al di sotto delle parti di stampo da aprire ed a traslare orizzontalmente per distanziare ad una ad una dette parti .
6. 6. Banco di colatura secondo la rivendicazione 5, caratterizzato per il fatto che detto dispositivo azionatore comprende un piuolo in posizione fissa ed almeno un piuolo atto a traslare secondo l'asse del banco di colatura, entrambi detti piuoli essendo mobili verticalmente per impegnarsi e disimpegnarsi dalle rispettive parti di stampo.
7. 7. Banco di colatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere un trasportatore laterale a cavallo del quale scorre una struttura a ponte dotata di mezzi per il prelievo dei pezzi dal banco ed il loro deposito sul trasportatore laterale.
8. 8. Banco di colatura secondo la rivendicazione 7, caratterizzato per il fatto che detta struttura a ponte comprende un primo carrello scorrevole orizzontalmente in direzione ortogonale all'asse del banco di colatura, un secondo carrello scorrevole su due guide inclinate derivantesi verso il basso dal primo carrello ed ortogonali al piano definito dalle guide del bancale su cui scorrono le parti di stampo, due mensole derivantesi da detto carrello e dotate all'estremità di mezzi di afferraggio e retrostanti mezzi di appoggio del pezzo da prelevare, questi ultimi essendo orientabili mediante azionamento di un martinetto.