ITPN980055A1

ITPN980055A1 - Procedimento di fabbricazione di occhiali ed occhiale ottenuto mediante tale procedimento

Info

Publication number: ITPN980055A1
Application number: IT98PN000055A
Authority: IT
Inventors: Francesco Lodato
Original assignee: Francesco Lodato
Priority date: 1998-07-24
Filing date: 1998-07-24
Publication date: 2000-01-24
Also published as: JP2002521715A; US6378181B1; PL339543A1; IT1305270B1; AU5412799A; CN1277679A; TR200000859T1; EP1018056B1; EP1018056A1; CA2304449C; BR9906624A; WO2000005615A1; DE69935121D1; DE69935121T2; ES2283128T3; KR20010015617A; CA2304449A1; ATE354114T1

Description

Descrizione dell’invenzione industriale intitolata

'PROCEDIMENTO DI FABBRICAZIONE DI OCCHIALI ED OCCHIALE OTTENUTO ME-DIANTE TALE PROCEDIMENTO”

L'invenzione si riferisce ad un procedimento di fabbricazione di occhiali, atto a realizzare i componenti di una particolare montatura per occhiali, l’applicazione delle stanghette di sostegno con un sistema di aggancio rapido e l'assiemaggio delle lenti su tale montatura usufruendo dell’elemento poggianaso quale chiave di chiusura sull’assieme montatura-lenti, senza l’utilizzo di saldature ed eventualmente anche di viti.

Attualmente, la fabbricazione degli occhiali viene effettuata preparando preventivamente la relativa montatura, generalmente con materia plastica stampata, tagliata da lastra od iniettata , oppure con materiale metallico in lastra o filo ed assiemando successivamente tale montatura con le lenti e le stanghette di sostegno e l’elemento poggianaso. Questa fabbricazione comporta numerose fasi di lavorazione manuali sia per la preparazione della suddetta montatura sia per l’adattamento e l'assiemaggio delle stanghette del poggianaso e delle lenti nella stessa nonché la necessità di disporre di :

1 ) dispendiose attrezzature e macchinari

2) personale qualificato e specializzato nella specifica fase di lavorazione

3) tempi di lavorazione lunghi

4) notevoli consumi di materiali utilizzati.

Questo tipo di fabbricazione risulta perciò complicata e dispendiosa, comportando altresì notevoli consumi dei diversi componenti adoperati.

La presente invenzione si propone lo scopo di eliminare gli inconvenienti descritti durante la fabbricazione degli occhiali, mediante un procedimento di fabbricazione di occhiali di tipo semi-automatizzato atto a realizzare occhiali di genere, forma e grandezze diversi con

a) poche e semplici fasi di lavorazione,

b) un contenuto impiego di personale,

c) molto ridotti tempi di fabbricazione,

d) minore impiego di materie prime, prodotti secondari ed ausiliari ,

e) massima riduzione di ogni tipologia di spreco.

Questo procedimento di fabbricazione viene ottenuto con le fasi operative sostanzialmente descritte, con particolare riferimento alle allegate rivendicazioni del presente brevetto.

L’invenzione verrà meglio compresa dalla seguente descrizione, a solo titolo esemplificativo non li tativo, e con riferimento agli uniti disegni in cui :

- la fig. I mostra schematicamente in vista frontale una prima fase operativa del presente procedimento di fabbricazione ed una relativa attrezzatura adoperata ;

- la fig. 2 mostra schematicamente in vista frontale un prodotto intermedio ottenuto, in una versione costruttiva, durante la seconda fase operativa del presente procedimento di fabbricazione;

- la fig. 3 mostra schematicamente con vista in pianta un’attrezzatura adoperata durante la seconda fase operativa del presente procedimento di fabbricazione;

- la fig. 4 mostra schematicamente in vista frontale un prodotto intermedio ottenuto nella successiva terza fase operativa del procedimento considerato, in una diversa versione costruttiva ;

- la fig. 5 mostra una vista in pianta del prodotto intermedio della fig. 4 ;

- le fig. 6 e 7 mostrano in vista frontale sezionata il particolare di uno dei componenti adoperati per il prodotto intermedio della fig. 4, in due versioni costruttive diverse ;

- le fig. 8 e 9 mostrano con vista in pianta sezionata il particolare dello stesso componente adoperato, in due ulteriori versioni costruttive ; '

- le fig. 10 e 11 mostrano, con una rispettiva vista laterale sezionata e frontale, lo stesso elemento componente delle fig. 8 e 9 in una diversa versione costruttiva;

- la fig. 12 mostra una vista laterale sezionata dello stesso elemento componente in un’ulteriore versione costruttiva;

- la fig. 13 mostra una vista frontale di un ulteriore componente adoperato per la fabbricazione di occhiali;

- le fig. 14 e 15 mostrano in vista laterale sezionata del componente di fig. 10, prima e dopo la sua applicazione al prodotto.

Nelle figure specificate vengono rappresentate schematicamente le diverse fasi operative del procedimento di fabbricazione di occhiali conforme all’invenzione, atto a realizzare in modo semi-automatizzato occhiali di tipo innovativo e di tipo tradizionale, costituiti come di consueto da urss^-A montatura, da una coppia di lenti da vista (nel caso di occhiali da vista), e da sole (nel caso di occhiali da sole), da una coppia di lenti da vista particolari o trattate (nel caso di occhiali da lavoro o sport) nonché da una coppia di stanghette o altri elementi di sostegno degli occhiali, applicati lateralmente o superiormente alla montatura e destinate all’appoggio sulle orecchie o sul capo di ogni persona, e da un elemento singolo o da una coppia o più di elementi poggianaso, destinati ad appoggiarsi sul naso di ogni persona.

Per realizzare le suddette parti componenti di occhiali di tipo, forma e grandezza diversi, secondo la invenzione viene utilizzato almeno un sottile profilato di materiale preferibilmente metallico, e particolarmente ma non esclusivamente alluminio, naturale oppure anodizzato superficialmente, oppure anche leghe leggere di altri materiali, che sono di peso e costo contenuto, ed è inoltre vantaggiosamente intagliato o bisellato in modo tradizionale lungo un suo lato in senso rettilineo per tutta la lunghezza del profilato, detto profilato essendo disponibile comunemente in pezzi o rotoli di lunghezza diversa ed essendo tagliato preventivamente in spezzoni della stessa lunghezza, tale da permettere di ottenere la relativa montatura come verrà di seguito descritto.

Inoltre, il procedimento prevede anche che le aste (stanghette) e gli elementi poggianaso vengano realizzati separatamente di volta in volta in base alla modellistica specifica o standard, richiesta dal mercato, al fine di venire successivamente applicati ad ogni frontale fabbricato col procedimento considerato nel modo che verrà di seguito descritto.

Il procedimento di fabbricazione conforme all’invenzione viene svolto con una serie di fasi operative in cui vengono utilizzati almeno due'spezzoni di filo, contraddistinti coi riferimenti numerici 15 e 16 nella fig. 1 , di lunghezza identica o diversa fra loro dipendentemente dalla grandezza della montatura da ottenere, fili le cui estremità vengono inserite ed opportunamente fissate amovibilmente in appositi corrispondenti coppie di elementi di centratura e bloccaggio 17 e 18, in modo che essi si estendano in senso orizzontale e risultino disposti allineati fra loro nello stesso piano verticale in posizì reciprocamente sovrapposta e distanziata.

Nello spazio compreso fra gli spezzoni di filo 15 e 16, inoltre, risultano interposte due sagome o dime 19 e 20, separate ed allineate orizzontalmente fra loro, atte a sagomare gli spezzoni di filo con la stessa forma e grandezza leggermente maggiore di quella delle lenti, schermi, filtri e simili che verranno rispettivamente adoperati per ogni' tipo di occhiali, in modo che gli spezzoni cosi sagomati possano venire successivamente adattati sugli stessi.

Tali dime vengono sostenute da un relativo supporto (non indicato), in modo da poter regolare di volta in volta preliminarmente la distanza assiale fra esse alla misura richiesta, e tale regolazione nelfesempio considerato viene, effettuai a mediante scorrimento alternato del supporto di ogni dima in una corrispondente asola rettilinea ad estensione orizzontale (non mostrata), e può venire ovviamente effettuata anche in modi diversi e tali da ottenere sempre la stessa funzione specificata.

Queste dime sono profilate rispettivamente con una semiporzione incurvata superiore 21 e 22 che si prolunga da un lato con una corta porzione rettilinea orizzontale 23 e 24, e con una semiporzione incurvata inferiore 25 e 26 che si prolunga da un lato con una corta porzione rettilinea orizzontale 27 e 28, identica e coincidente con la corrispondente porzione orizzontale della relativa semiporzione incurvata superiore 21 e 22, e che dall’altro lato si unisce con quest’ultima tramite una rispettiva corta porzione rettilinea verticale 29 e 30.·

Queste dime, inoltre, sono simmetriche fra loro in modo che ogni coppia di porzioni orizzontali coincidenti sia rivolta in senso opposto rispetto alla restante coppia di porzioni orizzontali, e che le porzioni verticali 29 e 30 siano rivolte e disposte ravvicinate fra loro. Per permettere l’adattamento di ogni spezzone di filo su queste dime, esso viene centrato su queste ultime in modo che le stesse si inseriscano nell’intaglio o bisello di. detti spezzoni di filo durante la prima fase operativa del presente procedimento di fabbricazione.

Infine, riferendosi sempre alla fig. 1, si nota che gli spezzoni di filo 15 e 16 e le sagome 19 e 20 cooperano con un attrezzo di sagomatura costituito vantaggiosamente da almeno uno stampo, forma da un primo semistampo superiore 31 e da un secondo semistampo inferiore 32, rispettivamente situati al di sopra del primo spezzone di filo 15 e al di sotto del secondo spezzone di filo 16, in posizione di contatto dei corrispondenti fili ed allineata rispetto ad essi ed alle sagome, detti primo e secondo semistampo essendo sagomati con lo stesso profilo delle corrispondenti porzioni incurvate superiori 21 , 22 ed inferiori 25, 26 nonché rettilinee orizzontali 27, 28 delle relative sagome 19 e 20, e con un profilo piano orizzontale in corrispondenza delle rispettive porzioni verticali 29, 30 di dette porzioni incurvate superiori ed inferiori, in ques’ ultimo caso per realizzare con ciò il ponte d’unione della montatura, come verrà di seguito descritto.

Nella prima fase operativa del procedimento conforme all’invenzione, facendo riferimento sempre alla fig. 1, si nota che il primo ed il secondo semistampo 31 e 32 vengono comandati contemporaneamente in modo noto in sè, dalla loro posizione iniziale sollevata della fig. 1 prima in avvicinamento fra loro con una corsa regolabile con mezzi tradizionali, al fine di racchiudere strettamente l’assieme spezzoni di filo - sagome, determinando con ciò la formatura di due semiporzioni di montatura 33 e 34, superiore ed inferiore rispettivamente, che assumono il profilo dei corrispondenti semistampi superiore 31 ed inferiore 32, e poi in allontanamento fra loro, riportandosi nnella posizione illustrata nella fig. 1, in modo che le semiporzioni di montatura 33 e 34 rimaste sulle sagome possano venire estratte da questa posizione e sottoposte alla successiva fase operativa.

Tale estrazione, in particolare, viene eseguita utilizzando diversi sistemi manuali oppure un eventuale mezzo meccanico automatico di tipo" noto in sè, che dopo il prelievo delle semiporzioni di montatura le predispone per la successiva fase operativa che verrà descritta.

La seguente seconda fase operativa del presente procedimento viene eseguita con almeno un’attrezzatura mostrata nella fig. 3, ^allo scopo di determinare l’adattamento del profilo rettilineo della montatura al profilo convesso delle lenti sulle quali essa verrà successivamente applicata, e viene. denominata meniscatura. Quest’attrezzatura è costituita da uno stampo formato da un primo ed unsecondo semistampo 37 e 38, situati in posizione contrapposta e coincidente fra loro in corrispondenza' dei due lati longitudinali opposti della montatura, e realizzati con profili complementari perfettamente combacianti fra loro ed identici sia a!quello delle lenti, schermi, filtri e simili e sia a quello del ponte di unione centrale. Tali semistampi 37t e 38, inoltre, sono formati da parti componenti mobili, atte a variare la distanza fra le lenti, schermi, filtri e simili ed adattabili per lenti, schermi, filtri e simili con grandezza e forma diverse e variabili.

Questo stampo viene azionato da , una posizione iniziale d'apertura, visibile nella fig. 3, in cui i due semistampi 37 e 38 sono aperti e predisposti per ricevere fra essi le semiporzioni di montatura , ad una posizione di chiusura (non visibile) in cui tali semiporzioni di montatura vengono racchiuse dai semistampi con conseguente sagomatura delle stesse al profilo desiderato, e viceversa.

Nella fig. 2 viene mostrato un prodotto intermedio ottenuto in una versione costruttiva, e sagomato di forma trapezoidale.

Naturalmente, secondo l'invenzione è anche possibile utilizzare attrezzature di tipo diverso da quello descritto soltanto a titolo esemplificativo, purché le stesse comportino comunque lo svolgimento di fasi operative identiche o simili a quelle descritte e rivendicate nel presente brevetto.

Esaminando ora le fig. 4 e 5, viene mostrato un prodotto intermedio ottenuto nella successiva terza fase operativa del presente procedimento, prodotto che nell'esempio raffigurato è eseguito in una versione costruttiva con forma diversa rispetto a quella della fig. 2, vale a dire con forma ellittica anziché trapezoidale, come quello mostrato nella fig. 2.

In questa terza fase operativa, in particolare, le corrispondenti coppie di porzioni rettilinee orizzontali delle semiporzioni di montatura 33 e 34 vengono unite fra loro senza necessità di saldature, mediante un rispettivo blocco-cerniera 39 e 40, mostrati in diverse versioni nelle fig. 6-11, previsti per rarticolazione delle stanghette. In particolare, tali aste o stanghette sono sagomate con una porzione, rettilinea allungata 41 che viene piegata a forma di riccio 42 alla sua estremità d’articolazione, oppuceche rimane rettilinea a tale estremità (di tipo tradizionale) ed esse vengono fabbricate con form^ tipologie e grandezze diverse; utilizzando attrezzature di tipo tradizionale oppure anche progettate specificatamente. A loro volta, i blocchi-cerniera vengono sagomati come verrà descritto utilizzando pure attrezzature di tipo tradizionale oppure appositamente progettate per l’uso, e comunque devono essere sempre tali da ricevere ed alloggiare il corrispondente tenone dell’asta. Questi blocchi-cerniera vengono fissati in posizione utilizzando materiale d’incollaggio tradizionali -come cementi, adesivi, resine, oppure mezzi di fissaggio pure di tipo tradizionale (viti, ecc...)

A titolo d’esempio, nella fig. 6 si nota che ogni blocco cerniera è costituito da una bussola 43 con sezione quadrangolare, applicabile su ogni coppia di porzioni rettilinee orizzontali e dotata allo scopo di cavità interna 44 aperta da un lato, per l'inserimento di queste porzioni orizzontali, e chiusa all'altro lato da un fondo 45 in cui è ricavato un foro passante 46 per il passaggio di una vite 47 o simile per il bloccaggio della bussola sulle corrispondenti porzioni rettilinee. Tale bussola, inoltre, è solidale con una cerniera, incastro o simile di tipo tradizionale, oppure organi o levismi d’articolazione di tipo noto in sé (non mostrati) per l’articolazione della corrispondente stanghetta.

Nella fig. 7 si nota che ogni blocco-cerniera è sempre costituito da una bussola 43 adattabile sulle corrispondenti porzioni rettilinee orizzontali, tuttavia in questo caso sprovvista di foro passante e vite e fissata alle porzioni stesse mediante incollaggio.

Nella fig. 8 si nota che ogni blocco-cerniera è ancora costituito da una bussola 43 con foro passante 46 e vite di bloccaggio 47, bussola che in questo caso è conformata con una struttura di sostegno 48 ortogonale ad essa, provvista di perno trasversale 49 per l’articolazione di una corrispondente stanghetta 50, perno che viene inserito in un corrispondente foro passante 51 della stanghetta stessa. Nella fig. 9 si nota che ogni blocco cerniera è costituito come quello della fig. 8, e se ne differisce per il fatto che la bussola 43 è sprovvista di foro passante e vite di bloccaggio, e viene incollata in posizione, come nella fig. 7, e che la stanghetta 50 anziché col foro passante 51 è sagomata con un riccio 42 nella sua zona d’articolazione alla montatura, che viene con ciò agganciato direttamente sul perno. trasversale 49 (sistema di aggancio a tenone).

Nelle fig. 10 e 11 si nota che ogni blocco-cerniera è provvisto di un incavo 52 inseribile su ogni coppia di porzioni rettilinee orizzontali delle semiporzioni di montatura 33 e 34 e si prolunga verso il volto dell’utente in forma di u con il fondo 53 dell’u rivolto verso l’esterno e leggermente piegato in dentro alla sua estremità libera 54, per costituire battuta d’arresto per la stanghetta in posizione completamente aperta.

Con 55 si indica un perno a guisa di tenone fissato per ribaditura alle estremità sulle due ali dell’u. Intorno al perno si aggancia girevole il riccio 42 della stanghetta, mediante la manovra indicata nella fig. 10, che consente alia stanghetta di passare dalla posizione 10b indicata con linee punteggiate, consentita dalla montatura 56 prima del fissaggio delle lenti, vetri ecc... attraverso la posizione 10a, attraverso il frontale dell’occhiale pure indicata con linea punteggiata, alla posizione indicata con linee intere 10c, mediante una rotazione secondo la freccia B.

Un tassello 57 riempie la cavità a forma di “U” 58 del blocco, ricopiando e aderendo alla superfìcie convessa del riccio 42 in maniera che la stanghetta mantenga continuamente la posizione impressale di volta in volta, in particolare quella di aderenza alle tempie dell’utente, facendo si che l’occhiale resti ben calzato e non scivoli dal naso, edj inoltre non possa assolutamente staccarsi o rompersi anche dopo prolungato uso, come invece accade spesso negli occhiali di tipo tradizionale. Si evita cosi il noto inconveniente che presentano le normali stanghette, che l’articolazione diventi a poco a poco lasca e le stanghette abbandonate a sé stesse non siano più in grado di assumere nessuna posizione stabile, ma oscillino liberamente.

11 materiale costituente il tassello, ai fini dell’invenzione, deve essere sostanzialmente rigido.

Nella fig. 11 è illustrato un diverso esempio di realizzazione dove il tassello 57, invece che di materiale sostanzialmente rigido, ; è costituito di materiale elastico, tipo gomma, bu resine sintetiche, per cui la stanghetta, quando l’occhiale è applicato al volto dell’utente, si sposta elasticamente dalla posizione 12a (linee intere) alla posizione 12b (linee tratteggiate) ed è la pressione elastica del tassello 57, visibilmente deformato, e che funge da ammorizzatore, che tiene la stanghetta aderente al capo e quindi consente una migliore adattabilità al capo dei singoli utenti, migliorando la confortevolezza d’uso dell’occhiale senza ricorrere ad uso di costose cerniere elastiche.

Ovviamente, i blocchi-cerniera descritti a titolo esemplificativo possono venire realizzati anche in modi diversi, purché uniscano entrambe le semiporzioni di montature senza ricorrere a saldature, senza con ciò uscire dall’ambito di protezione dell’invenzione.

Indi, sul prodotto cosi ottenuto vengono applicate le stanghette ai blocchi-cerniera, per l’articolazione delle stanghette.

Queste stanghette 50 vengono applicate in posizione mediante incastri e perni o simili mezzi di articolazione nel caso in cui la montatura sia provvista di tradizionali cerniere, oppure di organi o levismi d’articolazione di tipo noto in sé. Le operazioni d’applicazione delle stanghette possono venire effettuate manualmente oppure tramite idonee attrezzature automatiche.

Nella successiva quarta fase operativa del presente procedimento di fabbricazione, la montatura e le stanghette cosi assiemate reciprocamente vengono sottoposte ad opportuni trattamenti chimici di protezione, di pulitura e di finitura superficiale di tipo noto in sé, atti a conferire le necessarie caratteristiche anti-corrosive e rispondenti alle normative vigenti in materia igienico sanitaria, e di resistenza ai materiali adoperati nonché a produrre le colorazioni, decorazioni estetiche e gli abbellimenti desiderati. In questo caso, è anche possibile eliminare i trattamenti di protezione e di finitura, nella fabbricazione degli occhiali, preferibilmente utilizzando durante questa fase operativa materiali sottoposti a questi trattamenti direttamente dai fornitori dei materiali stessi e forniti da questi ultimi ai produttori d’occhiali.

Nella successiva quinta fase operativa del presente procedimento, in ogni montatura vengomsi inserite le lenti rispettivamente utilizzate, mediante operazioni manuali oppure automatiche ricorrendo ad idonee attrezzature automatizzate, ed il tutto viene opportunamente serrato reciprocamente, completando con ciò l’assiemaggio di ogni tipo di occhiale.

In questo caso, possono venire utilizzate - a seconda degli usi - lenti da vista o da sole di vario genere e colore, lenti di presentazione, di propaganda ecc..., lenti e/o schermi protetivi di vario genere, filtri ecc... per i settori d’applicazione piu disparati, ad esempio per impiego nelle lavorazioni di fabbrica, ufficio, per lo sport ed il tempo libero, ecc..

Inoltre, le stanghette vengono corredate dei relativi terminali disponibili separatamente, che vengono infilati sulle stanghette stesse anche in questo caso manualmente oppure mediante idonee attrezzature automatizzate.

La chiusura di ogni montatura - con conseguente bloccaggio in posizione delle lenti, schermi, filtri ecc... adoperati - viene eseguita utilizzando preferibilmente un apposito nasello separato 59 in materia plastica (vedi fig. 13-15), sagomato con un corpo centrale 60 provvisto di un incavo rettilineo 61 adattabile ad inserimento sul ponte d’unione 62 della relativa montatura, e serrabile sullo stesso con una contrapposta staffa d’unione 63, nonché sagomato con due lembi laterali 64 e 65 che si prolungano verso il basso da tale corpo centrale e che sono modellati in modo da adattarsi sul naso di ogni persona.

Ovviamente, anziché utilizzare il nasello 59 fùngente da singolo elemento poggianaso, è possibile anche utilizzare una coppia o più di elementi poggianaso di tipo diverso e reperibili sul mercato, che possono bloccare in posizione la montatura con un’operazione analoga oppure anche con eventuali mezzi di fissaggio di tipo noto in sé, senza con ciò uscire daU’ambito di protezione della presente invenzione.

Risultano cosi evidenti i vantaggi del procedimento di fabbricazione conforme all’invenzione, che si possono cosi riassumere in:

1 - riduzione al minimo dei possibili punti di rottura,

2 - fabbricazione senza saldature ed eventualmente senza l’uso di viti;

3 - utilizzazione di materie prime mai o raramente utilizzate per questo tipo di prodotto (come alluminio, rame, e leghe varie ecc...);

4 - impiego di un’articolazione totalmente diversa da quelle finora utilizzate (tenone);

5 - semplificazione nell’assiemaggio delle diverse componenti dell’occhiale;

6 - fabbricazione modulare degli occhiali, che permette l’intercambiabilità con modi semplici ed elementari di tutti gli elementi (sia per sostituzione causa rotture o aggiustamenti che per diletto o moda),

7 - forte riduzione dei costi di fabbricazione di ogni singola parte componente degli occhiali;

8 - eliminazione della dipendenza da specifiche persone (riparatori o altro), grazie alla facilità di sostituzione dei vari elementi (assiemaggio diretto da parte del cliente);

9 - variazione dei modelli, intercambiando parti o componenti diverse dell’occhiale;

10 - riduzione dei tempi, delle fasi operative e dell’ impiego di personale;

1 1 - maggiore robustezza strutturale degli occhiali, grazie alla completa eliminazione delle saldature ed all’eventuale possibilità di eliminazione anche delle viti o mezzi equivalenti;

12 - minori consumi e conseguenti risparmi dei materiali utilizzati, grazie al fatto di adoperare filo bisellato che viene impiegato integralmente per ogni montatura e quindi elimina gli sfridi;

13 - utilizzo di materiali pretrattati, evitando la necessità di eseguire in fabbrica qualsiasi trattamento di protezione e finitura;

14 - sicurezza d’impiego in diverse condizioni d’uso.

Claims

RIVENDICAZIONI I . Procedimento di fabbricazione di occhiali, ciascuno comprendente una montatura formata da una prima ed una seconda semiporzione unite da un ponte, una coppia di lenti, schermi, filtri e simili rispettivamente racchiusi da dette prima e seconda semiporzione di montatura, una coppia di stanghette di sostegno, ed almeno un eventuale elemento poggianaso, applicato alla montatura stessa, caratterizzato dal fatto di utilizzare almeno un primo ed un secondo spezzone di filo profilato (15, 16) in materiale preferibilmente metallico, e particolarmente alluminio oppure leghe leggere di altri materiali, opportunamente fissati in mezzi di centratura e bloccaggio (17, 18), e mezzi sagomati (19, 20) con la stessa forma e grandezza leggermente maggiore di quella di detti lenti, schermi, filtri e simili, e di sottoporre in successione detti primo e secondo spezzone di filo (15, 16) ad una prima fase mediante mezzi di compressione (31, 32), in cui essi vengono adattati attorno a detti mezzi sagomati (19, 20), in modo da formare dette prima e seconda semiporzione di montatura (33, 34), una secona^ fase (detta di meniscatura) in cui dette prima e seconda semiporzione di montatura (33, 34) vengono sagomate attorno a detti mezzi sagomati (19, 20), mediante ulteriori mezzi di compressione (37, 38), con lo stesso profilo delle lenti, schermi, filtri ecc... una terza fase in cui dette prima e seconda semiporzione di montatura (33, 34) vengono unite con le rispettive stanghette (50), attraverso mezzi di articolazione (39, 40) che vengono fissati alle corrispondenti semiporzioni di montatura, una quarta fase in cui dette prima e seconda semiporzione di montatura (33, 34) e dette stanghette (50) vengono sottoposte ad eventuali opportuni trattamenti chimici di protezione, di pulitura e di finitura con gli aspetti estetico-decorativi richiesti, se tali trattamenti sono necessari, ed una quinta fase in cui detta prima e seconda semiporzione di montatura (33, 34) vengono applicate su detti lenti, schermi, filtri e simili e le stanghette (50) vengono corredate dei relativi terminali, e successivamente detto elemento poggianaso (59) viene applicato sull’assieme semiporzioni di montatura (33, 34) - lenti, schermi, filtri e simili, determinandone la chiusura.
2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti primo e secondo spezzone di filo (15, 16) sono vantaggiosamente intagliati o bisellati lungo un loro lato in senso rettilineo per tutta la loro lunghezza, e presentano lunghezza identica o diversa dipendentemente dalla grandezza della montatura da ottenere, detti spezzoni di filo (15, 16) estendendosi in senso orizzontale, ed essendo allineati fra loro nello stesso piano verticale in posizione reciprocamente sovrapposta e distanziata, in modo che nello spazio compreso fra essi risultino interposti detti mezzi sagomati (19, 20).
3. Procedimento secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi sagomati comprendono una prima ed una seconda dima o sagoma (19, 20), le quali sono simmetriche e separate nonché allineate orizzontalmente fra loro, e distanziate reciprocamente in misura pari alla distanza reciproca di detti lenti, schermi, filtri e simili, detta distanza essendo regolabile prima dello svolgimento di detta prima fase operativa.
4. Procedimento secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di compressione comprendono un primo ed un secondo semistampo (31 , 32), rispettivamente situati al di sopra di detto primo spezzone di filo (15) ed al di sotto di detto secondo spezzone di filo (16), in posizione di contatto dei corrispondenti fili ed allineata rispetto ad essi ed a dette prima e seconda sagoma (19, 20).
5. Procedimento secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti ulteriori mezzi di compressione comprendono un primo ed un secondo semistampo (37, 38) situati in posizione contrapposta e coincidente fra loro in;corrispondenza dei due lati longitudinali opposti di dette prima e seconda semiporzione di montatura (33, 34).
6. Procedimento secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi d’articolazione comprendono un primo ed un secondo blocoo-cerniera (39, 40) applicati lateralmente a dette prima e seconda semiporzione jdi montatura (33, 34), mediante materiali collanti come cementi, adesivi e resine di vario genere, oppure mediante mezzi di fissaggio noti in sé, e atti a sostenere una corrispondente stanghetta (50) in modo articolato.
7. Procedimento secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detti blocchi-cerniera (39, 40) sono formati rispettivamente da una bussola (43) che è solidale con una cerniera, incastro o simile di tipo tradizionale, oppure con organi o levismi d’articolazione di tipo noto in sè oppure anche progettati specificatamente, per l’articolazione della corrispondente stanghetta (50).
8. Procedimento secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che ogni blocco-cerniera (39, 40) si prolunga verso il volto dell’utente a forma di “U”, il cui fondo (53) è rivolto verso l’estèrno e leggermente piegato in dentro alla sua estremità libera (54), formando battuta per la corrispondente stanghetta (50) in posizione completamente aperta, detto blocco cerniera essendo provvisto di tenone (perno) (55) per l’aggancio della relativa stanghetta (50), nonché di un tassello riempitivo (57) per mantenere ogni stanghetta nella posizione impressa di volta in volta alla stessa.
9. Procedimento secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto tassello (57) è costituito da materiale rigido, oppure da materiale elastico quale gomma, buna, resine sintetic simile.
10. Procedimento secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti primo e secondo blocco-cerniera (39, 40) vengono fabbricati mediante attrezzature di tipo tradizionale oppure anche progettate specificatamente.
1 1. Procedimento secondo la rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ogni stanghetta (50) è sagomata con una porzione rettilinea allungata (51 ), che viene piegata a forma di riccio (42) alla sua estremità d’articolazione con detto tenone (55) di detta montatura (47) e viene fabbricata con forme, tipologie e grandezze diverse utilizzando attrezzature di tipo tradizionale oppure anche progettate spaecificatamente.
12. Procedimento secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento poggianaso è formato da una nasello separato (59) in materia plastica, sagomato con un corpo centrale (60), provvisto di un incavo rettilineo (61) inseribile su detto ponte d’unione (62) e serrabile sullo stesso con una contrapposta staffa d’unione (63), nonché sagomato con due lembi laterali (64, 65) che si prolungano verso il basso da tale corpo centrale (60) e che sono modellati per adattarsi sul naso di ogni persona.
13, Occhiale, comprendente una montatura formata da una prima ed una seconda semiporzione, da una coppia di lenti, schermi, filtri e simili rispettivamente racchiusi da dette prima e seconda semiporzione di montatura, da una coppia di stanghette di sostegno e da almeno un eventuale elemento poggianaso, applicato alla montatura stessa, caratterizzato dal fatto di essere realizzato con il procedimento di fabbricazione secondo le rivendicazioni 1-12.