ITPN930065A1 - Dispositivo di scovolatura automatica in stampi di formatura di vetro e relativo processo di scovolatura - Google Patents

Dispositivo di scovolatura automatica in stampi di formatura di vetro e relativo processo di scovolatura Download PDF

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ITPN930065A1
ITPN930065A1 IT000065A ITPN930065A ITPN930065A1 IT PN930065 A1 ITPN930065 A1 IT PN930065A1 IT 000065 A IT000065 A IT 000065A IT PN930065 A ITPN930065 A IT PN930065A IT PN930065 A1 ITPN930065 A1 IT PN930065A1
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IT
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mold
acetylene
brushing
molds
glass
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IT000065A
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Ambrogio Morettin
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Co Ge Ve Spa
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Description

DESCRIZIONE della domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo: "Dispositivo di scovolatura automatica in stampi di formatura di vetro e relativo processo di scovolatura"
La presente invenzione si riferisce a un dispositivo di scovolatura automatica in stampi di formatura di vetro, in particolare stampi abbozzatori di articoli di vetro cavo, detta scovolatura essendo atta a far depositare in detto stampo un materiale distaccante, detto materiale distaccante essendo sostanzialmente costituito da residui di combustione di un combustibile, per esempio acetilene, allo scopo di favorire una trasmissione sostanzialmente uniforme del calore verso l'esterno di detto stampo, agevolando cos? il distacco di detto vetro da detto stampo.
Un problema che ha da sempre interessato le industrie del vetro cavo, ? dato dalla necessit? di far penetrare liberamente la goccia di vetro entro lo stampo abbozzatore ,in modo tale che essa non sia rallentata nel suo cammino. Pu? capitare, infatti, che una parte, anche limitata, della goccia di vetro che viene introdotta ne Ilo stampo abbozzatore incontri difficolt? al suo caricamento dentro lo stampo, per aver aderito alla parete dello stampo stesso. Conseguenza di questo difficile caricamento ? una sostanziale disuniformit? nella distribuzione della temperatura nelle pareti dello stampo stesso, nonch? una malformazione dell?oggetto pre-formato nello stampo abbozzatore. Quando poi questo pre-formato passa nello stampo finitore, il getto d?aria che viene insufflata nello stampo per fargli assumere la forma definitiva (in genere una bottiglia), agisce in modo pi? marcato sulla parte della bottiglia che ? pi? calda. E questa, risultando pi? plastica, subisce un assottigliamento maggiore rispetto alle, altre parti dell'oggetto, con le conseguenze negative che ? facile immaginare. Fino a non molto tempo fa, la applicazione del film distaccante veniva realizzata facendo manualmente porre con un pennello o con attrezzature simili, una certa quantit? di olio misto a grafite entro . lo stampo abbozzatore. Ciascun operatore, nonostante le istruzioni ricevute, era portato a decidere non solo il quantitativo della miscela da introdurre e la sua uniformit? sulle pareti, ma anche la frequenza di tale operazione, con la conseguenza che un eccesso di grafite che ristagnava su una parte dello stampo rispetto alle altre parti, portava come conseguenza a un raffreddamento non uniforme del vetro e agli inconvenienti gi? descritti, cos? come un difetto di grafite poteva- produrre un difficile caricamento della goccia di vetro all'interno dello stampo. Analoghi inconvenienti si potevano verificare anche se la miscela di olio-grafite veniva applicata troppo frequentemente o con un eccessivo intervallo di tempo tra una applicazione e la successiva. C'? anche da considerare il fatto che, utilizzando la grafite, lo stampo si sporca rapidamente, per cui occorre procedere a una sua pulitura con frequenza di circa 8-9 ore. Non si pu? dimenticare il rischio di lesioni per l'operatore, durante tali operazioni manuali. Infine, l'olio bruciando inquina l'ambiente che deve essere sottoposto a un continuo ricambio d'aria. Per tutte queste ragioni, si ? preferito ricorrere ad altre soluzioni tecnologiche, in particolare a quelle che utilizzano la fuliggine prodotta dalla combustione dell'acetilene, per creare sulle pareti dello stampo un film distaccante. Il relativo processo prevede la presenza di una fiamma pilota, sempre accesa, la quale, in un momento ben preciso del ciclo di lavorazione e non in occasione di ogni ciclo, bens? una volta ogni n cicli, in funzione delle caratteristiche del prodotto da ottenere, innesca il getto di acetilene, che investe, con i suoi fumi, l'interno dello stampo abbozzatore . Anche qui non mancano gli inconvenienti, che riguardano principalmente:
- il fatto che il calore della fiamma pilota riscalda l'ambiente attorno allo stampo, creando ovvie difficolt? per l'operatore;
- il fatto che il costo di tale fiamma, alimentata con ossigeno e metano, incide per circa il 60% sul costo di gestione generale dell' energia impiegata;
- l'ossigeno e il metano utilizzati-per la fiamma pilota, finiscono per ossidare l'acetilene, che ? bene non venga ossidato per non far perdere allo strato di fuliggine che si deposita sulle pareti dello stampo abbozzatore, le caratteristiche richieste dalle specifiche;
- alcune parti dello stampo abbozzatore, anzich? essere .lubrificate, sono ossidate dalla fiamma pilota e perci?, quando queste parti vengono interessate dalla goccia di vetro che cade dentro lo stampo, frenano, anzich? agevolare il caricamento della stessa goccia; anche il supporto dello stampo abbozzatore talvolta si blocca a causa del surriscaldamento dovuto all'effetto della fiamma pilota;
- infine, last but not least, nel processo previsto e attualmente basato sulla combustione dell' acetilene, il collarino che ? posto sul fondo dello stampo non consente alla fiamma dell'acetilene, di arrivare liberamente fino al fondo dello stampo, in quanto la sua presenza riverbera la fiamma stessa, provocando un fenomeno negativo, che ? quello di non consentire a tutte le parti interne dello stampo di raggiungere una affumicatura sostanzialmente uniforme.
Il problema che il dispositivo secondo l'invenzione intende risolvere ? principalmente quello di prevedere una soluzione che consenta alla fiamma del combustibile di arrivare liberamente fino al fondo dello stampo, onde ottenere il deposito uniforme e completo della relativa fuliggine su tutte le pareti interne dello stampo, consentendo al processo di formatura dell'articolo di vetro cavo, di operare in modo semplice e lineare.
Questo problema ? risolto dal dispositivo secondo l'invenzione, il quale ? caratterizzato da mezzi temporizzatori (20) del ciclo di lavorazione, detti mezzi temporizzatori essendo atti a controllare mezzi di tamponamento (6,7) di un fondo (IO) di detto stampo abbozzatone (1), detti mezzi di tamponamento essendo atti a liberare detto fondo durante detta scovolatura, allo scopo di consentire a detto combustibile di non
essere riverberato da detto fondo (10), ma di O depositare detto materiale distaccante in modo
sostanzialmente uniforme in detto stampo abbozzatore
(1), in particolare in corrispondenza di detto fondo
(10) -Questa ed altre caratteristiche risulteranno evidenti
dalle seguente descrizione e dagli acclusi disegni, in
cui:
Fig.1 rappresenta una vista in prospettiva d'insieme,
schematica, di un impianto per la produzione di
bottiglie di vetro;
Fig.2 rappresenta una vista in sezione, presa secondo
lo sviluppo assiale di uno stampo abbozzatore, e nella
fase di caricamento di una goccia di vetro entro uno
stampo abbozzatore;
Fig.3 rappresenta la stessa vista in sezione di uno
stampo abbozzatore di Fig.2, presa durante una scovolatura di detto stampo;
Fig.4 rappresenta la stessa vista in sezione di
Figg.2,3, in cui la goccia di vetro ha raggiunto il
fondo dello stampo abbozzatore;
Fig.5 rappresenta una vista in sezione analoga ? quella
delle Figg.2,3,4, in cui la goccia di vetro viene preformata in uno stampo abbozzatore;
Figg.6, 7,8 rappresentano tre fasi di formatura di una goccia di vetro in uno stampo abbozzatore, in cui un maschio, e non un getto di aria, ? responsabile della pre-formatura di una goccia di vetro;
Fig.9 rappresenta una tabella sintetica, con la descrizione delle fasi di scovolatura, pre-formatura e rifinitura di un articolo di vetro.
Fig.lO rappresenta uno schema funzionale di mezzi temporizzatori del ciclo di lavorazione del dispositivo secondo l'invenzione.
D E S C R I Z I O N E
Il dispositivo secondo l'invenzione comprende uno stampo abbozzatore 1 (Figg.2,3.4.5 ), che in Fig.l ? rappresentato in una versione doppia, con due stampi abbozzatori, ciascuno dei quali comprende due semigusci rispettivamente A-A e B-B. Detto stampo presenta alla sua sommit? un imbuto 2 (Figg.2,3,4), che serve di guida alla introduzione di una goccia di vetro 3 (Fig.2). Come si pu? vedere dalla Fig.1, i quattro semigusci A-A e B-B sono aperti in figura, mentre sono chiusi in fase operativa, come si vedr? pi? avanti. Alla sommit? dello stampo 1 ? prevista, in alcune fasi della lavorazione del vetro, come si vedr? pi? avanti, la presenza di un tampone 4 (Figg.4,5), munito al suo interno di alcuni canali 5 per la alimentazione dell'aria di soffiatura entro lo stampo 1. In alcune fasi del ciclo operativo di pre-formatura dell'articolo di vetro, il tampone 4 ? atto a trovarsi appoggiato direttamente sulla sommit? dello stampo abbozzatore 1 (Fig.5), mentre in altre fasi ? appoggiato sull?imbuto 2 (Fig.4), come si vedr? pi? avanti. Alla base dello stampo abbozzatore 1 ? previsto un collarino 6, (Figg.2,4,5) anch'esso, come lo stampo abbozzatore 1, formato da due gusci, entro una feritoia anulare del quale ? alloggiato un anello 7, tutto di un pezzo. L'anello 7 ? dotato di una sede entro la quale ? atto a essere alloggiato, scorrevole rispetto all'asse dello stampo 1, un maschio 8 (Figg.2,3,4,5). Il collarino 6, e l'anello 7 costituiscono mezzi di tamponamento dello stampo abbozzatore 1. La parte inferiore dello stampo 1 comprende un fondo 10. Il fodero 9, come si vedr? pi? Oavanti, ? atto a seguire un pre-formato 15 che assume la goccia di vetro, per la successiva finitura in uno stampo finitore 11, che, in Fig.1 ? rappresentato in una posizione in cui due semigusci C-C, D-D sono chiusi. Detto pre-formato 15 viene realizzato mediante una cosiddetta controsoffdatura , rappresentata in Fig. 5 con la linea tratteggiata 10a. Il pre-formato, come si vedr? pi? avanti, ? atto ad essere trasferito, in modo noto in s?, dallo stampo abbozzatore 1 ad uno stampo finitore 11, mediante un inverter o dispositivo invertitore schematizzato in figura in un braccio 12, fissato a due supporti 13. Il maschio 8 delle Figg.2,3,4,5 pu? assumere la forma di un maschio 14 di Figg.6,7,8 ned caso in cui, come si vedr? pi? avanti, la goccia di vetro 3 viene pre-formata non da un getto d'aria, bens? dall'azione dello stesso maschio 14. La Fig.6 evidenzia la presenza di un imbuto 16, analogo all'imbuto 2 di Figg.2,3, mentre un tampone 17 ha la stessa funzione del tampone 4 di Figg.4,5. Il maschio 14 ? atto ad assumere almeno tre posizioni fondamentali: una inferiore, allorch? la goccia 3 viene caricata all'imbocco di uno stampo formatore 18, una intermedia, corrispondente alla- chiusura dell'imbocco dello stampo 18 mediante il tampone 17 e una superiore in cui il maschio 14 crea un pre-formato 19 all'interno dello stampo 18. Sopra l'imbuto 2 di Fig.3, ? previsto un supporto 21 di due elettrodi 22, i quali sono controllati da un dispositivo 23 atto a far scoccare, in modo noto in s?, e in un istante definito durante il ciclo operativo, come s? vedr? pi? avanti, una scintilla tra i due elettrodi 22, producendo una accensione piezoelettrica del combustibile. Il supporto 21, gli elettrodi 22 e il dispositivo 23 costituiscono mezzi elettrici di innesco della combustione nel dispositivo secondo l'invenzione. Il dispositivo 23 ? pertanto controllato, in modo noto in se, da mezzi temporizzatori del ciclo di lavorazione 20 (Fig.10). I quali sono atti, tra l?altro, a determinare la scelta del ciclo attivo ogni n cicli di lavorazione, in funzione delle caratteris tiche dell'impianto e dell'articolo di vetro da produrre. Lo stesso posizionamento dei componenti 21.22.23.24 su ciascuno stampo abbozzatore 1 in corrispondenza di ciascuna scovo latura, ? demandato al controllo dei mezzi temporizzatori 20. Il flusso dell'acetilene ? controllato da mezzi di controllo della modulazione della pressione, costituiti da una elettrovalvola 26. Una elettrovalvola 27 assicura, come si vedr? pi? avanti, la alimentazione a piena pressione dell?acetilene nel condotto 24, mentre una saracinesca 28 serve a controllare il flusso dell'acetilene da un condotto principale 29. La elettrovalvola 26 interviene, come si vedr? pi? avanti, all'inizio di ogni ciclo di scovolatura automatica dello stampo abbozzatore 1, strozzandone la sezione e consentendo all'impianto di alimentazione 29 dell'acetilene, di fornire una ridotta quantit? di gas, in bassa pressione. Sostanzialmente in modo contemporaneo al momento in cui il getto di acetilene ha inizio, viene fatta scoccare la scintilla tra gli elettrodi 22 e, dopo una frazione di secondo, pari sostanzialmente a circa 1/10??, interviene la elettrovalvola 27, che alimenta il condotto 24 a piena pressione dell'impianto. Ciascuna elettrovalvola 26, 27 ? accoppiata a un rubinetto, non rappresentato in figura, per il controllo manuale dell'afflusso di acetilene. I mezzi temporizzatori 20 (Fig.10) non solo sono responsabili del posizionamento del supporto 21, degli elettrodi 22 e del dispositivo 23 su ciascuno stampo abbozzatore 1, ma comandano anche ad un certo istante lo scoccare della- scintilla tra i due elettrodi 22 (Fig.3), esattamente allorch? il flusso di acetilene ha inizio. Inoltre i mezzi temporizzatori 20 controllano l?intervento delle elettrovalvole 26,27, l'apertura e chiusura dello stampo abbozzatore 1, dello stampo finitore 11, dell'invertitore 12. Per quanto riguarda 10 stampo 1, i mezzi temporizzatori 20 controllano il posizionamento dell'imbuto 2, la caduta della goccia 3, 11 posizionamento del tampone 4, l'intervento del collarino 6 e dell'anello 7, nonch? del maschio 8 e del fodero 9. Si pu? pertanto dire che detti mezzi temporizzatori 20 assicurano la sequenza funzionale di tutte le varie fasi operative. Per meglio comprendere tale sequenza, sono state riportate nella tabella sintetica di Fig.9 tutte le fasi del ciclo di lavorazione, al quale ? stata estesa una dimensione operativa di 360", In particolare:
con a) viene evidenziata la chiusura dell'abbozzatore 1;
- con b) viene evidenziata la discesa dell'imbuto 2; - con c) viene evidenziata la salita del fodero 9;
- con d) viene evidenziata la salita del maschio 8;
- con e) viene evidenziata la discesa del tampone 4; - con f) viene evidenziata la fase di soffio per la pre-f ormatura;
- con g) viene evidenziata la discesa del tampone 4; - con h) viene evidenziata la fase di controsoffio nello stampo abbozzatore 1;
- con i) viene evidenziata la inversione del collarino 6 con il pre-formato;
- con 1) viene evidenziata la seconda chiusura dell'abbozzatore 1;
- con m) viene evidenziata la discesa dell'imbuto 2; - con n) viene evidenziata la posizione attiva dei mezzi di scovolatura;
- con o) viene evidenziata la attivazione dei mezzi di scovolatura ;
- con p) viene evidenziata la alimentazione a regime di mezzi di scovolatura;
- con q) viene evidenziata la chiusura dello stampo finitore 11;
- con r) viene evidenziata la fase di revert del braccio 12;
- con s) viene evidenziata la fase di soffiatura finale nello stampo finitore 11;
- con t) viene infine evidenziata la estrazione dell' articolo di vetro dallo stampo finitore.
Il ciclo operativo del dispositivo secondo l'invenzione inizia immediatamente prima che la goccia di vetro 3 vada a caricare lo stampo abbozzatore 1. In questo preciso istante (:o? "gradi del ciclo), i due gusci A-A e B-B (Fig.l) vengono chiusi e sullo stampo abbozzatore cade l'imbuto 2 (Fig.2). Dopo pochi gradi, dopo cio? che la goccia di vetro 3 ha caricato lo stampo abbozzatore 1, il fodero 9 viene fatto risalire, in modo tale che vengano attivati i mezzi di tamponamento (6,7,8, 9,) che chiudono la base dello stampo abbozzatore 1. In tal modo la goccia 3 ? atta a raggiungere detta base, senza fuoriuscire dallo stampo (Fig.4). A questo punto, viene fatto scendere, in modo noto in s?, su intervento dei mezzi temporizzatori 20 del ciclo di lavorazione, il tampone 4 sull?imbuto 2 e viene insufflata aria di assestamento attraverso i canali 5 dello stesso tampone 4. Con ci?, ci si assicura che la goccia di vetro raggiunga la base dello stampo. A circa 60? del ciclo, il tampone 4 viene fatto scendere sulla imboccatura dello stampo 1 (Fig.5), immediatamente dopo che l'imbuto 2 ? stato sollevato dalla imboccatura dello stampo 1. A circa 75? del ciclo, viene attivata la controsoffiatura dal basso dello stampo, perch? poco prima (a circa 44?), il maschio 8 ? sceso, in modo appunto da consentire al controsoffio 10 di realizzare la pre-forma 15. Sui 200? del ciclo, il fodero 9 viene abbassato, il tampone 4 viene fatto risalire e lo stampo abbozzatore 1 viene infine aperto per permettere- al pre-formato di essere trasferito allo stampo finitore 11. In questo trasferimento, il collarino 6 e l'anello 7 accompagnano il pre-formato 15, liberando cosi il fondo 10 dello stampo abbozzatore 1 e disattivando i relativi mezzi di tamponamento. Lo stampo 1 viene immediatamente dopo richiuso, e l?imbuto 2 viene collocato sull'imboccatura dello stampo 1 allo scopo di consentire la attivazione della scovolatura automatica, se sono passati gli n cicli previsti dai mezzi temporizzatori 20 del ciclo di lavorazione dell?articolo di vetro. Pertanto, se ? previsto che la scovolatura automatica venga attivata, tutto procede come sar? spiegato pi? avanti, altrimenti il ciclo di lavorazione prosegue senza la fase di scovolatura che ora viene descritta. Lo stampo 1 si presenta come in Fig.3, in cui il maschio 8 si trova abbassato di circa 1" rispetto alla posizione di tamponamento dello stampo 1. Inoltre, n? il collarino 6, n? l'anello 7 sono presenti in quanto, come gi? detto, si trovano, trasportati dall'invertitore 12, e insieme con il pre-formato, in corrispondenza dello stampo finitore 11. La attivazione della scovolatura automatica comporta il posizionamento sopra ciascuno stampo 1, ih modo noto in s?, del supporto 21, degli elettrodi 22/ del dispositivo 23 e del condotto di acetilene 24. Il dispositivo 23, controllato dai mezzi temporizzatori 20 del ciclo di lavorazione, comanda la accensione piezoelettrica del getto di acetilene attraverso gli elettrodi 22 il cui interspazio non disturba pertanto il getto di acetilene. A questo proposito, i. mezzi di controllo 26 della modulazione della pressione dell'acetilene, consentono inizialmente la alimentazione di una quantit? ridotta di acetilene attraverso il condotto 24, in modo tale che la accensione piezoelettrica non venga disturbata da un getto iniziale, troppo forte di acetilene. Una volta innescata la fiamma, viene consentita la alimentazion? a piena pressione dell'acetilene attraverso la elettrovalvola 27. La attivazione e la disattivazione delle elettrovalvole 26,27 ? controllata dai temporizzatori 20 del ciclo di lavorazione dell'impianto. Il getto di acetilene, grazie alla accensione piezoelettrica., investe con la fiamma tutte le parti interne dello stampo 1, depositando, in particolare anche sul fondo IO, i residui della combustione, che.,attuano il processo di scovolatura. Infatti, come si pu? vedere dalla Fig.3, la fiamma dovuta alla, combustione dell'acetilene, investe le pareti laterali interne dello stampo e, arrivata al fondo 10, esce lambendo il fodero 9 sia esternamente, sia_internamente , dato .che il maschio 8, pi? basso di circa 1" rispetto alla posizione di chiusura (Fig.4), 10 consente. Poco prima che avvenga la accensione piezoelettrica tra gli elettrodi 22, viene comandata la chiusura dello stampo finitore 11 e quindi viene attivata la fase di revert, cio? di ritorno del braccio 12 allo stampo abbozzatore 1. Infine, viene comandato 11 soffio finale allo stampo finitore e, per ultimo, la estrazione dell'articolo di vetro.
Per quanto riguarda lo stampo abbozzatore 18 di Figg.6,7,8, in cui ? lo stesso maschio 14, e non il controsoffio come nello stampo 1, a produrre il preformato, tutto procede come nelle fasi descritte precedentemente, ad eccezione del fatto che non ? prevista la soffiatura dall'alto, mentre la soffiatura dal basso (Fig:8) ha sostanzialmente lo scopo di raffreddare il maschio 14,.dopo che il-pre-formato ? stato pro-d?tt? L ?imbuto 16 ha la stessa funzione dell'imbuto 2 di Figg.2 ,3,.mentre il tampone 17, una volta posizionato sopra lo stampo 18, non ? necessario che collabori con l'imbuto 16,:.come nella-'Fig.4r per io stampo 1. Ora ? chiaro, come, anche per lo stampo 18,? il processo di scovolatura avviene anlogamente a quanto rappresentato in Fig.3, per lo stampo? 1.- Basta immaginare alcune modifiche, alla Fig.6 nella quale- scompare ovviamente la goccia di vetro 3, il raaschioii si trova abbassato di circa 1", e sopra 1 'imbuto 16 si trover? sistemato il dispositivo di scovolatura costituito dai componenti 21,22,23,24,26,27,28. Le varie fasi d?lia scovolatura si ripeteranno anche in questo . caso, in modo sostanzialmente analogo a quanto -gi? descritto per "lo stampo 1..
Dalla descrizione del funzionamento del dispositivo, impianto emergono alcune considerazioni, che vanno sottolineate. Rispetto, infatti, agli :impianti noti, il dispositivo descritto .presenta i seguenti elementi che lo distinguono: .
- il processo di scovolatura avviene con i mezzi di tamponamento completamente- disattivati, cio? con il collarino 6. e l'anello 7 assenti, perch? portati in. finitura dall'invertitore 12. Inoltre il maschio. 8 si trova abbassato rispetto alla- sua posizione normale,? durante il processo -di scovolatura. Ci? consente alla fiamma :dell'acetilene di -investire tutta la parte interna dello stampo 1, in particolare il fondo 10,,in quanto; la .fiamma e quindi la scovolatura ?non viene rimbalzata, in alto dai mezzi di tamponamento. Ci? aumenta il rendimento e .quindi' la; produttivit? dell 'impianto, in quanto gli scarti per malformazione degli articoli di vetro prodotti. ..sono ridotti al minimoT;:
- altro aspetto interessante riguarda il processo di scovolatura, realizzato dai mezzi di scovolatura automatica ..Rispetto agli impianti noti, qui non esiste una fiamma pilota, in quanto l'accensione ? controllata dalla accensione piezoelettrica (prodotta - dal dispositivo . 23.), che viene - innescata dai mezzi temporizzatori 20. In tal modo, si evitano tutti gli inconvenienti della presenza della fiamma pilota, sia tecnici, sia economici, sia ambientali;
- il getto di acetilene non incontra nel suo percorso alcun ostacolo, se non la scintilla prodotta dagli elettrodi 21. Trattasi di una accensione di tipo piezoelettrico, che interviene sostanzialmente nello stesso istante il cui ha inizio il getto di acetilene dal ;condotto 24. Inizialmente , il combustibile viene alimentato a pressione sostanzialmente ridotta rispetto . alla pressione -a regime, mediante l'elettrovalvola 26,, che attua una strozzatura .iniziale, di brevissima- . durata, in ? modo che , quando l ' alimentazione dell'acetilene avviene a pressione normale, la fiamma sia stata gi? ;innescata. Con.ci? si. evita il pericolo che non venga,innescata la. combustione immediatamentedopo che l'acetilene ha cominciato a fuoriuscire dal condotto 24 a :piena .pressione?.
Questi ed altri vantaggi risultano evidenti dalla.. descrizione del dispositivo secondo l'invenzione e. dalle,seguenti rivendicazioni.,fermo restando che la descrizione si riferisce a una forma preferita di realizzazione., che? si estende a tutte quelle .comprese nell'ambito della invenzione, perch? sostanzialmente simili nella funzionalit? al dispositivo descritto:

Claims (12)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Dispositivo di scovolatura automatica in stampi di formatura: di. vetro', in particolare stampi .abbozzatori (1) di?: articoli -di vetro cavo, .detta-, scovolatura essendo atta a far depositate ?.. in detto stampo un materiale . distaccante, detto materiale distaccante' essendo, sostanzialmente costituito : da residui .di combustione di un combustibile, per esempio acetilene, allo scopo.,di favorire una trasmissione sostanzialmente uniforme -del calore verso l'esterno di.detto stampo, agevolando .cos?':il; distacco di detto vetro, da detto stampo-, caratterizzato,da mezzi temporizzatori ('20) del ciclo di lavorazione, detti mezzi temporizzatori essendo atti,a controllare, mezzi di tamponamento (6,7) di un fondo (lo),di detto stampo abbozzatore (1), detti mezzi di. tamponamento essendo atti .a liberare detto fondo durante detta scovolatura, allo scopo di consentire a detto .combustibile di non essere riverberato da.detto fondo (lo)?, ma di depositare detto materiale distaccante in modo sostanzialmente uniforme in detto stampo abbozzatore (1), in particolare in corrispondenza di dett? fondo (10).
  2. 2. Dispositivo come in 1, caratterizzato da ci? che detti mezzi temporizzatori (20) sono atti a controllare l ' abbassamento di un mas.chio ( 8 ) , allo scopo di liberare ulteriormente detto fondo (10).
  3. 3.. Dispositivo,come in 1,;caratterizzato- da.ci? che. detti mezzi -di. tamponamento sono costituiti da un collarino? (6) e un anello (7), detti mezzi di tamponamento ,essendo atti ad essere controllati da un dispositivo, .invertitore r(12), detto . dispositivo invertitore, essendo atto a trasferire detti mezzi di tamponamento. .(6,7) da.detto? stampo abbozzatore (1) a uno.stampo finitore (11), unitamente con un pre-formato. (15),.-allo scopo di liberare detto fondo (10): per poter ottennere u deposito .sostanzialmente uniforme.di detto materiale distaccante?in detto stampo..
  4. 4?.^Dispositivo come in .2, caratterizzato da ci? che detto invertitore (12). ? atto a essere controllato da detti mezzi temporizzatori (20), detti mezzi- (20) essendo atti ad assicurare ia sequenza funzionale delle fasi operative di detto dispositivo.
  5. 5-. Dispositivo,di scovolatura autom?tica in stampi ? di formatura di vetro, in particolare. stampi abbozzatoci di articoli di vetro., cavo, detti stampi essendo atti ad essere investiti da una fiamma,di-un combustibile, per esempio acetilene-, allo scopo di far depositare in detto stampo un materiale distaccante per favorire una trasmissione sostanzialmente uniforme del calore verso l?esterno di detto stampo e di conseguenza per agevolare il distacco di detto vetro da detto stamp?, Caratterizzato da mezzi elettrici di .innesco della combustione d?- detto combustibile. (.21,-22,23), allo scopo di consentire un risparmio nel -bilancio energetico-, di assicurare un . funzionamento sostanzialmente? affidabile^ e di realizzare condizioni ambientali sostanzialmente favorevoli.
  6. 6. Dispositivo come in 5, caratterizzato da ci? che detti mezzi elettrici di innesco sono atti a realizzare una accensione piezoelettrica- di detto combustibile, detto; combustibile essendo atto a passare nell'interspazio tra due elettrodi .(22) e non risultando pertanto disturbato da detti elettrodi (22).
  7. 7'. Dispositivo come in 5,6, caratterizzato da un fondo (10) di detto stampo (1)-; detto, fondo essendo atto ad essere controllato da mezzi' di tamponamento (6,7), - detti mezzi di tamponamento essendo atti ad liberare detto fondo (IO) durante detta scovolatura allo scopo di consentire a detto combustibile di non essere riverberato da detto fondo (10) e consentendo cos? a detto materiale distaccante di essere depositato sostanzialmente in tutto lo stampo.
  8. 8. Dispositivo come in 5, caratterizzato da mezzi (26) di controllo della modulazione della pressione di detto acetilene, detti mezzi.:,(26) essendo atti ad intervenire sostanzialmente all!inizio .di ciascun ciclo di scovolatura, strozzando la- sezione di un condotto (29) di alimentazione dell'.acetilene e controllando la fornitura di una ridotta quantit? di acetilene in pressione sostanzialmente bassa,, mezzi temporizzatori (20) essendo atti a disattivare detti mezzi- (26) e ad attivare una elettrovalvola ,(27) per.la .alimentazione a pressione sostanzialmente -piena :di.un condotto (24), detto condotto (24) essendo atto .ad alimentare il getto di acetilene per la scovolatura.
  9. 9 Dispositivo come in 5,6, caratt-erizzatp da un maschio (14)? di-uno stampo (18), detto maschio essendo atto ad abbassarsi durante,detta scovolatura.onde consentire a detto materiale distaccante,di-essere depositato sostanzialmente in?tutto detto stampo (18), detto maschio ;essendo atto a produrre un ,pre-formato e a trasferirlo, mediante un dispositivo invertitore, a uno stampo finitore.
  10. 10. Processo,di scovolatura in stampi abbozzatori (1) di vetro cavo, caratterizzato-da ci? che esso prevede la inversione di un collarino (6), detta inversione essendo atta a trasferire da detto stampo (1) a.uno. stampo, finitore- (12) un pre-formato (15) insieme con detto collarino (6), in modo da liberare un fondo (IO) di detto stampo abbozzatore (1), allo scopo di consentire ai fumi dovuti alla combustione dell'acetilene di depositarsi in modo sostanzialmente uniforme nello stampo- (i).
  11. 11. Processo di scovolatura in stampi,abbozzatori (1) di vetro cavo, caratterizzato da ci? che la combustione dell'acetilene e prodotta piezoelettricamente da mezzi elettrici di innesco della combustione dell'acetilene (21,22,23), detti m?zzi elettrici essendo atti ad intervenire allorch? un fondo (10) di detti stampi (1), risulta aperto e quindi sostanzialmente atto a determinare la fuoriuscita dei fumi dell''acetilene.
  12. 12. Processo di scovolatura in stampi abbozzatori (1) caratterizzato da una sequenza da a) a t) delle fasi del ciclo di lavorazione di detta scovolatura, dette fasi risultando atte ad intervenire in corrispondenza di intervalli di un ciclo di 360?, per determinare sostanzialmente; - una scovolatura con stampi abbozzatori (1) aperti in corrispondenza di un fondo (10); - un innesco della fiamma alimentata dall 'acetilene con mezzi piezoelettrici.
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