ITPI20090105A1 - Giunto a perno per mobili, in particolare per scale. - Google Patents

Giunto a perno per mobili, in particolare per scale. Download PDF

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Description

TITOLO
GIUNTO A PERNO PER MOBILI, IN PARTICOLARE PER
SCALE.
SETTORE TECNICO
La presente invenzione concerne una giunzione a perno per collegare in modo smontabile due parti, del tipo particolarmente idoneo per il collegamento a 90° di parti di mobili.
STATO DELL’ARTE
Nel settore delle costruzioni in legno e nel campo della realizzazione di mobili esistono numerosissime tipologie di collegamenti smontabili adatti alle più diverse esigenze di montaggio.
Nel settore della ferramenta per costruzioni sono quindi continuamente ricercate nuove tipologie di collegamenti smontabili che riescano ad unire caratteristiche di semplicità ed economicità, resistenza meccanica, facilità di montaggio e la minore visibilità possibile dall’esterno per non pregiudicare l’aspetto estetico delle parti da collegare.
In particolare, per il montaggio di parti in legno o alluminio che devono essere assemblate sostanzialmente a 90° l’una rispetto all’altra, esistono giunzioni a totale o quasi totale scomparsa costituite da perni i quali mantengono accoppiate le due parti grazie al fatto di essere alloggiati parzialmente in una delle due parti e parzialmente nell’altra parte e di essere vincolati alle due parti secondo modalità varie quali, ad esempio, collegamenti filettati o elementi di bloccaggio inseriti trasversalmente rispetto all’asse del perno stesso.
Tale tipologia di giunzioni sono largamente utilizzate nel settore della realizzazione di mobili in quanto sono estremamente semplici e quindi poco costose, ed al contempo permettono la realizzazione di collegamenti in cui l’elemento di giunzione stesso non à ̈ visibile o lo à ̈ in modo quasi impercettibile, a tutto vantaggio dell’aspetto estetico del collegamento.
Tuttavia, tale tipologia di giunzioni non à ̈ particolarmente adatta per applicazioni troppo gravose, non tanto per la scarsa resistenza dell’elemento di giunzione, quanto piuttosto a causa della limitata resistenza meccanica delle parti da collegare.
Infatti, se almeno una delle due parti à ̈ soggetta a carichi con componente elevata in direzione ortogonale a quella del perno di giunzione, uno spessore non molto elevato del materiale in tale direzione può rendere sconsigliabile l’utilizzo di giunzioni a perno in quanto il foro stesso di alloggiamento del perno potrebbe indebolire eccessivamente la parte.
In situazioni del genere, quali ad esempio l’ancoraggio di mensole, ripiani, gradini di scale o simili, che devono essere ancorati in posizione sostanzialmente orizzontale tra due montanti e sono soggetti, oltre che al peso proprio a notevoli carichi verticalmente diretti, si preferisce sovente optare per giunti a mensola che garantiscono una certa superficie di appoggio e supporto.
Tuttavia questa ultima tipologia di collegamenti prevede di solito la presenza di almeno quattro viti di fissaggio, due sul montante e due sull’elemento orizzontale, ed à ̈ esteticamente più invasiva rispetto ai giunti a perno.
SINTESI DELL’INVENZIONE
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di proporre una giunzione a perno per il collegamento smontabile di due parti particolarmente idonea quando una delle due parti à ̈ di piccolo spessore in direzione ortogonale all’asse del perno ed allo stesso tempo deve essere soggetta a carichi rilevanti nella stessa direzione.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ proporre un collegamento smontabile particolarmente idoneo al collegamento di un montante con un elemento sostanzialmente orizzontale che deve resistere a carichi verticali diretti verso il basso di notevole entità, in cui tale collegamento smontabile sia anche particolarmente semplice ed economico.
Un altro scopo della presente invenzione à ̈ proporre una giunzione a perno in grado di migliorare la resistenza a carichi ortogonali all’asse del giunto delle parti che vengono collegate con detto giunto.
Gli scopi suddetti sono raggiunti per mezzo di una giunzione a perno per il collegamento smontabile di due parti in cui un perno à ̈ alloggiabile parzialmente e vincolabile ad una prima parte e per la restante porzione à ̈ alloggiabile e vincolabile alla seconda parte, in cui detta giunzione comprende un elemento di supporto provvisto di una porzione di vincolo a detto perno e di una porzione estendentesi nella direzione dell’asse di detto perno ad una distanza predefinita da esso e comprendente almeno una superficie di supporto di detta prima parte e/o detta seconda parte.
L’elemento di supporto fornisce un appoggio di dimensioni opportune per la superficie inferiore di almeno una di dette parti da collegare e a sua volta à ̈ supportata dal perno stesso di giunzione. In questo modo la parte da collegare à ̈ meno sollecitata in quanto oltre che sul foro del perno à ̈ sollecitata in corrispondenza dell’appoggio costituito dalla superficie di supporto dell’elemento di supporto; quindi, anche se detta parte à ̈ di piccolo spessore à ̈ in grado di sopportare carichi ortogonali all’asse della giunzione molto maggiori senza il rischio che si inneschino fratture in corrispondenza del foro di alloggiamento del perno di giunzione stesso.
Vantaggiosamente, quando la superficie inferiore della parte collegata da supportare à ̈ sostanzialmente piana, l’elemento di supporto à ̈ composto di una piastra sagomata sostanzialmente a “L†provvista di un foro di accoppiamento con il perno di giunzione. In questo modo l’elemento di supporto può ruotare intorno al perno e, al montaggio, la relativa superficie di appoggio si orienta verso l’alto in modo da affacciarsi esattamente alla superficie inferiore della parte da supportare.
Vantaggiosamente la superficie di supporto à ̈ individuata da segmenti adiacenti sostanzialmente paralleli all’asse di detto perno. Ciò significa che essa o à ̈ una superficie piana, oppure à ̈ una superficie ad una sola curvatura ortogonale all’asse del perno ed in questo caso può essere sagomata in modo da accoppiarsi con le superfici inferiori di parti da collegare a sezione circolare, ellittica o di altra forma.
Vantaggiosamente almeno una porzione di estremità di detto perno comprende un foro ad asse ortogonale all’asse di detto perno per l’alloggiamento di un elemento di vincolo atto ad evitare lo scorrimento assiale di detto perno rispetto a detta parte in cui e inserito grazie alla presenza in detta parte di un foro ad asse sostanzialmente ortogonale all’asse del foro di alloggiamento del perno.
Preferibilmente l’altra porzione di estremità del perno à ̈ provvista di mezzi a vite tramite i quali il perno viene avvitato in un foro filettato di cui à ̈ provvista l’altra parte da collegare.
Alternativamente l’altra porzione di estremità di detto perno comprende un ulteriore foro ad asse ortogonale all’asse di detto perno per l’alloggiamento di un elemento di vincolo atto ad evitare lo scorrimento assiale di detto perno rispetto all’altra parte da collegare.
Preferibilmente la seconda parte à ̈ provvista di un foro filettato in cui si impegna un’estremità a vite di detto perno.
Alternativamente la seconda parte à ̈ provvista di un primo foro per l’alloggiamento del corpo di detto perno e di un ulteriore foro ad asse sostanzialmente ortogonale all’asse di detto primo foro per l’inserimento di un elemento di bloccaggio atto ad evitare lo scorrimento assiale di detto perno in detto primo foro di detta seconda parte.
In una forma realizzativa particolarmente semplice la distanza tra l’asse di detto perno e detta superficie di supporto à ̈ sostanzialmente uguale alla distanza tra l’asse di detto primo foro in detta prima parte ed una superficie esterna di detta prima parte. In questo modo à ̈ la dimensione dell’elemento di supporto, in particolare la lunghezza della sua porzione ortogonale all’asse del perno ad essere scelta in modo da adattarsi alle dimensioni della parte da collegare. Alternativamente può essere la parte da collegare ad essere lavorata in modo da adattarsi alle dimensioni dell’elemento di supporto cosicché l’elemento di supporto scompare nello spessore della parte.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche dell’invenzione risulteranno più facilmente comprensibili dalla seguente descrizione di forme realizzative preferite dell’invenzione, fornite come esempi non limitativi, con riferimento alle figure allegate nelle quali:
- la figura 1 mostra un perno di una giunzione a perno secondo l’invenzione;
- la figura 2 mostra un grano di fissaggio del perno di fig.1;
- la figura 3 mostra un barilotto di alloggiamento del grano di fig.2;
- la figura 4 mostra un elemento di supporto di una giunzione a perno secondo l’invenzione;
- la figura 5 mostra una vista in sezione in cui una giunzione a perno secondo l’invenzione composta dalle parte delle figure da 1 a 4 collega due parti con un angolo di 90°;
- le figure da 6 a 9, analogamente alle figure da 1 a 4 mostrano i componenti di una diversa forma realizzativa di una giunzione a perno secondo l’invenzione;
- la figura 10 mostra una vista in sezione, analoga alla vista di fig.5, in cui una giunzione a perno comprendente i componenti delle figure da 6 a 9, collega di testa due parti allineate;
- le figure da 11 a 13, analogamente alle figure da 1 a 4, mostrano i componenti di una ulteriore forma realizzativa di una giunzione a perno secondo l’invenzione;
- la figura 14 mostra una vista in sezione, analoga alla vista di fig.5, in cui una giunzione a perno comprendente i componenti delle figure da 11 a 13 collega due parti con un angolo di 90°.
DESCRIZIONE DELLE FORME REALIZZATIVE PREFERITE
Con riferimento alle figure da 1 a 5 à ̈ raffigurata una giunzione a perno secondo l’invenzione, indicata complessivamente con 100 nell’esempio applicativo di fig.5.
La giunzione a perno à ̈ composta da un perno, 10, un grano, 20, un barilotto, 30, di alloggiamento del grano 20 e da un elemento di supporto, 40.
I componenti 10, 20 e 30 sono di tecnica nota e costituiscono una giunzione a perno di tecnica nota in cui una porzione di estremità, 11, del perno 10 viene vincolata ad una prima parte, 50, mediante mezzi a vite, 13, che si accoppiano con un foro filettato, 51, di detta prima parte; una seconda porzione di estremità, 12, à ̈ vincolabile ad una seconda parte, 60. L’accoppiamento tra la porzione di estremità 12 del perno 10 e la seconda parte 60 avviene grazie al fatto che la seconda parte à ̈ provvista di un primo foro, 61, di alloggiamento del perno 10 e di un secondo foro, 62, ortogonale ed incidente al primo foro nel quale viene alloggiato il barilotto 30 e quindi tramite il grano 20 avvitato nel barilotto 30 e che ingrana in un foro, 14, del perno 10, viene impedito lo scorrimento assiale del perno 10 nel primo foro 61.
La seconda parte 60 oltre che sul foro 61 à ̈ ulteriormente supportata dall’elemento di supporto 40 il quale à ̈ conformato sostanzialmente ad “L†composta da una porzione di supporto, 41, che si estende sostanzialmente in direzione dell’asse del perno 10 ed in cui la superficie superiore à ̈ una superficie di supporto, 42, della seconda parte 60, e da una porzione di vincolo, 43, al perno 10 provvista di un foro, 44, di diametro sostanzialmente uguale al diametro del perno 10 stesso.
Dopo che il perno 10 à ̈ stato avvitato nella prima parte 50 l’elemento di supporto, grazie alla presenza del foro 44, viene inserito nel perno fino ad appoggiarsi alla superficie della prima parte 50. La seconda parte 50, con già inserito il barilotto 30 nel foro 62, viene avvicinata alla prima parte inserendo il perno 10 nel foro 61 fino a portare la superficie di testa della seconda parte in contatto con la superficie laterale della prima parte. La seconda parte 60 à ̈ provvista di scanalature, 63, per l’alloggiamento dell’elemento di supporto 40 che così rimane perfettamente nascosto tra le due parti collegate. Infine, viene avvitato il grano 20 nel barilotto 30 fino a bloccare lo scorrimento del perno 10 nel foro 61.
La superficie 62 dell’elemento di supporto 40 à ̈ in contatto con la superficie inferiore della seconda parte 60 ed à ̈ quindi in condizione di supportarla. Il peso proprio della seconda parte 60 e l’ulteriore carico in direzione sostanzialmente verticale sono sostenuti dal perno 10 in parte direttamente, in virtù dell’accoppiamento con il foro 61, ed in parte grazie alla superficie 42 dell’elemento di supporto 40 che poi scarica il peso sul perno grazie al foro di accoppiamento 44.
Grazie all’accoppiamento circolare tra il perno 10 ed il foro 44 dell’elemento di supporto quest’ultimo à ̈ in grado di trovare automaticamente ed autonomamente il giusto orientamento dell’elemento di supporto allineando la superficie di supporto 42 con la superficie inferiore della seconda parte 60.
Nelle figure da 6 a 10 à ̈ rappresentata una variante realizzativa, 100’, della giunzione a perno della presente invenzione impiegata in questo caso per collegare di testa due parti a sezione circolare.
La giunzione a perno 100’ à ̈ composta da un perno 10’ di tecnica nota provvisto alle due estremità di fori, 14’a e 14’b, ortogonali all’asse del perno, da due grani di fissaggio 20’, che si avvitano in relativi barilotti 30’ ed ingranano nei fori 14’a e 14’b per bloccare lo scorrimento assiale del perno 10’ rispetto alla prima parte 50’ ed alla seconda parte 60’, e da un elemento di supporto 40’, comprendente una porzione di vincolo 43’ provvista del foro 44’ di accoppiamento con il perno 10’ e due porzioni di supporto, 41’a e 41’b, che grazie alle rispettive superfici di supporto 42’a e 42’b a forma di porzione di cilindro sono destinate a supportare rispettivamente la prima parte 50’ e la seconda parte 60’. In questo caso le due parti da accoppiare prevedono una scanalatura di alloggiamento dell’elemento di supporto 40’ solo in corrispondenza della superficie di testa, mentre la superficie laterale cilindrica non à ̈ lavorata ed à ̈ l’elemento di supporto ad essere dimensionato in modo da adattarsi al diametro delle due parti.
Nelle figure da 11 a 14 à ̈ rappresentata un’ulteriore variante realizzativa, 100’’, della giunzione a perno della presente invenzione impiegata per collegare a 90° due parti.
La giunzione a perno 100’’ à ̈ composta da un perno, 10’’, di tecnica nota provvisto ad un’estremità, 11’’, di mezzi a vite, 13’’, ed all’altra estremità, 12’’, di un profilo sagomato, 15’’, in cui si impegna un elemento eccentrico, 70’’, di tecnica nota. In questo caso l’elemento di supporto 40’’ ha porzione di supporto, 41’’, molto lunga, resa possibile dal fatto che l’asse del secondo foro, 62’’, previsto nella seconda parte 60’’ ha direzione ortogonale alla direzione del carico cui deve resistere l’elemento di supporto 40’’ per cui la lunghezza della porzione di supporto 41’’ non interferisce con il posizionamento dell’elemento eccentrico 70’’.
La giunzione a perno descritta à ̈ particolarmente utile nel collegamento di parti di mobili in cui almeno una delle parti da collegare sia una mensola, un ripiano o altra parte destinata a giacere in posizione sostanzialmente orizzontale soggetta a notevoli carichi diretti verso il basso dovuti al peso degli oggetti che vengono appoggiati su di essa.
Un'altra applicazione di particolare utilità della giunzione a perno della presente invenzione consiste nel collegamento dei gradini di scale a pioli ai montanti laterali. In questo caso, soprattutto se i gradini della scala sono realizzati in legno, il foro di alloggiamento delle giunzioni a perno di tecnica nota indebolisce notevolmente la resistenza del gradino ed obbliga il progettista ad aumentare lo spessore del gradino stesso. Con la giunzione a perno della presente invenzione lo spessore del gradino può essere ridotto al minimo in quanto à ̈ il perno della giunzione a sopportare quasi tutto il carico dovuto al peso corporeo che poggia sul gradino.
Certamente i vantaggi associati alla giunzione a perno sopra descritta rimangono inalterati anche in presenza di ulteriori modifiche o in attuazione di ulteriori differenti forme realizzative che possono essere previste senza uscire dal concetto inventivo del presente trovato.
Il perno di giunzione può essere di qualunque tipo di tecnica nota, in particolare per quanto riguarda i mezzi di vincolo alle due parti da collegare, mentre l’elemento di supporto può avere qualunque forma idonea a realizzare una superficie di supporto atta ad interagire con una superficie inferiore di almeno una delle due parti da collegare e mezzi di connessione al perno atti a consentire il trasferimento del carico sul perno stesso. In particolare, l’accoppiamento con il perno potrebbe essere tale da impedire la rotazione intorno all’asse dello stesso e/o lo scorrimento assiale rispetto allo stesso.
Gli elementi di supporto potrebbero anche essere due, destinati a supportare separatamente le due parti. L’elemento di supporto potrebbe anche essere un corpo unico con il perno o essere almeno vincolato ad esso in modo fisso e permanente.
Queste ed altre varianti o modifiche potrebbero essere apportate alla giunzione a perno della presente invenzione, pur sempre rimanendo all’interno dell’ambito di protezione definito dalle rivendicazioni seguenti.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Giunzione a perno (100) per il collegamento smontabile di due parti (50, 60) in cui un perno à ̈ alloggiabile parzialmente e vincolabile ad una prima parte (50) e per la restante porzione à ̈ alloggiabile e vincolabile alla seconda parte (60), caratterizzata dal fatto che detta giunzione a perno (100) comprende un elemento di supporto (40) provvisto di una porzione di vincolo (43) a detto perno e di una porzione di supporto (41) estendentesi nella direzione dell’asse di detto perno (10) ad una distanza predefinita da esso e comprendente almeno una superficie di supporto (42) di detta prima parte (50) e/o detta seconda parte (60).
  2. 2. Giunzione a perno secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detto elemento di supporto (40) à ̈ composto di una piastra sagomata sostanzialmente a “L†provvista di un foro (44) di accoppiamento con detto perno (10).
  3. 3. Giunzione a perno secondo la rivendicazione 1 o 2 caratterizzata dal fatto che detta superficie di supporto (42) à ̈ individuata da segmenti adiacenti sostanzialmente paralleli all’asse di detto perno (10).
  4. 4. Giunzione a perno (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che almeno una porzione di estremità (12) di detto perno (10) comprende un foro (14) ad asse ortogonale all’asse di detto perno (10) per l’alloggiamento di un elemento di vincolo (20) atto ad evitare lo scorrimento assiale di detto perno (10) rispetto a detta parte (60) in cui e inserito.
  5. 5. Giunzione a perno (100) secondo la rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che l’altra porzione di estremità (11) di detto perno (10) à ̈ provvista di mezzi a vite (13).
  6. 6. Giunzione a perno (100’) secondo la rivendicazione 4 caratterizzata dal fatto che l’altra porzione di estremità di detto perno (10’) comprende un ulteriore foro (14’a) ad asse ortogonale all’asse di detto perno (10) per l’alloggiamento di un elemento di vincolo (20’) atto ad evitare lo scorrimento assiale di detto perno (10) rispetto a detta parte (50’) in cui e inserito.
  7. 7. Giunzione a perno (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che la distanza tra l’asse di detto perno (10) e detta superficie di supporto (42) à ̈ sostanzialmente uguale alla distanza tra l’asse del foro (61) di alloggiamento di detto perno (10) in detta parte da collegare (60) ed una superficie esterna di detta parte (60).
  8. 8. Giunzione a perno (100) secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detto elemento di supporto (40) Ã ̈ vincolato in modo fisso a detto perno (10).
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