ITUD20100172A1 - Giunto di collegamento per elementi tubolari di una struttura componibile e relativo procedimento di montaggio - Google Patents

Giunto di collegamento per elementi tubolari di una struttura componibile e relativo procedimento di montaggio Download PDF

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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"GIUNTO DI COLLEGAMENTO PER ELEMENTI TUBOLARI DI UNA STRUTTURA COMPONIBILE E RELATIVO PROCEDIMENTO DI MONTAGGIO"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un giunto e ad un relativo procedimento di montaggio per collegare tra loro elementi tubolari di una struttura componibile, quale ad esempio un telaio strutturale di un mobile, una scrivania, un tavolo, uno scaffale, o simile. In particolare, il giunto secondo il presente trovato permette di unire fra loro due traversi della struttura componibile, in cui uno à ̈ montato sostanzialmente ortogonale all'altro, ad esempio, per supportare un piano di appoggio del mobile.
STATO DELLA TECNICA
Nel settore dell'arredamento, ad esempio dei tavoli smontabili, à ̈ noto il problema di collegare fra loro due o più elementi tubolari, ad esempio una traversa longitudinale, sulla quale viene fissato un piano di appoggio, ed una traversa laterale, che à ̈ sostenuta da due montanti, normalmente le gambe del tavolo, od altro elemento idoneo di supporto, ovvero direttamente alle gambe del tavolo.
Una soluzione nota a tale problema prevede di saldare tra loro le due traverse, con l'inconveniente però di limitare notevolmente la smontabilità del tavolo e di aumentare il suo ingombro in condizione smontata.
Un'altra soluzione nota prevede la realizzazione di fori passanti sulle pareti interna ed esterna della traversa laterale e l'impiego di una boccola, associata alla testa della traversa longitudinale.
Sulla boccola sono ricavate sedi filettate, nelle quali vengono avvitate viti, inserite nei fori passanti e cooperanti con la parete esterna, sì da bloccare la boccola alla traversa laterale.
Tale soluzione nota comporta tuttavia uno sgradevole effetto estetico, in quanto una parte delle viti, normalmente la loro testa, Ã ̈ visibile.
Un'altra soluzione nota prevede la realizzazione di fori sulla parete interna della traversa laterale ed il successivo inserimento di boccole filettate. Una piastrina metallica viene poi saldata alla testa della traversa longitudinale e forata con lo stesso passo di foratura utilizzato per le boccole. Apposite viti collegano la traversa longitudinale a quella laterale. Al pari della soluzione precedente, anche questa comporta uno sgradevole effetto estetico causato dalla vista della testa delle viti e dalla piastrina metallica saldata alla traversa longitudinale.
Sono anche note soluzioni con giunti a scomparsa, disposti all'interno dell'estremità di uno dei due elementi tubolari e fissati all'altro elemento tubolare. Questi giunti noti sono provvisti di una porzione ad espansione attivabile per bloccarsi al relativo elemento tubolare, bloccando così il primo elemento tubolare al secondo elemento tubolare.
Questa soluzione nota risulta rapida e semplice da montare e completamente a scomparsa all'interno dei relativi elementi tubolari.
Uno scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare un giunto, e mettere a punto un procedimento, che permettano di collegare tra loro elementi tubolari per mobili componibili, quali un tavolo, una scrivania, o simili, in cui gli elementi di assemblaggio sono completamente a scomparsa all'interno dei relativi elementi tubolari, ed in cui viene garantito un ancoraggio solido e privo di giochi tra l'elemento tubolare laterale e quello longitudinale, sostanzialmente in qualsiasi condizione di montaggio. Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato à ̈ espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti.
Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell'idea di soluzione principale.
In accordo con il suddetto scopo, un giunto secondo il presente trovato à ̈ impiegabile per collegare tra loro due elementi tubolari di una struttura componibile.
In particolare, il giunto secondo il trovato si applica in un accoppiamento del tipo in cui un primo elemento tubolare coopera mediante una sua superficie di testa con una parete laterale di un secondo elemento tubolare.
Secondo il presente trovato, il giunto comprende almeno:
- un primo corpo provvisto di almeno una prima superficie di aggancio atta a cooperare, in uso, con un relativa superficie interna del primo elemento tubolare, e di relative aperture di aggancio, in cui sono atte ad essere inserite relative viti di serraggio atte a bloccare il primo corpo sagomato al secondo elemento tubolare tramite avvitamento delle viti di serraggio in un corrispondente foro filettato ricavato sulla parete laterale del secondo elemento tubolare; - un secondo corpo indipendente dal primo corpo e agganciabile a quest'ultimo mediante relative alette di aggancio a scatto e provvisto di una relativa seconda superficie di aggancio opposta alla prima superficie di aggancio del primo copro ed atta a cooperare, in uso, con una relativa superficie interna del primo elemento tubolare; e
- mezzi di espansione disposti in cooperazione sia con il primo corpo, sia con il secondo corpo, ed attivabili per allontanare reciprocamente il primo corpo ed il secondo corpo, spingendo le due superfici di aggancio contro le relative superfici interne del primo elemento tubolare, fino a determinare il bloccaggio dei due corpi al primo elemento tubolare, bloccando così il primo elemento tubolare al secondo elemento tubolare. Secondo un aspetto caratteristico del presente trovato, il primo corpo comprende almeno un primo bordo di guida inclinato rispetto ad un piano di giacitura della relativa prima superficie di aggancio, ed il secondo corpo comprende almeno un relativo secondo bordo di guida inclinato in modo coordinato al primo bordo di guida del primo corpo.
Tale inclinazione coordinata dei due bordi di guida, fa sì che l'azione di allontanamento reciproco definita dai mezzi di espansione si sviluppa sia lungo una prima direzione sostanzialmente ortogonale al piano di giacitura della prima superficie di aggancio del primo corpo, sia lungo una direzione sostanzialmente parallela a tale piano di giacitura.
In questo modo, l'espansione del giunto all'interno del primo elemento tubolare simula sostanzialmente una condizione di accoppiamento conico fra le superfici di aggancio e le relative superfici interne del primo elemento tubolare, garantendo così la massima capacità di aggancio meccanico per interferenza fra le parti. Con il presente trovato si ha pertanto la possibilità di sfruttare al massimo le caratteristiche estetiche ed economiche dei giunti ad espansione, garantendo comunque un ancoraggio solido e privo di giochi tra l'elemento tubolare laterale e quello longitudinale, sostanzialmente in qualsiasi condizione di montaggio. Secondo una variante la prima superficie di aggancio del primo corpo e la seconda superficie di aggancio del secondo corpo sono sostanzialmente parallele fra loro.
Secondo un'altra variante, il primo bordo di guida del primo elemento ha un'inclinazione rispetto al piano di giacitura della prima superficie di aggancio dell'ordine delle decine di gradi. Ad esempio tale inclinazione à ̈ compresa fra circa 30° e circa 60°, vantaggiosamente fra circa 40° e circa 50°.
Secondo un'altra variante, il primo bordo di guida del primo corpo comprende un labbro sporgente e rivolto verso il centro del primo corpo stesso ed à ̈ atto a cooperare con le alette di aggancio del secondo corpo, per determinare l'aggancio a scatto fra i due corpi. Secondo un'ulteriore variante, le alette di aggancio hanno un'inclinazione coordinata al primo bordo di guida del primo corpo per definire, in determinate condizioni estreme di espansione, la voluta azione di allontanamento reciproco lungo le due direzioni ortogonale e parallela al piano di giacitura della prima superficie di aggancio del primo corpo.
Secondo un'altra variante, il primo corpo comprende almeno un primo bordo di posizionamento inclinato rispetto al piano di giacitura della prima superficie di aggancio. In questa variante, il secondo corpo comprende un secondo bordo di posizionamento inclinato in modo coordinato al primo bordo di posizionamento del primo corpo.
In questo modo, prima dell'attivazione dei mezzi di espansione, il secondo corpo scorre rispetto al primo con il suo secondo bordo di posizionamento lungo il primo bordo di posizionamento, riducendo l'altezza complessiva del giunto, definita dai due corpi accoppiati .
Con questa soluzione di variante vengono quindi favorite le condizioni di inserimento dei due corpi all'interno del primo elemento tubolare, in fase di assemblaggio della struttura componibile.
Vantaggiosamente, il primo bordo di posizionamento ha un'inclinazione ridotta rispetto all'inclinazione definita dal primo bordo di guida.
Secondo una variante, il bordo di posizionamento ha un'inclinazione rispetto al piano di giacitura della prima superficie di aggancio dell'ordine dei gradi. Ad esempio, tale inclinazione à ̈ compresa fra circa 3° e circa 9°, vantaggiosamente fra circa 5° e circa 7°.
Secondo un'altra variante, il primo corpo comprende un foro passante filettato ed orientato sostanzialmente ortogonale al piano di giacitura della prima superficie, i mezzi di espansione comprendono una vite senza testa, o grano, avvitato all'interno del foro passante filettato del primo corpo, ed il secondo corpo comprende una superficie di spinta inclinata sostanzialmente ortogonale al primo bordo di guida e su cui insiste un'estremità del grano, durante l'azione di allontanamento reciproco fra i due corpi.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 illustra una vista assonometrica dal basso di un elemento di arredamento componibile a cui sono applicati quattro giunti secondo il presente trovato;
la fig. 2 illustra una vista assonometrica ingrandita di uno dei giunti di fig. 1; - la fig. 3 illustra una vista assonometrica ingrandita ed in esploso di uno dei giunti di fig. 1;
- la fig. 4 illustra una vista laterale di fig. 3; - la fig. 5 illustra una prima fase di montaggio del giunto di fig. 2;
- la fig. 6 illustra una seconda fase di montaggio del giunto di fig. 2;
- la fig. 7 illustra una terza fase di montaggio del giunto di fig. 2;
- la fig. 8 illustra una quarta fase di montaggio del giunto di fig. 2.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento uguali sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni sostanzialmente uguali nelle figure.
DESCRIZIONE DI UNA FORMA PREFERENZIALE DI REALIZZAZIONE
Con riferimento alla fig. 1, un giunto di collegamento 10 secondo il presente trovato à ̈ impiegabile per collegare tra loro una traversa longitudinale 12 ed una traversa laterale 14 del telaio di un mobile, che, nel caso illustrato, à ̈ un tavolo 16. Sia la traversa longitudinale 12, sia la traversa laterale 14 sono ricavate da profilati tubolari, ossia provvisti di una cavità longitudinale passante.
Alla traversa longitudinale 12, avente nel caso di specie sezione trasversale rettangolare, Ã ̈ superiormente fissabile un piano di appoggio 18 (figg.
1 e 8) del tavolo 16, mentre la traversa laterale 14, avente, anch'essa sezione trasversale rettangolare, à ̈ vincolata a due montanti 20, che possono costituire le gambe, od altro elemento di supporto, del tavolo 16. Non si esclude che il giunto 10 secondo il presente trovato possa essere efficacemente applicato anche a strutture componibili in cui la traversa longitudinale 12, la traversa laterale 14 ed eventuali altri elementi strutturali a cui il giunto 10 à ̈ associabile, abbiano sezioni trasversali differenti da quella rettangolare, ad esempio triangolare, circolare, ovoidale, od altre. Sulla parete inferiore della traversa longitudinale 12 sono ricavati due fori passanti inferiori, rispettivamente primo 22 e secondo 24, e sulla parete superiore à ̈ ricavato un terzo foro passante superiore 26 coassiale con il primo foro passante inferiore 22. Su una parete laterale 33 della traversa laterale 14, rivolta verso l'interno del tavolo 16, sono ricavati due fori 28, in cui sono disposte relative boccole 30.
Il giunto 10 comprende un primo corpo 31, avente una superficie di aggancio 32 sostanzialmente piana ed atta a cooperare con una superficie interna di un tratto di estremità della traversa longitudinale 12, ed una faccia di battuta 34 sostanzialmente piana, atta ad essere affacciata alla parete laterale 33 della traversa laterale 14.
Il primo corpo 31 comprende inoltre due primi fori passanti di aggancio 38, aventi un asse longitudinale sostanzialmente ortogonale alla faccia di battuta 34, ed un secondo foro passante 40 sostanzialmente ortogonale ai primi 38 ed atto ad essere disposto sostanzialmente verticale.
Il primo corpo 31 comprende inoltre una sede filettata 42, che ha un asse longitudinale sostanzialmente parallelo all'asse longitudinale del secondo foro passante 40, ed all'interno della quale à ̈ avvitabile un grano di fissaggio 44 (figg. da 3, 4, 7 e 8) .
Il primo corpo 31 comprende inoltre due bordi di guida 35 inclinati di circa 45° rispetto ad un piano di giacitura della superficie di aggancio 32, e lungo ciascuno dei quali à ̈ ricavato un labbro 37, le cui funzionalità saranno di seguito spiegate in dettaglio, sporgente verso l'interno del primo corpo 31 stesso. Il primo corpo 31 comprende inoltre due bordi di posizionamento 36 inclinati di circa 6° rispetto al piano di giacitura della superficie di aggancio 32, e ricavati di seguito e in continuo rispetto ai due bordi di guida 35.
Il giunto 10 comprende, inoltre, un secondo corpo 61 avente una superficie di aggancio 62 sostanzialmente piana, disposta, in uso, sostanzialmente parallela alla superficie di aggancio 32 del primo corpo 31, ed atta a cooperare con una superficie interna di un tratto di estremità della traversa longitudinale 12.
Il secondo corpo 61 comprende inoltre un foro passante 70 ricavato in modo da disporsi sostanzialmente coassiale al secondo foro passante 40 del primo corpo 31.
In questo modo, attraverso il foro passante 40 ed il foro passante 70 viene inserita una vite di fissaggio 58, mediante la quale il piano di appoggio 18 del tavolo 16 viene fissato al giunto 10, e quindi alle due traverse 12 e 14.
Il secondo corpo 61 comprende inoltre una superficie di spinta 72, che ha un'inclinazione sostanzialmente ortogonale a quella del bordo di guida 35 del primo corpo 31 e sulla quale insiste una parte terminale 44a del grano di fissaggio 44, per determinare, in uso, l'allontanamento del secondo corpo 61 dal primo corpo 31.
Il secondo corpo 61 comprende inoltre due bordi di guida 65 inclinati in modo coordinato ai bordi di guida 35 del primo corpo 31. Su ciascuno dei bordi di guida 35 Ã ̈ ricavata una relativa aletta di aggancio 67, conformata in modo da cooperare a scatto con i labbri 37 dei bordi di guida 35 del primo corpo 31, in modo da determinare l'aggancio a scatto fra il primo corpo 31 ed il secondo corpo 61.
Nella fattispecie, le alette di aggancio 67 hanno un'inclinazione coordinata a quella dei labbri 37 e, quindi, dei bordi di guida 35, in modo da fungere esse stesse anche da elemento di guida nella movimentazione del secondo corpo 61 rispetto al primo corpo 31, in particolare, in condizioni estreme di espansione.
Con la soluzione secondo il presente trovato fin qui descritta, quando viene avvitato il grano 44 nella sede filettata 42, la sua parte terminale 44a spinge contro la superficie di spinta 72, si da determinare un sollevamento del secondo corpo 61 rispetto al primo corpo 31.
La cooperazione fra i bordi di guida 35 e 65, ovvero fra le alette di aggancio 67 ed i labbri 37, determinano un movimento combinato del secondo corpo 61 sia rispetto ad una direzione sostanzialmente ortogonale al piano di giacitura della superficie di aggancio 32 del primo corpo 31, sia rispetto ad una direzione sostanzialmente parallela a tale piano.
In questo modo, la superficie di aggancio 62 del secondo corpo 61 spinge in modo inclinato contro la relativa superficie interna della traversa longitudinale 12, garantendo un'ottima condizione di aggancio fra le parti.
Il secondo corpo 61 comprende inoltre due bordi di posizionamento 66 inclinati in modo coordinato ai bordi di posizionamento 36 del primo corpo 31, e ricavati di seguito e in continuo rispetto ai due bordi di guida 65
La cooperazione fra i due bordi di posizionamento 36 e 66 determina, in condizione di non espansione, uno scivolamento del secondo corpo 61 rispetto al primo corpo 31, sì da ridurre l'altezza complessiva del giunto 10 e favorirne l'inserimento all'interno della traversa longitudinale 12.
È chiaro che al giunto 10 fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti di giunto di collegamento per elementi tubolari di una struttura componibile e relativo procedimento di montaggio, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell'ambito di protezione da esse definito.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1.Giunto di collegamento per due elementi tubolari (12, 14) di una struttura componibile (16), in cui un primo elemento tubolare (12) coopera mediante una sua superficie di testa con una parete laterale (33) di un secondo elemento tubolare (14), caratterizzato dal fatto che comprende almeno: - un primo corpo (31) provvisto di almeno una prima superficie di aggancio (32) atta a cooperare, in uso, con un relativa superficie interna di detto primo elemento tubolare (12), di relative aperture di aggancio (38), in cui sono atte ad essere inserite relative viti di serraggio atte a bloccare detto primo corpo (31) a detto secondo elemento tubolare (14), e di almeno un primo bordo di guida (35) inclinato rispetto ad un piano di giacitura di detta prima superficie di aggancio (32); - un secondo corpo (61) indipendente da detto primo corpo (31) e agganciabile a quest'ultimo mediante relative alette di aggancio (67) e provvisto di una relativa seconda superficie di aggancio (62) opposta a detta prima superficie di aggancio (32) ed atta a cooperare, in uso, con una relativa superficie interna di detto primo elemento tubolare (12), e di almeno un relativo secondo bordo di guida (65) inclinato in modo coordinato a detto primo bordo di guida (35) ed atto a cooperare con detto primo bordo di guida (35) per condizionare la movimentazione reciproca dei due corpi (31, 61) sia lungo una prima direzione sostanzialmente ortogonale al piano di giacitura di detta prima superficie di aggancio (32), sia lungo una direzione sostanzialmente parallela a detto piano di giacitura; e - mezzi di espansione (44) disposti in cooperazione sia con detto primo corpo (31), sia con detto secondo corpo (61), ed attivabili per allontanare reciprocamente detto primo corpo (31) e detto secondo corpo (61), spingendo dette superfici di aggancio (32, 62) contro le relative superfici interne di detto primo elemento tubolare (12 ). 2 .Giunto come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la prima superficie di aggancio (32) e la seconda superficie di aggancio (62) sono sostanzialmente parallele fra loro. 3.Giunto come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che il primo bordo di guida (35) ha un'inclinazione rispetto al piano di giacitura della prima superficie di aggancio (32) dell'ordine delle decine di gradi. 4.Giunto come nella rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che l'inclinazione del primo bordo di guida (35) à ̈ compresa fra circa 30° e circa 60°, vantaggiosamente fra circa 40° e circa 50°. 5 .Giunto come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il primo bordo di guida (35) comprende un labbro (37) sporgente e rivolto verso il centro di detto primo corpo (31), ed à ̈ atto a cooperare con dette alette di aggancio (67), per determinare l'aggancio a scatto fra detto primo corpo (31) e detto secondo corpo (61). 6 .Giunto come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le alette di aggancio (67) hanno un'inclinazione coordinata al primo bordo di guida (35) per definire, in determinate condizioni estreme di espansione, la voluta azione di allontanamento reciproco lungo le due direzioni ortogonale e parallela al piano di giacitura della prima superficie di aggancio (32). 7 .Giunto come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il primo corpo (31) comprende almeno un primo bordo di posizionamento (36) inclinato rispetto al piano di giacitura della prima superficie di aggancio (32), ed il secondo corpo (61) comprende un secondo bordo di posizionamento (66) inclinato in modo coordinato a detto primo bordo di posizionamento (36). 8.Giunto come nella rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che il primo bordo di posizionamento (36) ha un'inclinazione ridotta rispetto all'inclinazione definita dal primo bordo di guida (35). 9.Giunto come nella rivendicazione 7 o 8, caratterizzato dal fatto che il primo bordo di posizionamento (36) ha un'inclinazione rispetto al piano di giacitura della prima superficie di aggancio (32) dell'ordine dei gradi. 10. Giunto come nella rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che l'inclinazione del primo bordo di posizionamento (36) à ̈ compresa fra circa 3° e circa 9°, vantaggiosamente fra circa 5° e circa 7°. 11. Giunto come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il primo corpo (31) comprende un foro passante filettato (42) ed orientato sostanzialmente ortogonale al piano di giacitura della prima superficie (32), i mezzi di espansione comprendono una vite senza testa (44) atta ad essere avvitata all'interno di detto foro passante filettato (42), ed il secondo corpo (61) comprende una superficie di spinta (72) inclinata sostanzialmente ortogonale al primo bordo di guida (35) e su cui insiste un'estremità (44a) di detta vite senza testa (44), durante l'azione di allontanamento reciproco fra i due corpi (31, 61). 12. Procedimento per collegare tra loro due elementi tubolari (12, 14) di una struttura componibile (16) mediante un giunto di collegamento, in cui un primo elemento tubolare (12) coopera mediante una sua superficie di testa con una parete laterale (33) di un secondo elemento tubolare (14), caratterizzato dal fatto che comprende almeno le seguenti fasi: - una prima fase, in cui un primo corpo (31) di detto giunto (10) viene bloccato a detta parete laterale (33) di detto secondo elemento tubolare (14); - una seconda fase, in cui un secondo corpo (61) viene agganciato a detto primo corpo (31) mediante relative alette di aggancio (67); - una terza fase, in cui detto primo corpo (31) e detto secondo corpo (61) vengono almeno parzialmente inseriti all'interno di detto primo elemento tubolare (12) in corrispondenza di detta superficie di testa, in modo che relative superfici di aggancio (32, 62) dei due corpi (31, 61) vengano disposte in cooperazione con relative superfici interne di detto primo elemento tubolare (12); ed - una quarta fase, in cui mezzi di espansione (44) vengono disposti in cooperazione sia con detto primo corpo (31), sia con detto secondo corpo (61), e vengono attivati per allontanare reciprocamente detto primo corpo (31) e detto secondo corpo (61), spingendo dette superfici di aggancio (32, 62) contro le relative superfici interne di detto primo elemento tubolare (12). 13. Procedimento come nella rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre una quinta fase, in cui un piano di appoggio (18) di detta struttura componibile (16) viene fissato a detto giunto (10), inserendo almeno una vite di fissaggio (58) in un primo foro (22) ed in un secondo foro (26), coassiali tra loro e ricavati su detto primo elemento tubolare (12).
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