ITUD20100187A1 - Giunto di collegamento per elementi tubolari di una struttura componibile e relativo procedimento di montaggio - Google Patents
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Description
Descrizione
"GIUNTO DI COLLEGAMENTO PER ELEMENTI TUBOLARI DI UNA STRUTTURA COMPONIBILE E RELATIVO PROCEDIMENTO DI MONTAGGIO"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un giunto e ad un relativo procedimento di montaggio per collegare tra loro una pluralità di elementi tubolari di una struttura componibile, quale ad esempio un telaio strutturale di un mobile, una scrivania, un tavolo, uno scaffale, o simile. In particolare, il giunto secondo il presente trovato à ̈ di tipo angolare, ossia predisposto per permettere l'unione fra loro di due traversi ed un montante della struttura componibile, in cui ciascuno à ̈ montato sostanzialmente ortogonale rispetto all'altro, ad esempio, per definire un angolo del telaio di supporto del mobile.
STATO DELLA TECNICA
Nel settore dell'arredamento, ad esempio dei tavoli smontabili, à ̈ noto il problema di collegare fra loro due o più elementi tubolari, ad esempio due o più traverse di supporto di un piano di appoggio, ed un montante, che definisce la gamba del tavolo, od altro elemento idoneo di supporto del piano di appoggio dal terreno .
Una soluzione nota a tale problema prevede di saldare tra loro le traverse e il montante, con l'inconveniente però di limitare notevolmente la smontabilità del tavolo e di aumentare il suo ingombro in condizione smontata .
Un'altra soluzione nota prevede la realizzazione di fori passanti sulle traverse e l'impiego di piastre, blocchetti e profili angolari, od altri elementi ausiliari esterni alle traverse ed ai montanti, conformati in modo da definire il posizionamento ed il bloccaggio a triedro ortogonale dei tre.
Tale soluzione nota comporta, tuttavia, uno sgradevole effetto estetico, in quanto una parte delle viti, normalmente la loro testa, nonché le piastre, i blocchetti ed i profili sono visibili.
Inoltre, questo tipo di soluzione nota può risultare poco efficace, o comunque più costosa, nel caso in cui uno dei tre elementi tubolari, ad esempio il montante, ha una sezione trasversale triangolare.
Inoltre, tutte le fasi di posizionamento reciproco degli elementi tubolari, di associazione delle piastre, blocchetti e profili, e di serraggio delle viti, richiedono una conoscenza tecnica ed un tempo di intervento relativamente elevati.
Pertanto, l'utente finale che si trova a dover montare autonomamente il tavolo può incorrere in notevoli difficoltà ed impedimenti, con il rischio di non avere un ancoraggio finale solido, e con la possibilità che si verifichino cedimenti del tavolo durante l'uso.
Uno scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare un giunto, e mettere a punto un procedimento, che permettano di collegare tra loro elementi tubolari per mobili componibili, quali un tavolo, una scrivania o simili, in cui gli elementi di assemblaggio sono completamente a scomparsa all'interno dei relativi elementi tubolari, ed in cui viene garantito un ancoraggio solido e privo di giochi tra gli elementi tubolari, in particolare per il collegamento reciproco ed ortogonale di tre elementi tubolari.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato à ̈ espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti.
Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell'idea di soluzione principale.
In accordo con il suddetto scopo, un giunto secondo il presente trovato à ̈ impiegabile per collegare tra loro una pluralità di elementi tubolari di una struttura componibile .
In particolare, il giunto secondo il trovato si applica in un accoppiamento del tipo in cui almeno un primo elemento tubolare ed un secondo elemento tubolare sono disposti sostanzialmente complanari e convergono in uno spigolo di convergenza, ed un terzo elemento tubolare à ̈ disposto sostanzialmente ortogonale ai primi due elementi tubolari e converge nello stesso spigolo di convergenza formando una struttura sostanzialmente a triedro.
Secondo il presente trovato, il giunto comprende almeno:
- un corpo centrale atto a definire sostanzialmente lo spigolo di convergenza fra i tre elementi tubolari;
- un primo profilo di collegamento estendentesi lateralmente dal corpo centrale lungo un primo piano, in uso sostanzialmente orizzontale, ed avente una sezione trasversale conformata in modo da poter essere inserita all'interno di un tratto di estremità del primo elemento tubolare;
- un secondo profilo di collegamento estendentesi lateralmente dal corpo centrale in modo speculare al primo profilo di collegamento lungo detto primo piano, ed avente una sezione trasversale conformata in modo da poter essere inserita all'interno di un tratto di estremità del secondo elemento tubolare; ed
- un terzo profilo di collegamento estendentesi dal corpo centrale lungo un secondo piano, sostanzialmente ortogonale al primo piano, ed avente un primo corpo fissato al corpo centrale e provvisto di almeno una prima superficie di aggancio atta a cooperare, in uso, con un relativa superficie interna del terzo elemento tubolare, e di una prima superficie di guida inclinata rispetto alla prima superficie di aggancio. Il terzo profilo comprende inoltre un secondo corpo, indipendente dal primo corpo, disposto scorrevole rispetto a quest'ultimo e provvisto di una relativa seconda superficie di aggancio opposta alla prima superficie di aggancio del primo copro ed atta a cooperare, in uso, con una relativa superficie interna del secondo elemento tubolare, e di una seconda superficie di guida disposta in scorrimento sulla prima superficie di guida ed avente un'inclinazione coordinata a quest 'ultima.
Tale inclinazione coordinata delle due superfici di guida, fa sì che lo scorrimento reciproco dei due corpi determini un'espansione del terzo profilo di collegamento in una direzione sostanzialmente trasversale al terzo elemento tubolare e, quindi, generando una spinta trasversale delle superfici di aggancio contro le superfici interne del terzo elemento tubolare stesso, fino a determinare il bloccaggio del terzo profilo di collegamento a tale terzo elemento tubolare.
In questo modo, si ha che l'espansione del terzo profilo di collegamento all'interno del terzo elemento tubolare impedisce un movimento longitudinale reciproco fra i due, garantendo così l'aggancio meccanico per interferenza fra le parti.
Con il presente trovato si ha pertanto la possibilità di simulare sostanzialmente una condizione di accoppiamento conico fra le superfici di aggancio e le relative superfici interne del primo elemento tubolare, sfruttando al massimo le caratteristiche estetiche ed economiche dei giunti ad espansione e garantendo, comunque, un ancoraggio solido e privo di giochi, almeno con il terzo elemento tubolare, sostanzialmente in qualsiasi condizione di montaggio.
Secondo il presente trovato, il giunto di collegamento comprende inoltre mezzi di espansione associati almeno al terzo profilo di collegamento ed attivabili per determinare lo scorrimento reciproco dei due corpi lungo una direzione sostanzialmente longitudinale al terzo profilo stesso, sì da determinare l'espansione dimensionale della sezione trasversale di tale terzo profilo di collegamento all'interno del terzo elemento tubolare .
Secondo un'ulteriore variante, la prima superficie di aggancio del primo corpo e la seconda superficie di aggancio del secondo corpo sono sostanzialmente parallele fra loro.
Secondo un'altra variante, la prima superficie di guida del primo elemento ha un'inclinazione rispetto alla relativa prima superficie di aggancio dell'ordine di alcuni gradi. Ad esempio, tale inclinazione à ̈ compresa fra circa 2° e circa 8°, vantaggiosamente fra circa 4° e circa 6°.
Secondo un'altra variante, il corpo centrale ed il primo corpo comprendono un foro passante comune, orientato secondo una direzione longitudinale al terzo profilo, il secondo corpo comprende una sede filettata disposta, in uso, sostanzialmente allineata al foro passante, ed i mezzi di espansione comprendono un elemento a vite disposto passante all'interno del foro passante del primo corpo, ed atto ad essere avvitato nella sede filettata del secondo corpo.
In questa soluzione di variante, l'avvitamento dell'elemento a vite nella sede filettata determina la movimentazione del secondo corpo rispetto al primo e, quindi, l'espansione di quest'ultimo all'interno del terzo elemento tubolare.
Secondo un'ulteriore variante, il corpo centrale comprende una sede di posizionamento per l'elemento a vite, conformata in modo da permetterne sia la disposizione nel foro passante, sia la rotazione rispetto alla sede filettata e, allo stesso tempo, impedirne il movimento assiale verso l'interno del terzo elemento tubolare .
Tale sede di posizionamento permette inoltre una facile e comoda attivazione della vite dall'esterno del corpo centrale.
Secondo una variante, anche il primo profilo di collegamento comprende i due corpi scorrevoli reciprocamente lungo le superfici di guida inclinate, per definire l'espansione del primo profilo di collegamento stesso all'interno del primo elemento tubolare.
Secondo un'altra variante, anche il secondo profilo di collegamento comprende i due corpi scorrevoli reciprocamente lungo le superfici di guida inclinate, per definire l'espansione del secondo profilo di collegamento stesso all'interno del secondo elemento tubolare.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 illustra una vista assonometrica in esploso di un elemento di arredamento componibile a cui sono applicati quattro giunti secondo il presente trovato;
- la fig. 2 illustra una vista assonometrica ingrandita ed in esploso di uno dei giunti di fig. 1;
la fig. 3 illustra una vista assonometrica frontale del giunto di fig. 2;
- la fig. 4 illustra una vista assonometrica posteriore del giunto di fig. 3;
- la fig. 5 illustra una vista assonometrica posteriore del giunto di fig. 3, in una differente condizione operativa;
- la fig. 6 illustra una variante di fig. 4.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento uguali sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni sostanzialmente uguali nelle figure .
DESCRIZIONE DI UNA FORMA PREFERENZIALE DI REALIZZAZIONE
Con riferimento alla fig. 1, un giunto di collegamento 10 secondo il presente trovato à ̈ impiegabile per collegare tra loro due traverse orizzontali 12 ed un montante 14 del telaio di un mobile, che, nel caso illustrato, à ̈ un tavolo 16.
Sia le traverse orizzontali 12, sia il montante 14 sono ricavati da profilati tubolari, ossia provvisti di una cavità longitudinale passante.
Ciascuna traversa orizzontale 12 ha, nel caso di specie, sezione trasversale rettangolare, e ad essa à ̈ superiormente fissabile un piano di appoggio (di tipo noto e non illustrato) del tavolo 16, mentre il montante 14 ha una sezione trasversale triangolare ed à ̈ vincolato alle due traverse orizzontali 12, sì da costituire le gambe, od altro elemento di supporto, del tavolo 16. Non si esclude che il giunto 10 secondo il presente trovato possa essere efficacemente applicato anche a strutture componibili in cui le traverse orizzontali 12, il montante 14 ed eventuali altri elementi strutturali a cui il giunto 10 à ̈ associabile, abbiano sezioni trasversali differenti da quelle rettangolare e triangolare, ad esempio circolare, ovoidale, od altre.
Nella fattispecie, le due traverse 12 ed il montante 14 sono fra loro disposti reciprocamente ortogonali a definire una struttura a triedro.
Nella soluzione illustrata nelle figure allegate, sulle pareti laterali delle traverse orizzontali 12, rivolte verso l'interno del tavolo 16, sono ricavati due fori passanti 22 allineati longitudinalmente fra loro, la cui funzionalità sarà di seguito spiegata in dettaglio .
In particolare, il giunto 10 comprende un corpo centrale 30, un primo profilo di collegamento 31, un secondo profilo di collegamento 32 ed un terzo profilo di collegamento 33, montati sul corpo centrale 30 secondo la disposizione reciproca a triedro che si vuole ottenere per le due traverse orizzontali 12 e per il montante 14.
Il primo profilo 31 ha una sezione trasversale rettangolare coordinata con la cavità longitudinale della prima traversa orizzontale 12, ed à ̈ provvisto di una coppia di fori filettati 23 disposti, in uso, in corrispondenza dei fori passanti 22 della prima traversa orizzontale 12.
Nella fattispecie, come illustrato nel particolare di fig. 2, all'interno dei fori passanti 22 e dei fori filettati 23, vengono operativamente posizionate relative viti senza testa 25, o grani, di fissaggio reciproco fra le parti.
Specularmene al primo profilo 31, rispetto al corpo centrale 30, il secondo profilo 32 ha una sezione trasversale rettangolare coordinata con la cavità longitudinale della seconda traversa orizzontale 12, ed à ̈ anch'esso provvisto di una coppia di fori filettati 23 disposti, in uso, in corrispondenza dei fori passanti 22 della prima traversa orizzontale 12.
Nella fattispecie, come illustrato nel particolare di fig. 2, all'interno dei fori passanti 22 e dei fori filettati 23, vengono operativamente posizionate relative viti senza testa 25, o grani, di fissaggio reciproco fra le parti.
II terzo profilo 33 comprende un primo corpo 35, fissato al corpo centrale 31 e provvisto, in generale, di almeno una superficie di aggancio 36 sostanzialmente piana ed atta a cooperare con una relativa superficie interna di un tratto di estremità del montante 14. Nella fattispecie, avendo il montante 14 una sezione trasversale di forma sostanzialmente triangolare, il primo corpo 35 comprende due superfici di aggancio 36 che cooperano con due relative superfici interne del tratto di estremità del montante 14 stesso.
II primo corpo 35 comprende, inoltre, una superficie di guida 37 inclinata, nella fattispecie di un angolo di circa 4-5°, rispetto alla superficie di aggancio 36 ed una sede longitudinale 39 ricavata in una zona mediana di tale superficie di guida 37.
Fra il corpo centrale 30 ed il primo corpo 35 del terzo profilo 33 Ã ̈ previsto un foro passante 40 orientato longitudinalmente al terzo profilo 33, nella fattispecie sostanzialmente allineato con la sede longitudinale 39.
Sul corpo centrale 30 Ã ̈ ricavata una sede di posizionamento 41 di forma sostanzialmente ad occhiello, o asola, ed aperta, da un lato, verso l'esterno del corpo centrale 30 e, dall'altro lato, verso il foro passante 40.
II terzo profilo 33 comprende, inoltre, un secondo corpo 42, mobile in direzione longitudinale rispetto al primo corpo 35 e provvisto di almeno una superficie di aggancio 43 sostanzialmente piana ed atta a cooperare con una relativa superficie interna di un tratto di estremità del montante 14.
Il secondo corpo 42 comprende, inoltre, una superficie di guida 45 appoggiata in modo scorrevole sulla superficie di guida 37 ed inclinata rispetto alla superficie di aggancio 43 in modo coordinato alla superficie di guida 37.
Il secondo corpo 42 comprende, inoltre, una nervatura longitudinale 46 ricavata in una zona mediana di tale superficie di guida 37, ed avente una conformazione tale da scorrere all'interno della sede longitudinale 39. Su una superficie di testa della nervatura longitudinaie 46 Ã ̈ ricavato un foro filettato 47 disposto allineato al foro passante 40.
In questo modo, fra il foro passante 40 ed il foro filettato 47 viene operativamente disposta una vite di espansione 49.
In particolare la vite di espansione 49 si alloggia con la sua testa all'interno della sede di posizionamento 41, con il suo stelo all'interno del foro passante 40 e con la sua porzione filettata all'interno del foro filettato 47.
La sede di posizionamento 41 ha forma e dimensioni tali da permettere sia il completo alloggiamento della vite di espansione 49, sia la sua rotazione per effettuare l'avvitamento, ma impedisce movimenti assiali della vite di espansione 49 stessa verso l'interno del terzo profilo 33.
In questo modo, l'avvitamento della vite di espansione 49 determina uno scorrimento longitudinale del secondo corpo 42 rispetto al primo corpo 35. Per effetto dell'inclinazione delle superfici di guida 37 e 45 fra loro a contatto, lo scorrimento dei due corpi 35 e 42 determina un'espansione in larghezza del terzo profilo, portando le superfici di aggancio 36 e 43 in pressione contro le relative superfici interne del montante 14, garantendo un'ottima condizione di aggancio fra le parti .
È chiaro che al giunto 10 fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.
Rientra ad esempio nell'ambito del presente trovato prevedere che il primo profilo 31 e/o il secondo profilo 32, sono provvisti dei due corpi 35 e 42, per definire l'espansione del primo profilo 31 all'interno della prima traversa orizzontale 12 e/o del secondo profilo 32 all'interno della seconda traversa orizzontale 12.
Come illustrato nella variante di fig. 6, rientra anche nell'ambito del presente trovato prevedere che la superficie di guida 45 del secondo corpo 42 sia provvista di due o più intagli 50, conformati per definire altrettanti bordi di contatto 51 con la superficie di guida 37 del primo corpo 35. In questa soluzione di variante, si ha una notevole riduzione della superficie di contatto fra il primo corpo 35 ed il secondo corpo 42, sì da facilitare notevolmente le operazioni di realizzazione e aumentare la precisione e l'efficacia dell 'accoppiamento.
Nella stessa forma di realizzazione, sia sul primo profilo 31, sia sul secondo profilo 32 sono previste relative nervature di irrigidimento 52, predisposte per aumentare la resistenza a flessione e a torsione di ciascun profilo 31 e 32.
Rientra anche nell'ambito del presente trovato che il primo elemento 35 e/o il secondo elemento 42 presentano scanalature di alleggerimento dalla parte opposta alle relative superfici di guida 37, 45, sì da ridurre il peso complessivo ed i costi del giunto di collegamento 10.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti di giunto di collegamento per elementi tubolari di una struttura componibile e relativo procedimento di montaggio, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell'ambito di protezione da esse definito.
Claims (1)
- RIVENDICAZIONI 1.Giunto di collegamento per una pluralità di elementi tubolari (12, 14) di una struttura componibile (16), in cui almeno un primo elemento tubolare (12) ed un secondo elemento tubolare (12) sono disposti sostanzialmente complanari e convergono in uno spigolo di convergenza, ed un terzo elemento tubolare (14) à ̈ disposto sostanzialmente ortogonale al primo ed al secondo elemento tubolare (12) e converge nello stesso spigolo di convergenza formando una struttura sostanzialmente a triedro, caratterizzato dal fatto che comprende almeno: - un corpo centrale (30) definente lo spigolo di convergenza fra i tre elementi tubolari (12, 14); - un primo profilo (31) di collegamento estendentesi lateralmente da detto corpo centrale (30) lungo un primo piano, ed inseribile all'interno del primo elemento tubolare (12); - un secondo profilo (32) di collegamento estendentesi lateralmente da detto corpo centrale (30) in modo speculare a detto primo profilo (31) lungo detto primo piano, ed inseribile all'interno del secondo elemento tubolare (12); ed - un terzo profilo (33) di collegamento estendentesi da detto corpo centrale (30) lungo un secondo piano, sostanzialmente ortogonale al primo piano, ed avente un primo corpo (35) fissato a detto corpo centrale (30) e provvisto di almeno una prima superficie di aggancio (36) atta a cooperare, in uso, con un relativa superficie interna del terzo elemento tubolare (14), e di una prima superficie di guida (37) inclinata rispetto a detta prima superficie di aggancio (36), ed un secondo corpo (42), indipendente da detto primo corpo (35), disposto scorrevole rispetto a quest'ultimo e provvisto di una relativa seconda superficie di aggancio (43) opposta a detta prima superficie di aggancio (36) ed atta a cooperare, in uso, con una relativa superficie interna del secondo elemento tubolare, e di una seconda superficie di guida (45) disposta in scorrimento su detta prima superficie di guida (37) ed avente un'inclinazione coordinata a quest'ultima. 2.Giunto come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre mezzi di espansione (49) associati almeno al terzo profilo (33) ed attivabili per determinare lo scorrimento reciproco dei due corpi (35, 42) lungo una direzione sostanzialmente longitudinale a detto terzo profilo (33), sì da determinare l'espansione dimensionale della sezione trasversale di detto terzo profilo (33) all'interno del terzo elemento tubolare (14). 3.Giunto come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che la prima superficie di aggancio (36) e la seconda superficie di aggancio (43) sono sostanzialmente parallele fra loro. 4 .Giunto come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la prima superficie di guida (36) ha un'inclinazione rispetto alla relativa prima superficie di aggancio (36) dell'ordine di alcuni gradi. 5 .Giunto come nella rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che l'inclinazione della prima superficie di guida (36) à ̈ compresa fra circa 2° e circa 8°, vantaggiosamente fra circa 4° e circa 6°. 6.Giunto come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 2 a 5, caratterizzato dal fatto che il corpo centrale (30) ed il primo corpo (35) comprendono un foro passante (40) comune, orientato secondo una direzione longitudinale al terzo profilo (33), il secondo corpo (42) comprende una sede filettata (47) disposta sostanzialmente allineata a detto foro passante (40), ed i mezzi di espansione comprendono un elemento a vite (49) disposto passante all'interno di detto foro passante (40) ed atto ad essere avvitato in detta sede filettata (47). 7.Giunto come nella rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che il corpo centrale (30) comprende una sede di posizionamento (41) per l'elemento a vite (49). 8 .Giunto come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la seconda superficie di guida (45) comprende due o più intagli (50) conformati per definire altrettanti bordi di contatto (51) con la prima superficie di guida (37). 9 .Procedimento per collegare tra loro una pluralità di elementi tubolari (12, 14) di una struttura componibile (16) mediante un giunto di collegamento, in cui almeno un primo elemento tubolare (12) ed un secondo elemento tubolare (12) sono disposti sostanzialmente complanari e convergono in uno spigolo di convergenza, ed un terzo elemento tubolare (14) à ̈ disposto sostanzialmente ortogonale al primo ed al secondo elemento tubolare (12) e converge nello stesso spigolo di convergenza formando una struttura sostanzialmente a triedro, caratterizzato dal fatto che comprende almeno la fase di fornire un giunto di collegamento (10) avente: - un primo profilo (31) di collegamento estendentesi lateralmente da detto corpo centrale (30) lungo un primo piano, ed avente una sezione trasversale conformata in modo da poter essere inserita all'interno di un tratto di estremità del primo elemento tubolare (12); - un secondo profilo (32) di collegamento estendentesi lateralmente da detto corpo centrale (30) in modo speculare a detto primo profilo (31) lungo detto primo piano, ed avente una sezione trasversale conformata in modo da poter essere inserita all'interno di un tratto di estremità del secondo elemento tubolare (12); ed - un terzo profilo (33) di collegamento estendentesi da detto corpo centrale (30) lungo un secondo piano, sostanzialmente ortogonale al primo piano, ed avente un primo corpo (35) fissato a detto corpo centrale (30) e provvisto di almeno una prima superficie di aggancio (36) atta a cooperare, in uso, con un relativa superficie interna del terzo elemento tubolare (14), e di una prima superficie di guida (37) inclinata rispetto a detta prima superficie di aggancio (36), ed un secondo corpo (42), indipendente da detto primo corpo (35), disposto scorrevole rispetto a quest'ultimo e provvisto di una relativa seconda superficie di aggancio (43) opposta a detta prima superficie di aggancio (36) ed atta a cooperare, in uso, con una relativa superficie interna del secondo elemento tubolare, e di una seconda superficie di guida (45) disposta in scorrimento su detta prima superficie di guida (37) ed avente un'inclinazione coordinata a quest'ultima. 10. Procedimento come nella rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre una fase di espansione, in cui mediante mezzi di espansione (49) assod ati almeno al terzo profilo (33), viene determinato lo scorrimento reciproco del primo corpo (35) e del secondo corpo (42) lungo una direzione sostanzialmente longitudinale a detto terzo profilo (33), sì da determinare l'espansione dimensionale della sezione trasversale di detto terzo profilo (33) all'interno del terzo elemento tubolare (14).
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