ITVI20080294A1 - Pattino per il collegamento di elementi strutturali, giunto articolato comprendente tale pattino e struttura comprendente tale giunto articolato - Google Patents

Pattino per il collegamento di elementi strutturali, giunto articolato comprendente tale pattino e struttura comprendente tale giunto articolato Download PDF

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ITVI20080294A1
ITVI20080294A1 IT000294A ITVI20080294A ITVI20080294A1 IT VI20080294 A1 ITVI20080294 A1 IT VI20080294A1 IT 000294 A IT000294 A IT 000294A IT VI20080294 A ITVI20080294 A IT VI20080294A IT VI20080294 A1 ITVI20080294 A1 IT VI20080294A1
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IT
Italy
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shoe
fact
articulated joint
structural elements
prismatic guide
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IT000294A
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Mirko Cisotto
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Alutecnica Srl
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    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
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Description

PATTINO PER IL COLLEGAMENTO DI ELEMENTI STRUTTURALI, GIUNTO ARTICOLATO COMPRENDENTE TALE PATTINO E STRUTTURA COMPRENDENTE TALE GIUNTO ARTICOLATO.
DESCRIZIONE
La presente invenzione concerne un pattino per il collegamento di elementi strutturali, in particolare di profilati.
La presente invenzione concerne altresì un giunto articolato comprendente il suddetto pattino, particolarmente adatto alla realizzazione di strutture di supporto per pannelli fotovoltaici.
L’invenzione concerne inoltre una struttura comprendente il suddetto giunto articolato, in particolare una struttura di supporto per pannelli fotovoltaici.
E’ noto che i pannelli fotovoltaici realizzano la massima efficienza di esercizio quando vengono orientati in direzione opportuna rispetto alle condizioni di irraggiamento presenti nella specifica località di installazione.
Generalmente, per fissare i pannelli fotovoltaici alle coperture degli edifici o a piani di supporto analoghi si impiegano strutture, costituite preferibilmente da profilati metallici o da analoghi elementi strutturali collegati tra loro, che sostengono i pannelli con un prefissato orientamento.
I profilati sono realizzati preferibilmente in alluminio, che consente di ottenere strutture molto leggere e, allo stesso tempo, sufficientemente robuste per sostenere i pannelli.
Nella sua forma più semplice, una struttura di supporto del tipo suddetto è costituita da una coppia di fianchi triangolari sui quali vengono fissati due profilati trasversali che sostengono i pannelli fotovoltaici.
Secondo una tecnica nota, i fianchi triangolari comprendono tre profilati interconnessi alle estremità mediante viti, le quali vengono inserite in fori di collegamento praticati in posizioni opportune sui profilati stessi.
Talvolta, i fori di collegamento vengono praticati prima della posa in opera per facilitare le successive operazioni di montaggio, cosa particolarmente vantaggiosa quando i pannelli vengono installati in condizioni gravose e/o potenzialmente pericolose come, ad esempio, sulle coperture degli edifici.
Tuttavia, la preforatura dei fianchi comporta l'inconveniente di impedire l’eventuale successiva regolazione della posizione dei pannelli.
La suddetta regolazione può rendersi necessaria, ad esempio, per compensare possibili irregolarità del piano di appoggio della struttura, oppure per correggere eventuali errori di valutazione della pendenza del piano di appoggio.
In questi casi, la regolazione viene effettuata impiegando spessori interposti tra i fianchi della struttura ed il piano di appoggio, oppure mediante altri mezzi di fortuna, che in ogni caso non consentono una regolazione accurata e possono rendere instabile la struttura di sostegno.
Secondo un'ulteriore tecnica nota, i fori di collegamento vengono praticati direttamente in fase di installazione dei pannelli, quando la struttura è già stata parzialmente fissata al piano di appoggio.
In linea di principio, questa tecnica consente di praticare i fori tenendo conto dell’effettiva forma e pendenza del piano di appoggio. In realtà, essa si rivela piuttosto laboriosa, soprattutto quando dev’essere svolta sulla copertura di edifici e, pertanto, essa presenta l’inconveniente di facilitare gli errori di assemblaggio, che devono poi essere corretti nei modi già menzionati in precedenza.
In ogni caso, entrambe le tecniche sopra descritte presentano l'inconveniente che, una volta praticati i fori di collegamento, i fianchi non possono più venire modificati.
La presente invenzione si prefigge di superare gli inconvenienti sopra descritti appartenenti all'arte nota.
In particolare, è un primo scopo dell'invenzione realizzare una struttura di sostegno, particolarmente adatta all'installazione di pannelli fotovoltaici, la cui configurazione possa essere facilmente modificata in qualsiasi momento.
E’ altresì scopo dell’invenzione realizzare una struttura di sostegno per pannelli fotovoltaici che consenta una regolazione accurata del loro orientamento, rispetto a quanto consentito dalle strutture di tipo noto per uso analogo.
I suddetti scopi vengono raggiunti mediante un pattino secondo la rivendicazione 1 , il quale consente di collegare tra loro gli elementi costituenti la struttura in modo da poterne regolare la posizione reciproca facilmente e con accuratezza.
I suddetti scopi sono altresì raggiunti da due forme esecutive di giunto articolato comprendenti il suddetto pattino, in accordo con le rivendicazioni 10 e 12, nonché da una struttura di sostegno comprendente tale giunto articolato, secondo la rivendicazione 17. Ulteriori caratteristiche di dettaglio del pattino, del giunto e della struttura dell’invenzione sono riportate nelle relative rivendicazioni dipendenti.
Vantaggiosamente, in virtù della presenza del pattino, la struttura di sostegno consente di regolare in qualsiasi momento, in modo semplice ed accurato, l'orientamento dei pannelli fotovoltaici associati alla struttura, così da ottenerne la massima efficienza energetica. Ancora vantaggiosamente, la possibilità di regolare la struttura permette di ottenere una regolazione ottimale dell'orientamento dei pannelli indipendentemente da eventuali irregolarità del piano d'appoggio.
Inoltre, vantaggiosamente, la facilità di regolazione della struttura consente di ridurre le spese di manodopera ed i rischi legati all'Installazione sulle coperture degli edifici.
Ancora vantaggiosamente, i pattini consentono di assemblare parzialmente la struttura di sostegno prima della sua installazione, mantenendone al contempo un ingombro ridotto in modo da facilitare il suo trasporto in loco.
Gli scopi ed i vantaggi sopra menzionati, assieme ad altri che verranno evidenziati in seguito, si comprenderanno durante la descrizione di preferite forme esecutive dell'invenzione, date a titolo indicativo ma non limitativo con riferimento alle tavole di disegno allegate, dove:
- la fig. 1 rappresenta la struttura di sostegno dell'invenzione, in vista assonometrica;
le figg. 2 e 3 rappresentano un fianco della struttura di fig. 1 in due differenti configurazioni operative, in vista laterale;
le figg. 4 e 5 rappresentano due dettagli della struttura di fig. 1 ; - la fig. 6 rappresenta il dettaglio di fig. 5, parzialmente sezionato secondo il piano di sezione V -V;
la fig. 7 rappresenta il pattino dell'invenzione, in vista assonometrica esplosa;
la fig. 8 rappresenta una variante del pattino di fig. 7, in vista assonometrica esplosa
Il pattino dell'invenzione viene rappresentato in dettaglio in fig. 7, dove viene indicato complessivamente con il riferimento 1.
Si osserva che esso comprende un corpo principale 5 che presenta una cavità prismatica 6 individuante un asse di sviluppo longitudinale X.
La cavità prismatica 6 è scorrevolmente associabile ad una guida prismatica 15a appartenente ad un primo elemento strutturale 15, come si osserva ad esempio in fig. 4.
Più precisamente, l’accoppiamento tra la guida prismatica 15a e la cavità prismatica 6 del pattino 1 definisce una direzione di scorrimento del pattino parallela al suddetto asse longitudinale X. Il pattino 1 comprende altresì mezzi di snodo 1a che individuano un asse di articolazione Y attorno al quale è girevolmente associabile un secondo elemento strutturale 16.
L’assieme appena descritto, comprendente due elementi strutturali 15, 16 interconnessi mediante un pattino 1 , definisce un giunto articolato 12 che consente di modificare la posizione reciproca tra i due elementi strutturali 15, 16.
Infatti, il pattino 1 consente sia lo scorrimento che la rotazione del secondo elemento strutturale 16 rispetto al primo elemento 15, come sarà ulteriormente approfondito nel seguito.
Preferibilmente, il giunto articolato 12 comprende un secondo pattino 2, scorrevolmente associato ad una guida prismatica 16a appartenente al secondo elemento strutturale 16, i pattini 1 e 2 essendo girevolmente associati tra loro in corrispondenza dei rispettivi mezzi di snodo 1a, 2a.
Vantaggiosamente, l’accoppiamento dei due pattini 1, 2 consente di ottenere un’articolazione simmetrica, in quanto entrambi gli elementi strutturali 15, 16 del giunto 12 possono venire indifferentemente fatti scorrere e/o ruotati uno rispetto all’altro.
Inoltre, preferibilmente, le guide prismatiche 15a, 16a degli elementi strutturali 15, 16 presentano la stessa geometria e, conseguentemente, i pattini 1 , 2 possono presentare rispettive cavità 6 con la stessa sezione.
Questo consente di impiegare due pattini 1, 2 identici per collegare i due elementi strutturali 15, 16 tra loro, a vantaggio della semplicità di fabbricazione del giunto 12.
La fig. 5 rappresenta una variante del giunto articolato dell’invenzione, indicata con 12’ e visibile anche nelle figg. 2, 3 e 6. In questa variante, il collegamento dell’elemento 17 al pattino 1 avviene, anziché mediante un secondo pattino, tramite un elemento di collegamento 19, fissato all’elemento 17 ad esempio mediante una vite 20.
Come si osserva anche in fig. 6, l’elemento di collegamento 19 è provvisto di mezzi di snodo che si accoppiano ai mezzi di snodo 3a del pattino 3, ad esempio mediante un’ulteriore vite 13.
Entrambi i suddetti giunti articolati 12, 12’ possono venire impiegati per realizzare una struttura di sostegno regolabile, ad esempio del tipo rappresentato in fig. 1 ed ivi indicata complessivamente con 14. La struttura 14 presenta due fianchi triangolari 21 identici, ciascuno dei quali comprende tre giunti articolati dei tipi sopra descritti e che supportano due elementi trasversali 22, preferibilmente del tipo adatto al fissaggio di pannelli fotovoltaici.
Ciascun fianco 21 presenta un giunto angolare 12 comprendente due elementi strutturali principali 15, 16 collegati mediante una coppia di pattini 1 , 2 ed un elemento distanziatore 17 che collega i due elementi strutturali principali 15, 16 per definire una struttura triangolare geometricamente stabile.
In particolare, l'elemento distanziatore 17 presenta ciascuna estremità 17a, 17b connessa ad un rispettivo elemento strutturale 15, 16 mediante l’interposizione di un ulteriore pattino 3, 4.
Ciascun ulteriore pattino 3, 4 è scorrevolmente associato ad un corrispondente elemento strutturale 15, 16 ed è girevolmente associato all’elemento distanziatore 17, preferibilmente ma non necessariamente mediante un elemento di collegamento 19 del tipo sopra descritto.
In questo modo, i fianchi triangolari 21 sono completamente regolabili in quanto, essendo i due elementi strutturali principali 15, 16 incernierati uno sull’altro, essi possono venire divaricati a piacimento facendo scorrere le estremità 17a, 17b dell’elemento distanziatore 17 lungo di essi, come illustrato esemplificativamente nelle figg. 2 e 3. Si comprende pertanto che la struttura 14 sopra descritta è modificabile facilmente ed in ogni momento, raggiungendo uno degli scopi dell’invenzione.
E’ evidente che i pattini ed i giunti angolari secondo l’invenzione consentono, vantaggiosamente, di realizzare strutture regolabili di forma qualsivoglia, anche diverse da quella qui rappresentata, adattabili a svariati usi e luoghi di installazione.
Il pattino 1 dell’invenzione prevede mezzi di vincolo 7 per impedire lo scorrimento del pattino stesso sulla guida prismatica 15a del corrispondente elemento strutturale 15, cosi da bloccare la struttura 14 nella configurazione desiderata.
Preferibilmente e come si osserva nelle figg. 6 e 7, i suddetti mezzi di vincolo 7 comprendono un elemento di attrito 8 posizionabile a ridosso della guida prismatica 15a dell’elemento strutturale 15 e dalla parte opposta rispetto al corpo principale 5, in modo che il corpo principale 5 e l’elemento di attrito 8 possano venire stretti contro la guida prismatica 15a.
Vantaggiosamente, il bloccaggio mediante un elemento di attrito 8 evita di dover praticare fori sugli elementi strutturali 15, 16, mantenendo l’integrità di questi ultimi e semplificando l’assemblaggio della struttura 14.
Preferibilmente, l’elemento di attrito 8 è mobilmente connesso al corpo principale 5 mediante mezzi di unione 9, che definiscono per l’elemento di attrito 8 un asse di spostamento Z preferibilmente ortogonale all’asse di sviluppo X della cavità 6.
Vantaggiosamente, i suddetti mezzi di unione 9 mantengono l’elemento di attrito 8 associato al pattino 1 anche durante lo scorrimento di quest’ultimo.
Preferibilmente, l’elemento di attrito 8 viene accolto scorrevolmente in un canale 18 della guida prismatica 15a, sviluppato secondo l’asse longitudinale della guida stessa e provvisto di bordi 18a rientranti verso l’interno del canale, visibili in fig. 6, sui quali agisce l’elemento di attrito 8 per bloccare il pattino, qui indicato con 3 ma analogo al pattino 1 ed agli altri pattini qui descritti.
Vantaggiosamente, i bordi rientranti 18a impediscono lo sfilamento dell’elemento di attrito 8 dal canale 18 durante lo scorrimento, facilitando la regolazione della posizione del pattino.
Evidentemente, varianti esecutive dell’invenzione possono prevedere che il pattino sia scorrevolmente associabile al canale 18 in corrispondenza di una parte diversa dall'elemento di attrito 8, ad esempio di una sporgenza sagomata fissa, ottenendo ugualmente il vantaggio appena menzionato.
I mezzi di unione 9 dell’elemento di attrito 8 al corpo principale 5 comprendono preferibilmente una vite 9a, sul quale è avvitabile un dado 8a che funge da elemento di attrito 8 e che, una volta stretto, garantisce il bloccaggio del pattino alla guida prismatica 15a.
Preferibilmente, le dimensioni del dado 8a sono tali da impedire che esso ruoti nel canale 18 durante l’avvitamento della vite 9a per, vantaggiosamente, agevolare il bloccaggio del pattino.
Preferibilmente ma non necessariamente, i bordi rientranti 18a del canale 18 sono ripiegati verso il dado 8a, così da poter essere deformati plasticamente nell’avvitatura di quest’ultimo.
Vantaggiosamente, la suddetta deformazione plastica aumenta la stabilità di fissaggio del pattino all’elemento strutturale 15, soprattutto quando quest’ultimo è realizzato in alluminio, che notoriamente è un metallo duttile.
Vantaggiosamente, i suddetti mezzi di vincolo a vite consentono un rapido sbloccaggio del pattino e, quindi, permettono di effettuare agevolmente successive regolazioni dei giunti articolati 12 e 12’.
E’ tuttavia evidente che varianti esecutive dell’invenzione possono prevedere mezzi di vincolo 7 diversi da quelli sopra descritti, ad esempio morsetti rapidi o mezzi equivalenti, purché consentano di realizzare un bloccaggio stabile del pattino lungo la guida prismatica 15a e permettano il successivo sbloccaggio.
Analogamente, la guida prismatica 15a può presentare geometria qualsivoglia, purché atta ad accoppiarsi scorrevolmente al pattino. Preferibilmente ma non necessariamente, il corpo principale 5 del pattino 1 presenta dei profili 6a sporgenti verso l’interno della cavità 6, visibili in fig. 6, atti ad inserirsi tra i bordi 18a del canale 18 per, vantaggiosamente, assicurare una guida ottimale durante lo scorrimento del pattino 1.
Per quanto concerne i mezzi di snodo 1a, in fig. 7 si osserva che essi comprendono preferibilmente un corpo 10 aggettante dal corpo principale 5 del pattino 1, provvisto di un foro 11 coassiale all'asse di articolazione Y.
Il foro 11 è adatto ad accogliere una vite 13 che funge da perno e che, vantaggiosamente, consente di collegare stabilmente il pattino 1 ad un secondo elemento o ad un ulteriore pattino.
L’asse di articolazione Y è preferibilmente ortogonale aM’asse di sviluppo X della cavità 6 e, quindi, è ortogonale alla direzione di scorrimento del pattino 1.
Questo rende possibile il collegamento articolato tra tre elementi su un unico piano di articolazione, per ottenere un fianco triangolare 21 del tipo sopra descritto che, vantaggiosamente, è particolarmente semplice da realizzare e facile da regolare.
E’ peraltro evidente che, in varianti esecutive dell’invenzione non rappresentate, l'asse di articolazione Y può essere incidente rispetto alla direzione di scorrimento X, consentendo di ottenere strutture diverse dal fianco triangolare 21 sopra descritto.
Preferibilmente, il corpo aggettante 10 è delimitato da una faccia piana 10a ortogonale aN’asse di articolazione Y, che funge da superficie di appoggio per una corrispondente superficie dell’elemento strutturale 15 o della faccia piana 10a di un secondo pattino 2, come nel caso del giunto 12 di fig. 4.
Preferibilmente, la faccia piana 10a è disposta simmetricamente rispetto alla larghezza L della cavità prismatica 6, nel senso trasversale al suo asse di sviluppo X.
In tal modo, quando due pattini vengono collegati addossandone le rispettive facce piane 10a, le corrispondenti cavità 6 risultano reciprocamente allineate.
La suddetta coppia di pattini 1 , 2 consente pertanto di collegare due elementi strutturali 15, 16 in modo che risultino allineati su uno stesso piano, a vantaggio della stabilità e dell’impressione estetica della struttura.
La fig. 8 illustra una variante esecutiva 1’ del pattino dell’invenzione, che differisce dalla precedente in quanto i mezzi di vincolo comprendono due elementi di attrito 8, che sono rispettivi dadi 8a, soltanto uno dei quali è visibile in figura.
Vantaggiosamente, la presenza di due elementi di attrito 8 anziché di uno soltanto rende più efficace il bloccaggio del pattino 1’ lungo la guida corrispondente.
Preferibilmente, i mezzi di vincolo a vite comprendono i due dadi 8a e rispettive viti 9b che, una volta avvitati, mantengono il pattino 1’ in completo appoggio sulla guida, a vantaggio della stabilità e della precisione del giunto.
Si osserva inoltre che le viti 9b ed i rispettivi fori 25 sul corpo principale 5’ sono conformati in modo che le teste delle viti 9b vengano accolte nei fori 25, come si osserva in figura per una delle due viti 9b, rappresentata avvitata.
Vantaggiosamente, la suddetta conformazione delle viti 9b e dei rispettivi fori 25 evita che le teste delle viti sporgano oltre la superficie del corpo principale 5’, in modo da accrescere l’ampiezza di rotazione degli elementi connessi al pattino 1’.
Evidentemente, questa variante di pattino viene impiegata in modo del tutto analogo alla precedente e ne mantiene gli stessi vantaggi. Operativamente e come illustrato nelle figg. 2 e 3, i fianchi triangolari 21 della struttura 14 vengono realizzati collegando tra loro due elementi strutturali 15, 16 ed un elemento distanziatore 17 mediante giunti articolati 12, 12’ del tipo sopra descritto.
Preferibilmente, uno dei pattini 3, 4 associati all’elemento distanziatore 17 viene lasciato libero di scorrere, mentre i rimanenti tre pattini vengono bloccati sui rispettivi elementi 15, 16 mediante i mezzi di vincolo 7.
Vantaggiosamente, questo consente di addossare l’elemento distanziatore 17 contro i rimanenti elementi 15 e 16 così da ripiegare il fianco 21 per agevolarne il trasporto dal luogo di assemblaggio a quello di installazione.
Per l'installazione, il fianco 21 viene fissato ad un piano di appoggio, ad esempio la copertura di un edificio, in corrispondenza di uno dei due elementi strutturali principali 15, 16, quello inferiore nel caso delle figg. 2 e 3.
Il fissaggio del fianco 21 al piano di appoggio viene realizzato ad esempio mediante una staffa scorrevole 23, meglio visibile in fig. 1 , provvista di asole atte a facilitare il corretto posizionamento del fianco 21.
L’elemento distanziatore 17 viene quindi regolato facendone scorrere le estremità 17a, 17b lungo gli elementi strutturali principali, fino ad ottenere la corretta inclinazione dell’elemento strutturale superiore 16.
La suddetta regolazione viene preferibilmente effettuata bloccando una delle due estremità 17a, 17b dell’elemento distanziatore 17 mediante i mezzi di vincolo del rispettivo pattino e facendone scorrere soltanto l’estremità libera.
In questo modo, vantaggiosamente, è possibile regolare il fianco 21 in modo particolarmente semplice e preciso.
Le possibilità di regolazione della struttura 14 sono particolarmente vantaggiose quando essa venga impiegata per il sostegno di pannelli fotovoltaici, qui non rappresentati, i quali possono venire fissati ad elementi trasversali 22 stabilmente collegati ai fianchi 21 ad esempio mediante elementi di giunzione 24.
Infatti, la precisione di regolazione dei fianchi 21 e, quindi, dell’intera struttura 14, consente di orientare i pannelli fotovoltaici in modo da ottenerne la massima resa.
Inoltre, vantaggiosamente, la facilità di regolazione della struttura 14 consente di effettuare la regolazione dei pannelli direttamente in fase di posa in opera, semplificando l'installazione e riducendo i rischi legati alla posa su coperture di edifici.
Ancora vantaggiosamente, la regolazione consente di compensare eventuali irregolarità del piano di appoggio
Altrettanto vantaggiosamente, la configurazione della struttura 14 può venire modificata in qualsiasi momento, anche dopo l'installazione, ad esempio per effettuare eventuali aggiustamenti successivi.
Per quanto detto, si comprende che il pattino dell’invenzione raggiunge gli scopi di consentire la realizzazione di giunti articolati e di strutture che possono venire regolati facilmente e con precisione in qualsiasi momento.
In fase esecutiva, al pattino, al giunto articolato ed alla struttura dell'invenzione potranno essere apportate ulteriore modifiche o varianti che, quantunque non descritte e non rappresentate nei disegni, qualora dovessero rientrare nell'ambito delle rivendicazioni che seguono, si dovranno ritenere tutte protette dal presente brevetto.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Pattino (1 ; 1') per il collegamento di elementi strutturali (15, 16) caratterizzato dai fatto di comprendere: - un corpo principale (5; 5’) che presenta una cavità prismatica (6) sviluppata secondo un asse longitudinale (X), detta cavità (6) essendo scorrevolmente associabile ad una guida prismatica (15a) appartenente ad un primo elemento strutturale (15) per individuare per detto pattino (1 ; 1’) una direzione di scorrimento parallela a detto asse longitudinale (X); - mezzi di snodo (1a) individuanti almeno un asse di articolazione (Y) attorno al quale è girevolmente associabile un secondo elemento strutturale (16).
  2. 2) Pattino (1 ; 1 ’) secondo la rivendicazione 1) caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di vincolo (7) per bloccare lo scorrimento di detto pattino (1) su detto primo elemento strutturale (15).
  3. 3) Pattino (1 ; 1 ’) secondo la rivendicazione 2) caratterizzato dal fatto che detti mezzi di vincolo (7) comprendono un elemento di attrito (8) atto a venire disposto a ridosso di detta guida prismatica (15a) dalla parte opposta rispetto a detto corpo principale (5; 5’).
  4. 4) Pattino (1 ; 1’) secondo la rivendicazione 3) caratterizzato dai fatto che detto elemento di attrito (8) è connesso a detto corpo principale (5; 5’) mediante mezzi di unione (9) che individuano per detto elemento di attrito (8) un asse di spostamento (Z).
  5. 5) Pattino (1 ; 1’) secondo la rivendicazione 4) caratterizzato dal fatto che detti mezzi di unione (9) comprendono una vite (9a; 9b).
  6. 6) Pattino (1 ; 1’) secondo la rivendicazione 5) caratterizzato dal fatto che detto elemento di attrito (8) è un dado (8a) avvitabile su detta vite (9a; 9b).
  7. 7) Pattino ( 1 ; 1 ’) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto asse di articolazione (Y) è ortogonale a detto asse di sviluppo (X).
  8. 8) Pattino (1 ; 1’) secondo la rivendicazione 7) caratterizzato dal fatto che detti mezzi di snodo (1a) comprendono un corpo aggettante (10) da detto corpo principale (5; 5’), provvisto di un foro (11) coassiale a detto asse di articolazione (Y).
  9. 9) Pattino (1 ; 1’) secondo la rivendicazione 8) caratterizzato dal fatto che detto corpo aggettante (10) è delimitato da una faccia piana (10a) ortogonale a detto asse di articolazione (Y) e disposta simmetricamente rispetto alla larghezza (L) di detta cavità (6).
  10. 10) Giunto articolato (12; 12’) comprendente due elementi strutturali (15, 16; 17) ed un primo pattino (1 ; 3) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, scorrevolmente associabile ad una guida prismatica (15a) appartenente ad un primo di detti elementi strutturali (15) e girevolmente associabile al secondo elemento strutturale (16; 17) in corrispondenza di detti mezzi di snodo (1a; 3a).
  11. 11) Giunto articolato (12) secondo la rivendicazione 10) caratterizzato dal fatto di comprendere un secondo pattino (2) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1) a 9), scorrevolmente associabile ad una guida prismatica (16a) appartenente a detto secondo elemento strutturale (16), detti pattini (1 , 2) essendo girevolmente associabili tra loro in corrispondenza dei rispettivi mezzi di snodo (1a, 2a).
  12. 12) Giunto articolato (12) comprendente due elementi strutturali (15, 16) e due pattini (1 , 2) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 8) o 9), detti pattini (1 , 2) essendo girevolmente associabili tra loro mediante una vite (13) passante attraverso i fori dei rispettivi mezzi di snodo (1a, 2a) e ciascuno essendo scorrevolmente associabile ad una guida prismatica (15a, 16a) appartenente ad un corrispondente di detti elementi strutturali (15, 16).
  13. 13) Giunto articolato (12; 12’) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 10) a 12) caratterizzato dal fatto che detti elementi strutturali (15, 16; 17) sono profilati.
  14. 14) Giunto articolato (12; 12’) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 10) a 13) caratterizzato dal fatto che la guida prismatica (15a) di almeno uno di detti elementi strutturali (15) comprende un canale (18) sviluppato secondo l’asse longitudinale di detta guida prismatica (15a) per accogliere scorrevolmente una parte (8) del pattino (1 ; 3) associato a detta guida prismatica (15a).
  15. 15) Giunto articolato (12; 12’) secondo la rivendicazione 14) caratterizzato dal fatto che detto canale (18) è provvisto di bordi (18a) rientranti verso l’interno di detto canale (18).
  16. 16) Giunto articolato (12; 12’) secondo la rivendicazione 15) caratterizzato dal fatto che detti bordi rientranti (18a) sono ripiegati verso detta parte (8) del pattino (1 ; 3) accolta in detto canale (18).
  17. 17) Struttura di sostegno (14) per pannelli fotovoltaici comprendente almeno un giunto articolato (12) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 10) a 16).
  18. 18) Struttura (14) secondo la rivendicazione 17) caratterizzata dal fatto di comprendere due ulteriori pattini (3, 4) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1) a 9), ciascuno scorrevolmente associabile ad un corrispondente elemento strutturale (15, 16) di detto giunto articolato (12), e comprendente inoltre un elemento distanziatore (17) che presenta ciascuna estremità (17a, 17b) girevolmente associabile ad un corrispondente di detti ulteriori pattini (3, 4).
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