ITPI20090037A1 - Gabbia per lo stoccaggio e il trasporto di corpi tubolari. - Google Patents

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Description

Descrizione a corredo della domanda di brevetto per invenzione industriale dal titolo :
GABBIA PER LO STOCCAGGIO O TRASPORTO DI CORPI TUBOLARI
Ambito dell’invenzione
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo di stoccaggio e/o trasporto di elementi tubolari in genere quali ad esempio anime per bobine di carta, tubolari per costruzioni edilizie e similari.
Brevi cenni alla tecnica nota
E’ noto come in vari settori dell’industria, ad esempio quello edile o quello della carta, sia necessaria la movimentazione o lo stoccaggio di elementi tubolari in genere. Ad esempio, nel settore produttivo della carta, si fa ampio uso di anime tubolari, generalmente in cartone. Nel caso di produzione di rotoli di carta è necessario che la macchina ribobinatrice riavvolga la carta srotolata da una o più bobine madri intorno all’anima predisposta all’interno della sezione di avvolgitura. Anche la produzione di bobine madri segue un ciclo produttivo tale per cui la carta prodotta è avvolta intorno ad un’anima in cartone, in tal caso di dimensioni notevolmente maggiori rispetto alle precedenti suddette solo per ragioni legate esclusivamente alle notevoli dimensioni e pesi di tali bobine.
Sia nel caso della produzione di grosse bobine madri, sia nel caso di produzione di rotoli o rotolini industriali è comunque necessario prevedere dei dispositivi idonei a contenere le anime in numero adeguato, in modo tale da poterle eventualmente trasportare nelle varie aree preposte dello stabilimento come anche per un semplice stoccaggio. Ad esempio, nel caso della produzione di rotolini industriali, vengono generalmente acquistati, o anche prodotti, grossi quantitativi di anime destinate ad essere caricate nel polmone della ribobinatrice. Tuttavia è necessario prevedere appositi dispositivi di contenimento i quali devono poter essere facilmente allocati in prossimità del polmone della ribobinatrice, in modo tale da poterlo agevolmente riempire una volta che questo ultimo risulta svuotato durante tutto il ciclo produttivo.
In tutti i casi e settori industriali in cui vi sia necessità di stoccaggio di elementi tubolari vengono comunemente utilizzati cassoni di raccolta entro cui predisporre i suddetti tubolari. Tuttavia sono evidenti tutti gli inconvenienti tecnici connessi con tale soluzione. Innanzi tutto il cassone ha delle dimensioni di ingombro notevoli ed inoltre risulta essere molto pesante. In virtù di quanto detto il cassone è difficilmente maneggevole e si sposta con difficoltà da una parte all’altra dell’area in cui è predisposto. Inoltre, alla fine di ogni ciclo produttivo, o quando non è più necessario il suo utilizzo, non è possibile predisporlo in modo da minimizzare gli spazi di ingombro. Tutto ciò, soprattutto nel caso di un numero elevato di cassoni, implica che l’area preposta al loro posizionamento è estremamente elevata e non utilizzabile per altri scopi.
Al fine di superare alcuni degli inconvenienti sopra enunciati sono state proposte svariate soluzioni. Ad esempio, sia nel caso specifico del settore carta ma anche in altri settori dove si ha la necessità di dover stoccare elementi tubolari in genere, viene utilizzato un telaio costituito da due tubolari di forma quadrangolare e mutuamente incernierati in corrispondenza di un loro lato in modo tale da realizzare un triangolo i cui due lati sono mutuamente girevoli in corrispondenza del vertice di incernieramento del triangolo stesso. Un traversino verticale connette rigidamente i fianchi dei due tubolari in modo tale da mantenere il triangolo in posizione aperta (ovvero con un certo angolo di vertice). Gli elementi tubolari in genere vengono dunque contenute nello spazio recintato dai due tubolari e posizionate in piedi verticalmente al loro interno.
Un vantaggio di tale soluzione è certamente relativo al peso e alla maneggevolezza del dispositivo in quanto tale struttura tubolare così conformata è sicuramente estremamente più leggera e maneggevole rispetto ad un cassone. Tuttavia anche in questo caso esistono notevoli inconvenienti.
Innanzitutto il dispositivo altro non è che un semplice recinto di contenimento delle anime che vanno inserite in piedi verticalmente. Ciò implica una impossibilità di utilizzo del dispositivo se non adeguatamente riempito di anime. In caso contrario, le anime difficilmente riescono a mantenere la posizione verticale appoggiando semplicemente sulla loro base (soprattutto se anime di piccolo diametro). Inoltre non risulta idoneo per il trasporto delle stessa ma solo per uno stoccaggio in loco. In aggiunta, la chiusura del dispositivo al termine del suo utilizzo non è efficiente in quanto richiede lo smontaggio del traversino. Durante lo smontaggio, la conformazione triangolare può avere un effetto a cesoia tale da creare gravi infortuni all’operatore, come ad esempio il taglio o frattura di un dito o di una mano. Anche a seguito della chiusura dello stesso, un sollevamento accidentale di un tubolare rispetto al secondo incernierato può causare un ghigliottinamento se inavvertitamente una parte del corpo si interpone tra i due tubolari. Infine, sebbene gli ingombri in fase di richiusura sono ridotti rispetto al cassone, questi non risultano affatto minimizzati. Infatti la conformazione di tale dispositivo è tale per cui è impossibile una sovrapposizione degli stessi. Il risultato finale sarà dunque un accantonamento al muro con un risultato di ingombro notevole.
Sintesi dell’invenzione
È quindi scopo della presente invenzione fornire un dispositivo per il contenimento di elementi tubolari in genere i cui ingombri risultino minimi e ottimizzabili sia in fase di utilizzo dello stesso sia anche in fase di non utilizzo e dunque di immagazzinamento dello stesso.
E’ inoltre scopo della presente invenzione fornire un dispositivo per il contenimento di elementi tubolari in genere che non implichi rischi di infortuni durante la sua predisposizione nella configurazione richiusa al fine, ad esempio, di un suo successivo eventuale immagazzinamento.
E’ anche scopo della presente invenzione fornire un dispositivo per il contenimento di elementi tubolari in genere che consenta di contenere gli elementi tubolari in modo tale da ottenere uno stoccaggio delle stesse efficiente.
E’ ancora scopo della presente invenzione fornire un dispositivo per il contenimento di elementi tubolari in genere che, al contempo, consenta una facile movimentazione o caricamento dello stesso anche per mezzo di carrelli a forche o pianali di trasporto in genere.
Questi e altri scopi sono ottenuti con il presente dispositivo (1) per il contenimento di elementi tubolari in genere, comprendente un telaio comprendente almeno una superficie di appoggio (2) su cui predisporre in uso detti elementi tubolari e almeno due ringhiere di contenimento (7, 8) e caratterizzato dal fatto che dette ringhiere (7, 8) sono mobili rispetto alla superficie di appoggio (2) in modo tale che possano essere movimentate tra una posizione di apertura e una posizione di chiusura in cui risultano ripiegate sostanzialmente a ridosso della superficie di appoggio (2) e viceversa.
In accordo con tale soluzione, dunque, l’apertura delle due ringhiere contrapposte (7, 8) consente di poter predisporre gli elementi tubolari sulla apposita superficie di appoggio (2). La posizione richiusa, invece, consente un notevole risparmio di ingombri in altezza in quanto le ringhiere sono riportate a ridosso della superficie 2.
Vantaggiosamente nella posizione di apertura dette ringhiere (7, 8) sono predisposte in maniera emergente dalla superficie di appoggio (2) verso l’alto, mentre nella posizione di chiusura la ringhiera (8) risulta compresa tra la ringhiera (7) e la superficie di appoggio(2).
In particolare nella posizione di chiusura la ringhiera (8) è distanziata di una distanza d<1>rispetto alla superficie di appoggio (2) e contrapposta ad essa in maniera sostanzialmente parallela e la ringhiera (7) è distanziata di una distanza d<2>rispetto alla superficie di appoggio (2) e contrapposta ad essa in maniera sostanzialmente parallela, detta distanza d<2>essendo maggiore rispetto a detta distanza d<1>.
Tale soluzione è particolarmente vantaggiosa nel senso che le suddette distanze possono essere predisposte in modo tale da contenere un arto umano. In tal maniera si evita l’accidentale ferimento dell’operatore nel caso avvenga una chiusura delle ringhiere mentre un l’arto è accidentalmente predisposto tra superficie e ringhiera 8 o tra ringhiere 7 e 8.
Vantaggiosamente è previsto almeno un angolare (14) predisposto in corrispondenza di ogni angolo inferiore di detta superficie (1) in corrispondenza della faccia rivolta in uso verso il suolo.
In particolare l’angolare è configurato in modo tale da consentire di sovrapporre almeno due dispositivi (1) l’uno sull’altro.
In tal maniera è dunque possibile sovrapporre più dispositivi tra loro sia in apertura che in configurazione di chiusura guadagnando un enorme risparmio di ingombri.
Vantaggiosamente le ringhiere (7, 8) sono tubolari conformati sostanzialmente ad U in modo tale che risultino collegabili alla superficie (2) in maniera rovesciata.
In virtù di tale conformazione ad U rovesciata, la ringhiera (7) comprende rispettivamente due gambe di connessione alla superficie (2) e la ringhiera (8) comprende due gambe di connessione alla superficie (2).
Vantaggiosamente le ringhiere (7, 8) sono connesse a alla superficie di appoggio (2) attraverso rispettivamente due coppie di cerniere (5, 6).
A tal scopo, ogni cerniera comprende due piastre (9) e (10) tra loro contrapposte e una piastra posteriore (11), dette piastre (9, 10, 11) definendo una sede di contenimento per la rispettiva gamba della ringhiera, detta cerniera comprendendo inoltre un appoggio interno (12, 13) in modo tale da limitare la corsa di rotazione della gamba stessa.
In particolare la cerniera (5) comprende un appoggio interno (12) configurato sostanzialmente ad L e avente un’altezza complessiva sostanzialmente equivalente a d<1>e la cerniera (6) comprende un appoggio interno (13) configurato sostanzialmente ad L e avente un’altezza complessiva sostanzialmente equivalente a d<2.>
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e i vantaggi del presente dispositivo 1, secondo l’invenzione, risulteranno più chiaramente con la descrizione che segue di una sua forma realizzativa, fatta a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, in cui: − la figura 1 mostra il dispositivo 1 secondo l’invenzione con le due ringhiere 7 e 8 in condizione aperta;
− La figura 2 mostra i dettagli costruttivi delle cerniere di rotazione delle ringhiere;
− La figura 3 mostra un assieme del dispositivo in accordo con la presente invenzione con corpi tubolari caricati su di esso;
− La figura 4 mostra una sovrapposizione di più dispositivi l’uno sull’altro sia in condizione di apertura che in condizione di chiusura.
− La figura 5 mostra una vista laterale di una sovrapposizione di più dispositivi in fase richiusa per evidenziare le distanze delle ringhiere rispetto alle rispettive superfici di appoggio.
Descrizione di una forma realizzativa preferita Con riferimento alla figura 1, un dispositivo 1 di contenimento per elementi tubolari in genere, quali ad esempio anime per bobine o elementi tubolari di altra natura, comprende un telaio comprendente un piano o superficie di appoggio 2, destinato in uso ad accogliere gli elementi tubolari, e almeno due ringhiere 7 e 8 di contenimento. Il piano di appoggio può ad esempio essere costituito da una struttura reticolare a gabbia e dunque costituito da traversi 3 generalmente saldati rispetto da un tubolare perimetrale di tipo quadrangolare 4. In tal senso la struttura risulta essere particolarmente leggera. Naturalmente, senza per questo allontanarsi dal presente concetto inventivo, soluzioni in cui il piano di appoggio è costituito da una comune superficie piena possono essere utilizzate.
Sempre come descritto nel dettaglio di figura 1, in corrispondenza dei quattro angoli relativamente alla suddetta superficie di appoggio 2 vengono predisposte quattro cerniere. In particolare una coppia di cerniere 5 viene predisposta in corrispondenza di una prima coppia di angoli mentre una coppia di cerniere 6 viene predisposta in corrispondenza della coppia di angoli opposta. Le suddette cerniere verranno meglio dettagliate nel seguito della presente descrizione. La coppia di cerniere 5, sempre come indicato in figura 1, consente di connettere in maniera mobile la ringhiera 8 in corrispondenza di un lato della superficie 2. Alla stessa maniera, la cerniera 6 consente di connettere in maniera mobile la ringhiera 7 al lato opposto al precedente relativamente sempre alla superficie 2. Ogni ringhiera è costituita, come riportato nell’esempio di figura 1, da un elemento tubolare ripiegato a forma di U rovesciata in modo tale da avere una struttura vantaggiosamente leggera. Naturalmente, anche in questo caso, forme reticolari diverse o piene possono essere realizzate senza per questo allontanarsi dal presente concetto inventivo.
Nello specifico ogni cerniera è saldata in corrispondenza dei suddetti angoli della base 2 in modo tale che gli estremi liberi 8’ e 7’ delle gambe delle ringhiere possano essere allocate entro le sedi realizzate dalle cerniere. Naturalmente connessioni delle cerniere al piano di appoggio diverse dalla saldatura possono tranquillamente essere utilizzate, e senza per questo allontanarsi dal presente concetto inventivo.
La figura 2 rappresenta due dettagli costruttivi A e B relativamente rispettivamente alla coppia di cerniere 5 e alla coppia di cerniere 6. Come si evince chiaramente dalla figura 2, ogni singola cerniera è dunque costituita da due piastre 9 e 10 contrapposte destinate in uso a contenere le rispettive gambe 8’ e 9’ delle due ringhiere. Ogni cerniera prevede inoltre una piastra posteriore 11 di chiusura per la gamba della ringhiera e un appoggio interno, di forma sostanzialmente ad L rovesciata, che limita la corsa di rotazione della gamba stessa. Il dettaglio A permette di vedere nello specifico, in uso, l’applicazione della piastra posteriore 11 la quale, unitamente alle piastre laterali 9 e 10, consente di contenere la gamba 7’ relativamente alla ringhiera 7. Anche il dettaglio B evidenzia alla stessa maniera gli elementi essenziali costituenti la cerniera 5. Inoltre entrambi i dettagli A e B evidenziano l’appoggio interno 12 relativo alla cerniera 5 e l’appoggio interno 13 relativo alla cerniera 6 ed entrambi di altezza diversa tra loro, come meglio verrà descritto nel seguito.
Tornando a figura 1 o ai dettagli A e B di figura 2, in accordo con la configurazione preferita dell’invenzione, quattro angolari 14 sono predisposti ogni uno in corrispondenza di un angolo inferiore della superficie 1 ed esattamente dalla parte della faccia rivolta in uso verso il suolo. Anche se per una buona funzionalità, come meglio descritto nel seguito, è necessario l’utilizzo di quattro angolari, anche solo due o tre angolari possono essere previsti purché predisposti ad angoli trasversalmente opposti tra loro.
Avendo descritto strutturalmente l’invenzione nei suoi aspetti più essenziali, passiamo adesso ad una descrizione di funzionalità.
La figura 3 mostra una vista complessiva ed una vista frontale del dispositivo 1 in uso, ovvero con le due ringhiere in posizione di apertura per consentire di alloggiare sulla superficie di appoggio le anime o gli elementi tubolari. A tal scopo si evidenzia come la piastra posteriore 11 funge da fine corsa di rotazione per le ringhiere in modo tale che queste, in apertura, si predispongano sostanzialmente in maniera emergente verso l’alto rispetto alla superficie 2 secondo un angolo sostanzialmente retto. Naturalmente possono essere predisposte cerniere configurate in modo tale da consentire una apertura superiore o inferiore al suddetto angolo retto, purché le ringhiere possano assolvere alla loro funzione di connessione rotativa per la ringhiera, consentendo così di sgomberare la superficie 2 dalle ringhiere stesse per appoggiare gli elementi tubolari.
Una volta che il dispositivo è svuotato dagli elementi tubolari può dunque essere richiuso. In particolare le ringhiere possono dunque essere ruotate da detta configurazione di apertura verso la configurazione di chiusura in cui risultano predisposte sostanzialmente a ridosso della superficie stessa, ovvero rivolte verso tale superficie. In tal maniera gli ingombri vengono ridotti.
Allo scopo di poter ridurre gli ingombri ulteriormente, sia in fase di utilizzo ma soprattutto in fase di richiusura, ogni singolo dispositivo 1 può essere sovrapposto ad un altro per mezzo dei suddetti angolari 14. In particolare la figura 4 mostra un dettaglio di sovrapposizione di due dispositivi con le ringhiere aperte l’uno sull’altro. In particolare un secondo dispositivo 1 è sovrapposto ad un primo dispositivo 1 per mezzo dei suoi angolari 14 che vanno ad impegnarsi sugli spigoli delle ringhiere del primo dispositivo sottostante. Sempre la figura 4 mostra inoltre una sovrapposizione di più dispositivi in fase di richiusura. In tal caso la sovrapposizione tramite gli angolari 14 avviene in corrispondenza delle rispettive cerniere sottostanti. E’ evidente da tale figura l’enorme guadagno in termini di risparmio di ingombri ottenuto.
In figura 5 è ulteriormente mostrata un’altra importante peculiarità del presente dispositivo. Gli appoggi interni 12 e 13 sopra descritti sono di altezza diversa proprio per permettere una rotazione in chiusura delle ringhiere in modo tale che si predispongano a ridosso della superficie di appoggio ad altezze diverse. Di fatto, l’altezza dell’appoggio interno 13 corrisponde ad un’altezza d2 maggiore rispetto all’altezza d1 dell’appoggio interno 12. Questo consente una predisposizione delle ringhiere tale da assicurare un’aria di passaggio che impedisce l’effetto cesoia su parti del corpo accidentalmente interposte sotto le ringhiere. Nello specifico, la distanza tra la ringhiera 8 e la superficie 2, quando la ringhiera 8 è a ridosso della superficie 2 in chiusura, è tale da impedire di colpire o tagliare una mano dell’utilizzatore accidentalmente predisposta sulla superficie 2 in fase di chiusura. In accordo con tale soluzione similmente la ringhiera 7 ruota sopra la ringhiera 8, in modo tale che la ringhiera 8 risulti compresa tra la ringhiera 7 e la superficie 2. In tal caso la distanza tra la ringhiera 7 e la ringhiera 8 (differenza tra la distanza d2 e la distanza d1) è tale da poter contenere la dimensione di un dito o una mano ed evitare dunque l’effetto cesoia. E’ poi evidente come tali distanze possano essere facilmente giostrate e variate allo scopo di aumentare la sicurezza anche contro l’eventuale frattura accidentale di parti come le braccia.
La figura 5, così come ad esempio la figura 4 o 3, mostrano il dispositivo che poggia in terra direttamente sugli angolari. Questo consente di risollevare il dispositivo dal suolo in modo che possa essere facilmente inforcato da carrelli a forche per il trasporto. In tal senso, come anche nel caso di sovrapposizione di più dispositivi, è ottimale l’utilizzo di quattro angolari. Alternativamente nulla vieterebbe una predisposizione di rotelle poste al disotto del primo dispositivo in contatto con il suolo, in modo tale che questo stesso, unitamente agli altri sopra impilati, possa essere facilmente mosso nelle aree di interesse.
La descrizione di cui sopra di una forma realizzativa specifica è in grado di mostrare l’invenzione dal punto di vista concettuale in modo che altri, utilizzando la tecnica nota, potranno modificare e/o adattare in varie applicazioni tale forma realizzativa specifica senza ulteriori ricerche e senza allontanarsi dal concetto inventivo, e, quindi, si intende che tali adattamenti e modifiche saranno considerabili come equivalenti della forma realizzativa specifica. I mezzi e i materiali per realizzare le varie funzioni descritte potranno essere di varia natura senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione. Si intende che le espressioni o la terminologia utilizzate hanno scopo puramente descrittivo e per questo non limitativo.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) per il contenimento di elementi tubolari in genere, comprendente un telaio comprendente almeno una superficie di appoggio (2) su cui predisporre in uso detti elementi tubolari e almeno due ringhiere di contenimento (7, 8) e caratterizzato dal fatto che dette ringhiere (7, 8) sono mobili rispetto a detta superficie di appoggio (2) in modo tale che possano essere movimentate da una posizione di apertura e una posizione di chiusura in cui risultano ripiegate sostanzialmente a ridosso della superficie di appoggio (2) e viceversa.
  2. 2. Dispositivo (1) per il contenimento di elementi tubolari in genere, secondo rivendicazione 1, in cui in detta posizione di apertura dette ringhiere (7, 8) sono predisposte in maniera emergente da detta superficie di appoggio (2) verso l’alto ed in detta posizione di chiusura la ringhiera (8) risulta compresa tra la ringhiera (7) e la superficie di appoggio(2).
  3. 3. Dispositivo (1) per il contenimento di elementi tubolari in genere, secondo rivendicazione 1 o 2, in cui in detta posizione di chiusura la ringhiera (8) è distanziata di una distanza d<1>rispetto alla superficie di appoggio (2) e contrapposta ad essa in maniera sostanzialmente parallela e la ringhiera (7) è distanziata di una distanza d<2>rispetto alla superficie di appoggio (2) e contrapposta ad essa in maniera sostanzialmente parallela, detta distanza d<2>essendo maggiore rispetto a detta distanza d<1>.
  4. 4. Dispositivo (1) per il contenimento di elementi tubolari in genere, secondo rivendicazione 1, in cui è previsto almeno un angolare (14) predisposto in corrispondenza di ogni angolo inferiore di detta superficie (1) in corrispondenza della faccia rivolta in uso verso il suolo.
  5. 5. Dispositivo (1) per il contenimento di elementi tubolari in genere, secondo rivendicazione 4, in cui detti angolari sono configurati in modo tale da consentire di sovrapporre almeno due dispositivi (1) l’uno sull’altro.
  6. 6. Dispositivo (1) per il contenimento di elementi tubolari in genere, secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui dette ringhiere (7, 8) sono tubolari conformati sostanzialmente ad U in modo tale che risultino collegabili a detta superficie (2) in maniera rovesciata.
  7. 7. Dispositivo (1) per il contenimento di elementi tubolari in genere, secondo rivendicazione 6, in cui detta ringhiera (7) comprendendo rispettivamente due gambe (7’) di connessione a detta superficie (2) e detta ringhiera (8) comprendendo due gambe (8’) di connessione a detta superficie (2).
  8. 8. Dispositivo (1) per il contenimento di elementi tubolari in genere, secondo una o più rivendicazioni precedenti, in cui dette ringhiere (7, 8) sono connesse a detta superficie di appoggio (2) attraverso rispettivamente due coppie di cerniere (5, 6).
  9. 9. Dispositivo (1) per il contenimento di elementi tubolari in genere, secondo rivendicazione 8, in cui ogni cerniera comprende due piastre (9) e (10) tra loro contrapposte e una piastra posteriore (11), dette piastre (9, 10, 11) definendo una sede di contenimento per la rispettiva gamba della ringhiera, detta cerniera comprendendo inoltre un appoggio interno (12, 13) in modo tale da limitare la corsa di rotazione della gamba stessa.
  10. 10. Dispositivo (1) per il contenimento di elementi tubolari in genere, secondo rivendicazione 8 o 9, in cui detta cerniera (5) comprende detto appoggio interno (12) configurato sostanzialmente ad L e avente un’altezza complessiva sostanzialmente equivalente a d<1>e detta cerniera (6) comprende detto appoggio interno (13) configurato sostanzialmente ad L e avente un’altezza complessiva sostanzialmente equivalente a d<2.>
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