ITPI20070113A1 - Metodo per rivestire un pavimento di un veicolo - Google Patents

Description

Descrizione dell’invenzione industriale dal titolo: “METODO PER RIVESTIRE UN PAVIMENTO DI UN VEICOLO”,

DESCRIZIONE

Ambito dell’invenzione.

La presente invenzione riguarda un metodo per il rivestimento del pavimento di un veicolo, quale un camper, un caravan, una roulotte, ma anche gli scompartimenti di un treno ecc.

Descrizione della tecnica nota.

Come noto gli veicoli quali camper, roulotte, caravan, e simili sono provvisti di un pavimento realizzato in un materiale quale legno, in particolare teak, linoleum, moquette, ecc.

Questi materiali assicurano condizioni igieniche e di comfort elevate per i suoi occupanti.

Tuttavia, l’impiego di tali materiali per realizzare il pavimento degli veicoli comporta alcuni inconvenienti.

In primo luogo, la messa in opera dei suddetti rivestimenti prevede una complessa successione di operazioni e richiede tempi lunghi per il suo completamento.

Per realizzare un pavimento in uno dei suddetti materiali è necessario ritagliare su misura i diversi pezzi in modo da adattarli alla base dell’abitacolo da rivestire e fissarli quindi uno ad uno con collanti per edilizia o tappezzeria. L’operazione della messa in posa di tali pavimenti è ancor più complessa quando sia necessario sostituire un pavimento usurato con uno nuovo. In questo caso, infatti, l’arredo dell’abitacolo rappresenta un ulteriore difficoltà da superare al momento di tagliare i diversi pezzi. Ciò in quanto solitamente armadi, letti e dinette, presentano forme arrotondate e complesse. Per cui è necessario ritagliare i diversi pannelli da applicare in maniera da adattarli alle superfici laterali dei mobili. Anche la rimozione dei suddetti rivestimenti tagliati è laboriosa in quanto tenacemente ancorati con colla al piano sottostante.

Sintesi dell’invenzione

È quindi scopo della presente invenzione fornire un metodo per il rivestimento di pavimenti di veicoli quali camper, roulotte, caravan e simili che sia facile da realizzare e veloce rispetto alle tecniche impiegate tradizionalmente nello stato dell’arte.

È un altro scopo dell’invenzione fornire un metodo per il rivestimento di pavimenti di veicoli con uno strato di rivestimento facilmente rimuovibile.

È anche scopo dell’invenzione fornire un metodo per il rivestimento di pavimenti di veicoli altamente resistente e in grado di evitare imbarcamenti, fratture e crepe durante l’uso.

È un ulteriore scopo dell’invenzione fornire un metodo per il rivestimento di pavimenti di veicoli che consenta di ottenere differenti effetti estetici.

Questi ed altri scopi sono raggiunti da un metodo per rivestire il pavimento di abitacoli di veicoli, quali camper, roulotte, caravan, e simili, detto metodo prevedendo le seguenti fasi:

− disposizione di uno strato di base in corrispondenza della superficie di detto pavimento da rivestire, detta superficie essendo delimitata lateralmente da una pluralità di pareti;

− collegamento dello strato di base alle suddette pareti;

− colata di una determinata quantità di resina termoindurente allo stato fuso sullo strato di base con ottenimento di un secondo strato di resina di spessore corrispondente;

− indurimento della resina termoindurente con ottenimento di un secondo strato di rivestimento di spessore determinato ancorato a detto strato di base.

In particolare, le pareti delimitanti la superficie da rivestire possono essere sia le pareti dell’abitacolo che quelle del mobilio, quali divani, letti, armadi, in esso presente.

Vantaggiosamente, è prevista una fase preliminare di messa a livello dell’autoveicolo finalizzata a disporre la superficie da rivestire su un piano sostanzialmente orizzontale. La messa a livello dell’autoveicolo, può essere realizzata impiegando dispositivi di tecnica nota, quali pedane, piedini di sostegno regolabili in altezza, ad esempio tramite martinetti, ecc. Ciò consente di distribuire la resina allo stato fuso sullo strato di base in maniera pressoché omogenea su tutta la sua superficie. Di conseguenza, una volta indurita, la resina realizza uno strato di rivestimento di spessore sostanzialmente uniforme.

In particolare, successivamente alla realizzazione dello strato di rivestimento possono essere previste le ulteriori fasi di:

− colata di una seconda determinata quantità di resina termoindurente sullo strato di rivestimento con ottenimento di un secondo strato di resina di spessore corrispondente;

− indurimento del secondo strato di resina termoindurente con ottenimento di un secondo strato di rivestimento.

In particolare, le fasi precedenti possono essere reiterate un numero desiderato di volte. Più in dettaglio, uno strato di rivestimento intermedio funge da strato di adesione tra lo strato di base e uno strato di rivestimento finale, quest’ultimo rappresenta di fatto lo strato decorativo vero e proprio.

Vantaggiosamente, prima che il processo di indurimento sia completato lo strato di resina viene sottoposto a operazioni di rifinitura per ottenere un effetto estetico desiderato. Ciò può essere fatto da un operatore utilizzando utensili di vario genere, ad esempio una spatola, per realizzare un effetto desiderato quale un effetto ondulato sulla faccia superiore dello strato di rivestimento.

In alternativa, o in aggiunta è possibile adornare lo strato di rivestimento finale con disegni, immagini fotografiche, scritte, o una loro combinazione.

Vantaggiosamente, il collegamento dello strato di base alle pareti laterali che delimitano la superficie da rivestire è realizzato mediante elementi di impegno rimuovibili, preferibilmente nastro adesivo. Più in dettaglio, gli elementi di impegno impiegati vengono disposti lungo il bordo laterale dello strato di base per fissarlo temporaneamente e consentire di svolgere le operazioni successive che consentono di realizzare lo strato di rivestimento, ossia la colata della resina e l’eventuale rifinitura. Una volta che lo strato di rivestimento ha completato l’indurimento gli elementi di impegno disposti nella porzione dello strato di base eccedente lo strato di rivestimento possono essere rimossi insieme ad essa.

Vantaggiosamente, la fase di disposizione dello strato di base prevede il posizionamento di una pluralità di pannelli sulla superficie dell’abitacolo da rivestire. Più in dettaglio, i pannelli adiacenti possono essere reciprocamente vincolati mediante una sostanza in grado di esercitare un’azione di adesione sul tipo di materiale scelto per lo strato di base, ad esempio un collante per lo specifico materiale impiegato, acqua nel caso di materiale cartaceo, ecc.

In particolare, lo strato di base può essere realizzato in un materiale scelto tra:

− materiale cellulosico, in particolare carta, ad esempio pannelli di giornale;

− tessuto non tessuto;

− tessuto intessuto;

− materiale metallico, ad esempio alluminio;

− materiale plastico, in particolare nylon, polietilene, polistirolo, silicone, polivinilcloruro;

− materiale ligneo, quale compensato, sughero;

− olio di oliva;

− linoleum;

− fibra di vetro;

− una loro combinazione.

In particolare, lo strato di rivestimento può essere realizzato in una resina termoindurente trasparente.

In tal caso, al di sotto dello strato di rivestimento può essere previsto uno strato decorativo visibile attraverso lo strato di rivestimento in resina trasparente.

Ad esempio, lo strato decorativo può comprendere:

− un segno grafico, quale un logo, un’immagine, una scritta.

In aggiunta, o in alternativa, lo strato decorativo può comprendere una matrice in materiale di riempimento nella quale sono dispersi elementi decorativi di vario genere.

Breve descrizione dei disegni

Ulteriori caratteristiche e i vantaggi del metodo per rivestire pavimenti di veicoli, secondo l’invenzione, risulteranno più chiaramente con la descrizione che segue di alcune tipiche realizzazioni, fatte a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi, qui di seguito brevemente descritti:

- La figura 1 mostra schematicamente un abitacolo di un autoveicolo, in particolare un camper, per il quale può essere adottato il metodo, secondo l’invenzione, per realizzare un pavimento;

- Le figure dalla 2 alla 7 mostrano schematicamente in una vista prospettica in elevazione frontale una possibile successione di fasi attraverso le quali è possibile realizzare il pavimento di un camper utilizzando il metodo, secondo l’invenzione;

- Le figure 8 e 9 mostrano schematicamente in una vista prospettica in elevazione frontale due possibili ulteriori fasi attuabili successivamente a quelle illustrate nelle figure dalla 2 alla 7 previste in una variante del metodo, secondo l’invenzione, per realizzare pavimenti di veicoli; - Le figure dalla 10 alla 12 mostrano schematicamente in una vista prospettica in elevazione frontale ulteriori fasi previste in una ulteriore variante del metodo, secondo l’invenzione, per realizzare pavimenti di veicoli.

Descrizione dettagliata di alcune forme realizzative In figura 1 è illustrato l’interno di un abitacolo 50 di un camper 100. In particolare, l’abitacolo 50 è provvisto di pareti laterali 51-54 e di un pavimento 55 parzialmente occupato da mobilio di vario genere, ad esempio un letto 63, armadi 60 e 61 e una dinette 62 comprendente due divanetti 63a e 63b contrapposti ed un tavolino 64.

La superficie 56 del pavimento 55 non occupata da mobilio, o area utile, può essere rivestita con la successione di fasi prevista dal metodo, secondo la presente invenzione, per realizzare un pavimento per veicoli illustrata nelle figure dalla 2 alla 6.

Più in dettaglio, il metodo prevede una fase preliminare di messa a livello del camper 100, ad esempio mediante posizionamento su piedini 105 regolabili in altezza. In tal modo, la superficie 55 del camper 100 viene disposta su un piano sostanzialmente orizzontale.

La fase successiva prevede la realizzazione di uno strato di base 20 mediante disposizione di una serie di pannelli 10 sulla porzione 56 del pavimento 55. Più in dettaglio, i pannelli 10, ad esempio in materiale cartaceo quali fogli di giornale, possono essere disposti in modo che i pannelli 10 adiacenti risultino parzialmente sovrapposti.

Successivamente lo strato di base 20 così realizzato viene vincolato lateralmente alle pareti dell’abitacolo 50, o del mobilio, che delimitano la porzione 56. Questa operazione può essere ad esempio eseguita mediante nastro adesivo 15 (figura 4).

I diversi pannelli 10 che compongono lo strato di base 20 possono essere, inoltre, vincolati reciprocamente ad esempio mediante nastro adesivo 15 (figura 5).

In alternativa, possono essere impiegate sostanze in grado di esercitare un’azione adesiva più, o meno, forte sui pannelli 10. Di conseguenza, la sostanza adesiva può essere selezionata di volta in volta in funzione del tipo di materiale utilizzato per i pannelli 10. Nel caso di materiale cartaceo, ad esempio, è possibile impiegare come agente adesivo l’acqua in grado di esercitare compattare i pannelli 10 in corrispondenza delle porzioni sovrapposte.

Ciò consente di evitare che durante la successiva fase, illustrata in figura 6, che prevede la colata di una determinata quantità di una resina termoindurente 30 sullo strato di base 20 si possano avere infiltrazioni della resina 30 stessa attraverso le intercapedini presenti tra due pannelli 10a e 10b adiacenti.

Dopo un determinato lasso di tempo, la resina termoindurente 30, colata sullo strato di base 20, indurisce realizzando uno strato di rivestimento 25.

Secondo quanto previsto dall’invenzione, lo strato di rivestimento 25 può essere eventualmente ricoperto a sua volta con un secondo strato di rivestimento 25’, anch’esso realizzato analogamente al primo, ossia colando una seconda quantità determinata di resina termoindurente 30 ad esempio manualmente da un recipiente.

In questo caso, il primo strato di rivestimento 25 funge da strato di adesione tra lo strato di rivestimento 25’ e lo strato di base 20.

La resina impiegata per realizzare il secondo strato 25’ può essere la medesima utilizzata per il primo strato 25, o una resina 30’ di diverso tipo.

La resina termoindurente 30 impiegata può anche essere trasparente. In questo caso, come schematicamente illustrato nelle figure dalla 10 alla 12, tra lo strato di rivestimento 25 e lo strato di base 20 è possibile realizzare uno strato decorativo 70, visibile attraverso lo strato 25’’ di resina trasparente (figura 12).

Lo strato decorativo 25’’ può comprendere, ad esempio, una matrice di materiale di riempimento 75 quale sabbia in cui sono dispersi elementi decorativi, ad esempio conchiglie 76.

Per realizzare i diversi strati di rivestimento sopra descritti possono essere impiegate anche miscele di più resine termoindurenti, o miscele di almeno una resina termoindurente con una, o più, sostanze coloranti.

Tutte le varianti del metodo per rivestire il pavimento di un autoveicolo sopra descritte realizzano un rivestimento non fissato direttamente al pavimento dell’abitacolo, ma tenuto in posizione semplicemente vincolato lateralmente dalle pareti dell’abitacolo e/o dei mobili in esso presenti. Ciò evita che durante il moto le sollecitazioni agenti sulla struttura del veicolo e gli eventuali urti subiti si riproducano direttamente sul rivestimento preservandolo da fratture e incrinature.

Inoltre, tale accorgimento consente di rimuovere facilmente il rivestimento senza danneggiare il pavimento originale dell’abitacolo.

La descrizione di cui sopra di una forma realizzativa specifica è in grado di mostrare l'invenzione dal punto di vista concettuale in modo che altri, utilizzando la tecnica nota, potranno modificare e/o adattare in varie applicazioni tale forma realizzativa specifica senza ulteriori ricerche e senza allontanarsi dal concetto inventivo, e, quindi, si intende che tali adattamenti e modifiche saranno considerabili come equivalenti della forma realizzativa specifica. I mezzi e i materiali per realizzare le varie funzioni descritte potranno essere di varia natura senza per questo uscire dall’ambito dell'invenzione. Si intende che le espressioni o la terminologia utilizzate hanno scopo puramente descrittivo e per questo non limitativo.

Claims (12)

1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per rivestire il pavimento dell’abitacolo di veicoli, quali camper, roulotte, caravan, e simili, detto metodo essendo caratterizzato dal fatto di prevedere le seguenti fasi: − disposizione di uno strato di base in corrispondenza della superficie di detto pavimento da rivestire, detta superficie essendo delimitata lateralmente da una pluralità di pareti; − collegamento dello strato di base a dette pareti; − colata di una determinata quantità di resina termoindurente allo stato fuso sullo strato di base con ottenimento di un secondo strato di resina di spessore corrispondente; − indurimento della resina termoindurente con ottenimento di un secondo strato di rivestimento di spessore determinato ancorato a detto strato di base.
2. 2. Metodo, secondo la rivendicazione 1, in cui è prevista una fase preliminare di messa a livello di detto autoveicolo finalizzata a disporre detta superficie di detto pavimento su un piano sostanzialmente orizzontale.
3. 3. Metodo, secondo la rivendicazione 1, in cui successivamente alla realizzazione di detto strato di rivestimento sono previste le ulteriori fasi di: − colata di una seconda determinata quantità di resina termoindurente su detto strato di rivestimento con ottenimento di un secondo strato di resina di spessore corrispondente; − indurimento di detta seconda quantità di resina termoindurente con ottenimento di un secondo strato di rivestimento.
4. 4. Metodo, secondo la rivendicazione 1, in cui prima che detto indurimento sia completato, detto strato di resina viene sottoposto a operazioni di rifinitura per ottenere un effetto estetico desiderato.
5. 5. Metodo, secondo la rivendicazione 1, in cui detto impegno di detto strato di base a dette pareti laterali delimitanti detta superficie di detto pavimento da rivestire è realizzato mediante elementi di impegno rimuovibili.
6. 6. Metodo, secondo la rivendicazione 1, in cui detta disposizione di detto strato di base prevede il posizionamento di una pluralità di pannelli su detta superficie di detto pavimento.
7. 7. Metodo, secondo la rivendicazione 6, in cui i pannelli adiacenti di detta pluralità di pannelli vengono reciprocamente vincolati mediante un agente adesivo.
8. 8. Metodo, secondo la rivendicazione 1, in cui detto strato di base è realizzato in un materiale scelto tra: − materiale cellulosico, ad esempio pannelli di giornale; − tessuto non tessuto; − tessuto intessuto; − materiale plastico, in particolare nylon, polietilene, polistirolo, silicone, polivinilcloruro; − materiale ligneo, quale compensato, sughero; − olio di oliva; − linoleum; − fibra di vetro; − una loro combinazione.
9. 9. Metodo, secondo la rivendicazione 1, in cui detto strato di rivestimento è realizzato in una resina termoindurente trasparente.
10. 10. Metodo, secondo la rivendicazione 9, in cui al di sotto di detto strato di rivestimento viene realizzato uno strato decorativo, detto strato decorativo essendo visibile attraverso detto strato di rivestimento.
11. 11. Metodo, secondo la rivendicazione 10, in cui detto strato decorativo comprende: − un segno grafico, quale un logo, un’immagine, una scritta.
12. 12. Metodo, secondo la rivendicazione 10, in cui detto strato decorativo comprende una matrice in un materiale di riempimento nella quale sono dispersi elementi decorativi di vario genere.