ITPD20130148A1 - Roccatrice e relativo metodo di assemblaggio - Google Patents

Roccatrice e relativo metodo di assemblaggio

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ITPD20130148A1
ITPD20130148A1 IT000148A ITPD20130148A ITPD20130148A1 IT PD20130148 A1 ITPD20130148 A1 IT PD20130148A1 IT 000148 A IT000148 A IT 000148A IT PD20130148 A ITPD20130148 A IT PD20130148A IT PD20130148 A1 ITPD20130148 A1 IT PD20130148A1
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IT
Italy
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multifunctional
support frame
groups
yarn
winding
Prior art date
Application number
IT000148A
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English (en)
Inventor
Roberto Badiali
Patrick Catania
Mauro Ceolin
Giorgio Colomberotto
Original Assignee
Savio Macchine Tessili Spa
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Publication date
Application filed by Savio Macchine Tessili Spa filed Critical Savio Macchine Tessili Spa
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    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65HHANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL, e.g. SHEETS, WEBS, CABLES
    • B65H54/00Winding, coiling, or depositing filamentary material
    • B65H54/70Other constructional features of yarn-winding machines
    • B65H54/72Framework; Casings; Coverings
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65HHANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL, e.g. SHEETS, WEBS, CABLES
    • B65H2701/00Handled material; Storage means
    • B65H2701/30Handled filamentary material
    • B65H2701/31Textiles threads or artificial strands of filaments

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  • Textile Engineering (AREA)
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Description

DESCRIZIONE
CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente invenzione riguarda una roccatrice e il relativo metodo di assemblaggio.
In particolare, la presente invenzione si riferisce ad una roccatrice che non à ̈ costituita da unità di roccatura individuali, ma da aggregati di gruppi multifunzionali, direttamente montati sul telaio della macchina, in grado di svolgere le operazioni di roccatura.
L'invenzione riguarda anche il relativo metodo di una roccatrice che prevede di associare detti gruppi multifunzionali al telaio della macchina.
STATO DELLA TECNICA
Nella pratica industriale à ̈ in uso la filatura ad anello che produce filato in spola, seguita da una lavorazione di roccatura nel quale il filato viene svolto dalla spola, depurato dei suoi difetti, giuntato e riavvolto in una rocca. La lavorazione di roccatura viene svolta nelle roccatrici poste a valle dei filatoi.
Per rendere evidenti sia i problemi tecnici affrontati e risolti con la presente invenzione sia le sue caratteristiche ed i suoi vantaggi rispetto alla tecnica nota, di seguito si descrive il procedimento di roccatura svolto in una roccatrice convenzionale.
Le roccatrici sono costituite da una pluralità di unità di roccatura individuali allineate lungo il fronte della macchina e dotate di apparecchiature comuni di controllo e di servizio.
L unità di roccatura à ̈ una unità operativa individuale ben definita, ed à ̈ illustrata nei suoi componenti essenziali in figure 1A e 1B.
In particolare in tali figure si illustra una roccatrice 20 avente un telaio comune al quale sono fissate, affiancate tra loro, una pluralità di unità di roccatura 30 (figura 1B).
Ciascuna unità di roccatura 30 à ̈ quindi una unità della macchina roccatrice 20 in grado di compiere tutte le operazioni di roccatura, che consistono essenzialmente nel dipanare una spola 1 di filo 2, verificare il filo 2 al fine di eliminarne i difetti, e riavvolgere su una rocca 12 il filo 2 privato di tali difetti.
Più in dettaglio, la lavorazione della roccatura consiste nello svolgimento di un filo 2 da una spola 1 e nel suo raccoglimento su una rocca 12, nella individuazione e depurazione dei tratti di filo difettosi, mediante l'utilizzo di una stribbia 11, e nella giunzione dei bandoli interrotti mediante un dispositivo giuntafili 6.
Nel percorso fino alla rocca, la stribbia 11 rileva i difetti del filo e ne comanda di conseguenza il taglio mediante una forbice 7.
La rocca 12 à ̈ messa in rotazione a velocità controllata da un rullo 13 di un gruppo di sostegno 13', sul quale si appoggia supportata da un braccio portarocche 14, e richiama il filo 2 svolgendolo dalla spola 1 mantenuta ferma su una spina di posizionamento 15. Il filo 2, dipanato dalla spola 1, passa attraverso un gruppo dipanatore 3 che comprende un sensore di filo 4, e poi attraverso un tendifilo 5.
Lungo il percorso del filo 2 dalla spola 1 verso la rocca 12, dopo il tendifilo 5, vi à ̈ il giuntafili 6, al quale opportune bocchette aspiranti 9,10, che sono messe in aspirazione da almeno un dispositivo aspiratore 19, in occasione delle interruzioni del filo per suo esaurimento, rottura naturale o per intervento della stribbia 11, portano i bandoli del filo interrotto da giuntare. Le bocchette 9,10 recuperano quindi i bandoli di filo interrotto e li consegnano al giuntafili 6 per la relativa giunzione, ossia per il ripristino della continuità del filo.
L'unità di roccatura 30 fin qui esposta rappresenta il tipo di soluzione costruttiva adottata dalla maggioranza dei costruttori di roccatrici automatiche, e come si può osservare, gli organi di controllo e manipolazione del filo sopra elencati sono collegati ad esempio a due scatole 40, 41 (figure 1A-1B), tra di loro collegate, che costituiscono il corpo centrale della unità di roccatura 30. I vari gruppi funzionali sopra descritti, quali ad esempio il rullo 13, il braccio 14, la stribbia 11, il giuntafili 6, le bocchette 9 e 10, il gruppo dipanatore 3, il tendifilo 5, e così via, sono fissati lateralmente a dette scatole 40 e 41, rispettivamente sui loro fianchi sinistri 40s e 41s, rispetto ad una vista frontale della roccatrice 20.
Le macchine roccatrici 20 automatiche di attuale produzione, sono quindi macchine con più unità di roccatura 30, ognuna delle quali à ̈ un elemento a sé stante ed indipendente. I gruppi funzionali possono essere motorizzati, e dotati di schede I/O per comunicare con l'unità di governo 16 della unità di roccatura, oppure di un bus per collegarsi all'unità di governo 16 e poi ad un controllore centrale di macchina, come ad esempio spiegato nei brevetti EP0717001A1 della proponente, e nel brevetto WO2006/117040 e nella domanda di brevetto EP2096070A2 di altri costruttori.
In generale le unità di roccatura 30 delle roccatrici note sono costituite da 1-3 scatole principali 40,41, a seconda del costruttore e del tipo di macchina, collegate fra loro a formare il corpo principale dell'unità stessa e a cui sono applicati i gruppi funzionali. A loro volta i gruppi funzionali dell'arte nota possono essere ad azionamento meccanico/pneumatico in modo , ad esempio, da ricevere i comandi da organi collocati dentro al corpo principale, a seconda del costruttore.
I gruppi funzionali come sopra spiegato hanno lo scopo di gestire il filo in roccatura e manipolare i bandoli durante i cicli di giunzione o di avvio di una nuova spola da dipanare; ma siccome il percorso del filo tra la spola e la rocca non deve avere intralci, gli elementi manipolatori dei gruppi sono disposti o lateralmente al percorso del filo, o discostati da esso in profondità, in modo da non disturbare il filo in corsa e da essere comunque vicini ai bandoli interrotti per le relative operazioni di manipolazione. Tale disposizione degli elementi manipolatori, oltre al fatto che storicamente erano comandati da organi meccanici, ha condotto ad una unità di roccatura conformata a scatola – che inizialmente conteneva gli azionamenti meccanici per i gruppi funzionali -collocata lateralmente rispetto al percorso del filo e tradizionalmente, guardando la testa dal davanti, disposta a destra del filo.
Le attuali unità di roccatura 30 automatiche convenzionali, evolutesi da quelle meccaniche nel corso degli anni, hanno mantenuto la conformazione del corpo centrale disposto a destra del filo, su cui sono applicati i gruppi funzionali.
Tali teste di roccatura sono poi installate su di un telaio 50, dotato anche dei servizi di alimentazione alle teste dell'aria in depressione, dei servizi per la rimozione delle rocche finite, del trasporto delle spole, etc…, a seconda del modello e della dotazione della macchina.
Le unità di roccatura 30 costituiscono anche l'elemento di riferimento per il montaggio nelle officine di fabbricazione. Le linee di produzione possono essere diversamente congegnate, ma tutte prevedono opportuni pre-montaggi dei sottogruppi e dei gruppi funzionali, che confluiscono poi nella linea di montaggio finale. Su di questa viene fatto l'assemblaggio finale della testa di roccatura su di un opportuno supporto mobile che serve anche a parcheggiare la testa, a fine montaggio, in attesa della collocazione sul telaio. Le teste finite vengono poi fissate, su opportune zone attrezzate, al telaio. I telai 50 con le teste montate, cioà ̈ le sezioni di macchina, costituiscono poi gli elementi, che uniti ad uno ad uno, formeranno la macchina completa presso il cliente finale.
PRESENTAZIONE DELL'INVENZIONE
La conformazione di macchina roccatrice convenzionale appena descritta non à ̈ esente da problemi.
Innanzitutto l'unità di roccatura 30 à ̈ pesante, perché deve essere costituita da scatole che supportano i gruppi funzionali: come detto queste scatole possono essere più di una, e sono tra loro collegate. In generale, per avere una buona precisione negli accoppiamenti, sono fatte da scatole in alluminio 40 e 41 con superfici di accoppiamento, tra le scatole e tra ciascuna scatola e i gruppi funzionali, lavorate alla macchina utensile. I gruppi funzionali applicati alle scatole alcuni anni fa erano costituiti anch'essi di corpi in alluminio che contenevano gli organi manipolatori, ma ora molti di essi hanno il corpo in materiale plastico leggero; la plastica non può però essere utilizzata per sostituire l'alluminio del corpo centrale della testa, che regge il peso di tutti i gruppi funzionali. Il peso dell'unità, intorno agli 80 Kg, impone quindi che il telaio 50 sia sufficientemente robusto da reggere un numero di unità, che per le sezioni ordinariamente in produzione va da 6 a 12, mantenendone l'allineamento entro il millimetro. Tali allineamenti vanno garantiti per fare in modo che gli organi di automazione mobili lungo la macchina roccatrice trovino i gruppi in posizioni che non si discostino più di 1mm dalla posizione teorica. Un secondo problema delle roccatrici dell'arte nota à ̈ legato al fatto che gli spazi tra due unità consecutive montate sul telaio 50 sono angusti. Tra le scatole di due unità adiacenti lo spazio à ̈ limitato a circa 240mm, ed à ̈ occupato per la maggior parte dai gruppi funzionali, che come detto sono posti lateralmente al filo o arretrati rispetto ad esso, vedi figura 1B. Si formano così delle zone Z1, Z2, Z3, Z4, Z5 scarsamente accessibili che finiscono per diventare dei ricettacoli della polvere che si forma durante il processo di lavorazione. È pur vero che la roccatrice dispone di ventilatori viaggianti o dispositivi di aspirazione delle polveri atti a tenere pulita la macchina, ma ciò non toglie che periodicamente si debbano prevedere operazioni di pulizia a fondo, a macchina spenta, per rimuovere la polvere da detti ricettacoli.
Un terzo problema delle roccatrici dell'arte nota à ̈ dovuto al fatto che gli stessi spazi angusti Z1, Z2, Z3, Z4, Z5 sono un ostacolo alla manutenzione periodica. Infatti à ̈ difficile potere inserire le mani in questi spazi per accedere ai gruppi funzionali e procedere poi alle operazioni di manutenzione. Per rendere queste operazioni agevoli in molti casi il costruttore ha previsto di fornire degli appositi carrelli attrezzati per facilitare la rimozione della unità dal telaio 50, sollevarla e posizionarla fuori dalla macchina in modo che sia facilmente accessibile da tutti i lati. Questa operazione comporta però da un lato dei rischi riguardanti la sicurezza degli operatori, che devono usare gli attrezzi di sollevamento in modo appropriato, e dall'altro devono fare in modo che l'unità 30 appena estratta, libera da vincoli, non vada a sbattere sui gruppi funzionali delle unità adiacenti procurando dei danni ai gruppi funzionali stessi. Per evitare questi problemi in alcuni casi le scatole della unità sono state rese parzialmente estraibili o reclinabili, pur lasciando le altre parti collegate al telaio, per rendere più agevole l'accesso alle parti da manutenere.
Un quarto problema delle roccatrici dell'arte nota à ̈ dato dal fatto che eventuali modifiche di miglioramento su di uno qualsiasi dei gruppi funzionali della unità di roccatura, essendo questi collegati ad una scatola, o prendendo i comandi dalla scatola, comportano frequentemente delle modifiche alla scatola stessa, rendendo più problematiche le attività di miglioramento continuo del prodotto. Inoltre, nel caso vengano introdotte migliorie a gruppi funzionali che meritino di essere proposte ai clienti già in possesso di macchine - come aggiornamenti per il miglioramento del prodotto - questi retrofitting possono venire fatti solo se tali modifiche non coinvolgano le scatole delle unità di roccatura 30.
Un quinto problema delle roccatrici dell'arte nota à ̈ legato al fatto che il montaggio sulle linee di produzione di una roccatrice convenzionale prevede tre passaggi produttivi consecutivi. Il primo passaggio serve ad unire le parti che compongono l'unità di roccatura –scatole e gruppi funzionali - il secondo passaggio serve a montare i telai 50 delle unità, il terzo passaggio serve a collocare le unità di roccatura 30 sui telai 50. Questo modo di procedere comporta diversi inconvenienti, di seguito elencati.
Gli allineamenti tra i gruppi funzionali devono essere fatti prima sulle scatole del corpo principale, ma poi devono venire ricontrollati una volta montate le unità sui telai 50. I collaudi funzionali devono essere fatti a tre livelli, il primo a livello del singolo gruppo funzionale, il secondo al livello della unità completa, il terzo al livello delle unità montate sui telai. Ne consegue che la manodopera necessaria a maneggiare, montare e collaudare i componenti risente di tutti questi passaggi, dovuti alla conformazione della sezione di roccatura.
Per quanto riguarda la logistica à ̈ evidente che l'utilizzo delle scatole come corpo principale della unità di roccatura 30 ha un impatto non indifferente sui trasporti e sul magazzino, dato il loro peso ed ingombro.
Per estrarre le unità completate al termine delle linee di montaggio devono essere predisposti opportuni paranchi e sollevatori per potere operare in regime di sicurezza, dati i pesi non indifferenti da sollevare. Infine l'organizzazione della linea di montaggio à ̈ strutturalmente vincolata al corpo centrale della unità di roccatura 30 ed anche le scelte di localizzazione per il montaggio dei gruppi funzionali ne sono influenzate.
Vi à ̈ quindi l'esigenza di superare questi inconvenienti.
Tale esigenza à ̈ soddisfatta da una roccatrice in accordo con la rivendicazione 1 e da un metodo di assemblaggio di una roccatrice in accordo con la rivendicazione 18.
DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente comprensibili dalla descrizione di seguito riportata di suoi esempi preferiti e non limitativi di realizzazione, in cui: - le figure 1A-1B rappresentano viste laterali e frontali, rispettivamente, di roccatrici dell'arte nota;
- la figura 2 Ã ̈ una vista laterale di una roccatrice secondo la presente invenzione;
- la figura 3 Ã ̈ una vista frontale della roccatrice di figura 2;
- le figure 4a-4h rappresentano viste dei componenti di una roccatrice in accordo con la presente invenzione, secondo una possibile sequenza di assemblaggio;
- la figura 5 rappresenta una vista frontale di una roccatrice secondo una ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione;
- le figure 6a-6c rappresentano viste laterali di componenti della roccatrice di figura 5.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Gli elementi o parti di elementi in comune tra le forme di realizzazione descritte nel seguito saranno indicati con medesimi riferimenti numerici.
Con riferimento alle suddette figure, con 20 si à ̈ globalmente indicata una roccatrice comprendente una pluralità di unità di roccatura 30 e un telaio di supporto 90. Il telaio di supporto 90 si estende lungo una direzione longitudinale prevalente X-X, lungo la quale risultano affiancate le varie unità di roccatura 30, come meglio descritto nel seguito.
Come accennato, la lavorazione sulla unità di roccatura 30 consiste nello svolgimento di un filo 2 da una spola 1 e nella sua raccolta su una rocca 12, nella depurazione dei tratti di filo 2 difettosi, e nella giunzione dei bandoli interrotti.
Nel percorso fino alla rocca 12, una stribbia 11 rileva i difetti del filo 2 e ne comanda di conseguenza il taglio.
In seguito ad un taglio comandato, oppure di una rottura naturale o dell'esaurimento del filo 2, la stribbia 11 segnala ad una unità di elaborazione e controllo 16 della stazione di roccatura assenza del filo nella parte superiore della unità di roccatura 30. Un sensore 4 a sua volta segnala all'unità di elaborazione controllo 16 l'eventuale assenza del filo 2 nella parte inferiore della unità di roccatura 30. L'unità di elaborazione e controllo 16 comprende, tra le sue funzioni, il programma di comando e di controllo per la procedura di riattacco e di cambio della spola 1 in alimentazione.
La rocca 12 à ̈ messa in rotazione a velocità controllata da un rullo 13 di un gruppo di sostegno 13‟; detto gruppo di sostegno 13‟ sostiene anche un braccio portarocche 14, per richiamare il filo 2, svolgendolo ad elevata velocità dalla spola 1 mantenuta ferma su una spina di posizionamento 15.
Il gruppo di sostegno 13‟ comprende come visto un rullo 13 di sostegno della rocca 12, dotato di scanalature per spostare alternativamente il filo a destra e a sinistra durante il deposito sulla rocca 12; secondo ulteriori forme di realizzazione il gruppo di sostegno 13‟ comprende un rullo 13 di appoggio della rocca 12, mentre lo spostamento del filo a destra e a sinistra à ̈ fatto, ad esempio, da un guidafilo motorizzato noto atto a spostare il filo alternativamente a destra e a sinistra, non mostrato in figure.
Il filo 2 passa attraverso il gruppo dipanatore 3, il sensore del filo 4 e un tendifilo 5. Lungo il percorso del filo 2 vi à ̈ un giuntafili 6 che ha la funzione di congiungere tra loro bandoli di filo separati, in maniera nota.
In particolare, i bandoli di filo interrotto da giuntare sono portati al giuntafili 6 da bocchette aspiranti 9 e 10, in occasione delle interruzioni del filo 2 per suo esaurimento, rottura naturale o per intervento della stribbia 11.
Secondo una possibile forma di realizzazione, una bocchetta aspirante 33 può essere collocata nelle vicinanze della spola 1 in dipanatura per asportare e scaricare le impurità che si sollevano durante lo svolgimento del filo 2 dalla spola 1. La presenza di tale bocchetta aspirante 33 à ̈ del tutto opzionale nella roccatrice in accordo con la presente invenzione.
Le bocchette aspiranti 9,10, per poter effettuare l'aspirazione richiesta, sono collegate fluidicamente con un dispositivo aspiratore 19, come meglio descritto nel seguito.
In particolare, la bocchetta 9, generalmente mossa da un motore a passo, esegue una rotazione α che porta l'ugello aspirante della bocchetta stessa prima a captare il bandolo interrotto da un gruppo dipanatore 3, previo il suo taglio da parte di una forbice 7, e dopo la rotazione α, a consegnare il bandolo della spola 1 al giuntafili 6.
Le bocchette 9 e 10 sono tenute in depressione tramite il dispositivo aspiratore 19, preferibilmente comandato dall'unità di governo 16.
La bocchetta aspirante 10, anch'essa generalmente mossa da un motore a passo, esegue la rotazione β che porta l'ugello aspirante della bocchetta stessa prima a captare il bandolo interrotto dal lato della rocca e, dopo la rotazione β, a consegnare il bandolo lato rocca 12 al giuntafili 6.
Il giuntafili 6, dopo aver ricevuto e tagliato i due bandoli a misura esegue la giunzione mentre gli sfridi di filo sono aspirati via dalle bocchette 9 e 10; nel caso di un intervento della stribbia 11 per difetto, lo sfrido del filo proveniente dalla rocca 12 che viene eliminato contiene il difetto del filo 2. Il giuntafili 6 rilascia poi il filo giuntato a ritornare nella sua configurazione di roccatura dalla spola 1 a rocca 12. All'inizio di ogni nuova spola 1, il nuovo bandolo à ̈ inserito con mezzi noti nel gruppo dipanatore 3, e da qui prelevato dalla bocchetta lato spola 9. Vicino al tendifilo 5 può essere collocata un'ulteriore bocchetta fissa 18 di piccola dimensione, generalmente posta tra la stribbia 11 ed il tendifilo 5. Ad ogni interruzione del filo la bocchetta fissa 18 capta il bandolo inferiore dal lato spola e lo tiene teso tra il tendifilo 5 e il gruppo dipanatore 3. Da questa posizione la bocchetta lato spola 9 à ̈ in grado di prenderlo e portarlo al giuntafili 6 per la giunzione del filo e per la continuazione della roccatura.
Come sopra accennato, la roccatrice 20 Ã ̈ munita di un dispositivo aspiratore 19 collegabile alle bocchette 9,10 al fine di consentire l'aspirazione di bandoli e/o di polvere.
Secondo una possibile forma di realizzazione, il dispositivo aspiratore 19 comprende una ventola o un cassone disposto in posizione remota rispetto all'unità di roccatura 30 e/o alla roccatrice 20: tale dispositivo aspiratore 19 fornisce quindi depressione in modo da consentire l'aspirazione attraverso le bocchette 9,10 di una o più unità di roccatura 30.
Secondo una ulteriore forma di realizzazione, almeno una unità di roccatura 30 comprende, a bordo di detta unità, un dispositivo aspiratore 19 adatto ad alimentare detta unità 30.
Preferibilmente, ciascuna unità di roccatura 30 della roccatrice 20 comprende un rispettivo dispositivo aspiratore 19.
Il dispositivo aspiratore 19 Ã ̈ munito di almeno una ventola di aspirazione 29 adatta a generare la depressione richiesta, munito di un motore 200; il singolo dispositivo aspiratore 19 Ã ̈ anche preferibilmente munito di un proprio filtro.
Secondo una forma di realizzazione, il dispositivo aspiratore 19 Ã ̈ disposto posteriormente alle bocchette di aspirazione 9,10, ossia da parte opposta ai bandoli di filo intercettati dalle bocchette medesime.
Vantaggiosamente, l'aspiratore 19 risulta collegato fluidicamente alle bocchette 9,10.
Secondo una forma di realizzazione, l'aspiratore 19 Ã ̈ collegato fluidicamente alle bocchette 9,10; il dispositivo aspiratore 19 Ã ̈ ad esempio in comunicazione fluidica con una camera di raccolta 17 nella quale sfociano sbocchi o condotti interni 49,59 delle bocchette di aspirazione 9,10 rispettivamente.
Come visto, il telaio di supporto 90 si estende lungo la direzione longitudinale prevalente X-X e comprende due spalle 91 che ne definiscono un lato sinistro e destro del telaio di supporto stesso.
Ciascuna spalla 91 si estende inoltre da un lato anteriore 191, in corrispondenza del filo da roccare, ad un lato posteriore 291 opposto al lato anteriore 191 e al filo da roccare.
Le spalle 91 sono collegate da una traversa 92 che si estende lungo detta direzione longitudinale prevalente X-X in modo da realizzare un elemento di fissaggio e supporto per una pluralità di gruppi multifunzionali della roccatrice 100, 110, 120, 130, 140, meglio descritti nel seguito.
Il telaio di supporto 90 comprende anche profilati correnti 94 di rinforzo. Al telaio di supporto 90 sono applicati servizi per lo scarico rocche 93, servizi per l'eliminazione degli sfridi 95 dei cicli di giunzione e avvio di una nuova spola, servizi per le alimentazioni elettriche 96, servizi per le alimentazioni pneumatiche 97, ed altri servizi non mostrati in figura.
Secondo una forma di realizzazione, la traversa 92 Ã ̈ dotata di gruppi di aperture 92a, 92b, 92c e 92d che servono da posizionamento e fissaggio dei gruppi multifunzionali 100, 110, 120, 130, 140.
In particolare dette aperture 92a, 92b, 92c e 92d realizzano anche dei passaggi aeraulici che collegano fra di loro i gruppi multifunzionali 110, 130 e 140, e passaggi pneumatici che collegano i gruppi multifunzionali ai servizi 97, per consentirne il corretto collegamento funzionale alla roccatrice 20. Secondo una forma di realizzazione, detta traversa 92 à ̈ configurata come un profilato a “C†; preferibilmente detto profilato a "C‟ comprende una parete verticale 192 che sorregge due mensole 193,194; le mensole 193,194 sono ad esempio sostanzialmente orizzontali, ossia perpendicolari alla parete verticale 192. Preferibilmente, detti gruppi di aperture 92a, 92b, 92c sono disposti in corrispondenza della parete verticale 192, e i gruppi di aperture 92d sono disposti in corrispondenza della mensola 193.
I gruppi multifunzionali 100, 110, 120, 130, 140 sono gruppi o aggregati di componenti in grado di svolgere funzioni di servizio per la roccatrice 20, in particolare le funzioni essenziali al dipanatura del filo dalla spola, al suo controllo per verifica dei difetti, alla correzioni di eventuali difetti e all'avvolgimento sulla rocca del filo così depurato. Preferibilmente, i gruppi multi-funzionali 100, 110, 120, 130, 140 sono strutturati in modo da potere essere fissati in maniera rapida al telaio di supporto 90, ad esempio tramite mezzi di collegamento filettato, quali viti, bulloni e simili, e/o tramite mezzi ad accoppiamento di forma (ad esempio boccole/tasselli ad espansione), ognuno ai rispettivi gruppi di aperture 92a, 92b, 92c e 92d.
Preferibilmente, detti gruppi multifunzionali 100, 110, 120, 130, 140 sono gruppi autonomi, ossia amovibili indipendentemente gli uni dagli altri; preferibilmente detti gruppi multifunzionali sono azionabili e alimentati indipendentemente gli uni dagli altri; a questo scopo le alimentazioni elettriche vengono prese dai servizi 96 e trasportate tramite cablaggi e connessioni ai singoli gruppi multifunzionali, le alimentazioni pneumatiche vengono prese dai servizi 97, e l'eliminazione degli sfridi dal servizio 95. In altre parole, ciascun gruppo multifunzionale 100, 110, 120, 130, 140 può essere smontato e/o montato indipendentemente dagli altri, ossia senza richiedere una modifica o un qualsiasi tipo di adattamento agli altri gruppi.
In altre parole i gruppi multifunzionali 100,110,120,130,140 sono meccanicamente e/o funzionalmente indipendenti gli uni dagli altri. Si intende quindi che ciascun gruppo costituisce una unità a sé stante che non necessita, per il suo montaggio sulla macchina roccatrice, di altre unità: pertanto il gruppo può essere montato direttamente sul telaio di supporto 90. Inoltre ciascun gruppo à ̈ funzionalmente indipendente dagli altri: con tale definizione non si intende che il singolo gruppo può lavorare senza essere coordinato in sincronia con gli altri - infatti il coordinamento viene fatto da una unità di elaborazione e controllo 16, che può essere collocata su uno qualsiasi dei gruppi multifunzionali - ma che costituisce una unità autonoma ed indipendente dal punto di vista funzionale. In questo modo à ̈ anche possibile procedere alla sostituzione del singolo gruppo 100,110,120,130,140 per un guasto ma anche solo per un aggiornamento/evoluzione tecnica, senza per questo richiedere l'aggiornamento o la modifica/adattamento degli altri gruppi.
Secondo una forma di realizzazione, il gruppo multifunzionale 100 à ̈ un gruppo portarocca comprendente il braccio portarocca 14 con i suoi mezzi di azionamento, il rullo di sostegno 13 ed eventualmente un guidafilo motorizzato, ed una unità di elaborazione e controllo 16.
Secondo una forma di realizzazione, il gruppo multifunzionale 110 Ã ̈ un gruppo di captazione del bandolo lato rocca adatto a interfacciarsi con il filo e/o con il bandolo dal lato della rocca.
Ad esempio il gruppo di captazione del bandolo lato rocca 110 può comprendere la stribbia 11 e la bocchetta 10 della unità di roccatura 30, e ad esempio un dispositivo paraffinatore.
Secondo una forma di realizzazione, il gruppo multifunzionale 120 Ã ̈ un gruppo giuntafili che comprende il dispositivo giuntafili 6 e mezzi di introduzione dei fili in esso.
Secondo una forma di realizzazione, il gruppo multifunzionale 130 Ã ̈ un gruppo di captazione del bandolo lato spola adatto a interfacciarsi con il filo e/o con il bandolo dal lato della spola.
Ad esempio il gruppo di captazione del bandolo lato spola 130 può comprendere i gruppi dipanatore 3 e/o il sensore del filo 4 e/o la bocchetta 9 di captazione del filo lato spola e/o il tendifilo 5; la funzione della forbice 7 può essere sostituita da un coltello azionato dalla stribbia 11.
Secondo una forma di realizzazione, il gruppo multifunzionale 140 Ã ̈ un gruppo di aspirazione comprendente il dispositivo aspiratore 19 e/o la camera di raccolta 17 nella quale sfociano sbocchi o condotti interni 49,59 delle bocchette di aspirazione 9,10 rispettivamente.
Preferibilmente, il gruppo di aspirazione 140 à ̈ collocato sul retro della parete verticale 192 della traversa 92 (o del profilato a “C†), e comprende sia la camera di raccolta 17 che le bocchette di aspirazione 9,10 con i rispettivi sbocchi o condotti interni 49,59, In tal modo à ̈ possibile collegare direttamente alla traversa 92 i gruppi multi-funzionali, indipendentemente l'uno dall'altro, e posizionarli con precisione tramite i gruppi di aperture 92a, 92b, 92c e 92d.
Secondo una ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione (figure 5, 6a-6c) i gruppi multifunzionali sono fissati su piastre di interfaccia 150. Dette piastre di interfaccia 150 possono avere qualsiasi conformazione e dimensione ed hanno la funzione di consentire un supporto e pre-montaggio dei gruppi multifunzionali sul telaio di supporto 90. In altre parole le piastre di interfaccia si interfacciano o frappongono tra i gruppi multifunzionali 100,110,120,130,140 e il telaio di supporto 90.
I gruppi multifunzionali 100,110,120,130,140 sono fissati amovibilmente alle piastre di interfaccia 150 ad esempio mediante mezzi di collegamento amovibili, quali ad esempio mezzi di collegamento filettato e/o mezzi ad accoppiamento di forma, quali ad esempio spine/tasselli ad espansione e simili; l'amovibilità dei gruppi multifunzionali à ̈ utile al fine di consentire un rapido aggancio e sgancio dei gruppi multifunzionali alle piastre di interfaccia 150 al fine ad esempio di operazioni di manutenzione, sostituzione, aggiornamenti componenti e simili.
Le piastre di interfaccia 150 sono fissate al telaio di supporto 90, ad esempio a detta traversa 92, mediante mezzi di collegamento amovibili quali ad esempio mezzi di collegamento filettato e/o mezzi ad accoppiamento di forma quali ad esempio spine/tasselli ad espansione e simili; l'amovibilità delle piastre di interfaccia 150 à ̈ utile al fine di consentire un rapido aggancio e sgancio delle piastre medesime, con i gruppi da queste supportati.
Secondo una forma di realizzazione le piastre di interfaccia 150 sono munite di almeno un foro/apertura, preferibilmente allineato con almeno uno dei gruppi di aperture 92a, 92b, 92c e 92d al fine di consentire un agevole collegamento aeraulico e pneumatico dei gruppi multifunzionali stessi con il telaio di supporto 90. Le piastre di interfaccia 150 possono essere realizzate in qualsiasi materiale e possono avere qualsiasi forma in funzione del gruppi multifunzionali da supportare. Verrà ora descritto il metodo di montaggio di una roccatrice in accordo con la presente invenzione.
In particolare, si predispone un telaio di supporto 90 munito della traversa 92 che si estende lungo detta direzione longitudinale prevalente X-X in modo da realizzare un elemento di fissaggio e supporto per una pluralità di gruppi multifunzionali della roccatrice 100, 110, 120, 130, 140 (figura 4a-4b).
Si predispongono inoltre i gruppi multifunzionali che vengono assemblati come unità indipendenti tra loro, ossia come unità a sé stanti (fig. 4c).
Quindi si montano i gruppi multifunzionali 100, 110, 120, 130, 140 sul telaio di supporto 90 (figure 4d-4h) avendo cura di effettuare tutte le connessioni meccaniche servendosi delle aperture 92a, 92b, 92c e 92d realizzate, ad esempio, sulla traversa 92; i gruppi multifunzionali vengono poi funzionalmente collegati, elettricamente ai servizi 96 e alla unità di elaborazione e controllo 16, pneumaticamente ai servizi 97, e per l'eliminazione degli sfridi al servizio 95. La fase di pre-assemblaggio dei gruppi multifunzionali 100, 110, 120, 130, 140 può prevedere il fissaggio di detti gruppi su relative piastre di interfaccia 150 (fig. 6b,6c) e il successivo fissaggio delle piastre di interfaccia 150, munite di detti gruppi multifunzionali, al telaio di supporto 90 (figura 5). La fase di fissaggio delle piastre di interfaccia 150, munite dei gruppi multifunzionali 100,110,120,130,140, al telaio di supporto 90, prevede di effettuare tutte le connessioni meccaniche servendosi delle aperture 92a, 92b, 92c e 92d realizzate, ad esempio, sulla traversa 92; i gruppi multifunzionali vengono poi funzionalmente collegati, elettricamente ai servizi 96 e alla unità di elaborazione e controllo 16, pneumaticamente ai servizi 97, e per l'eliminazione degli sfridi al servizio 95.
Come si può apprezzare da quanto descritto, la roccatrice secondo l'invenzione consente di superare gli inconvenienti presentati nella tecnica nota.
Infatti, mancando le scatole 40 e 41 tipiche delle roccatrici dell‟arte nota, non sono più necessarie molte lavorazioni di macchina utensile; inoltre i gruppi multifunzionali sono più leggeri e, conseguentemente, il telaio di supporto può essere a sua volta alleggerito.
Inoltre la diminuzione delle parti della macchina consente un risparmio di risorse di materiali e dell'energia per la loro realizzazione.
Con il fissaggio frontale dei gruppi multi-funzionali, sono stati evitati gli spazi angusti difficili da accedere e da pulire dalla polvere, tipici delle roccatrici dell'arte nota.
Inoltre, i gruppi multifunzionali sono disposti frontalmente e quindi risultano direttamente e facilmente accessibili per la manutenzione.
Per la manutenzione non sono più necessari gli attrezzi di sollevamento per la rimozione delle teste, né complicazioni meccaniche per rendere estraibili o reclinabili le teste. Per gli stessi motivi i rischi legati alla rimozione delle teste di 80 Kg di peso sono stati eliminati.
Le modifiche di miglioramento vengono apportate sui gruppi multi-funzionali, senza coinvolgere il profilato a “C†di supporto dei gruppi stessi, così il retrofitting di miglioramento presso clienti à ̈ facilitato.
Il montaggio sulle linee di produzione à ̈ semplificato. Infatti, non servono tre passaggi ma ne sono sufficienti due soltanto, ossia il primo passaggio per montare il telaio di supporto, il secondo per applicarvi sopra i gruppi multi-funzionali. Gli allineamenti dei gruppi si fanno una volta sola, montando i gruppi sul telaio. I collaudi si fanno in due passaggi, a livello di singolo gruppo multifunzionale, e a livello di sezione completamente montata.
La necessità di manodopera per montaggi e collaudi à ̈ diminuita, e lo sforzo degli operatori à ̈ stato limitato perché i gruppi multi-funzionali sono leggeri.
La logistica à ̈ semplificata e non serve più trasportare né immagazzinare le scatole che, nelle soluzioni dell'arte nota, supportano tutte le unità della macchina.
Alla fine della linea di montaggio non servono più gli organi di sollevamento per le teste, e la linea di montaggio, non essendo più vincolata al corpo principale, può essere resa più flessibile, potendo localizzare i gruppi multi-funzionali senza vincoli legati al corpo principale.

Claims (21)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Roccatrice (20) comprendente un telaio di supporto (90) che si estende lungo una direzione longitudinale prevalente (X-X), e almeno una unità di roccatura (30) adatta ad effettuare lo svolgimento di un filo (2) da una spola (1), la sua raccolta su una rocca (12), la depurazione dei tratti di filo (2) difettosi, e la giunzione di bandoli di filo interrotti, caratterizzata dal fatto che sul telaio di supporto (90) sono collocati gruppi multi-funzionali (100, 110, 120, 130, 140) meccanicamente indipendenti tra loro e fissati direttamente al telaio di supporto (90) mediante mezzi di collegamento amovibili, ciascuno di detti gruppi multifunzionali (100, 110, 120, 130, 140) essendo un’unità in grado di svolgere indipendentemente dagli altri funzioni principali ed ausiliarie per la unità di roccatura (30) della roccatrice (20), comprese le operazioni di dipanatura del filo (2), avvolgimento del filo (2), i cicli di giunzione per ripristinare le interruzioni del filo (2) e per l’avvio di una nuova spola (1) da dipanare.
  2. 2. Roccatrice (20) secondo la rivendicazione 1, in cui lungo la direzione longitudinale prevalente (X-X) risultano affiancate una pluralità di unità di roccatura (30), ciascuna di dette unità di roccatura (30) essendo munita di propri gruppi multifunzionali (100, 110, 120, 130, 140) meccanicamente indipendenti tra loro e fissati direttamente al telaio di supporto (90) mediante mezzi di collegamento amovibili.
  3. 3. Roccatrice (20) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui ciascun gruppo multifunzionale (100, 110, 120, 130, 140) Ã ̈ fissato frontalmente al telaio di supporto (90) in modo da risultare liberamente accessibile sia su un lato destro che su un lato sinistro del gruppo (100, 110, 120, 130, 140), rispetto alla direzione longitudinale prevalente (X-X), per le operazioni di manutenzione e pulizia.
  4. 4. Roccatrice (20) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il telaio di supporto (90) comprende inoltre una traversa (92) che si estende lungo detta direzione longitudinale prevalente (X-X) in modo da realizzare un elemento di fissaggio e supporto per detti gruppi multifunzionali della roccatrice (100, 110, 120, 130, 140).
  5. 5. Roccatrice (20) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il telaio di supporto (90) Ã ̈ munito di una traversa (92) dotata di gruppi di aperture (92a, 92b, 92c, 92d) che servono da posizionamento e fissaggio dei gruppi multifunzionali (100, 110, 120, 130, 140).
  6. 6. Roccatrice (20) secondo la rivendicazione 5, in cui dette aperture (92a, 92b, 92c, 92d) realizzano passaggi aeraulici che collegano fra di loro i gruppi multifunzionali 110, 130 e 140, e/o passaggi pneumatici che collegano i gruppi multifunzionali a servizi per le alimentazioni pneumatiche (97), per consentire il corretto collegamento funzionale alla roccatrice (20).
  7. 7. Roccatrice (20) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 6, in cui detta traversa (92) à ̈ configurata come un profilato a “C†comprendente una parete verticale (192) che sorregge due mensole (193,194), le mensole (193,194) essendo perpendicolari alla parete verticale (192), in cui la parete verticale (192) comprende gruppi di aperture (92a, 92b, 92c, 92d) che servono da posizionamento e fissaggio dei gruppi multifunzionali (100, 110, 120, 130, 140).
  8. 8. Roccatrice (20) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i gruppi multifunzionali (100, 110, 120, 130, 140) sono fissati al telaio di supporto (90) mediante mezzi di collegamento amovibili, quali mezzi di collegamento filettato e/o mezzi ad accoppiamento di forma.
  9. 9. Roccatrice (20) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i gruppi multifunzionali (100, 110, 120, 130, 140) comprendono un gruppo portarocca (100) comprendente un braccio portarocca (14) con i suoi mezzi di azionamento e/o un rullo di sostegno (13), e/o una unità di elaborazione e controllo (16) della roccatrice (20) e/o un guidafilo motorizzato.
  10. 10. Roccatrice (20) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i gruppi multifunzionali (100, 110, 120, 130, 140) comprendono un gruppo di captazione del bandolo lato rocca (110) adatto a interfacciarsi con il filo (2) e/o con il bandolo dal lato della rocca (12) e comprendente una stribbia (11) e/o una bocchetta di captazione (10) lato rocca (12) e/o un paraffinatore della unità di roccatura (30).
  11. 11. Roccatrice (20) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i gruppi multifunzionali (100, 110, 120, 130, 140) comprendono un gruppo giuntafili (120) che può comprendere il dispositivo giuntafili (6) e/o mezzi di introduzione dei fili in esso.
  12. 12. Roccatrice (20) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i gruppi multifunzionali (100, 110, 120, 130, 140) comprendono un gruppo di captazione del bandolo lato spola (130) adatto a interfacciarsi con il filo (2) e/o con il bandolo dal lato della spola (1), comprendente un gruppo dipanatore (3) e/o un sensore del filo (4) e/o una bocchetta di captazione (9) del filo lato spola (1) e/o un tendifilo (5) e/o una forbice (7) e/o un coltello azionato da una stribbia (11).
  13. 13. Roccatrice (20) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i gruppi multifunzionali (100, 110, 120, 130, 140) comprendono un gruppo di aspirazione (140) comprendente un dispositivo aspiratore (19) e/o una camera di raccolta (17) nella quale sfociano sbocchi o condotti interni (49,59) di bocchette di aspirazione (9,10) rispettivamente.
  14. 14. Roccatrice (20) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno un gruppo multifunzionale (100, 110, 120, 130, 140) Ã ̈ fissato su piastre di interfaccia (150) che si frappongono tra i gruppi multifunzionali (100,110,120,130,140) e il telaio di supporto (90).
  15. 15. Roccatrice (20) secondo la rivendicazione 14, in cui i gruppi multifunzionali (100,110,120,130,140) sono fissati amovibilmente alle piastre di interfaccia (150) mediante mezzi di collegamento amovibili, quali ad esempio mezzi di collegamento filettato e/o mezzi ad accoppiamento di forma.
  16. 16. Roccatrice (20) secondo la rivendicazione 14 o 15, in cui le piastre di interfaccia (150) sono fissate al telaio di supporto (90) mediante mezzi di collegamento amovibili quali mezzi di collegamento filettato e/o mezzi ad accoppiamento di forma.
  17. 17. Roccatrice (20) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 14 a 16, in cui dette piastre di interfaccia (150) sono munite di almeno un foro/apertura, allineato con almeno un gruppo di aperture (92a, 92b, 92c, 92d) del telaio di supporto (90), al fine di consentire un agevole collegamento aeraulico e pneumatico dei gruppi multifunzionali (100, 110, 120, 130, 140) stessi con il telaio di supporto (90).
  18. 18. Metodo di assemblaggio di una roccatrice (20) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente le fasi di: - predisporre un telaio di supporto (90) di una roccatrice (20) che si estende lungo una direzione longitudinale prevalente (X-X), - predisporre almeno un gruppo funzionale (100, 110, 120, 130, 140) meccanicamente indipendente e/o funzionalmente indipendente da altri gruppi funzionali, in modo da costituire un’unità in grado di svolgere, indipendentemente dagli altri gruppi, funzioni principali ed ausiliarie per la unità di roccatura (30) della roccatrice (20), comprese le operazioni di dipanatura del filo (2), avvolgimento del filo (2), i cicli di giunzione per ripristinare le interruzioni del filo (2) e per l’avvio di una nuova spola (1) da dipanare, - fissare il gruppo funzionale (100, 110, 120, 130, 140) direttamente al telaio di supporto (90) mediante mezzi di collegamento amovibili.
  19. 19. Metodo secondo la rivendicazione 18, in cui la fase di fissaggio dei gruppi multifunzionali (100, 110, 120, 130, 140) al telaio di supporto (90), prevede di effettuare tutte le connessioni meccaniche dei gruppi multifunzionali (100, 110, 120, 130, 140) medesimi, attraverso aperture (92a, 92b, 92c, 92d) realizzate sul telaio di supporto (90), ma anche tutte le connessioni funzionali collegandoli elettricamente a servizi per le alimentazioni elettriche (96) ed una unità di elaborazione e controllo (16) della roccatrice (20), e collegandoli pneumaticamente a servizi per le alimentazioni pneumatiche (97) e a servizi per l’eliminazione degli sfridi (95).
  20. 20. Metodo secondo la rivendicazione 18 o 19, comprendente la fase di fissare almeno un gruppo funzionale (100, 110, 120, 130, 140) ad una piastra di interfaccia (150) e associare detta piastra di interfaccia (150), con il relativo gruppo funzionale (100, 110, 120, 130, 140), a detto telaio di supporto (90), mediante mezzi di collegamento amovibili.
  21. 21. Metodo secondo la rivendicazione 20, in cui la fase di fissaggio delle piastre di interfaccia (150), munite dei gruppi multifunzionali (100, 110, 120, 130, 140), al telaio di supporto (90) prevede di effettuare tutte le connessioni meccaniche attraverso aperture (92a, 92b, 92c, 92d) realizzate sul telaio di supporto (90) e allineate con corrispondenti fori/aperture ricavati su dette piastre di interfaccia (150), ma anche funzionali collegando i gruppi multifunzionali (100, 110, 120, 130, 140) elettricamente ai servizi per le alimentazioni elettriche (96) e alla unità di elaborazione e controllo (16), e pneumaticamente ai servizi per le alimentazioni pneumatiche (97), e ai servizi per l’eliminazione degli sfridi (95).
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