ITPD20110088A1 - Dispositivo e metodo per applicare flussante di saldatura su lamine di interconnessione per celle fotovoltaiche - Google Patents

Dispositivo e metodo per applicare flussante di saldatura su lamine di interconnessione per celle fotovoltaiche Download PDF

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ITPD20110088A1
ITPD20110088A1 IT000088A ITPD20110088A ITPD20110088A1 IT PD20110088 A1 ITPD20110088 A1 IT PD20110088A1 IT 000088 A IT000088 A IT 000088A IT PD20110088 A ITPD20110088 A IT PD20110088A IT PD20110088 A1 ITPD20110088 A1 IT PD20110088A1
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IT
Italy
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flux
spongy
chamber
foils
layers
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IT000088A
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Inventor
Dario Bernardi
Antonio Galiazzo
Javier Guidolin
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2Bg S R L
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    • B23MACHINE TOOLS; METAL-WORKING NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B23KSOLDERING OR UNSOLDERING; WELDING; CLADDING OR PLATING BY SOLDERING OR WELDING; CUTTING BY APPLYING HEAT LOCALLY, e.g. FLAME CUTTING; WORKING BY LASER BEAM
    • B23K3/00Tools, devices, or special appurtenances for soldering, e.g. brazing, or unsoldering, not specially adapted for particular methods
    • B23K3/08Auxiliary devices therefor
    • B23K3/082Flux dispensers; Apparatus for applying flux
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    • H01ELECTRIC ELEMENTS
    • H01LSEMICONDUCTOR DEVICES NOT COVERED BY CLASS H10
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    • H01L31/05Electrical interconnection means between PV cells inside the PV module, e.g. series connection of PV cells
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Description

DESCRIZIONE
Campo di applicazione
Forma oggetto della presente invenzione un dispositivo e un metodo per applicare flussante di saldatura su lamine di interconnessione per celle fotovoltaiche.
Il dispositivo e il metodo secondo la presente invenzione si inseriscono nel settore degli impianti per la produzione di moduli fotovoltaici, per quanto concerne in particolare le stazioni di connessione delle singole celle in stringhe mediante da lamine metalliche di interconnessione.
Stato della tecnica
La connessione delle singole celle in stringhe viene realizzata mediante lamine metalliche di interconnessione, meglio note nel settore come “ribbon†. Tali lamine, generalmente realizzate in rame e rivestite da un sottile film di una lega a base di stagno, vengono saldate alle celle per creare uno stabile contatto elettrico.
Come à ̈ noto, per consentire la saldatura di tali lamine alle celle viene applicato sulle lamine un apposito flussante liquido, costituito da una pasta conduttiva mantenuta in sospensione in un solvente.
Operativamente, il flussante viene applicato ai ribbon quando quest’ultimi sono già stati applicati alle celle ad esempio per spruzzatura, oppure preferibilmente, viene applicato in un fase antecedente all’associazione dei ribbon alle celle per evitare che il flussante in eccesso si depositi sulle celle stesse. In quest’ultimo caso il flussante può essere applicato ai ribbon ancora per spruzzatura oppure per immersione, facendo passare i ribbon attraverso bagni di flussante.
Come à ̈ noto, l’applicazione del flussante ai ribbon prima della loro associazione alle celle comporta diverse complicazioni operative legate principalmente al fatto che il flussante applicato in fase liquida sui ribbon tende a disperdersi almeno parzialmente lungo il tragitto dei ribbon, depositandosi in particolare sulle superfici che vengono a contatto con i ribbon, in particolare i dispositivi di movimentazione. La fase solida del flussante (a seguito dell’evaporazione del solvente) crea con il tempo accumuli di materiale che devono essere regolarmente rimossi. Ciò impone l’arresto temporaneo dell’impianto e quindi un inevitabile aumento dei tempi morti. A tutto questo si deve aggiungere anche il costo legato allo spreco di flussante.
In alcune soluzioni di tecnica nota il problema della dispersione di flussante à ̈ stato affrontato prevedendo una fase di asciugatura dei ribbon per far evaporare il solvente. L’asciugatura viene indotta dopo aver lasciato al flussante un tempo sufficiente per reagire con i ribbon. In particolare il ribbon può essere fatto scorrere lungo un percorso allungato in una specifica stazione dell’impianto dove il ribbon, sottoposto ad un contatto prolungato con l’aria, eventualmente investito da un flusso d’aria calda, si asciuga prima di essere inviato alle celle. Questa soluzione, pur riducendo notevolmente i problemi di dispersione del flussante, richiede tuttavia complicazioni impiantistiche e non permette in ogni caso di ridurre lo spreco di flussante.
Presentazione dell'invenzione
Pertanto, scopo della presente invenzione à ̈ quello di eliminare gli inconvenienti della tecnica nota sopra citata, mettendo a disposizione un dispositivo ed un metodo per applicare flussante di saldatura su lamine di interconnessione per celle fotovoltaiche che consentano una applicazione controllata di flussante sulle lamine di interconnessione e quindi una riduzione della quantità di flussante sprecata per dispersione.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione un dispositivo ed un metodo per applicare flussante di saldatura su lamine di interconnessione per celle fotovoltaiche che consentano almeno parzialmente il recupero del flussante applicato in eccesso sulle lamine di interconnessione.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione un dispositivo per applicare flussante di saldatura su lamine di interconnessione per celle fotovoltaiche che permetta un’applicazione del flussante in modo operativamente semplice ed efficace.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione un dispositivo per applicare flussante di saldatura su lamine di interconnessione per celle fotovoltaiche che sia di facile ed economica realizzazione.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche tecniche dell'invenzione, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi della stessa risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una o più forme di realizzazione puramente esemplificative e non limitative, in cui:
- la Figura 1 mostra una vista prospettica di un dispositivo per applicare flussante di saldatura su lamine di interconnessione per celle fotovoltaiche secondo una forma di realizzazione preferita della presente invenzione;
- la Figura 2 mostra una vista prospettica del dispositivo della Figura 1 con alcune parti asportate per meglio illustrarne altre;
- la Figura 3 mostra una vista dall’alto del dispositivo illustrato nella Figura 1;
- la Figura 4 mostra una vista in sezione del dispositivo di Figura 3 secondo il piano di sezione IV ivi indicato;
- la Figura 5 mostra una vista in esploso di una porzione del dispositivo di Figura 1 relativo a mezzi di applicazione del flussante e a mezzi di asportazione meccanica del flussante in eccesso;
- la Figura 6 mostra una vista dall’alto di un’altra porzione del dispositivo di Figura 1 relativa a mezzi di asciugatura delle lamine di interconnessione;
- la Figura 7 mostra una vista laterale in sezione dei mezzi di asciugatura illustrati nella Figura 6 secondo il piano di sezione VII ivi indicato;
- la Figura 8 mostrano una vista frontale laterale dei mezzi di asciugatura illustrati nella Figura 6 secondo la freccia VIII ivi indicata;
- la Figura 9 mostra una vista prospettica frontale dei mezzi di asciugatura illustrati nella Figura 6;
- la figura 10 mostra una vista prospettica in esploso dei mezzi di asciugatura illustrati nella Figura 6;
- la figura 11 mostra una vista in elevazione della zona di ingresso delle lamine di interconnessione nel dispositivo illustrato nella Figura 1 secondo la freccia XI ivi indicata;
- la figura 12 mostra una vista in elevazione del dispositivo illustrato nella Figura 1 come indicato dalla freccia XII, dove i mezzi di asciugatura sono stati asportati per poter illustrare la zona di uscita delle lamine di interconnessione dai mezzi di asportazione meccanica del flussante in eccesso; e
- la Figura 13 mostra una vista schematica di un dispositivo secondo una forma di realizzazione dell’invenzione provvisto di un circuito di ricircolo del flussante.
Descrizione dettagliata
Con riferimento agli uniti disegni à ̈ stato indicato nel suo complesso con 1 un dispositivo per applicare flussante di saldatura su lamine di interconnessione per celle fotovoltaiche secondo l’invenzione.
In accordo ad una forma realizzativa generale dell’invenzione, il dispositivo per applicare flussante di saldatura su lamine di interconnessione per celle fotovoltaiche comprende:
- un ingresso 2 ed una uscita 3 per una o più lamine di interconnessione; e
- una prima camera di attraversamento 10 che à ̈ dotata di mezzi 20 per l’introduzione di flussante di saldatura al suo interno ed à ̈ posta in prossimità dell’ingresso 2.
Tale prima camera 10 racchiude al suo interno due strati di materiale spugnoso 11, 12, accostati tra loro così da definire in corrispondenza della loro interfaccia di contatto una prima zona di passaggio per strisciamento 13 per dette una o più lamine provenienti dall’ingresso 2 e dirette verso l’uscita 3.
Operativamente, il flussante viene introdotto all’interno della prima camera 10 tramite i suddetti mezzi 20 di introduzione, impregna entrambi gli strati spugnosi e va ad applicarsi sulle lamine che entrano in contatto con i due strati spugnosi 11, 12 passando attraverso la prima zona di passaggio 13.
Grazie all’utilizzo dei suddetti strati spugnosi 11 e 12 il flussante può essere applicato sulle lamine in modo controllato. Gli strati spugnosi trattengono infatti il flussante rilasciandolo progressivamente al passaggio delle lamine. Lo strisciamento delle lamine sui due strati spugnosi ha inoltre l’effetto di limitare la quantità di flussante che abbandonando gli strati spugnosi si deposita sulle superfici principali delle lamine andando a reagire con il materiale metallico superficiale.
Preferibilmente, i due strati spugnosi 11, 12 sono tra loro sovrapposti in modo tale che la loro interfaccia di contatto sia sostanzialmente complanare ad un piano orizzontale di movimentazione p delle lamine.
Come si può osservare in particolare nella Figura 4, un primo strato 11, indicato in seguito come strato superiore, à ̈ disposto sopra al piano di movimentazione p, mentre l’altro strato, indicato in seguito come strato inferiore 12, à ̈ disposto al di sotto del piano p.
In particolare, le lamine di interconnessione o ribbon sono definite da sottili strisce sulle quali si definiscono due superfici principali opposte. Operativamente la lamine sono movimentate in modo tale che le loro superfici principali siano parallele al suddetto piano p di movimentazione e quindi che ciascuna di essa entri in contatto con uno dei due strati spugnosi sovrapposti 11 e 12 in corrispondenza della superficie di interfaccia 13.
I mezzi 21 di introduzione del flussante sono posti superiormente allo strato spugnoso superiore 11. Operativamente il flussante raggiunge lo strato inferiore 12 permeando attraverso lo strato superiore 11. In particolare, il flussante tende a passare dallo strato superiore 11 allo strato inferiore 12 sotto la spinta del flussante che preferibilmente viene continuamente introdotto nella prima camera 10, come sarà descritto più in dettaglio nel seguito.
In accordo alla soluzione realizzativa descritta in particolare nelle figure 2 e 5, la prima camera 10 à ̈ definita da due gusci, di cui uno definisce il fondo 14 della camera e l’altro il coperchio 15. Preferibilmente il coperchio 15 viene amovibilmente collegato al fondo 14 tramite mezzi di fissaggio 16. Lo strato inferiore 12 à ̈ appoggiato sul fondo 14, mentre lo strato superiore 11 à ̈ a sua volta appoggiato sullo strato inferiore 12. I due strati spugnosi 11 e 12 sono trattenuti accostati tra loro dal coperchio 15 chiuso sul fondo 14.
In particolare, i mezzi di introduzione 20 possono essere costituiti da uno o più canali (non illustrati nelle Figure allegate), ricavati all’interno del coperchio 15 e fluidicamente aperti sulla camera interna. Tali canali sono collegabili tramite apposite aperture 21 ad un circuito di alimentazione del flussante, come illustrato schematicamente nella Figura 13.
Come si può osservare in particolare nelle Figure 1, 2 e 11, nella zona in cui il coperchio 15 va in battuta sul fondo 14 sono ricavate una o più prime aperture 18 per l’ingresso di un equivalente numero di lamine all’interno della prima camera 10. Tali prime aperture 18 definiscono l’ingresso 2 al dispositivo 1. In posizione opposta si trova un numero equivalente di seconde aperture 19 per l’uscita delle lamine dalla prima camera 10.
In particolare le prime e seconde aperture 18 e 19 sono complanari al piano di movimentazione p delle lamine e alla superficie di interfaccia 13 tra i due strati spugnosi 11 e 12.
Vantaggiosamente, il dispositivo 1 comprende mezzi 25 per raccogliere il flussante che permea al di sotto dello strato spugnoso inferiore 12.
In accordo ad una soluzione realizzativa particolarmente preferita dell’invenzione, tali mezzi di raccolta 25 comprendono uno o più canali 26, ricavati sul fondo 14 della prima camera 10 e fluidicamente collegati ad almeno una apertura di scolo 27. Come si può osservare nella Figura 4, i canali 26 possono essere collegati all’apertura di scolo 27 tramite un condotto di raccordo 29 inclinato, che si può sviluppare al di sotto della seconda camera 30.
In particolare, come illustrato nella Figura 2, i canali 26 possono formare un reticolo che preferibilmente si sviluppa su tutta la superficie di appoggio dello strato spugnoso inferiore 12.
Vantaggiosamente, come illustrato schematicamente nella Figura 13, il dispositivo 1 può comprendere un circuito 28 di ricircolo del flussante raccolto al di sotto dello strato spugnoso inferiore 12. Tale circuito à ̈ fluidicamente collegato alla già citata apertura di scolo 27 e comprende in particolare una vasca di raccolta 70 del flussante, una pompa di movimentazione 71 e almeno un condotto di mandata 72 fluidamente collegato ai mezzi 20 di introduzione del flussante nella prima camera 10. Il circuito di ricircolo 28 può essere vantaggiosamente collegato ad un serbatoio 73 di flussante fresco.
Grazie alla presenza dei mezzi di raccolta 25 del flussante à ̈ possibile recuperare il flussante che non viene applicato sulle lamine. Il circuito di ricircolo 28 permette inoltre di mantenere costantemente in circolo il flussante, favorendone il rimescolamento ed evitando così indesiderate sedimentazioni della fase solida, che comprometterebbero l’efficacia del flussante stesso. A questo scopo, la vasca di raccolta 70 del flussante può essere dotata di un agitatore (non illustrato nelle Figure allegate).
Preferibilmente, il dispositivo 1 comprende una seconda camera di attraversamento 30, che à ̈ disposta a valle della prima camera 10 e riceve le lamine in uscita dalla prima camera. Tale seconda camera 30 contiene al suo interno mezzi per asportare meccanicamente il flussante che nonostante la presenza degli strati spugnosi può essere stato applicato in eccesso sulle lamine.
In accordo alla soluzione realizzativa preferita illustrata nelle Figure allegate, i suddetti mezzi di asportazione meccanica comprendono almeno due rulli girevoli 41, 42 disposti in modo da definire tra loro una seconda zona di passaggio per strisciamento 43 per le lamine. Operativamente, i rulli 41, 42 asportano in rotazione almeno parte del flussante ancora presente in eccesso sulle lamine.
In particolare, i rulli 41 e 42 sono supportati alle estremità da due forcelle 44 (come illustrato in Figura 12).I rulli sono preferibilmente folli (anche se eventualmente possono essere motorizzati) e sono trascinati in rotazione dal passaggio delle lamine. Preferibilmente i rulli 41 e 42 sono realizzati in acciaio.
Più in dettaglio, come si può osservare in particolare nella Figura 5, la seconda camera 30 à ̈ definita da due gusci, di cui uno che funge da base di appoggio 31 (che in particolare può essere realizzato in corpo unico con il fondo della prima camera 10) e un secondo che definisce un coperchio 32. Preferibilmente il coperchio 32 viene amovibilmente collegato alla base di appoggio 31 tramite mezzi di fissaggio 33.
Come si può osservare in particolare nelle Figure 4 e 5, sul coperchio 32 sono ricavati in posizioni opposte prime aperture 34 per l’ingresso delle lamine provenienti dalla prima camera 10 e seconde aperture 35 per l’uscita delle lamine dalla seconda camera 30.
Preferibilmente, le suddette seconde aperture 35 creano un’unica apertura che permette l’innesto di mezzi di asciugatura 50, che saranno descritti più avanti.
Al coperchio 32 possono essere collegati sistemi di aspirazione (non illustrati nelle Figure allegate) atti ad prelevare in sicurezza i vapori del solvente che si libera dal flussante.
Vantaggiosamente, sulla sommità del coperchio 32 può essere ricavata una finestra di osservazione 36, utile per osservare in tempo reale la movimentazione delle lamine in corrispondenza dei mezzi di asportazione meccanica e valutare la necessità di un intervento di pulizia dei rulli.
A questo proposito, le prove di funzionamento effettuate dal titolare della presente domanda di brevetto per lunghi periodi su dispositivi 1 secondo l’invenzione hanno evidenziato che gli interventi di pulizia si rendono necessari dopo periodi continuati di funzionamento notevolmente superiori rispetto a quelli di dispositivi tradizionali.
Preferibilmente, il dispositivo 1 comprende mezzi 50 di asciugatura del flussante tramite flussi d’aria.
In particolare, come si può osservare nelle Figure 2 e 4, tali mezzi 50 di asciugatura sono disposti a valle della seconda camera di attraversamento 30. Operativamente, una volta asportati con i mezzi meccanici 41 e 42 i residui di flussante presente in eccesso sulle lamine, si procede ad evaporare il solvente presente così da ridurre ulteriormente la capacità sporcante del residuo ancora presente.
Vantaggiosamente, i suddetti mezzi di asciugatura 50 tramite flussi d’aria comprendono uno o più dispositivi a lama d’aria 51, 52.
In accordo alla soluzione realizzativa particolarmente preferita illustrata nelle Figure allegate, i suddetti mezzi di asciugatura 50 comprendono almeno due dispositivi a lama d’aria 51, 52, i quali sono distanziati tra loro così da definire una prima intercapedine di passaggio 53 per le lamine e sono orientati per generare flussi convergenti verso la suddetta prima intercapedine 53. In tal modo i flussi d’aria generati investono entrambe le facce principali delle lamine.
Come si può osservare in particolare nelle Figure 2 e 4, tali dispositivi a lama d’aria 51, 52 sono innestati almeno parzialmente all’interno della seconda camera 30 in corrispondenza della seconda apertura unica 35 per immettere i flussi d’aria sulle lamine all’interno della seconda camera 30.
Preferibilmente, il dispositivo 1 comprende una terza camera di attraversamento 60 che à ̈ disposta a valle della seconda camera 30 ed à ̈ definita da due piastre 61 e 62, contraffacciate e distanziate tra loro per definire una seconda intercapedine di passaggio 63 per le lamine provenienti dall’ingresso 2 del dispositivo 1 e dirette verso l’uscita 3.
Almeno una delle piastre 61, 62 Ã ̈ provvista di mezzi di riscaldamento 64, costituiti ad esempio da resistenze elettriche. Preferibilmente, le due piastre 61, 62 sono realizzate in alluminio.
Vantaggiosamente, i suddetti mezzi di asciugatura 50 sono posti a monte della terza camera 60 e sono termicamente associati alle due piastre 51, 52 così da permettere il riscaldamento dei getti d’aria da essi generati e incrementare la capacità asciugante dei getti d’aria.
In accordo alla soluzione realizzativa particolarmente preferita illustrata nelle Figure da 7 a 10, i dispositivi a lama d’aria 51, 52 sono integrati direttamente sulle due piastre contraffacciate 61, 62.
Più in dettaglio, ciascun piastra 61, 62 comprende una porzione principale 65a, rispetto alla quale à ̈ definita la terza camera 60 e in corrispondenza della quale sono disposti i mezzi riscaldanti 64, e una appendice 65b, che à ̈ dotata di un bordo di estremità rastremato 66, inclinato verso il lato della piastra destinato ad affacciarsi all’altra piastra. In corrispondenza di tale appendice 65b sono ricavati uno o più condotti 67, che sono collegabili a linee di aria compressa e che sboccano sul bordo rastremato 66 in corrispondenza di sedi ribassate 68 rispetto alla superficie del bordo rastremato. Sul bordo rastremato 66 à ̈ disposto uno schermo 69 che definisce congiuntamente con ciascuna sede ribassata 68 un ugello di efflusso a lama d’aria.
Vantaggiosamente, come si può osservare nella Figura 4, le due zone di passaggio per strisciamento 13 e 43 e le due intercapedini di passaggio 53 e 63 sono sostanzialmente allineate tra loro e complanari al piano di movimentazione p delle lamine.
Forma oggetto della presente invenzione un metodo per applicare flussante di saldatura su lamine di interconnessione per celle fotovoltaiche.
Il metodo secondo la presente può essere vantaggiosamente implementato in particolare nel dispositivo 1 sopra descritto.
Nella descrizione che segue si utilizzeranno gli stessi riferimenti numerici già utilizzati per la descrizione del dispositivo, senza con ciò voler limitare l’applicazione del presente metodo al dispositivo 1 sopra descritto.
In una forma di implementazione generale il metodo secondo l’invenzione comprende le seguenti fasi operative: - predisporre a) almeno due strati di materiale spugnoso 11, 12, accostati tra loro così da definire una interfaccia di contatto;
- alimentare b) flussante di saldatura ai due strati spugnosi 11, 12;
- movimentare c) una o più lamine di interconnessione tra i due strati spugnosi 11, 12 in corrispondenza dell’interfaccia di contatto così da applicare flussante sulle superfici delle lamine.
Come già detto descrivendo il dispositivo, grazie all’utilizzo dei suddetti strati spugnosi 11 e 12 il flussante può essere applicato sulle lamine in modo controllato. Gli strati spugnosi trattengono infatti il flussante rilasciandolo progressivamente al passaggio delle lamine. Lo strisciamento delle lamine sui due strati spugnosi ha inoltre l’effetto di limitare la quantità di flussante che, abbandonando gli strati spugnosi, si deposita sulle superfici principali delle lamine andando a reagire con il materiale metallico superficiale.
Preferibilmente, le lamine sono movimentate attraverso i due strati spugnosi 11, 12 con le rispettive superfici principali parallele alla interfaccia di contatto tra i due strati spugnosi.
In accordo ad una forma di implementazione preferita dell’invenzione, nella fase a) di predisposizione i due strati spugnosi 11, 12 sono sovrapposti tra loro. Nella fase b) di alimentazione il flussante à ̈ alimentato allo strato spugnoso superiore 11 e raggiunge lo strato inferiore 12 attraverso lo strato superiore 11.
Sempre in accordo a tale forma preferita di implementazione, il metodo comprende le seguenti fasi operative:
- raccogliere d) il flussante al di sotto dello strato spugnoso inferiore 12; e
- ricircolare e) il flussante raccolto alimentandolo allo strato spugnoso superiore.
Come già detto descrivendo il dispositivo, grazie alla raccolta del flussante al di sotto del à ̈ possibile recuperare il flussante che non viene applicato sulle lamine, riducendo le perdite e gli sprechi. Inoltre il ricircolo del flussante permette di mantenere costantemente in movimento il flussante, favorendone il rimescolamento ed evitando così indesiderate sedimentazioni della fase solida, che comprometterebbero l’efficacia del flussante stesso.
Con riferimento anche al dispositivo 1, la raccolta del flussante che abbandona gli strati spugnosi può essere implementato anche nel caso in cui i due strati spugnosi non siano sovrapposti tra loro orizzontalmente, ma siano ad esempio accostati verticalmente tra loro. In questo caso il flussante viene alimentato ad entrambi gli strati spugnosi e la raccolta del flussante viene effettuata al di sotto di entrambi gli strati.
Vantaggiosamente, il metodo può comprendere una fase f) di asportare meccanicamente il flussante in eccesso dalle lamine dopo la fase c) di movimentazione, preferibilmente tramite contatto con rulli girevoli.
Il metodo può inoltre comprendere una fase g) di asciugare il flussante depositato sulle lamine dopo la fase f) di asportazione, preferibilmente tramite getti d’aria e/o riscaldamento, così da favorire l’evaporazione del solvente. In tal modo si riduce la capacità sporcante del flussante rimasto sulle lamine.
L’invenzione permette di ottenere numerosi vantaggi in parte già descritti.
Il dispositivo 1 ed il metodo secondo l’invenzione consentono una applicazione controllata di flussante sulle lamine di interconnessione, con riduzione della quantità di flussante sprecata per dispersione.
All’applicazione controllata di flussante si aggiunge anche la rimozione meccanica del flussante in eccesso. Ciò permette di avere una riduzione anche del fenomeno di sporcamento delle linee a valle della stazione di applicazione del flussante sulle lamine, con benefici in termini di sfruttamento dell’impianto e riduzione dei tempi morti e di manutenzione.
Il dispositivo ed il metodo secondo l’invenzione consentono inoltre di recuperare almeno parzialmente il flussante applicato in eccesso sulle lamine di interconnessione, con benefici in termini di risparmio di flussante.
Il dispositivo 1 permette un’applicazione del flussante in modo operativamente semplice ed efficace, ed à ̈ inoltre di facile ed economica realizzazione.
L’invenzione così concepita raggiunge pertanto gli scopi prefissi.
Ovviamente, essa potrà assumere, nella sua realizzazione pratica anche forme e configurazioni diverse da quella sopra illustrata senza che, per questo, si esca dal presente ambito di protezione.
Inoltre tutti i particolari potranno essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti e le dimensioni, le forme ed i materiali impiegati potranno essere qualsiasi a seconda delle necessità.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per applicare flussante di saldatura su lamine di interconnessione per celle fotovoltaiche comprendente: - un ingresso (2) ed una uscita (3) per una o più lamine di interconnessione; e - una prima camera di attraversamento (10) che à ̈ dotata di mezzi (20) per l’introduzione di flussante di saldatura al suo interno ed à ̈ posta in prossimità dell’ingresso (2) a detto dispositivo (1), detta prima camera (10) racchiudendo al suo interno due strati di materiale spugnoso (11, 12), accostati tra loro così da definire in corrispondenza della loro interfaccia di contatto una prima zona di passaggio per strisciamento (13) per dette lamine provenienti da detto ingresso (2) e dirette verso detta uscita (3); il flussante, introdotto all’interno della prima camera (10) tramite detti mezzi (20) di introduzione, impregnando entrambi gli strati spugnosi e applicandosi sulle lamine che passando attraverso la prima zona di passaggio (13) entrano in contatto con i due strati spugnosi (11, 12).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detti due strati spugnosi (11, 12) sono tra loro sovrapposti in modo tale che l’interfaccia di contatto sia sostanzialmente complanare ad un piano orizzontale di movimentazione (p) di dette lamine, uno strato superiore (11) essendo disposto sopra detto piano (p) ed uno strato inferiore (12) essendo disposto al di sotto di detto piano (p), i mezzi (21) di introduzione del flussante essendo posti superiormente a detto strato spugnoso superiore (11) e il flussante raggiungendo lo strato inferiore (12) attraverso lo strato superiore (11).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, comprendente mezzi (25) per raccogliere il flussante che permea al di sotto dello strato spugnoso inferiore (12).
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, in cui detti mezzi di raccolta (25) comprendono uno o più canali (26) che sono ricavati sul fondo (14) di detta prima camera (10) sui cui si appoggia detto strato spugnoso inferiore (12) e sono fluidicamente collegati ad almeno una apertura di scolo (27).
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, comprendente un circuito (28) di ricircolo del flussante fluidicamente collegato a detta apertura di scolo (27) e ai mezzi (20) di introduzione del flussante nella prima camera (10).
  6. 6. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente una seconda camera di attraversamento (30), che à ̈ disposta a valle della prima camera (10) e contiene al suo interno mezzi di asportazione meccanica del flussante in eccesso su dette lamine.
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, in cui detti mezzi di asportazione comprendono almeno due rulli girevoli (41, 42) disposti in modo da definire tra loro una seconda zona di passaggio (43) per strisciamento di dette lamine, detti rulli (41, 42) asportando in rotazione almeno parte del flussante in eccesso presente sulle lamine.
  8. 8. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi (50) di asciugatura del flussante tramite flussi d’aria.
  9. 9. Dispositivo secondo le rivendicazioni 6 e 8, in cui detti mezzi di asciugatura (50) sono disposti a valle della seconda camera di attraversamento (30).
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 8 o 9, in cui detti mezzi di asciugatura (50) comprendono uno o più dispositivi a lama d’aria (51, 52).
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, in cui detti mezzi di asciugatura (50) comprendono due dispositivi a lama d’aria (51, 52), i quali sono distanziati tra loro così da definire una prima intercapedine di passaggio (53) per dette lamine e sono orientati per generare flussi convergenti verso detta prima intercapedine (53) in modo tale che i flussi d’aria generati investano entrambe le facce principali delle lamine.
  12. 12. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni da 6 a 11, comprendente una terza camera di attraversamento (60) che à ̈ disposta a valle della seconda camera (30) ed à ̈ definita da due piastre (61, 62), contraffacciate e distanziate tra loro per definire una intercapedine di passaggio (63) per le lamine provenienti da detto ingresso (2) e dirette verso detta uscita (3), almeno una di dette piastre (61, 62) essendo provvista di mezzi di riscaldamento (64).
  13. 13. Dispositivo secondo le rivendicazione 10 e 12, in cui detti mezzi di asciugatura (50) sono posti a monte di detta terza camera (60) e sono termicamente associati alle due piastre (51, 52) così da permettere il riscaldamento dei getti d’aria da essi generati.
  14. 14. Metodo per applicare flussante di saldatura su lamine di interconnessione per celle fotovoltaiche comprendente le seguenti fasi operative: - predisporre a) almeno due strati di materiale spugnoso (11, 12), accostati tra loro così da definire una interfaccia di contatto; - alimentare b) flussante di saldatura a detti due strati spugnosi (11, 12); - movimentare c) una o più lamine di interconnessione tra i due strati spugnosi (11, 12) in corrispondenza dell’interfaccia di contatto così da applicare flussante sulle superfici di dette lamine.
  15. 15. Metodo secondo la rivendicazione 14, in cui dette lamine sono movimentate attraverso detti due strati spugnosi (11, 12) con le rispettive superfici principali parallele a detta interfaccia di contatto.
  16. 16. Metodo secondo la rivendicazione 14 o 15, in cui in detta fase a) di predisposizione i due strati spugnosi (11, 12) sono sovrapposti tra loro, in detta fase b) di alimentazione il flussante essendo alimentato allo strato spugnoso superiore (11) e raggiungendo lo strato inferiore (12) attraverso lo strato superiore (11), detto metodo comprendendo: - una fase d) di raccogliere il flussante al di sotto dello strato spugnoso inferiore (12); e - una fase e) di ricircolare il flussante raccolto alimentandolo allo strato spugnoso superiore.
  17. 17. Metodo secondo una o più delle rivendicazioni da 14 a 16, comprendente una fase f) di asportare meccanicamente il flussante in eccesso da dette lamine dopo la fase c) di movimentazione, preferibilmente tramite contatto con rulli girevoli.
  18. 18. Metodo secondo una o più delle rivendicazioni da 14 a 17, comprendente una fase g) di asciugare il flussante depositato su dette lamine dopo la fase f) di asportazione, preferibilmente tramite getti d’aria e/o riscaldamento, così da favorire l’evaporazione del solvente.
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