ITMO20100201A1 - Apparato per il riscaldamento di materassi a base di materiale legnoso incoerente - Google Patents

Apparato per il riscaldamento di materassi a base di materiale legnoso incoerente Download PDF

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Description

"APPARATO PER IL RISCALDAMENTO DI MATERASSI A BASE DI MATERIALE LEGNOSO INCOERENTE"
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un apparato per il riscaldamento di materassi a base di materiale legnoso incoerente .
E' noto che il ciclo di produzione di pannelli in materiale legnoso incoerente (truciolato, MDF, OSB, ecc.) prevede una fase di formatura di un materasso di particelle di legno miscelate con opportuni collanti termoindurenti o termoplastici ed una successiva fase di pressatura a caldo o cottura del materasso ad ottenere il pannello finito.
E', altresì, noto prevedere una fase di riscaldamento del materasso preliminare alla fase di cottura al fine di incrementarne la produttività.
Tale fase di riscaldamento viene generalmente realizzata mediante l'inserimento lungo la linea di fabbricazione, a monte della pressa o talvolta direttamente al suo interno, di apparati per l'iniezione di vapore in corrispondenza di almeno una delle facce principali del materasso, il materasso stesso essendo fatto avanzare con giacitura orizzontale in appoggio sulla faccia inferiore.
Un esempio di tale apparato à ̈ noto dalla domanda di brevetto tedesco DE 4015142 Al che prevede l’applicazione del vapore direttamente in pressa e presenta la piastra inferiore della pressa stessa dotata di una pluralità di ugelli di fuoriuscita del vapore in corrispondenza della superficie superiore della piastra di appoggio del materasso, in comunicazione con una pluralità di fori di alimentazione del vapore ricavati internamente alla piastra stessa e connessi ad un dispositivo di distribuzione .
La piastra presenta, inoltre, canali interni di riscaldamento ricavati in prossimità della superficie inferiore, al fine di uniformarne la temperatura ed evitarne deformazioni termiche.
Un altro esempio à ̈ fornito dalla domanda di brevetto tedesco DE 10207573 Cl che descrive un apparato che prevede in corrispondenza dell'ingresso nella pressa almeno una piastra di iniezione di vapore in corrispondenza di una delle facce del materasso preceduta da una cappa di aspirazione per rimuovere l'aria trattenuta dalle particelle del materasso e agevolare la successiva penetrazione del vapore.
Tuttavia, questi apparati di tipo noto non sono scevri di inconvenienti tra i quali va annoverato il fatto che la condensa formatasi a causa del raffreddamento del vapore durante l'attraversamento dei dispositivi di erogazione rischia di essere trascinata dal flusso di vapore ed entrare a contatto con i materassi in lavorazione, causando la formazione di difettosità (macchie, bolle, ...) in fase di cottura e, quindi, la produzione di pannelli di scarto.
Tale inconveniente à ̈ particolarmente accentuato a seguito di ogni fermo di produzione, in quanto ad ogni avvio del funzionamento dell'apparato si verifica un forte trascinamento di condensa fino al raggiungimento della temperatura di regime.
Un primo tentativo di risolvere tali problemi à ̈ stato proposto nella domanda di brevetto europeo n.
09425027.1, a nome della stessa Richiedente, che descrive un apparato per l'iniezione di vapore saturo secco su un materasso a monte dell'ingresso in pressa provvisto di almeno un gruppo di erogazione dotato di una pluralità di luci di uscita del vapore in corrispondenza di una delle facce principali del materasso. Tale gruppo à ̈ essenzialmente costituito da uno o più canali di alimentazione del vapore comunicanti con le luci di uscita e prevede un corpo di supporto, monolitico e in materiale conduttore termico, dei canali stessi attraversato da uno o più condotti di passaggio di un fluido riscaldante, che ha lo scopo di cedere calore ai canali al fine di inibire la formazione di condensa al loro interno e, quindi, ridurre il rischio che il materasso entri in contatto con la condensa causando la formazione di materassi difettosi .
Tuttavia, nella pratica si à ̈ riscontrato che tale soluzione non à ̈ del tutto efficace, in quanto il calore ceduto dal corpo di supporto riscaldato alle pareti dei canali e, quindi, al vapore al loro interno non consente di compensare il raffreddamento subito dal vapore stesso, anche per effetto del calore asportato dallo stesso materasso in transito, per cui à ̈ possibile che si formi comunque condensa lungo i canali che potrebbe essere trascinata verso il materasso.
Compito precipuo del presente trovato à ̈ quello di eliminare gli inconvenienti sopra lamentati della tecnica nota escogitando un apparato per il riscaldamento di materassi a base di materiale legnoso incoerente mediante iniezione di vapore che consenta di erogare esclusivamente vapore saturo secco o surriscaldato, evitando di bagnare eccessivamente il materasso o di trascinare condensa a contatto con lo stesso.
Nell'ambito di tale compito tecnico, altro scopo del presente trovato à ̈ quello di ottenere, a parità di vapore fornito, un aumento dell'energia termica ceduta al materasso ed una riduzione del contenuto di acqua dello stesso rispetto agli apparati noti e, quindi, un aumento della produttività della successiva fase di cottura in pressa del pannello.
Ulteriore scopo del presente trovato à ̈ quello di presentare una struttura semplice, di relativamente facile attuazione pratica, di sicuro impiego ed efficace funzionamento, nonché di costo relativamente contenuto .
Questo compito e questi scopi vengono tutti raggiunti dal presente apparato per il riscaldamento di materassi a base di materiale legnoso incoerente comprendente almeno un gruppo di erogazione di un mezzo fluido riscaldante comprendente vapore saturo secco dotato di una pluralità di luci di uscita di detto mezzo fluido atte ad essere posizionate in corrispondenza di almeno una delle facce principali di un materasso a base di materiale legnoso incoerente in transito lungo una direzione di avanzamento, il gruppo di erogazione comprendendo almeno un corpo di delimitazione di almeno una camera di propagazione del mezzo fluido associata in comunicazione con dette luci, caratterizzato dal fatto che dette luci sono direttamente associate ad una parete di detto corpo e che comprende mezzi riscaldanti detta parete che sono associati a detto corpo e sono disposti internamente a detta camera direttamente a contatto con la parete stessa, ad ottenere la saturazione del vapore contenuto nel mezzo fluido in uscita dalle luci, in caso di riduzione del titolo nell'attraversamento del gruppo di erogazione, o il suo surriscaldamento .
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di dettaglio di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un apparato per il riscaldamento di materassi a base di materiale legnoso incoerente, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 Ã ̈ una schematica vista in sezione trasversale di un apparato per il riscaldamento di materassi a base di materiale legnoso incoerente secondo il trovato;
la figura 2 Ã ̈ una schematica vista in sezione trasversale di una prima forma di attuazione di un gruppo di erogazione del vapore dell'apparato secondo il trovato;
la figura 3 Ã ̈ una schematica vista in sezione trasversale di una seconda forma di attuazione del gruppo di erogazione del vapore dell'apparato secondo il trovato;
la figura 4 Ã ̈ una schematica vista in sezione longitudinale dall'alto del primo corpo del gruppo di erogazione di figura 3;
la figura 5 Ã ̈ una schematica vista assonometrica in sezione trasversale di una porzione longitudinale del gruppo di erogazione di figura 2;
la figura 6 Ã ̈ una schematica vista assonometrica in sezione trasversale di una porzione longitudinale del gruppo di erogazione di figura 3.
Con particolare riferimento a tali figure, si à ̈ indicato globalmente con 1 un apparato per il riscaldamento di materassi a base di materiale legnoso incoerente.
L'apparato 1 à ̈ destinato ad essere impiegato lungo le linee di fabbricazione di pannelli in materiale legnoso a monte dell'ingresso del dispositivo di cottura per ottenere un pre-riscaldamento dei materassi, o direttamente al loro interno. Inoltre, l'apparato 1 può essere abbinato ad un nastro pressore P forato del tipo convenzionalmente impiegato a monte dell'ingresso in pressa, come rappresentato in figura 1, e ad un eventuale ulteriore nastro forato di supporto disposto inferiormente al materasso, ovvero costituire un dispositivo a sé stante.
L'apparato 1 impiega un mezzo fluido riscaldante sostanzialmente allo stato gassoso e comprendente vapore saturo secco eventualmente miscelato con vapore surriscaldato e/o aria calda.
Tale apparato 1 comprende almeno un gruppo di erogazione 2 di tale mezzo fluido riscaldante dotato di una pluralità di luci 3 di uscita dello stesso atte ad essere posizionate in corrispondenza di almeno una delle facce di un materasso M in transito lungo una direzione di avanzamento A.
Preferibilmente, ciascuna luce 3 presenta forma convergente nel senso di attraversamento del mezzo fluido, avendo una bocca di ingresso di dimensioni maggiori della bocca di uscita. In questo modo si ottiene un andamento diffuso del getto di mezzo fluido riscaldante, evitando di solcare il materasso M in transito, e si riduce lo sporcamento e dunque il rischio di intasamento delle luci 3.
Si fa notare che il termine "materasso" indica un prodotto semilavorato ottenuto dalla formatura di un impasto di particelle di legno miscelate ad opportuni collanti termoindurenti o termoplastici. Il materasso M presenta forma essenzialmente parallelepipeda e viene fatto avanzare lungo la linea di fabbricazione con giacitura orizzontale; con il termine "facce" si identificano quindi le due superfici maggiori del materasso, disposte 1<1>una superiormente e l'altra inferiormente in configurazione di avanzamento.
Il gruppo di erogazione 2 comprende almeno un corpo di delimitazione di almeno una camera di propagazione del mezzo fluido che à ̈ associata in comunicazione con le luci 3.
In particolare, le luci 3 sono direttamente associate ad una parete 8 di tale corpo atta ad essere posta a contatto con il materasso in transito 8 e l'apparato 1 comprende mezzi riscaldanti 9 associati al corpo stesso e disposti all'interno della relativa camera direttamente a contatto con la parete 8, ad ottenere la saturazione del vapore contenuto nel mezzo fluido in uscita dalle luci 3, in caso di riduzione del titolo nell'attraversamento del gruppo di erogazione 2, o il suo surriscaldamento.
Preferibilmente, il gruppo di erogazione 2 comprende almeno un primo corpo 4 di delimitazione di almeno una prima camera 5 di ingresso e propagazione del mezzo fluido associabile a mezzi di alimentazione dello stesso, non rappresentati in quanto di tipo tradizionale, ed almeno un secondo corpo 6 di delimitazione di almeno una seconda camera 7 di propagazione ed uscita del mezzo fluido associata in comunicazione con le luci 3. La prima e la seconda camera, rispettivamente, 5 e 7 sono tra loro in comunicazione di fluido e la seconda camera stessa presenta un volume maggiore della prima ad ottenere un'espansione isoentalpica del vapore contenuto nel mezzo fluido riscaldante nel passaggio dall' una all'altra con conseguente aumento del titolo del vapore stesso, secondo le note proprietà del vapore saturo di cui al Diagramma di Mollier, in caso di riduzione del titolo nell'attraversamento della prima camera 5.
Non si esclude, tuttavia, che il gruppo di erogazione 2 possa prevedere una diversa struttura ad esempio costituita da un unico corpo di delimitazione di un'unica camera di propagazione del mezzo fluido, comunicante sia con i mezzi di alimentazione, che con le luci 3.
Il primo ed il secondo corpo, rispettivamente, 4 e 6 presentano forma scatolare e sono realizzati in materiale conduttore termico.
Vantaggiosamente, le luci 3 sono direttamente ricavate in corrispondenza di una parete 8 del secondo corpo 6 che presenta spessore sottile, in modo da rendere immediatamente comunicante la seconda camera 7 con l'ambiente esterno e, quindi, con il materasso M ed ottenere un andamento diffuso e non lineare dei getti di vapore fuoriuscenti dalle luci 3.
I mezzi riscaldanti 9 sono associati al secondo corpo 6 all'interno della seconda camera 7 e comprendono almeno un condotto 10 di passaggio di un secondo mezzo fluido riscaldante disposto a contatto con la parete 8 e ad essa collegato mediante elementi di fissaggio 11 interposti tra il condotto 10 e la parete stessa, che sono realizzati in materiale conduttore termico ed elasticamente deformabile anche in seguito a stress termici (acciaio armonico) ; in questo modo gli elementi di fissaggio 11 si mantengono sempre a contatto con il condotto 10, da cui assorbono calore, e con la parete 8, a cui cedono calore.
In particolare, ciascun elemento di fissaggio 11 à ̈ costituito da un tratto centrale Ila arcuato a definire una sede di alloggiamento del condotto 10 e che si avvolge aderente su una porzione di sezione del condotto stesso e da due tratti d'estremità llb rettilinei, disposti da parti opposte del tratto centrale 10a e ad esso raccordati, che sono posizionati aderenti alla parete 8 e sono ad essa fissati mediante organi di collegamento meccanico, saldatura o simili non rappresentati. I tratti di estremità llb devono essere fissati sul lato della parete 8 rivolto all'interno della seconda camera 7 in modo da non creare discontinuità sul lato esterno della parete stessa a contatto con il materasso M. In sostanza il tratto centrale Ila di ciascun elemento di fissaggio 11 assorbe calore dal condotto 10 e lo trasferisce ai tratti d'estremità llb che lo cedono alla parete 8, in modo da incrementare lo scambio termico rispetto a quello che si avrebbe tra il solo condotto 10 e la parete stessa, in quanto gli elementi di fissaggio 11 consentono di recuperare e trasferire alla parete 8 parte del calore che diversamente verrebbe disperso entro la seconda camera 7 e non ceduto direttamente alla parete stessa.
Anche il condotto 10 à ̈ realizzato in materiale conduttore termico per garantire la trasmissione del calore alla parete 8 e, particolarmente, in prossimità della periferia delle luci 3, in modo che il vapore in uscita venga necessariamente riscaldato aumentando il proprio titolo, se nell'attraversamento del gruppo di erogazione 2 il vapore saturo contenuto nel mezzo fluido ha subito una riduzione del titolo, ovvero essendo surriscaldato, se il vapore saturo si era mantenuto allo stato secco.
In questo modo, a parità di vapore alimentato all'apparato 1, à ̈ possibile ottimizzare la quantità di calore ceduta al materasso M e, quindi, l'efficienza del processo, ovvero a parità di energia termica ceduta al materasso M à ̈ possibile ridurre la quota di umidità fornita al materasso stesso rispetto ai trattamenti eseguiti mediante gli apparati noti.
Il condotto 10 presenta andamento a serpentino in modo da ricoprire in modo discontinuo la parete 8; in alternativa potrebbero essere previsti più condotti 10. Le luci 3 sono distribuite su uno o più filari trasversali alla direzione di avanzamento A nelle regioni della parete 8 libere dal condotto 10 e dagli elementi di fissaggio 11.
Ancora, il secondo mezzo fluido riscaldante impiegato può essere vapore, alimentato e scaricato attraverso un circuito separato da quello impiegato nel gruppo di erogazione 2 per il riscaldamento del materasso M, ovvero acqua, olio diatermico o altro. Nelle figure 2 e 3 à ̈ stato schematizzato con delle frecce il percorso di tale secondo mezzo fluido riscaldante attraverso il condotto 10.
Si fa notare che il posizionamento del condotto 10 a ridosso della parete 8 Ã ̈ particolarmente vantaggioso in quanto consente di evitare un raffreddamento e, dunque, una riduzione del titolo, del vapore in uscita dalle luci 3 per effetto dell'asportazione di calore sottratto dal materasso M in transito e dall'eventuale nastro N interposto.
In alternativa i mezzi riscaldanti 9 potrebbero prevedere almeno una resistenza elettrica associata a contatto con la parete 8 e fissata mediante elementi di collegamento del tipo sopra descritto.
Inoltre, l'apparato 1 prevede almeno una bocchetta 12 di collegamento della prima camera 5 alla seconda camera 7 e mezzi diffusori 13 associati alla bocchetta stessa per la distribuzione del vapore all'interno della seconda camera 7.
L'apparato 1 può prevedere un unico gruppo di erogazione 2 disposto a contatto con una delle facce, superiore o inferiore, del materasso M o, più preferibilmente, può essere dotato di due gruppi di erogazione 2 di cui uno inferiore 2a ed uno superiore 2b disposti con le relative pareti 8 dotate di luci 3 a contatto, rispettivamente, con le facce inferiore e superiore del materasso M in transito, le pareti 8 presentando conformazione piana.
Vantaggiosamente, i due gruppi di erogazione 2, pur incorporando i concetti di cui sopra, sono stati progettati con particolari accorgimenti per consentire la raccolta per gravità e l'evacuazione di eventuali quote di condensa formate all'interno delle camere 5 e 7 nel caso del gruppo di erogazione 2a inferiore e per evitare la formazione di condensa che per gravità rischierebbe di cadere sul materasso M attraverso le luci 3 nel caso del gruppo di erogazione 2b superiore. In particolare, il gruppo di erogazione 2a inferiore (figure 1, 2, 5} presenta la prima e la seconda camera, rispettivamente, 5 e 7 con sviluppo sostanzialmente lineare .
Il primo ed il secondo corpo, rispettivamente, 4 e 6 sono costituiti da rispettivi elementi scatolari di forma parallelepipeda disposti con il proprio asse longitudinale con giacitura orizzontale e trasversale alla direzione dì avanzamento A. Il primo corpo 4 à ̈ disposto internamente al secondo corpo 6 e presenta una pluralità di bocchette 12 costituite da rispettive aperture definite in corrispondenza della porzione superiore dello stesso e distribuite sulla sua lunghezza.
I mezzi diffusori 13 prevedono una rete 14 a maglie di ricoprimento di ciascuna bocchetta 12 ed un diaframma 15 conformato a piattello e supportato dal primo corpo 4 all'interno della seconda camera 7 in corrispondenza di ciascuna bocchetta 12, ad ottenere una diffusione del vapore entro la seconda camera stessa con conseguente espansione, in modo da evitare che il vapore stesso fuoriesca direttamente dalle luci 3.
Inoltre, i mezzi diffusori 13 consentono di frammentare eventuali gocce dì condensa contenute nel mezzo fluido favorendone la ri-evaporazione. A tale scopo anche i diaframmi 15 possono essere almeno parzialmente realizzati in rete.
Il primo corpo 4 à ̈ dotato, in prossimità della faccia inferiore, di feritoie 16 per la fuoriuscita di eventuale condensa formatasi all'interno della prima camera 5 e raccolta sul fondo della stessa; attraverso le feritoie 16 la condensa ricade sul fondo della seconda camera 7 dalla quale può poi essere evacuata. Il gruppo di erogazione 2b superiore (figure 1, 3, 4, 6), invece, prevede almeno una camera 17 riscaldata e posta a contatto con almeno uno tra il primo ed il secondo corpo, rispettivamente, 4 e 6 e fluidodinamicamente isolata dalla prima e dalla seconda camera, rispettivamente, 5 e 7.
La camera 17 Ã ̈ attraversata da un terzo mezzo fluido riscaldante, del tipo di vapore, alimentato e scaricato attraverso un circuito separato da quello impiegato nel gruppo di erogazione 2 per il riscaldamento del materasso M, acqua, olio diatermico o altro.
Tale circuito di alimentazione e scarico può coincidere con quello del secondo mezzo fluido riscaldante impiegato dai mezzi riscaldanti 9.
Preferibilmente la camera 17 Ã ̈ interposta tra il primo ed il secondo corpo, rispettivamente, 4 e 6 in modo da cedere calore ad entrambe le camere 5 e 7 e al vapore in esse contenuto. Le bocchette 12 sono costituite da rispettivi condotti passanti attraverso la camera 17. L'apparato 1 prevede mezzi deviatori disposti all'interno delle bocchette 12 a conferire un moto elicoidale al vapore lungo ciascuna di esse. In questo modo, per effetto centrifugo, eventuale condensa trascinata dal vapore nell'attraversamento delle bocchette 12 viene spinta contro le pareti delle stesse, che sono riscaldate dalla camera 17, provocandone la ri-evaporazione.
I mezzi diffusori 13 sono costituiti da diaframmi 18 a piattello supportati all'interno della seconda camera 7 in corrispondenza di ciascuna bocchetta 12 per favorire la propagazione del vapore entro la seconda camera 7 con conseguente espansione, evitando la fuoriuscita diretta attraverso le luci 3, e la frammentazione di eventuali gocce di condensa favorendone la rievaporazione.
II primo corpo 4 à ̈ costituito da una pluralità di tratti tubolari 19 tra loro raccordati a definire una prima camera 5 con sviluppo non rettilineo ed un percorso del vapore lungo una linea aperta. Inoltre i tratti tubolari 19 sono adiacenti alla camera 17; in questo modo nell'attraversamento della prima camera 5 viene ceduto calore al vapore lungo tutto il percorso riducendo la formazione di condensa.
Lungo i tratti tubolari 19a terminali sono definite le bocchette 12.
Nella forma di attuazione rappresentata (figura 4), sono previsti due identici primi corpi 4 definenti rispettive prime camere 5 comunicanti con un unica seconda camera 7.
Ancora, i tratti tubolari 19 possono presentare sezione circolare (figura 1) e definire, quindi, una zona di contatto con la parete di delimitazione della camera 17 limitata ad una linea generatrice, ovvero sezione prismatica (figure 3, 4, 6), ad esempio quadrata, ed essere posti ciascuno con una rispettiva faccia longitudinale a contatto con la parete stessa in modo da ampliare l'area di contatto ed incrementare la trasmissione di calore.
Lungo i tratti tubolari 19 possono essere previsti elementi deflettori, non rappresentati, alloggiati internamente alle prime camere 5 a conferire un moto turbolento al vapore al loro interno, obbligandolo a lambire la camera 17 in modo da incrementare la trasmissione di calore al vapore stesso.
Il funzionamento del presente trovato à ̈ il seguente. Per quanto riguarda il gruppo di erogazione 2a inferiore, il vapore viene alimentato entro la prima camera 5 e da questa si propaga verso la seconda camera 7 attraverso le bocchette 12 subendo un'espansione isoentalpica con conseguente aumento di titolo, in caso il vapore saturo secco abbia subito una riduzione di titolo nell'attraversamento della prima camera 5. Prima di uscire attraverso le luci 3 il vapore riceve calore dai mezzi riscaldanti 9 incrementando ulteriormente il proprio titolo, se necessario, oppure venendo surriscaldato .
In relazione al gruppo di erogazione 2b superiore, invece, il vapore viene alimentato entro le due prime camere 5, percorrendo i tratti tubolari 19 riscaldati dalla camera 17 fino a raggiungere i tratti tubolari 19a terminali, per poi entrare lungo le bocchette 12, anch'esse riscaldate, e fuoriuscire entro la seconda camera 7, sempre riscaldata, espandendosi.
Gli elementi deflettori posizionati lungo i tratti tubolari 19 e i mezzi deviatori previsti lungo le bocchette 12 obbligano il vapore a lambire le pareti riscaldate dalla camera 17 incrementando l'assorbimento di calore da parte del vapore stesso.
Anche in questo caso, prima di uscire attraverso le luci 3 il vapore riceve calore dai mezzi riscaldanti 9 incrementando ulteriormente il proprio titolo, se necessario, oppure venendo surriscaldato.
Si fa notare che in un'alternativa forma di attuazione l'apparato 1 potrebbe prevedere un unico gruppo di erogazione 2 disposto inferiormente ovvero due gruppi di erogazione 2 tra loro identici del tipo del gruppo dì erogazione 2b superiore sopra descritto e provvisto di camera 17.
Si à ̈ in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti ed in particolare si sottolinea il fatto che l'apparato secondo il trovato consente di evitare il trascinamento di condensa verso il materasso e di ottimizzare, a parità di vapore saturo secco alimentato, la quota di calore ceduta allo stesso rispetto agli apparati noti, in quanto il vapore in uscita à ̈ allo stato saturo secco o surriscaldato. Il trovato così concepito à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall'ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni .

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1)Apparato (1) per il riscaldamento di materassi a base di materiale legnoso incoerente comprendente almeno un gruppo di erogazione (2) di un mezzo fluido riscaldante comprendente vapore saturo secco dotato di una pluralità di luci (3) di uscita di detto mezzo fluido atte ad essere posizionate in corrispondenza di almeno una delle facce principali di un materasso (M) a base di materiale legnoso incoerente in transito lungo una direzione di avanzamento (A), il gruppo di erogazione (2) comprendendo almeno un corpo (4; 6) di delimitazione di almeno una camera (5; 7) di propagazione del mezzo fluido associata in comunicazione con dette luci, caratterizzato dal fatto che dette luci (3) sono direttamente associate ad una parete (8) di detto corpo (6) e che comprende mezzi riscaldanti (9) detta parete (8) che sono associati a detto corpo (6) e sono disposti internamente a detta camera (7) direttamente a contatto con la parete stessa, ad ottenere la saturazione del vapore contenuto nel mezzo fluido in uscita dalle luci (3), in caso di riduzione del titolo nell'attraversamento del gruppo di erogazione (2), o il suo surriscaldamento . 2)Apparato (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto detto gruppo di erogazione (2) comprende almeno due di detti corpi (4; 6) di cui almeno un primo corpo (4) di delimitazione di almeno una prima camera (5) di ingresso e propagazione di detto mezzo fluido associabile a mezzi di alimentazione del mezzo fluido stesso ed almeno un secondo corpo (6) di delimitazione di almeno una seconda camera (7) di propagazione ed uscita di detto mezzo fluido associata in comunicazione con dette luci (3) ed al cui interno sono previsti detti mezzi riscaldanti (9), la prima camera (5) e la seconda camera (7) essendo tra loro comunicanti e la seconda camera (7) presentando volume maggiore della prima camera (5) ad ottenere un'espansione isoentalpica del vapore contenuto nel mezzo fluido riscaldante nel passaggio dall' una all'altra con conseguente aumento del titolo del vapore stesso in caso di riduzione del titolo nell'attraversamento della prima camera (5). 3)Apparato (1) secondo una la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi riscaldanti (9) sono supportati a contatto con detta parete (8) mediante elementi di fissaggio (11), che sono realizzati in materiale conduttore termico ed elasticamente deformabile e sono interposti tra i mezzi riscaldanti (9) e la parete (8) ad ottenere un trasferimento di calore supplementare verso la parete stessa. 4)Apparato (1) secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che detti mezzi riscaldanti (9) comprendono almeno un condotto (10) di passaggio di un secondo mezzo fluido riscaldante posto a contatto con detta parete (8). 5)Apparato (1) secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che detti mezzi riscaldanti (9) comprendono almeno una resistenza elettrica posta a contatto con detta parete (8). 6)Apparato (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende almeno una bocchetta (12) di collegamento di detta prima camera (5) a detta seconda camera (7) e mezzi diffusori (13) associati a detta bocchetta (12) per la distribuzione del mezzo fluido entro la seconda camera stessa. 7(Apparato (1) secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detti primo e secondo corpo (4, 6) presentano struttura sostanzialmente scatolare e sono realizzati in materiale termicamente conduttore. 8)Apparato (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette prima e seconda camera (5, 7) presentano sviluppo sostanzialmente lineare, il primo corpo (4) essendo disposto internamente al secondo corpo (6) ed essendo dotato di una pluralità di bocchette (12) costituite da rispettive aperture distribuite sulla sua lunghezza. 9)Apparato (1) secondo le rivendicazioni 6 e 8, caratterizzato dal fatto che detti mezzi diffusori (13) comprendono una rete (14) a maglie di ricoprimento di ciascuna bocchetta (12) ed un diaframma (15) posto all'interno della seconda camera (7) in corrispondenza di ciascuna bocchetta (12). 10)Apparato (1) secondo la rivendicazione 8 o 9, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di erogazione (2a) à ̈ atto ad essere posto con le relative luci (3) a contatto con la faccia inferiore di detto materasso (M) in transito. 11)Apparato (1) secondo le rivendicazioni 8 e 10, caratterizzato dal fatto che detto primo corpo (4) à ̈ dotato di almeno una feritoia (16) di scarico di eventuale condensa formatasi al suo interno sul fondo di detto secondo corpo (6). 12) Apparato (1) secondo una o più delle rivendicazioni 1-7, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di erogazione (2b) comprende almeno una camera (17) riscaldata posta a contatto con almeno uno tra detti primo e secondo corpo (4, 6) e fluidodinamicamente isolata da dette prima e seconda camera (5, 7). 13)Apparato (1) secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che detta camera (17) à ̈ interposta tra detto primo e secondo corpo (4, 6) e che dette bocchette (12) sono costituite da rispettivi condotti passanti attraverso la camera riscaldata stessa. 14)Apparato (1) secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi deviatori disposti all'interno di dette bocchette (12) a conferire un moto sostanzialmente elicoidale al flusso di mezzo fluido lungo ciascuna di esse. 15)Apparato (1) secondo la rivendicazione 12 o 13, caratterizzato dal fatto che detto primo corpo (4) à ̈ costituito da una pluralità di tratti tubolari (19) tra loro raccordati a definire una prima camera (5) con sviluppo non rettilineo. 16)Apparato (1) secondo una o più delle rivendicazioni 12-15, caratterizzato dal fatto che comprende una pluralità di elementi deflettori alloggiati internamente a detta prima camera (5) a conferire un moto turbolento al flusso di mezzo fluido al suo interno, 17)Apparato (1) secondo una o più delle rivendicazioni 12-16, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di erogazione (2b) à ̈ atto ad essere posizionato con le relative luci (3) disposte in corrispondenza della faccia superiore di detto manterasso (M) in transito. 18)Apparato (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette luci (3) presenta andamento convergente nel senso di attraversamento di detto mezzo fluido riscaldante.
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