ITNA990070A1 - Estintore automatico di incendio pirotecnico. - Google Patents

Description

RIASSUNTO

Estintore di incendio per autoveicoli, barche e vani tecnici che si aziona automaticamente in caso di incendio per effetto di un cavo termosensibile, oppure in caso di collisione frontale per effetto di un pulsante a percussione, oppure manualmente mediante un pulsante posto nell’abitacolo. E’ costituito da un corpo cilindrico, un gruppo valvolare, una carica pirotecnica, un chiodo, una bombolina di C02. Quando la carica pirotecnica viene eccitata elettricamente esplode e il chiodo perfora il diaframma della bombolina di C02 . Il gas pressurizza il recipiente e fa uscire l’estinguente attraverso una manichetta alla cui estremità è posto un ugello speciale che irrora l’estinguente da una corona circolare. L’estintore presenta due piccoli tubi all’intemo del contenitore che servono a miscelare la C02 con l’estinguente.

DESCRIZIONE

L’estintore automatico di incendio (fig.l) è costituito da un recipiente che contiene la sostanza estinguente, un gruppo valvolare, una carica pirotecnica, una bombolina di anidride carbonica liquida, una tubazione flessibile per l’erogazione dell’ estinguente, un ugello speciale, due piccoli tubi all’interno dell’involucro, un cavo termosensibile, un pulsante elettrico per il comando manuale, un interruttore a percussione.

Il gruppo valvolare (fig. 1 ) è costituito: dal corpo cilindrico ( C ) filettato che si avvita sul recipiente, dal portabombolina ( p) , dal chiodo ( t ), dal tappo che chiude la cameretta che funge da mortaio e in cui alloggia la carica pirotecnica.

Quando, in caso di incendio, la carica viene eccitata elettricamente, esplode e costringe il chiodo a perforare il diaframma della bombolina. Il gas propellente contenuto in essa entra nel recipiente e pressurizza l’estinguente costringendolo a uscire sotto pressione. Contemporaneamente la C02 passa anche nei tubi m ed n. La parte di C02 che attraversa il tubicino m realizza la turbolenza dell "estinguente, mentre quella che entra in n si scarica direttamente nella manichetta dove incontra il flusso estinguente con cui si miscela in modo turbolento. Il tubo n è fondamentale per la formazione di schiuma:

L’azionamento (fig. 2) dell’estintore può avvenire:

1) manualmente, mediante il pulsante elettrico I.M. posto, ad esempio, nell’abitacolo vicino al guidatore

2) automaticamente in caso di incendio, per effetto del calore che cortocircuita il cavo termosensibile C.T. posto sopra la zona da proteggere; ad esempio nel caso di un autoveicolo il cavo sta sotto il cofano motore

3) automaticamente in caso di incidente frontale, per effetto del pulsante a percussione I.P.

posto tra paraurti e motore

L’estintore può essere alloggiato nel vano motore in posizione verticale o orizzontale, oppure in altro spazio disponibile dell’autoveicolo o dell’apparecchiatura che protegge.

L’estintore automatico di incendio può proteggere autoveicoli, barche, apparecchiature elettriche, elettroniche, termiche, oleodinamiche, gruppi elettrogeni ecc. ed è particolarmente indicato quando le apparecchiature o i locali non sono presenziati.

Lo stato dell’arte nel campo prevede estintori manuali di incendio e impianti automatici. Gli estintori possono essere di vario tipo a polvere, a C02 , a schiuma, ad halons e similari, pressurizzati o con bombolina di C02 o azoto ma sempre a comando manuale.

Un tipo particolare di estintore porta una testina sprinkler al posto della valvola che a una data temperatura scoppia e libera l’orifizio da cui fuoriesce l’estinguente.

Questo tipo di estintore non può essere comandato a distanza da nessun pulsante e/ o interruttore e deve essere installato direttamente sull’apparecchiatura che deve proteggere.

Gli impianti automatici invece sono costituiti da un impianto di rivelazione e da un impianto di spegnimento. La rivelazione presuppone sensori in campo che fanno capo a una centrale di rivelazione e spegnimento.

L’estintore automatico che si vuole brevettare è una via di mezzo tra gli estintori manuali e gli impianti automatici e costituisce una assoluta novità.

E’ semplice come un estintore manuale ma ha i pregi degli i .

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1) Estintore di incendio come sopra descritto per vani motori di autoveicoli, barche, apparecchiature elettriche ed elettroniche, meccaniche, oleodinamiche o termiche in armadi e/o locali chiusi che si attiva automaticamente o manualmente a distanza.
2. 2) Estintore come al punto 1) caratterizzato da una piccola camera che funge da mortaio in cui alloggia una carica pirotecnica che, quando viene attivata elettricamente, esplode e spinge un chiodo nella membrana di una bombolina di C02 fino a perforarla per far uscire il gas propellente.
3. 3) Estintore come ai punti precedenti caratterizzato dall’avere un cavo termosensibile che, investito dal fuoco, attiva direttamente la carica pirotecnica senza centralina antincendio alcuna.
4. 4) Estintore come ai punti precedenti caratterizzato dall’avere un pulsante elettrico a distanza che attiva direttamente la carica pirotecnica.
5. 5) Estintore come ai punti precedenti caratterizzato dal fatto che può essere azionato da un pulsante a percussione che nel caso di un autoveicolo interviene automaticamente in caso di collisione frontale.
6. 6) Estintore come ai punti precedenti caratterizzato dall’avere tutti i meccanismi di comando automatici chiusi in una testa che sta montata sul recipiente dell’ estinguente.
7. 7) Estintore come ai punti precedenti caratterizzato dall’avere il pescante vicino alla parete del recipiente ciò che gli consente di funzionare anche quando sta in posizione orizzontale.
8. 8) Estintore come ai punti precedenti caratterizzato da una carica pirotecnica che può essere attivata dalla tensione di una batteria o dalla rete.
9. 9) Estintore come ai punti precedenti caratterizzato dall’avere un ugello la cui forma (fig.l) gli consente di erogare l’estinguente a 360 gradi.
10. 10) Estintore come ai punti precedenti caratterizzato dall’avere il tubicino interno m che immette il propellente nella massa dell’ estinguente miscelandolo per turbolenza 11) Estintore come ai punti precedenti caratterizzato dall’avere un tubicino n dentro la manichetta collegato alla camera del portabombolina , attraverso un forellino posto sulla parte alta del pescante, che consente di miscelare la C02 con il flusso di estinguente che giunge dalla base del pescante stesso, permettendo la formazione della schiuma.